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Autore: Farkas    30/05/2021    2 recensioni
C'è un argomento che non bisogno mai toccare con Gajeel Redfox: i draghi. Perché lui è stato cresciuto da uno di loro che poi lo ha abbandonato e da quel momento ha deciso di bandirlo del tutto dalla sua mente. No, non conviene mettersi a parlare di draghi con Gajeel Redfox... a meno che tu non sia Juvia Lockser. Perché con un vero amico si può parlare anche dell'abbandono di un genitore.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil Redfox, Lluvia, Metallikana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parlami di lui

 
“La rabbia e il rancore ti possono sbarrare la strada. Adesso l'ho capito. Bruciano l'aria che respiri, la vita, ti divorano, ti soffocano ma la rabbia è reale. E persino quando non lo è ti può cambiare. Ti modella, ti trasforma in quello che non sei. L'unico aspetto positivo è la persona che diventerai dopo. Se tutto va bene, un giorno ci si sveglia... e si scopre di non avere paura di affrontare il viaggio. La verità è, nella migliore delle ipotesi, una storia raccontata a metà. E la rabbia, come la crescita arriva a scatti e a strappi... e al risveglio offre un nuovo giorno alla comprensione... e una promessa di quiete.”
  • Dal film “Litigi d’amore”.
 
Per Juvia era un periodo tranquillo. Il suo adorato Gray era tornato sano e salvo da quella pericolosissima missione, e anche se era un po’ che non si faceva vedere alla gilda, la ragazza si sentiva tranquilla.
Forse dopo uno scontro del genere il dolce Gray voleva un po’ riposare, prima di tornare al lavoro… quando di colpo l’oggetto dei suoi desideri entrò dal portone e si avvicinò a Natsu, Elfman e Gajeel.
-Natsu?- chiamò il discepolo di Ur.
-Mh, che c’è? -.
-Gray, ora che ci penso sono un paio di giorni che non ti vedo in giro- disse Elfman.
-Dolce Gray, ci sono problemi? - chiese Juvia avvicinandosi.
-Ho sentito una storia incredibile, Natsu-.
-E sarebbe? -
-Gira voce che qualcuno abbia visto un drago proprio fuori da questa città- rispose Gray con sorpresa di tutti i presenti.
D’istinto, Juvia gettò un’occhiata verso Gajeel. Sapeva già come avrebbe reagito alla notizia.
Appena saputo dove trovare la tizia che diceva di aver visto un drago, Natsu e Wendy erano già pronti ad andare a interrogarla. Prima però Natsu chiese all’unico dragon slayer che fino a quel momento non aveva aperto bocca, se volesse venire con loro.
-Non penso proprio, si capisce che è tutta una farsa- rispose in tono seccato il moro.
-Come fai ad esserne così sicuro? - chiese Natsu.
-Ora sei entusiasta è chiaro, ma quanta volte hai già detto di essere stato ingannato? Tutte queste storie sui draghi servono ad attirare la gente, è per questo che le usano, cerca di capirlo una volta per tutte-.
-E se fosse Metallicana? È il tuo drago, giusto Gajeel?- chiese ancora Natsu.
Juvia non disse una parola, perché la faccenda non la riguardava, ma sapeva bene che il suo più caro amico si stava già arrabbiando. Juvia voleva un gran bene a Gajeel, ma sapeva che tendeva ad essere suscettibile. E che la cosa che più di tutte lo faceva infuriare era Metallicana. Secondo lui il suo genitore adottivo, lo aveva abbandonato e basta e in effetti la ragazza non poteva proprio dargli torto.
-Si, e secondo te che dovrei fare? Se n'è andato improvvisamente, senza dire nulla, non mi importa niente di lui! - chiuse il discorso Gajeel strappando Juvia alle sue riflessioni.
-Lui gioca a fare il burbero, ma in realtà gli manca tanto- fece in tono da cospiratrice Lucy, rivolta a Levy.
-Eh, già, lo penso anch’io- commentò quest’ultima.
“Potreste anche tenervele per voi le vostre opinioni, o almeno dirle dove il diretto interessato non possa sentirle” pensò stizzita l’ex membro degli Element Four, un attimo prima che i ricordi la raggiugessero, strappandola al presente.
 
