[Partecipante alla challenge "solo i fiori sanno". Ho scelto il prompt 7, ossia "bucaneve"]
Ending Street Fighter Alpha III. Guy, con stupore di Cody, prende una decisione strana e questo mette in discussione le convinzioni dell'ex vigilante.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Dal
cielo, grigio di nubi, scendeva una pioggia impetuosa, quasi
martellante, mentre lampi lividi illuminavano di effimeri bagliori
l’aspro paesaggio dell’isola di Shadowlaw.
Il
vento, implacabile, spazzava il suolo e si insinuava tra le rovine
della base dell’organizzazione, che svettavano contro il cielo,
simili ai resti di un gigantesco animale preistorico.
Il
corpo di Bison, dilaniato da ferite sul petto e sulla testa, giaceva
a poca distanza dall’infranto Psyco Drive e il suo sangue,
mescolandosi alla pioggia, si scoloriva in un tenue rosato, che
macchiava l’acqua.
Guy
e Cody, per alcuni istanti, rimasero silenziosi e i loro sguardi si
rifletterono l’uno nell’altro.
Nulla
sembra essere cambiato.,
pensò il ninja. Il tempo, in quegli istanti di lotta, sembrava
essersi avvolto all’indietro.
Gli
era sembrato di tornare indietro, ai tempi gloriosi di Metro City,
quando entrambi combattevano il crimine.
Gli
era parso di sentire in Cody l’ardore dell’eroe.
Sospirò
e, di scatto, abbassò la testa. No, non doveva illudere se
stesso.
Tante,
troppe cose erano cambiate tra di loro.
Cody,
a causa di un crimine mai commesso, era stato condannato alla
prigione e tale tragedia aveva chiuso il suo cuore.
Nel
combattimento, cercava un rimedio alla sua noia esistenziale.
Di
scatto, alzò la testa e i suoi occhi castani, seri, si
specchiarono nelle iridi cerulee di Cody. Doveva accettare il nuovo
percorso del suo ex compagno di lotta.
Non
poteva costringerlo ad una scelta da lui non sentita più.
Era
suo compito lasciarlo libero di vivere la sua vita.
– Che
cosa c’è, Guy? – chiese Cody. Guy era silenzioso e
schivo, ma la sofferenza, che scorgeva nelle sue iridi, era insolita
perfino per lui.
Quali
pensieri turbavano il suo cuore?
E,
con sua enorme sorpresa, quella tristezza turbava anche lui.
Irrigidì
la mascella in un gesto di disappunto. Voleva allontanare qualsiasi
empatia dal suo cuore sfiduciato, pur di non soffrire.
Eppure,
non riusciva a non provare angoscia per l’amarezza riflessa
negli occhi di Guy.
Gli
voleva bene, anche se non voleva ammetterlo.
– Io…
Io credo di doverti delle scuse, Cody. – cominciò Guy,
la voce apparentemente calma. Il dolore era per lui straziante, ma
era suo dovere rispettare le scelte del suo amico.
Il
suo affetto doveva andare oltre gli egoismi del suo cuore e
permettergli di vivere la sua vita.
Avrebbe
proseguito la sua missione da solo.
L’ex
eroe di Metro City sbarrò gli occhi, confuso. Non afferrava il
senso delle sue parole.
Di
che cosa si doveva scusare?
– Non
sono stato giusto con te. Ho preteso che quello che è successo
non fosse mai accaduto. Non ho saputo entrare nella tua mente e
aiutarti. E ora accetto le conseguenze dei miei sbagli. Stai
tranquillo, Cody, non ti impedirò più di seguire la tua
strada. – affermò, il tono vibrante di malinconia. In
quegli anni, aveva preteso da Cody una dedizione estrema alla sua
missione e non si era curato dei suoi sentimenti di angoscia e pena.
Non
gli aveva dato il tempo di elaborare le sue emozioni.
Tale
sua stupidità aveva frapposto tra di loro un muro
invalicabile.
Cody
aprì la bocca in una esclamazione stupita. Guy… Guy gli
stava chiedendo scusa?
Ma
non aveva alcuna ragione il suo senso di colpa.
Non
era certo lui, così puro e limpido, il colpevole delle sue
disgrazie.
Guy
era noioso, ma, verso di lui, aveva mantenuto un atteggiamento
ineccepibile e corretto.
A
stento, trattenne una risata amara. Chi lo aveva distrutto si era ben
compiaciuto del suo risultato.
Guy,
invece, si era sobbarcato colpe non sue e questo comportamento
onorevole non era mutato.
Spesso,
aveva preso in giro il ninja per la sua rigidità, ma non
poteva non ammirarne l’estrema e lucida coerenza.
No,
non può finire così., pensò. Con suo
stupore, si era accorto di non volere la fine del loro rapporto.
No,
quella premura, per quanto noiosa, di Guy era per lui una paradossale
fonte di sicurezza.
Poteva
fidarsi della sua limpidezza d’animo e del suo fermo senso di
giustizia.
No,
non voleva perderlo.
Guy,
di scatto, girò le spalle e fece per allontanarsi. Il suo
cuore era pesante d’amarezza, ma doveva accettare la
situazione.
Chissà,
il suo caro amico avrebbe conosciuto la felicità in quella
nuova esistenza.
Non
poteva negargliela, per quanto tale, definitiva separazione
dilaniasse il suo cuore.
Cody,
con poche, rapide falcate colmò la distanza tra lui e Guy e le
sue braccia, decise, cinsero la vita dell’amico in un
abbraccio.
Il
ninja, sgomento, sbarrò gli occhi e, per alcuni istanti,
rimase immobile, gli occhi sbarrati e il respiro affannoso. Credeva
di avere dimenticato il calore del corpo del suo compagno stretto al
proprio.
Ma
la realtà era ben differente dalle sue convinzioni.
Il
tocco di Cody aveva riempito la sua mente di ricordi gradevoli,
seppur percorsi di malinconia.
Chiuse
gli occhi e si appoggiò con la schiena al petto dell’altro.
Avrebbe dovuto allontanarsi e mantenere fede alla sua risoluzione,
ma, in quel momento, gli pareva una impresa ardua.
Non
lo aveva ammesso, ma anelava a quel contatto da tanto, troppo tempo.
– Perché?
– articolò. Gli pareva di essere completamente inerme,
stretto al corpo di Cody.
Ma
doveva mantenere la lucidità, per quanto fosse possibile.
Cody
rifletté e la sua mano, leggera come una piuma, si posò
sul petto dello shinobi. Doveva ponderare le parole.
Forse,
in quegli attimi, si decideva il suo destino.
– Io
non posso darti nessuna colpa. Tu mi hai sempre difeso, nonostante
tutto, e non mi dimenticherò di questo. Però, ho
bisogno che tu non mi lasci. Ho bisogno di una persona onesta come
te, al mio fianco. – confessò. In quella tempesta di
mutamenti dolorosi, la purezza di Guy si era mantenuta e non era
stata contaminata.
E
gli dispiaceva non avere veduto il dono di un amico tanto sincero.
Il
ninja accennò ad un sorriso e strinse la mano dell’ex
vigilante nella sua. Quelle parole mostravano la verità
dell’anima di Cody.
Per
quanto ferita, la sua anima non aveva abbandonato la via del bene.
E
l’affetto tra di loro era rimasto immutato.
– Tranquillo
Cody. Non ti abbandonerò. –