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Autore: LudwigGhost    18/05/2021    2 recensioni
Nel mondo ci sono solo tre tipi di persone: i normali cittadini, le prede e i predatori.
Izuko ha sempre sognato di fare il cacciatore dal momento in cui da piccolo a seguito di un attacco di un lupo è rimasto ferito per proteggere la gente, ma non essendo selezionato si è arreso a una vita mediocre in un'ambulatorio. Ma tornando a casa una sarà troverà propio un lupo mannaro Bakuguo e dovrà scegliere cosa esattamente è per lui essere un'eroe come desiderava da piccolo. La guerra incombe "i selvaggi" attaccheranno la città e tutti e due saranno mottetti a schierarsi. Segreti, legami e molto altro. (avvertenze: BakuDeku, hawksxDabi)
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Kaminari Denki, Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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(Izuko)

Montava la schiena di Kirishima, Katsuki era sparito nuovamente e doveva trovarlo.

Sembrava tutto silenzioso eppure percepiva l’aria odorare di caos, sentiva la pressione schiacciarlo contro il pelo del lupo per non fagli tenere la testa alta.

Chissà dov’era sua madre, chissà se sarebbe sopravvissuto un’altra ora.

Si guardò il marchio per la prima volta pregando, non l’aveva mai fatto, pensava a quando avrebbe riso di quella battaglia anni dopo come a dire -che mi sono preoccupato a fare?- pensava a quando avrebbe alzato il calice brindando a tutto ciò che si era perso di Bakugou.

Quando sarebbero stati vecchi, deboli e banali si sarebbero ricordati di quei momenti?

-Izuko- era sua madre, aveva i vestiti strappati dai rami, gli occhi rossi e il viso deformato in una smorfia di dolore -Kacchan non è un cane- l’uomo abbassò il capo mortificato per l’aver mentito alla madre e scese dal rosso che mugolò piano.

-No mamma…è un lupo mannaro- la donna gli artigliò le spalle -tu non devi avere nulla a che fare con quella specie! Sono crudeli e sputati! Torniamo a casa! Dimenticalo!- il ragazzo la stattonò irritato liberandosi -tu non li consoci, non consoci Kacchan! Non sai niente dei lupi!- -e invece sì!- l’umano rimase pietrificato, che intendeva la donna mentre singhiozzava?

-Torniamo a casa…per favore, prima che lo rincontri- ma il giovane dai capelli verdi si ritrasse e scosse il capo -non me ne vado senza Kacchan!- -lui ti abbandonerà! i lupi sono fatti così!- -io lo amo!- gli scese la prima lacrima nell’urlo e la donna parve vedere un mostro nelle parole del figlio -i lupi non sanno amare…-.

Il lupo mugolava invece come sconfortato.

Il giovane si girò di spalle per ricominciare a camminare ma qualcosa lo prese alla sprovvista, un grande lupo nero gli sbucò da dietro alla spalle.

Era Aizawa. Come non riconoscerlo…Aveva la pelle lacerata in vari punti e boccheggiava, appena detrasformato cadde in ginocchio -gli ho trovati, sono nel lato sud, vicino alla zona dei rovi- Midoriya prese a correre ma Eijiro lo affiancò e lo fece saltare in groppa, non avevano un minuto da perdere.

La donna guardò Aizawa ansimare. Lo riconobbe e chiuse leggermente gli occhi -quindi mi hai sempre mentito?- il covino pronunciò piano -mi dispiace- -ho bisogno di sapere una cosa…contro chi combatterà mio figlio?- l’uomo ingoiò il misto di saliva e sangue -Bakugou sta affrontando l’Alfa, All For One- quell’ultimo nome fece mancare il respiro alla donna che afferrò le braccia dell’uomo -mi ci devi portare! Mi ci devi portare subito! Quell’uomo…non può ucciderlo…lui è…All For One è suo…- il corvino si trasformò e le fece segno nonostante le ferite e il dolore di salire, li avrebbero raggiunti?

(Bakugou)

Sentiva di starsi perdendo, tra un morso e l’altro l’istinto prendeva il sopravvento, non pensava più alle mosse, non si controllava. Era come se il suo vero io stesse precipitando nell’oscurità, sempre più a fondo, senza possibilità di riemergere.

Sentiva il sapere metallico del sangue in bocca e la smania, la voglia incontrollata di uccidere…

Non c’era nulla che lo legasse al mondo reale, c’era solo il lupo, il lupo e la voglia di essere Alfa.

Lui che era nato per essere l’Alfa.

Soffocava nell’aggressività…dove era ora Izuko? Era stato solo un bel sogno? Era nel fondo di quella voragine? Mentre lui si perdeva dentro se stesso…mentre la bestia lo faceva svanire facendogli perdere ogni giudizio.

