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Autore: Khailea    03/06/2021    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
 
 
 
 
 
 
 
 
Erano passati più di dieci minuti da quando Ailea si era allontanata dalla classe, ma non ne erano passati nemmeno tre prima che il professor Zero si annoiasse e decidesse di cambiare la lezione, aveva infatti trovato molto più divertente l’idea di lanciare contro ogni studente dei coltelli, invece che torturarne uno solo.
A detta sua sarebbe stato un ottimo allenamento, perché non solo avrebbe costretto i ragazzi a far un po’ di ginnastica, ma avrebbe mostrato anche loro quali punti erano potenzialmente mortali se colpiti, e avrebbero imparato a trattare ferite causate da lame!
-Sono il miglior professore del mondo, c’è poco da dire.- disse l’uomo autocongratulandosi con se stesso, mentre da uno strano meccanismo simile ad un gigantesco mitragliatore continuavano ad uscire coltelli su coltelli.
Gli studenti intanto avevano provato a creare una barricata con i banchi, tentando di muoversi verso l’uscita.
-Ma quanti ce ne sono ancora?!- urlò esasperata Johanna, pensando ingenuamente quella tortura potesse finire presto.
-Abbastanza per l’intera lezione, e questi banchi difficilmente continueranno a durare.- rispose Zell quando uno dei bordi venne tranciato da una lama, dopo esser stato rovinato da almeno un’altra decina di colpi.
L’unico a non esser dispiaciuto della situazione era Khal, che vedeva la situazione come un’ottima opportunità per andare a cercare Ailea.
-Allora, quel coso a quanto pare non ha bisogno di ricaricarsi, quindi il suo attacco è continuo. Non vedo prese elettriche o pulsanti.- commentò Vladimir dalle poche aperture che gli permettevano di osservare l’arnese senza pericolo. -Ma, ed è un grande ma, si muove come un ventilatore, quindi possiamo correre verso la porta non appena cambia direzione.-
-Ma è troppo veloce!- rispose Nadeshiko preoccupata, e non aveva tutti i torti.
-E’ la nostra unica possibilità, non abbiamo però abbastanza tavoli in buone condizioni però, quindi buona parte di noi dovrà correre senza ripari. Naturalmente Sammy sarà tra quelli ne avranno uno, dubito qualcuno qui avrà da obbiettare.-
-Non posso usare il mio ghiaccio per bloccare il cannone?- chiese Cirno contraria alle fughe.
-Dubito il prof ti lascerà rompere un suo giocattolino, inoltre non credo la forza di lancio sarà sufficiente a farlo cadere.-
-Ma potrei bloccarlo! Se colpisco la base che lo muove si fermerà per qualche secondo in più!-
-Ragazzi, sapete vero che si sente tutto?- chiese il professore ridacchiando. -Fate pure quello che volete, ne ho a dozzine di questi per quanto ne sapete.-
-Bene allora, al mio segnale tutti pronti, Cirno colpirà e noi scapperemo. Tre. Due. Un…-
-AAAAAAAAAAAAH!-
Prima che Vladimir potesse concludere la frase delle urla agghiaccianti cominciarono a sentirsi da oltre la porta, e improvvisamente il dettaglio del marchingegno spara coltelli non fu più il primo tra i loro pensieri.
Seraph, Daimonas e Khal ebbero tutti lo stesso terribile presentimento, che dolorosamente si avverò quando la porta venne sfondata da una ragazza, lanciata con violenza all’interno della classe e che finì per colpire la macchina del professore, rendendo così i suoi movimenti ancora più imprecisi.
La ragazza era coperta da profonde ferite da taglio, ma sembrava essere ancora cosciente, e la persona che l’aveva ridotta in quel modo stava ancora davanti alla porta, cercando di trattenere una folle risata.
C’era qualcosa di grottesco nell’espressione di Ailea, la sclera dorata si era arrossata a tal punto quasi la si confondeva con l’iride, e gli occhi erano talmente spalancati che sembrava fossero quasi sul punto di uscire dalle orbite. Le labbra erano strette in una smorfia che cambiava costantemente carattere, passando dalla rabbia, alla felicità ed alla tristezza, il corpo infine si alternava tra scatti e movimenti estremamente lenti, come se non fosse in grado di controllarlo propriamente.
