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Autore: principessa1793    18/05/2021    2 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Asia]
Lo trovo a rimirarsi allo specchio come se il riflesso non lo appagasse,come se l’immagine riflessa non fosse di suo gradimento. Lo abbraccio da dietro evitando la spalla contusa. Poso un piccolo bacio sul suo collo.
“ Amore,non dirmi che stai pensando ancora alle sciocchezze che ha detto quel tale!” esclamo. Io amo mio marito. Se avessi voluto un uomo palestrato,non avrei scelto lui. Lui mi attrae esattamente così com’è!
“ Non sono sciocchezze le sue. Siamo diversi. Oserei dire opposti. Dev’esserci qualcosa di lui che ti piaceva quando andavate a letto insieme!” risponde. Strofino la punta del mio naso contro il suo collo.
“ Ero incazzata con te. Amore,io ti amo. L’attrazione per te è dirompente come la prima volta che ti ho visto. Mi piaci esattamente come sei. Anche tu mi desideri nonostante il mio fisico sia leggermente mutato per via delle gravidanze e del tempo che passa!” lo rassicuro.
“ Solo che il tempo con te è stato clemente perché sei meravigliosa,quasi più che 26 anni fa; con me meno. Sono poco tonico!” risponde. Alzo gli occhi al cielo per poi sorridere maliziosa.
“ Quest’ultima cosa è obiettabile!” mormoro al suo orecchio scendendo a catturare fra i denti un lembo di pelle del suo collo. Ridacchia.
“ In più Lara mi ha trattato come fossi un vecchio bacucco oggi a pranzo!” aggiunge. Su questo purtroppo ha ragione! Sembrava stesse parlando con un malato di demenza senile!
“ Amore mio,tu non sei vecchio!” lo rassicuro.
“ Questo lo dice la moglie innamorata di un uomo fortunato! Perché io senza di te morirei!” replica voltandosi per cingermi fra le sue braccia.
“ Amore mio,sì,che lo so. Ma non mi pare il caso di intristirci adesso che dobbiamo andare a cena!” rispondo.
“ Tanto ci sarà Daniele Valencia vestito da Babbo Natale a tirarci su il morale!” borbotta ironico strappandomi una risata. Parla così perché quella barba finta gli ha sempre irritato la pelle.
 
[Pilar]
{Caro Babbo Natale,
mi chiamano tutti Dino,anche se il mio nome di battesimo sarà Armando. Non ti scrivo la mia età non perché me ne vergogni,ma perché la mia mamma ed il mio papà stanno ancora contando i giorni che mancano alla mia nascita. Mi aspettano con ansia ed anch’io attendo con ansia di regalare loro il mio primo sorriso,visto che per ora hanno rimediato solo calcetti e qualche pugno (sai qui dentro si sta bene,ma sentire le loro voci senza poterli vedere non mi piace molto).
Immagino tu voglia un resoconto di come mi sono comportato quest’anno: tutto sommato (nausee a parte) bene. Ho supportato la mia mamma,ho aiutato lei e il mio papà a non farsi strappare la loro felicità e quindi forse un premio lo merito anch’io! Di desideri ne ho tanti, non sono un bambino di poche pretese purtroppo,ma perlopiù sono desideri di cose astratte: vorrei che mammina e papino restassero sempre insieme come ora perché solo insieme sono felici,che la mamma inseguisse i suoi sogni perché mi sentirei troppo in colpa ad intrappolarla con la mia presenza e che tutti mi vogliano bene. Prometto di essere un bravo bambino,di smetterla di scalciare ogni volta che mamma e papà si baciano ed evitare quelle scene imbarazzanti che vedono la mia mamma mangiare cose strane per colpa mia!
L’unico oggetto materiale che ti chiedo è un doudou così che la mia mamma e il mio papà lo abbraccino prima della mia nascita lasciando su quel tenero pupazzetto il loro profumo perché io nella culla non mi senta troppo solo. So che con l’olezzo di mamma e papà dormirò sereno senza incubi.
Grazie per avermi dedicato un po’ del tuo prezioso tempo
                              Armando Mendoza Mora (alias Dino)}
Sorrido ancora intenerita dinnanzi a quella lettera che Bob ha scritto da parte di Dino per Babbo Natale. Dubito riceverà solo un pupazzetto di pezza in grado di assorbire il nostro profumo perché so quanto può essere megalomane la nostra famiglia!
“ Amore,sei pronta?” mi domanda mio marito. Annuisco ripiegando la lettera per posarla nella scatola dove custodisco le ecografie di Dino.
“ Mi sa che ci vorrà un camion di traslochi stasera per portar via tutti i regali che riceverà il nostro piccolo Dino!” affermo. Scoppia a ridere divertito nonostante sia consapevole della fondatezza della cosa.
“ Anche Hermes sarà messo male,visto che lui avrà il doppio dei regali da caricare in auto ed un portabagagli piccolo come una bustina da té!” replica. In effetti!
“ Possiamo?” esclama Bianca facendo capolino dalla porta con Mario. Annuisco.
“ Pili,senti,non so come dirtelo,ma papà è un po’ strano ultimamente e io e Carlos pensiamo abbia un’altra!” esclama di botto. Resto di sasso con la testa che gira e il cuore che batte forte.
“ MA SEI MATTA A DIRGLIELO COSÌ? TI SEMBRA IL MODO? No,Dino, zia Bianca scherza! Adesso la mamma si calma e vedrai che andrà tutto bene!” sbotta Bob per poi rivolgersi alla mia pancia carezzandomi i capelli.
“ Un’altra? Lo pensate tu e Carlos o papà ha un’altra e vuole lasciare la mamma?” chiedo sconvolta.
“ Pensiamo sia la bionda finta ed è per questo che…” la interrompo.
“ NON MI HAI RISPOSTO! PAPÀ HA UN’ALTRA?” replico agitata. Bob le lancia un’occhiataccia.
“ Esce spesso senza dire dove vada,è strano,sfuggente,come se nascondesse qualcosa… Ne ho parlato con Susanna Valencia e abbiamo avuto un’idea per venirne a capo!” risponde.
“ SCUSA? NOSTRO PADRE SI SCOPA LA MADRE DI QUELL’ALTRA TROIA E TU NE PARLI CON LEI E NON CON ME? È ANCHE MIO PADRE,SE TE NE FOSSI SCORDATA! È ANCHE A ME CHE DEVE SPIEGAZIONI,NON SOLO A TE E CARLOS, OLTRE CHE ALLA MAMMA!” m’infurio.
“ Pilar,noi sappiamo che ti sta antipatica…” bofonchia mio cognato.
“ Non mi sta antipatica: io la odio proprio,è diverso!” preciso.
“ Come vuoi,ma l’idea è buona. Di certo meglio di quella di Carlos e Aisha che vorrebbero farlo pedinare,rischiando una fuga di notizie! Per quanto l’amico del dottor Valencia possa essere discreto,fidarsi è bene e non fidarsi è meglio!” risponde mia sorella.
“ Scusa? Lo sa pure Daniele?” domanda sbigottito mio marito. E noi chi siamo? Gli scemi del villaggio?
“ Aisha ne stava parlando al cellulare con lui. È per questo che l’abbiamo scoperto e abbiamo messo assieme i pezzi!” mi spiega Mario.
“ Sentiamo che idea ha avuto quella,che ha due neuroni in quella testa che non hanno mai fatto amicizia fra loro!” borbotto scettica.
“ Vorrebbe usare il pettegolezzo. Pare che Guido Lascano abbia una malattia venerea e facendo girare la voce che sua madre è infetta, questa potrebbe giungere alle orecchie di nostro padre. In quel caso noi dovremmo solo attendere la reazione!” risponde.
“ Geniale proprio! E con la mamma come la mettiamo? Aspettiamo che si infetti pure lei in questo guazzabuglio di malattie mortali o spezziamo la catena?” replico.  
“ Dubito che papà abbia rapporti con entrambe! Alla sua età non reggerebbe certi ritmi senza finire all’ospedale!” risponde. Che schifo!
“ Quello che però consiglia Susanna è di comportarci normalmente per non insospettirlo!” afferma mia sorella.
“ Scusa tanto,ma io non prendo ordini da una che aziona il cervello solo per cercare un marito ricco! Lei non c’entra nulla con la nostra famiglia e spero abbiate avuto il buongusto di non regalarmi una delle sue borse!” rispondo seccata.
 
[Jean Lou]
Mentre scansiono il mobilio che ha accompagnato la mia vita per passare il tempo nell’attesa mia madre si prepari,il mio occhio cade su una teca contenente una rosa rossa. Sono sicuro che non ci sia mai stata in questa casa (e non perché a mio padre non piacesse omaggiare mia madre con dei fiori!).
“ Amore,che c’è?” mi domanda Giulia.
“ Quella rosa fino ad 2 giorni fa non c’era!” le spiego indicando l’oggetto che ha attirato la mia attenzione.
“ Beh…carina! È bello che tua madre abbia deciso di adornare casa con dei fiori! Dovrei chiederle dove l’ha comprata…sarebbe bella anche per casa nostra. O meglio,per quella che ci fa da casa,finché non troveremo qualcosa dove far nascere i nostri bambini!” risponde. Le strappo un bacio per quel progetto meraviglioso.
“ E se non l’avesse comprata?” domando preoccupato. Mio cognato alza gli occhi al cielo.
“ No,eh? Ma che cos’è? La giornata mondiale della paranoia? Tu che pensi che tua madre abbia un corteggiatore; mio padre che pensa che Junior e Susanna copulino selvaggiamente… Qualcun altro?” esclama.
“ Copulino?” chiedo sbigottito.
“ Preferisce non dire verbi sconci dinnanzi alle bambine per timore che da grandi diventino due deviate!” mi spiega mia sorella. Pure!
“ Nel caso,al povero zio Daniele bisognerebbe dirlo con calma! Insomma l’ha accolto in casa come un figlio,lo considera un figlio e si scopa sua figlia!” osservo. Hermes mi lancia un’occhiataccia.
“ INSOMMA! CON QUESTE PAROLACCE LA VUOI SMETTERE?” sbotta poggiando le mani ai lati della pancia appena accennata di mia sorella. Lei e Giulia ridacchiano.
“ La parolina che ha detto lo zio non va né ripetuta né messa in pratica o a papino,che sarei io,viene un infarto,ok?” sussurra alla pancia di mia sorella. Giulia scuote il capo sconcertata.
Sto per farmi una risata per quella situazione paradossale,ma lo sconcerto pervade anche me quando mia madre arriva in salotto. È difficile vederle indossare un abito blu dopo più di 5 anni di nero. Il blu che indossa è così scuro che poco si discosta dal nero,ma non è il nero.
“ Mamma,sei bellissima!” esclama mia sorella abbracciandola.
“ A cosa si deve?” chiedo. È stato il bacio di quel mediconzolo o c’è altro?
“ Non voglio che le bambine che aspetta tua sorella mi associno al nero. Non voglio essere per loro << la nonna che veste di nero >>!” risponde. Perché per mia sorella sarà uno spasso vedere nelle foto delle sue nozze che l’unica ad indossare il nero era la sua mamma!
“ Perché ora e non alle nozze di Charlotte?” obietto.
“ Jean,che importa? L’importante è che ci sia stato un progresso! Avrei preferito anch’io fosse avvenuto alle mie nozze,ma sono contenta ugualmente di questo passo avanti!” interviene mia sorella baciando la guancia di nostra madre.
“ Jean,ti turba che io non porti più il lutto per papà?” mi domanda mia madre cauta.
“ C’entra l’amico di zio Daniele? E quella rosa?” replico.
“ No. Che ti viene in mente? Jean,io faccio molta fatica ad indossare questo vestito non nero!” risponde. L’abbraccio forte.
“ Papà non vorrebbe vederti triste. Per lui il tuo sorriso era lo spettacolo più bello del mondo. Diceva che valeva la pena svegliarsi al mattino solo per vedere come prima immagine il tuo volto e il tuo sorriso!” le rivelo abbracciandola forte.
 
[Armando]
Mi aggiusto il nodo della cravatta e mi sfugge un sorriso quando noto mia moglie fissarmi incantata dall’architrave della porta. Mi volto verso di lei perché si catapulti tra le mie braccia,approfittando anche della mancanza delle figlie,visto che i bambini hanno insistito per andare a vedere quel benedetto cane.
“ Sei troppo bello,amore mio!” esclama allacciandomi le braccia al collo. Stiamo per baciarci quando il mio telefonino comincia a vibrare sulla cassettiera. Le stampo un breve bacio sulle labbra prima di rispondere.
“ Pronto!” esclamo.
“ C’è qualcos’altro che ci nascondi o le cose dobbiamo sempre venire a saperle origliando? Mia moglie sta come una pazza! Da quanto tempo sapevi che zio Nicola si scopa quella donna?” esordisce Bob.
“ Buon Natale anche a te!” replico sarcastico.
“ BUON NATALE UN CAZZO! PAPÀ,MIA MOGLIE È INCINTA! CHE DEVO FARE PER REGALARLE UN PO’ DI SERENITÀ? PORTARLA A VIVERE IN UN IGLOO?” sbotta. Pure lui con questo viziaccio di urlare!
“ Non ce la vedo molto conciata come un’eschimese,sai?” ironizzo pur sapendo del timpano che perderò al suo << PAPÀ >> gridato nel mio orecchio subito dopo.
“ Bob,noi stiamo cercando solo di capire. Non è detto che sia così,ok?” lo rassicuro quando riprendo l’uso dell’orecchio.
“ Intanto Susanna Valencia si è messa di mezzo con una delle sue idee geniali per venirne a capo!” mi ragguaglia. Ma che cazzo!
“ Eh no! Già forse si scopa tuo cugino,anche nella faccenda di Nicola no! Le do le chiavi di casa?” replico. Mia moglie ridacchia.
“ Junior? Cioè Pilar aveva ragione: Junior mi odia perché ci va a letto? È geloso di quella?” ribatte incredulo. 
“ Che c’entra Pilar?” domando confuso.
“ Alle nozze di Nick li ha beccati che pomiciavano nel tuo bagno!” risponde. Mi passo una mano sul volto.
“ NEL MIO BAGNO? E CHE ASPETTAVATE A DIRMELO?” chiedo.
“ Quello che aspettavate tu,la mamma,zio Mario e zio Nicola a dirci della Terramoda e di quello che è successo 37 anni fa! Ad ogni modo,ci vorrà un volontario per raccontare a Daniele Valencia che colui che lo chiama << papà >> un giorno potrebbe farlo non solo per affetto,ma anche per una forma di rispetto da genero a suocero!” risponde.
“ Io no! Al massimo ne parlo con tua zia perché sia lei a comunicare al suo amore adorato questa bella novità! Roba da matti!” ribatto.
 
[Junior]
Una Reflex tutta mia. Chi l’avrebbe mai detto che l’avrei avuta? I mezzi per farmi certi regali non mi sono mai mancati,ma non avrei mai pensato di condividere questo hobby con qualcuno e che questo qualcuno fosse proprio Susanna Valencia. L’è bastato curiosare sulla mia pagina Facebook,sbirciare le foto sul mio cellulare per rendersi conto della mia passione per la fotografia. L’obiettivo di questo gioiellino riuscirà mai a bearsi della sua figura e della sua bellezza?
“ Scusa! La connessione qui fa un po’ schifo e ti sento a tratti!” esclama Hildegard dall’altro lato dello schermo.
“ Non fa nulla! È presto perché scenda a cenare!” minimizzo.
“ E con tuo padre com’è andata?” aggiungo.
“ Ho messo la cosa più larga che avevo per evitare che se ne accorgesse! Sta un po’ meglio,ma non si sa mai. E se sapesse tutta la storia potrebbe ripiombare nel baratro!” mi spiega.
“ Non sono neanche 10 settimane…non si vede niente. Anche se credo che il 30,quando tornerai,sarebbe opportuno annunciarlo alla mia famiglia!” farfuglio.
“ Tu lo sai che Susanna non capirebbe,vero?” mi rammenta. Annuisco.
“ Ti piace fare le foto?” mi domanda alludendo al primo regalo di Natale che ho ricevuto quest’oggi e che tengo sul comodino di fianco a me.
“ Sì,da sempre. E sono settimane che sbavavo su questa macchina fotografica su Amazon,sebbene probabilmente sia mia da parecchie settimane!” rispondo.
“ È il regalo di Natale di Susanna?” mi chiede. Annuisco.
“ Ti ha letto nella mente. Dovresti tenertela stretta!” commenta. Non ho bisogno di guardarmi allo specchio per sapere che sono arrossito.
“ Io non le avevo mai detto di avere questa passione!” borbotto.
“ Ma lei l’ha capito. Ti farebbe tanto schifo una relazione con una donna in grado di capirti senza che tu apra bocca? Io una relazione così l’avevo con Tim e l’ho perso!” risponde con gli occhi lucidi.
“ Perché non approfitti di questo soggiorno a Zurigo per parlargli?” ribadisco.
“ Io non voglio la sua pietà,che stia con me perché sono in questo stato o perché questo figlio potrebbe essere suo. Voglio saperlo felice,anche se senza di me,anche se con un’altra!” risponde. La mamma deve aver pensato la stessa cosa quando ha lasciato Bogotà per trasferirsi a Zurigo! E purtroppo la comprendo pienamente perché è ciò che desidero anch’io per Susanna: che la mia piccola Nana sia felice,anche se con un altro,sebbene questo potrebbe spaccarmi il cuore!
 
[Susanna]
Non vorrei mai essere al posto di quelle magliette che sta estraendo dalla valigia per riporle sulle grucce. Praticamente le sta stritolando senza una valida ragione ed è così nervosa da quando è tornata dal suo appuntamento. Il caratterino è di mio padre,quindi temo a farle domande! Già il mio pranzo con Dodo è stato strano…non vorrei finire con la testa mozzata! Reprimere i sentimenti che provo per lui sta diventando ogni giorno sempre più complicato ed ingestibile e non so fino a quando riuscirò a soffocare tutto ciò che mi porto dentro. Soprattutto quando tornerà quell’idiota dai capelli rosa!
“ Vuoi una mano?” biascico sperando di non urtarla.
“ Che cos’ho che non va?” mi domanda lanciando la maglia nuovamente in valigia per poi accomodarsi sul letto con poca grazia. Incrocia le braccia al petto come mio padre e prende a ticchettare le dita di una mano contro l’avambraccio opposto.
“ Cos’è successo? O meglio cosa è andato storto?” replico.
“ Fai prima a chiedermi cosa non è successo e cosa è andato per il verso giusto. La risposta ad entrambe è: nulla. Sono arrivata tardi ed io odio fare tardi. Mi ha fatto un regalo ed io mi sono presentata a mani vuote sentendomi una scema. Poi dopo una passeggiata,che sembrava aver aggiustato un po’ le cose,siamo andati in un bar a prendere un aperitivo ed è successo il peggio: lo conoscevano tutti (o meglio tutte). Chi lo baciava sulla guancia,chi gli chiedeva quando si sarebbero visti…una sfilata di donne. E poi è arrivata una certa Medison,che a suo dire è una collega di zia Aisha,che si è seduta lì a flirtare con lui trattandomi come fossi la sua cuginetta scema!” si sfoga. Mi passo le mani sulla faccia.
“ E lui?” le domando.
“ Era in imbarazzo. Ma lo ero anch’io!” risponde. Lo credo!
“ Sì,in imbarazzo lo credo (sarebbe stato strano il contrario). Si sarebbe rivelato più sfacciato del previsto se si fosse sentito a suo agio in quel contesto! Ma in imbarazzo di chi è stato sorpreso a beccare in più ciotole o l’imbarazzo di chi non sa come liberarsi dalle anatre?” replico.
“ Non lo so,ok? So solo che mi sono alzata e me ne sono andata per non prendere per i capelli quella specie di chewingum! Ho ignorato il suo richiamarmi indietro,le sue telefonate finora. E lo so che non stiamo insieme e che non ho alcun diritto di replica,ma a te pare normale? Possibile che non potesse prevedere cosa sarebbe accaduto andando proprio in quel cavolo di posto?” obietta. In effetti…
“ Diciamo pure che la tua crush non brilla né per perspicacia né per intelligenza!” commento.
“ Non è la mia crush!” nega col viso congestionato.
“ Se non lo fosse,non avresti dato di matto dinnanzi a quella sfilata di donne! Che poi,detto per inciso,io avrei fatto lo stesso! Credo che questa cosa l’abbiamo ereditata da mio padre!” rispondo.
“ È per questo che ti sei messa così in tiro per una semplice cena natalizia? Per mettere Hildegard in difficoltà e costringerla a battere in ritirata?” mi chiede. Guardo la mia mise composta da un abito da cocktail con taglio asimmetrico più corto davanti e più lungo dietro color ciliegia con scollatura a barca.
“ Non è neanche il vestito più appariscente che ho!” mi difendo.
“ Permettimi di dubitarne! Sarà impossibile non notarti stasera!” risponde.
“ E comunque quella lì è partita 2 giorni fa. E chissà che non decida di restarsene sulle sue belle montagne!” chiarisco.
“ Ma quel device te l’ha regalato zio Junior!” insinua indicando il pacchetto che tengo sul comodino. Annuisco imbarazzata. A quella lì avrà regalato un anello? Le chiederà di sposarlo?
“ Solo per lavoro!” chiarisco. Inarca un sopracciglio scettica.
 
[Roberta]
Sembrerà stupido,ma ho gli occhi lucidi solo al pensiero che questo sarà il mio primo Natale con papà,pure se lui dice che il nostro primo Natale insieme è stato quando ero nella pancia della mamma. L’anno prossimo sarà impegnato a cullare il bimbo o la bimba che ha sempre sognato? Forse! Sarebbe dovuto essere così il mio primo Natale: io,a 4 mesi,fra le braccia della mia mamma con papà vestito da Babbo Natale.
Entro in cucina scacciando via i brutti pensieri e mi ritrovo papà che abbraccia la mamma da dietro baciandole il collo e suscitando le sue risate divertite.
“ Valencia,dai che sbaglio le proporzioni e l’aperitivo viene uno schifo!” lo ammonisce dolcemente mia madre.
“ Impossibile: qualsiasi cosa fai ti riesce bene e lo dimostrano i 3 gioiellini nati dalla tua pancia! Mi sto solo riprendendo i baci che ho dimenticato sul tuo collo!” si difende mio padre. Scuoto il capo divertita.
“ E chi ti avrebbe autorizzato? Rimettili subito a posto,discolo di un Valencia!” replica mia madre con tono fintamente autoritario.
“ Ai suoi ordini,Mendoza!” risponde mio padre stringendola più forte. Una parte di me lo sapeva che sarebbe finita così fra loro!
 
