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Autore: MilesRedwing    30/05/2021    1 recensioni
"Si, ho scritto io la storia.
E si è in terza persona, preferivate altro?"
Genere: Avventura, Commedia, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Knock Out, Megatron, Nuovo personaggio, Starscream
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
Capitoli:
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                  Go Con or Don't  Go at All

 

R: Salve.
S: Ma guarda guarda ...
R: Zio, non puoi iniziare un capitolo con "guarda guarda", non siamo in una produzione Cartoon Network o nella tua vecchia produzione
S: Non puoi dire che non lo siamo quando due cast e mezzo provengono da serie inserite in quel tipo di produzione ...
R: Io non mi ricordo fosse iniziato come una serie quanto piuttosto un gioco da tavolo scrauso
S: In questo caso mi dissocio, anzi sai cosa faccio? Lascio a te la parola. Che poi a dirla tutta sarei anche tuo padre, non tuo *zio*. Ma se proprio ti ritieni più im grado!
R: Bene
S: Bene!
R: Bene!!

*Ah che tristezza, non è così?*
*Due entità magiche dotate di cotale perseveranza, manicheismo malvagio e assi diabolico, occupate e indaffarate in nientemeno che la guerra civile, in quello che invece per ambedue potrebbe rivelarsi la chiave di volta come una vittoria di ricca propensione per inesplorati orizzonti e vedute sempiterne di gloria inesauribile.*
*Stupidi gli esseri mortali.*
*Comunque lo si dica, questa storia l'avevamo iniziata molte ere fa e nessuno del pubblico aveva avuto un accenno di pazienza nel tentare di lasciare la scena*

BB: Esattamente, Loki, esattamente. ..

*Come ti permetti di interrompere. ..*

BB: Ma visto che il capitolo già sappiamo bene quanto sarà lungo, prendo io parola prego.

*Non osare ...*

BB: Riassunto! Nel lontano update in cui noi povere vittime di pessima scrittura siamo finiti sulla terra a Venezia, Tarn e Stormrider avevano litigato per il possesso di una reliquia di antichissima origine ed inestimabile valore, la Corrompente creata dalle Creatrici dopo averla rubata al più tremendo cacciatore di Vos poco dopo che questi avesse già ben pensato di trasferirla a sua nipote. E sua nipote a suo nipote. E suo nipote alla figlia della sorella di sua zia e questa al Trio Sfasciameccanismi. E il Trio a ... poi l'hanno chiamata Corruzione per fraseologia

Wasp: ovvero Redwing Skyfire che abbiamo scoperto essere la figlia di Starscream, Manteëa, Quintessa, un pezzo di Allspark, Megatron e mezzo mondo, sempre per fraseologia

BB: Ti dispiace?! Stavo parlando io, animale!

Wasp: Insetto, prego, nel frattempo dall'altra parte della cintura ovest di casa nostra Cybertron, Overlord di Garrus 9 e l'arcinota Windblade Target, sorella di Arcee e nemica giurata di Redwing stessa, avevano tentato di colonizzare la Nemesis, far fuori la DjD e rapire detta Corruzione senza successo, calpestando una Airachnid capitata lungo la via

BB: Menomale che mentre mio cugino saltava 45 capitoli, hanno capito la reliquia essere proprio Redwing.

Wasp: Questo l'ho detto io prima
BB: Hai omesso che nel frattempo a casa hanno anche scoperto che sono un agente in incognito dell'intelligence della Tfa ... che la nostra realtà e squadra c'entrano e che la Marvel sta interferendo per ...

Wasp: Shhhh!! Questa era l'unica cosa che avevano capito da soli! Ah già e pure che Optimus Prime uno dei pochi sopravvissuti di detta Tfa, non certo il loro, è stato rapito da t .... questo non lo sanno ancora, ok da Blackarachnia

BB: E che Blackarachnia ha preso in sequestro il palazzo del fratello di Redwing, detto Prime, Prowl che ha il mio stesso cognome e mi pare pure Blitzwing e Loki ma io non lo so ancora

Wasp:Sei un idiota.
BB: Ho spoilerato?

Wasp: In un'altra realtà ancora, quella umana, intrecciata con la nostra, quella marvelliana, Loki Laufeyson, Steven Strange e Elsa di Arendelle passando per un ponte forato. ..

BB: Hanno cercato di entrare in possesso della reliquia a loro volta, bla bla bla, l'ho detto io prima!

Wasp: O salvarla, questo ancora non lo abbiamo capito

BB: Mi dici perché dovrebbero salvarla?Quello che abbiamo capito è che invece Sunstorm Skyfire, madre di Red, è sulla terra o nella sua orbita e che Tarn e Kornelia hanno una figlia di nome Karnilla che non è proprio un confettino di simpatia ...

Wasp: Megatron senza successo ha tentato un accordo con altre entità paranormali non ben specificate che sono state chiamate Quickdrawn e Dice.
Per fraseologia.

BB: Ti sparo. E che Deathsarus e Louise, un'altra arcinemica di Redwing stessa

Wasp: La figlia di Dreadwing

BB: Sono sulla terra per reclamarla a loro colta ...volta. Lo togli tu il refuso?

Wasp: Anche se Starscream ha ben pensato alla fine di dire la verità niente altro che la verità, il tutto, come io e il mio collega qui ben sappiamo, non è stato ben recepito

BB: Reduvja ha infatti giurato vendetta allo zio/padre non solo per averle tenuto nascosta la sua vera identità, quella di sua madre, poteri e responsabilità inaudite, l'eredità di mezzo cosmo, averle causato traumi indicibili, ma anche per essere responsabile della negazione del suo agognatissimo rapporto con la sorella gemella, Cassandra Megatron. Ah sono gemelle? Gemelle tipo Jetfire e Jetstorm?

Wasp: Lo dice nel capitolo 1, cretino e no. Qua Skyfire ha un significato diverso

BB: È il 2. E ho detto Jetfire infatti

Wasp: Ricordiamo poi che Quintessa cerca ancora di rientrare in possesso della Corruzione con le altre creatrici al seguito eccetto Anopheles, madre di Cassandra ... madre gestazionale si intende sempre per

BB: Fraseologia

Wasp: E che Stormrider sembra in bilico sul vendicarsi di Tarn e della DjD intera, figlia compresa, o continuare a stare dalla parte dei buoni.
Come biasimarla.

BB: Se hai finito di lanciarmi frecciate, lui nella storia non c'è

Wasp: Non è vero

BB: Si è vero eh! Ricordandovi di mantenere una corretta distanza di sicurezza e indossare la mascherina

Wasp: Quella da battaglia

BB: Vi auguriamo buona lettura per il finale di Sick of Seek aka Stanca di Cercare aka quella fanfiction lì che dura da anni perché ha beccato in pieno quarantena e mancanza di ispirazione

Wasp: Ma non ci arrendiamo lo stesso.
Ah. Potrebbero morire i vostri personaggi preferiti durante il percorso

BB: Potreste deattivarvi o perdere componenti vitali

Blurr: Potreste perdere la voce, essere spenti da una voce, essere sbattuti su un muro, scambiare una componente per un'altra, rimanere senza t cog, trovare altri t cog, perdere modalità, acquistare modalità, provare perseverando e perseverare provanoci, prendere poteri, perdere poteri, prevedere il futuro, scordare il passato e chi siete, cambiare fazione ...

Wasp: E fare upgrade letali

BB: Leggere attentamente il foglio illustrativo

Blurr: Usare con moderazione






 

"Cosa ... come ... come."

Bitstream Skyfire non aveva mai visto un mago sopra la media dacché lo avessero protoformato.
Allo stesso modo, Blitzwing Keller non aveva mai visto altro che la freddezza nella propria miserabile scintilla.
Era quasi ridicolo il confronto a cui la sala dei discorsi, vuota, si trovava costretta a sottoporre le spiraleggianti mura sicarie.
Se Loki non era tipo da mandarti a dire questioni o interventi in maniera più o meno casuale - vendette elaborate in media in tre o quattro giorni di diabolici piani - il gemello di Redwing era quel che ai loro giorni era definibile un accomodato di ben rara forgia, sicuro ed a prescindere dalla specie dei cercatori della Perfidissima.
Un leccapiedi senza spina dorsale, ma che non sia mai la nostra si mostri una storia dal perfetto buonismo.
"Tarn Breaker" ripeté il triple changer poco dopo essere passato dalla modalità jet a quella decepticon "io e il mio fidanz ... il mio socio in affari, il Capitano *James* siamo sulle tracce della DJD da quando l'ultimo conflitto è cominciato, lo scorso ciclo di orn si intende. Lo scorso paio, quel che è."
"Ma mia sorella non ..."
"Al tutto segue imprescindibilmente che resti un incompetente. Con un hardrive da urlo, una mira e una famiglia da cui non poter esattamente prescindere, ma pur sempre un incompetente, ragione per cui si, in mia assenza, Cybertron è di nuovo in guerra, con le Creatrici, D16, la DjD e tutto quanto ... e non chiamatemi in causa gli autobot rimanenti o Prime stesso; della nostra realtà, definisco.
Sarebbe ridicolo."
"Creatrici" non lo lasciò finire il figliastro di Odino, le iridi oblunghe nel vuoto del corridoio.
"Ne ho sentito parlare. Entità misere, battibili, di quart'ordine, almeno. In loro assenza, se permetti, amico mio, avrei una proposta da fart ..."
La scarpetta di cristallo si ghiacciò da una parte del tacco.
"Oh, Elsa! Sempre lamentele!" Disse il principe di Asgard.
"So quel che faccio, per amor della Divina Commedia, ho sconfitto un titano pazzo, maledizione alle norne."
"Ma ma la Decepticon Justice Division! Sono tagliagole! Pirati! Mercenari! E ..." Tentava intanto il ragazzino di avvertirli, dopotutto qualcheduno avrebbe pur dovuto mostrare buon senso in quella accidenti di facciata di pagina.
"Si." Concluse il voltafaccia ancora più gelido, cambiando visore in qualche millesimo di nanociclo e prendendo un marcato accento della città terrestre in cui Loki stesso, qualche girare di stelle prima, si era manifestato per soggiogare gli umani alla loro legittima denominazione di vermi, sotto il suo volere.
"Ebenezer Breaker non è aldro ke un fanatico imbecille ze penza ke laforare con una ragazzina pozza portare alla vittoria!" ~ "L'ultima ragazzina che abbiamo visto aveva i capelli rossi e ora cosa, un overpower e un impero magnate alle spalle!" Aggiunse poi tra pazze risate.
Ora, Laufeyson sul serio masticava l'idioma, a ben pensare era un'entità superiore acorporea, tecnicamente prescindeva pure dalla vita e dalla morte dopo ciò che Thanos aveva fatto alla sua clavicola, al suo collo, alla sua giugulare; conosceva tutte le lingue possibili, dopo averne plagiato carnalmente l'inventore, ma aveva ben optato di tenersele per sé come informazioni.
Fatto era, quel decepticon non *parlava* tedesco propriamente, masticava un accento su un cipiglio costantemente in collera e dalla vernice carminio, che un frammento di nano dopo s'apriva in un sorriso su entrambi gli zigomi neri e sporgenti di denti aguzzi da sharknoide di periferia.
Affatto rassicurante, *Random*, per Julian Amp 113, per Scissorsaw, per Forestock, per Crucible, Nicole di Prion e tantopiù per Damus di Messatine.
Non era mai stato rassicurante manco per 67 in quella bert di tradimenti e sbagli che si erano trovati a profanare o consacrare, dopo la loro brutta storia d'amore, nelle foreste del Canada un anno prima.
Ma chi era tra i contatti a cui il vecchio Comandante teutonico e voltagabbana teneva, poteva star sicuro che se il primo sarebbe rimasto un'ombra nelle conversazioni più importanti, Ludwig, nome noto a chi si contava su un quinto di servosistema, avrebbe rotto il ghiaccio esattamente come i cannoni e i poteri della sua triplicata modalità alternativa, sopra le parole di ogni capitolo che si sarebbe potuto verificare.

