Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Allen Glassred    30/05/2021    0 recensioni
Una raccolta di prompt dedicata alla comparsa o al ritrovamento dei figli dei sei grandi Arcangeli: Lucifero, Michael, Raphael, Uriel, Gabriel e Gabrielle, collocata dopo la battaglia celeste di Bloody Sunset.
Genere: Generale, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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Amara
( Michael and Kelly's daughter )

NUOVA VITA

 

La giovane dalla chioma mogano esce di casa, malgrado la temperatura molto rigida: è infatti pieno inverno e sta nevicando, ma la cosa non le importa più di tanto. Anzi: pare quasi che il freddo non la stia nemmeno sfiorando e questa, ammette la donna che esce dietro di lei di lì a poco, è una cosa che la stupisce. No: no, non la deve stupire data la natura di sua figlia. Infatti colei che si rivela essere Kelly non può fare a meno di trovarsi a riflettere: sua figlia Amara è una Nephilim molto potente, in oltre suo padre controlla proprio il fuoco e, anche solo per questa ragione, sentire freddo per lei è quasi impossibile. “ Amara, torna qui! “. La chiama quasi in un sussurro la madre, ma la fanciulla fa cenno di no con il capo.

“ Mamma, ti prego: torna in casa. Avverto una Grazia molto potente nei dintorni, non vorrei che ti succedesse qualcosa di brutto “. Ammette semplicemente la ragazza, guardandosi intorno sospettosa. Ma Kelly scuote il capo con decisione, affiancando la figlia.

“ Non ti lascerò mai sola, a chiunque appartenga questa Grazia, non importa: tua madre sarà sempre al tuo fianco “. Fa risoluta la bruna. La figlia sta per dire qualcosa ma una potente luce quasi accieca sia lei che la madre: la donna è costretta a coprirsi gli occhi con le braccia mentre invece la figlia rimane del tutto impassibile mentre, in una luce intensa fa la sua comparsa un giovane dalle maestose ali: sembrerebbero essere due ma sono più grandi di quelle di un comune angelo, per un istante sembrano quasi coprire il volto del proprietario che, solo dopo alcuni istanti decide di mostrare il proprio volto ed il proprio sguardo di ghiaccio. Amara rimane dapprima sorpresa mentre lui prende parola con un tono freddo e serio.

“ Strano: solitamente i mortali non possono vedere le vere forme degli Angeli, a meno che non siano predestinati o non sia l’angelo stesso a volersi mostrare. I vostri occhi avrebbero dovuto bruciare, invece non è accaduto “. Sentenzia il giovane dalla chioma rossa. Kelly toglie lentamente le braccia da davanti agli occhi per poi capire di chi si tratta: anche se è molto simile a lui non si tratta di Michael, ma di uno dei suoi figli.

“ Amenadiel “. Sentenzia semplicemente Amara, rompendo ogni silenzio e rivelando che il ragazzo non è altri che suo fratello maggiore Amenadiel, figlio di Michael ed Anael. “ Spiacente deluderti, ma mia madre ed io possediamo una parte della Grazia angelica di Michael: anche se gli angeli compaiono nella loro vera forma di fronte a noi, non rischiamo comunque di perdere la vista. Desolata di averti dato una delusione “. Fa la ragazza, dura: ricorda l’ultimo incontro con il fratello Amenadiel, di come l’abbia disprezzata e di come le abbia detto che lei è solo una schifosa Nephilim da nulla, un errore che non sarebbe dovuto esistere malgrado, di fatto, anche lui sia un Nephilim proprio come lei dato che quando è nato, sua madre era umana.

“ Ho notato “. Taglia semplicemente corto il rosso, avvicinandosi di qualche passo fino a raggiungere la fanciulla. I due fratelli si trovano ora faccia a faccia, lei affronta il suo sguardo senza il minimo timore. “ Sei diversa: hai una grazia angelica molto potente, non sei come tutti gli altri Nephilim. Cos’è di te, che ancora mi sfugge? “. Sibila, rivolto più a sé stesso seppur di fatto, con una mano abbia sollevato ora il mento della sorella costringendola così a guardarlo nuovamente. Kelly osserva la scena senza intervenire: vorrebbe che Amenadiel e la sua Amara facessero pace e che, finalmente, si comportassero come fratello e sorella. Anche Anael ha provato a convincere il figlio, tuttavia ora dipende tutto solo da lui.

