Le fiamme, alte, si levano e illuminano la strada d’oro e sangue.

Circondano Dabi e, come una tagliola, si stringono sempre più.

Il giovane è sorpreso. Non avrebbe mai immaginato in suo padre un tale, ardente spirito combattivo.

Pur di difendere i civili, lo sta contrastando, il cuore libero da esitazioni.

Non si cura delle ferite che si aprono sul suo corpo.

Il sangue zampilla, come acqua dalle bocche di una fontana.

Strisciano sul corpo imponente di Endeavor, macchiando la sua tuta sbrindellata.

Poco dopo, le fiamme lambiscono il corpo di Dabi. Poi, lo avviluppano in una morsa ardente.

Urla di dolore erompono dalla sua bocca, aperta come una voragine.

Il suo corpo si contorce nelle convulsioni dell’agonia, ma la stretta delle fiamme non scompare.

Nessuna emozione attraversa il viso di Endeavor. Sta uccidendo suo figlio, lo sa.

Ma, in quel momento, non può lasciarsi trascinare dalle emozioni.

I suoi rimorsi di padre scompaiono davanti al suo compito.

In quanto eroe, deve estirpare l’orribile minaccia da lui costituita e sopportare il peso dei rimorsi.

Il suo faro è la difesa della sua comunità.

Per proteggere gli innocenti, deve oltrepassare le frontiere del suo egoismo.

Qualche minuto dopo, il corpo del giovane, con un tonfo sinistro, cade a terra carbonizzato.

Enji si concede un sorriso amaro e i suoi occhi cerulei brillano di lacrime. La minaccia di Dabi è stata annientata.

Ha dato un contributo alla salvezza dell’umanità.

– Adesso pensateci voi, giovani eroi… – mormora. Distinti, ai suoi occhi giungono i rumori policromi dei combattimenti.

Gli eroi adolescenti, armati dei loro Quirk e dei loro spiriti ardenti, stanno lottando come tigri.

E tra loro c’è suo figlio Shoto.

Non si stanno risparmiando in un devastante conflitto.

Ride. Gli sembra un modo di pensare vicino a quello di All Might…

Forse, anche se non lo ha mai ammesso, ha assorbito molti dei suoi ideali.

Fitte di sofferenza dilaniano il suo corpo e vomita sangue. Ne è sicuro, ormai la morte si avvicina.

Nessuna cura può salvarlo, ma non gli importa.

Vorrebbe aiutare di più i giovani, ma il suo corpo chiede il conto dei suoi sforzi titanici.

– Sono sopravvissuto una volta… Due sono più che sufficienti… – ironizza. Nessuno accoglierà il suo estremo respiro ed è giusto così.

Ogni eroe e ogni eroina deve dare il suo contributo alla sconfitta dei Villains.

L’umanità non può essere divorata dalla loro fame di tirannia.

Alza lo sguardo verso il cielo e un senso di pace si impadronisce di lui. E’ magnifico.

Gli sembra quasi di perdersi in quell’oceano azzurro sospeso.

Sorride e chiude gli occhi. Non è andata così male.

Perdersi in quell’immensità turchese è un buon modo per morire.