~

"I valori basilari di accenzione zono scesi di nuofo?"
"Si ... ma se parli con quell'accento sento che non posso respirare senza ansimare ... Ahhh! I tuoi quanto segnano? Dio!! Brucia!"
"Anche se ci credessi dubiterei molto che Primus si ricorderebbe di te dopo le bestemmie che gli hai riservato l'altro giorno. Non che ora sia differente"
"Senti, *frigorifero ambulante* ... lo so che è la ... stronzata più oscena che questo stracazzo di pianeta abbia mai concepito che io e te siamo a salvarci il cavo dalla stessa parte, ma ahh!! "
"Cosa?! Fang endlich mit deiner Arbeit an, autobot! Parla! Come potrei aiutarti?!"
"Perché mai dovresti farlo? Perch ... ahaa merda  ..."
"Stai finalmente per spegnere tuo processore?!"
"No ah, le ... le mie gambe io ...  non le sento eh ... Ratchet, devo trovare Ratchet e la chiave della mia amica, sarebbero la cosa migliore in queste condizioni, ma ...ahi! Detroit era ancora a 35 miglia, si? I miei pungiglioni non funzionano bene e anche se lo facessero sono troppo incasinato per risolverci qualche bullone; se tu potessi portarmi fino alla vecchia perifer ... dahhh!! Ok, riformulo, non funzionano affatto.
Solus bruciata, ahh!"
"Potevi dirlo quaranta stronzate fa."
"Ma ... ah, lascia stare. Primus troia se hai del raffinato sgancia."
"Ci spegni i decepticon con quella glossa così pulita, tu?"
"Senti, *tesoro* ... Preferisco non sapere altro e morire senza troppe catecolamine d'acciaio all'attivo ora finché siamo da soli lascia che mi sfoghi in pace."
"Tu non sei di accia ... non sapere altro?"
"Blitzy, la tua gamba continua a fare cilecca, il mio polso si è aperto di nuovo, siamo ufficialmente oggetti smarriti senza fazione per colpa di ambedue, è chiaro che non sono stato protoformato per fare il medico."
"Vero." ~ "FALZO! Per colpa tua, forrai dire!"
"Qui dovresti dirmi che non è così e che le mie azioni presenti importerebbero di più delle future ed inoltre che a prescindere ..."
"Chi credi di afere davanti, Optimus Prime?"
"A volte non è così insopportabile come sembr ... lo è ok, mi ricorreggo.
Ma ... allora tu? Potresti benissimo tornare da Megatron e tutto quanto. Alle ... cose com'erano prima, no? Che ti servo io? Che bisogno hai di?"
"Perché non vuoi tornare?"
"Tornare? Io? Perché non dovrei volerlo, te l'ho appena chies ..."
"Ti ho letto il processore mentre eri svenuto tre cicli fa, rispondi alla domanda, *frälein*!"
"Non ho de ... *eh fa bene, kartoffel*! No. Non voglio tornare da mia fazione ja. Capit?  Kaput. Nein. It's ofer!"
"Sorprendente" ~"Per quale motif?"
"Non lo so. Vuoi altro o finalmente mi lasci morire e la chiudiamo?"
"No, perché condannerebbero me in modo immeritato ahahahha magari ti spengo prima."
"Immeritatissimo."
"Ti credo.
Deveraux."
"Direi ... Sigh, ok se smetti di cambiare visore te lo dico. Insomma lo so ma sono molto restio a rivendicarlo davanti a una corte di giustizia qualsiasi, tirando fuori dati dalla ram centrale non che mi abbiano fatto torti, tuttavia per quanto riguarda il backup cloud ...  lascia stare. Piuttosto, tu come sai il mio vero cognome? Keller? Dico a te, chi te lo avrebbe detto, non lo uso da prima che riparassi ponti spaziali."
"Suppongo du und ich  siamo sulla stessa navicella da ere spente senza saperlo, meine kleine biene.
*James*".

" Ehi Lud? Indovini perché sott'acqua mi sono accanito contro di te disubbidendo?"
"Un altro indovinello?"
"Quel giorno al lago Erie. Più del mio solito intendo. Non toccava a me, Prowl era in prima linea, Bulkhead in seconda, dovevo starmene dietro e aspettarli, teoricamente. Due tre avanzamenti ok, ma di solito il terzo è a mia discrezione, per farmi stare zitto."
"Chi può dirlo, sei un falzo modezto."
"Non è ve ..."
"E un incosciente. Oltre che un marmocchio viziato della ex Cybertron da bene, il che spiega le precedenti."
"Io ... stronzo. E stronzate. Lo sai che non è così, te ne ho parlato quella volta a Montreal."
"No, no, è sui data registrati nei database decepticon. E le interfaccia fuori dagli UsA non contano, ti ricordo il nostro contratto. Tu sei segnato tra le reclute peggiori dell'ultimo ciclo di vorn, una specie di errore di programmazione basilare, come si chiamava in linguaggio tecnico, ah si certo, glitc ...
"Eh ho capito, Blitzwing, vaffanculo, ok? Sono pur sempre stato cresciuto da un militare della nobiltà di Iacon del primo conflitto. E tecnicamente sono ancora Capitano finché Prime non tira le cuoia.
Dovrebbe ah ... spero non le abbia tirate, ma la mia carrier ancora non la conosco. Quindi non puoi dire l'ultima parola!"
"Certo, certo."
~ "Qfindi quezto tuo avvenire? Attendere in eterno finché tuo fecchio leader fallito non termina zua scintilla offline? O tua fecchia genitrice non mostra sue madide bugie su servosistema sporco di tuo energon ja?"
"Ovvio che n ... non che mi sopportasse ma a dirla, per il contesto, sono la perfezione, no? Chi altri avrebbe fatto la mia fine in simili non appigli? O sarebbe riuscito? E ... anche fosse realmente Scrapper mia madre ci metterei la firma."
"Scusa tanto se non amo confidare nei contesti in genere. Sono uno che guarda i fatti, Bumblebee e non sono autobot."
"Credo solo che all'epoca ci fosse ... altro per quello. Quella volta, si intende."
"Quella folta? 2 cicli orzono? Aldre imprecazioni a caso, frälein, tuo vocabolario troppo misero persino per Velocitron colonia?!" ~ "Non volevo eccitarti di nuovo. Chiedo scusa. Puoi continuare adesso, sebbene due vorn fa per te per la mia programmazione siano un breem e mezzo."
"Mh. Veramente mi eccita mille volte di più la seconda, sarà che ho delle perdite, ma ... sento che non voglio più  ... vivere, Blitzbrain. "
" Was hast du gesagt?!?!"
" Ignoro il motivo e non solo come Autobot.  Non è per quello che ho fatto o non ho realizzato.
Decepticon, *glitch* o come niente altro. Credo solo di aver combattuto inutilmente per starmi a scegliere un carnefice. E fa così male in tutti i sensi, beh ... non lo so più ormai."
"Questo  problema di molte protoforme quando si mettono in tezta di zaltare pozzo angora prima di mettere ali."
"Non sono un seeker, pezzo di merda, vallo a dire a Starscream."
"Nein, qvella tezta guazta angora prima di ezzere acceza. ~ Potresti aggiornarti. Cambiare fazione. Gradi. Diventare Comandante e per tuo conto discostarti dalla scialla di Optimus Prime. In fondo, adesso non ci sono più fazioni."
"Ahah no, grazie. Odio quelle bestiacce di tacchini." Tu tecnicamente sei più un aereo, no? Ho te, mi basti. Senza dover rinunciare alle mie amate ruote e tutto lo stress annesso e connesso. Non credo la DjD approverebbe che non ci siano fazioni."
"Ripeti?!"
"Comunque: se vuoi puoi ah! Spararmi, però cerca ..."
"*Non zi può zparare piano a qualcuno, autobot!*"
"Sorry. Allora siamo fottuti."
"Però ci sono molti modi di spennare un vosniano."
"Cosa accidenti c'entr...?!"
"È un detto. Ed è vero. Per esempio, parlando con me non hai più pensato ai rilevamenti dei tuoi sensori, alzando inconsciamente i livelli di adrenalina ferronucleica di frammenti di energia basilare che dalla tua discutibilissima scintilla riforniscono i pochi distretti periferici rimasti, il che mi ricorda, che avendo tu 23 ..."
"18. 18 vorn, aaaah! E non svitare di più, fa male! Cazzo!"
"18 ... beh allora sono alti per natura, quindi se hai anche abbassato la soglia del dolore ulteriormente, oh guarda le tue gambe si stanno muovendo."
"Tu non ... mhm, se pensi che non ti spari quando torneremo nemici sei veramente un pazzo, aaahia, baby, non svitare, ho detto!! Dio, voi decepticon. Avete la tortura nella camera!"
"Ora so perché gli altri tuoi amici si sono sbarazzati di te."
"Anche tortura psicologica, perfetto."
"Mi fai finire la frase?"
"No."

"Bumblebee? Sei già nella fonte dell'allspark?"
"No.
All'obitorio dell'Unicron. Cosa cazzo c'è"
"Hai detto qualcosa prima?"
"Che anche una stalattite si scioglie, fuori dal frigo?
"Non ci avevo pensato."
"A cosa?"
"Là c'è un'altra uscita."
"Merda."

~

"E qui" la cerniera con dentro le armi da fuoco seguì quella contentente le poche bianche rimaste nel miserrimo arsenale.
La sbatté sullo stesso letto della stessa camera dove aveva poggiato anche lo stivale destro, mentre si ricuciva un lembo dei pantaloni. Non aveva avuto molte opportunità di trovarsi dei cambi in quelle rotture di simulacri umani e l'esplosione gentilmente fornita da Kornelia non aveva aiutato la sua poca cura estetica; forse ad avere il suo *qualcuno* lì gli sarebbe anche stato rinfacciato.
Gli Ingannatori non avevano avuto molte opportunità di vedere un seeker basso muoversi liberamente in pieno giorno -i vosniani erano tutti allampanati, gli aggiornamenti però non avevano fazione.
"Ci sono le mie cose, se vi serve potete favorire. Tutto tranne questi" indicò  un sacchetto delle dimensioni di un portaorologio, probabilmente dentro c'era della droga o roba discutibile.

*Merce rubata, senza dubbio.*

Avrebbe detto Tarn, ma si trattenne dall'aggiungere un adatto *levategliela dalle mani*: alla richiesta di conferma di Tess restò invece curioso di vedere *Bumblebee* dove sarebbe andato a parare senza provocazioni di sorta.
E poi non avendo a disposizione un cavallo meccanico nero pece preferì non immischiarsi in citazioni del genere, odiava rompere pathos di natura tanto solenne, in mancanza di scenografie appropriate.

