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Autore: lmpaoli94    24/05/2021    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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< Contessa, adesso come pensate di descrivere ai soldati quello che avete fatto?! > gli domandò Ethan con tono imperioso.
< Non glielo spiegherò. Sarete voi a farlo, Signor Kavanagh. >
< Che cosa?! state scherzando! >
< Signori, credo che questo sia il momento adatto per mantenere la calma >s’intromise Elliot Grey < I soldati non verranno mai a sapere di questo crimine. Dobbiamo tenerlo all’oscuro il più possibile mentre sarai tu a guidarci verso la battaglia, Ethan. >
< Da Comandante dell’esercito di Slane ne devo diventare il capo assoluto? >
Non riuscendo a credere all’enorme passo in avanti che aveva fatto nelle ultime ore, Ethan non voleva pensare al peggio, ma in ogni modo voleva credere che sarebbe riuscito nel suo intento.
< Contessa, adesso però dovrete spiegarci il perché del suo assassinio? >
< Vi spiegherò tutto a tempo debito. Ora dobbiamo sgomberare l’accampamento del Duca e ripulire tutto prima di venire scoperti. >
 
 
Mentre la collera era sempre vivida nel cuore e nella mente del Barone, Jerry Roach non poté che continuare a ringraziare il suo compagno Patrick.
< Se non fosse stato per voi, sarei caduto nel tranello di quella donna maledetta. >
< Ora non ci pensate più, Barone. Abbiamo una battaglia da vincere. Questo è il giorno adatto. >
Ma improvvisamente, Patrick capì che il Barone non era del suo stesso avviso.
< prima di ricominciare a combattere, devo fare una cosa con la Contessa Anastasia. >
< Che genere di cosa? >
< Dove si trova la Contessa? >
< L’ho fatta sistemare in biblioteca dove le guardie non la mollano per un solo istante. >
Arrivando alla fatidica stanza, il Barone ordinò a tutti i presenti di lasciarlo da solo.
< Anche voi, Patrick. Ho bisogno di rimanere da solo con la giovane Contessa. >
< Barone, siete sicuro che non possa aiutarvi? >
< Avete già fatto abbastanza. Ora andatevene. >
Liquidato malamente dal suo padrone, Patrick capì che c’era qualcosa di oscuro nei suoi occhi.
< Va bene. Se avete bisogno di me sarò qui fuori. >
< Invece ho un’idea migliore per voi: organizzate tutto l’esercito dianzi al portone del castello. Faremo un assalto che i nostri nemici non potranno mai dimenticare. Ma prima di cominciare, dovrai attendermi pazientemente. >
< E’ quello che farò, Barone. >
una volta rimasto da solo con la Contessa, il Barone vide il viso sciupato e spaventato che contraddistingueva la donna,
Non avendo il coraggio di mostrare il suo viso verso il tiranno per eccellenza, Anastasia decise di non voltarsi nella sua direzione.
< Il vostro sdegno e la vostra disperazione deve avere toccato apice molto più alti di quanto potevate immaginare > iniziò a dire il Barone < Siete tornata qui a forza, Contessa. E sarà qui che sarà consumato il vostro destino. >
Jerry Roach non faceva che girargli attorno come se fosse un avvoltoio pronto a fiondarsi sulla sua preda in fin di vita.
< Vedo che il vostro stato gravido si comincia a vedere.  La cosa che non capisco è perché vogliate tradire vostro marito in tutti i modi. Ho visto il modo come vi baciavate e non comprendo il perché vi siete fatta infatuare da quel Comandante. >
< Non sono affari vostri, Barone. Sono libera di vivere la mia vita in tutto e per tutto e voi non potete fare niente. >
< Questo è vero, Contessa. Io non sono vostro padre, solamente un uomo curioso… Mi dispiace più che altro vedevi con quello sguardo triste. Vi manca tanto la vostra libertà? >
< La cosa che desidero in questo momento è vedervi morto sotto i miei occhi. Perché è quello che vi meritate. >
Le parole dure e prive di sentimento non sortirono nessun effetto contro il Barone.
< Credete di pensare di intimorirmi? Ho perso già la mia amata Contessa e le vostre parole non possono che toccarmi minimamente… Anzi, farò una cosa che solo il buon Dio potrà mai giudicare con la sua bontà e la sua grazia. Una cosa che gli uomini sono purtroppo famosi: il loro istinto carnale irrefrenabile. >
Avvicinandosi con fare minaccioso all’indirizzo della Contessa, alla fine Anastasia capì.
< Non azzardatevi a toccarmi! >
< Che cosa pensate di fare? Volete forse urlare? Non vi sentirà nessuno e soprattutto non vi salverà nessuno. La vostra anima mi appartiene. >
Mentre la giovane Contessa continuava a dimenarsi sotto i suoi tocchi, un boato forte squarciò il cielo e i suoi pensieri.
All’infuori del castello erano ricominciati gli attacchi.
Mentre la biblioteca era stata colpita violentemente dagli attacchi, Anastasia riuscì a liberarsi quasi subito.
< Non riuscirete mai a sfuggirmi! Guardie! >
Richiamando a gran voce il suo esercito, Jerry Roach capì di sentirsi solo e indifeso nl mentre la sua preda gli stava sfuggendo.
Con la forza di volontà impressionante, il Barone Roach riuscì ad agguantare la Contesa mentre stava provando a sfuggire dal retro del castello
< Pensavate di sfuggirmi! Maledetta! State ferma >
< Lasciatemi! Lasciatemi! >
Mentre la donna combatteva come una leonessa, l’arrivo di un individuo misterioso riuscì a dividerli.
< E tu chi diavolo sei?! >
< E’ giunta l’ora di finirla, Barone. Il vostro regno di terrore si conclude ora. >
 