-Kuhuhu… sembra che qui ci si diverta…- perfino la voce non era più la sua, stridula ed alterata, come se fosse stata raschiata da una grattugia.
-Ailea?- confusa Hope chiamò l’amica, facendo per avvicinarsi ora che poteva, ma Seraph le si parò davanti.
-Qualcosa non va. Non avvicinatevi a lei.-
Non l’aveva mai vista in quel modo, non sembrava nemmeno in sé, ma non c’era alcun dubbio era stata lei a ridurre la ragazza in quel modo, e non era sicura si sarebbe risparmiata con loro.
Effettivamente visto il modo in cui li guardava era piuttosto plausibile.
-Tu vuoi… combattere…- sussurrò Ailea facendo un passo avanti, rischiando quasi di inciampare. La mente era completamente annebbiata e così anche gli occhi, che a stento le permettevano di distinguere i tratti delle figure aveva davanti.
Chi erano?
Non importava, qualsiasi altro pensiero era schiacciato dal sangue che le ribolliva in testa, e che trovava una semplice risposta.
-Tu vuoi… combattere! Ahahah!-
Stavolta con uno scatto incredibilmente veloce Ailea si lanciò contro di loro, tenendo tra le mani due coltelli con i quali provò a colpirle, ma Seraph riuscì a deviarli con la spada spingendola via.
-Che le è preso?!- esclamò Nadeshiko come se qualcuno di loro avesse effettivamente una risposta, ma qualcuno azzardò delle ipotesi.
-Probabilmente centra Jim, non sembra lucida. Dobbiamo andarcene da qui.- disse Ryujin cercando una via di fuga, ma ancora la macchina era in funzione e rendeva la cosa molto difficile.
-Ehi un momento! Questa è la mia lezione, e finché l’ora non finirà voi siete sotto la mia responsabilità! Cosa che finirà proprio ooooooooooooooooooo…- il professor Zero continuò a parlare osservando l’orologio, ma notando mancavano ancora cinque minuti prese un registratore dalla tasca registrandosi in modo da poter andare avanti in quel modo senza dover necessariamente parlare.
-Non ci può aiutare?!- la domanda di Annabelle non ricevette alcuna risposta, ed Ailea ritentò di attaccare i suoi amici, puntando nuovamente a Hope, stavolta però Alexander non glielo permise e cercò di afferrarle i polsi per bloccarla.
Un vero peccato non avesse pensato anche al resto del corpo, perché Ailea gli tirò prima una testata sul naso, facendolo sanguinare, poi spingendo le gambe sul torace riuscì a liberarsi, anche se cadde malamente a terra.
-Ailea siamo noi! Non ci riconosci?- Daimonas tentò di avvicinarsi all’amica facendo attenzione ai suoi movimenti, e l’altra non appena fu a pochi metri di distanza provò a colpirgli il piede con il coltelli, ma anche stavolta fallì.
Un ringhio rabbioso uscì dalla sua gola, allarmando il ragazzo.
-Deve averla drogata. In queste condizioni la violenza è l’unica risposta.- disse Ayame accendendo la propria motosega, e l’altra ridacchiò divertita.
-Violenza… violenza!-
A quanto pare aveva perso qualsiasi buonsenso, perché si lanciò contro Ayame cercando di pugnalarla nonostante l’altra avesse un’arma notevolmente più grande e ad un raggio maggiore della sua.
-Sta buona, non voglio farti del male. Non troppo almeno.- tentò di dire Ayame minacciandola con la motosega, ma Ailea non l’ascoltò, e provò inutilmente a disarmare la ragazza colpendo direttamente l’arma, con il risultato di spezzare uno dei suoi coltelli.
Non era lucida, ma non stupida, perché notò facilmente la grossa quantità di lame a terra, e subito ne afferrò una per lanciargliela contro.
Il lancio era stato perfetto, ed avrebbe colpito Ayame dritto in testa, se Lighneers non l’avesse fermata a pochi centimetri dalla fronte, afferrando l’impugnatura al volo. -Adesso ci dai un taglio.-
-Ti metti a far battute?!- lo rimproverò Zell che, nel frattempo lei era distratto, aveva portato Sammy fino alla porta.