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-Un’altra missione completata. Juvia e Gajeel, sono proprio una bella squadra. Shin-shin-to- fece Juvia, mentre lei e il suo compagno, tornavano a Phantom Lord.
Il dragon slayer si limitò ad annuire, masticando un bullone. Di fronte a quella scena, Juvia si ricordò di una domanda che da un po’ le ronzava in testa.
-Alla gilda, Juvia ha sentito dire che Gajeel è stato allevato e addestrato da un drago-.
-Sì. E allora? - sbuffò in tono sbrigativo l’altro.
-Juvia, si chiede com’è fatto un drago-.
-Avrai pur visto qualche disegno-.
-Sì, ma Gajeel ne ha visto uno di persona… Juvia è curiosa, ma se Gajeel non vuole parlarne, non fa nulla- si affrettò ad aggiungere la maga, notando che appena aveva parlato del suo mentore draconico, l’altro si era irrigidito.
In genere quando qualcuno gli faceva domande sui draghi, il giovane Redfox si infuriava, ma va a capire perché, non se la sentiva di zittire Juvia o di gridarle di farsi i fatti suoi.
-Il drago che mi ha allevato si chiamav… si chiama Metallicana. È grosso, ha quattro zampe, ed è tutto ricoperto di scaglie d'argento e di ferro. Sembra che abbia addosso un’armatura, ma in realtà sono solo i disegni sulle sue squame-.
Era un pezzo che si sforzava di non pensare a lui, eppure solo a parlarne gli pareva di averlo lì davanti.
“Che ho fatto di male? Perché te ne sei andato?” si ritrovò a pensare per l’ennesima volta. Poi notando lo sguardo curioso della maga dai capelli color del mare, pensò di aggiungere qualche altro dettaglio.
-Ha la testa quadrata… be’ più o meno e gli occhi bianchi, mentre la cornea è nera e ha segni neri addosso. Ha le ali tipo quelle di un uccello, e una lunga coda. Però, è l’unico drago che ho visto, quindi può darsi che gli altri siano diversi-.
Juvia aveva ascoltato con attenzione e interesse e si era più o meno figurata, la creatura che Gajeel aveva descritto, ma non riuscì a trattenere un’ulteriore domanda: - E dov’è adesso? -.
Il moro le lanciò un’occhiataccia e la ragazza capì di aver toccato un nervo scoperto e stava per dire che non lo voleva più sapere, quando si sentì rispondere.
-Non lo so-.
-Eh? - chiese perplessa.
-Non lo so. Un giorno c’era, il giorno dopo è sparito. Così, senza dirmi niente-.
“Perché cavolo lo hai fatto?! Dopo tutto quello che mi hai insegnato, come hai potuto andartene e basta?!”.
Il solo pensiero lo faceva ancora infuriare e star male, ed erano passati anni!
-Me lo ricordo come se fosse ieri: il 7 luglio del 777, quello stupido lucertolone semplicemente non c’era più! Sono rimasto per mesi ad aspettare che tornasse e niente! Sai è stato lui a insegnarmi la magia del dragon slayer, ma non solo. Ero un orfano, non avevo nulla, poi un giorno è arrivato lui e mi insegnato tutto… per poi andarsene, senza dirmi una parola-.
Il veleno nella voce del mago, avrebbe potuto fondere il ferro che tanto amava. Juvia non riusciva nemmeno a immaginare, come dovesse essersi sentito. I suoi genitori erano morti, certo, però non l’avevano abbandonata, malgrado la pioggia la seguisse da sempre e per questo, fossero stati spesso vittima come lei di discriminazione, prese in giro e offese. Non poteva nemmeno immaginare, come dovesse essersi sentito l’amico.
-A Juvia dispiace molto. Non voleva farti pensare cose tristi. È stata una stupida- mormorò la maga.
-Ahh, piantala. Non hai fatto niente di male-.
Non era proprio da lui, mettersi a consolare la gente, ma in fondo Juvia non centrava niente. Non voleva che si rattristasse… poi la pioggia sarebbe peggiorata!
-Davvero Gajeel non è arrabbiato con Juvia?-.
-No, non lo sono. Ora muoviamoci. Sono stanco, ho voglia di rincasare-.
 