"Per quale motivo quelli no, se posso chiedere?"
Ovviamente adoperava del sarcasmo.
"Effetti personali, scusa, amico."
"*Signore*, impiastro. Scusa, thz! A me. Ne avresti di che scusarti!"
"Come ti pare ma Sterminatore o no toccali e ti sparo."
"Come preferisci." Rise incredulo l'ex tank, di fianco a uno sbadiglio di Nickel.
"Abbiamo finito?"
Redwing non mancò di notare ancheggiandogli dietro, gli spilli ai piedi e la mantella glicine avvoltolata alla gola, la cicatrice da grossa arma da fuoco, -cannone da 28 e mezzo di striscio, per la precisione-ben estesa dalla gamba sinistra al fianco destro della spia, mentre costui rinfoderava la camicia e allacciava la cintura sui muscoli delle cosce ben allenati. Era il tipo di taglio scaturito da un'ustione e un'abrasione.
Di quelle che quando dovevi fartele togliere ti facevano elargire tutte le imprecazioni mai inventate dalla casta opposta ad Iacon, la propria appunto.
Voci certe che aveva saputo su quel *seeker per upgrade*lo trattavano come uno dei pochi rimasti a toccare il tachimetro di Velocitron, leggenda della maggior detenuta da abitante di tale pianeta dai primordi al loro ciclo, al di là dell'alt mode.
Knockout l'aveva persa in favore del recupero di un'alternativa da seeker che aveva poi comunque relegato nell'armadio a casa; come amava prenderlo in giro il Tenente Target dacché si fosse accasato alla loro fazione, era un capriccioso e un indeciso. Ai tempi d'oro aveva avuto una comoda molto alta e quei tempi, per il dottore, avevano toccato il capolinea da innumerate, o da *innamorato*.
Quel disgraziato di 67 almeno una cosa bene sapeva farla. Il fatto avesse uno sbreco su quel che la metteva in atto,  arto per miracolo ancora attaccato all'anca pur nella sua cortezza, non faceva ben sperare per la vittoria dei Decepticon neanche la nipote di Starscream il traditore.
"Eh senti, tu non eri più interessata all'altra parte? Ti godi il panorama?"
"Cielo, no. Manco fossimo gli unici transformers rimasti su questo primitivo e patetico pianeta terra. Inoltre il tuo posteriore è andato a farsi friggere, perché io qui non lo vedo. In tutti i sensi."
"Ti piacerebbe sorella. Il mio culo sta dove è ovvio che debba stare, per ora, grazie, non ho bisogno di una fottuta principessina che gli dia una lucidata. Ho visto di peggio, zietta.
I pugnali sono in fondo."
"Zietta?! Sono in fondo!" Lo riprese Duvja, scrocchiando l'adamantio delle giunture.
"Queste feriscono per molto meno."
Remix rise, Smokescreen e Bulkhead lo incenerirono.
"Che c'è?" Si mangiò i guanti l'auto bluastra.
"È carina."
Non per 67, né per noia, perché erano autobot e quella ragazzina una Ingannatrice.
Era una questione di *principio sgangherato di ere andate a Creatrici*, Arcee lo scartò mentalmente e lo gettò in un cestino della spazzatura, spegnendo una sigaretta sulla lancia di Knockout, che sbuffando trascinò Starscream al centro della camera, ancora dalla parte Decepticon della questione.
"Questa ti interessa a proposito?" Riprese Remix.
"Preferisco il pungolo laser, grazie lo stesso. Ops!" Lo urtò la violetta.
"Ti chiedo venia."
"No." Le porse l'arma caduta, cavaliere.
"Colpa mia, affatto. Miss Redwing.
*Per sbaglio*"
La bionda sorrise.
Mentre Mirage badava bene di rimpossessarsi dell'asta a blocco presente nel mini arsenale, all'inutile tentativo del tenente suo ex partner di accaparrarsela per primo, Skyfire Senior si accostò alla figlia di Overlord, le porse un cannone a mano che la zelante agguantò solo per sbatterglielo sulla guarnizione dell'elmo.
"Patetico. E poi io mi dovrei dichiarare inferiore e sottostarvi pure. Sembrano protoforme" Girò intanto la Corrotta intorno a67 , furtiva.
"Grazie mille. Detto da te!"
"Tornando a te, *James* ... sono stupita. Come te la sei fatta? Un go cart ti ha tagliato la strada?"
"Stronza di periferia, mi pare giusto, il nome, come non negartelo, ahm ... si, allora, non ci tengo a rivangare il passato, ma tipo ... una brutta discussione? Beh o un paio, facciamo cinque o sei, con un f4 phantom arrabbiato? O tre. O un esercito.
Di brutte discussioni. Mah ...
Preferirei evitare di parlarne con una rinnegata che non capisce manco quale sia la sua parte dopo tutti questi cicli stellari a farsi fregare da Comandanti fantasma" fece le virgolette con le ex giunture "e divinità andate in pensione.
Chapeau, Skyfirina."
"Non dirmelo! Tu? Evitare di parlare a me?! Chi mai potrebbe non capirti, sei così adorabile..." lo divorò con le ottiche fiammeggianti l'ormai sua superiore  tecnicamente.
"Era una squadriglia oppure un caporale? Quella discussione? Ti hanno lasciato qualche arto connesso o hai subito trattamenti a Velocitron ab Vos e perciò li possiedi ancora? Hai pagato Shockwave?"
Girò ancora, spingendolo contro uno spigolo della misera camera a legno e inchiodando le rosse ottiche in vesti di simulacro contro il suo muro portante da ex Capitano di fregata distrutta.
"Shockwave o magari tua madre Elita?"
La destra di Bumblebee scivolò all'elettricità sinistra e resse la tentazione di eseguirla solo per tre o quattro astuti click di bordata.
"Che cosa ne sai tu di mia madre, *rinnegata*."

"Ah eh Varian, non dovresti?"
Fu il destino, al solito, o la scaltrezza di Knockout a chiamare gli adulti in aiuto.
Intanto, *la spia per ovvietà* non avrebbe comunque lasciato una Secondina sorpassarlo.
"Non hai risposto alla domanda. Quale discussione? E con chi."
"Una persona con cui non avrei mai voluto farla, Phine, ora chiudiamola."
"Ahahah." Fu Karnilla a ridere malefica per lei, rompendo il silenzio ormai imbarazzante.
I presenti si voltarono in sua direzione e glielo restituirono.
"Perché... è alto poco più del mobile e ... dire finiscila così, a una vosniana insomma tipo ... Finiscila! Andiamo guardatelo! Non posso essere l'unica che ..." Continuò la triple changer in forma umana, con una vocetta nasale del tutto irrichiesta che fece girare le ottiche della violacea.
Reduvja aveva ribrezzo dei Tarniani, come tutti i Perfidi, ma quella in particolare le stava iniziando a fare un effetto che pur non garbandola riusciva ad attirarla oltre ogni blocco di azzardabile sdegnatissimo pudore.
In un gesto repentino e criminale, Deveraux caricò la colt, la collegò alla cintura e la seconda cosa che dopo il colpo a freddo la figlia di Ebenezer dovette parare, fu una scarica a volt parecchio elevati che rischiò di farle perdere i sensi.
Il ragazzo avrebbe anche soffiato sulla canna, non fosse stato Kaon più solerte a eseguire gli ordini e fargli bere la stessa medicina ben prima che si decidesse a risolversi una buona volta  in personaggio a tutto tondo.
"Daaaah!! Merda!"
"Da quanto volevo farlo, non hai ide ..."
"113.
Può bastare. Ora, vediamo se ricordo ... tu" esitò Ebenezer per qualche nano di fronte a quella prova straziante e ridicola.
Non c'erano altri modi di definire l'abominio di Kornelia, che infatti lo fissava con uno di quei ghigni che non vedeva da secoli e che le avrebbe ben volenteroso strappato via dalle sembianze angelicatamente meschine.
"Elizabeth, si?"
"Porque?" Rispose la ragazza, confusa.
"Non importa. D'ora innanzi è vitale che scegli, scricciolo, da che parte ripporre le tue aspettative, se me lo concedi ahehm" cambiò ovviamente tono di voce subito dopo "TESARUS!!"
"Signore. Si signore"
"Smettila di scolarti quel mi rifiuto di domandare come e se i terrestri adoperino l'invecchiato al di fuori del lavaggio dei pavimenti delle navicelle spaziali ed illustra a mia figlia i piani di assedio appena stilati."
"Ah deh ... signore?"
"Megat ... *nessuno* aiuti la mia reietta anima, Nickel?"
"Si. Si. Potevi dirlo trenta stronzate fa! Vieni, bambina."
E mentre la dottoressa pensava a mettere un freno all'ennesimo rinvio di questioni, chi era stato stordito aveva sentito proprio la fatidica battuta.
*la parte non riavviata del proprio processore* l'aveva sentita.
"Ed ecco" riprese la f16 tenendolo a filo di ottica.
"Oh, maledetti i 13 ... no" si lamentò la spia in anticipo.
"I ricordi si fanno strada nei tuoi miseri cip, Bumblebee."
"Qualcuno le chiuda quella boccuccia"
" Le tue membra si fanno pesanti? Il rimpianto d'una trascorsa di stentati omicidi avvia e disattiva quel che resta della tua pavida scintilla? Hai voglia di sfogarti col pavimento o di sfogarti in generale con qualcosa? Qualcuno? Vuoi che siano i miei servo a offrirsi volontari? Oppure vuoi che sia Karnilla a sfidarti?"
"Oh Primus ... qualcuno le spari"
"È così non è ve ..."
"Redwing, ora basta! Hai parlato anche troppo per i miei gusti, ricorda che siamo pur sempre in una situazione del tutto eccezionale." Avvertì velenoso Starscream tra i denti, a mezza bocca.
"Torni a rivangare i suoi demoni indicibili." Incedé bisbetico di fronte ai litiganti, mostrandosi feroce solo una goccia di ciò che ampiamente già sarebbe bastato a sovverchiarli ambedue.
"Per quanto riguarda il moccioso, l'elettricità che gli scorre addosso è un terzo persino della *mia* Corruzione. È indecoroso per una Ingannatrice mostrarsi potenti solo verso chi non esiste.
Non credo tua madre vorrebbe assistere."
"Mia madre non è qui."
"Non sto parlando di Stephanie, Josephina."
"Io nemmeno, *papà*."
Duvja incedè pesante e impietosa con il tacco destro incidendolo al centro della coscia sinistra di 67, ancora incapace di attivare le armi, specie in simulacro.
"Daaah!!! Perché?! Perché sua madre non è qui?! Deh in che senso papà??"
Starscream rovinò un altro inutile sbuffo a terra.
"Knockout, occupati della principessa.
"Io?! Ma ..." sbuttò il chirurgo, evidentemente dalla parte della nipotina acquisita.
"Per quel che la riguarda ha perfettamente ragione a rimarcare ..."
"Knockout.
La Rapida ha stilato un contratto ere spente con *noi* dopo l'ultimo conflitto. Non lo ricordi, per caso? Chi firmò quelle carte? Penso forse Trevor avrebbe da che ridire."
"Mh." E persino la giovane aston, in ogni suo grammo di pavidità, si fermò a rimarcare tra la falchetta ed il vecchio, ostentato usurpatore.
"La rapida, Starscream, o Sommersa? Perché non credo di ricordare Trevor su quei possedimenti, se me lo concedi, quanto piuttosto la mia famiglia.
Redwing non la tocco." Disse il dottore, ringhiando e se a Kornelia sembrò un'impressione, il suo solito malleabile sorriso mostrò due canini che di norma neanche Arcee Overlord, che da sempre condivideva con il terzo di Megatron, scontri a lancia e scontri a lancia, aveva mai notato.
"Farei attenzione alle tue alleanze passate, fossi in te. " ciò detto, cedette il passo alla violetta e girandosi le accennò un inchino.
Starscream, inesorabile, fu più svelto e impietoso con quella rossa vernice.
"Traditore.
Devo rinfrescarti la memoria? Su chi ha vinto sul rialzo ovest quel giovedì d'inverno?"
Il dottore chiuse le ottiche, sperando con ogni semiasse interno d'anima ancora intatta di potersi scusare con sua sorella a storie finite.
*Principessa*?"
Reduvja risolse, come le era di onere, più che diritto.
"Faccio da sola, zio Knockout, e me ne ricordo."
Annuì.
Chiuse i servo, girò i tacchi dei razzi, estraendo finalmente il destro dall'ex stabilizzatore del malcapitato, che infatti si lamentò ancora e regale, si fece da parte, rabbuiando appena un millesimo della sua ilarità da programmazione d'avvio.
Il Capitano *James* non disse niente e quando ciò accadeva c'era da preoccuparsi. Si alzò, oltrepassandola, a mezzi sensori raggiunse il dottore, lo spinse e alla seeker si limitò a un gelido:
"Tu prega non abbia mai un grilletto contro di te, *Skyfire la Vendetta *"
"Adesso ti infilo qualcosa su per il ..."
"*Bambini*?".
Si incrinò il traballante legno dei soffitti dell'ultima base racimolata.
E prima che la tragedia potesse anche solo iniziare a considerare di avvinghiarsi alle loro cellule meccaniche, fu Ebenezer Breaker in soccorso del buono scotto di procedere, in guerra, amore e vita, qualunque glitch si prostrasse sui ponti spaziali, lastricati di rimorsi.
"Ne ho abbastanza di questo vostro rifiuto programmato di azione, per un atteggiamento che non avrete mai ragione di utilizzare. Perciò, è un avvertimento, dopodiché lascerò che sia la Madame qui a prendersi cura di voi."
Li eseguì calmo e lento; scrocchiando le giunture delle dita delle mani.
Erano ancora mezze ossa umane dai trascorsi simulacri, indi il rumore suonò ancora più pungolante e decezionevolmente letale.
"Oppure Starsmearc."
"Tu che lasci qualcuno fare qualcosa, *tesoro mio*" parlò Stormrider dopo quasi un megaciclo di silenzio voluto, arsenico e letale.
"Come se potessi permettertelo. Se dipendesse da te ... Non dicevi che i seeker non vivono bene circondati da *muri di pietra*? Ti consiglierei di stare molto attento" gli sfiorò il mento con una grinfia lunga, affilata e fiera, reggendo le sue iridi carminio.
"È relativamente facile per chicchessia cadere a precipizio."
Nickel questa volta non si trattenne da un sussulto, si spostò di fianco a Kaon e corse verso l'interruttore della luce.
"Io so solo che ho un grande freddo ultimamente. E l'ultima cosa di cui necessito è un malanno." Tossicchiò subito dopo.
"Specie se organico! Specie se organico."
Chiuse le finestre.
"Gli organici prendono i malanni." Evidenziò Tess, sforzandosi ovvio.
"E noi che cosa siamo adesso?" Provvide Helex ad estinguere ogni dubbio.
"Nessun robot può prendere virus organici!" Si arrabbiò il primo, prepotente.
67 non si fece intimidire e con un ghigno diabolico fu molto lieto di chiarirgli le idee a sua volta.
"Quijer ejz?" Chiese Vos nella sua lingua.
"Aermarkar nubjenska."
"Fermerker von rganikrer miscjevar?"
"Ezvjrankar mujir. Mjer staz aslejv. Significa si." si rivolse agli altri, legando una benda sull'ennesima ferita da mancato silenzio.
"Ma sono più di una parola sol ..." tentò Predaking, gelato dagli Autobot rimasti sul colpo. "Oh. Si. Scusate."
"Non ti preoccupare e tecnicamente in proiezione siamo umani, prego, possiamo rimanerci. Non è sempre simpatico contaminarsi. Una volta ho preso la ... com'era ah si, sifilide. Orribile. Davvero una merda."
Redwing lo squadrò da capo a piedi chiedendosi come diamine riuscisse quello svalvolato di una realtà opposta nonché sprogrammabile, a cadere sempre in piedi.
"Se ti ammalassi persino tu, doc, si che saremmo fottuti da Megatron in persona." Kaon non la pensò questa, la disse. Chiedendo poi scusa al *tizio* che aveva citato, comunque dietro di lui.
"Chiedo venia, *Caporale*."
"Non è rilevante.
Quanto tempo abbiamo, moccioso?"
"Non penserei a quanto, Signore. Ma a come."