In tutto questo il professore stava ancora usando la registrazione, ma la terminò al suono della campanella.
-… ooooooooooooooooooooooora. Ok, affari vostri, fate come vi pare. Alla prossima!- così dicendo disattivò il marchingegno spara coltelli, e la classe poté fuggire in modo da non intralciare chi era in grado di lottare.
Il problema principale era però Ailea, ancora troppo vicina alla porta per poter passare facilmente.
-Ti dai una calmata o no?- chiese Lighneers guardandola, lanciando un’occhiata anche agli altri, e quando ormai era chiaro non avrebbe ricevuto alcuna risposta afferrò un quaderno da terra e caricò Ailea con tutta la sua forza, afferrandola per la vita e facendola cadere assieme a lui nel corridoio.
Naturalmente la ragazza volle approfittare di quella manciata di secondi per cercare di pugnalarlo, e fu proprio in quel caso che il quaderno lo aiuto, perché invece che la schiena fece in modo la ragazza trafiggesse l’oggetto, lanciandolo poi via disarmandola di una delle due armi.
-Chi non è capace di menarla vada via!- urlò poi agli altri, stavolta non potendo evitare un pugno dritto in faccia, e Hope, Grace, Ryujin, Milton, Alexander, Johanna, Sammy, Nadeshiko, Vladimir ed Annabelle si allontanarono assieme agli altri studenti lungo il corridoio, ben sapendo non avrebbero potuto colpirla a cuor leggero con il rischio di trattenersi.
-Lacie, vai anche tu con loro.- disse Astral spingendo via la sorella.
-Ma voglio aiutarla nya!-
-Lacie stavolta non discutere! Hai un cuore troppo buono per ferire una persona a cui vuoi bene, non saresti in grado di tramortirla! Vai con loro, e se qui la situazione ci sfuggirà di mano proteggi gli altri!- urlò il ragazzo senza guardarla.
Ailea era tra i membri del gruppo più violenti e sanguinari quando si trattava di lottare, senza troppe riserve nell’uccidere nemmeno quando era in uno stato mentale normale.
Pensava veramente Lacie avrebbe potuto proteggerli, e che non sarebbe stata in grado di attaccare con tutta la sua forza, ma voleva anche evitare rischiasse più del dovuto.
Alla fine la ragazza fu costretta a dargli ragione, e correndo verso gli altri cercò di non voltarsi con il rischio di cambiare idea.
Lighneers nel frattempo stava cercando di liberarsi di Ailea, che si era aggrappata a lui stringendogli la vita con le gambe.
-Lascia stare il mio Lighuccio!- urlò Ayame furiosa di vederla così appiccicata a lui, afferrandola per un braccio provando a tirarla, e subito Ailea la lanciò contro il ragazzo spingendoli a terra.
Se non fosse stato per un calcio di Yume che riuscì ad allontanarla probabilmente avrebbe cercato di pugnalarli entrambi.
-Ok, quale è il piano?- chiese la ragazza tenendo la spada nel fodero pronta all’uso.
-La blocchiamo direi.- disse Zell cercando di non farsi afferrare dalla ragazza.
-E’ veramente impossibile ragionarci?- chiese Astral preoccupato, ma la risposta era abbastanza ovvia. Purtroppo lui aveva solo delle pistole, e per quanto fosse abile nell’usarle non era certo di essere in grado di spararle.
-Indecisi… ostaggi!-
-Cosa?- confusa Cirno guardò gli altri sperando le potessero spiegare cosa intendesse, ma Ailea cominciò a correre lungo il corridoio, seminandoli dietro l’angolo più vicino.
-Merda!-
Khal fu il primo a rincorrerla, a quanto pare la ragazza pensava di poter giocare con loro come fossero suoi ostaggi, o voleva prenderne uno per eliminarli un po’ per volta.
A prescindere non tutti presero la stessa direzione del ragazzo, Daimonas infatti grazie al suo fiuto poteva rintracciarla molto facilmente, e individuare il punto dal quale bloccarla.
