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Autore: May Jeevas    03/06/2021    1 recensioni
Hai imparato ad amarla e a odiarla.
La ami perché la gente intorno a te sembra ancora nemica.[...]
E la odi, perché in lei i ricordi e tutti i fantasmi che portano ti avvolgono come una nebbia che ti entra nei polmoni e non ti lascia respirare.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solitudine.
Hai imparato ad amarla e a odiarla.
La ami perché la gente intorno a te sembra ancora nemica. Tutti sembrano potenziali spie dell’Hydra e il tuo cervello grida subito al pericolo. Oppure quando ti senti ancora come una macchina assassina, ed è peggio perché da pericolo le persone diventano vittime, e tu il carnefice.
E la odi, perché in lei i ricordi e tutti i fantasmi che portano ti avvolgono come una nebbia che ti entra nei polmoni e non ti lascia respirare. Porta con sé gli incubi e le urla. Fa nascere una sensazione nel petto che a volte ti spinge a voler strappare il cuore dalle viscere con le tue stesse mani.
A volte ci rifletti seriamente. Ed è un pensiero che ha fatto radice.
D’altronde, saresti dovuto morire decadi fa.
Avresti voluto morire cadendo da quel treno. Sarebbe stata una sorte meno crudele.
E quando quelle radici sembrano ancora più profonde, qualcosa cerca di sradicarle. Un volto.
Un volto che appare in forse troppe foto sul tuo quaderno.
Captain America.
No, non Captain America. Steve Rogers.
La visita allo Smithsonian ha aiutato un po’ a ricordare. Frammenti e voci spezzate, e sai che appartengono a te, a quella che è stata la tua vita.
“Migliori amici fin dall’infanzia” faresti anche fatica a crederci senon lo avessi visto con i tuoi occhi sull’elicarro. Non reagiva, era pronto a farsi uccidere, era sincero, era vero.
Il ricordo di lui che era disposto a farsi picchiare a sangue ti provoca irritazione e fastidio. Quell’imbecille! Pensi involontariamente.
Però…
Quella preoccupazione, quella determinazione. Era reale. Ed era per te.
Basta questo a farti andare avanti, o almeno a provarci. Il fatto che sai che, a un certo punto, da qualche parte nella storia, almeno in una persona hai scatenato emozioni e sentimenti. Che almeno un essere umano ha tenuto (e forse tiene ancora) a te.
E mentiresti se dicessi che anche lui non scatena emozioni in te. Un calore da tempo dimenticato, la sensazione di appartenere a qualcuno.
La prova che sei stato… no, la prova che sei una persona.
Ed è abbastanza.
Tu sei abbastanza.
Perché se una persona è disposta a farsi uccidere pur di liberarti da una schiavitù infinita, devi davvero valerne la pena.
Vorresti crederci.
Il ricordo delle emozioni sul volto di Steve è un buon inizio per farlo.
Quindi, quando i pensieri prendono una piega troppo oscura, quando la pistola che tieni sempre con te diventa un po’ troppo allettante, ti concentri e ti aggrappi a quel quaderno. Scrivi tutti i ricordi; corti, spezzati, frastagliati che hai di lui. E trovi il coraggio di andare avanti.
Forse un giorno lo rivedrai. Forse un giorno riuscirai a tornare da lui.
Quando sarai meno spezzato, meno rotto. Quando sarai un po’ più simile alla persona che lui ricorda.
E per adesso è un motivo valido per continuare a vivere.

 

 

 

 

 

Angolino di May

Piccolo missing moment tra The Winter Soldier e Civil War.
Niente, non ho giustificazioni. Solo un migliaio di feels.
Grazie a Mela per la sua costante betatura.
Pomodori marci e critiche sono ben accette!
Mata ne!

   
 
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