“ Che cosa vuoi, fratello? Perché sei sceso dal Paradiso? “. Chiede perentoria Amara. A quella frase lui non fa altro che fissarla intensamente per poi prendere parola di lì a poco.

“ So che non siamo partiti con il piede giusto, ma se sono qui non è per me. E’ per nostro padre “. Sbaglia o, per la prima volta, ha detto “ Nostro padre “? Amara rimane strabiliata nel sentirgli pronunciare quelle parole, mentre Amenadiel prosegue di lì a poco. “ Dopo la detenzione nel Cristallo D’Angelo, ha perduto la ragione. Non è più sé stesso, nessuno, nemmeno nostro nonno sa come farlo tornare il glorioso arcangelo del fuoco. La sola cosa che forse lo potrebbe scuotere, proprio come a suo tempo fu per Gabriel con sua figlia Gaby, potrebbero essere la Grazia e la vicinanza dei suoi figli. Tutti i suoi figli “. Precisa, lasciando sbigottita e non poco la bruna. Sgrana gli occhi per poi riuscire a prendere parola solo di lì a poco.

“ Aspetta: hai appena detto nostro padre? Hai appena detto i suoi figli? Cosa significa? “. Chiede: forse ha capito, ma per sicurezza preferisce accertarsi di aver capito bene, di non aver preso un ennesimo abbaglio, di non illudersi inutilmente. Amenadiel sospira pesantemente: non è tipo da chiedere scusa, detesta dilungarsi in cose come queste ma, pensa, in questo caso lo deve fare: è d’obbligo. Tenendo il mento della sorella tra due dita e guardandola intensamente decide di darle una risposta, mentre a quello sguardo lei non può fare a meno di arrossire vistosamente: è proprio vero pensa guardando il maggiore, che gli angeli sono meravigliosi e bellissimi, non si stupisce che sua madre si sia innamorata di un Arcangelo!

“ Vorrei… vorrei che tu venissi con me in Paradiso e provassi a parlare con… con nostro padre. So che probabilmente, non ho il diritto di chiedertelo, ma… ma te lo chiedo per lui, non per me “. Mormora semplicemente. “ So che probabilmente, non torneremo ad essere una famiglia. So che non perdonarti mai tutte le mie cattiverie, ti capisco: nemmeno io perdono me stesso, ma… “. La ragazza lo interrompe, ponendo un dito sulle sue labbra per farlo smettere di parlare mentre una lacrima furtiva scende dai suoi occhi.

“ Sei mio fratello: come potrei non perdonarti? “. Chiede semplicemente la fanciulla. “ Anche io vorrei solamente che fossimo una famiglia, che fossimo finalmente fratelli e non rivali. E se posso fare qualcosa per salvare nostro padre dalla follia, allora lo farò “. Sussurra solamente, commossa e sentendo in sé una sensazione mai provata prima: calore, pace come mai è successo prima di quel momento. In quel momento le sue ali fanno la loro comparsa, forse per la prima volta: sono due e sono lucenti, come fossero baciate dalla luce del sole. Kelly osserva la scena decisamente commossa, mentre la figlia si volge finalmente verso di lei. “ Vieni, mamma? “. Chiede, allungandole una mano mentre il fratello fa un cenno affermativo con il capo.

“ Coraggio, Kelly: non puoi restare qui da sola, con i demoni di Lucifero ancora in liberà e senza protezione “. Sentenzia, mentre lei non può fare a meno di rimanere sbigottita.

“ Io? “. Chiede, indicandosi con il dito. “ Siete sicuri che possa…? “. Chiede, ma stavolta è Amenadiel ad interromperla ed a darle una spiegazione.

“ Puoi venire con noi, non temere: possiedi una parte della Grazia di mio padre, non avrai problemi. In oltre, forse gli farà bene vederti “. Ammette finalmente, mentre a quella frase anche Kelly pare finalmente convincersi: afferra la mano della figlia, mentre tutti e tre scompaiono in una luce calda ed abbagliante: una nuova vita sta per iniziare, sia per Amara che per la sua famiglia. Una vita che certamente, non mancherà di riservarle sorprese.

 
   
 
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