-Daimonas!-
Naturalmente Jack non volle lasciarlo solo, e lo seguì cercando di mantenere il suo passo, anche se risultò più difficile del previsto. -Menomale non avverto la fatica, sembra di rincorrere Usain Bolt!- commentò potendosi almeno godere la vista del suo fondoschiena.
Nel frattempo il resto del gruppo aveva continuato la propria corsa, ma solo Khal, Seraph, Astral e Lighneers erano stati in grado di mantenere il minor distacco possibile da Ailea.
-Che cosa vuole fare?!- urlò Astral mentre lentamente gli studenti cominciavano ad uscire dalle proprie classi.
-Far scorrere sangue.- rispose Lighneers in testa al gruppo. Avrebbe potuto facilmente andarsene ed ignorare l’intera faccenda, ma c’era un’alta probabilità che Ailea avrebbe tentato di uccidere qualcuno, e non aveva intenzione di restare fermo pur sapendolo.
Apparentemente la ragazza stava correndo senza meta come un animale braccato, salendo le scale dell’edificio arrivando fino all’ultima rampa, ma fu proprio a quel punto che si fermò improvvisamente, afferrando per i capelli uno degli studenti più vicini lanciandolo contro i suoi inseguitori.
Lighneers e Khal riuscirono ad evitarlo ma Seraph ed Astral lo afferrarono al volo per impedirgli una caduta più brutta di quanto meritasse. In seguito a questa breve distrazione Ailea tentò di saltare direttamente addosso a Khal per colpirlo, ma Lighneers l’afferrò al volo facendola sbattere sui gradini.
Il dolore sarebbe dovuto essere abbastanza forte da intontirla, eppure la ragazza continuò a muoversi anche una volta arrivata infondo alla rampa, dove Seraph ed Astral l’aspettavano.
Incapace di vedere la propria amica rischiare di venir ferita la bionda esitò nell’approcciarsi per bloccarla, ed Ailea ne approfittò subito colpendola al viso con un pugno, provando in seguito a ferirla con la lama.
Astral glielo impedì afferrandole il polso prima potesse riuscirci, ma l’altra non tentennò e con l’altra mano provò a conficcargli il coltello nelle costole. Stavolta fu il turno di Seraph di proteggerlo, e di restituire il pugno all’amica facendola cadere a terra.
-Dite che se le gettiamo addosso un po’ d’acqua si calmerà?- tentò di ironizzare Astral.
-Servirebbe una cascata allora.- rispose Lighneers gettandosi dalla cima della rampa su di lei, venendo tuttavia evitato facilmente.
In tutto questo Khal aveva continuato ad osservare i movimenti della ragazza, ma era impossibile definire uno schema per contrastarla in quelle condizioni.
Non ragionava, e si lanciava su ogni apertura senza calcolare ne valesse realmente la pena. Andando avanti di questo passo era più probabile loro si sarebbero stancati per primi.
-Cirno alla riscossa!-
L’urlo improvviso di Cirno rivelò l’arrivo dell’altra metà del gruppo, composta da lei, Zell, Ayame e Yume.
-Fermi! State dove siete!-
Khal tentò inutilmente di fermarli, ben sapendo che anche se apparentemente superandola in numero avrebbero avuto più probabilità di bloccarla era pur vero che in quel modo aumentavano anche le sue possibilità di ingannarli.
Cirno fu la prima a cercare di attaccare lanciando contro ad Ailea una raffica di sfere per ghiacciarla; un paio mancarono il bersaglio ma almeno tre centrarono in pieno il braccio, che si ghiacciò immediatamente impedendole così di muoversi.
Credendo in quelle condizioni sarebbe stata limitata nei movimenti Zell si lanciò contro la ragazza per farla cadere a terra, ma Ailea ai suoi primi colpi utilizzò lo stesso ghiaccio congelato come scudo, tirandogli poi una gomitata sul mento che lo sbalzò quasi infondo alle scale.
-Tesoro, credo sia il caso di rilassarsi un po’.- disse Yume usando la propria spada, come in tutti i suoi combattimenti ancora nel fodero, per colpirla alle ginocchia.