E se nessuno più di Tarn della Divisione di Giustizia sapeva come dominarsi, per una volta Damus sul serio avvertì il suo madornale coraggio abbandonarlo, una scossa di paura nella scintilla. Inspiegabile, rimorso, veduta cancellata, tornata a perseguitarlo dopo dimenticanze validissimamente attuate per secoli.
*Strega*.
"Tuttavia" gesticolò poi la rossa con un ghigno, in direzione di Redwing
"i nostri nemici e i nostri futuri alleati si stanno disponendo, sarà il caso di fare lo stesso prima possibile, per quanto nei successivi passi e successivi capitoli ciascuno di noialtri avrà a che ridire con il destino.
È il futuro e solo io posso saperlo.
A ... malincuore."
Girò i tacchi.
Chiuse la previsione o la sentenza.

La seeker non disse niente, dinanzi al resto procedé solo a lasciare l'anticamera, nel corridoio dell'edificio di fortuna ticchettò impercettibile e flebile di fianco a suo ...

"*Papà*"

Nessuna risposta.

"Sire"

Esitazione, rabbia, dolore.

"Zio Starscream?"

"Cattivella?"

Stallo.

"Qual'era esattamente il potere di Nelia?"

La guardò un nanoclick, alzò le iridi perennemente funeste, concentrandosi dopo 24 vorn su quelle dell'altra, le distolse poi tornò a guardare fuori, verso i suoi, eterni, immensi demoni di portata.
L'orizzonte che ancora non era riuscito a squarciare con suo fratello Thundercracker.
Vide grida, urla strazianti, le ombre e qualche sprazzo di ocra misto a rude sangue umano di quei tempi di guerra che erano andati distrutti in partenza, quando era nientemeno che un ragazzino, imperterrito a dimostrare a quell'imbecille di suo padre quanto facesse danno una parola o anche solo non dirla affatto.
Sapeva che era trascorso, anche che pochissimo avrebbe potuto scientificamente ricordare.
E sapeva che Kornelia dell'Est, Redwing non la meritava, *non come lui*.

"*Duvjetta* ora basta."
"Stronzate, zio. Non ti permetto di rivolgermi la parola in questa maniera davanti ad ogni, dopo tutto quello che ho penato per te.
Per *voi*. Per le tue morose, le Creatrici, la Divisione! Manteea! Questa storia! La mamma. E Vos. E il ... resto? Parliamo del resto? Di quello che ho dovuto sopportare sul mio metallo grezzo e intaccato per tutti i tuoi viaggi interstellari buttati alle Galassie?
Padre?"
"Mah, sderajkar evirkayjr muji. Injvejankareja,
Reduvja. Estrij noijr mervajka."
"Esterainkos. Varian!  Mej vojs ka nejara  zepranska vurjenska mje? Mjeiajkan no bejinkar nojis? Mje!!
Kareska pojvan trjakas."
Rispose.
Pianse e le tremò la voce, in vosniano.
Nessuno dei presenti li comprese, neanche Vos e James perché non stavano usando la lingua corrente che la modernità aveva provveduto di rubare alla Perfidissima.
Non era essenziale.
Improvvisa e scossa come l'onda di una tempesta, mai più maremoto, per quanto quella parola e prima quell'altra riuscissero a causarle un immondo schifo anche solo a volersele fare piacere, anzi proprio per il fatto di farsele piacere per forza, Redwing prese l'irrevocabile decisione di affrontare Starscream di petto, buttarne giù le fondamenta e rivolgerne le radici bacate verso l'interno dei suoi sogni rotti solo per fargli saggiare appena una lacrima porpora del suo buio e altalenante, ormai ineluttabile quanto impercepito dolore.
Odiava le costrizioni, da terzi, come torture del processore più che fisiche; le era successo, l'avevano picchiata e costretta a picchiarsi, in quella prigione malefica, disattivata e riaccesa e a nessuno, non a un seeker, non a un cyborg, non solo a un transformers o una bambina, sarebbe dovuto mai spettare un provvedimento tale.
Una mnemosurgery depressiva di contatti interni, se Tarn non l'avesse salvata appena in tempo, riportandola sulla Nemesis, cosa che ovviamente non era stato in grado di confessarle; non avrebbe esulato quel bel processore che  si ritrovava dalla ruggine eterna e fu un tremendo frammento di passato che il *sire* cosiddetto aveva optato di *rimuovere temporaneamente* dai cip della sua ram esterna.
Non avrebbe portato danni al cpu, né alla memoria centrale, governata dal cna e dal frammento di energia principale della camera.
Era stata una manovra, non tra le sue più azzardate, almeno non aveva avuto gusto di lasciare a Knockout l'onere.
Tutto per "la colpa" di Redwing di rifiutare una ricarica.
Non era colpa di suo zio o di Sunstorm, quell'unica volta in fondo sapeva di chi fosse stata.
Involontariamente o per volere sbagliato di chi era intorno a lei.
Chi aveva avuto scosse tali in un contesto di ilarità che non dipendeva dal proprio, staccava il controllo, la sua mente amplificava il sentire, specie del dolore, la grande capacità che avevano di volare chiudeva le ali all'indietro, gli artigli rientravano nella mano, ferivano la pelle metallica, scavavano a fondo, nel tentativo di spegnere la camera e togliere la fonte primaria di morte, atroce, morendo per primi, per primi al male stesso.
L'errata percezione, spegneva però la fuga dal pericolo, la Corruzione, l'adrenalina, il suo cercare ed il resto della sua scintilla, portandola inevitabilmente, inesorabile ad uccidersi coi suoi stessi doni senza averne manco la contezza.
Un'incagliata ancora a laser porpora che non si sarebbe fermata manco a volerlo con ogni asse in frame.
Lei e Varian potevano provarlo assieme perché anche a Starscream era accaduto di avere una botta tanto ardua per un *brutto incidente da necessitare un intervento di mnemosurgery* da Shockwave, cosa che per onere, onore e passato tradimento, si era guardato molto bene dal rivelare non solo a sua *nipotefiglia* - come di lì avrebbe dovuto chiamarla - ma neanche a sua sorella, sua madre, a Cybertron, Iacon e Vos intere, verso le quali avrebbe pur tenuto doveri regali e d'esempio da rispettare, da compiere.
Si era guardato bene dal parlarne, a parte con il *figlio di Mirage* perché era il suo medico, perché era l'unico vero doppiogiochista rimasto e anche per un altro motivo, che era stato *l'ex seeker* a domandargli la cortesia di non confessare, manco sotto tortura di Ebenezer stesso.
Esatto, Knockout non era di Velocitron, né vosniano, ma aveva avuto un arco e delle ali, una volta.
Starscream chiudeva quelle serrature difettose e cigolanti del polso della sinistra ogni nanoclick che ripensava alla sua scelta malfidata di diventare un automobile e poi ...
E poi un tradimento ambulante per la sua vecchia ed infame camera spark.
Su poche faccende andavano d'accordo, da quando erano protoforme, certo era anche stata una questione di cavalierato, tradizione, oltre che banale cameratismo occasionale e di ritirata, avendo costantemente avuto a che ridire con pesci molto più grossi delle bravate di ciascuno.
La Casta era sin troppo vecchia, pure rispetto al pianeta stesso, per farsi di tali problemi.
Aveva parlato di Sommersa ad Arcee e a Optimus Prime ai tempi dell'Arca - in cui ancora gli sembrava di ricordare il tordo bibliotecario fosse stato vivo e vegeto, quello della loro dimensione, si capiva- a Ratchet, a Soundwave, Barricade, il finto sire di suo figlia e a Megatron, anche se con lui in molti sensi sapeva bene già ne fosse al corrente e tornando alle precedenti affermazioni, era comunque il chirurgo della nave a saperne di più.Non lo aveva detto al tenente  solo perché sarebbe stata una perfidia troppo abnorme persino nei confronti di Bumblebee.
Aveva tradito molte persone, per lui era un'arte ormai, perché dacché fosse stato acceso avevano tradito lui.
Gli avevano imposto male di vivere e sventura e sofferenza e martirio assieme all'approvvigionamento base e agli aggiornamenti del frame per diventare adulti.
Non era una coincidenza la sua voce si fosse abbassata e graffiata, non era una coincidenza lui e Loki in frame fossero completamente diversi, non era una coincidenza né una storica ovvietà non avesse più scelto di intonare una nota, se non a *lei*.
E non era una coincidenza avesse scelto di non farle vivere gli stessi tormenti, sebbene quel bastone non lo adoprasse più dall'ultima riparazione di base alla sua gamba sinistra, che pure gli ricordava il suo fato, ogni roboante notte i lampi inondassero a squarciagola il ponte nordest della Nemesis e lampi a forma di *S* squarciassero il cielo.
Era un'altra storia.
Che non le aveva raccontato.
Una delle tante quella della famiglia Specter.
Preferiva per Reduvja restasse un'utopia quel superbot blu dalla spada stellare possente e un minicon per aiutante e una sciocca principessa rinchiusa in una torre piuttosto che addestrata dalla Decepticon Justice Division ...
Esattamente come per lei la neve.
Quella bambina non era mai stata tecnicamente sua o di Stephanie ma alcune di quelle bugie continuava a dovergliele troppo.