Trovavo simpatico l’ex fidanzato di mia madre,ma mi era ignoto il motivo per cui l’aveva seguito senza più fare ritorno dopo la fuga di lui come segno di protesta alla richiesta di mano di Giulio a Babi. Si divertiva a divenire motivo di pettegolezzo? A quelle nozze tutti conoscevano i loro trascorsi e le persone avevano già cominciato a malignare.
Andai a cercarli e li trovai seduti su una panchina. Molto vicini per essere due conoscenti. Mia madre teneva la mano su quella di lui in modo tenero e gli mostrava il suo cellulare.
“ Mamma,sta per essere proiettato il video di Bob e Pilar!” annunciai avvicinandomi a loro. Lanciai un’occhiata alla mano di mia madre su quella di lui e lei,come ridestata,la ritirò portandosela in grembo.
“ Tua sorella come sta?” mi domandò mia madre.
“ Bene,ha chiuso l’idrante per fortuna o zio Armando si sarebbe ritrovato il giardino allagato. Certo che Giulio Valencia è negatissimo con le proposte di matrimonio. Anche se le parole erano bellissime!” risposi. Lui ridacchiò.
“ Andiamo vah…” esclamò mia madre alzandosi dalla panchina per raggiungermi. Lui la emulò. Li precedetti nel percorso verso il tavolo.
“ Quale dei miei mille problemi vogliamo risolvere per primo?” le chiese porgendole il braccio. Mia madre accettò l’invito ad appoggiarsi.
“ Valencia,il melodramma no,ti prego! Mille problemi…che esagerazione! Va bene: hai una vita incasinata e questo matrimonio è stato un susseguirsi di casini,ma si risolverà tutto!” replicò mia madre con le dita poggiate nell’incavo del braccio di lui.
“ Ci credi che ho paura di come possa finire questo ricevimento?” le confessò lui.
“ Daniele,peggio di quello che è già capitato,cosa può accadere? Che tua moglie improvvisi uno striptease? O che Armando inizi a cantare? Smorziamo questo pessimismo! In confronto a te,Leopardi era un barzellettiere!” minimizzò mia madre facendolo ridere. Mi voltai a fissarli.
“ Il pessimismo serve a non illudersi!” affermammo io e lui quasi all’unisono. Ci fissò divertita.
“ Come mai sei così stropicciato?” domandò mia madre a lui,che restò a fissarla.
“ Mora. Non ha preso bene una mia iniziativa e abbiamo interagito poco civilmente!” borbottò.
“ Capisco. È un po’ impulsivo il ragazzo. Posso?” replicò mia madre alludendo infine alla sua cravatta leggermente slacciata e al bavero della sua giacca un po’ sgualcito.
“ Quando mai hai avuto bisogno del permesso? Mi dà fastidio che mi si mettano le mani addosso,ma tu puoi!” le rispose lui. Sorrisi. Prese a sistemargli la cravatta,il colletto della camicia ed il bavero della giacca come se non avesse mai smesso di farlo in quei 40 anni.
“ Mi piacerebbe ne parlassimo con calma da soli della tua idea di aiutarmi!” propose lui a mia madre.
“ Goffo come tentativo per chiederle un appuntamento! Durante la vostra storia il primo bacio è arrivato dopo 50 uscite,tipo premio della tessera fedeltà?” commentai facendoli arrossire.
“ Decisamente schietta! La risposta è no. Camilla non è un oggetto,né un premio in palio.” Borbottò lui imbarazzato.
“ Grazie per avermi reputato più importante di un premio o di un oggetto! Possiamo vederci quando sei libero e pranzare insieme, se ti va (naturalmente sempre che la mogliettina non mi sfidi a duello per questo). Ora andiamo o le urla della mogliettina le sentiranno fino in Cambogia!” gli rispose mia madre strappandogli un sorriso soddisfatto.
Continuammo a camminare fino a raggiungere la folla e soprattutto la moglie starnazzante di lui. Passare da mia madre a quella poteva essere classificato fra i sintomi del disturbo masochistico. Inoltre era indice di cattivo gusto!
“ Dov’eri?” gli chiese urtata squadrando con astio la mano di mia madre aggrappata al braccio di lui. Quel gesto aveva attirato l’attenzione di molti,tanto che mia madre si allontanò da quella vicinanza.
“ A cercare un cespuglio dove fare i bisognini!” rispose lui sarcastico. Io e mia madre ci sorridemmo divertite.
“ TI APPARTI CON QUESTA E FAI ANCHE LO SPIRITOSO?” strepitò quell’oca. Sia quell’uomo che io ci massaggiammo il padiglione auricolare concentrandoci sull’elice. Mia madre si limitò a tapparsi l’orecchio.
“ Abbiamo lo stesso vizio!” constatai sorpresa strappandogli un sorriso. Sorrise anche mia madre. Per ironia della sorte,avevo più cose in comune con quell’uomo che con mio padre!
“ Si chiama Camilla e non credo voglia come regalo di Natale un apparecchio acustico!” la freddò il marito. Mia madre rise.
“ Il regalo che vorrei per Natale non è in vendita ed è ben più impegnativo. Raggiungiamo tuo fratello?” mi propose mia madre.
“ Di male in peggio! Che croce! Proponimi pure una martellata sul mignolo del piede al prossimo giro!” risposi irritata all’idea di avere a che fare col capolavoro di genetica che scaldava il letto di mio fratello. Quel signore ridacchiò.
Passò da quelle parti un cameriere con un vassoio di champagne e il dottor Valencia lo fermò per prendere due fluite. Ne passò uno a mia madre che lo fissò interrogativamente.
“ Vuoi farmi ubriacare?” gli domandò lei ironica strappandogli un sorriso.
“ Ne ho mai avuto bisogno? Volevo brindare con te al nostro rapporto ritrovato,ma se non ti va,basta dirlo!” rispose lui.
“ Alla famiglia che stiamo per creare!” propose mia madre. Sollevarono i loro bicchieri per poi portarseli alle labbra.
“ Grazie ancora per prima!” borbottò lui.
“ Di niente,ma forse sarebbe meglio se ti congratulassi con Giulio e Barbara onde evitare che tuo figlio la prenda male. Noi andiamo e cerca di non fare niente che io non farei!” replicò mia madre. Era una raccomandazione che usava anche con me!
“ Per accordarci,dovrò avvalermi di un piccione viaggiatore tipo come Romeo e Giulietta?” ironizzò lui. Le stava chiedendo il numero?
“ Non mi pare ci fosse scritto nella tragedia,sai? Per essere Romeo ti manca la dichiarazione d’amore sotto il mio balcone!” scherzò lei.
“ Ah sì? Ti affacceresti?” replicò il dottor Valencia divertito. Lei rise.
“ Non ci provare,Valencia! Per ora sto da Armando e ti beccheresti una secchiata d’acqua ghiacciata addosso ad opera del padrone di casa! Finirei per essere costretta ad asciugarti!” rispose mia madre.
“ Non sarebbe la prima volta!” ribatté lui malizioso facendo avvampare mia madre. Finsi di schiarirmi la gola.
“ Molto retrò lei. Non fa prima a chiederle il numero? Cosa la rende così impacciato con mia madre? Mica si nutre di carne umana?! Vorrebbe che la mamma le scrivesse il suo numero su un fazzoletto di stoffa col rossetto rosso fuoco?” intervenni con ironia imbarazzandoli e urtando la moglie di lui,che già pareva tutto meno che bendisposta nei miei riguardi. Quell’uomo fissò mia madre mangiandola con gli occhi.
“ Camilla non è quel tipo di donna,per fortuna. Di donnacce simili nella vita ne ho conosciute molte e sua madre è una delle donne più pulite che io abbia mai incontrato. Direi la sola!” rispose. Gli occhi gli si riempirono di lacrime e chinò lo sguardo.
“ Di sicuro fra le donne pulite non figura la moglie!” borbottai fra me e me. Mia madre mi fulminò con lo sguardo.
“ Me la porto via che è meglio. Per accordarci,un modo per farmi viva,senza altri pennuti di mezzo,lo trovo,tranquillo,Valencia! Ho i miei mezzi per avere il tuo numero! A dopo!” asserì mia madre.
“ E comunque non hai risposto alla mia domanda! Ti affacceresti?” l’ammonì lui.
“ Certe domande trovano risposta solo quando vengono messe in pratica! Ci vediamo,Daniele!” flirtò mia madre lasciandogli un bacio sulla guancia. Notai il sorrisetto divertito sul volto di lui e l’occhiata inteneritrice della moglie prima di allontanarmi da loro.
“ Divertente e molto carino. Eri ubriaca quando te lo sei lasciato sfuggire?” mi rivolsi a mia madre,che sbiancò.
“ Roby,ti prego!” mi ammonì.
“ È ancora pazzo di te. Un po’ imbranato come il figlio,ma pazzo di te. E comunque il tuo contatto di cellulare avresti potuto darglielo. Non credo arriverebbe ad inviarti cuoricini su Whatsapp e anche se fosse,non sarebbe un grave danno!” continuai beccandomi un’occhiata esasperata. Era stata colpa mia se si erano lasciati annegando nell’infelicità e volevo trovare un modo per rimediare allo sfacelo che avevo creato venendo al mondo!
 
“ Un anno fa credevo non ti avrei rivista mai più,che di Puledrino mi sarebbe rimasta solo quell’ecografia in cui era solo un puntino!” le confessa mio padre. Un anno fa non sapevo neppure chi fosse ed invece ora non riesco ad immaginare la mia vita senza il mio papà!
“ Anch’io credevo che non ti avrei rivisto mai più,di non occupare più nessun posto nella tua memoria,di avere solo quell’ultimo Natale con te,quello con Roby nella mia pancia,quando ti divertivi a cercare di indovinare se fosse un maschietto o una femminuccia; come ho fatto a non accorgermi che amavi entrambi?” replica la mia mamma voltandosi verso di lui per baciarlo.
“ Come ho fatto io a non accorgermi che la tua partenza per Zurigo era un sacrificio non richiesto! Eravamo innamorati pazzi l’uno dell’altra e pronti a tutto per la felicità dell’altro! Un po’ come adesso!” risponde mio padre fra un bacio e l’altro sulle sue labbra. 
“ Giusto! Amore mio,non ci dobbiamo più pensare a quelle cose! Siamo qui insieme! E nostra figlia ti adora!” lo rassicura mia madre.  
“ Ed io adoro la nostra famiglia perfetta,sebbene Cookie brami ardentemente le scarpe di tuo fratello!” replica mio padre facendola ridere.
“ Ti amo!” lo esclamano all’unisono prima di baciarsi. Sono melensi,ma carini!
“ Ma quell’ecografia la conservi ancora? Nel senso,si vede ancora nostra figlia?” gli domanda curiosa.
“ Certo che si vede! In tutto il suo splendore. Un po’ consumata,ma si vede. Tengo quello spezzone in cassaforte,assieme alle cose importanti! E era l’unica cosa che mi restava della bambina! E anche adesso che è qui,non la butto di certo! Il primo sorriso di Puledrino è prezioso! Anche se più prezioso ancora è quello di Clizia: secondo te perché è tornata nera peggio della pece?” replica mio padre. Bella domanda!
“ Zio Daniele,l’ha imparato a riportare la palla!” trilla Filippo correndo in cucina e facendo sobbalzare tutti e tre. I miei genitori si accorgono di me e mi scuso con un sorriso per averli spiati.
“ Posso avere un bicchiere rosso?” chiede indicando una coppa da cocktail contenente un liquido rosso.
“ Non credo che gli alcolici ti facciano bene! Hai 3 anni ed è troppo presto perché diventi alcolizzato!” rispondo prendendolo in braccio per solleticargli il pancino. Chissà che zia Bea non sia diventata così dopo aver assaggiato degli alcolici quando aveva l’età di Filippo!
“ Amore mio,credo di dover prendere le olive in dispensa!” annuncia mia madre.
“ Posso andare io,se mi dite dove sono!” propongo.
“ Ma no,tesoro,vado io! Barattolo grande o piccolo?” si offre mio padre.
“ Amore mio,col piccolo non plachiamo la fame di Carlos,Nicola,Aisha e Nick. Lo sai cosa vuol dire averli a cena! Inoltre pare che anche Dino ami molto le olive!” obietta mia madre. Ridacchio divertita.
“ Ho capito,amore mio,ma non è che posso saccheggiare tutti gli ulivi dell’America Latina perché ho a cena persone con lo stomaco senza fondo! Col barattolo grande non risolviamo di certo il problema!” borbotta mio padre facendola ridere.
“ Lo zio Nicola ha sempre fame!” afferma Filippo.
“ Ha traumatizzato pure il bambino! Roba da matti!” farfuglia mio padre recandosi alla dispensa. Io e mia madre ci fissiamo per qualche secondo prima di scoppiare a ridere divertite.
 
[Bryan]
Smonto dal mio motorino levandomi il casco col medesimo mood di un condannato a morte. Daniele Valencia non mi sopporta,Carlos Mora mi tollera a fatica ed io senza cellulare non posso starci! I miei non saprebbero dove rintracciarmi e devo per forza vedere la signorina Mora che sta qui da loro! Ma perché io?
Cammino sul marciapiede e al cancello vedo un tipo mai visto prima a braccetto con la sorella del padrone di casa. La tipa,quella dai capelli color alluminio,fa concorrenza alle decorazioni natalizie. Chissà se è più addobbata lei o l’albero del padrone di casa!
“ Aspettate! Dovrei entrare anch’io!” li fermo. Quel tipo mi squadra confuso.
“ Bryan Caceres Novillo,molto lieto!” mi presento a quel tale.
“ Joaquin Uribe. E lei è la mia compagna,Maria Beatrice Valencia!” borbotta quel tipo. Contento lui! Io nei suoi panni mi farei curare!
“ È stato invitato anche lei?” mi domanda quella tipa facendomi partire un timpano. Mi chiedo come abbiano conservato l’udito in famiglia!  
“ No. Sono qui per la signorina Mora. Ho dimenticato il cellulare in carica in atelier,ci siamo sentiti su Facebook e mi ha detto di averlo lei e che siccome non sarebbe stata in casa tutto il pomeriggio,sarei potuto venire qui a recuperarlo!” spiego percorrendo il vialetto con loro. Al rumore di alcuni passi dietro le nostre spalle mi volto trovandomi ad osservare Aisha e il suo fidanzato.
“ Ciao ciccina! Cosa hai portato per la cena?” domanda quella donna ad Aisha. Carlos Mora a momenti si strozza con la saliva.
“ Le girelle danesi. Pare che a Camilla piacciano! Voi?” replica la mia ex collega un po’ preoccupata.
“ Succo di melagrana…pare aiuti a concepire figli maschi!” risponde quella donna. Aisha si passa le mani sul volto ed io e Carlos Mora ci scambiamo il primo sguardo di solidarietà della nostra breve conoscenza. Mi fa tanta pena. Pensare che se mi fossi messo con Aisha,in questa famiglia di matti sarei potuto finirci io!
Ho paura ad aprir bocca,quindi taccio per il resto del breve tragitto che mi separa da quella porta. Anche suonare il campanello mi preoccupa, conoscendo il padrone di casa,pertanto lascio che sia la sorella del soggetto ad avvisare del nostro arrivo. Agito ritmicamente la gamba poco prima che il padrone di casa ci apra la porta.
“ Abbiamo ordinato un altro albero di Natale già addobbato,amore mio?” esordisce caustico verso la sorella. Aisha maschera una risata con un colpo di tosse. Lascio che siano prima gli invitati ad entrare e rischio quasi di beccarmi una porta in faccia quando mi faccio avanti.
“ Buonasera,Bianca Mora è già qui?” bofonchio.
“ Mi scusi per essermi presentato a casa sua senza avvisare, soprattutto per via della mia proverbiale sbadataggine che potrebbe farle crollare la dimora in testa,potrei interloquire con Bianca Mora?...Meglio,no? Bianca Mora sarà impegnata a scovare qualche test di gravidanza,quindi non è ancora arrivata! Spero solo non sconvolga la tavolata con qualche scoperta delle sue!” replica seccato. Abbozzo un sorriso forzato.
“ Il pupazzo di neve non ci occorre,quindi si accomodi ad attenderla dentro! Devo pur risarcirla dalla mise di mia sorella che l’avrà traumatizzata!” borbotta facendomi passare. La casa è molto bella e lui e la sua compagna sono in quasi tutte le cornici. Scalpita verso di noi un bambino,che mi pare sia il nipote di Armando Mendoza.
“ Ciao! Che ti regala Babbo Natale?” mi chiede.
“ Se già mi restituisse il mio cellulare,sarebbe una gran cosa! Sono venuto a cercare Bianca,non sai quando arriverà?” replico.
“ No. Zia Bianca non c’è,ma c’è Cookie,se vuoi!” risponde alludendo ad un cagnolino nero che mi abbaia contro.
“ Tu fai il maestro,vero? I tuoi bimbi sono simpatici?” domanda un’altra bambina dai capelli castano chiaro raccolti in due space buns.
“ Abbastanza! Apprendono in fretta,per fortuna. Poteva andarmi peggio!” rispondo donandole una carezza sulla testa.
“ Rori,perché tu e Filippo non controllate che ci siano le posate per tutti a tavola?” propone il padrone di casa ai due bambini che annuiscono.
“ In realtà vorrei parlare con la sua compagna in privato,se possibile!” mi rivolgo a quel tale.
“ E che argomento avreste in comune lei e mia moglie?” replica.
“ Amore,dai! Non è armato!” interviene la sua dolce metà abbracciandolo da dietro.
“ Nel caso suo e della sua dolce metà la mancanza di armi non è una garanzia per l’incolumità! A proposito,la sua ragazza?” ribatte lui per poi rivolgersi a me.
“ È di lei che dovrei parlare con la signora Camilla. Più che altro di sua madre!” rispondo. Lui e quella donna si guardano.
“ Venga nel nostro studio. Io e Daniele non abbiamo segreti di alcun tipo,quindi può rivolgersi ad entrambi!” mi invita quella signora facendomi strada assieme al suo compagno.
Li seguo non troppo convinto guardandomi attorno in quella casa calda ed accogliente,fissando di tanto in tanto i quadri e le foto di famiglia, foto che naturalmente non raffigurano i loro anni distanti. Lo studio è un luogo dove prevale il marrone del legno,con una quantità enorme di libri e dei modellini da collezione.
“ Carina!” commento indicando una nave fenicia. Abbozza un sorriso compiaciuto indicandomi il divano in pelle per farmi accomodare, mentre lui e la sua compagna prendono posto sulle poltroncine davanti alla scrivania.
“ Immagino che avrà fretta di tornare dalla sua famiglia!” esclama cordiale la padrona di casa.
“ I miei non abitano in Colombia. Non faccio parte della scuola di pensiero che pretende di trascorrere il Natale con la famiglia!” rispondo breve. Sono i miei datori di lavoro e tutto voglio meno che renderli partecipi della mia vita!
“ Per una serie di motivi che non starò qui ad elencarvi,io e Theresa abbiamo saputo di quello che il padre della signorina Barbara agiva durante la vostra convivenza!” esordisco. Quell’uomo strofina i polpastrelli delle mani.
“ La signora Esperanza si è licenziata da casa vostra perché quell’uomo le ha fatto delle avances?” domando facendomi coraggio.
“ Lei e quella ragazza avete una relazione seria?” mi domanda il padrone di casa. Annuisco.
“ Quanti anni ha?” mi domanda.
“ Ne compirò 30 il 17 febbraio!” rispondo.
“ Sei di poco più grande di Giulio,quindi ti darò del tu e ti parlerò come se fossi uno dei nostri figli. Se venissi a capo di questa faccenda,ti sentiresti in dovere di proteggere quella ragazza tacendo, omettendo e non vivresti più bene la vostra relazione,quindi lascia perdere!” replica.
“ Involontariamente ha risposto alla mia domanda!” borbotto.
“ L’ha violentata come ha fatto con lei? Theresa ha il diritto di saperlo!” aggiungo.
“ Theresa ha il diritto di vivere serena. Se davvero le vuoi bene, lascia perdere questa storia!” mi consiglia la padrona di casa.
“ Non ti abbiamo offerto nulla da bere!” si scusa il padrone di casa.
“ Non mi va nulla,grazie. E felicitazioni per i vostri progetti futuri!” replico. I due mi fissano.
“ Sua sorella le ha regalato del succo di melagrana per favorire il concepimento di eredi maschi e spero davvero lei abbia un maschietto perché con una femmina ci sarebbero più possibilità di una somiglianza con una sorella!” spiego. Lui si porta una mano alla fronte.
“ Mi toglie una curiosità? Come fa a sopportarla?” gli domando.
“ Tanta pazienza. E mi ripeto che se lei e Cami non fossero state amiche,forse questa gemma rara non si sarebbe mai accorta di me!” risponde abbracciando la sua compagna. Una specie di scotto! Andiamo bene!
 
[Bob]
Quando al cancello incontriamo zio Nicola e zia Asia,mi volto verso Pilar per sondare la sua reazione ed evitare che faccia una scenata al padre basata su supposizioni senza fondamento. Che cazzo,non può dare corda ai sospetti di Miss San Marino!
Il saluto è breve e cordiale e si accodano a noi anche Giulio e Barbara. Mi domando se i miei siano già dentro con mio padre che tenta di preservare le scarpe dalla bestiola di zia Camilla.
Il silenzio la fa da padrone. I passi sono quasi scanditi dal suono snervante di un cellulare,che non riconosco e che spero non sia il preludio di un disastro già strisciante. Conosco mia moglie e so che potrebbe tranquillamente esplodere dopo le belle notizie ricevute!
“ Amore,ma si può sapere chi è?” domanda Mario a mia cognata.
“ Il cellulare che Bryan ha lasciato a caricare in atelier. La madre di questo è una stalker professionista. Ora capisco perché si è rifugiato in Colombia e non è tornato a casa neanche per Natale!” gli risponde mia cognata.
“ Oh Signore,ti sei messa a leggere i messaggi che gli arrivavano? Mai sentito parlare di << privacy >>?” l’ammonisce suo padre.
“ Lo facevi anche tu con noi quando eravamo adolescenti! Se ricambiassimo il gesto ora col tuo smartphone,ci sarebbero problemi?” interviene Pilar. Dio Mio,se questa cena va liscia senza grida e senza che mia moglie sbotti,ti giuro che non mangerò olive per un mese!
“ No,non ci sarebbero problemi. Ma lui è un nostro dipendente ed ha diritto di tenere per sé ciò che gli dice sua madre!” risponde zio Nicola.
“ Comunque sono monotoni: tutti dello stampo << dobbiamo parlare! >>, << perché non sei tornato a Natale? >>, << ci manchi! >>. Un po’ monotematica la tipa! Non credo le abbia detto di avere una fidanzata qui o probabilmente sarebbe corsa qui per insegnarle a cucinare i piatti preferiti del figlio!” risponde Bianca. Mario alza gli occhi al cielo scuotendo il capo.
“ Anche se il << dobbiamo parlare >> lascia pensare! Avrà litigato con i suoi!” commenta zia Asia.
“ In effetti,non parla mai di loro!” riflette Barbara.
“ E il sopralluogo com’è andato?” domando loro. Si fissano in modo strano.
“ Normale. Ma non domandarmi come fossero i confetti perché non li ho mangiati! Ieri ho esagerato col cinese!” risponde.
“ Dillo a tua madre,che avrà cucinato una trentina di portate! Voglio vedere come ne esci!” ribatto beccandomi uno scappellotto sulla nuca.
Giulio Valencia scuote il capo prima di suonare il campanello. Ad aprirci è Aisha seguita da Carlos,che,con aria mesta,ci saluta con un cenno del capo prima di tornare in soggiorno.
“ Avete litigato?” domanda zio Nicola ad Aisha. Lei scuote il capo. Si susseguono i saluti di rito,anche verso i padroni di casa che giungono all’ingresso assieme al proprietario del cellulare che ci ha fatto impazzire durante tutto il tragitto fin qui.
“ Il tuo cellulare!” esclama Bianca passandogli quell’affare. Il tipo fissa l’oggetto scorrendo lo schermo leggermente seccato.
“ Grazie. Se il mio cellulare fosse rimasto chiuso in Ecomoda fino al 26,i miei genitori avrebbero avvisato la polizia senza avere mie notizie!” borbotta. Ce ne siamo accorti! Mi ha fatto venire il mal di testa quell’aggeggio!
“ Con voi figli si sbaglia sempre!” osserva zia Asia.
“ Sante parole! Come va lo stomaco,amore mio?” domanda zia Cami a Barbara abbracciandola.
“ Mi brucia ancora. Tu come stai? Manuel Sinisterra vi manda i suoi saluti. In realtà li ha mandati anche alla signora Patrizia,ma non credo la chiamerò o andrò da lei per comunicarle l’omaggio!” risponde Barbara.
“ Sa che diventerà nonno?” sghignazza il padrone di casa.
“ Non lo sappiamo,papà,e ti pregherei di non rigirare il coltello nella piaga domani sera!” gli risponde Giulio.
“ Io vado! Grazie per il cellulare!” esclama il nostro dipendente.
“ Ceni da Theresa?” gli chiede quell’impicciona di mia cognata.
“ Non credo suo padre sia dell’umore per scoprire che sua figlia si è fidanzata! Gli arti vorrei conservarli ed evitare di tornare a scuola a gennaio in sedia a rotelle! Poi oggi è tornato pure suo fratello,che,a suo dire,pare sia uno dalla battuta facile e non sono dell'umore per divenire oggetto della sua ironia! Il Natale è sopravvalutato. Lo odiavo da bambino,figuriamoci adesso! Ci vediamo in azienda! Buon Natale a tutti!” risponde lui prima di congedarsi e lasciare casa di mia zia.
“ Avremmo potuto invitarlo a cena!” cinguetta la signora Maria Beatrice. Carlos le lancia un’occhiataccia.
“ Perché? Non l’hai traumatizzato abbastanza col succo di melagrana per farci avere eredi maschi e col tuo look? È più sobrio il nostro albero che il tuo vestito!” replica il padrone di casa. Scuoto il capo divertito.
 