La sua velocità era nettamente superiore all’altra, comunque stordita da qualsiasi cosa l’avesse ridotta in quel modo, e così Yume riuscì a farla piegare in avanti facendo quasi cedere del tutto il ginocchio destro, ma a quel punto Ailea si abbassò mettendosi a quattro zampe, come un animale, lanciandosi contro la gamba dell’amica mordendola.
-Ehi! Non è il tipo di segno a cui sono abituata!-
I denti della bruna erano già affondati nella carne facendola sanguinare, ma prima che potesse anche solo tentare di strapparla Ayame andò in soccorso dell’altra, colpendo con il manico della motosega lo stomaco dell’altra costringendola così ad aprire la bocca.
-Ci vuole una museruola per questa cagnaccia.- disse poi per infastidirla, anche se probabilmente non era stata nemmeno sentita.
La belva dopo essersi ripresa dal colpo provò a lanciarsi stavolta su Ayame per aggredirla, ma stavolta fu Seraph a bloccarla infilzando la sua scarpa con la punta della spada bloccandola nel terreno, cercando comunque di evitare il piede.
In quel modo almeno aveva guadagnato qualche secondo per Ayame, anche se naturalmente ora si ritrovava la preda principale dell’amica.
Ailea subito si voltò verso di lei, capendo dopo un ampio secondo ciò che aveva fatto, e tentò di colpirla con il braccio ancora ghiacciato, Seraph però non avvertì alcun colpo, perché Astral un istante prima le aveva fatto da scudo con la sua schiena.
Il ghiaccio era andato in frantumi ed il colpo era stato alquanto doloro, ma ne era valsa la pena pur di proteggerla.
Cirno nel frattempo aveva provato a replicare l’idea della bionda di bloccarle i piedi, ma fino ad ora non aveva fatto altro che ghiacciare alcune parti del pavimento e capendo sarebbe stato solo un danno per i suoi amici si era fermata. Solo quando fu certa di aver trovato un momento perfetto ritentò, riuscendo a ghiacciare il piede destro della ragazza.
-Sì! Sono troppo forte!-
Almeno in parte era ferma sul posto, questo però durò solo una manciata di secondi perché Ailea capendo di non riuscire a muoversi liberamente cominciò ad usare il manico dei coltelli che aveva come picconi per liberarsi, ferendosi tuttavia le mani visto li teneva per le lame.
A quel punto anche Khal intervenne, lanciandosi sulla ragazza torcendole entrambi i polsi e spingendo il ginocchio sulla schiena in modo da farle finire la faccia a terra.
Una bavetta bianca aveva cominciato a scivolare dal labbro inferiore di lei, che si dimenava senza sosta cercando di liberarsi, la differenza di forza però era schiacciante.
-Abbiamo vinto?- chiese incerto Zell, alla quale la scena ricordava un cane rabbioso catturato.
-Con la mitica Cirno in squadra è difficile non vincere.- sorrise Yume tamponandosi il morso sulla coscia, che ancora sanguinava.
-Quanto riesci a tenerla ancora?- chiese tuttavia Lighneers, ben sapendo era necessario ancora bloccarla completamente, e che quella situazione era solo momentanea.
-Beh…- Khal non riuscì a finire la frase che Ailea lo colpì al viso con la gamba ancora libera; in qualche modo, ignorando completamente il doloro fisico causato dal movimento, era riuscita a piegare quella bloccata in maniera innaturale in modo che il ragazzo perdesse quel poco di equilibrio che bastava a farlo sbilanciare, lei con una torsione dei polsi, sui quali erano comparsi dei segni rossi, aveva poi liberato le braccia e voltandosi l’aveva colpito.
Quell’insieme di gesti aveva anche frantumato lo strato superficiale del ghiaccio, liberandola anche se con qualche graffio alle caviglie.
Nella caduta Khal era finito direttamente addosso a Lighneers, Yume e Zell, e Ailea aveva approfittato dello spazio creatosi per saltare oltre le scale, fuggendo prima di venir presa ancora.
-Corriamole dietro!- urlò Ayame correndo involontariamente sulla mano di Lighneers, seguita da Seraph, Astral e Cirno.