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Da quel giorno Juvia era stata attenta a non menzionare i draghi in presenza di Gajeel e aveva suggerito agli altri membri di Phantom Lord di fare altrettanto. Però, in quel caso…
-Gajeel… Juvia stava pensando una cosa…- mormorò sedendosi accanto al vecchio amico.
-E cosa? -.
-Anche i draghi che hanno cresciuto Natsu e Wendy, sono spariti il 7 luglio del 777, no? -.
-E allora? - sbuffò l’altro.
-Be’ è un po’ strana come coincidenza. Magari… avevano un buon motivo per andarsene. Forse… dovevano fare qualcosa, d’importante-.
-E non ci potevano avvertire? -.
La ragazza sospirò: - Gajeel, Juvia pensa che tu abbia tutti i diritti di essere arrabbiato con Metallicana… però… se fosse davvero lui… a Gajeel almeno non piacerebbe dirgli in faccia, quello che pensa? Non vorrebbe chiedergli una spiegazione? -.
-Eccome, se mi piacerebbe! - ammise l’altro. - Ma mi giocherei la ricompensa della prossima missione, che questa storia è una panzana! Una tizia che ha visto diversi draghi, bah! Non ho tempo da perdere io. Devo assolutamente trovarmi un …- cominciò per poi interrompersi bruscamente, quasi imbarazzato.
-Un cosa? - chiese perplessa la ragazza. - Se a Gajeel serve qualcosa, Juvia lo aiuterà volentieri a trovarla-.
-Un gatto! - ammise seccato il moro. - Salamander e la marmocchia ce l’hanno! Perché dovrei essere l’unico dragon slayer senza gatto?!-sbottò.
Juvia comprese che la cosa doveva seccarlo abbastanza, ma sorrise divertita: - È bello che Gajeel, voglia diventare più come gli altri e avere nuovi amici! -.
-Ehi, guarda che non voglio essere da meno di loro e basta! -.
Juvia spera davvero che un giorno tu ritrovi Metallicana e che voi due possiate chiarirvi Gajeel… e che magari tu lo convinca a portare in groppa Juvia e il dolce Gray, per la loro luna di miele, quando saranno sposati! Juvia vuole che il suo viaggio di nozze sia memorabile e che cosa ci sarebbe di più indimenticabile di farlo sulla schiena di un drago?” pensò la maga dell’acqua, arrossendo all’idea di lei che teneva le mani attorno alla vita del suo adorato, mentre volavano alti nel cielo.
 
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I mesi passarono e a sorpresa Juvia si ritrovò in lizza per diventare ancora una volta maga di classe S. Alla fine però fallì e dopo tutte le vicissitudini passate sull’isola l’esame venne del tutto annullato.
-Che nervi! Tutta questa fatica per nulla- sbuffò irato il moro poco dopo la decisione del master.
-Pazienza, ci sarà l’anno prossimo… e poi Gajeel non era nemmeno in lizza! - cerco di consolarlo Juvia.
-Lo so, ma cavolo dopo tutto quello che abbiamo passato… mi sarebbe piaciuto almeno avere una rivincita con Salamender e invece niente! -.
-Puoi sempre chiederglielo quando torneremo a casa. Juvia è certa che Natsu accetterà-.
-Sì, forse lo farò… ma avrei preferito fosse una cosa più ufficiale- ammise il moro. - A te non scoccia non aver recuperato la classe S? -.
-Non tanto. Juvia può vivere anche senza ricompense da classe S-.
-Vero… anche se un po’ mi spiace per il Gamberetto. Forse si sarebbe un po’ irrobustita e avrebbe acquistato un po’ di fiducia in sé stessa, superando quest’esame-.
“Certo. E il fatto che tu abbia voluto fare da compagno proprio a Levy, era un semplice caso… se ti fosse interessato solo poter combattere nemici forti avresti chiesto a Juvia”.
Juvia non era immodesta ma si riteneva più forte di Levy ed era certa che Gajeel fosse più forte di Lisanna… ma dopo che quest’ultima si era offerta di farle da compagna, aveva accettato un po’ per educazione, un po’ per accertarsi che l’albina non fosse un’altra rivale in amore… e quando Gajeel le aveva detto che sarebbe stato il compagno di Levy, aveva supposto che il drago d’acciaio stesse cominciando a “fondere”.
Di colpo la ragazza vide il suo migliore amico alzare di scatto la testa, proprio come Natsu e Wendy, ma un sordo suono le impedì di chiedere spiegazioni.
Juvia imitò i tre dragon slayer e vide una sagoma alata, ben definita anche se alta nel cielo.
La voce di Gajeel risuonò di nuovo dagli anni: “È grosso, ha quattro zampe, ed è tutto ricoperto di scaglie d'argento e di ferro. Sembra che abbia addosso un’armatura, ma in realtà sono solo i disegni sulle sue squame. Ha la testa quadrata… be’ più o meno e gli occhi bianchi, mentre la cornea è nera e ha segni neri addosso. Ha le ali tipo quelle di un uccello, e una lunga coda”.
 