[Santiago]
“ Tu sei sicuro di quello che stai facendo?” mi domanda mio figlio continuando a posizionare i sottopiatti,mentre io lo seguo sistemando i sottobicchieri. La risposta alla sua domanda è no,ma è pur sempre sua madre!
“ Posso mai farla stare da sola a Natale?” ribatto.
“ Per come ti ha trattato,lo meriterebbe! Se si ritrova a sola a quasi 70 anni,la colpa è sua!” risponde schietto.
“ Sarebbe tanto orribile desiderare che si rappacificassero lei e tua sorella?” replico.
“ Solo loro o anche tu e la mamma?” mi domanda.
“ Non sarò di nuovo il suo ruotino di scorta,Fer. Io ho sperato davvero che mi amasse,che imparasse perlomeno a rispettarmi,ma se non è successo in tanti anni di matrimonio,non vedo perché dovrebbe farlo ora!” rispondo.
“ Pensi che se Daniele Valencia se la fosse filata,lei non ti avrebbe mai preso in considerazione?” mi chiede. Ne sono sicuro!
“ Alla mamma piaceva quel cerbero?” domanda Natalia sopraggiungendo in cucina.
“ È il mio migliore amico e non è un cerbero. Sì,le piaceva,ma lui ha sempre avuto occhi solo per Camilla! Tua madre non è mai stata il suo tipo. Ancora mi chiedo come abbia fatto a stare tanti anni con Patrizia,che sembra venire da un pianeta alieno!” rispondo.
“ In effetti è molto gentile. Sarebbe un sogno diventare sua nuora!” ribatte. Io e mio figlio ci portiamo una mano alla fronte.
“ Natalia,ti prego! Il figlio di Camilla ha 16 anni più di te! E dopo quello che hai combinato,dubito possa mai prenderti in considerazione da quel punto di vista! Inoltre,da quello che ho capito,è fidanzato!” freno i suoi voli di fantasia. E che cazzo!
“ Papà,quello che ho fatto,l’ho fatto anche per te,per farti tornare con la mamma!” mi rivela. Ci mancava solo che mi scaricasse addosso la colpa di essersi scopata quel pervertito che ha la parafilia di beccare da più parti nella stessa famiglia!
“ Io non tornerò con tua madre,Natalia!” chiarisco una volta per tutte. Una parte di me è ancora innamorata,ma ha preferito un uomo con la metà dei miei anni a me,non mi ha mai fatto sentire amato e non posso tornare con lei! L’ha fatta grossa!
“ PER QUELLA DONNA?” mi chiede accigliata. La fisso confuso.
“ Quale donna?” replico perplesso.
“ NON FARE IL FINTO TONTO! La sorella del tuo amico che mi ha passato il ghiaccio quando la mamma mi ha colpito. HO VISTO COME L’HAI GUARDATA. Sua figlia è odiosa e suo figlio,sebbene sia un bocconcino non male,mi guarda sempre in cagnesco!” risponde.
 
Le avevo narrato per filo e per segno la confessione di mia figlia,pur conscio di essere un impiccio alla giornata con i suoi figli. Avevo bisogno di qualcuno a cui rivelare tutto prima di affrontare Daniele e le conseguenze delle follie di mia figlia.
“ Forse è il caso tu la smetta di bere!” mi consigliò levandomi di mano il bicchiere. Emisi un sorriso amaro.
“ In fondo mia figlia è solo una troia che si è scopata l’uomo di sua madre,ergo l’ex di tua figlia,ed ha pensato bene di filmare il mio migliore amico e la donna della sua vita intenti ad accomiatarsi!” riassunsi gettando il capo indietro per poi coprirmi il viso con le mani.
“ Non si stavano accomiatando,Santi. Stavano pomiciando. Dipingerli come due angeli non cancella la realtà delle cose,visto che la realtà la conosciamo bene io e te,giacché da giovani erano come adesso!” mi corresse strappandomi una risata.
“ Come lo dirai a Rebecca?” mi chiese. Scossi il capo.
“ Quello che resta della mia famiglia andrà in pezzi. Rebecca vive un’eterna competizione con Natalia da quando è divenuta adolescente e la odierà!” mi lamentai. Poggiò una mano sulla mia spalla.
“ Andiamo bene! Davvero è in competizione con vostra figlia?” replicò incredula. Sapevo non fosse sano ciò,ma che potevo farci?
“ Sì. So che neanche Patrizia è mai arrivata a tali livelli,ma non è il caso di rigirare il coltello nella piaga!” risposi brusco.
“ Scusa…” farfugliò.
“ Scusa tu,Marce,ma è un periodo complesso per me. E scusa anche per ieri sera. Non avrei mai dovuto…” replicai poggiando la mano sulla sua. Si ritrasse come scottata.
“ È meglio che tu vada!” farfugliò alzandosi dal divano.
 
“ Ti prego! Io e Marcella ci conosciamo da quasi 50 anni! Quando credeva fossi stato io a filmare Daniele,mi ha dato un ceffone,quindi le sono stato grato di non aver replicato nei tuoi riguardi,ma di averti passato semplicemente il ghiaccio!” mi difendo.   
“ E quella donna,per inciso,è vedova inconsolabile! Ama suo marito. Solo suo marito.” chiarisco.
 
[Susanna]
Finisco di ripassare la tinta nude che ho scelto per la serata per poi sistemarmi la coda di cavallo pensando al fatto che dovrò decidere se rinnovare la tinta o tornare al mio color caramello naturale. A Dodo piacerei del mio colore naturale?
Il bacio di oggi e le insinuazioni di Clizia mi stanno facendo pensare che non sarà così facile nascondere ciò che provo per lui. Comincio a comprendere perché papà scelse di lasciare l’Ecomoda anni fa! Forse era complicato anche per lui resistere ai sentimenti che provava e prova per Camilla! Avrebbe dovuto decidere di restare…magari si sarebbe salvata da quel mostro!
“ Quando qualcuno bussa,sei pregata di rispondere!” afferma una voce che purtroppo conosco.
“ Scusa! Stavo pensando!” bofonchio raccattando i miei trucchi della pochette glitterata.
“ L’ultima volta che hai pensato,per poco non mi sono ritrovata ragazza madre! Bianca mi ha detto della tua trovata. Non è affar tuo ciò che capita alla mia famiglia e proprio perché c’entra quella troia di tua madre,dovresti avere il buongusto di tacere. Forse potresti chiederne un po’ a Babbo Natale! Secondo te,dopo ciò che hai fatto,potrei mai accettare il tuo aiuto? La tua redenzione non mi incanta!” afferma Pilar.
“ Non voglio che mia madre rovini la tua famiglia,che sfrutti tuo padre come ha sfruttato il mio. Sai cosa vuol dire sentirsi un peso? Sentire tua madre che ti rinfaccia che quando eri piccola ha dovuto rinunciare alle borse stilose per colpa tua?” sbotto.
“ Non vuol dire nulla! Aver avuto un’infanzia difficile non giustifica o dovremmo metterci a giustificare pure quella minorata mentale che ha filmato tuo padre e la zia di Bob oppure quello che ha quasi violentato Aisha!” replica facendo per andarsene.
“ Tuo fratello ed Hermes vogliono farlo passare per un demente!” l’avverto. Torna sui suoi passi sedendosi sulla tavoletta del water.
“ Con chi vorrebbero farlo passare per uno incapace di intendere e di volere?” mi domanda sconcertata.
“ Il direttore della banca. Hermes ha chiesto i suoi movimenti bancari. Lotte era scioccata!” le racconto. Nasconde il viso fra le mani.
“ Dei Mendoza si è presa quello meno sano di mente! Scommetto che l’idea è di Hermes!” borbotta. Sulla prima cosa non posso che concordare,purtroppo: le sue urla riecheggiano nei corridoi un giorno sì e l’altro pure!
“ Almeno la mia idea non sputtanava tuo padre dinnanzi a tutti! Ma tu pensi sia il tipo?” replico.
“ No. O meglio,prima di sapere che c’era un passato con tua madre,credevo non fosse il suo tipo di donna,ma adesso… Perché vuole buttare tutto? Come faccio a spiegare a Dino una cosa simile?” risponde per poi scoppiare a piangere. Oh Signore,e adesso che faccio?
A cavarmi d’impiccio sono suo marito e Dodo,che entrano in bagno all’improvviso. A parte i modi discutibili,sono loro abbastanza grata dell’incursione,sebbene Bob voglia uccidermi con lo sguardo.
“ CHE LE HAI FATTO?”  sbraita. Dodo si limita a fissarmi,a squadrarmi come fossi una specie di dipinto da museo.
“ Niente. Io non ho fatto niente. Pensa che non sa come spiegare a vostro figlio la faccenda di suo padre!” mi giustifico.
“ No,bimba,vedrai che per allora,tornerà tutto al proprio posto!” la rassicura il marito.
“ Vorrei solo capire da dove arriva questa storia! Hai messo in giro tu questo pettegolezzo?” mi domanda Bob.
“ Susanna non è l’origine di tutti i mali del mondo,pertanto smettila di trattarla male. È stata Bianca a rivelarcelo. Eravamo con la figlia di Diana quando l’abbiamo saputo!” mi difende Dodo. Suo cugino lo guarda per poi scuotere il capo.
“ Io non credevo fosse il signor Mora quando stamani mia madre è arrivata qui con la notizia bomba!” mi scuso.
“ Quale notizia bomba?” mi domanda Pilar.
“ Mia madre andrà a vivere in una megavilla a spese del suo benefattore. Non so se a qui o a Miami. Forse sarebbe il caso di interdire davvero tuo padre prima che le regali un villone!” affermo. Me ne pento quando le sue lacrime aumentano e Bob mi trafigge con un’occhiataccia.
“ PUOI LEVARMELA DALLE PALLE,PER CORTESIA? QUANDO VOLEVO CHE MIA MOGLIE PARTORISSE IN ACQUA NON INTENDEVO DI CERTO CHE PARTORISSE IMMERSA NELLE SUE LACRIME!” ringhia Bob rivolgendosi a suo cugino,il quale mi ammonisce con lo sguardo prima di trascinarmi fuori dal bagno per un braccio.
Sebbene cerchi di giustificarmi,neanche mi ascolta mentre mi trascina in una delle stanze presenti sul pianerottolo. Anche quando accende la luce,non mi disturbo a scoprire di chi sia.
“ TU SEI TUTTA PAZZA! TI PARE CHE TI METTI A GETTARE BENZINA SUL FUOCO?” mi rimprovera.
“ ERA MEGLIO SAPERLA TUTTA LA VERITÀ! LE MEZZE VERITÀ FANNO SOLO MALE! DEVE SAPERE CHE SUO PADRE HA PERSO LA TESTA TANTO DA VOLER COMPRARE UNA VILLA A MIA MADRE! O TU SEI UN FAN DELLE MEZZE VERITÀ, VISTO CHE LA TUA HEIDI MI CREDE SOLO TUA SORELLA?” sbotto. Da un pugno forte al muro,per fortuna non di nocche.
“ MA PERCHÉ SEI COSÌ? DIO MIO,MI FAI USCIRE DI TESTA! C’ERA BISOGNO DI DIRLE CHE TUA MADRE SODDISFA COSÌ TANTO SUO PADRE CHE QUESTI PER OMAGGIARLA VUOLE COMPRARLE UNA VILLA?” esplode.
“ Io volevo solo che arginasse il problema. I soldi per la villa sono anche di sua madre. Non è giusto che quella donna sovvenzioni la casa dell’amante di suo marito dopo aver lavorato sodo per anni per mettere da parte dei soldi!” rispondo. Scuote il capo sconcertato.
“ Perché sei così? Come faccio a rimproverarti quando sei così tenera?” bofonchia. Non faccio neanche in tempo a chiedergli della mano che mi ritrovo spinta contro il muro e con la sua bocca sulla mia.
L’irruenza del contatto e l’impatto con il muro mi strappano un gemito mentre infilo le dita nei suoi capelli. Credo siano i suoi ricci la cosa che più mi piace di lui. Immagino spesso come sarebbe bello avere il suo capo sul mio grembo e poter pettinare quei fili dorati con le dita, districarli,sfiorare la sua fronte.
Le sue mani si muovono dolci lungo le mie cosce sollevando man mano il vestito fino ad afferrare le mie natiche e issarmi per farmi allacciare le gambe alla sua vita. La mia bocca si sposta sul suo mento,lungo la sua mandibola,sotto il suo orecchio strappandogli dei sospiri di piacere.
Piombiamo quindi sul letto senza neppure sapere come,impegnati come siamo a baciarci,a morderci,a stuzzicarci. So solo che mi ritrovo sotto di lui,con le sue mani sotto il tessuto delle mie mutandine di seta intento a stuzzicare il centro della mia femminilità e la sua bocca impegnata a spostare la stoffa del mio abito per assaporare i miei seni. Le mie mani slacciano la cinta dei suoi pantaloni,abbassando questi ultimi assieme ai boxer per ricambiare il piacere che mi sta donando.
“ Potreste evitare di darmi un cuginetto nel mio letto? Zia,ti ricordo che qui ci dormo anch’io e che il nonno sarebbe poco contenuto se vi beccasse così in casa sua!” esclama Clizia facendoci sobbalzare. Junior si allontana da me provando a rendersi presentabile.
“ Clizia,scusa!” farfuglio cercando di ricompormi e di cercare di capire come stanno messi i miei capelli e il mio maquillage.
“ Basta che prima di dormire cambiamo le lenzuola!” risponde prima di afferrare il suo cellulare sulla cassettiera e uscire di lì.
“ Dodo…come sta la mano?” farfuglio.
“ Bene! Vado al bagno! Scendi prima tu!” borbotta imbarazzato.
 
[Patrizia]
{ Per farmi perdonare di non essere con te stasera. Immagino gradirai tutte le portate e spero apprezzerai le ville che ho evidenziato sul catalogo. A presto!
Buon Natale}
Un fattorino mi ha consegnato oltre a questo biglietto una cena con più di 20 portate,una più costosa dell’altra e un depliant di un’agenzia immobiliare di Miami. Questo sì che è farsi perdonare! Vedo che con gli anni ha imparato anche cosa mi piace e cosa no!
Mi accomodo poggiando le gambe sul tavolo mentre sfoglio il catalogo con particolare attenzione alle ville selezionate. Un fischio piuttosto marcato mi fa sobbalzare e quasi cadere dalla sedia.
“ Si chiama << cat calling >> e non è bello!” lo ammonisco.
“ Colpa tua che sfoggi le cosce! Passare dalle tute in maglina di Camilla a te che cammini mezza nuda,fa la differenza! È andato in peggio il Vampiro nello scambio,anche se magari con lui mette più in mostra la mercanzia! Sebbene,senza ritocchini,dopo 3 gravidanze non ha più un corpo chissà quanto perfetto!” risponde. Non che lui sia una specie di statua!
“ Credo che Daniele la apprezzi per altro,purtroppo! Comunque ho trovato cosa regalare ai ragazzi,visto che Giulietto a casa vecchia non l’aveva!” replico. Si mette a sedere stravaccato sulla sedia.
“ Ossia? Vuoi il rullo di tamburi o me lo dici? Non ti basta già il mistero su colui che ci ha offerto tutto questo ben di Dio?” ribatte.
“ Mi ha offerto. Sono io ad offrirgli me stessa,mica tu? Tu ne benefici solo perché devo stare a dieta se non voglio ingrassare,visto che non posso più permettermi le lezioni di pilates per il momento! Un’asciugatrice. Giulietto detesta stendere il bucato,va sempre di fretta,quindi è perfetto. Io ci metto l’idea,tu il denaro e siamo a posto con la coscienza,sebbene né Giulietto né tua figlia lo meritino per come ci trattano!” rispondo.
 
Da quando ero andata da mio padre a riprenderli,Giulietto non mi aveva quasi parlato,usando la sua facoltà di parola solo per domandarmi di suo padre. Si era rifugiato nella sua cameretta senza darmi confidenza. Paradossalmente,era stato più caloroso con Anita che con me!
Passai per caso fuori dalla sua cameretta,dove Anita era andata a chiamarlo per farlo scendere a cenare. La porta era socchiusa quindi rimasi a spiare la faccenda.
“ Suo padre tornerà presto,signorino!” lo rassicurò la domestica.
“ Papino mio mi è mancato tantissimo. Lo posso chiamare per dirgli che sono a casa?” domandò lui speranzoso.
“ Facciamo così: se dopo che avrà finito la cena,non sarà ancora qui,lo chiamerà,va bene?” contrattò Anita.
“ Mi siete mancati tanto tanto tu e Consuelo e John! Susanna piangeva tanto ed io non riuscivo a farla smettere!” le rivelò Giulio. Ci rimasi male non sentendomi menzionata fra le persone che gli erano mancate.
“ Anche lei e Susanna ci siete mancati,signorino!” replicò la cameriera. Entrai in camera e gli occhi di Giulio,identici a quelli di mio marito, si posarono su di me. Anche l’espressione di sdegno era identica.
“ Intanto che aspettiamo papà,ti va di andare al parco con Susy?” gli proposi. Mi guardò leggermente spaventato per poi guardarsi intorno in cerca di qualcosa. Cercai di comprenderne il motivo e rimasi ancora più sbalordita quando sgusciò sotto il suo lettino.
“ GIULIETTO,ESCI DI LÌ! C’È LA POLVERE!” lo ammonii.
“ NO! VATTENE VIA! IO NON CI VENGO CON TE! VOGLIO SOLO PAPÀ MIO!” strillò. 
“ Signorino,esca di lì! È troppo angusto quello spazio!” cercò di farlo ragionare Consuelo,la babysitter.
“ Consuelo,chiama papà. Io non esco senza il mio papà!” rispose perentorio. Le due collaboratrici si guardarono per poi fissare me con commiserazione. Susanna nel girello ci fissava senza capirci nulla.
“ Signora,che facciamo?” mi chiese Anita. Non ebbi il tempo di rispondere né di pensare in quanto la porta fu spalancata del tutto da mio marito,che fu accolto da urletti di giubilo da parte di Susanna.
“ Papà!” esclamò contenta quando Daniele la prese in braccio lanciandola in aria e riprendendola.
“ Sei contenta di essere tornata a casa,pul… Dov’è Giulio? Dov’è mio figlio?” giocò con la piccola prima di accorgersi della mancanza di Giulietto. Il bimbo uscì da sotto al letto correndo verso di lui e arpionandogli le gambe.
“ Mi vuole portare via,papà! Non ci voglio andare! Falla andare via! Mandala via!” singhiozzò restando abbracciato alle sue gambe. Daniele passò Susy ad Anita per poi prendere in braccio Giulietto. Mio figlio aveva tutti i pantaloni bagnati e anche mio marito se ne accorse.
“ Giulio,che è successo? Sei impanato come una cotoletta! Dovrò metterti in lavatrice per toglierti la polvere di dosso,orsetto!” esclamò.
“ Scusa,papino,non l’ho fatto di proposito!” si scusò mortificato.
“ Non importa! Adesso facciamo il bagnetto mentre Anita dà la pappa a Susy e poi papà ti ha comprato una sorpresa!” lo rassicurò Daniele.
“ Non mi fai più portare via,non è vero?” gli chiese Giulio.
“ Mai più. Nessuno allontanerà te e Susanna da me. Poi dopo cena papà ha comprato questo. È un puzzle del Pan di Zucchero di Rio de Janeiro. Poi lo appendiamo assieme nello studio di papà,ok?” replicò indicandogli la scatola che aveva poggiato sul tavolino all’ingresso.
“ Il Pan di Zucchero si mangia? A me non mi piacciono le cose tanto dolci!” ribatté Giulio.
“ No,orsetto. È una montagna che si trova in Brasile. Vai a preparare la vasca con le navi? Così poi papà viene a farti il bagnetto!” rispose Daniele mettendolo giù. Giulietto uscì obbediente.
“ Anita,se Susanna fa i capricci,aspetti me per darle il passato di verdure!” le intimò Daniele.
“ Come vuole,dottore! Anche se forse dovrebbe cenare presto e andare a nanna!” replicò la colf.
“ Nanna no!” protestò Susy. A Daniele sfuggì un sorriso.
“ Cominciate a prepararla per la cena!” ordinò Daniele a quelle due. Le nostre impiegate ci lasciarono soli.
“ Nostro figlio mi odia!” constatai. 
“ E che ti aspettavi? È terrorizzato a morte all’idea che lo riporti da tuo padre! Bei metodi pedagogici,complimenti!” replicò aspro togliendosi con l'ausilio delle mani la polvere che gli era rimasta incollata addosso.
“ Ti ricordo che sei stato tu a tradirmi con una Sarah qualsiasi!” gli rinfacciai.
“ Ma non sono stato io ad allontanarli dalla loro casa per andare a scopare in giro! Sei stata tu ad abbandonarli un mese,cosa che non ti permetterò di fare di nuovo! La prossima volta che vuoi andare a fare la puttana in giro,i miei figli resteranno con me,tanto già me ne occupo praticamente da solo!” mi accusò.
“ La bella Camilla non l’avrebbe fatto,no?” mi offesi. Mi lanciò un’occhiataccia.
“ No. Non l’avrebbe mai fatto!” rispose scostandomi dallo stipite della porta per uscire. Lo seguii per replicare,ma in corridoio trovammo mio figlio con un dinosauro di gomma fra le mani.
“ Bagnetto con i dinosauri?” gli domandò Daniele prendendolo in braccio.
“ I dinosauri mangiano le navi dei pirati?” gli chiese curioso Giulietto.
“ Cronologicamente è alquanto improbabile perché sono vissuti in epoche diverse,ma i dinosauri mangiano i bambini sporchi!” rispose Daniele esclamando l’ultima proposizione con la voce da mostro facendogli il solletico e sortendo le sue risate.
 
“ Non è costosa come il viaggio di nozze di quello che gioca a fare il padre,ma va bene! Almeno non è la pattumiera o il cesto per i panni sporchi! Brava! Alla fine poi per quel magazzino com’è andata?” replica scoprendo il contenitore dei gamberi per afferrarne uno con le mani. Ok,non toccherò i gamberi! Peccato perché mi piacevano!
“ Era di Nicola Mora e Daniele aveva già pensato a come usarlo, quindi niente. Devo ripartire dalla ricerca del locale!” rispondo.
“ Colui che tutto governa!” borbotta infastidito.
“ Il lato positivo è che potrei trovare qualcosa di più centrale e meno degradato!” commento.
“ Il lato negativo è che tuo marito,in procinto di divenire << mai marito >>,sta sempre in mezzo. MIO FIGLIO LO CHIAMA << PAPÀ >>, PORCA TROIA! È GIÀ STATO UN DANNATO FANTASMA PER 40 ANNI! Sai che vuol dire sentire la donna che hai sposato evocarlo nel sonno con la voce estasiata di chi ha avuto l’apparizione della Madonna?” sbotta. Colpa mia se sua moglie è una puttana?
 
[Marcella]
Tutta la tavolata alterna lo sguardo tra me e Nicola Mora,tranne Armando che è concentrato a trucidare con lo sguardo il nipote di Mario. Mi sento come un topo da laboratorio e la cosa mi imbarazza.
“ Ho qualcosa che non va?” domando a Daniele.
“ Avevo dimenticato quanto ti stesse bene il blu!” risponde con un sorriso contento. Mia figlia mi accarezza la mano.
“ Allora? Tutto pronto per il baby shower?” domanda Camilla a mia figlia e suo marito. Hermes sfiora il pancino di Charlotte.
“ Sì,so che dovresti aiutare Barbara per le nozze,ma se andassi con la mamma da Marcella,mi daresti un enorme mano!” risponde mio genero.
“ Ma senza peluche come regalo! Di questo passo entreranno i pupazzi ed usciremo noi da quella casa!” scherza mia figlia.
“ La gelosia è una brutta bestia,principessine. La mamma ha sempre voluto papà solo per sé!” sussurra mio genero alla pancia.
“ Dev’essere un vizio dei padri: Joseph alla scoperta del sesso di Clizia le comprò una bambola alta un metro. Una volta al buio della cameretta la scambiai per una persona e mi spaventai molto. Tu immagina una piccoletta di un anno andarsene in giro con questa cosa più alta di lei!” interviene Roberta. Mio fratello la fissa malinconico per quegli aneddoti di cui si ciba per non averli vissuti di persona. In fondo non ha mai smesso di considerarla sua figlia e di preoccuparsi per lei.
 