-Come può muoversi ancora!? Ho sentito un crunch dalla gamba da un metro di distanza!- sbottò Zell spingendo malamente via Khal.
-Evidentemente non lo percepisce, il problema sarà dopo.- tentò di rispondere Lighneers soffiando sulla mano dolorante.
Una volta rialzati i tre tentarono subito di raggiungere gli altri e di aiutarli, ma ormai avevano già perso di vista la ragazza e si erano sparpagliati.
Seraph insieme al suo ragazzo correva con foga, sentendo il cuore attanagliato dalla preoccupazione. -Ailea! Ailea!- sapeva chiamarla non sarebbe servito a niente, ma non averla davanti agli occhi era più spaventoso che averla lì pronta a combattere ancora, perché in quel caso non poteva essere certa Jim non arrivasse prima di loro.
Ailea nel frattempo aveva continuato a correre senza sosta, arrivando fino alla porta che conduceva al tetto, ed una volta arrivata lì dovette coprirsi gli occhi per qualche istante per via della forte luce esterna.
Il suo corpo era scosso da un leggero fremito, come se migliaia di formiche vi stessero camminando sopra, ma ancora non sentiva nulla di effettivo se non un tremendo mal di testa che aveva cominciato ad infastidirla.
-Ugh… uuh…-
Se provava anche solamente a pensare o a cercare di capire cosa stesse succedendo il male peggiorava, ed a quanto pare lo stomaco non riuscì a reggere costringendola a svuotarlo completamente.
Cercando di riprendere fiato Ailea non si accorse nemmeno che qualcun altro era arrivato fino al tetto, e Jack e Daimonas fecero di tutto per non farglielo capire se non all’ultimo.
-Ailea?- la chiamò debolmente Daimonas, facendo un passo avanti mentre la ragazza si voltò di scatto, con già un coltello in mano.
-Fai attenzione, non è in sé.- tentò di dire Jack sperando il ragazzo gli desse ascolto, ma temeva il buon cuore di Daimonas lo avrebbe portato a ferirsi.
-Ha un odore familiare…- rispose l’altro concentrandosi su ciò percepiva. -Ha incontrato Jim, ne sono sicuro, lui porta un profumo molto pesante, è difficile non riconoscerlo. E’ stato lui a farti questo?- chiese alla ragazza guardandola avvicinarsi, ma ben sapendo avrebbe provato ad attaccarli i due si allontanarono di qualche passo.
-Ailea, non vogliamo farti niente.-
-Daimonas, non ti capisce.- disse fermo Jack, pronto a difenderlo.
-Lo so, ma vale la pena tentare.-
Scattando la ragazza si lanciò su di loro provando a ferire Jack al volto e Daimonas al fianco, ma entrambi con un salto si allontanarono appena in tempo prima ci riuscisse e Jack portandosi alle sue spalle fece passare le braccia sotto quelle di lei, bloccandole quando le alzò.
Ailea tentò di saltare per liberarsi e di tirare delle testate al ragazzo, non ottenendo alcun risultato visto Jack non sentiva assolutamente nulla.
Purtroppo c’era da dire avendo una fisionomia simile non aveva un grande vantaggio su di lei, ed infatti sporgendosi in avanti Ailea riuscì a ribaltarlo ed a salire sopra di lui alzando in aria uno dei coltelli.
Anche se non poteva subire gravi ferite Daimonas non intendeva lasciare lo trafiggesse ed afferrandole il polso la spinse via, facendo molta attenzione a non farle male. Ringhiando Ailea lo guardò rimanendo immobile, intuendo perfino in quella situazione non sarebbe stato un avversario da poco.
-Posso combattere tutto il tempo necessario a far sparire gli effetti.- disse il ragazzo serio, stavolta proteggendo lui Jack, sorpreso nel vederlo così.
Infondo sapeva bene quanto Daimonas fosse forte, ma visto il suo spirito calmo e pacifico tendeva a sottovalutarlo, e si sentì in colpa per averlo fatto.