Il tempo il vero nemico.

~
"La prossima volta magari toccherò la torre più alta."
"La prossima volta. Ora fatti guardare, la nave sta per partire. E lo sai quanto a Megatron non piaccia aspettare."
"Devi sempre andare via ..."
"Magari la prossima volta ti porterò con me."
"Quale prossima volta? Sono passati 6 vorn da quando..."
"Lo sai, neanche io avevo sogni alla tua età. Non avevo assolutamente niente e quel niente, sul quale tuo nonno tutti i giorni posava un qualcosa, di peggio di niente, non era destinato che ad un profondissimo e orribile vuoto."
"Così non è che mi spingi a fare di meglio."
"Eppure, Redwing, io non sono tuo nonno. Sono solo tuo zio."
"Ma ... come faccio a sapere ... aspetta, rispondimi prima di ...!"
" Comandante Skyfire, l'armata è pronta."
"Quando sarà il momento, *Josephina* un giorno, lo capirai."

"E tu ci sarai quel giorno?"
~

"Aspetta non, non era che i vosniani avevano rinunciato a tutti i poteri?" Balbettò 67 infilando la giacca di pelle.
Non aveva realmente spina dorsale e la miseria ancora online era di sicuro fuggita in Antartide.
O anche ad aver fatto finta di nuovo comunque sopra al Canada.
"Non avrai *quel* potere, Kornelia?"
"Qualunque fosse starebbe a me adoprarlo, caVo." Disse serpentina, scoprendo canini d'argento e fissando Reduvja di sottecchi, con la coda dell'ottica sinistra.
"Non trovi?"
Almeno, pensò Ebenezer alle sue spalle, non lo aveva interpella ...

"SSignor Ebenezer?" Sibilava ancora conferma il giovane aspide.
"Mh." Tarn si accese la pipa.
"Quel potere, *James*.
Esattamente quel potere"

 

*Kornelia non aveva alcun diritto, se non una pallidissima tempra di somiglianza d'attrazione per la piccola sicaria, di farle rivivere da capo quel che era successo ere spente in quella prigione dimenticata da Primus e dai 13*

Ma Stormrider diritto non lo aveva mai né calcolato e né studiato.

"Questa non è una prigione, Phine."
"Ah no? E che cos'è, Rita?"
Scatter l'aveva guardata, gesticolando con i servo senza artigli, sbattendo le ottiche, le uniche rimaste, sul suo piccolo visore e nella sola parvenza di lingua che conosceva, le aveva risposto.
Pur a suo modo.
"È una scuola."

*blame it on the city how I'm ballin*
*when we run through*

Le incise parole dimenticate sulle mura granitiche della roccaforte di Windblade, sotto mentite spoglie di collegio rieducativo per protoforme di criminali.

"Skyfire? Ti senti bene?"
"Redwing?" 67 provò a chiamarla,
Starscream a salvarla che dir si volesse, più e più volte, mentre i circuiti, le rotelle, gli ingranaggi avvelenati di mille tormenti, bugie, tradimenti, ansie, preoccupazioni, segreti, più o meno convenientemente detti, che nel suo processore si erano susseguiti ciclo dopo ciclo, aggiornamento dopo aggiornamento, capello dopo capello e spegnimento dopo affondo di lama, a Redwing sembravano come un vortice intriso d'ogni bestemmiata ira di Creatrice avvelenata, qualsiasi forza antica potesse vagamente avere la forza di immaginare.
Era strana la calma.
Il reflusso d'immagini in successione, senza più il filtro della paura a riportarla indietro a quella neve, quel freddo, di quel pianeta che somigliava a una mistura tra Kostrobna e la Russia degli umani, l'Albania ai più preparati.
La primogenita di Overlord l'aveva localizzata apposta in un luogo dal quale né seeker, né auto, né astronavi, né jet potessero fuggire. Codeste erano le principali alternative di trasformazione delle protoforme di ambo le fazioni. E ambo le fazioni avevano dei rifugiati al tempo della conclusione del secondo Conflitto, quello da cui i fratelli 67 erano usciti semi indenni - Prowl *Housefire* un po' meno.
Molti di questi era sconveniente per gli affiliati di Garrus 9 contro la Lost Light rimanessero online.
Era di facile intuizione quanto se i figli dei vincitori fossero sopravvissuti, i vinti non avrebbero mai potuto rivendicare un terzo Conflitto e poi una successione periodica.
La storia non si era mai fatta con la pietà, nemmeno presso di loro.
Nella storia vinceva da sempre chi otteneva la grazia, mai il perdono.
Sunstorm Skyfire vi aveva incluso sua figlia.
L'assassina, la rinnegata.
L'erede del tradimento, obbligata, dal corso del fato a quella come risoluzione meno peggiore di altre.
Pregava l'Allspark e gli Antichi e sperava con tutto il suo spark di non ritrovare la Corruzione di una sparkling su una femme senza volto e senza mani.

"Empura ... Empuraria? Come hai detto che si chiama?" Strideva la gola, irritata dalle basse temperature.
L'avrebbe chiamata così perché si sentiva troppo organica in quel posto dimenticato pure dalla Decepticon Justice Division. Molto strano, lei non la conosceva ancora.

Josephine *Reduvja* Svardilia del vorn 2.013, ripose il pugnale di adamantio nel nascondiglio tra la fusoliera e la parte di parastinchi che le avevano lasciato.
Fredda e meschina.
La giovane femme rame dinanzi alle sue ottiche girovagava col visore acceso, due ottiche grandi e arancioni, priva di sorriso, semiappendice respiratoria e scatola vocale. Le sue dita oblunghe un tempo munite di artigli erano risolte ad appendici di legno su palmi senza demarcazioni. Le gambe perfette, su un frame da acrobata, arcere, alta, scattante, lunga, spaventosamente somigliante alla figlia del nemico che la stava interrogando, i gesti di Rita erano ansiogeni come pastiglie di chimica da terapia genica, eppure la nipote del secondo di Megatron aveva capito dall'epoca si sarebbe dovuta fidare di qualcheduno di reietto per poterne uscire in modo sicuro.
Un'altra cosa, era muta e se a Redwing piacevano tanto le chiacchiere, *Scatter* non era tacuturna, visto che gesticolava nano dopo nano con più convinzione.

"Empurada, giusto. Mio zio me ne aveva parlato una volta, figurarsi, spara tante inutili cazzate. Sicuramente diceva sul serio lì, no?"
L'altra smise di fissare il muro, si girò verso la violacea e un allarme scattò nello stesso preciso istante.
"Cosa? Che cos'è? Che hai fatto, glitch, come osi evitare di rispondermi?"

Nessuno sapeva all'epoca che individui della loro datazione, aggiornamenti o frame da rottame, nel caso specifico di Rita, potessero ritenersi in grado di scagliare dei sortilegi o controllare forze in grado di sovverchiare interi assetti o resemblanze di assetti prima ancora che potessero decidere di verificarsi - perché Redwing ancora nel presente non era del tutto sicura di aver vissuto quei ricordi che Lei Sapeva Chi la stava forzando a ripercorrere.
Nessuno si sarebbe dovuto mai meritare di riesumare quella chiave da quella tasca maledetta, aprire quella porta e
magari ingozzarle una medicina troppo amara pure per essere mescolata.
Eppure la sola questione da considerare miscela per Kornelia era tratta, anche se il suo spark era sempre restio a quella tipologia di sofferenza.

Di cosa era fatta l'anima?
Si era chiesta Redwing da protoforma.
Il ricordo c'entrava qualcosa? Semmai avesse scelto di non possederne o cancellare le proprie emozioni dopo aver agito, come aveva fatto Shockwave, posto che suo padre e Megatron avessero detto il vero, sarebbe riuscita a sbarazzarsi della debolezza? Avrebbe avuto solo  Corruzione? Non ne avrebbe avuta affatto? Si sarebbe scoperta una Creatrice?
Avrebbe mai potuto rinunciare seriamente al peso di quella corona?
Di quel potere?

Col senno del poi quel ricordo non sarebbe manco stata la cosa peggiore.
Come tutte le resemblanze di media portata era doloroso anche il solo ricordare in media potenza.

Figurarsi una malefica illusione.

"Scatter"

Due.
Tre.
Quattro.

"Scatter. Rispondi alla domanda.

Cinque.

"Fermi!"
Sembrava dire la muta.
"La state uccidendo, fermatevi!"

"Scatter tu ... tu hai parlato."

"Tu lo sapevi ..."

"Scatter."

"Era troppo tardi, Redwing.
Non si poteva fare niente comunque."
"Ma zio Starscream, lei ..."
"Lei è morta, tesoro.
È andata offline cinque mega fa."

Sedici.

Si diceva non fosse facile colpire un seeker fino alle radici più oscure della camera spark, né della nera anima o dei nervi saldi, tesi e brulicanti che ogni volta scattavano se qualcuno, fatta eccezione se stessi, decideva di mostrarsi restio a collaborare al loro volere.
Si diceva che fossero stati creati per essere crudeli, pazzi, visionari.
Servi? Per qualcuno più pazzo di loro, forse.
E si diceva che la galassia non sarebbe mai potuta essere abbastanza Perfida per la Perfidissima.
Eppure Redwing se la era chiesta quella perfidia, l'aveva cercata, quando andava a ricarica e quando si accendeva, quando ingoiava liquido vitale e lo rigettava, dal campo di addestramento, a quello di battaglia, alla sua scodella la mattina.
A Stanca di Cercare.
Lo avrebbe mai letto qualcuno il suo diario di bordo?
Sarebbe mai valso qualcosa? La pena?
Un indizio?
Una bordata?
*Un alito appena accennato?*

Quei supplizi dimenticati?

*Basta*

Diciassette.

*Kornelia, basta! Lascia la ragazzina!"*

Ventiquattro
"Phine."

"Scatter."
"Cattivella!"

"Aiutami!"

*Kornelia!*
 

E come la prima volta, un incubo gelido dalle steppe ghiacciate non scelse altro che di restare tale.
Gli incubi di certo non erano sinonimo di evoluzione, men che meno programmata, come non lo sarebbe stato ripetere sbaglio dopo sbaglio le stesse orme infangate, ma non aveva scelto lei da chi aveva ripreso, ragione per cui ...

"Cattivella, siamo ancora in missione."
Suo zio - suo padre - insisteva e mai avrebbe pensato la sua voce graffiata e orrida le sarebbe parsa piacevole.
"Bimba. Sono tornata."
"Che sta succedendo adesso, che altro dovete dirmi?"
Perfino ai Megatronus pareva importare qualcosa di lei, alfine.
"Redwing, perché piangi, siamo noi!"
Strideva Kaon.
"Signorina?"
Isabeau si era ripresa dallo standby dell'ennesima illusione, insieme a Eiden.
"Tutto bene, confettino?"
Knockout e gli Autobot chiudevano le ultime finestre rimaste aperte, nonostante le sbarre e sebbene il famoso virus terrestre fosse ben restio a lasciarli lavorare in pace, stranamente a ciascun componente della squadra incriminata ...
"Io la conosco da un niente di che ma mi sembra che funzioni"
Forse persino agli ultimi arrivati -posto che tutti loro erano ancora in proiezione umana, Karnilla, Deathsarus, Louise, la prigioniera e Remix di Velocitron - sembrava stare a cuore in modo alquanto esagerato la salute fisica e mentale di Reduvja, che altro non tentava se non lievi scosse, tic nervosi, dai grandi occhi argentei ai riflessi rossi delle pupille, dal bistro nero ricurvo, al tacco curvo degli snelli spilli ai piedi, mentre lacrime sincere, vivide e incandescenti, rigavano via come frecce giù da un'assediata rocca un immenso pandemonio di oppressione.