Era il giorno più bello della mia vita perché la mia piccolina, che mi stava aiutando a decorare la casa delle bambole assieme a Susanna,mi aveva appena chiamata << mamma >> per la prima volta facendomi il regalo più bello di quella vigilia di Natale.
“ Mamma,io,papà,zio Daniele e Giulio abbiamo montato la ferrovia! Siamo pronti!” mi annunciò contento il mio Jean.
“ Può salire anche la mamma su questo treno?” gli chiesi prendendolo in braccio.
“ No,mamma. Il trenino è giocattolo. Non ci puoi salire sopra…si rompe!” rispose perplesso dalla mia domanda strappandomi un sorriso.
“ Zia,lo sai che papà mi ha portato un microscopio vero da Singapore?” mi raccontò Giulio contento. Sorrisi.
“ Allora diventerai un grande scienziato!” risposi scompigliandogli i capelli e strappandogli un sorriso contento. Quando era stato mio ospite dopo l’aborto di Patrizia, era stato mogio tutto il tempo per la mancanza del padre. Bea tornò in sala impegnata in una videochiamata.
“ Sei una persona orribile: ma ti pare che vieni a Bogotà e non me lo dici facendomelo scoprire dai social di Robertina?” le sentiamo dire.
“ Direi che ho fatto di peggio nella vita per essere definita una persona orribile! Sono d’accordo con te,anche se per altre ragioni! Volevi trascorrere la notte di Natale a casa dei miei? Se vuoi facciamo a cambio così al regalo per te allego degli analgesici,un bel pacco formato famiglia! E non Robertina,ma Roberta...è grande!” rispose la voce di Camilla. Guardai Daniele irrigidirsi.
“ Già c’è stato il primo round?” le chiese Bea.
“ Anche il secondo,il terzo ed il quarto,se è per questo. Sai cos’è tenere nella stessa stanza mia madre,Guido e Roberta? Se divento dipendente dagli analgesici,mi fai da testimone per intentare una causa di risarcimento danni?” replicò lei. Daniele sorrise.
“ Come no! Resti anche per Capodanno?” ribatté mia sorella.
“ Eh no! Il detto dice << Natale con i tuoi >> non pure Capodanno! Pure perché chi litiga a Capodanno poi litiga tutto l’anno ed io tutto voglio meno che trovarmi in guerra per tutto il 2015! Già sarà un anno di merda!” rispose Camilla.  
“ Ci vuole una seduta di shopping terapeutico! Ma si è addormentata tua figlia!” ribatté Bea.  
“ Sì,ma tanto non la svegliano neanche le cannonate,non ti preoccupare! I figli di Armando stanno facendo un baccano pazzesco e lei col suo doudou dorme beata! Dopo la poso nella culletta!” la rassicurò Camilla. Si sentì lo schiocco di un bacio.
“ Ma ha 2 anni! Ancora con quel coso sta?” obiettò Bea.
“ Armando l’ha spaventata. Ha sgridato Bob perché si è avvicinato ai petardi coinvolgendo anche la bambina e lei si è messa a piangere. Pensa che Armando sia cattivo e gliel’ha detto in faccia sbigottendolo!” le spiegò Camilla a grandi linee. Mio fratello scosse il capo.
“ Ah perché ci sono volte in cui tuo fratello non grida come un ossesso…buono a sapersi!” la punzecchiò Bea con ragione. 
“ Parole sante! Come sta,signorina Valencia? Buon Natale!” esclamò un’altra voce femminile.
“ ROBERTINA! Buon Natale! Come stai? Come va la scuola guida?” ribatté Bea.
“ Stavo meglio prima che mi frantumasse i timpani e che mi paragonasse alla bambola idiota di una bambina di 4 anni! A parte l’istruttore che mi fissa la scollatura,bene,grazie! Non ho investito nessuno per ora!” rispose quella ragazza. Daniele strinse i pugni seccato.
“ Ed è carino?” trillò Bea.
“ Sono fidanzata e fedele. Ed ha 45 anni,ergo 27 più di me…potrebbe essere mio padre,se mia madre avesse un gusto migliore in fatto di uomini! Pure se non mi sarebbe andata meglio con uno che fissa da maiale una di 18 anni!” rispose quella ragazza. Daniele sorrise divertito.
“ Com’è andato l’esame della scorsa settimana?” le chiese Bea.
“ 30 e lode! Fra 2 settimane ne ho un altro,quindi sono in fase di studio matto e disperatissimo. Devo farlo per l’Erasmus!” rispose quella ragazza. Daniele se ne stava lì ad ascoltare,evitando però quello schermo,forse per non confrontarsi con la vita che avrebbe potuto avere.
“ Il tuo nuovo ragazzo? Carina la cosa dello studio matto e disperatissimo!” trillò mia sorella. Daniele la fissò perplesso.
“ No,è un progetto che mi porterà a Firenze,a Dio piacendo. Quella dello studio matto e disperatissimo è di Leopardi,che non è un mio amico né il mio ragazzo. Anche se fosse vissuto adesso,non sarebbe stato il mio tipo!” rispose quella ragazza. Daniele scosse il capo divertito.
“ E con quel tipo ci stai ancora?” le chiese Bea.
“ Non è che stiamo assieme da 20 anni! Sono solo 4 mesi! Sì,lui fa da assistente ed ha cominciato la specialistica: ginecologia!” rispose lei.
“ Almeno saprà cosa e dove toccare!” sghignazzò mia sorella. Daniele s’irrigidì.
“ Peccato che a me faccia senso la cosa e che mi domandi spesso se ogni volta che pensa a me in quell’ambito sia per ripassare la materia! Mi sa che i medici non fanno per me! Io vado così metto la pulce a letto! Buon Natale!” tagliò corto quella ragazza.
“ Ciuf Ciuf…bello!” si sentì mugugnare da una bambina.
“ Vorrà dire che tu e la mamma verrete a trovarmi in treno a Firenze! Una scelta un po’ bislacca,ma ok!” sentimmo dire da quella ragazza.
“ Parla nel sonno! Le piacciono i treni?” chiese Bea.
“ Babbo Natale di Zurigo,ergo io,ha regalato a Nick una ferrovia e Babi smaniava per metterci le mani sopra,urtando non poco mio nipote! E Armando col suo solito tatto mi ha rinfacciato che io facevo lo stesso con le sue macchinine,anche se più che alle sue macchinine risultavo più interessata a mettere le mani sul suo compagno di giochi. Devo dirti le conseguenze di questa battuta o le immagini?” ribatté Camilla. Daniele arrossì. Entrambi avevano fatto il medesimo regalo lei a suo nipote e Daniele a suo figlio!
“ Ma poi sei riuscita a metterle sul serio le mani addosso a questo tipo? Spero fosse meno piattola di Neil!” sghignazzò quella ragazzina.
“ Roberta,ti pare che mi metto a raccontare certe cose a te? Sei pur sempre il mio Puledrino!” replicò Camilla sconcertata. Daniele sbiancò.
“ Lo prendo per un sì e spero che quando la smetterai di vedermi come una bambina,mi narrerai qualcosa. La porto nel lettino,giacché credo abbia scambiato i miei capelli per il freno di emergenza del treno,dato che me li sta tirando!” annunciò la sua primogenita. Daniele sorrise.
“ Io vado! Buon Natale! E cerca di farti regalare del buonsenso! Ci vediamo venerdì!” rispose Camilla prima di chiudere.
“ Sta con uno così grande?” chiesi perplessa.
“ Hanno 6 anni di differenza,mica 20? Anche se non credo durerà!” replicò mia sorella. Daniele rimase a fissarla.
“ In che senso?” domandò.
“ Lui è carino: occhi verdi,moro…ma troppo sottone!” rispose Bea.
“ Sottone?” chiesi.
“ Tipo nostro fratello con Camilla! Ma se a Camilla certe carinerie piacevano,Roby è più tipo << Se scappi,ti sposo >>. L’hai sentito no,che lo reputa una piattola? E poi stanno assieme da 4 mesi e ancora non gliel’ha data!” rispose Bea sbigottendoci.
“ Cosa non gli ha dato,zietta?” le chiese Susanna. Mio marito mi fissò sbigottito e spaventato da ciò che sarebbe potuto venir fuori da quella conversazione,visto che in ascolto c’erano anche i nostri figli.
“ Susy,ascolta,in alcuni paesi,quando due persone si fidanzano ci sono usanze differenti. Questa bambina abita in un paese nel quale per fidanzarsi bisogna regalare al ragazzo una caramella. E lei non gliel’ha regalata!” inventò Daniele. Bambina? Aveva 18 anni!
“ Sarà triste!” commentò Susanna.
“ Ma no! Quella bambina troverà qualcuno di migliore, qualcuno alla sua altezza. Si vede che non andava bene!” rispose Daniele.
 
È un sollievo vederlo finalmente felice con la famiglia che gli avevano rubato,che sia riuscito a rimettere tutti i pezzi assieme ed una parte di me augura lo stesso a Santiago. Oggi per un attimo,nel vederlo così sfiduciato,mi ha ricordato Daniele di un anno fa!
“ Alla fine hai avuto modo di chiarire con Santiago?” sondo il terreno con mio fratello.
“ Che c’è da chiarire? Al massimo potrei regalargli un biglietto di sola andata per il luogo più lontano possibile da quel diavolo scatenato della figlia e da quella svitata della moglie! Perché? Tu l’hai rivisto?” replica. Sto per negare quando mia sorella decide di confermare con trillo.
“ Di nuovo? Si può sapere che vuole da te?” mi domanda Jean seccato mentre fulmino con un’occhiataccia mia sorella. Che gli ha fatto di male quel poveretto?
“ Nulla. La figlia lo subissa di lamentele ed è venuto a parlarne con qualcuno. Si sarebbe sentito troppo in colpa a parlarne con tuo zio,la vittima delle sue macchinazioni!” gli spiego.
“ La rosa in soggiorno è opera sua? Se ne avesse donate di più a sua moglie,forse sarebbe riuscito a tenersela!” replica Jean. Michel non era così! La gelosia l’ha ereditata da me!
“ La smetti? Mamma,quell’uomo ti sta corteggiando? Davvero rischi di avere come figliastra quella minorata mentale?” interviene Charlotte.
“ Effettivamente da che poteva essere un sogno avere come nuovo cognato Santiago,messe così le cose con quella specie di shampista in famiglia potrebbe diventare tutto più complesso,Marce!” rincara la dose Daniele.
“ Io non ho alcun interesse per il tuo amico. Niente figliastra idiota né shampista in famiglia!” chiarisco. Roba da matti!
 
[Armando]
“ Amore mio,puoi evitare di fissarlo in cagnesco?” mi ammonisce mia moglie. Ha deflorato mia figlia! Quel debosciato ha deflorato mia figlia! Io e Calderon avremmo dovuto abbandonarlo in quel parco quando sua sorella ci fece fare da babysitter al suo bambino di 2 anni!
“ Papà,che hai?” mi sussurra Milla.
“ Jimmy lo sa? Deduco di sì,visto che lo fissa in cagnesco!” mormoro. Daniele si schiarisce la voce lanciandomi un’occhiata omicida.
“ E quindi la collezione di borse è andata bene!” si rivolge il pedofilo a Miss San Marino.
“ Sì. Chi se l’aspettava?! Tanto più che l’idiota che ha preso il mio posto,stava per versare il caffè sul tablet dove tenevamo i bozzetti!” commenta la figlia del padrone di casa. In effetti è quasi peggio di lei!
“ Va ancora così male?” le domanda Marcella.
“ Sì. Quella non ha voglia di lavorare lì,zia. Cerca solo qualcuno che la sc…riempia!” si corregge sul finale.
“ Perché la deve riempire? Ha fame come Otto il maialotto che fa il botto?” domanda Filippo candidamente.
“ Questa ragazza dovrebbe stare a dieta,ma le piace mangiare dai piatti degli altri!” risponde Miss San Marino.
“ Allora è molto maleducata! È cattiva educazione ed è pure antigienico!” sentenzia Aurora. A mia sorella sfugge una risata.
“ Quindi questo tutoraggio sta andando male?” domanda Daniele a sua figlia.
“ Evidenzia di continuo il fatto che sia più grande di lei di 7 anni come se fossero 70! Giuro che la strozzerei! Dì al tuo caro amico di mettere i soldi da parte per risarcire te e Camilla così che si tenga quella buona donna della figlia a casa ad allungare le minigonne!” replica Susanna. Mario a momenti si strozza per l’ultima frase,visto che fino a 3 mesi fa non mi pare vestisse come una suora la figliastra di mia sorella!  
“ Susy,quella ragazzina mi sta sulle scatole: è riuscita ad unire in un unico atto tutto ciò che mi fa andare in bestia,quindi se non fosse reato,la ammazzerei nel modo più doloroso e lento possibile,ma siccome è la figlia del mio migliore amico e siccome neanche tu eri un angelo del Presepe fino a 4 mesi fa,puoi aspettare che si ambienti? È lì da poco più di 2 settimane! Chissà che non maturi o che non trovi l’amore!” interviene Daniele. Quando eravamo piccoli e fino a che non ho rovinato la vita di mia sorella e anche la sua,il suo migliore amico ero io!
 
Daniele era arrivato a casa con la sua mamma ed io ero entusiasta all’idea di testare con lui le nuove macchinine che mi aveva comprato il mio papà. La mamma si era raccomandata di non svegliare né la mia sorellina poppante né quella di Daniele.
Scesi le scale portando sotto braccio le mie macchinine nuove e il garage che avevo costruito pazientemente con papà,ma in soggiorno trovai solo mia madre e la sua amica Susanna.
“ Buongiorno! Daniele non è venuto a giocare con me?” esordii deluso. C’era solo la sua sorellina impegnata a scalciare nel passeggino forse per essere presa in braccio.
“ È andato in bagno,ma non capisco dove sia finito. Forse è andato a vedere Camilla. Dice che si diverte a fissarla!” mi rispose Susanna.
“ Contento lui!” borbottai lasciando lì le macchinine per tornare al piano di sopra. Salii le scale avendo come meta la stanza della mia sorellina di 7 mesi. Parlava poco e si capiva ancora meno,a dire il vero. E poi mi chiamava << Pulce >>. Sbagliava sempre il mio nome!
Entrai di soppiatto per non svegliarla perché non volevo sorbirmi le urla di mia madre,ma la mia accortezza fu inutile perché era già sveglia.
Daniele era proprio lì con i pollici all’altezza delle tempie a farle le smorfie per sortire le sue risate divertite. Davvero il mio amico si divertiva a far ridere la poppante più che a giocare con me?
“ Ciao!” esordii.
“ Pulce! Pulce!” esultò mia sorella battendo le mani. Daniele rise.
“ Non c’è niente da ridere. Mi sbaglia pure il nome!” lo ammonii.
“ M-Ma perché ti chiama pulce?” balbettò fra le risate.
“ Perché mamma mi chiama così e lei crede sia il mio nome!” gli spiegai incrementando le sue risate.
“ Sei fortunato: Bea mi chiama << Ele >>. Un nome decisamente femminile e non è bello!” obiettò.
“ Ho le macchinine nuove ed anche il garage!” lo informai.
“ Bello! Ma devi avvisare la tua mamma che Cami è sveglia perché se ci allontaniamo,lei piange!” rispose cercando di togliere delicatamente dalla manina di mia sorella il laccio della sua felpa.
“ Daiele!” lo chiamò lei. Il mio migliore amico sorrise carezzandole la testolina.
“ Almeno lei l’ha imparato il mio nome! Non possiamo scambiarci le sorelle?” mi propose. Sì,non ero molto contento di avere una sorellina, ma da qui a scambiarla con Bea,che piangeva ad ogni capello storto,ce ne passava!
“ Non se ne parla proprio. Meglio la poppante rompiscatole che tua sorella,che piange di continuo!” negai. Mia sorella strizzò il suo animaletto di gomma che fece un suono strano facendoci sobbalzare.
“ Se proprio la vuoi,aspetta che diventi grande e sposatela! Magari diventerà bruttina!” lo punzecchiai.
“ O magari sarai tu a sposare Bea,che è già un rospo adesso. Cami diventerà bellissima. Parte già bene! Guarda che cari…” s’interruppe quando la sua preziosa Cami mi tirò l’animaletto di gomma addosso. La fissai truce mentre la risata di Daniele riecheggiò nella stanza.
 
“ L’amore? Quella si innamora di chiunque abbia tutti gli organi al proprio posto! Ha fatto la cretina pure col fidanzato di quella che mi ha rovinato il vestito. Neanche a dirti com’è finita: quella invece che tirarle la sventola che si sarebbe meritata,si è messa a piangere e il maestro dalla penna rossa l’è corso dietro,con tutti noi terrorizzati perché due pericoli pubblici del genere se ne andavano in giro correndo per i corridoi dell’Ecomoda! Ma cosa piange? Non è morto nessuno,per la miseria!” sbotta Susanna Valencia facendomi tornare alla realtà.
“ Vuoi dire che se c’avesse provato col tuo ragazzo,l’avresti malmenata?” le chiede Daniele leggermente preoccupato.
“ No,le avrei fatto arrivare una lettera esprimendole il mio disappunto! Certo che l’avrei picchiata,anche perché dubito quella sappia leggere!” ammette la figlia. Alzo gli occhi al cielo fra le risate di mio nipote dinnanzi all’espressione sgomenta di Daniele.
“ SI PUÒ SAPERE CHE HAI DA GUARDARE MIA MOGLIE? NON È UN QUADRO!” sbotta Jimmy giustamente alterato verso Max. 
“ Mi ero solo incantato. Stavo pensando alle mie cose. Grazie,ma le donne sposate non fanno per me!” bofonchia il pedofilo.
“ Lui preferisce quelle illibate! E menomale che Diana gli aveva consigliato di non fare l’idiota!” borbotta Hermes.
“ E tu da quando origli?” gli chiede quel debosciato.
“ Non stavo origliando,ma scegliendo qualcosa da mangiare per le mie principesse. Non voglio che le mie bambine continuino a farsi sentire solo dalla mamma! Evidentemente devo aver fatto loro qualche sgarbo e voglio farmi perdonare!” risponde mio figlio. Sua moglie lo bacia.
“ Tu sei perfetto!” lo rassicura Charlotte. Io e mia moglie ci scambiamo uno sguardo intenerito per poi continuare l’osservazione di Nicola.
 
[Nicola]
Non capisco perché tutti mi fissino di sottecchi come se avessi 3 teste! Ho qualcosa che non va? E perché i miei figli sono così scostanti con me? Anche Camilla e il compagno mi fissano come per studiarmi!
“ Bisognerà mettere un annuncio per reclutare il personale per l’outlet!” bofonchio. Il padrone di casa mi fissa indecifrabile.
“ Ne avrei parlato con voi dopo le feste,ma avrei due candidati: i gemelli di Silvia. Sarebbero perfetti! Ma naturalmente dobbiamo decidere insieme e per essere avvantaggiati le ho chiesto di farmi mandare i loro curriculum!” ci spiega.
“ Amore,ma non stavano in Canada?” gli chiede Camilla.
“ Sì,amore,ma il master di Guillermo è finito ed anche lo stage di Emilio. Nessuno di loro può permettersi di stare ancora lì con le mani nelle mani! Sarebbero perfetti per gestire quel punto vendita, credimi! Guillermo si è già occupato di una cosa simile a Londra. Poi è rincasato per problemi di cuore e per la gioia di Silvia. Lei e il marito sarebbero contentissimi di riavere i loro figli a Bogotà!” le spiega lui.
“ Sicuro che vogliano ancora avere a che fare con la nostra famiglia, papà?” sghignazza Miss San Marino divertita.
“ Se assicuri loro che non li legherai come 2 salami per giocare agli indiani come quando avevi 5 anni,credo che non avranno problemi a frequentarci!” le risponde il padre. Giulio scuote il capo divertito.
“ Io no,ma chi ti dice che non lo faccia il fratellino o la sorellina quando nascerà?” obietta la figlia.
“ Tu giocavi agli indiani da bambina?” le chiede allibita Clizia.
“ Sì. Legavo chiunque mi capitasse a tiro. A volte anche papà!” le risponde la zia. Non ce lo vedo Daniele Valencia legato come un salame!
“ Hanno la stessa età di Susanna?” gli domanda Camilla.
“ Hanno un anno meno di Giulio,ma erano le vittime preferite di Susanna. Credo la odiassero da bambini!” le risponde il compagno.  
“ Ma se Billy è stato il mio primo bacio!” obietta la figlia facendo quasi strozzare Junior con l’acqua,forse per l’elevato tono di voce. Io e mia moglie ci fissiamo eloquenti. Il primo di una lunga serie…
“ Billy fa tanto libreria dell’Ikea o cane della prateria! E come sarebbe Willy il Principe di Bel-Air?” interviene Junior.
“ Meno abbronzato di Will Smith,ma col medesimo fascino!” gli risponde la sorellastra.
“ Lui ed Emilio sono identici. Non simili,ma proprio uguali della serie che non si distinguono. O meglio non si distinguevano quando Susanna li legava come 2 salami. Poi quando sono cresciuti,hanno imparato ad adoperare stili differenti. Guillermo è il classico broker finanziario in giacca e cravatta; Emilio il suo animo creativo lo manifesta anche nel look. Però entrambi hanno tagliato la testa al padre. Anche se Guillermo gli somiglia anche nel look…Emilio è più sua madre! Sarebbero perfetti per curare quel punto vendita: Emilio per consigliare le clienti; Guillermo per tener d’occhio le finanze!” spiega il padrone di casa.
“ Quindi è un tuo ex!” ne deduce Junior rivolgendosi alla sorellastra.
“ Non proprio. Era la festa di Giulio,stavamo giocando al gioco della bottiglia e siamo capitati insieme. Avevo 13 anni mi pare! Però è stato un bel primo bacio…credo avesse una cotta per me!” racconta quella ragazza.
“ Che gioco è il gioco della bottiglia?” domanda interessata Anna. Armando stringe i pugni fulminando con un’occhiataccia Miss San Marino.
“ Un gioco non adatto alla tua età. Il mio papà non voleva che io partecipassi ed avrei dovuto dargli retta. Ero troppo giovane per giocare in quel modo!” risponde Miss San Marino.
“ Ma poi si beve da questa bottiglia?” chiede Filippo interessato. Rodolfo supplica con lo sguardo Maggie perché freni le domande dei bimbi.
“ No,pulcino,per fortuna no. Ci mancava solo che si ubriacasse alla mia festa di compleanno!” risponde Giulio perplesso.
“ Lo sapevo che sarebbe finita così! Pensa al povero Gamberetto!” mi sussurra mia moglie. Abbiamo avuto la medesima preoccupazione!
“ Va beh…anche se Babbo Natale non è ancora arrivato,Gamberetto manda questo ai suoi nonni perché si preparino psicologicamente a ciò che li attende!” esclama mia nuora porgendo a me e al padrone di casa una busta gialla.
Io e il mio consuocero ci fissiamo confusi prima di sollevare il lembo superiore della busta di carta per scoprire cosa ci sia all’interno. Sorrido quando mi ritrovo fra le mani lo spezzo di un’ecografia.
“ Gli esami hanno rivelato che si tratta di un cervellone. Sarà un genietto!” annuncia Aisha. Mio figlio è stranamente laconico.
“ Amore,il naso è il tuo!” mi rivolgo a mia moglie strappandole un bacio. Lei poggia il capo sulla mia spalla e bacio la sua fronte.
“ Potrebbe essere anche di Marcella o di sua madre,ad essere onesti! Perché sembra stia ballando? Sta inventando il ballo dell’estate?” obietta Daniele Valencia. A Carlos sfugge un sorriso.
“ Dubito balli! Però apre e chiude la bocca e questa cosa mi fa paura perché penso a quanto mangerà una volta fuori!” risponde Aisha.
“ Figuriamoci a me! Devi essere un bravo bimbo,Gamberetto. E non ci trinceriamo dietro le scuse che non senti,perché so che mi ascolti e non…” la replica del padrone di casa viene interrotta dal cellulare di Hermes,che fissa lo schermo e poi mio figlio.
“ Scusate! Io e Carlos aspettavamo una telefonata di lavoro! Andiamo,papà di John Travolta dei giorni nostri!” si scusa prima di trascinare con sé mio figlio. Charlotte scuote il capo.
“ Che sta combinando tuo marito?” le chiede lo zio.
“ Zio,meglio che tu non lo sappia!” bofonchia lei fintamente esasperata.
 