 
I Kavanagh, Elliot Grey e la Contessa Madre si stringevano in un’alleanza mentre il loro cammino verso il Castello di Dunguaire proseguiva senza intoppi.
< I soldati di Dunguaire non riescono a controbattere! Ci siamo! >
Mentre si sentiva solo la voce di Ethan sopra i rumori di spade e di armi pesanti, il condottiero credeva che la battaglia avesse preso un aspettativa molto favorevole per loro.
Ma non poteva pensare che i suoi nemici si erano protetti fino all’ultimo colpo.
Uscendo fuori dai loro nascondigli, attaccarono con grande aggressività i soldati di Slane.
< Ethan! È una trappola! > gridò sua sorella sopra la folla.
Venendo circondata da decine e decine di soldati, Katherine non riuscì a difendersi come voleva.
Venendo ferita in varie parti del corpo, ci volle l’intervento di Elliot per afre in modo che la giovane donna non potesse morire sotto i suoi occhi.
Riuscendo a liberarla e a portarla abbastanza lontano oltre il punto cruciale della battaglia, Elliot si curò della sua amata senza abbandonarla un secondo.
< Katherine, resisti! Non devi morire! >
< Elliot… sei tornato per me… >
< Certo, tesoro mio. Io non ti ho mai abbandonato. Rimanere lontano da te non ha fatto altro che farmi capire quanto io potessi tenere al tuo amore e alla tua persona. Non ti abbandonerò più. Promesso. >
< Elliot, non sono riuscito a dirtelo prima a causa di tutto quello che è successo ma… non posso morire proprio adesso che io e te aspettiamo un bambino. >
< Che cosa? >
Non pensando di aver capito bene, Elliot era troppo concentrato nel curare le sue ferite.
< Sono incinta, tesoro mio. Tra qualche me se avremo un bambino. >
< Katherine, io… >
< So che la notizia ti può scuotere, ma non ho avuto il coraggio di dirtelo prima. >
< Kate… è fantastico… perché non me l’hai detto prima? solo per la mancanza del tuo coraggio? >
< C’eravamo appena ritrovati, poi è scoppiata questa inutile guerra e adesso… e adesso che siamo qui non potevo più indugiare. Mi dispiace tanto. >
< Non devi dire così. È una notizia bellissima >replicò l’uomo baciando fugacemente la sua amata < Ma devi resistere. Lo devi fare per tutti noi. Anche per il bambino. >
< La battaglia, Elliot… Avranno bisogno di noi. >
< Tuo fratello e la Contessa Madre se la caveranno momentaneamente senza di noi. Non ti preoccupare… Spero che i colpi che hai ricevuti non facciano del male al piccolo. >
< Ora penserai che sarei dovuto rimanere all’accampamento, vero? >
< Kate, sai che non è il momento di discuterne… Ora che i nostri destini si sono finalmente riuniti, non ho la forza di arrabbiarmi con te. Forse è per questo che ti amo così tanto. >
< Anch’io ti amo, Elliot. Sei la cosa più bella che mi sia capitata. >
Dopo quel momento di puro amore che Elliot non si sarebbe mai immaginato, finalmente vide che la sua amata era salva.
< Ora però devi tornare all’accampamento dove sarai al sicuro. Me lo prometti? >
< Elliot, non voglio lasciarti… >
< Devi. Così rischi davvero grosso. Dammi retta una buona volta. >
Avendo ragione in tutti i modi, Katherine decise di non insistere.
< Torna presto da me, amore mio. >
< Te lo prometto > disse infine Elliot prima di tornare sul campo di battaglia per l’attacco finale.
   
 
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