"Skyfire? Sante Nefaste, Redwing, ti senti bene?"

"Quel po ... tere, 67." Ticchettò sotto i denti che battevano su e giù e non la lasciavano un secondo.

"Esattamente quel potere."

E Stormrider, la fantina di tempeste, rise, stringendo gli artigli in un gesto di vittoria.


 

"È triste."
Contorto ed affranto dalla stupidità di una tale notazione in una simile circostanza, Thucker avrebbe facilmente detto se stesso in grado forse di barattare pure l'intera ala o la sanità di quella ferita che si era ritrovato a seguito dell'ultimo scontro, in cambio di una pezza sull'ironia sempiternamente idiota del fratello o anche solo di una pezza sulla sua scatola vocale e basta.
"Jimmy ... " si contenne comunque verificando con la coda delle ottiche la vipera predacon nell'acquario dello stesso verde petrolio della sua carrozzeria non avesse anche fauci estendibili.
"Io non credo che alla signorina Mirage o quel che ... ora è adesso la ... signorina Mirage interessi la nostra opinione immancabile, fratello."
"Ma devi ammettere che stanno messi peggio di noi ancora una volta. Insomma voglio dire lei non era una gran sventola all'inizio della storia? La lasciano qualche capitolo e guarda! Là che abbiamo fortuna! No?!"

Come ogni racconto che volesse rispettarsi, a qualcheduno sarebbe sempre toccato spezzare una veduta di lance a mo' di avvenimenti inframezzati.
Solo il maggiore degli Skyfire sperava vivamente non sarebbe toccato a loro due.

"Ah Racey, Racey." Fu Overlord in persona a tuonare dietro l'infausta scorrimento.
"Come previsto almeno questa coda di organicità un vantaggio me lo porta, come dissi.
Bene. Molto bene."
"Non avrai sul serio rapito la sorellina di Knockout " scortato dalla figliastra traditrice ovviamente, considerava il vecchio volatile, giocherallando con gli artigli sulle sbarre della gabbia.
Windblade si che sapeva rendere oltremaniera il concetto di insopportabile.
"Per farne un'estensione del tuo cambio di frame?! E lasciato invece la Nemesis intonsa per il loro ritorno?! Ti si sono fritti i circuiti?"
"Ah signori miei, vorrete perdonare l'insolenza di mia figlia numero due."
Venne al solito scostata gentilmente verso la parete dirimpetto.
"Dove ero rimasto? Oh già.
L'ultima reliquia di Corruzione" sorrise estendendo la mascella quadrata e provocando appisitamente l'ultima cattura con un'esca.
"Miseriaccia!!" Strillò il minore dei Comandanti prigionieri, di nuovo molto opportuno.
"Non vorrei mai essere nei panni di quella bisciacon."
Thundercracker, pur volendo con ogni risma in corpo pensare all'incolumità di sua nipote, o all'ultima misera parte di rispetto rimastagli per Starscream, anche alla fine di quella avventura, Skywarp l'avrebbe strozzato.

Nessuno poteva sapere che c'erano sempre state ed anche in quell'occasione, sezioni della Nemesis, usurpata o meno, non occupate solo dai cirripedi spaziali.
"Dahh!!" Esclamò schifata una prima voce dalla media risonanza.
"Guarda cosa sono costretta a sopportare per le tue idee balorde. "
"Per le mie idee geniali, vorrai dire: come dice sempre zio Deveraux, *devi osare per poterti ritenere alla portata di chi ti scartavetra i solenoidi*" una seconda voce più alta fece eco nei condotti d'areazione accanto alle turbine, per fortuna delle intruse, spente.
"Sono sicura, Ariel, tu stia ripetendo una accozzaglia di citazioni dai colleghi di nostro padre. E Bumblebee non è nostro zio. È nostro fratello.
Purtroppo "
"Beh è innegabile la differenza di età quindi allspark o meno, anche se è giovane lo stesso pure se ci portiamo tutti questi cicli, io lo chiamo zio."
"Si ma non è il punto, idiota! Papà ci ucciderà quando verrà a sapere che siamo scappate. "
"Pfff ucciderà la maggiore semmai, io sono una povera povera vittima illusa e costretta dalle fauci di una lupa tremenda dh ehi!"
"Silenzio " la zittì l'altra con un servomeccanismo. O una zampa, visto che si trattava di una demipredacon, una cybertroniana la cui scintilla era doppia, come spesso si verificava per le nuove generazioni di Iacon.
Sua sorella gemella, Ariel, da parte di madre, era di qualche orn più piccola, stesso codice genetico e protoforma, colori e segno zodiacale opposti. Ladywolf o *Wolfie*, come sempre la chiamavano da quando era bambina, era identica d'aspetto e carattere al suo sire biologico, Orion, della realtà TfA, meglio noto come il suo ancestrale e celeberrimo omonimo, come Optimus.
La minore, era la scissione esatta di frame e processore della congiura tecnorganica di decepticon e autobot, di Kaon e Trypticon, delle Creatrici e dei Transformers, di Megatron e del Comando di Cybertron: la custode della tela di Eukaris, la regina delle bestie maledette, la madre della scienza proibita studiata da Shockwave.
E sfortunatamente, anche se lui ne avrebbe fatto volentieri a meno, anche di 67.
"Blackarachnia ragionerebbe come me e tu lo sai. Quindi prendiamo la Skyfire, i prigionieri di Overlord a bordo, vinciamo il conflitto e torniamo ad Iacon vittoriose. Ah se vuoi mi porto nostro fratello a Sommersa e ti faccio lasciare la corona da papi ... bleaah!!" Strillò la sirenoide sgrullandosi un parassita spaziale dai circuiti.
"Toglila! Ce l'ho ovunque!! Mi prude tutto!"
" Questo posto " la sgridò l'altra, neutralizzando la bestiola con gli artigli e la sua ascia. "Non è casa nostra, principessina. E già il fatto che siamo sole col nemico implica che a siamo dalla parte del torto due volte e b seppure non ci ucciderà Overlord lo faranno Prime e zio Sentinel quando torneremo ai nostri digit. O zio Ratchet!Per mille allspark Prowl e nostro fratello almeno erano in una vera missione. Assegnatagli!"
"Oh. Ops"
"E comunque stiamo girando in tondo "

"Jimmy. Per l'ennesima volta. Hai perso troppo energon secondo me, stai delirando."
"No!! Thundercracker ti dico che sono loro guarda!"
"Come fa Optimus Prime della TfA ad essere una femme? E non esistono le .."
"Sirene?! Come quella??"

"Non credo che stiamo girando in torno, Wolfie"
"Ariel. Ma questi sono i fratelli di Starscream..."
 

"Sto bene."
"Thz, bene, figurarsi." Le rideva in faccia ora, dire che erano ancora in simulacro quindi doppiamente non avrebbe avuto e non aveva senso.
Aveva sempre quegli stupidi incubi Stormrider o no, quindi era anche diventato uno zio/patrigno disgrazia ambulante iperprotettivo.
Mentre percorrevano le scalette intrise d'umidità e chiusura forzata di mesi di reclusione - per quanto un anno terrestre per loro fosse banalmente riconducibile a una manciata di breem - Redwing Skyfire, Starscream Astrum Varian, Megatronus di Kaon, Karnilla Breaker, la Divisione, Tarn, Kornelia, il manipolo degli autobot rimasti, gli infiltrati, i predacon, i valletti dei volatili, tra cui pure Isabeau e, naturalmente, 67 e Knockout, a tutto pensavano meno che quella storia sarebbe terminata in breve.
O in bene.
Dalla Pandemia terrestre non era passato davvero un anno e Redwing dalla non solennità delle due ciocche rosse instrecciate ai capelli argentei, presagio d'un infausto corrispondente aggiornamento, non aveva perdonato Starscream come Tarn non aveva perdonato a Megatron l'aver consultato il Diavolo e Quickdrawn Sparrow - o chi per lei - per una conferma del futuro possibile contro chi - dato che si parlava comunque di entità primarie come le Nefaste - il futuro lo masticava dacché fosse stato creato il tempo.
Nessuno di loro si sarebbe mai detto esente da problemi di ansia o gestione del processore dopo settimane di standbye come pure dal senso di vuoto che una interruzione non programmata di un corso di eventi come il loro inclusa gente perduta per strada o lasciata nelle segrete di una nave volante fuori dall'atmosfera, avrebbe già di suo comportato.
E nessuno di loro, su questo anche il traditore per eccellenza aveva ragionissima, si sarebbe ben fidato di una volpe come quella che aveva deciso di riaprire loro le porte all'ormai dissacrato dai fermi e dalle zone di restrizione delle ultime leggi, mondo degli organici.
Ma che altro avevano a disporre?