[Jorge]
Seguo Susan in cucina mortificato cercando un modo per scusarmi. Non è piombata qui da neanche 12 ore e già ho rovinato l’educazione data a suo figlio. Apre il frigo per afferrare una bottiglia d’acqua per riempire il biberon di suo…di Adam.
“ Mi dispiace!” bofonchio.
“ No,e perché? Mio figlio non fa che ripetere << Cazzo >> da quando l’ha udito! Non sai che dinnanzi ad un bimbo devi curare il linguaggio? Ha scandalizzato i suoceri di tuo fratello! Invece che salutarli con un << Ciao >> o un << Buonasera >>,ha detto loro quella parola!” si lamenta portandosi le mani alla fronte. Mi viene in mente la loro faccia scandalizzata e scoppio a ridere per la prima volta dopo settimane.
“ Ti fa ridere tutto questo?” si irrita.
“ Almeno quei due non hanno avuto il tempo di azzannare alla giugulare David!” trovo il lato positivo.
“ Non è divertente,George!” risponde seria.
“ Magari potresti…” ad interrompermi è l’arrivo del bambino.
“ Cazzo!” esclama con un sorriso. Mi era mancata quella parola nell’ultimo quarto d’ora!
“ Adam,tesoro,quella parola che dici sempre è una cosa brutta. George l’ha detta perché era arrabbiato,ma non si dice mai,ok?” esclama lei dolcemente prendendolo in braccio.
“ George come fratello di Peppa Pig!” esclama indicandomi e lasciandomi scioccato. Ma no!
“ Sì,uguale. Hai capito,amore?” replica Susan. Il bimbo annuisce.
“ Cazzo no! No si dice perché brutto!” ripete il bambino.
“ Sì. I signori che sono di là potrebbero pensare che te l’ha insegnata lo zio e credere che lui sia una cattiva persona!” gli spiega con pazienza. Lui la fissa confuso. La mimica facciale è la mia.
“ Zio no cattivo. Lui zoo,mamma. Lui cazzo!” mi accusa puntandomi il dito addosso.
“ Questa è un’altra cosa che non si fa. Non devi puntare il dito contro le persone. Rischi di accecare qualcuno all’asilo!” lo ammonisce Susan. Anche fuori dall’asilo,a dire il vero!
“ Ba bene!” acconsente. Quello che succede dopo è ancora più strano perché fissandomi prende a grugnire come un maialino. Lo fisso sconvolto per poi rivolgermi a Summer perché traduca. Che vuol dire?
“ Siccome ti chiami George come il fratello di Peppa Pig vorrebbe sentirti grugnire come lui,credo!” bofonchia. Mi sta coglionando? Ma siamo pazzi? Ma perché io?
“ E devo proprio farlo?” le domando. Lei mi fissa irritata,per tanto, riluttante,eseguo provocando le risate di quel nano malefico.
 
[Camilla Senior]
Non riuscivo a credere di essere seduta proprio accanto a lui durante quella cena di Natale. Il profumo del suo dopobarba,la curva del suo sorriso,il suo sguardo mi avevano reso lo stomaco pieno come un uovo. Mi sembrava di non riuscire a mandar giù nulla sia per le farfalle allo stomaco sia perché temevo di far cadere una posata,di fare troppo rumore durante la masticazione. Non sapevo che da lì a 4 mesi sarebbe cominciata la nostra meravigliosa storia d’amore proprio come non sapevo della sua manovra perché capitassi seduta al suo fianco.
“ Tesoro,ma non mangi?” mi chiese Susanna. Abbozzai un sorriso.
“ Dev’essere l’amore!” squittì Bea lasciando di stucco tutta la tavolata. Più di tutti,quello basito pareva Daniele. Sebbene fosse la mia migliore amica,c’erano circostanze come quella in cui volevo semplicemente strozzarla.
“ Spero che stavolta abbia almeno la tua età! Quel Lucio aveva 2 anni più di te!” sentenziò mio padre.
“ Parli come se fosse morto,papà. È ancora vivo. E pure tu hai 6 anni più della mamma e mi pare che la cosa sia andata bene!” borbottai.
“ I tuoi nonni si conoscevano fra loro e conoscevano vicendevolmente noi due. Non è la stessa cosa!” intervenne mia madre.
“ Quindi se iniziassi una storia con il figlio di un vostro conoscente,anche se questi dovesse essere più grande di me,per voi non ci sarebbero problemi?” chiesi interessata. Magari non avrebbero ucciso Daniele! Ma che stavo dicendo? Daniele non mi guardava neppure!
“ No. Magari potresti provare ad uscire con Mariano Parra. Ha solo 17 anni!” mi propose mia madre. La fissai basita. Era impazzita?
“ Mamma,ti prego! Passerei la serata a correggergli le frasi e non credo sia il caso!” obiettai. Daniele rise divertito.
“ Ma Marta dice che se la cava da quel…” interruppi Bea con un’occhiataccia.
“ Questa è peggio di tuo fratello. È un chiodo fisso il loro! Dovremmo farli fidanzare!” mi sussurrò Daniele. Sorrisi.
“ Passerebbero tutto il tempo a letto. Sai che bella prospettiva di relazione!” borbottai.
“ Mariano lo vedo più adatto a Bea che a te. Tu meriti la favola,quella che dura tutta la vita!” replicò guardandomi negli occhi. Il cuore prese a battermi fortissimo e sentivo il sangue pulsarmi nelle orecchie rendendo tutto ovattato.
“ Quindi tu credi nell’amore che dura per sempre!” balbettai. Annuì.
“ L’amore vero dura tutta la vita. Anche se ci si allontana, anche se resta platonico…è per sempre!” rispose serio. Fu un colpo di tosse di suo padre a farci tornare alla conversazione che si stava tenendo a tavola.
“ E comunque meglio una con la testa sulle spalle come Cami, che Armando che cambia fidanzate ogni settimana!” scherzò Daniele. Risi.
“ Ah ah ah. Non sono tutti monaci di clausura come te! Camilla,sai che c’è un mio amico interessato a te? Ma credo non avrà mai la forza di farsi avanti!” ribatté Armando. Lo fissai confusa. E chi era ora quest’altro?
“ Per essere un tuo amico,dev’essere un tuo collega di università quindi avrà di certo l’età tua e di Daniele. Non conosciamo la famiglia, quindi non se ne parla proprio. Troppo grande per tua sorella!” intervenne mio padre. 
“ E tu,Daniele? Possibile che non ci porti mai a casa nessuna ragazza carina?” chiese Susanna a suo figlio. Dan rimase basito a fissarla.
“ Vi porterò a casa solo la ragazza giusta! Preferisco evitare le tiritere di Armando e Bea che,tempo di imparare i nomi dei loro partners,e già ne hanno altri!” rispose Daniele. Ridacchiai.
“ La ragazza giusta…” borbottò Giulio.
“ Sì,papà. È bella,intelligente,solare,simpatica,generosa, gentile,altruista. Se penso al mio futuro,al mio fianco vedo lei!” annunciò Daniele spezzandomi il cuore. Come potevo competere con qualcuna di tanto perfetta?
“ Speriamo allora che si accorga di te!” gli augurò mia madre.
“ Lo farà sicuramente oppure vuol dire che non è propriamente intelligente!” farfugliai affranta.
“ Mamma,papà,domani io e Bea vorremmo andare al cinema!” affermai.
“ Bene! Se volete,io,Armando e Marcella possiamo accompagnarvi! È da una vita che non andiamo al cinema tutti assieme!” intervenne Dan.
“ E c’è un motivo! Danielino,qui si sta cercando di cavare un ragno dal buco! Benjamin aspetta da mesi di conoscere Cami ed ha torturato Austin. Io e Austin siamo solo accessori!” rispose Bea. Daniele strinse troppo forte il calice ed esso si frantumò ferendogli un po’ la mano.  
“ Daniele,fa attenzione!” lo ammonì Marcella mentre mi alzai di scatto.
“ Ehi,calmati! Ti disinfetto,ok?” mi offrii conoscendo la sua paura del sangue e vedendolo sotto shock. Si voltò a fissarmi quando gli accarezzai i capelli. Feci per prendergli la mano,ma una scheggia di vetro lacerò anche la mia pelle.
“ Ottimo! Questo sta diventando una specie di altare per i riti satanici pieno di sangue!” commentò Armando. Io e Daniele lo fulminammo.
“ Vieni! Andiamo in bagno!” lo esortai prendendogli la mano rabbrividendo per quel contatto. S’irrigidì.
“ Stai rischiando di prenderti qualche malattia a tenermi la mano. Il mio sangue ed il tuo si sono mischiati!” asserì mentre salivamo le scale.
“ Almeno le constatazioni scientifiche ti impediscono di svenire! Saresti un po’ pensante da trascinare sul letto! Ad ogni modo,tu non sei malato,io nemmeno,quindi al massimo con questo scambio di sangue saremo uniti per sempre!” risposi pentendomi subito dell’ultima frase.
“ Più uniti di te e Benjamin? Che nome idiota!” replicò caustico. Sbuffai prima di trascinarlo in bagno e cercare la cassetta dei medicinali.
“ Ti ho fatto una domanda!” mi fece notare frattanto che mi affaccendavo a tagliare la garza e il cerotto per medicarci.
“ Non era una domanda,ma una frecciata al veleno! Daniele,io avrò un fidanzato e tu una ragazza,ma è normale che con entrambi ci sarà un rapporto diverso che fra noi due. Maledizione,mi hai vista nascere ed io ti conosco da sempre! Sì,siamo più uniti di come potrei esserlo con Benjamin che conosco da 5 minuti! È normale che quando conoscerai la donna della tua vita o quando mi fidanzerò il nostro rapporto cambierà. Nessuna donna si accontenterebbe mai del podio!” sbottai disinfettandolo con il perossido di idrogeno. Sorrise.
“ Vuoi dire che potrei fidanzarmi con un’egocentrica?” scherzò. L’idea di immaginarlo seriamente impegnato mi faceva molto male.
“ Voglio dire che se ti innamorassi e questa ragazza avesse un rapporto stretto con un altro tizio,anche tu te la prenderesti,ti conosco bene! Anch’io mi arrabbierei se il mio ipotetico ragazzo riservasse il primo posto nella sua vita ad un’altra che non sono io!” risposi.
“ Io non lo farei mai!” borbottò. Arrossii.
“ Comunque tieni sempre la guardia alta con quel Benjamin, che già il nome è poco raccomandabile!” si raccomandò. Alzai gli occhi al cielo.
“ Ti prego: già ci sono Armando e mio padre in competizione con i miei corteggiatori,tu no! Tanto io non ti interesso,no?” aggiunsi mentre passavo la salvietta impregnata di acqua ossigenata sulla mia ferita. Volevo mi respingesse una volta per tutte per rassegnarmi definitivamente e spegnere ogni illusioni su un << noi >> che mai ci sarebbe stato!
La salvietta quasi mi cadde di mano quando con l’altra mano mi sfiorò delicato la guancia. Repressi a stento un sospiro di piacere limitandomi a fissarlo col cuore a 3000 e le gambe che tremavano.
“ Cami,l’amico di Armando interessato a te…” farfugliò alternando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.
“ Lo conosci?” gli chiesi.
“ Molto bene. Lui è interessato a te. Tanto!” balbettò. Per un attimo sperai stesse parlando di se stesso,ma scacciai quella sciocchezza dalla mia testa per evitare di restare delusa dai miei voli di fantasia.
“ Tanto è troppo grande ed i miei senza conoscerlo,non lo prenderanno mai neanche in considerazione!” borbottai accorgendomi delle nostre dita intrecciate con la salvietta disinfettante al centro. Lo notò anche lui non accennando minimamente a sciogliere quella stretta.
Mi persi in quegli occhioni scuri immaginando lui in frac ad attendermi all’altare,i nostri bambini rincorrersi al parco,noi due con i capelli bianchi seduti su un dondolo abbracciati. Frammenti di sogni ad occhi aperti si susseguivano mentre il suo viso si accostava al mio. Sulle labbra già percepivo il calore della sua bocca quando delle nocche contro la porta interruppero la magia.
“ Che ci vuole a disinfettarvi? Si sta freddando tutto!”esclamò quel trombone di Armando. Io e Daniele ci scambiammo un sorriso senza sapere che quel contatto era stato solo rimandato.
 
Le sue labbra sulle mie interrompono i miei ricordi. Sorrido quando sfiora il mio naso con il suo prima di stringermi fra le sue braccia. Mi beo dei suoi baci sulla tempia,della melodia del suo cuore palpitante godendomi il nostro primo Natale insieme dopo tanti anni,un Natale che credevo non avrei mai vissuto. Mi sembra un sogno la realtà meravigliosa che sto vivendo.
“ Sono preoccupato per nostra figlia!” mi sussurra.
“ Quale delle 4?” gli domando carezzando il profilo del suo collo con la punta del naso.
“ Barbara. Non vorrei avesse una gastrite. Sarebbe il caso di consultare uno specialista,no?” replica strappandomi un sorriso intenerito. Ricopro il suo viso di baci apprezzando ancora di più la sua premura verso tutti noi.
“ Quando arriva Babbo Natale?” trilla una vocina spezzando la magia. A seguire Filippo in vano per evitare di farci interrompere sono Susanna e Milla (che mai credevo avrebbero familiarizzato).
“ Presto! Starà cenando!” risponde Daniele.
“ Poteva venire a cena da noi!” borbotta Filippo.
“ È allergico ai crostacei!” inventa Susanna. Filippo la fissa sbalordito.
“ Davvero?” le domanda strabiliato.
“ Sì,ma è un segreto!” risponde Milla. Tempo 2 secondi e Filippo torna in sala per rendere edotta tutta la tavolata delle preferenze alimentari di Babbo Natale. Scuoto il capo divertita.
“ Tesoro,io e papà abbiamo sentito l’intervista. Mi dispiace!” mi rivolgo a Susanna. Si stringe nelle spalle.
“ Papà mi aveva avvisata tante volte che sarebbe finita così ed è successo! Per loro sono una specie di mantide religiosa che molla i fidanzati dopo essere stata protagonista con loro di video osé!” risponde sconsolata. Io e Daniele ci fissiamo afflitti prima di abbracciarla.
“ Vedrai che col tempo dimenticheranno queste sciocchezze. Era il tuo esordio e non sapevano su cosa criticarti visto che le tue borse sono andate a ruba,quindi si sono attaccati alla tua vita sentimentale poco felice!” la rassicura Daniele baciandole il capo.
“ Ma sì. Sai che quando mi sono fidanzata con Jimmy,hanno scritto tante cattiverie sulla nostra differenza di ceto alludendo ad una tara genetica per via della scelta sentimentale di papà e di…” Milla si interrompe rivolgendo uno sguardo mortificato a me e a Daniele.
“ E di tua zia? Non è colpa loro…pensavano l’avesse scelto per amore,come voi altri. Spesso i giornalisti non sanno cosa c’è dietro la vita delle persone!” esclama il mio biscottino ottenendo un mio sguardo innamorato.
“ Va beh…torniamo di là o mi farete venire il diabete! Poi dicono di mamma e papà!” borbotta mia nipote facendoci ridere.
Torniamo tutti e 4 in salone con le portate che posizioniamo al centro della tavolata,scortati dal malumore di Susanna per via dell’intervista. Essere definita una mangiatrice oltre che sterminatrice di uomini non dev’essere piacevole per lei!
“ Nana,ti prego! Non mi dire che sei andata ad affliggere pure loro per le idiozie di quel giornalista!” esclama Junior.
“ Mi hanno trattato come fossi una specie di ape regina che dopo aver fatto certe cose,uccide il maschio! È così che mi hanno definita al telegiornale << l’ape regina delle borse >>! Eravamo al ristorante quando l’hanno detto e tutti mi guardavano!” replica Susanna.
“ Tecnicamente il fuco per la foga perde il coso e muore in automatico. L’ape non c’entra nulla. Ha la sola colpa di passare da un fuco all’altro lasciandosi dietro una scia di morti!” la corregge Clizia.
“ Peggio mi sento! Per loro sono una di quelle che dopo che l’ex è morto passa subito all’uomo successivo!” borbotta Susanna.
“ Ma no! Magari ti guardavano solo perché sei bella! Non ti preoccupare! E poi chiunque ti conosca,sa perfettamente che non faresti del male ad una mosca,Nana!” la rassicura Junior abbracciandola. Armando li fissa indecifrabile lanciando un’occhiata a me e Daniele. Se si accorge che sapevamo di questa cosa,ci lincia! È il suono del campanello a farli staccare e Susanna si offre di andare ad aprire.
 
[Leonardo]
Colgo la palla al balzo per recarmi a villa Valencia col pretesto di affrontare Carlos per la sua idea. Mi ha ignorato tutto il pomeriggio senza che lo meritassi. Mica posso cancellare il mio passato? Ho un passato da cazzone e allora? Tutti hanno un passato! Pure suo nonno!
Suono il citofono con un po’ troppa foga pregando in cuor mio che non risponda nessuno dei cavalieri della corte che tentano di proteggere Clizia da me come fossi un drago a tre teste.
“ Buonasera e Buon Natale!” squittisce la compagna di mio padre devastandomi i timpani.
“ Sono Leonardo. Posso entrare?” bofonchio imbarazzato.
“ Ma certo,tesorino!” risponde prima di aprirmi il cancello. Lo lascio accostato per poi percorrere il vialetto e recarmi all’abitazione. La porta mi viene aperta da Susanna Valencia.
“ Ciao! Dovrei vedere Carlos!” esordisco.
“ L’iniziale del nome è la stessa,ma il carattere è diverso: è incazzata nera e se fossi in te,mi terrei alla larga!” borbotta.
“ Ma non sei in me!” rispondo superandola per entrare. Coloro che fanno da cintura di castità a Clizia mi fissano con odio,mentre lei solleva il capo dal piatto per guardarmi solo un secondo prima di negarmi i suoi occhi.
“ Buonasera e Buon Natale a tutti!” esordisco.
“ Se tu mi dessi modo di parlare,invece che staccarmi il telefono in faccia,ti risparmieresti tante rogne. Ti avrei detto di rimandare a venerdì!” mi accoglie Carlos.
“ Buon Natale anche a te! Luna storta?” ironizzo.
“ NON COMINCIARE COL TUO UMORISMO DI MERDA! VORREI VEDERE TE NEI MIEI PANNI!” ringhia.
“ Carlos,vai nel mio studio che ti raggiungo! Questa casa era dei nonni della tua fidanzata e vorrei che Gamberetto non trovasse un cumulo di macerie alla sua nascita!” gli ordina il padrone di casa.
“ Ma che ha?” domanda il signor Mora alla compagna del figlio, quando questi si allontana dopo averla baciata. Lei lo fissa per qualche attimo.
“ Lasciamo stare!” risponde lei.
“ Hai scartato il regalo che ti abbiamo comprato io e tuo padre?” mi domanda la mia matrigna.
“ Ho paura!” borbottiamo quasi all’unisono io e il padrone di casa. Se ha paura lui che la conosce da una vita,perché non dovrei averne io che sono costretto a sorbirmela per effetto riflesso?
“ L’ha scelto lei?” le domando preoccupato.
“ Sì. Visto che ti piace fare attività fisica,a detta di tuo padre,ho pensato ad una bella confezione da 500 profilattici! Proteggersi è importante! La taglia è una XL,vero? Sai sbaglio sempre anche con le taglie dei vestiti!” trilla scioccando tutta la tavolata,tanto che i bambini domandano cosa siano i profilattici (sbagliando pure a pronunciare il termine) e se possono averli anche loro. Voglio morire! E credo ci andrò vicino visto come mi fissano il padrone di casa,la sua primogenita ed il marito di quest’ultima. Clizia mi guarda sotto shock con le guance rosse e le dita che stringono convulsamente la tovaglia avorio che adorna la tavola.
“ Amore,davvero?” domanda mio padre a quella donna leggermente perplesso.
“ Hai detto di pensare a lui,Stellina ed Olghetta come dei figli ed io ad un figlio regalerei questo!” risponde quella donna. Il mio fratellastro si è salvato o a 30 anni gli avrebbe regalato del viagra! Il signor Calderon balbetta delle scuse prima di correre fuori per sbellicarsi dalle risate.
“ L'amico tuo dovrebbe farsi vedere da uno bravo. Che diavolo c'è da ridere?” s'incazza il padrone di casa rivolgendosi al cognato.
“ Se te ne avanzano un po’,potresti offrirli a me!” esclama un tipo che non conosco.
“ Max!” lo rimprovera Carmen Calderon.
“ E ad Olga cos’hai regalato? Non il vestito con cui è andata da sua madre,vero?” domanda mio padre alla sua compagna,che invece conferma.
“ Posso portare i cani fuori?” domanda Clizia mentre cerco di riprendermi dall’immagine della mia sorellastra vestita di pailettes e lustrini.
“ Tesoro,sei sicura di volerli portare da sola?” le domanda la nonna.
“ Sì,hanno fatto amicizia,tranquilla! E poi ho bisogno di smaltire…le calorie ingurgitate! La tua cucina è sopraffina,ma calorica!” risponde lei prima di baciare la guancia ai suoi nonni.  Mi passa di fianco senza degnarmi di uno sguardo.
“ Raggiungo Carlos nello studio!” afferma il padrone di casa seguito dal cognato. Quando mi passa di fianco mi afferra per il bavero della giacca minaccioso.
“ Azzardati ad uscire per seguire mia nipote e tentare di fornicare con lei e ti gambizzo. Non me ne frega niente che siamo sulla stessa barca in quanto ai regali di merda!” ringhia per poi lasciarmi andare con sdegno. Mi sa che non voglio sapere cosa gli abbia regalato la sorella!
 
[Carlos]
Cerco di calmarmi fissando la foto di Ginger a 6 anni che mio suocero tiene in una cornice sulla sua scrivania,ma non ci riesco. Credevo che Lara ci rassicurasse ed invece mi è crollato il mondo addosso. Nella lista movimenti di mio padre ci sono dei prelievi strani,cosa alquanto sospetta,dato che mio padre ha sempre pagato con carta ritenendolo più igienico. Mio padre non ha mai fatto prelievi allo sportello! A cosa gli saranno serviti quei contanti?
“ Ma si incanta sempre così o è semplicemente la paternità? Hai visto la Madonna?” domanda mio suocero a zio Armando prima di schioccarmi le dita dinnanzi alla faccia.
“ Prima al telefono con Hermes era Lara. Gli abbiamo chiesto di controllare il conto corrente di mio padre e mia madre!” affermo sedendomi sulla poltrona di mio suocero. Lui e zio Armando si fissano prima di mettersi a sedere sul divano di pelle.
“ Sarebbe un illecito. Non può farlo! È una violazione della privacy!” obietta zio Armando.
“ Hermes gli ha fatto credere che mio padre non ci stesse più con la testa!” farfuglio. Mio suocero nasconde il viso fra le mani.
“ Fammi capire bene: tu ed Hermes avete detto a Lara,uno dei più pettegoli di questa città,che tuo padre soffre di demenza senile?” mi domanda incredulo. Annuisco colpevole.
“ Oh Signore! È stato un bene che la nostra amicizia sia andata a rotoli e che tu non abbia battezzato Giulio,se questi sono i risultati! Ma perché? È evidente che è la tua influenza: uno è tuo figlio; l’altro il tuo figlioccio!” chiosa teatrale. Zio Armando schiocca la lingua contro l’interno delle labbra infastidito.
“ E cosa è emerso?” mi domanda il mio padrino.
“ Papà sta prelevando delle somme di denaro in modo costante. 1500000 pesos a settimana. Ed ha comprato dei biglietti in un’agenzia viaggio! Io adesso come faccio a dirlo a mia madre?” mi sfogo. I due si fissano costernati.
“ Non potrebbe essere un regalo per tua madre? Magari vuole portarla a fare un viaggio!” obietta mio suocero troppo preso dal mondo di marzapane dov’è piombato col ritorno della signora Camilla nella sua vita.
“ A Barcellona?” domando scettico. Sì,a mia madre piace viaggiare, ma cosa andrebbero a fare a Barcellona ora? Ci sono le nozze di Giulio e Barbara! Farà presenziare mia madre da sola a quelle nozze?
“ Patrizia per fissa ha Miami non Barcellona! Ascolta,siccome si parla di una villa dove far vivere quella iena,dubito tuo padre potrebbe portare avanti 2 vite parallele per molto (e anche se non ci fosse la villa di mezzo sarebbe lo stesso,vista l’età)! Farsi il sangue amaro non serve a nulla! Prova a parlargli!” replica.
“ A me lui ha giurato di amare tua madre. Ma poi Nicola che si rintana negli hotel non ce lo vedo!” afferma zio Armando.
“ Negli hotel? Zio,che stai dicendo?” gli domando sbigottito.
“ Armando ha visto Patrizia entrare al Plaza. Il pettegolezzo parte da lì! Sì,tuo padre 26 anni fa ha tenuto il piede in 2 scarpe,ma era all’inizio della sua relazione con tua madre,era confuso. Ora è sposato da 25 anni,ha 3 figli,2 nipoti in arrivo,perché dovrebbe fare una cosa del genere? Io ho annullato la mia vita precedente,ma per amore,mentre tuo padre ama tua madre!” interviene mio suocero.
“ Se lei avesse sposato la signora Camilla tanti anni fa,non l’avrebbe mai lasciata? Non sarebbe subentrata la routine?” gli chiedo.
“ No,perché io con Camilla non mi annoierei neanche a leggere il censimento! Troverei entusiasmante anche quello!” risponde. Il mio futuro cognatino verrà sommerso da un mare di melassa! Povero bambino!
 
