Les enfants qui s’aiment
 
 
 
 
 








I giovani innamorati si baciano in piedi contro le porte della notte

 
La birra l’ha sempre resa più sensibile, e il ciclo le ha spesso tolto alcuni freni inibitori, lo sa bene il crocefisso del collegio di St. Catherine.
Jun Yu, la birra e il ciclo sono una combinazione esplosiva.
Lo fa apposta, ne è consapevole, e prima o poi lo ammetterà anche davanti all’uomo, sempre che lui non l’abbia già capito.
Stanno attraversando Marie Theresien Platz quando Runa lo ferma e lo bacia, circondati dalle luci calde dei lampioni e del museo di storia dell’arte.
Si ferma davanti a lui, e si solleva sulle mezze punte stringendogli la giacca.
 
E i passanti li indicano col dito
Ma i giovani innamorati non ci sono per nessuno
 
Alcuni passanti li notano, Runa sente i loro sguardi, ma non le importa. Non vuole pensare a niente, a nessuno; vuole solo sentire il corpo di Jun Yu contro il suo.
Vorrebbe essere a casa, le basterebbe solo essere dentro quelle mura conosciute, lontano da sguardi indiscreti, e si accontenterebbe anche di farsi spogliare sul pavimento dell’ingresso.
 
C’è solo la loro ombra che trema nella notte
Che suscita la rabbia dei passanti
La rabbia, lo scherno, le risate e l’invidia
 
Dovendo per forza scegliere un pavimento, punterebbe su quello della stanza della musica, dove ci sono il taiko e il guqin, ma anche l’altare di Jun Yu.
C’è qualcosa in quella stanza… una strana atmosfera, che semplicemente la fa stare bene. Circondata da strumenti musicali, cristalli, e libri di magia è completamente rilassata. Forse è il profumo degli incensi, forse le candele dalla fiamma calda.
Si immagina completamente abbandonata fra coperte blu notte, e cuscini con stelle e mezze lune bianche stampate sul nero delle federe.
 
I giovani innamorati non ci sono per nessuno
 
Riescono a superare l’ingresso, ma si fermano poco oltre, vicino al divano in salotto.
Runa si ritrova nuda e in ginocchio, aggrappata al braccio di un divano, e sa già che se ne pentirà. Sa già che le gambe e le ginocchia le faranno male, forse avrà dei lividi.
La maglia che ha steso malamente per terra probabilmente si macchierà irrecuperabilmente di sangue, forse sarà da buttare.
In quel momento, però, non le importa. In quel momento nulla ha importanza.
 
Sono altrove, ben oltre la notte
 
Solo Jun Yu che la avvolge da dietro col suo corpo forte e caldo, e quel piacere che le annebbia la mente.
 
Più in alto del giorno
 
La mano dell’uomo sulla sua bocca, che le impedisce di gemere forte; il suo respiro rapido contro la sua pelle, la sua voce che le vibra nell’orecchio.
 
Nell’abbagliante chiarore del loro primo amore
 
Riprendono fiato l’una fra le braccia dell’altro, in silenzio, ascoltando i loro respiri, i battiti dei loro cuori. Jun Yu poggia la fronte contro quella della donna, e chiudono gli occhi respirando piano.








Note.
La poesia che ha ispirato la ff è di Jacques Prévert, in francese in originale, la traduzione invece è mia.