"Parleremo più tardi della tua piccola assenza, Tarn mi ha già assicurato Stormrider rimane con loro. Allora sicuro non devi dirmi niente? Di solito quando cambi pettinatura tu ..."
"Ti ho detto che sto bene.
Zio. E il biondo slavato mi annoiava. Così ho copiato il tuo ciuffo.
Problem?"
"No. Of course not." Rispose l'ex zio.
"Well then. Ora ti sbrighi? A quelli non piace aspettare."
"E neanche a me infatti." Si impose poi di limitarsi ad oltrepassarla in malomodo.
Reduvja sbuffò.
Un'oblunga figura in un trench rosso e una mascherina rifinita d'oro, aprí loro la porta di un piccolo hotel a 3 stelle su un molo secondario della sezione ovest delle vie di Venezia.
Uno troppo infimo per essere considerato dai ricchi vacanzieri che approdavano in laguna e troppo da spie per i comuni mortali.
Erano sempre lì a lavorare come decepticon, dopotutto.
"Ah ssssisi." Sibilò la discutibile uscere battendo due volte i tacchetti delle Louboutin.
"Per di qua, Milord vi attendeva ieri veramente.
Ma suppongo non ci siano problemi" Non mancò di rimarcare la viscida Angelica, facendo rumore con l'arrugginito e fuori contesto mazzo di chiavi medievale.
Di lei si sapeva molto poco come di quel misterioso benefattore che in ultimo aveva deciso di rispondere al loro appello.
Per idea e ordine di Megatron, Starscream non avrebbe potuto rifiutarsi di accettare neanche il demonio in persona fosse stato dall'altro capo - e non lo era manco lontanamente - ma fosse dipeso da lui e Redwing, il capo lo avrebbe reciso con i suoi stessi artigli, poco ma sicuro.
"Ricordami, Generale" fu Arcee a rompere il silenzio per tutti, scrutando Ebenezer di sottecchi, schivando svariate trappole di fattura e data discutibile.
"Per quale motivo non possiamo fidarci?" Kaon la anticipò, bloccando con la destra la freccia a un centimetro dalla sua guancia sinistra.
"Diciamo solo, bambina mia" aggiunse Tarn, prendendo la prole per mano e tirandola nel contempo via da Kornelia "che arrivati a certe questioni pure fidarsi dei buoni è da cattivi." Fece l'occhiolino a Redwing con l'ultima frase.
"Ma sono sempre il nemico." Bloccò poi col braccio sinistro una palla da demolizione chiodata e la scaraventò sulla parete opposta dell'uscita dell'ultimo svincolo del corridoio attraversato.
Quasi non se ne erano accorti, ma la hall di quel discutibilissimo palazzo sembrava non aver subito mutamento alcuno dal 1300 dopo Cristo o giù di lì.
Le mura erano fredde e spesse, quasi a doversi difendere da un improvviso riesumare catapulte, lo spazio oscenamente largo e surreale per contenere solo una poltrona, un pianoforte, un camino e un violino, poggiato sciattamente a terra e accuratamente a qualche millimetro dal tappeto di pelle di coccodrillo, cosa che a Knockout causò quasi uno svenimento visto che era abbinata a quadri con intarsi e cornici in rame e oro rosa; in ultimo dalla porta laterale, manco da una reception, che peraltro manco era presente ad attenderli, al posto dell'ennesima esponente della casta Danieli ad accogliere la loro tremenda Caronte, Angelica,  gli agenti trovarono un inaffidabile collega sulla quarantina, di media altezza, un domino di scarsa fattura e colore nero al collo, stivali da cavallerizzo ai piedi e una giacca di velluto verde che Knockout notò ancora una volta essere in assoluto disaccordo con il resto dell'abbigliamento.
"Ah si!" Esclamò sconsolato il *nobile* padrone di casa, accennando alla martoriata carta da parati dissacrata dalla trappola vanificata dallo Sterminatore poco prima.
"Ancora? Lo stesso intercalare dopo qualche riga?" Il commento molto poco paziente di quello.
"Ce la usate qui a far perdere la pazienza."
Kornelia ovviamente sghignazzava e faticava a contenersi.
A volte più di tanti altri doni maligni era tanto difficile prevedere il futuro.
Quanto fare silenzio.
"Lungi da me voler intaccare la vostra, Generale Ebenezer."
Lo stucco di Tarn all'azzeccare del titolo fu grande quanto quello di Starscream a riconoscere chi avesse di fronte.
"Ma la avevo fatta rifare ieri. Penso Mary mi ucciderà una per tutte visto che il castello è suo."
"Locksley?!" Stridé l'ex f16 a fauci a terra.
"Ma ma come ... dopo un migliaio di a ... deh sulla terra? In simulacro?!"
Non era affatto da Starscream contenere l'invidia o l'inopportunità di un piano di tradimento, figurarsi l'entusiasmo della mera chance di vittoria a causa della possibilità di poter contare su un buono ...
Il suo adamantio non faceva che muoversi e sbrecare vernici a destra e a manca al passaggio delle sue dita.
La poca Rossa rimastagli era invece dormiente per scandalo.
"L'unico e il solo, Astrum" intanto l'interpellato tolse il mantello e la maschera, rivelando un raffinato arco ancora addosso alla fusoliera della giacca.
"Dalla nostra parte?!"
"Zio, non dicevi che dovevamo fingere noi di trovarci dalla loro?" Si intrufolò Redwing scostando la governante in malomodo quasi addosso a Isabeau e Eiden.
"Oh ma che modi!" Sbottò Angelica.
"Non sapete con chi avete a che rendere, Vosniani. I miei poteri trassscendono pure la vossstra Corruzione."
"Disse la tipa in rosso dal discutibilissimo espediente mefistofelico." Rispose Isabeau.
"Secondo me non ci conosce abbastanza, Red possiamo mangiarla?" si fece sentire l'ex falchetto.
"Infatti." Confermò la più anziana.
"Ho una certa fame."
"Grazie, Angelica." L'attendente si intrufolò come suo uso e le indicò la scalinata, più per trarla in salvo che cacciarla via davvero.
"Sappia che questo deporrà a favore di un extra sul mio stipendio, Milord."
"Neanche a dirlo, cara, neanche a dirlo, anzi hai la serata libera, penso io agli Ingannatori."
"Perfetto, siamo tutti di quartiere, quindi." Fece Arcee guardinga.
"Tu ne sapevi qualcosa?" Chiese il tenente a 67.
" Per chi mi hai preso, sono un cecchino nella mia realtà e una spia. Sei tu il ricognitore ..." rispose il dio di tutte le rigirate di manica"
"Un regalo della parentela della mia Adorata. Come si dice a caval donato ..."
"Si spara in bocca." Riecheggiò Starscream al posto della ex moto blu.
Le trappole volanti sembrava averle perse di vista eppure qualche nanociclo prima erano presenti.
Il suo ex Comandante della scintilla invece, accortosi di essere praticamente sottoesame da mezzo plotone circa l'identità di chi ancora non si era degnato di offrire loro un posto a sedere o presentarsi, si decise a vuotare il sacco.
"Oh deh si. Praticamente Lord Megatron vuole che ci affiliamo a questo disgraziato di un ex visone perché ancora dopo tutti questi secoli e scintille di ere spente possiede le armi migliori della galassia, bah! Come se ci servissero le armi. Abbiamo i nostri poteri mica per niente, dannazione, siamo decepticon!"
"Ex volpe, semmai, grazie, Comandante, non sei cambiato di una virgola e pensavo la vostra famosa guerra fosse finita, dimenticavo, mio zio acquisito, sua Signoria, da un traditore a un altro, ti porta i suoi saluti, cattivi si intende, mentre invece mi fa tantissimo piacere constatare che il vero fulcro dell'impresa sia ancora online e senza un graffio." E detto ciò, rivelandosi, accennò un inchino.
"Sir Robin, miss Redwing.
Al suo servizio."
Reduvja Skyfire non disse niente, a parte un mero sorrisetto in direzione di chi ancora avvoltoio si stagliava alle sue spalle, verso il quale da quando aveva menzionato i poteri - e anche prima - aveva avuto qualche sospetto in positivo.
Suo padre non era un demonio tanto efferato, dopotutto, quando sapeva ricordarsene.
Non gli avrebbe dato soddisfazione, come nessuna prole avrebbe fatto, ma in fondo, per andare a finire a Hood per farsi perdonare tutte quelle bugie, Starscream a lei ancora un po' ci doveva tenere.

Recare contropartita di colpe commesse, ammettere di fronte a una corte estrema, marziale o meno, lui, egli, dalla toga nera come il nulla più assoluto - perché neanche il male era peggio del nulla, neanche il sangue peggio della follia - non lo aveva  talmente ritenuto nella programmazione di base che persino i suoi aguzzini avevano preferito formattarne il processore prima di servirsene come arma.
Una cena di gala prima di un matrimonio, dopotutto era cosa importante, molto importante
Il suo mantello era stato fatto ordinare prima della ricerca della mocciosa di Starsmearc, la sua modalità alternativa terrestre era stata programmata per rimanere inattiva, l'altro suo potere innescato di contro per un'effettiva reazione d'urto di tripla facciata, vista la location dell'impresa di linea e dell'appuntamento o come il Generale stesso avrebbe detto, il rendez-vouz.
"Non ho intenzione di dar soddisfazione al nemico, questo mi sembra evidente."
"Si signore." Rispose la piccola umana nel drappo rosso e il fare serpentino che lo aveva accolto nell'elegante terrazza giardino pensila del famigerato ennesimo hotel della cittadina terrestre in cui sempre si trovavano.
"È in ritardo?" Sedette gelido l'alto ufficiale, deponendo un elegante e incastonato bastone d'ebano e lega di Kalis più che acciaio terrestre, ad uno spigolo del tavolo a lume di candela, sulla terrazza con giardino pensile, prenotata.
"Ho saputo che la cerimonia sarà domattina presto."
"Ma si, Generale glielo confermo. Tutti gli Ingannatori d'alta esponenza sono invitati e mi è stato confermato la sua consorte non avrà alcun problema dato il vostro legame primario".
Sorrise.
Adorava Angelique Dubois come organizzatrice di eventi romantici, fossero sorprese d'accozzaglia alla autobot o sinfonie d'incorruttibile genialità, alla Megatron.
Il suo Megatron ...
Qvello a cui dofefa dire danke!
"Den einzigen Abschnitt seines Funkens genommen zu haben, der wirklich zuverlässig ist." Schioccò le labbra come un frustino sul bordo levigato del calice di bianco dalle bollicine color ape.
"Piace molto alla mia fiancata quando parli tedesco. Specialmente di quell'argomento..."
E come sempre avveniva nei loro sotterfugi ed incontri sul lavoro, assolutamente non concessi, dalla prima volta in cui era cominciata, l'inconfondibile timbro del suo Hummel lo avrebbe riconosciuto anche senza sintetizzatore e audiorecettori.
O col t cog in bocca.
"James!" Si voltò con accento europeo l'ologramma di Sir Ludwig Von Blitzwing Keller, accidentalmente rovesciando il monocolo che teneva sulla pupilla cibernetica in sostituzione della sua ex ottica sinistra.
Cinque artigli da aggiornamento illegale ticchettarono sul tavolo, mentre due Louboutin sotto un completo di Gucci da giorno accavallavano due scolpiti ex stabilizzatori da asfalto.
"La laguna di notte ti dona." Un mezzo guanto di pelle sgusciò sul bastone e ne saggiò la fattura.
" Per più tardi?" Si morse il labbro.
L'altro alzò il calice e poi camminò con due ex digit fino al suo gracile polso.
"Rischi in qvesto modo? Tua ottemperanza ad informazioni peggiorata di netto?"
Fu interrotto al solito dalla lingua del suo per sempre Secondino.
"Ahm si ..." si staccò poi 67 dal bacio inaspettato, pulendosi il labbro inferiore da un piccolo morso del consorte. "Porta male prima delle nozze, Blitzy lo sai."
"Quindi è vero!" Rise la testa matta, gustando la prima portata di sushi.
"Kornelia e Tarn ..." gesticolò poi con le posate.
Bumblebee sorrise, affondando i canini nel salmone.
"Dah è un diversivo. Ma ho conosciuto la ragazza " bevve poi avidamente, mantenendo le ottiche del pur sempre nemico oltre che amante, a portata di glock.
"Reduvja? "
"Ja. Molto simile ai doppi dei tuoi ex colleghi e dehm la Corruzione è vera. Suppongo Ratchet mi debba un turno extra, ma Starscream non la sa usare ... per quanto assurdo. Oh Red si e si Tarn e Stormrider a quanto sembra sembrano dalla stessa parte. Per ora" Masticava e parlava, in dissonanza con la sua eleganza, le sue dimensioni, le origini, pur sempre non misere per quanto spesso venissero prese per tali per la sua lingua biforcuta l'innata scorrettezza da velocista e tiratore scelto.
Le auto veloci non erano brave persone.
Blitzwing lo amava per questo motivo.
Amava come quel moccioso era cresciuto sotto le sue ignobili ali rinunciando a spegnersi dopo l'incidente su quella stupida missione seconsaria.
Era un moccioso all'epoca.
" Tua mendeh aechitettatrice e mefista provveduto rubare loro innesti?"
"Ahhh ecco per quello temo di doverti una sculacc eh una scopata e sigaretta, amore mio. Ho perso la scommessa anche con te alla fine. Ma li ho presi" Morse un nighiri posandoci sopra le labbra fin troppo e poi sorrise.
"Mi hanno torturato, buonissimo comunque sia! Ordine tuo?"
"Mh. Atroce. Una cosetta economica, come piace a te" rispose freddo voltando nuovamente faccia.
"Dimmi di più "
Poteva farlo anche in proiezione, era solo meno ovvio.
"E costretto all'ologramma."
"Increscioso"
"Sono dalla mia parte. Prime e mio fratello invece ..."
"Posso immaginare i tuoi screzi con i tuoi ex commilitoni e pur sempre familiari"
"Già. Ahehm. Ex. E ora abbiamo Blackarachnia, Winfblade e le Creatrici contro! Stai capendo? Quella Skyfire è un'attira sciagure di qualità assoluta"
"Ho intercettato mezza divisione terrestre a bordo di piano di Blackarachnia. Bestiaccia immonda fuole precedere mosse di Qvuintessa, confermo tua supposizione, ma non è dalla loro parde. Creatrici tradito lei come tradito noi e autobot."
"Mh. Quindi è stata lei a osare, forse non le ha pagate o forse ha cambiato idea e adesso è nostra nemica perché gli siamo di ulteriore rogna. Folle. E mi fa paura." bevve Bee di nuovo. "Insomma anche per i miei gusti ... a volte è orribile quanto sia simile a certe parti inespresse di me quella donna. Bhh! E poi che sia mia mamma, meglio non ci pensi a che potrebbe farmi se sapesse gli ultimi sviluppi. Che è anche la ragione per il piccolo favore che ti avevo chiesto, ahm"
"Condivido. Comunque Loki Laufeyson e il fratello gemello di Redwing sono con me. Ignoro la Nemesis e Overlord. Ma questo aggiornamento, Bumblebee? Pensavi non lo notassi?"
"Uh una cosetta. È nelle tue corde, no? Mi sta grande?"
"Überhaupt"
James schiaffeggiò la sua mano sotto al tavolo.
"Dopo, tesorino. Ora stiamo ancora lavorando, possono spararci. Allora, dicevamo?"
"Mio nome Blitzwing" afferrò quello in risposta il suo ex servo destro, tirandolo e afferrandogli il collo con l'altra mano.
"Ah!! Lud eh Lud Lud Lud, dopo, ho detto" 67 gli puntò uno dei suoi pungiglioni alla gola.
"Ci sono tre cecchini laggiù, in risvolte di temporeggiamento" fece poi scivolare l'altra mano sul bastone e alzandosi dalla sedia si avvicinò al consorte, sedendoglisi sulle ginocchia e accarezzandogli il pizzetto per non dare nell'occhio.
"Mi sei mancato troppo per aspettare ora che ci penso." Disse a voce alta, facendola squillare per bene.
L'altro non se lo fece ripetere e, capita bene la strategia, assolutamente condivisa, strinse la vita della spia scelta contro il proprio grembo, allargandogli le cosce e ponendo accenni di succhiotti sul suo collo, quasi strappandogli il colletto già slacciato.
"S-Sul tetto a sinistra ci sono Reduvja, la DjD e suo zio, a destra Stormrider e gli altri Autobot, ahh!! Era la mia preferita questa camicia, sinceramente."
"Te ne ricomprerò una più bella."
"Mhm. Odio quando mi togli le parole di bocca. Allora quella cosa?" Bee strinse i suoi ciuffi più lunghi tra le dita e portò le sue labbra contro le proprie, mentre il guanto sinistro scivolava ignobile lungo la ex fusoliera dell'ex nemico o amante o qualunque cosa fosse in quel nanosecondo, in cerca di una modalità da disarmare.
Ottenne solo un sonoro ceffone sul retro dei suoi pantaloni
"Blitzwing!!! Stiamo lavorando o no?"
"E mi piace farlo armato." Si alzò quello elegante, affacciandosi alla balaustra, bastone alla mano.
Deveraux raccolse la giacca dal proprio posto, la poggiò delicato sulle spalle a mo' di mantella, lo raggiunse e scrutò un momento la laguna, sotto il cielo tetro, nuvoloso ed inquieto.
Scariche arcuate d'argento e oro sfilavano troppo cariche per non sfrigolargli la voglia di dare sfoggio di ignobile potere.
Ma quando.
Ma come, se avevano i servo legati?
"Una volta mi hai dato un'ottima idea, Blitzy. E seguendola ti devo una onesta carriera da disonesto di tutto rispetto.
Oltre che da Guardia d'Elite."
"Prego, caro, non c'è di che."
Lo guardò melenso, accennandogli al resto dei componenti della fazione sgangherata, rifacendogliela quella proposta, che se altri nobili, stregoneschi antagonisti amanti avrebbero accettato, pur ferendosi nel frame, lui lasciandolo integro James sapeva già bene gliela avrebbe respinta fino in capo a Cybertron.
"Dovresti già conoscere la mia risposta a questa domanda, caro Hummel."
"Si lo so o ehm ... non ti avrei chiamato anche perché non sai cosa abbia dovuto inventarmi per far si che accettassero ed inoltre per non finire senza t cog eh noi due ... come la squadra di Redwing beh ... è complicato."
"Nondimeno. I nostri click si contano su un palmo di tre digit."
67 rise, poggiandosi alla balaustra di schiena.
"Empurada a parte, magari potresti sfazionarti. Che so ... Potresti aggiornarti. Cambiare. Gradi. Diventare Ammiraglio e per tuo conto discostarti dalla scialla di Megatron della nostra realtà una volta per tutte. E noi se ti avessimo in squadra non dico avremmo la vittoria ma una buona sezione di armi da fuoco a tripla potenza di sicuro. Parlo io con Optimus, sono abituato. O se per il momento è proprio inevitabile accordarsi, con Reduvja! Thz. Presuntuosa ragazzina" imitò poi Redwing Skyfire, facendo ondeggiare i ricci biondi e scuri.
Schioccò un passo, a due, a tre, agganciò la sua vita, dove in modalità robot Blitzwing teneva due cannoni, unica arma che il Generale possedeva sia da jet che da tank.
Schioccò un bacio senza lingua, un bacio d'addio. E Ludwig sorrise, soltanto lui, senza gli altri tre. Mentre due ex ottiche cobalto erano il solo bersaglio a cui il suo spark avrebbe mai osato un cenno di rifiuto.
"Lo sai come finisce la nostra scappatella ogni posto che ci inventiamo, 67."
"Ma perché sempre così, perché insistere ancora! Oramai sono passati cicli! Persino i nostri lo sanno."
"Normalmente non darei che un ordine di fare fuoco, mein geliebte. Accontentati che abbiamo un nemico comune, che non vi faremo del male, ma che più che andare a bert da me non avrai mai."
"Ah beh. Se proprio insisti."
Deveraux avvicinò le labbra alle sue, per staccarle un nanoclick in anticipo, voltarsi verso il tavolo e prendere un datapad e un registratore.
"Avvocato."
"Prostituta."