[Clizia]
Faccio per aprire il cancelletto della villa dei miei nonni per rientrare con i cani,ma il gesto mi viene facilitato da qualcuno,che riconosco dall’acqua di colonia,visto che sembra averci fatto il bagno all’interno.
“ Grazie!” borbotto.
“ Allora il gatto non ti morso la lingua!” ironizza. Gli rivolgo un’occhiataccia facendo per andarmene,ma mi trattiene per un polso.
“ Ti ho cercata tutto il pomeriggio!” mi ammonisce.
“ Perché non avevi ancora scartato il regalo di zia Bea,scommetto! Non c’era bisogno che ti disturbassi!” replico.
“ Mi dispiace per Medison!” bofonchia.
“ Per Medison? Tu pensi che io mi sia allontanata per Medison? Io me ne sono andata perché… Lascia perdere! È meglio così per entrambi!” ribatto facendo per andarmene di nuovo.
“ No,non è meglio così! Ho sbagliato ad optare per un bar dove mi conoscono tutti!” risponde.
“ Appena è cominciata la sfilata di anatre,sono sparita,come se non ci fossi. Ti sei accorto che me ne stavo andando solo perché ho mosso la sedia! Mi dispiace,ma per metà sono una Valencia e non mi lascio trattare così da nessuno!” affermo risoluta. Scuote il capo con un sorriso.
“ Che c’è da ridere?” mi risento.
“ Non stavo ridendo. Ho solo constatato che sei gelosa!” gongola. Lo mando al diavolo per poi allontanarmi furiosa nonostante le sue proteste. Il mio percorso viene fermato da una mano sul polso che mi spinge a voltarmi e le sue labbra sulle mie.
“ Sei pazzo! Il nonno ti gambizzerà!” mugugno ancora preda delle sue labbra.
“ Correrò il rischio! Certo che arrivare ad essere gelosa di una che crede che Leonardo Da Vinci sia ancora vivo,è grave!” mi punzecchia seguitando a baciarmi. La nostra sessione di baci viene fermata da Cookie,che pensa bene di sfilacciare i lacci delle sue scarpe. Leonardo si stacca da me per poi fissare il cane. Ma perché?
“ Non ti odia. Il suo è solo amore smodato per le scarpe! Zio Armando sarà felice che non sono solo le sue scarpe il chiodo fisso di Cookie!” chiarisco imbarazzata come non mai. Che figura di merda!
 
[Natalia]
“ Papà mi ha detto che ti piaceva Daniele Valencia!” mi rivolgo a mia madre,la quale solleva lo sguardo dal piatto per fulminarmi.
“ Vuoi scoparti pure lui? Direi che il tuo progetto è destinato a naufragare: quando c’è Camilla nei paraggi o quando sa che Camilla lo ama, puoi anche andare da lui nuda…stai pur certa che non ti guarderà neanche! E poi se non ha mai considerato me,non vedo perché dovrebbe dar corda a te mentre ha un piede sull’altare!” replica velenosa.
“ Mamma,mi dispiace!” bofonchio.
“ Santi,avevamo un patto!” gli rammenta mia madre. Li fisso confusa.
“ Tua madre è qui solo per non festeggiare il Natale da sola. Non ha intenzione di riallacciare i rapporti con te,quindi smettila!” mi ammonisce mio padre già saturo di questa cena. Sembra un funerale questa cena di Natale!  
“ Ho pensato di portare la pulce a vivere con me!” afferma mio fratello. Gli sorrido grata.
“ STAI SCHERZANDO,VERO? Stavolta,invece che usare la mia emicrania,approfitterà delle tue uscite serali ed andrà a filmarli mentre concepiscono? Chiedo per curiosità!” replica mio padre.
“ Vogliono avere un altro figlio? Ma Camilla non è troppo vecchia? Certo che a Patrizia verrebbe un travaso di bile se dovessero avere un maschio…lei che si è sempre vantata di aver dato un maschio a Daniele!” si gasa mia madre.
“ Becky,ti pare il caso?” la rimbrotta mio padre sconcertato.
“ Era solo per cercare di capire. Ma te l’hanno detto loro?” insiste mia madre.
“ No,la figlia di Roberta l’ha gettato in faccia all’ex marito di Camilla!” le risponde mio padre.
“ Quel tipo così gentile che è arrivato prima che andassimo via da casa loro?” replica mia madre.
“ Gentilissimo,proprio! Daniele lo adora…come bersaglio del tiro con l’arco!” risponde mio padre.  
 
[Max]
Quando esco in veranda per prendere un veranda per prendere un po’ d’aria la trovo intenta a fissare il panorama con i gomiti poggiati sulla staccionata in legno del porticato di questa villa.
“ Preferisci che vada altrove?” le chiedo. Si fissa furiosa.
“ Curioso che mi chieda il permesso per cose idiote e non per dire a mio padre che ho perso con te la verginità,no? SEI IDIOTA O CHE? MIO PADRE AVREBBE POTUTO AVERE UN INFARTO PER COLPA TUA! CHE TI DICE IL CERVELLO,IMBECILLE?” sbotta furibonda.
“ Tuo cugino mi ha ricattato perché stessi lontano da Susanna. Ho dovuto dirlo a mio zio e lui e tuo padre sono amici…” cerco di spiegarle.
“ E quindi ha pensato di farlo secco! Il prossimo passo quale sarebbe stato? Pagargli il funerale?” replica iraconda.
“ Che gli hai detto?” mi domanda seccata incrociando le braccia al petto.
“ Che provavo qualcosa per te!” balbetto. Mi guarda incredula per poi prorompere in una risata isterica.
“ Mi prendi in giro? QUANDO MAI TI HO FATTO CREDERE CHE SAREBBE NATO QUALCOSA FRA ME E TE? PORCA MISERIA, AVEVO SCELTO TE PROPRIO CONSCIA DEL FATTO CHE NON TI SARESTI ACCOLLATO,CHE DIAVOLO!” si altera.
“ E INVECE COME UN COGLIONE MI SONO INNAMORATO DI TE,VA BENE? VUOI CROCIFIGGERMI PER QUESTO? VUOI METTERMI A MORTE PERCHÉ GUARDO I TUOI FIGLI E PENSO A COME SAREBBERO SE AVESSI SCELTO ME?” mi sfogo.
“ Di sicuro sarebbero meno intelligenti!” borbotta acida.
“ Ti fa così schifo che qualcuno che non sia quello ti abbia amato?” mi offendo.
“ Se quel qualcuno è uno che sarebbe capace di perdere anche un cane in 2 mq,sì. Più che schifo,mi spaventa l’idea che volessi figli da me: avrei vissuto con la costante paura di affidarteli. Chiedi a Pilar,a Charlotte,a Carmen o ad Aisha se ti lascerebbero mai i loro bambini! No! Max,tu sei un bamboccio immaturo! E << quello >>,che sarebbe mio marito è solido,brillante,affidabile,affettuoso…” interrompo la sequela di lodi al marito dell’anno facendo per baciarla,ma si stacca subito sferrandomi un ceffone che quasi mi sloga la mandibola.
“ …E non è un cane in calore! Vattene da casa di mia zia prima che sia mio padre a farti uscire da qui in una bara,idiota! E ringrazia che non mi metto ad urlare per non rovinare la festa a tutti ed evitare che mio marito ti faccia la festa!” afferma tornandosene dentro. Sono un idiota!
 
[Junior]
Abbandono il salone per andare in cucina e raggiungere Nana quando la porta d’ingresso si apre e si richiude con un tonfo lasciando entrare mia cugina Milla. Sembra incazzata nera come quando a 5 anni dipinsi con i pennarelli indelebili sul volto della sua bambola preferita.
“ Cuginetta,non ti è piaciuto il pergolato?” ironizzo.
“ Come ti è passato per la testa di usarmi per ricattare quel minorato mentale di Max? Possibile che pur di non fargli spupazzare Susanna sei arrivato ad usarmi? Sei già a questo punto?” mi domanda.
“ Ma sei scema? Che ti urli?” replico.
“ Guarda che se ne sono accorti tutti che ti piace. Tutti tranne lei! Non so cosa tu stia combinando con quella tizia che sembra venire da Alfea e avere in testa lo zucchero filato al posto dei capelli,ma non infilarmi mai più nei tuoi casini sentimentali con quel maiale!” risponde prima di tornare in salone. Scuoto il capo sbalordito prima di entrare in cucina dove Susanna sta fissando il display dello smartphone sorridendo.
“ Ti ricordo che l’adolescenza l’hai superata da un pezzo!” affermo urtato. Con chi starà massaggiando?
“ Emilio e Guillermo si stavano congratulando per le borse! Ti staranno simpatici,vedrai!” risponde con un sorriso. Il suo primo bacio ed il gemello che magari vorrà qualcosa di più da lei per superare il fratello! Mi staranno simpaticissimi…come no!
“ Non è educato stare qui con gli ospiti di là e poi dobbiamo portare il regalo di Babbo Natale alla mamma in veranda!” replico facendo per andare verso la dispensa dove papà ha deciso di nascondere il suo dono,ma Susanna mi ferma.
“ È il tuo primo Natale senza quell’uomo,ti va di parlarne?” mi chiede. Non so come faccia o come facciano gli altri a pensare che manchi di empatia,eppure riesce a leggermi nella mente!
Prendo posto su uno sgabello poggiando il braccio sulla penisola e lei fa lo stesso. La sua mano su posa sulla mia e prendo a giocare con le sue dita come se l’avessi sempre fatto.
“ Per la prima volta mia madre è serena ed ho paura. La presenza di quell’essere in città mi inquieta. Dopo tutto quello che le ha fatto,lo vorrei lontano anni luce dalla nostra famiglia! Mi fa schifo entrare in un negozio e pensare che l’oggetto che afferro potrebbe averlo toccato lui poco prima. Mi fa schifo l’idea di incontrarlo in un parco, per strada,al supermercato…” mi sfogo. Mi abbraccia forte carezzandomi la nuca con i polpastrelli delle dita. Ricambio quella stretta giocando con la sua coda di cavallo. Per quanto riuscirò a tenere per me i miei sentimenti?
“ E tu come stai dopo che la famiglia di Big Jim è venuta a trovarlo?” le domando. S’irrigidisce fra le mie braccia per poi ridacchiare divertita.
“ Non ci credo che lo chiami ancora così! Bene! Se non è totalmente idiota,dovrebbe cogliere quest’occasione per familiarizzare con suo figlio!” risponde allontanandosi leggermente da me. Il mio sguardo si posa sulle sue labbra finché non veniamo disturbati da un colpo di tosse.
“ Papà,stavamo pensando di portare il regalo fuori!” bofonchio imbarazzato. Sorride divertito.
“ Sì,e di usarlo per un bimbo tutto vostro. Mi sa che Armando si è accorto di questa cosa. Credo che non sappia come dirmelo, terrorizzato all’idea che possa prenderla male!” risponde. Alzo gli occhi al cielo prima di seguirlo verso la dispensa.
Accendo la luce prima di trascinare fuori la sorpresa impacchettata, che per grazia di Dio ha le rotelle. Susanna mi aiuta a spingerla verso la porta di servizio per trascinarla in veranda.
“ Cos’è quest’escrescenza? Uno di quei cosini con le apine?” mi domanda curiosa dalla forma del pacchetto continuando a spingere la sorpresa verso di me,che cammino a mo di gambero verso il porticato.
“ No. Non essere curiosa. La mamma non deve sospetta…” mi blocco quando vedo venire verso di noi la minaccia al nostro Natale.
“ Ma chi li ha fatti entrare?” domando a Susanna.
“ Io no. Ero con te! Papà darà di matto!” risponde.
 
[Guido]
Non è difficile intuire cosa nasconda la carta da regalo e Patrizia fissa mio figlio e sua figlia con la loro medesima sorpresa per il nostro arrivo.
“ Chi vi ha fatto entrare?” domanda quella gallina.
“ Il cancello era aperto!” le risponde la madre.
“ Quel coglione di Max se ne sarà andato e si sarà dimenticato di chiuderlo. Bel cafone ad andarsene senza neanche salutare!” chiosa mio figlio legato all’etichetta come la madre e la nonna.
“ Possiamo entrare?” domando.
“ Le domande retoriche mi stanno sul cazzo quasi quanto gli stupratori,che vogliamo fare? Ti becchi un cazzotto pure sotto al vischio?” replica mio figlio. Quell’oca ridacchia.
“ Io credevo ci si baciasse sotto al vischio!” sghignazza.
“ Non dargli altre idee geniali,per cortesia. Va a finire che ci mostra come si scopa tua madre e non credo che il porno di Natale sia contemplato dal bon ton!” risponde mio figlio. Il Vampiro sbuca dalla porta di ingresso e s’irrigidisce quando ci nota.
“ Papà,ti prego,non ti alterare! Non ti far…” mio figlio si interrompe quando quello se ne torna dentro lasciando la porta socchiusa.
“ Gli hai rovinato pure il Natale!” mi accusa prima di seguirlo assieme a quella minorata che gli fa da ombra. Approfittiamo dello spiraglio aperto per entrare nel regno della melassa. Questo posto è inquietante per l’abnorme quantità di foto di loro due che si sbaciucchiano.
Raggiungiamo il salone ottenendo occhiate d’odio da tutta la tavolata,cani compresi. Mia figlia si alza da tavola seccata. E a sorpresa Carlos Mora fa lo stesso infuriato.
“ HA UNA BELLA FACCIA TOSTA A PRESENTARSI QUI! NON STA PREPARANDO I BAGAGLI PER IL SUO VIAGGIO DI MERDA  A BARCELLONA?” sbotta lasciando sgomenta tutta la tavolata. Credevo che Miami non fosse una cosa definitiva!
“ Speriamo non sia nello stesso periodo in cui andremo noi!” borbotta Asia.
“ Voi andrete a Barcellona?” domanda loro Bianca.
“ Sì. Partiremo a fine febbraio così da non perderci la nascita di Dino!” risponde Nicola. I tre fratelli Mora si guardano stupiti.
“ Io sono stata lì in gita con la scuola. Molto bella! Ho perso lì la verginità!” commenta Roberta.
“ E I PROFESSORI DOVE DIAVOLO ERANO MENTRE UN MAIALE TI METTEVA LE MANI ADDOSSO?” si risente il padre.
“ Amore,ti prego! L’ho già ammonita io per aver rischiato di far passare un guaio ai docenti! Capisco che per te sia come se fosse accaduto solo ieri,ma sono passati 23 anni,amore!” cerca di farlo ragionare Camilla.
“ Mai abbastanza! Ma questo poi chi è?” interviene Joseph.
“ E poi io andrò a vivere a Miami,non a Barcellona!” si difende Patrizia.
“ CIÒ NON TOGLIE CHE LEI SIA UNA…” a sorpresa è Cullen a fermare Carlos.
“ Senti,ragazzino,già il fatto che non giochi al Monopoli con mia figlia mi urta non poco,pertanto smettila di fare il pazzo perché non posso permettere che Gamberetto abbia un padre squilibrato o in galera! Ti dai una calmata? Condivido tutte le offese che volevi rifilarle e potrei aiutarti con gli insulti,ma non ora,non in questo momento! Abbi pietà di me: ho appena scoperto che la mia primogenita ha perso la verginità a 17 anni in gita scolastica! E poi,sebbene sembri un bar all’ora di punta,sarebbe la cena di Natale questa,la prima con tutta la famiglia riunita (minori inclusi),ed io e Aisha avevamo altri accordi!” interviene il padrone di casa. Carlos fissa la rossa.
“ Sì,vieni che ti spiego,amore! Spaventi i bambini così!” bofonchia la figlia minore di Cullen trascinandoselo via.
“ Armando,che cos’ha mio figlio? A stento mi parla!” domanda Nicola.
“ Lo credo bene!” bofonchia la figlia imbecille di Cullen.
“ Non che debba spiegazioni ad un ragazzino,ma siamo solo venuti a dirvi che non ci atterremo alla lista nozze!” afferma Patrizia.
“ Ci mancava anche questa: che i sovrani del cattivo gusto agissero d’iniziativa personale! Ai nostri figli l’animalier non piace,quindi non ti azzardare a propinare loro uno dei tuoi tappeti da film sconcio nella giungla o lo uso per strangolarti! Le loro nozze saranno tutto meno che facili e con l’attenuante della madre della sposa,ci metto poco a perdere quella poca pazienza che ho!” esclama Camilla. Quello ridacchia.
“ E poi io non voglio niente da voi due! Solo essere lasciata in pace,ma dubito sia possibile,no?” afferma mia figlia.
“ Barbara…” mi interrompo quando si porta una mano alla bocca per poi abbandonare la sala.
“ No,non ci provare proprio: non è il cinese. Hai fatto goal! Compra un diavolo di test di gravidanza affinché lo faccia prima delle nozze: se dovesse essere incinta,dovrà optare per scarpe più comode, accorciare l’abito e pensare ad una meta più vicina per il viaggio di nozze! Non se ne andrà in giro su dei dannati trampoli mentre aspetta mio nipote!” afferma il Vampiro verso il figlio che prova a dare una motivazione a tale malessere. Patrizia sbianca.
“ Lo pensi sul serio?” gli domanda mini Cullen con un sorriso idiota.
“ Mi sa di sì. E se non l’accompagni tu a fare il test per citomegalovirus,toxoplasmosi e rosolia,lo faccio io. Stavolta andrà tutto bene!” si agita Cullen. Camilla sorride per poi schioccargli un bacio.
“ Mi piace quando ti occupi della nostra famiglia!” cinguetta lei melliflua. Io e Patrizia ci scambiamo uno sguardo schifato.
“ Beh è da quando sei nata che ti occupi di me,senza mai smettere neanche quando hanno provato a separarci. Ti ricordo che hai curato in modo impeccabile il nostro fiore più prezioso per 40 anni!” replica quello svenevole prima di baciarla. Come dimenticarlo?
 
“ Come sta andando la preparazione dell’esame?” chiese Camilla a nostra figlia. Barbara sollevò lo sguardo dal piatto per volgerlo a lei.
“ Bene. Ho seguito il consiglio di Roby di dividere le pagine da studiare per il numero dei giorni!” rispose titubante.
“ Roberta con questo metodo si è laureata nei tempi e senza alcuno sforzo. Ce la farai,amore mio!” la rassicurò mia moglie. Non che i conti fossero la passione di nostra figlia…restava solo da augurarsi che avesse svolto in modo corretto il calcolo!
“ La tua amica arriva oggi?” le chiese Barbara.
“ Domani. Ieri era il compleanno di suo nipote. Compiva 20 anni e i genitori gli hanno organizzato una festa. A quest’ora staranno ancora festeggiando,visto che lì è mezzanotte! Speriamo solo che quel povero ragazzo non si ritrovi fra le mani un regalino strano dei suoi! Non mi meraviglierei se il regalo risultasse un intervento estetico o una scatola di preservativi!” rispose mia moglie. Mia figlia arrossì.
“ V-Vuoi dire che anche a te dona cose simili?” balbettò Barbara.
“ Quando ho compiuto 18 anni,ho festeggiato il compleanno con il mio fidanzato a Las Vegas e lei mi ha regalato un completo per sadomaso. Naturalmente è rimasto intonso!” borbottò mia moglie imbarazzata. Il suo cellulare interruppe la replica di Barbara.
“ Ehi! Parlavo proprio di te con Barbara! Quando at…COSA?...Oddio! È terribile! Ma com’è successo?...Ed era solo? Marcella e i ragazzi come stanno?...No,Bea,lascia perdere il viaggio! Resta lì con Marcella e i ragazzi!...Cercherò di fare il possibile per venire ai funerali,ma la vedo difficile: Clizia ha preso la varicella e Roberta è lì con lei!...Va bene! Ti chiamo dopo!” le sentimmo dire. Le sfuggirono alcune lacrime.
“ Mamma,che succede?” le chiese Barbara allarmata.
“ Non c’è stata alcuna festa per il compleanno di quel ragazzo. Suo padre ha avuto un incidente e non ce l’ha fatta. Quel povero ragazzo questo compleanno se lo ricorderà per tutta la vita!” singhiozzò fra le lacrime.
“ Ma lo conoscevi?” le chiese Barbara.
“ Non bene. L’ho visto solo un paio di volte perché ha lavorato per un periodo in Ecomoda. È lì che ha conosciuto e si è innamorato di sua moglie. Lei la conosco bene. Quella poveretta ne ha già passate tante e non ci voleva anche questa!” rispose Camilla asciugandosi gli occhi.
“ E vuoi andare al funerale?” le chiese. A consolare il damerino per la perdita del caro cognato?
“ Vorrei,ma con Roberta a casa,non posso lasciare l’azienda così. Le scriverò una lettera per farle sentire la mia vicinanza. Lo merita!” rispose Camilla. Barbara annuì per poi tornare al piano di sopra a studiare. Camilla riprese a sorseggiare il suo tè.
“ Ti lascerai sfuggire l’occasione di andare a consolarlo? O lo farai mediante la letterina che hai in mente di scrivere?” la provocai. Sbatté il tovagliolo sul tavolo con veemenza alzandosi dalla sua sedia.
“ Hai anche il coraggio di fare dell’ironia su ciò che hai rovinato? Nella mia scala delle priorità c’è altro,al momento. E comunque,io mi occupo ogni giorno di lui: accudendo Roberta e Clizia. Sono al suo fianco ogni giorno,come vedi!” mi rispose prima di lasciarmi solo.   
 
È qualcuno che si soffia il naso ad allontanarmi dai miei ricordi nefasti su quel menage altrettanto nefasto. A sorpresa è colei che per legge risulta la mia primogenita,ma che in realtà per fortuna non ha nulla a che fare con me.
“ Come no…proprio un fiore!” bofonchio.
“ Hai farfugliato qualcosa? Sicuro di non essere affetto anche da demenza oltre che dalle altre patologie psichiatriche? Ti escono fuori di bocca suoni leggermente incomprensibili. Forse dovresti farti visitare da un geriatra!” mi attacca quello stronzo.
“ Magari prima è meglio che passi da uno psichiatra. La cosa più grave è il suo sadismo!” replica Clizia.
“ Davvero io sono il tuo fiore più prezioso?” domanda quella al padre.
“ Sì. Ma non c’è bisogno che ogni volta che ti manifesto il mio affetto,scoppi a piangere,sai? Finisce che allaghi casa e poi sarai tu a dover ospitare me,la mamma,Junior e Susanna (finché non troveranno una casa per conto loro) e il futuro fratellino o sorellina che verrà!” le risponde Cullen abbracciandola.
“ PREGO? CHE VUOL DIRE CHE QUANDO TROVERANNO UNA CASA LORO SE NE ANDRANNO?” strepita Patrizia.
“ Hanno 35 e 26 anni,lavorano,devono vivere con me e Camilla per sempre e aiutarci a cambiare i pannolini al fratellino o alla sorellina che avranno? Hanno bisogno della loro autonomia,vorranno dei figli loro. E non credo siano affari tuoi!” risponde quello.
“ DEI FIGLI LORO? VANNO A VIVERE INSIEME? HAI INTENZIONE DI FAR ACCOPPIARE MIA FIGLIA CON QUESTO BUZZURRO?” chiede Patrizia furiosa. Ci manca solo questo!
“ 1) Nana non è un animale,quindi non si accoppia; al massimo si fidanza. 2) Non credo io e Nana potremmo mai metterci in pigiama a parlare delle nostre pene d’amore tipo pigiama party delle sedicenni! Mi fa ridere anche solo l’idea! 3) Riguardo i figli,farei un voto qualsiasi alla Madonna per non farli somigliare a lei,che mi ha appena perforato un timpano. Il mestiere adatto a lei c’è: l’antifurto!” risponde mio figlio.
“ Quando viene Babbo Natale?” domanda Filippo seduto attorno ai piedi dell’albero assieme agli altri bambini e ai cani.
“ Presto. Ma non è che se vi sedete a mo’ di seduta spiritica attorno all’albero arriva prima!” risponde mio figlio. Mia figlia torna dal bagno e mini Cullen la accoglie fra le sue braccia.
“ Papà pensa…” Cullen interrompe il figlio.
“ Papà pensa che sia il caso di andare da un medico perché un’indigestione da cibo cinese non può protrarsi per tanto tempo!” spiega quello.
“ Pensi che io sia… Ma ci stiamo provando da poco. Ancora non l’avevamo neanche detto a tutta la famiglia!” obietta mia figlia.
“ Basta una volta! Non è che bisogna per forza provarci da tempo. Dovresti saperlo! Sia chiaro che se dovessi essere incinta,i tacchi per le nozze te li brucio! Non puoi rischiare di prendere una storta e fare del male a te stessa e al bambino!” replica Cullen ansioso. Camilla lo ammira come fosse un divo di Hollywood.
“ Non c’è bisogno. Metterò le ballerine,ma non puoi bruciare quelle scarpe che costano un patrimonio! Lo sapevo che sarebbe finita con te e Giulio iper ansiosi!” risponde Barbara. Camilla scuote il capo divertita.
“ Che orrore! Ti presto io delle sling di Chanel! Non puoi diventare una Valencia in ballerine! Che dirà la gente? E poi sai come starai a fine giornata? Sono le calzature più scomode del mondo!” interviene la minorata figlia di Patrizia. Mio figlio la fissa come se fosse la Madonna.
“ Non credo mi guarderanno i piedi sotto il vestito,ma grazie!” bofonchia mia figlia.
 