Rendendosi conto forse non gli sarebbe stato molto d’aiuto decise di rimanere fermo, sorridendogli con un occhiolino. -Fagliela vedere, piccolo.-
Stavolta fu proprio Daimonas a muoversi per primo, correndo verso Ailea che rendendosi conto di quanto fosse veloce cercò subito di scappare verso la porta, ma il ragazzo arrivò per primo calciandola non appena lei sfiorò la maniglia, richiudendola.
In quel breve momento quando Ailea provò a pugnalarlo allo stomaco mentre era ancora a mezz’aria Daimonas usò abilmente la propria coda per afferrarle il polso e cambiarne la direzione quel poco che bastava per evitare lo ferisse, permettendole di allontanarsi verso la recinzione in ferro lungo i bordi del tetto.
Senza mai staccarle gli occhi di dosso il ragazzo unì poi le mani creando con i suoi poteri una corda per legarla, in modo da poter concludere la lotta senza necessariamente tramortirla. Intuendo le sue intenzioni Ailea provò ad arrampicarsi lungo la parete alle sue spalle per sfuggirgli, non fu però abbastanza veloce e Daimonas riuscì a legarle la caviglia destra, facendola cadere con un forte strattone.
-Wooooho! Quello è il mio ragazzo!- urlò Jack per incitarlo, tenendosi a debita distanza per evitare di disturbarlo.
Ailea rendendosi conto effettivamente non erano soli provò a raggiungere Jack per usarlo a proprio favore, anche stavolta però non riuscì a far molto e Daimonas correndole attorno le legò anche l’altro piede.
-Andrà tutto bene.- disse il ragazzo come per cercare di rassicurarla. I movimenti di Ailea stavano cominciando a rallentare, forse per via della fatica a cui si era sottoposta o perché, qualsiasi cosa le fosse stato dato per ridurla così, gli effetti cominciavano a diminuire, era chiaro comunque quanto la cosa la irritasse rendendola come un animale in gabbia.
In un apparente motivo di intrappolare a sua volta il ragazzo cominciò a corrergli intorno come per arrotolarlo nella porzione rimanente di corda, ma a Daimonas bastò semplicemente seguire i suoi movimenti per impedirglielo anche se non era certo fosse questo il suo vero obbiettivo.
Fermandosi poi all’improvviso lei gli corse incontro per attaccarlo frontalmente, saltandogli addosso all’ultimo secondo prendendolo alla sprovvista, salendo sulle sue spalle con entrambi i piedi superando così il bordo della ringhiera.
I piedi erano ancora legati, ma non per molto, perché Ailea usò altri due coltelli per tagliare la corda e liberarsi, precipitando così dall’ultimo piano dell’edificio.
-NO!-
Daimonas fece per seguirla arrampicandosi sulla rete, venendo fermato però da Jack che glielo impedì.
-Fermati!-
Poteva anche essere fortissimo, ma una caduta dal terzo piano non gli avrebbe certo fatto bene, e soprattutto visto il ricordo della sua morte non apprezzava guardare la persona che amava lanciarsi nel vuoto.
Terrorizzato da ciò poteva esser successo Daimonas riuscì comunque a sporgersi abbastanza per controllare se Ailea fosse ferita, ma non trovò alcun segno della caduta o il suo corpo, solo alcuni vetri frantumati.
-Deve essere rientrata… menomale.- disse il ragazzo sospirando sollevato.
-Andiamo a cercarla. Devo dire comunque che eri proprio sexy con quella corda.- rispose Jack sorridendo, facendolo arrossire.
Ailea effettivamente era riuscita ad aggrapparsi ad una delle finestre vicine, frantumando il vetro per rientrare, però non era rimasta lì a lungo, per quanto fosse stordita il suo istinto le aveva fatto capire perfettamente era inseguita da molte persone, ed aveva ormai perso il proprio vantaggio su di loro. Per questo correndo aveva raggiunto il primo piano, uscendo poi in giardino costeggiando la parete cercando di raggiungere la palestra o la piscina per nascondersi, ma da un angolo qualcuno la prese alla sprovvista colpendola in testa con un estintore, tramortendola.
Sbuffando Jim la guardò svenuta, controllando non ci fossero i suoi amici nei paraggi.
-Oook gioia, direi che è meglio levare le tende.-
   
 
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