Redwing dal suo canto era guardinga, sospettosa per natura.
Non si fidava del padre - perché sicuramente Prime era suo padre - di quell'idiota di Deveraux, figurarsi di lui medesimo.
Era nata per cercare tracce e scovare incompetenti, più precisamente era la dea dei traditori, anche se ancora non lo sapeva.
Mai avrebbe potuto accettare di ignorare cosa la sua Corruzione le stesse dicendo solo perché qualcuno aveva ben pensato di fingere di attirare il suo ex amante con l'inganno e sperare di dargliela pure a bere.
"Non mi piace. Non mi piace per niente, vedrete che quel cretino ci farà uccidere."
"Silenzio. Non riesco a sentire" la gelida risposta di Ebenezer.
"Come osi, brutto zotico! Sentirei che ha da dire, sinceramente, avrei mandato Redwing.  Io. E non dovremmo far caso alla Nemesis più che a uno stupido stratagemma di diversione con un decepticon di un'altra divisione e dimensione e per giunta in rovina, mah??"
"Starsmearc. Prima che incarichi Tesarus di smembrarti e Helex di fonderti le ali davanti agli occhi, stai. Zitto."

Mentre i seeker bisticciavano e la DjD replicava e Kornelia tramava e gli autobot caricavano le armi, insieme ai sovrani dei cieli, Cassandra e suo padre, i predacon, gli autobot e il plotone intero, due improbabili amanti si guardavano complici e un registratore ignobile, stilava una irrevocabile, tratta testimonianza audio.

"Tua madre lo avrà non appena avrò il dipiacere di rincontrarla."
"Porta a Prowl le mie prese in giro, a Optimus le mie scuse e a Minerva i miei baci " lo morse un'altra volta, ancheggiandogli di fronte e lasciandogli una pistola.
"L'ho fatta lucidare"
"Lo vedo."
"Ah ... ti aspetto in prima fila domani"
"Anch'io. "
Rimise il mantello, l'elmetto prussiano, si girò, sorrise.
"Sono il testimone di Ebenezer."
Bumblebee sorrise, rinfoderando la maschera da battaglia, sostituita da una banale ffp2 da misure anticovid, visto l'ologramma.
"E io di Kornelia."

Mentre gli accordi e la tempesta tardavano, le brusche note di Masochism Tango su un vinile rotto e il piano di Angelique, armeggiavano la colonna sonora della più balorda e sventurara decisione che Bumblebee della TfA avesse mai preso da quando aveva fatto incarcerare un innocente a soli 14 vorn e nove cicli.


 

--------------


 

Oh mio Dio che cosa stiamo leggendo?😅🙈
Salve.
O meglio.
Mi dispiace.
Non mi viene in mente altro quando penso a questa storia visto che come molte serie tv che si rispettano, ha subito uno standby più lungo della G1.
Intendo tra la G1 e Beast Wars ...
Ok no meglio che non parlo.

Passiamo alle note, ringraziamenti e tutto?

Capitolo a tratti sfuggente, a tratti lungo,  a tratti chi lo sa cosa succederà, anche se spero di aver intrigato e risposto a qualcuna delle innumerevoli domande che il precedente aveva lasciato o la scia che avev ...

Redwing: Sta facendo un macello.
Tarn: Lo vedo. L'introduzione dei cataplasmi è venuta meglio

Allora velocizzo ulteriormente?
Più che altro ci tenevo a qualche noticina vecchio stile e vi lascio col ringraziamento di aver seguito e atteso e la promessa che il prossimo aggiornamento sarà molto più rapido 😊😅🙈

  - Il capitolo è dedicato "all'essere con" e all'essere Decepticon, visto che ci sono due piani, Deveraux, ovvero la mia personale reinterpretazione di Bumblebee di Animated e una Redwing che tra mille peripezie e flashback di luoghi orribili sta crescendo e oltrepassando la maledizione della somiglianza a suo zio, sua madre e mezza casta di Creatrici

  - da casa Prime abbiamo due nuove reclute che impudenti invadono la nave di Overlabbra e Overlabbra che ... è se stesso, per la gioia dei due idioti cosmici dell'ex Trio di Sicari

  - Wasp è presente nell'introduzione come cameo ma non credo che sarà presente nella storia, mentre la questione Knockout, Sommersa e company è strettamente collegata a un progetto che ho ancora in mente

  - Il matrimonio di Stormrider e Tarn è solo rimandato per adesso

  - Il pezzo della prigione è una sorta di tributo ai celebri "Educazione Siberiana" "Hannah" e "Sucker Punch" per chi li conosce in versione Duvja

  - Scatter è un tributo personale a Damus degli idw publishing, Tarn ci fai piangere come sempre

  - Robin Hood e Angelique Dubois vengono da Robin Hood della Walt Disney, anche se ovviamente qui sono individui, non animali di bosco

  - Blitzwing e Bumblebee appartengono a Transformers Animated e qui cito due cose: le fanart di pastelpaperplanes su tumblr e Reise Ohne Ende che trovate su Ao3 di suna_scribbles. È una trilogia in cui i due nemici e speculari si innamorano e salvano a vicenda, seguendo gli episodi della serie a partire da "Oggetti Smarriti" della season 1.
La scena della ferita, dei due smarriti e il dialogo sono in parte citazioni, in parte no.
Ve la straconsiglio perché è qualcosa di spettacolare, al contrario di come io scrivo questa coppia, fa piangere

  - Mi scuso se sono esplicita, ma Bee e Blitzwing che io ho chiamato Ludwig, sono amanti e sono gay. Ora negli idw e nei tf è canon come cosa se si pensa a Knockout e Breakdown quindi non mi sono fatta problemi. In Sick of Seek c'è anche violenza e abbiamo visto di peggio con Tarn e Kornelia quindi spero di non turbarvi.
 
 
  - Sapevamo della somiglianza di Tarn con Frollo e sapevamo che
—Chtylla— della quale ho citato una parte della nuova The Specter Bros 2, quando Starscream parla della storia che ha omesso a Redwing che vi dovete andare a leggere,   è un'ottima ispirazione e ottima mentore

Un abbraccio 😁🤷‍♀️

 

 
  
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