[Aisha]
“ Un investigatore?” mi domanda incredulo mettendosi a sedere dopo avermi lasciata spiegare e dopo avermi raccontato della faccenda di Lara. Mio suocero domani sarà oggetto di pettegolezzo da parte di tutti!
“ Sì. Sicuramente più efficace che farlo passare per uno con una malattia neurodegenerativa o per uno malato di AIDS. Perché l’idea di Susanna e di Bianca è stata questa!” rispondo accomodandomi sulle sue ginocchia. Posa la fronte contro la mia spalla.
“ Si sono trovate: quella pazza di mia sorella e quella svitata di tua sorella! Menomale che ci sono buone probabilità che Gamberetto sia maschio o fra tua zia,Susanna e Bianca non so proprio come sarebbe venuta fuori una bambina!” bofonchia.
“ E da quando vuoi che Gamberetto sia figlio unico?” lo punzecchio facendolo ridere.
“ Ginger,ti amo da morire!” mi sussurra prima di estrarre dalla tasca un astuccio di una gioielleria.
“ Amore,ma i regali dovremmo scambiarceli di sotto con tutti…” bofonchio prima di aprire quello scatolino e trovarmi dinnanzi una collana lunga con un ciuccio come ciondolo che fa da chiama angeli.
“ È bellissimo! Ti sarà costato un botto!” esclamo baciandolo.
“ Niente in confronto alla felicità che mi regalate ogni giorno tu e questo piccoletto qui!” risponde carezzandomi la pancia.
“ Ma tu volevi una bambina!” obietto con le lacrime agli occhi.
“ Sai che stanotte l’ho sognato? Lo cullavo e lui mi sorrideva. Era felice di stare con me!” mi racconta stringendomi a sé.
“ Perché non dovrebbe? Sei il papà migliore del mondo!” ribatto prima di catturare le sue labbra con le mie. Presa da tale momento così romantico,gli passo anche il mio regalo. Degli occhiali da sole a specchio. Lo specchio è stato il suo peggior nemico per anni ingiustamente.
“ Per anni l’hai evitato e vorrei non lo facessi più. Anche quando avrai le rughe,i capelli bianchi,le zampe di gallina,io vorrei che tu riuscissi a guardarti con i miei occhi,per come ti vedo io: un uomo perfetto!” affermo mentre si specchia in quei vetri prima di essere zittita da un bacio. Le sue guance sono umide quando le accarezzo con le mie dita.
 
[Max]
Tracanno un altro bicchiere di aguardiente prima di chiedere al barman l’intera bottiglia. Nonostante bruci la gola,non sento il dolore che dovrei,non quella fitta lancinante provata durante la litigata con Milla o quando si è allontanata disgustata da me. L’ho messa nei guai di nuovo! Lo dirà al marito? Lui si arrabbierà con lei? E se dovesse ometterglielo,ciò creerebbe loro dei problemi? Ha ragione lei: non sarei mai adatto a fare il padre! Ha scelto col cuore e col cervello ed ha scelto bene!
“ Non dovevi essere da Daniele Valencia?” esclama una voce femminile che mi fa voltare. Mi ritrovo davanti un seno procace messo in risalto da un’ampia scollatura.
“ La nuova segretaria,vero?” biascico confuso dall’alcool.
“ Natalia,sì. Ho partecipato al concorso per Miss Colombia!” si vanta. Non stento a crederlo!
“ Non ne dubito! Hai vinto,no?” replico.
“ Purtroppo no! Non erano degli intenditori evidentemente! Come mai sei qui?” ribatte.
“ Le cene di famiglia mi annoiano. Se poi la famiglia non è neanche la mia,capirai! Tu? Mi pare di capire che tuo padre,dopo lo scherzetto a Daniele Valencia,abbia deciso di marcarti stretto,no?” le chiedo.
“ Evidentemente non abbastanza! Mia madre ha pensato di accettare l’invito a cena di mio padre,sottolineando per tutta la serata quanto mi ritiene una sgualdrina! Me ne sono andata appena ho potuto!” risponde. Si è fatta montare dal toyboy della madre,che si aspettava?
“ Invece immagino che le 5 dita stampate sulla tua faccia non siano un regalino di benvenuto del migliore amico di mio padre!” aggiunge.
“ No,un omaggio di una donna che non mi apprezza né come uomo,né come padre né come baciatore!” rispondo.
“ Baci così male?” mi domanda.
“ E tu sei così disperata da dover andare con l’uomo di tua madre? Non credo!” obietto sornione.
“ Credo che prima dovresti sperimentare!” risponde ammiccante.
 
[Santiago]
“ Mi dispiace!” mugugna mentre sto riponendo piatti e bicchieri nella lavastoviglie. Nelle ultime settimane ho udito e pronunciato tanti di quei << mi dispiace >>,da provare nausea al solo leggere tali parole!
“ Del fatto di non aver saputo ignorare tua figlia battibeccando con lei tutta la sera,come ti avevo implorato di non fare? Oramai ci sono abituato al fatto che ciò che ti dico ti entra da un orecchio e ti esce dall’altro!” rispondo superandola ed andando ad accomodarmi sul divano per stravaccarmi e portarmi le mani alla faccia. Spero che almeno per Daniele la serata sia stata tranquilla!
“ Di non averti dato retta per la storia di Ruben!” mugugna prendendo posto di fianco a me. Finalmente si è svegliata,peccato che per farlo abbia spaccato la nostra famiglia,trasformando anche la cena di stasera in un duello verbale degno di un dibattito politico!
“ Meglio tardi che mai! Sarà un cliché,ma è così!” rispondo smanettando sul mio cellulare. Daniele ha postato un selfie con la sua famiglia e sorrido notando Marcella vestita di blu. Alla fine ce l’ha fatta,anche se la tristezza nello sguardo permane!
 
“ Hai saputo chi si sposa?” trillò non facendomi neanche entrare dalla porta.
“ Ciao caro,com’è andata la giornata di lavoro? Stressante come al solito,tesoro!...Ti pare che mi accogli a casa col gossip senza neanche domandarmi come mi senta?” la redarguii non troppo duramente per poi igienizzarmi le mani e prendere in braccio mio figlio di 2 mesi dalla sua culletta.
“ Marcella Valencia. Lei e il fidanzato,un bocconcino non male,l’hanno annunciato ai giornali!” mi spiegò fomentata ignorando il mio appunto sulla sua condotta. Mi mostrò la foto in copertina dove lei era stretta ad un tipo biondino. Aveva un sorriso innamorato in volto.
“ Bene! Hanno avuto un bambino ed è normale,no?” ribattei senza alcuna enfasi concentrandomi sulle espressioni felici di tutti e 4 nella foto.
“ Chissà se ci inviteranno! Dobbiamo pensare ad un presente!” si lanciò nei suoi voli di fantasia.
“ Faremo loro un regalo,ma non credo sia il caso di andare col bambino piccolo che ogni tanto vuole allattare!” risposi.
“ Ma come?” mi chiese delusa.
“ Non credo Fer sia ancora pronto per adoperare il microonde e scaldarsi i pasti…per quello ci vorranno almeno altri 12 o 13 anni!” risposi sardonico. 
 
“ Che guardi?” mi chiede sbirciando.
“ Niente. Almeno loro hanno avuto una serata serena,pacata, armoniosa. La nostra è stata un disastro!” rispondo.
“ Non porti più la fede!” osserva dirigendo la sua attenzione al mio anulare destro nudo,sebbene il solco della fede ci sia ancora.
“ Tu hai smesso di portarla mesi fa,quindi non vedo dove sia la differenza,ad essere onesto!” rispondo. Non è giusto che sia la mia vita ad essere messa sotto una lente d’ingrandimento quando è stata lei a rovinare tutto!
“ Santiago…” farfuglia.
“ Santiago un cazzo! PRIMA ANCORA DI LEVARTI LA FEDE,TI SEI FATTA SCOPARE DA QUELLO ED ORA SAREI IN TORTO IO AD ESSERMI LEVATO UN CAZZO DI CERCHIO DORATO DAL DITO? MI PRENDI PER I FONDELLI?” sbotto.
“ Perché non ci riproviamo?” mi domanda. Cado praticamente dalle nuvole.
“ Mi prendi in giro?” le chiedo cercando dove siano le telecamere nascoste per questa candid camera.
“ Santi,tu mi sei stato vicino in queste settimane ed io credevo…” biascica carezzandomi la mano.
“ Io ti sono stato vicino perché abbiamo più di 25 anni di matrimonio alle spalle,2 figli insieme ed eri incappata in uno stronzo che si è scopato nostra figlia. Rebecca,se non fosse successo quello che è successo,dubito avresti optato per una cena di Natale con me,invece che con quel bellimbusto!” rispondo. Di certo non le sono stato vicino per riprendermela!
“ Santi,io lo so che sei ferito,ma siamo stati sposati tanti anni!” obietta.
“ Anni in cui per te sono stato più trasparente della pellicola alimentare! Se 2 mesi fa,fossi tornata da me pentita,sarei stato l’uomo più felice del mondo,ma ora…” le sue labbra si posano sulle mia sfiorandomi la nuca. Sono dapprima delicate e dolci per poi cercare qualcosa di più intimo. Con molto sforzo l’allontano.
“ Rebecca,per favore,vai via!” la esorto.
“ Santiago…” farfuglia.
“ Vattene! Ci vediamo domani sera alla festa dei Sinisterra!” rispondo.
“ Potresti passarmi a prendere,visto che la macchina è dal meccanico?” mi domanda.
“ Sempre che tu e Natalia non facciate esplodere la mia o giuro che ve la fate a piedi!” rispondo prima di vederla andar via. Nascondo il viso fra le mani confuso e amareggiato.
 
[Roberta]
Papà si è allontanato con una scusa e quindi deduco che a breve sarà qui conciato da Babbo Natale. Si sarà mai vestito in questa maniera per Giulio e Susanna? Non so come domandarlo a Giulio,visto anche il problemino che aveva da bambino!
“ Amore mio,che c’è?” mi domanda mia madre carezzandomi i capelli. Scuoto il capo.
“ Vado a prendere una boccata d’aria!” mugugno. Ci provo davvero a ripetermi che non è dipeso da lui,che se fosse dipeso dalla sua volontà,avrei avuto anch’io il mio Babbo Natale ogni anno,ma è difficile da mandare giù pure questo boccone amaro! Non posso che odiare quello stronzo e quell’altra puttana che almeno hanno avuto il buongusto di levarsi dai coglioni alla svelta!
“ Amore mio,perché non…” il suono del campanello indica che per la fuga oramai è tardi. Chiudo gli occhi emettendo un sospiro rassegnato prima di seguire assieme agli altri i bambini,che corrono ad aprire la porta.
Le loro grida di giubilo alla vista di mio padre combinato in tal modo dovrebbero almeno rasserenarmi o dovrei ridacchiare per la faccia divertita di zio Armando e Mario,ma non ci riesco.
“ Mamma,guarda che sacco grande ha Babbo Natale!” trilla Filippo.
“ Solo uno dei tanti!” precisa mio padre modificando un po’ la sua voce.
“ Prima vorrei consegnare il regalo ad una persona che mi aspetta da 40 anni e dirle che se fosse dipeso da me,avrebbe avuto tutti i regali del mondo. Spero solo riesca a perdonarmi di tale assenza!” afferma tirando fuori dal sacco il pacco che avevo scorto qualche settimana fa mentre adornavamo l’albero. Legato al fiocco c’è l’astuccio di una gioielleria. Scarto i contenuti di entrambi i pacchetti con le lacrime agli occhi ritrovandomi fra le mani un peluche a forma di cavallo ed una collana in oro bianco con il ciondolo di un cavallo. Gli sarà costata un botto,visto che ci sono anche dei diamantini.
“ Il secondo regalo è per un’altra persona che ha sofferto la mancanza di Babbo Natale perché sottolineato dai bulletti del quartiere. Il discorso è lo stesso. Babbo Natale avrebbe voluto esserci anche per te!” aggiunge passando un pacco rettangolare ad Aisha,che sorride commossa.
“ E c’è anche un’altra persona che ha avuto 15 anni senza Babbo Natale. Sentivo di doverle molto,quindi col consenso dei suoi genitori e di tutti i suoi nonni,ho pensato di ridurre il mio regalo a questo!” esclama passando la chiave di un motorino a Clizia,la quale si illumina.
“ Davvero?” domanda entusiasta.
“ Controlla in garage! Almeno la smetterai di farti scarrozzare in giro dai maniaci o dovrò venire dalla Lapponia ad evirarli!” replica mio padre ottenendo un abbraccio che quasi gli stacca la barba finta. Inutile dire che mia madre è un rubinetto che perde in questa circostanza.
“ Passiamo ora ai più piccoli: questi sono per Filippo,Aurora,Stewart, Maria ed Anna!” afferma passando un sacco di iuta contenente i regali ad ognuno di loro. Inutile aspettarsi qualcosa di diverso dalle pesti che spariscono alla velocità della luce dopo averlo ringraziato con eccessivo entusiasmo (Aurora per la foga di abbracciarlo,quasi lo lascia senza i pantaloni davanti a tutti).
“ Questi regali qui invece sono per i bimbi in arrivo: Dino,Beatrice e Benedetta,Gamberetto e il bimbo di Carmen e Nick!” afferma passando dei pacchi di dimensioni diverse a ciascuno di loro. Ad Hermes quasi cascano le braccia visto che i pacchi sono moltiplicati per 2.
“ Bene! Ora posso andare visto che i pacchi sono finiti e che quelli per gli adulti sono già sotto l’albero. Ci vediamo l’anno prossimo!” esclama teatrale facendo per uscire. I bambini lo salutano a gran voce ed io lo scorto fuori la porta per poi abbracciarlo.
“ Ce l’avete tutti con questa barba!” brontola divertito.
“ Ti voglio bene,Babbo Natale! E ti assicuro che questo momento mi ripaga dei 40 anni senza di te!” gli sussurro sbaciucchiandogli la guancia nonostante la barba finta. Quando mi stacco da lui,ha gli occhioni lucidi e sta per mettersi a piangere.
“ Puledrino,torna dentro che sei senza cappotto e fa freddo. Tanto ora mi levo questa roba che pesa un quintale e arrivo,amore!” si raccomanda carezzandomi i capelli.
Ubbidisco solo dopo averlo visto scendere i gradini e recarsi verso la portafinestra che dà in cucina. Quando però sto per entrare escono i miei fratelli per dirigersi verso un oggetto abbastanza ingombrante impacchettato,che però non avevo notato.
“ Dobbiamo portarlo dentro. Dopo aver fatto commuovere Babbo Natale,che ha rischiato pure di restare in mutande ad opera di Aurora,ci dai una mano?” mi punzecchia Raganella,al quale spettino i capelli per dispetto.
“ Per la mamma?” chiedo.
“ Per farle finire di allagare casa. Galosce time!” risponde Junior strappandoci una risata mentre spingiamo dentro quell’affare abbastanza pesante. Immagino sia una culletta. Papà avrebbe potuto evitare anche di incartarla!
Tutti e 4 (Aisha e Barbara no perché una è incinta e l’altra potrebbe esserlo) spingiamo la culletta verso il soggiorno. I bambini si avvicinano tutti mossi dalla curiosità,mentre gli adulti sono sorpresi (neanche tanto conoscendo la megalomania di mio padre per tutto ciò che verte attorno a mia madre).
“ Babbo Natale ha dimenticato un regalo e c’ha trasformati nei suoi folletti! Pare sia tu a dover scartare questo pacco!” annuncia Susanna rivolgendosi a mia madre,che sorride luminosa.
 
[Daniele]
Torno in salone,finalmente libero da quello scafandro,appena in tempo prima che il mio scricciolo scarti la sorpresa e legga il biglietto. I suoi occhi sono lucidi prima ancora di leggere le mie parole o vedere la sorpresa.
Scarta con delicatezza quella sorpresa portandosi le mani alla bocca quando vede il baby hug che avevamo adocchiato insieme circa un mese fa,la mattina in cui mi disse di essere andata da uno specialista per cominciare le cure di fertilità e di avere intenzione di coronare il nostro sogno di avere un bambino.
 
L’avevo fatto di proposito a parcheggiare non troppo vicino al << La Brasserie >> perché adoravo camminare per strada stretto a lei. In special modo da quando ci eravamo ripresi la nostra vita, apprezzavo ancora di più ogni mio piccolo attimo vissuto con lei,con colei che, come me,scalpitava all’idea di avere un bambino. Non si era infatuata di un altro,ma voleva rendere realtà il nostro desiderio di mettere al mondo un figlio. Non pensare neanche lontanamente di tradirla era stata l’ennesima riprova di quanto Camilla rappresentasse una parte di me,la migliore.
“ Ti amo!” soffiai contro la sua tempia stringendola a me. Mi strappò un breve bacio fissando ogni tanto le vetrine. Alle stesse non dedicammo troppo tempo,giacché ci eravamo impegnati a spalleggiare Babi col fotografo,data l’impossibilità di Giulio ad accompagnarla.
“ Io di più! E non vedo l’ora di stringere a me il nostro pulcino!” mi rivelò. La strinsi contro di me per baciarla incurante dell’ostacolo che rappresentavamo per gli altri pedoni,di essere in mezzo alla strada. Sentirla ricambiare quel contatto con le dita fra i miei capelli non rappresentava un deterrente per tale condotta. Non era facile smettere di mordicchiare il suo labbro inferiore dopo due giorni senza i suoi baci,senza le sue carezze. Come avevo potuto pensare che non mi amasse più?
“ Amore,dovremmo andare,sai? Babi ha bisogno di noi!” mugugnò protendendosi però ai miei baci lungo la sua gola. Strofinai il naso contro il suo prima di mordere di nuovo il suo labbro inferiore.
“ Quindi dovrai stimolare le ovaie a produrre gli ovuli che occorrono alla fecondazione!” esclamai ricapitolando il sunto. Annuì.
“ Certo,dovrai fare degli esami anche tu,ma…” s’interruppe quando il suo sguardo cadde su un oggetto presente nella vetrina di un negozio per bambini. Ad aver catturato la sua attenzione era stato un baby hug munito di zanzariera. Era di un beige chiaro che si intonava perfettamente alla nostra camera da letto e non era difficile neanche per me immaginare un pulcino tutto nostro dormire in quella piccola nuvola di morbidezza. Una culla simile l’avevamo adocchiata anche quando aspettava Roberta,sebbene il mood fosse tutt’altro che felice. Odiavo quell’essere per averci tolto anche quella spensieratezza,per avermi tolto i suoi calcetti,i suoi vagiti,i suoi primi passi.
“ Amore,è bellissimo!” le sussurrai cingendola da dietro.
“ Sarebbe ancora più bello con un bimbo nostro addormentato all’interno!” rispose. Sorrisi intenerito. Avevamo sognato spesso un aggeggio simile per il nostro primogenito,ma quel Trimalcione di merda ci aveva rubato tutto l’entusiasmo durante la gravidanza di Roberta.
“ Stavolta sarà tutto perfetto,vedrai!” le promisi pensando già di acquistare l’oggetto del suo desiderio quanto prima.
 
Mi ritrovo travolto da un abbraccio e il mio viso viene costellato di baci da parte sua. Sorrido emozionato e contento che la sorpresa sia riuscita. Il suo viso è bagnato dalle lacrime,che asciugo con i pollici.
“ Dovresti leggere il biglietto!” la esorto strappandole un bacio. Mi sorride prima di afferrare il foglietto posto sul fondo della culletta.
 
{ Un piccolo regalo che speriamo sia di buon auspicio per il tuo arrivo e che ti faccia comprendere quanto tu sia atteso ed amato sebbene tu non sia ancora tu. Perché da anni ed anni ogni pensiero è rivolto a te e perché speriamo di poterti vedere dormire al più presto in questa culletta.
Papà e Mamma}
“ Lo sai che quando nostro figlio imparerà a leggere,sarà la prima cosa che gli darò,vero?” mi sussurra strappandomi un bacio. Annuisco.
“ E sai anche che nostro figlio non ha bisogno di queste cose perché avrà già il papà più incredibile del mondo?” aggiunge sfiorando il mio naso con il suo. Le rubo ancora un bacio.
“ Un Ipad? Davvero mi hai regalato un Ipad? Un tablet normale non andava bene?” mi chiede Aisha contrariata dal mio scialacquare i soldi.
“ No. Con quello potrai fare il planning delle cose da studiare, prendere appunti…” le risponde anche per me Camilla.
“ Come se non bastasse il Busy Board montessoriano per Gamberetto con 20 giochi in 1!” replica polemica.
“ Guarda che sia Giulio che Jean ci si confondevano a belle giornate dietro quell’affare! Ti tornerà utile quando vorrai studiare e Gamberetto sarà a casa con te! E non è ancora nulla! Per metà è un Valencia e dovrà avere tutto!” ribatto. Alza gli occhi al cielo scuotendo il capo esasperata per poi estrarre dalla sua pochette una busta bianca che ci porge. Non sarà un’altra ecografia del mio pulcino,quindi la apro curioso di sapere cosa contenga.
“ Amate le SPA,quindi Gamberetto ne ha scovata una in Sierra Nevada de Santa Marta per voi e per gli altri nonni. È inclusa una degustazione di oli (non di vini perché Cami potrebbe essere incinta quando la userete e potrebbe far male al fratellino). È open,quindi sta a voi scegliere quando andarci e non siete obbligati a partire tutti e 4 assieme! Il centro benessere l’avevamo adocchiato per il nostro viaggio di nozze,per non essere troppo lontani da Gamberetto…” la interrompo abbracciandola forte e Cami fa lo stesso.
“ Bastava un grazie,comunque! Ma anche lo stritolamento va bene, basta che siete contenti!” farfuglia imbarazzata. Il carattere è il mio!
 