Sentiva tutto ovattato, niente dolore. Dove era adesso? Dov’era quell’umano? Gli sarebbe bastato poterlo baciare ancora una volta…solo un’ultimo bacio, perché l’aveva pensato solo una volta non tante come nelle vecchie storie d’amore, l’aveva pensato una volta e non se l’era più tolto dalla testa.

Aveva bisogno di lui, aveva bisogno di lui in quel momento, aveva bisogno di un miracolo…pregava, lo chiamava ma non c’era.

Stava andando fuori di testa, non vedeva più, non sentiva dolore o sforzo.

Stava morendo e non c’era nessuno al suo fianco.

Niente l’avrebbe fermato, intravedeva il rosso degli occhi di All For One davanti a lui, notava il sangue scorrere e macchiare il pelo nero, sentiva le zampe tremare ma nient’altro.

Provò a fare un passo avanti e gli mancò il fiato, i muscoli non si muovevano…l’Alfa scattò in avanti, non abbassò lo sguardo, stava guardando la morte venirlo a prendere, l’avrebbe salutata come una vecchia amica.

Poi un urlo, uno sparo e il lupo davanti a lui cade.

Tutti i rumori rimasero ovattati ma respirò…come se tornasse in sé, crollò e sentì delle calde mani avvolgerlo -Kacchan è tutto finito Kacchan- gli accarezzò il muso.

(Izuko)

Non era morto, Kacchan non era ancora morto ma non sapeva quanto avrebbe potuto resistere…?probabilmente troppo poco per riuscire ad arrivare in un ospedale portato da lui.

Gli accarezzò la fronte.

In quel momento arrivò la madre che si buttò addossò ad All For One, lo osservò inorridita -mamma che hai?!- chiese il ragazza -era tuo padre…- il giovane si bloccò, tutte le sue certezze vennero distrutte.

Lui figlio di lupo…lui aveva assassinato suo padre…storse il muso, non aveva mai visto quell’uomo come più di un nemico però…

-Izuko…- la voce del compagno interruppe i pensieri, -ora sei tu l’Alfa, se sei suo figlio eri un Beta e uccidendolo ora sei un…- ansimò ma l’umano intuì la fine della frase -salvali…finisci la guerra salvali-

Gli tremavano le mani, non doveva pensare, doveva fare qualcosa.

Intravide Hawks sopra un ramo -tu sei più veloce no? Adesso porta Bakugou dalla guaritrice, devi obbedirmi…- l’atro rise leggermente ma annuì volendo via col biondo.

-ora portatemi di All Might- pronunciò con aria imperiale.

Provò a non pensare, stava accadendo tutto troppo velocemente.

Si trovò davanti all’Hero circondato da lupi…lupi che avrebbero ormai accettato ogni comando.

-Io sono l’Alfa..- ebbe timore nel dirlo ma provò a nasconderlo con una postura risulta, -non vogliamo più combattere, vogliamo la pace, fine della caccia, fine degli stermini, vivremo insieme- All Might esitò ma poi gli perse la mano -andiamo a firmare le carte-.

Non aveva ancora vinto…andò al municipio a discutere coi politici, trattò le condizioni di resa, fece discorsi pubblici…

Bakugou intento riposava, in ospedale ormai, in coma ma pur sempre vivo.

Izuko ormai era una figura pubblica, un capo…non si sarebbe mai immaginato tutto quello, lui aveva portato la pece anche non essendone il simbolo.

Aizawa invece morì…di infezioni qualche giorno dopo, non ci fu nulla da fare, lo seppellirono vicino al suo compagno Mick, per stare sempre insieme.

Loro si erano amati in vita, Izuko era convito che si sarebbero ritrovati in morte, il corvino non aveva mai smesso di lottare…magari avrebbe trovato pace.

Non riuscì a non piangere però, in quella mattina soleggiante in cui portava il vestito nero, All Might lo abbracciò essendo però anch’esso in lacrime.

Un marchio è per sempre…come un legame che ti lega indissolubilmente…confidava che questo significasse che si sarebbero ritrovati.

Poi arrivò Eijiro di corsa, arrivò sorridendo -ti sta aspettando- e Izuko comprese, salutò i presenti di corsa e andò in ospedale…lì lo trovò nel letto coperto a metà dalle coperte -esci razza di maniaco-  era nudo…come la prima volta nella sua stanza da letto, ma non scappò invece gli andò addosso baciandolo.

Gli sussurrò all’orecchio -ora toccherà a me marchiarti- l’altro lo baciò -io sarò sempre tuo…non importano le cicatrici stupido nerd- era rosso ma sorrideva -io ti amo- -anch’io-.

 

(((la storia finisce qui, inizierò a breve altre fiction, spero vi sia piaciuta in caso lasciate una recensione. Alla prossima, bye bye))

   
 
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