Videogiochi > Street Fighter
Ricorda la storia  |      
Autore: Fiore di Giada    25/05/2021    0 recensioni
[Partecipante alla challenge "solo i fiori sanno". Ho scelto il prompt 7, ossia "bucaneve"]
Ending Street Fighter Alpha III. Guy, con stupore di Cody, prende una decisione strana e questo mette in discussione le convinzioni dell'ex vigilante.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dal cielo, grigio di nubi, scendeva una pioggia impetuosa, quasi martellante, mentre lampi lividi illuminavano di effimeri bagliori l’aspro paesaggio dell’isola di Shadowlaw.
Il vento, implacabile, spazzava il suolo e si insinuava tra le rovine della base dell’organizzazione, che svettavano contro il cielo, simili ai resti di un gigantesco animale preistorico.
Il corpo di Bison, dilaniato da ferite sul petto e sulla testa, giaceva a poca distanza dall’infranto Psyco Drive e il suo sangue, mescolandosi alla pioggia, si scoloriva in un tenue rosato, che macchiava l’acqua.
Guy e Cody, per alcuni istanti, rimasero silenziosi e i loro sguardi si rifletterono l’uno nell’altro.
Nulla sembra essere cambiato., pensò il ninja. Il tempo, in quegli istanti di lotta, sembrava essersi avvolto all’indietro.
Gli era sembrato di tornare indietro, ai tempi gloriosi di Metro City, quando entrambi combattevano il crimine.
Gli era parso di sentire in Cody l’ardore dell’eroe.
Sospirò e, di scatto, abbassò la testa. No, non doveva illudere se stesso.
Tante, troppe cose erano cambiate tra di loro.
Cody, a causa di un crimine mai commesso, era stato condannato alla prigione e tale tragedia aveva chiuso il suo cuore.
Nel combattimento, cercava un rimedio alla sua noia esistenziale.
Di scatto, alzò la testa e i suoi occhi castani, seri, si specchiarono nelle iridi cerulee di Cody. Doveva accettare il nuovo percorso del suo ex compagno di lotta.
Non poteva costringerlo ad una scelta da lui non sentita più.
Era suo compito lasciarlo libero di vivere la sua vita.
Che cosa c’è, Guy? – chiese Cody. Guy era silenzioso e schivo, ma la sofferenza, che scorgeva nelle sue iridi, era insolita perfino per lui.
Quali pensieri turbavano il suo cuore?
E, con sua enorme sorpresa, quella tristezza turbava anche lui.
Irrigidì la mascella in un gesto di disappunto. Voleva allontanare qualsiasi empatia dal suo cuore sfiduciato, pur di non soffrire.
Eppure, non riusciva a non provare angoscia per l’amarezza riflessa negli occhi di Guy.
Gli voleva bene, anche se non voleva ammetterlo.
Io… Io credo di doverti delle scuse, Cody. – cominciò Guy, la voce apparentemente calma. Il dolore era per lui straziante, ma era suo dovere rispettare le scelte del suo amico.
Il suo affetto doveva andare oltre gli egoismi del suo cuore e permettergli di vivere la sua vita.
Avrebbe proseguito la sua missione da solo.
L’ex eroe di Metro City sbarrò gli occhi, confuso. Non afferrava il senso delle sue parole.
Di che cosa si doveva scusare?
Non sono stato giusto con te. Ho preteso che quello che è successo non fosse mai accaduto. Non ho saputo entrare nella tua mente e aiutarti. E ora accetto le conseguenze dei miei sbagli. Stai tranquillo, Cody, non ti impedirò più di seguire la tua strada. – affermò, il tono vibrante di malinconia. In quegli anni, aveva preteso da Cody una dedizione estrema alla sua missione e non si era curato dei suoi sentimenti di angoscia e pena.
Non gli aveva dato il tempo di elaborare le sue emozioni.
Tale sua stupidità aveva frapposto tra di loro un muro invalicabile.
Cody aprì la bocca in una esclamazione stupita. Guy… Guy gli stava chiedendo scusa?
Ma non aveva alcuna ragione il suo senso di colpa.
Non era certo lui, così puro e limpido, il colpevole delle sue disgrazie.
Guy era noioso, ma, verso di lui, aveva mantenuto un atteggiamento ineccepibile e corretto.
A stento, trattenne una risata amara. Chi lo aveva distrutto si era ben compiaciuto del suo risultato.
Guy, invece, si era sobbarcato colpe non sue e questo comportamento onorevole non era mutato.
Spesso, aveva preso in giro il ninja per la sua rigidità, ma non poteva non ammirarne l’estrema e lucida coerenza.
No, non può finire così., pensò. Con suo stupore, si era accorto di non volere la fine del loro rapporto.
No, quella premura, per quanto noiosa, di Guy era per lui una paradossale fonte di sicurezza.
Poteva fidarsi della sua limpidezza d’animo e del suo fermo senso di giustizia.
No, non voleva perderlo.
Guy, di scatto, girò le spalle e fece per allontanarsi. Il suo cuore era pesante d’amarezza, ma doveva accettare la situazione.
Chissà, il suo caro amico avrebbe conosciuto la felicità in quella nuova esistenza.
Non poteva negargliela, per quanto tale, definitiva separazione dilaniasse il suo cuore.
Cody, con poche, rapide falcate colmò la distanza tra lui e Guy e le sue braccia, decise, cinsero la vita dell’amico in un abbraccio.
Il ninja, sgomento, sbarrò gli occhi e, per alcuni istanti, rimase immobile, gli occhi sbarrati e il respiro affannoso. Credeva di avere dimenticato il calore del corpo del suo compagno stretto al proprio.
Ma la realtà era ben differente dalle sue convinzioni.
Il tocco di Cody aveva riempito la sua mente di ricordi gradevoli, seppur percorsi di malinconia.
Chiuse gli occhi e si appoggiò con la schiena al petto dell’altro. Avrebbe dovuto allontanarsi e mantenere fede alla sua risoluzione, ma, in quel momento, gli pareva una impresa ardua.
Non lo aveva ammesso, ma anelava a quel contatto da tanto, troppo tempo.
Perché? – articolò. Gli pareva di essere completamente inerme, stretto al corpo di Cody.
Ma doveva mantenere la lucidità, per quanto fosse possibile.
Cody rifletté e la sua mano, leggera come una piuma, si posò sul petto dello shinobi. Doveva ponderare le parole.
Forse, in quegli attimi, si decideva il suo destino.
Io non posso darti nessuna colpa. Tu mi hai sempre difeso, nonostante tutto, e non mi dimenticherò di questo. Però, ho bisogno che tu non mi lasci. Ho bisogno di una persona onesta come te, al mio fianco. – confessò. In quella tempesta di mutamenti dolorosi, la purezza di Guy si era mantenuta e non era stata contaminata.
E gli dispiaceva non avere veduto il dono di un amico tanto sincero.
Il ninja accennò ad un sorriso e strinse la mano dell’ex vigilante nella sua. Quelle parole mostravano la verità dell’anima di Cody.
Per quanto ferita, la sua anima non aveva abbandonato la via del bene.
E l’affetto tra di loro era rimasto immutato.
Tranquillo Cody. Non ti abbandonerò. –

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Street Fighter / Vai alla pagina dell'autore: Fiore di Giada