[Theresa]
“ Ora che mamma e papà sono lontani,mi dici che c’è e perché non hai invitato anche il tuo ragazzo a cena?” mi domanda mio fratello.
“ Perché stiamo insieme da poco e volevo parlarti. Mamma ha lavorato per l’ex marito di una dei soci dell’azienda per cui sfilo!” rispondo. Mi fissa grattandosi il capo.
“ E allora? Almeno sapranno per certo che vieni da una famiglia con dei valori e dei principi!” replica.
“ Quell’uomo violentava la moglie!” gli spiego. Gli casca di mano il bicchiere d’acqua che si era versato.
“ E che c’entra la mamma?” mi chiede. Sto per spiegarglielo quando il mio cellulare squilla.
“ Non dirmi chi è perché lo so da me: Brandon,vero?” esclama teatrale.
“ Bryan!” lo correggo.
“ Ehi! Menomale che sei riuscito ad uscire incolume da casa Valencia!” esordisco. Ridacchia.
“ Guarda che quel tipo,modi a parte,non è male! Il peggio della sua famiglia non è lui,ma sua sorella che gli ha comprato il succo di non ricordo cosa per fargli avere figli maschi! Com’è andata la serata?” replica facendomi ridere.
“ Bene. Mi spiace che tu abbia trascorso la serata da solo!” rispondo. Lo sento sorridere.
“ Lo sai che il Natale non mi è mai piaciuto. Magari quando avremo una famiglia sarà diverso,ma per ora no!” ribatte. Arrossisco per quell’ultima frase.
“ Senti,Brando o come ti chiami,mi sta andando a fuoco la sorella,quindi non le dire sconcezze!” grida Augusto facendomi imbarazzare ancora di più e facendo ridere Bryan.
“ Tuo fratello?” mi domanda.
“ Purtroppo. Vedi? Il lato buono della tua condizione di figlio unico è che non ti ritroverai un fratello che ti fa fare figuracce?” replico.
“ Touchè! Ti va se domani sera ci vediamo?” mi invita.
“ Volentieri. Andiamo al cinema?” replico.
“ La sera di Natale? No! Pensavo di invitarti a cena da me. Mi piacerebbe mostrarti i disegni che mi hanno dato i miei alunni per augurarmi Buon Natale!” risponde. Sorrido intenerita.
“ Ok. Allora a domani. Buon Natale,Bryan!” replico.
“ Anche a te,piccola!” mi saluta per poi riagganciare.
“ La collezione di disegni al posto di quella di farfalle…mica male!” scherza mio fratello che ha sentito tutto. Lo fisso preoccupata.
“ Guarda che l’avrà capito che sei illibata. Non è che scappano tutti dinnanzi ad una vergine,sai? Poi tu sei vergine anche a livello zodiacale, quindi è pure peggio! Ad ogni modo,se non è fuggito via a gambe levate quando l’hai ustionato mentre limonavate,dubito lo farà perché sei un territorio inesplorato!” aggiunge beccandosi un tovagliolo dritto in faccia. Che scemo!
 
[Leonardo]
Quando scarto il regalo della compagna di mio padre,la risata è corale da parte della famiglia di mio cognato,mentre vorrei mi avessero regalato un martello pneumatico per scavarmi un bunker in cui nascondermi! Ce ne sono di tutti i tipi,porca miseria!
“ Immagino sia un regalo di quella puttana!” chiosa mia madre infastidita.
“ Mamma!” l’ammonisce mia sorella alludendo alle facce scandalizzate di suo suocero,dei suoi cognati e del suo futuro marito (sempre che non scappi prima!).
“ A me ha regalato un completino intimo! È stata carina! A parte con Cenerentola. Quel vestito è osceno! Ma lei sembrava felice!” commenta mia sorella. Hanno i gusti in comune lei e la nostra sorellastra!
“ Vuoi davvero metterti in società con quella donna?” domando a mia madre. Daniele Valencia farà loro terra bruciata attorno!
“ Siamo amiche da una vita ed entrambe lasciate per delle sgualdrine…” risponde mia madre.
“ Mamma,smettila! Tu non sai di cosa stai parlando! La tua amica è già molto se ancora se ne va in giro sulle sue gambe! Nei panni di Daniele Valencia avrei fatto una strage probabilmente!” la rimprovero. Quella donna è stata stuprata per anni e non merita di essere apostrofata così!
“ E il fatto che la nipote sia quella ragazza quanto c’entra? È vero che Daniele Valencia vuole farti fuori?” mi domanda mia sorella.
“ Davvero ti piace quella ragazza?” mi domanda gasata Nieves,la moglie del cognato di mia sorella.
“ Immagino che domani verrà narrato da qualche rivista,facendo emettere la mia condanna a morte da parte di Daniele Valencia e famiglia!” borbotto imbarazzato.
“ Non credo proprio! Penso che stia in mood happiness! L’altro giorno mentre ero in atelier,è sceso Giulio ed ho sentito lui e la sua ragazza! Pare vogliano farlo diventare nonno!” racconta mia sorella. Un’altra delle cose che apprezzo di Clizia: non mi ossessione col gossip!
“ È vero che sei incinta?” domanda mia madre a mia sorella a bruciapelo facendo sbiancare il povero signor Sinisterra che ancora non si immagina al parco a spingere un bambino sull’altalena. Un po’ di tatto per Natale avrebbero dovuto spargerlo per casa al posto del vischio!
“ Sì. Te l’ha detto Patrizia Fernandez,vero?” replica mia sorella. 
“ E tu ti confidi con Patrizia?” domanda il suocero a mia sorella.
“ No,ma visto che sta sempre lì a tramare,ordire,origliare,immagino che l’abbia carpito alla nuora! Lungi da me confidarmi con quella donna! E poi con tutti i problemi che ha per la testa! Ha perso pure il magazzino che aveva adocchiato,ma pare fosse di Nicola Mora,quindi preso da Daniele Valencia. È una specie di partita a scacchi quella fra Daniele Valencia e associati e Patrizia Fernandez. Non è difficile decretare come finirà e chi ne uscirà schiacciato!” risponde mia sorella.
“ Non me ne parlare! Era incazzatissima quando me l’ha detto! Dovremo ricominciare le ricerche daccapo!” commenta mia madre scalzando totalmente l’argomento << nipotino >> dalla conversazione.
 
[Cassandra]
Il bambino si è addormentato sul divano stringendo a sé il peluche a forma di gatto interattivo che io e David gli abbiamo comprato come regalo di Natale. Almeno ha smesso di ripetere quella parola che suo padre gli ha insegnato! Solo a lui poteva capitare una cosa simile!
“ È molto bello tuo nipote!” si complimenta mio padre con David. Almeno non lo guarda più come se avesse la lebbra!
“ Già! Mi spiace per la parolaccia di esordio serata!” farfuglia il mio amore.
“ Non importa! Allora ci vediamo domani alla festa di Manuel Sinisterra!” ci saluta mia madre.
“ Mamma,noi non veniamo. Verrà Jorge in rappresentanza!” affermo. I miei scrutano mio cognato un po’ preoccupati.
“ C’è qualcosa che non va?” domanda Jorge.
“ Diciamo che i social non parlano d’altro che della sua rottura con Susanna,che noi conosciamo da quando era bambina. Senza offesa per i suoi genitori,ma Susanna non è una che lascia se non ha qualcun altro e su un sito di gossip è spuntata una foto di oggi che la ritrae mentre esce da un ristorante col fratellastro. Sembrano complici,vicini…è sicuro di poter presenziare senza fare piazzate? Manuel Sinisterra è un uomo buono e caro,ma può fare male a chi rovina le sue feste!” replica mia madre. Io e David ci fissiamo preoccupati.
“ Mamma,dubito che Armando Lascano Mendoza sia il tipo di Susanna. Gli ex di Susanna li abbiamo conosciuti tutti e quel tale si discosta troppo dai tipi che piacciono a lei!” cerco di metterci una pezza.  
“ E poi ci sarò io. Vorrà dire che queste belle signore avranno una serata sole donne,con questo piccoletto a badare a loro!” interviene David carezzando la testa di Adam. Non credo basterà! Tra Daniele Valencia e Manuel Sinisterra finirebbero per fargli terra bruciata attorno semmai dovesse rovinare la festa tediando Susanna!
 
[Betty]
“ Amore mio,che c’è?” domando a mio marito mentre guida teso verso casa. Guarda dallo specchietto retrovisore prima i bambini addormentati sul sedile posteriore e poi la macchina dove viaggiano le nostre figlie con i rispettivi consorti.
“ L’uscita di scena,anche abbastanza maleducata,del pedofilo non ti ha insospettita?” mi chiede. Alzo gli occhi al cielo.
“ Amore,avrà litigato con nostra figlia!” rispondo.
“ E spero solo quello. Nostra figlia si è stranita! Io con Milla devo parlare chiaro. Devo capire cosa ha provato durante quegli abusi sessuali!” ribatte. Lo fisso eloquente.
“ Amore,nostra figlia era minorenne,ma con << abusi sessuali >> mi sembra tu stia esagerando!” lo ammonisco.
“ È stato quello ad esagerare mettendo le sue zampacce sul mio fiorellino!” risponde. Questa cosa non la digerirà mai!
“ Sono contenta che Marcella abbia abbandonato il nero!” commento per cambiare argomento. 
“ Lei sembrava meno contenta di tale scelta. E anche Jean non mi è parso proprio entusiasta. L’avrà fatto perché le bambine non la scambiano per Morticia Addams!” risponde. Scuoto il capo.
“ Pensi che con quel Corral ci sia qualcosa?” gli chiedo.
“ Mostro,se è un test per vedere se sono geloso,ti assicuro che Marcella è l’ultimo dei miei pensieri. Se quel tipo vuole imparentarsi con Maria Beatrice,che era facilmente scambiabile per l’albero stasera,che si accomodi. Ci credi che quando i bambini hanno preso l’iniziativa di sedersi a cerchio attorno all’albero ho temuto si accomodassero ai suoi piedi?” replica facendomi ridacchiare.
“ Carlos era incazzato nero con Nicola! Se dovesse essere come pensiamo,chiuderebbe i rapporti con lui!” affermo.
“ Nicola sta prelevando dei soldi dal conto. I prelievi sono settimanali e Nicola non paga mai in contanti. Non lo fa neanche al bar. Il viaggio a Barcellona ha una spiegazione,ma quelle somme che escono? Carlos era nero. Lui e quell’altro genio di Hermes hanno pensato bene di dire a Lara che soffre di demenza per far sì che rivelasse loro i movimenti del conto corrente. Le battute di Daniele te le risparmio!” mi racconta. Oddio,povera Asia!
“ Tu dove pensi spenda quei soldi? Pensi che paghi il Plaza per stare con quella?” gli chiedo preoccupata.
“ Non ci sto capendo più niente! Ti pare che ti scopi un’altra con cui vuoi andare a vivere a Miami e proponi un viaggio in Europa a tua moglie? Ma poi ce lo vedi Nicola che rinuncia a fare il nonno a tempo pieno?” replica. Poggio il capo sulla sua spalla. Ha ragione: questa storia è super incasinata!
 
[Guido]
Sto per ordinare un altro whisky quando qualcuna (lo deduco dalla scia di profumo femminile) pensa bene di accomodarsi allo sgabello di fianco al mio poggiando la borsa sgraziatamente sul bancone e facendo cadere il bicchiere con le poche gocce lasciate addosso a me. Che modi! Pensare che mi aspettavo di essere il solo lontano dalla famiglia la sera di Natale!
“ Mi dispia… Ma lei è il signore gentile a casa di Daniele,l’ex di Camilla…” biascica. Sbronza anche lei.
“ E lei la moglie del tipo che mi ha dato del << morto di fame >> dinnanzi a tutti! Guido Lascano!” replico prima di porgerle la mano.
“ Rebecca Sierra Corral,la moglie del migliore amico di Daniele Valencia!” risponde.
“ Ne deduco che il signor Corral non sta cercando parcheggio per raggiungerla!” borbotto.
“ Credo che il signor Corral abbia un’altra,ma che non creda di avere vita facile quella lì! Rebecca Sierra non si fa lasciare per la prima sgualdrina che passa!” risponde.
“ Le suggerirei di farsi mettere incinta,ma,per esperienza personale,le posso assicurare che non funzionano neanche i figli per trattenere un partner ed evitare che sogni un’altra persona. Anzi,alla fine ti si rivoltano contro pure loro!” biascico.  
“ Gli ho proposto di ricominciare e mi ha friendzonata. Si può essere friendzonati dopo più di 20 anni di matrimonio?” si lamenta.  L’avevo capito ci fosse maretta fra i due!
“ Credo nel medesimo modo in cui si può annullare un matrimonio dopo 40 anni!” rispondo.
“ Che poi come avete fatto a sposarvi? Nel senso,Camilla ha divorziato da Daniele? Ne era innamorata e super gelosa,perché divorziare da lui per te,se neppure ti amava? Questa cosa non me la sono mai spiegata!” replica curiosa. Ingoio un groppo di saliva.
“ Da Daniele? No,sono io quello che sta per ricevere l’annullamento!” chiarisco.
“ Sì,mica sono scema? Sono laureata in Economia! Intendevo dire 40 anni fa! Lei e Daniele erano sposati da 3 o 4 anni. Quando lei compì 18 anni,lui organizzò un viaggio a Las Vegas e si sposarono lì. Quando tornarono Daniele non faceva che apostrofarla con tutti come << sua moglie >> col sorriso che andava da un orecchio all’altro!” mi racconta per poi trangugiare il whisky che avevo ordinato.
“ Camilla era sposata con lui?” le domando confuso e furioso.
“ Sì. Immagino non vi sarete sposati in chiesa,no? Tecnicamente sarebbe stato impossibile perché lei aveva già avuto un matrimonio!” ribadisce. Scuoto il capo ancora sotto shock. Quei due stronzi hanno preso per culo me e Patrizia per anni! Avranno anche scopato in questi anni le volte in cui erano nella stessa città?
 
[Asia]
“ Secondo te perché nostro figlio credeva che quella donna andasse a Barcellona invece che a Miami?” domando a mio marito entrando in camera da letto e liberandomi dei tacchi.
“ Non saprei. Miami o Barcellona che sia,almeno eviteremo che piombi in casa nostra o in casa del povero malcapitato di turno che organizza una cena con tutta la famiglia solo per tampinare Daniele Valencia. Io non voglio dover spiegare a Gamberetto che l’altro nonno è in galera per aver ucciso una donna che lo stalkerava!” risponde facendomi ridere. Scuoto il capo divertita.
“ Dico sul serio: ti pare che lei e quell’altro squilibrato hanno pensato bene di piombare lì solo per avvisare che non si atterranno alla lista? Che poi poveri sposi…chissà cosa riceveranno in regalo! I telefoni non li usa più nessuno?” aggiunge.
“ Comunque i nostri figli sono strani: anche Pilar aveva gli occhi lucidi quando è scesa con Bob dal bagno ad inizio cena!” osservo. Mi massaggia le spalle delicato baciandomi il collo.
“ Amore mio,nostra figlia ha gli ormoni ballerini. Voleva pure controllarmi il telefono! Per trovarci cosa,poi?” replica. In effetti!
“ Bianca invece il cellulare di quel tipo l’ha inquisito sul serio! Almeno sappiamo perché è qui: ha problemi con la mamma!” rispondo.
“ Chissà che male gli avranno fatto i suoi genitori!” commenta. Mah… Non sarà mai peggio di ciò che i miei fecero a me!
“ Pensi ai tuoi,vero?” mi chiede. Annuisco.
“ Amore,quello che ti hanno fatto è stato grave! Hanno tolto un fratello ai nostri figli. Loro e quel mostro sono delle persone orribili!” mi rassicura. Ha ragione!
“ È grave che abbia deciso di non festeggiare il Natale con loro!” ritengo. Annuisce.
“ Io mi offenderei moltissimo se lo facessero i nostri figli. Ma non mi metterò a giocare al tenente Colombo per scoprire cosa nasconda quel ragazzo,che è quasi salito col motorino sulla macchina del nostro consuocero. Già è molto che sia sopravvissuto!” risponde facendomi ridere.
“ L’impermeabile non ti sta male!” civetto allacciandogli le braccia al collo. 
“ Ah no? Sicura di volere che indossi altri abiti e non che me li tolga?” mormora languido fra un bacio e l’altro sulle mie labbra mentre abbassa con studiata lentezza la lampo del mio vestito. Ridacchio maliziosa.
 
[Giulio]
Non faccio che pensarci da quando papà ha accennato la sua teoria e non posso che sorridere. Nessuno prenderà mai il posto di Giuliana nel mio cuore,ma un pulcino tutto mio e suo mi piacerebbe!
“ Amore,non siamo obbligati a farlo né oggi né domani!” la rassicuro carezzandole il capo. Annuisce.
“ Però,nel dubbio,forse è meglio che eviti formaggi freschi,pesce crudo,uova non cotte,maionese…” borbotta terrorizzata all’idea che anche questo pulcino abbia lo stesso destino di Giuliana.
“ Papà dice che arriverebbe a portarti lui in laboratorio per gli esami di routine,semmai mi rivelassi superficiale!” esclamo facendola ridere.
“ Sarebbe capace di farlo! Credo che si attaccherà a quel vetro del nido e ci vorranno le forze dell’ordine per scollarlo! Immagini poi se dovesse somigliare a mia madre?” replica.
“ La villa dietro casa loro che abbiamo comprato non basterebbe a contenere i regali del nonno!” rispondo. Già ho paura nel caso in cui fosse una piccola Camilla a venire al mondo! Mi immagino mio padre presentarsi con un camion di regali tutti rosa!
“ Io però prima delle nozze voglio saperlo se arriveremo all’altare in 2 o in 3!” afferma. Annuisco emozionato.
“ Ma stavolta non farai il test da sola. Voglio esserci anch’io. Se solo penso che l’altra volta eri sola e spaventata,mi sento male!” rispondo.
“ Però,nel caso non fosse andata a segno,è sempre meglio provare ancora a mettere in cantiere un erede! Magari finora non ci siamo riusciti!” le sussurro suadente mentre mi nutro dei suoi baci carezzandole la pancia sotto la maglia del pigiama. Sorride divertita.
“ Solo per il proseguimento della specie però!” scherza salendo dolcemente a cavalcioni su di me. Ridacchio prima di baciarla.
 
[Susanna]
“ In che senso?” chiedo a Cassandra,che mi ha chiamata per gli auguri per poi informarmi di questa cosa.
“ Susanna,cosa c’è tra te e quel tale?” replica. È la cognata del mio ex…non posso dirle che mi sono innamorata davvero e non del fratello di suo marito,ma del mio fratellastro!
“ Mio padre lo considera come un figlio,cosa può mai esserci?” devio. Coloro che dicono che con gli ex bisognerebbe recidere ogni legame, hanno ragione purtroppo! Che situazione!
“ Quelle foto le ho cercate e le ho viste anch’io: tu Jorge non l’hai mai guardato così neanche per sbaglio!” mi accusa.
“ Smettila! Comunque,grazie per avermi avvisata! Ancora auguri!” taglio corto.
“ Anche a te!” mi saluta per poi riagganciare. Se dovesse scoppiare qualche scandalo a quella festa per colpa mia,papà finirebbe per odiarmi! Non vuole finire nell’occhio del ciclone di nuovo ed ha pure ragione!
Il bollitore mi segnala che l’acqua per la mia tisana è pronta e stacco la spina prima di sbloccarlo e versare l’acqua nella mia tazza. Basterà la verbena a rasserenarmi? Vorrei solo smettere di pensare alle labbra di Dodo sulle mie,al fatto che domani sera probabilmente ci sarà una zuffa per colpa mia,a…
“ Spero ci sia acqua anche per me!” sussurra al mio orecchio una voce che ho imparato a conoscere facendomi sussultare. È buio,sono presa dai miei pensieri e mi arriva alle spalle…
“ Sì,certo! Domani alla festa non vengo!” borbotto facendo per lasciarlo solo in cucina,ma la sua stretta sul polso non me lo permette. Il fatto che indossi una maglietta a mezze maniche attillata non aiuta. Sto diventando una maniaca per colpa sua!
“ Ancora per la storia dei giornalisti?” mi domanda infastidito dal fatto che me la sia presa. Scuoto il capo.
“ Jorge ha visto delle foto nostre oggi ed io non voglio che i Sinisterra chiudano le porte in faccia a papà e all’Ecomoda per colpa mia!” rispondo tenendo il capo chino. Le sue dita sotto al mento mi incentivano dolcemente a guardarlo negli occhi. C’è una tempesta in quei pozzi blu ed è difficile non affogarci dentro!
“ Fanculo Big Jim e i Sinisterra! Tu domani verrai a quella festa perché le tue borse sono sold out e meriti di ricevere le ovazioni di quelle persone. E soprattutto perché mi sentirei un pesce fuor d’acqua visto che non conosco nessuno!” esclama strappandomi un sorriso per l’ultima frase. Mi stringo forte a lui inalando a pieno il suo profumo di pulito.
“ Ti voglio bene!” mormoro. Lo sento tremare fra le mie braccia e poi sorridere con la bocca contro il mio capo.
“ Anch’io!” risponde carezzandomi i capelli.
“ E basta! Siete peggio di zia Babi e zio Giulio!” esclama Clizia entrando in cucina e facendoci sobbalzare.
“ Zitta tu,che la matrigna del tuo filarino ha pensato bene di regalargli preservativi da qui all’andropausa!” la punzecchia Dodo facendomi ridere come una pazza.
 
[Camilla Senior]
Non riesco a smettere di fissare quell’hug,seppur vuoto. Immagino il nostro pulcino sgambettare lì dentro e Daniele che lo solleva per accoglierlo fra le sue braccia. So meglio di chiunque altro quanto ci si senta al sicuro fra quelle braccia. E purtroppo ho sperimentato anche quanto faccia male farne a meno!
“ Amore,hai freddo? Hai tremato all’improvviso,stai male?” mi domanda continuando a tenermi accoccolata fra le sue braccia. Poso un piccolo bacio sul suo collo.
“ No,tesoro. I nostri figli hanno speso 8000 dollari per il loro regalo di Natale!” rispondo ancora scossa fissando la cornice digitale ultracostosa che ci hanno regalato tutti insieme.
“ Regalo graditissimo,ma avrei preferito si attenessero alla frase di circostanza << basta il pensiero >>. Non voglio che spendano così tanti soldi: Giulio e Barbara vogliono un figlio (probabilmente già in viaggio); Susanna e Junior stanno cercando casa; Aisha dovrà tirar su il nostro nipotino e pagarsi l’università; Roberta dovrà ristrutturare la villa dove andrà a vivere…” risponde elencando gli onerosi impegni economici dei nostri figli.
“ Non che tu ti sia risparmiata con quel fermacarte di Hermès! Qualcosa di meno impegnativo,no?” aggiunge con una nota di rimprovero.
“ Disse colui che ha comprato una culla ed in aggiunta un bracciale di Harry Winston per me! La culla non bastava?” replico.
“ Perché da quando tu dormi nella culla? Il tuo posto è qui: nel nostro lettone e più precisamente fra le mie braccia. La culla non è solo un mio regalo,ma un nostro dono per nostro figlio. Il bracciale che porti al polso per coprire quella cicatrice si slaccia di continuo, cade a pezzi e ho pensato fosse carino fartelo cambiare!” si giustifica. Lo bacio.
“ La prossima volta regali meno costosi,amore mio. Dobbiamo pensare ai nostri figli compreso quello che verrà!” propongo. Mi porta a sé per baciarmi. Il nostro primo Natale assieme dopo 40 anni lontani è stato perfetto,nonostante tutto.
“ Amore,i gemelli di Silvia,non ci creeranno problemi,vero?” gli chiedo dopo una sessione intensa di baci.
“ Perché dovrebbero,amore? Guillermo è ancora scottato da una storia vissuta a Londra e finita male; Emilio non credo possa creare problemi!” risponde sicuro.
“ Junior non ha preso bene questa cosa di Susanna e del gioco della bottiglia!” evidenzio.
“ Neanche Armando quando sua nipote voleva sapere cosa fosse!” scherza strappandomi una risata genuina.
“ Erano ragazzini! E Junior,se vuole davvero stare con Susanna,dovrà imparare ad accettare il suo passato,nonostante sia difficile farlo! Se avrà bisogno di qualcuno con cui sfogarsi sulla gelosia avrà sempre il suo papà,che è un’autorità in materia!” afferma ironico.
“ Un papà meraviglioso!” civetto strappandogli un bacio.
“ Un papà che è super felice di questo Natale. Neanche nei miei sogni era tutto così perfetto (look di Bea a parte)!” replica guardandomi con tanto amore da farmi commuovere.
“ E pensa che il prossimo potrebbe essere ancora più bello,amore mio! Ti amo da morire!” rispondo.
“ Ti amo da morire anch’io,signora Valencia! Buon Natale,scricciolo!” ribatte.
“ Buon Natale,biscottino!” soffio sulle sue labbra prima di lambirle con le mie.
 
 
E la vigilia è finita senza morti,sebbene qualcosa sia successo! Il mistero di Patrizia prosegue e qualcuna peggio di lei ha aperto bocca con la persona sbagliata. Quando esploderà la bomba del matrimonio di Daniele e Camilla a Las Vegas? E la famiglia come la prenderà? Junior e Susanna quanto resisteranno ancora? Da ciò che si evince,a breve entreranno in scena i gemelli di Silvia,che ruolo avranno? Lo scoprirete a brevissimo! Spero che la storia continuerà a piacervi…alla prossima!
 
  
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