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Autore: Mr Lucifer    31/05/2021    1 recensioni
Adeline è una ragazza di 26 anni uguale ad ogni altra sua coetanea che sta per vivere un viaggio che la porterà a credere a ciò che prima le sembrava impossibile, la realtà distinta dalla fantasia, il sangue di uno e la legge di un branco.
Genere: Avventura, Mistero, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Cambiare vita, cambiare chi si è stati tutto quel tempo, cambiare le proprie abitudini e le proprie percezioni del mondo è questo che ho percepito durante il mio viaggio nelle profondità del lago della luna, perchè quando l'oscurità prende il sopravvento la luce diviene ancora più brillante.
Mi guardavo ancora le mani, mi sentivo come una farfalla che aveva appena lasciato il suo involucro, mi limitavo ad osservarmi solamente come se mi stessi guardando per la prima volta dopo tutti questi anni.
Il mio sguardo si rivolse alla luna che in quel momento era alta nel cielo e cullava con la sua tiepida luce tutto il bosco, poi mi misi ad osservare Dafnea «Mi sento libera come se tutti i miei problemi e tutte le mie paura fossero scivolate via in un attimo è questo che significa essere una sangue di lupo ?» il suo sguardo adesso era più serio ma allo stesso tempo più rassicurante «Tu non sei una sangue di lupo come gli altri, tu sei il ponte fra due civiltà, colei che porterà la pace o la distruzione fra i due popoli, Adeline» a quelle parole sul mio viso comparve un leggero sorriso e i miei occhi risplendevano di un bagliore dorato intenso «Non sono più lei, quella vita l'ho lasciata alle spalle, io sono Espel» il sorriso di Dafnea si fece più caldo e mi prese per mano portandomi verso nuovamente la grotta, li passammo la notte in tranquillità e calma.
L'alba seguente ci dirigemmo entrambe verso l'interno del bosco, non voleva dirmi dove mi stava portando, mi aveva accennato solo ad un campo base di un qualcosa, ma ancora stavo cercando di comprendere quello che era successo la notte precedente «Allora, mi vuoi dire dove accidenti mi stai portando ? Non mi piacciono le sorprese» dissi con un sbuffo mentre camminavano «Stia tranquilla mia regina, stiamo andando ad incontrare il suo popolo, la sua gente» disse mentre una libellula le si posava sull'indice mentre lei canticchiava una melodia dolce che rendeva il suo viso quasi angelico.
Mentre camminavamo mi misi ad osservarla con più attenzione quasi a cogliere i  dettagli più nascosti del suo essere, il suo sguardo era molto tranquillo ma allo stesso tempo freddo come il ghiaccio «Dunque, Dafnea è il tuo vero nome ?» le chiesi e lei girando il suo sguardo con ancora quegli occhi ramati brillanti «Si è il mio vero nome, io sono l'attuale sacerdotessa del tempio della Luna e la sostituta dell'imperatrice Meridia che venne eliminata nell'ultima guerra da una donna denominata "La tempesta del nord", una donna spietata e senza pietà per gli altri» mentre parlava il suo volto diveniva triste e malinconico come se stesse riportando alla mente brutti ricordi «Oh, perdonami, non volevo riportarti alla mente brutti ricordi» le dissi praticamente andandole affianco e sorridendole leggermente «Non preoccuparti mia regina, oggi è un gran giorno dato che una nuova regnante è nata per portare nuova gloria al nostro impero» la sua voce era ferma e rassicurante e mi infondeva sempre nuova forza e volontà di vivere.
Passammo tutta la mattinata a camminare ed i piedi ormai mi pulsavano dal dolore ma finalmente arrivammo dinnanzi a due grandi portoni in legno costeggiati da delle mura di pietra, li Dafnea urlò «La Luna splenderà ancora quando le acque si incontreranno!» ed in quel momento i portoni si aprirono e davanti a lei comparirono tanti ragazzi e ragazze poco più piccoli di età che ci fecero entrare in quello che è un piccolo villaggio perlopiù in legno e pietra ed una di loro si avvicinò a noi, aveva grossi scarponi in gomma verdi, pantaloni e maglia militari, collana col simbolo di un qualche gruppo metal e diverse macchie di colore nero su tutto il corpo come intendere che utilizzava la tecnica di mimesi militare.
Era una ragazza molto alta, all'incirca sui due metri e qualcosa, aveva capelli rasta lunghi rasati sul lato destro di colore rosso con occhi di altrettanto colore, sotto all'occhio destro presentava una cicatrice a forma di X ed aveva un corpo parecchio muscoloso, segno che praticava sicuramente molta palestra, comunque ci stava guardando da ormai un paio di minuti ed in particolare guardava me in cagnesco «Finalmente siete tornate e, Dafnea, chi è la ragazzina che ti stai portando dietro ? Dovresti sapere meglio di chiunque altro che questo luogo è segreto agli umani» sembrava portasse un discreto rispetto per lei, non si poteva dire lo stesso per me «Abbassa il tono, Aisha, quella a cui stai parlando è la nuova regina del nostro popolo, abbi un po di rispetto» a quelle parole sembrava che gli occhi della ragazza diventassero ancora più intensi e tutti quelli che erano attorno a noi cominciarono a fissarmi in modo strano «E lei sarebbe la nostra regina ? Mi stai prendendo per il culo per caso ?» disse quasi con un tono ringhiante nei miei confronti, quella Aisha mi stava già antipatica ma non potevo farmi schiacciare in quel modo «Cosa c'è, non ti va l'idea che una come me possa essere il tuo capo, rossa ?» le dissi con un sorrisetto ed in tono abbastanza altezzoso, non tipicamente da me ma in quel momento volevo dimostrare ai presenti di essere in grado di tenerla a bada, tuttavia la sua rabbia non fece che aumentare e i suoi occhi ora brillavano di odio intenso «Se davvero vorrai governare il nostro popolo allora dovrai dimostrare il tuo valore nella prova del fuoco della mezzanotte, allora vedremo chi sarà davvero degna di comandare sui nobili sangue di lupo» terminò la frase dandomi uno spintone buttandomi a terra per poi voltarsi ed andare vicino ad altre ragazze simili a lei, probabili sue seguaci.
Dafnea mi aiutò a rialzarmi ed ora il mio pensiero era solo di battere quella presuntuosa e farle vedere chi comandava davvero «Non farti trascinare dalle sue parole ragazza, lei è una guerriera esperta e potente, non puoi-» la interruppi mettendole un dito sulle labbra con il mio sguardo dorato sulla rossa «Non preoccuparti maestra, lascia fare a me, posso batterla» ormai era ovvio che quella notte ci sarebbe stato uno spargimento di sangue ed io volevo prepararmi al meglio per sconfiggerla davanti a tutti.
   
 
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