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Autore: I_love_villains    26/05/2021    1 recensioni
Raccolta di racconti horror. Spero di riuscire a provocarvi qualche brivido.
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Avete mai sentito parlare del gioco Marco Polo? No, il noto esploratore non c’entra. Forse. Nessuno sa perché il gioco si chiami così, ma, si sa, spesso i nomi cambiano nei secoli.
La modalità di gioco è molto semplice: chi ha il ruolo di Marco deve cercare a occhi chiusi i giocatori che hanno ruolo di Polo. Ogni volta che lui dice Marco, gli altri devono rispondere Polo, e appena uno di loro viene toccato diventa il nuovo Marco.
Questo gioco per bambini, molto popolare nelle piscine americane, si rifà in realtà a un antico rito greco con cui è possibile evocare la dea Thalassa, divinità primordiale del mare. In pochi vi ricorrevano, in quanto le possibilità di sopravvivenza erano, e sono, scarse. Inoltre, dato l’egoismo della natura umana, difficilmente un gruppo di persone decide di rischiare la vita per un unico, comune desiderio. Occorrono, infatti, un minimo di quattro persone affinché il rituale abbia successo.
Se credete di avere ottimi amici e condividete tutti lo stesso sogno, potete tentare di realizzarlo in questo modo. Ovviamente, è probabile che conduciate i vostri amici a morte certa. Siete stati avvertiti.
Per cominciare, recatevi di notte presso una piscina, un lago o al mare. Con voi dovete avere i seguenti oggetti:
• un vestito di seta che ricordi un peplo, può andare bene anche una camicia da notte, l’importante è che sia di seta;
• del sale;
• candele o lampade ad olio, poiché l’illuminazione artificiale non vi sarà di alcun aiuto;
• una goccia del vostro sangue.
Assicuratevi che ogni partecipante svolga un preciso compito, altrimenti l’evocazione non riuscirà.
Il vestito di seta deve essere indossato necessariamente da una ragazza, che in seguito avrà il ruolo di Marco e sarà posseduta da Thalassa. Non preoccupatevi, lei non correrà alcun rischio. Le sacerdotesse cedevano volentieri il corpo alla dea, sapendo di essere le uniche ad avere una chance di sopravvivenza. Tuttavia, lei non potrà esprimere alcun desiderio a fine partita e si ha testimonianza di giovani che si sono suicidate, non sopportando l’idea di aver ucciso i propri amici.
Tutti gli altri avranno ovviamente il ruolo dei Polo. Uno di loro deve accendere tutte le candele (o lampade) che avete portato. Un altro si occuperà di gettare il sale in acqua, anche se è già salata. Infine, l’ultimo partecipante deve pungere, preferibilmente con un ago, sé stesso e gli altri in modo che almeno una goccia di sangue cada in acqua.
Se a svolgere il rito sono più di quattro persone, dividetevi ulteriormente i compiti. Ad esempio, accendete ciascuno un certo numero di candele, o pungete metà giocatori.
Completati queste passaggi, avrete ormai attirato l’attenzione della dea. I Polo si dovranno posizionare attorno a Marco e recitare la seguente invocazione in greco: παίξτε μαζί μας Θάλασσα, ακούστε την προσευχή μας (pronuncia: paíxte mazí mas, Thalassa, akoúste tin prosefchí mas), che significa: gioca con noi, Thalassa, esaudisci la nostra preghiera.
La ragazza si immergerà quindi per trenta secondi. Allontanatevi in fretta, perché quando riemergerà non sarà più la vostra amica. Ogni apparecchio elettronico smetterà di funzionare e una lieve brezza marina si alzerà anche se siete al chiuso.
Chi riemergerà non avrà più gli occhi, in quanto non le servono per trovarvi. Al posto delle mani avrà chele di granchio, con cui vi farà a pezzi se vi prende. In generale avrà l’aspetto di un cadavere annegato, di cui sentirete l’odore marcescente.
Alla vista di una tale mostruosità potreste decidere di scappare. Non fatelo. Non uscite assolutamente dall’acqua. Thalassa si offenderà e vi bastonerà a morte con il suo remo.
Non infrangete nemmeno l’unica regola del gioco: quando lei vi chiama, con una voce solo vagamente somigliante a quella della vostra amica, chiedendovi: “Dove siete?”, dovete rispondere: “Qui”. Se decidete di restare in silenzio, la dea ne sarà oltraggiata. Delle alghe si avvolgeranno attorno al vostro corpo e vi tireranno sul fondo, facendovi annegare.
Ricapitolando: non uscite dall’acqua, siate leali e non fatevi prendere. Cercate di sfruttare tutti i vantaggi possibili in precedenza, scegliendo quindi una vasta distesa d’acqua per compiere il rituale, così potrete allontanarvi da Thalassa il più possibile. Cercate anche di stare in apnea più che potete: soltanto in questo caso siete giustificati se non rispondete.
Il rito dura un’ora, se la dea non vi prende (uccide) tutti in meno tempo. Alla fine dell’ora, Thalassa si congratulerà con i vincitori e chiederà quale premio vi spetta. Dovrete rispondere tutti la stessa cosa, altrimenti la divinità vi divorerà come punizione per il tempo che le avete fatto perdere.
Una volta esaudito il desiderio, o una volta che nessuno è rimasto in vita, la ragazza tornerà in sé, con nessun ricordo del rituale svolto.
Voi per cosa sareste disposti a correre il rischio?



***Angolo Autrice***

Il team di HorrorThings ci ha proposto di ideare una creepypasta in stile rituale, partendo dall'immagine di un abito appeso da cui spuntano piedi cadaverici. Io sono stata sorteggiata come "scrittrice 0" e ho ideato lo scheletro del racconto, altri lo stanno ancora modificando, perché siamo stati una decina ad aderire all'iniziativa. Sapendo questo, non mi sono preoccupata molto di non aver trovato un titolo migliore XD
Magari prossimamente troverete in giro la creepy ultimata ^^
   
 
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