-Quello…- boccheggiò Juvia esterrefatta senza riuscire a completare la frase. Mai avrebbe pensato di vedere con i suoi occhi una creatura del genere. Era troppo distante per distinguerne il colore, ma Juvia pregò con tutto il cuore che fosse Metallicana. Un po’ perché così il suo amico avrebbe ricevuto la spiegazione e forse anche le scuse, che desiderava immensamente da tanto tempo… un po’ perché se fosse stato uno dei draghi che avevano cresciuto i suoi compagni di gilda, la strana inquietudine che sentiva nascerle dentro, sarebbe scomparsa.
Ma quello non era affatto Metallicana. Né Igneel, o Grandine. Quando si avvicinò tutti videro che le sue squame erano nere… e che le sue intenzioni erano tutt’altro che amichevoli.
 
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Dopo un buco di sette anni, il gruppo era finalmente tornato a Magnolia… e Juvia si era ritrovata con sette anni di affitto arretrato da pagare.
Per fortuna, Gajeel si era offerto di ospitarla, fino a quando le ragazze non fossero riuscite a trovare un accordo col proprietario di Fairy Hills.
Quando alla fine l’eccitazione per il loro ritorno scemò, Juvia andò a casa dell’amico.
-Juvia ringrazia Gajeel per averla ospitata. Spera di disturbarlo per poco, shin-shin-to- fece posando i bagagli.
-Figurati, nessun disturbo-.
-Acnologia era davvero un nemico tremendo… Juvia si sente una vigliacca, ma spera tanto di non vederlo mai più- sospirò la ragazza un attimo prima di rendersi conto di cosa aveva detto. Dire che sperava di non vedere mai più un drago a Gajeel, non era stato molto delicato.
-Scusa, non volevo ricordarti…-.
-Non fa niente. Certo non capisco perché ci abbia attaccato in quel modo. Metallicana non lo avrebbe mai fatto. Era un bell’egoista quando ci si metteva, ma… be’ immagino non fosse l’espressione di tutta la sua razza-.
La turchina rimase sorpresa. Gajeel non si era mai messo a parlare di Metallicana, di propria iniziativa. Forse era il caso d’incoraggiarlo… magari, parlandone si sarebbe liberato di un po’ di quell’amarezza che lo accompagnava da tutto quel tempo. Juvia ci teneva a farlo star meglio.
Era stato il suo primo vero amico e ne avevano passate tante insieme fin da quando erano a Phantom Lord e poi la ascoltava sempre quando parlava del dolce Gray.
-A Juvia piacerebbe sapere qualcosa di più di Metallicana, se a Gajeel va di parlarne. Juvia… Juvia pensa che dovrebbe parlarne con qualcuno, non per forza con Juvia, ma… -.
Il ragazzo non mutò la sua espressione: - Sai… mi hai appena fatto ricordare che una volta mentre voleva andare a caccia, si mise di colpo a piovere… -.
Juvia si sedette sul divano sorridendo, pronta ad ascoltare la storia di un bambino ed un drago, certa che Gajeel avesse scelto un ricordo che includeva la pioggia in suo onore.
 
 
 
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
E rieccomi qui alla mia secondo storia in questo fandom che come la prima parla dell’amicizia tra Juvia e Gajeel. È un tema che mi piace e che credo di poter sfruttare molto e a cui mi piacerebbe legare anche altri dettagli della serie. Questa volta per esempio ho inserito Metallicana in futuro forse metterò la Gruvia o la Gale. Ho voluto un po’ estendere l’argomento presentandolo in varie fasi della storia.
Vi lascio qui. Grazie per aver letto, ci vediamo nelle recensioni!
  
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