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Autore: Athelye    05/06/2021    4 recensioni
“Ci tieni così tanto a complicarmi la vita?” Aveva una vena critica, ma non era veramente seccato. Probabilmente.
“Non importa un ristorante pluristellato, può essere una bettola qualsiasi. Sono un fuorisede, non ho chissà quali standard.”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jiang Wanyin/Jiang Cheng, Lan Jingyi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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事务

[ shìwù ]

 


La morbida seta lilla gli accarezzava la pelle. Su quella vestaglia elegante c’era ancora il profumo del suo armadio, forse non l’aveva ancora indossata. Una nota acre di lavanda a cui si era affezionato.
Allungò un braccio fra le lenzuola sfatte e stropicciate, stiracchiandosi con un mormorio. Quelle però non sapevano di casa.
Con aria annoiata, si mise a ricalcare le grinzette sulla stoffa con la punta delle dita, lanciando di tanto in tanto un’occhiata all’uomo che camminava nervosamente nel corridoio della suite oltre la soglia della camera, dando ordini brevi e secchi al telefono. Non che lui non potesse sentire quello che diceva, ma Jiang Cheng aveva l’abitudine di andare in altre stanze quando doveva telefonare. Quindi, dato che non aveva chiuso la porta, sentiva chiaramente il tono scocciato che aveva, osservando il corpo ancora ben allenato dell’uomo.
A un certo punto quello tornò sulla soglia, appoggiandosi allo stipite della porta sbuffando una nuvola di fumo, rispondendo a monosillabi al suo sconosciuto interlocutore, ormai fortunatamente a fine telefonata.
Allacciarono gli sguardi, mentre Jiang Cheng inspirava un’altra boccata dalla sigaretta.
A differenza del suo migliore amico, lui non aveva mai neanche provato a far smettere il proprio partner. A conti fatti, la bilancia del tempo pendeva comunque dalla sua parte. Inoltre, aveva ben presente la faccia di Jin Ling quando agognava una sigaretta ma era con Lan SiZhui, e non ci teneva a vedere la stessa espressione, a metà fra l’ansioso e il nevrotico, anche sul viso severo dell’uomo. Sarebbe stata una combinazione insopportabile.
“Sì. A giovedì.”
Quello chiuse la chiamata senza neppure salutare, sbuffando con fastidio. Ah, accidenti, giovedì sarebbe stato un giorno perfetto per vederlo ancora.
“Dove vai di bello?” Chiese, facendogli di nuovo spazio a letto. Più che cortesia, quello era un invito, ma, dal modo in cui l’altro aveva preso posto, il messaggio non doveva essere arrivato molto bene.
“Xian.” Jiang Cheng si sedette con aria scocciata sul bordo del letto.
“Poteva andarti peggio, no? Poteva essere una città europea.”
“Tsk. Almeno avrei mangiato alta cucina. Qualcosa di italiano e raffinato, magari.”
Lan JingYi si portò una mano fra i capelli, portando indietro la frangia che continuava cadergli sugli occhi. “Non mi hai mai portato in un ristorante italiano.” Commentò, con un sorrisetto. “Non abbiamo mai mangiato insieme in un ristorante, in effetti.”
Jiang Cheng si girò verso di lui, soffiando il suo ultimo tiro sul viso del giovane. “Non mi pare tu ti annoi, anche se non andiamo a cena fuori.”
Lui arricciò di più gli angoli della bocca. “Beh, potremmo farlo però, giusto per cambiare un po’ routine.”
“Ci tieni così tanto a complicarmi la vita?” Il tono di Jiang Cheng aveva una vena critica, ma non era veramente seccato. Probabilmente.
“Non importa un ristorante pluristellato, può essere una bettola qualsiasi. Sono un fuorisede, non ho chissà quali standard.” Ribatté con una mezza risata.
“Ho il doppio dei tuoi anni.” Schioccò la lingua dopo aver sospirato. “Potrei essere tuo padre.”
Sì, Lan JingYi quella storia l’aveva già sentita. “Quasi il doppio. Saresti un padre davvero sconsiderato altrimenti, neppure quarantenne e con un figlio così grande.”
“E non ti pare un motivo anche migliore per evitare, ragazzino?”
Lan JingYi brontolò qualcosa nel cuscino, suscitando un ‘che hai detto?’ nell’altro. Strisciò nel letto per avvicinarsi di più, arrivando con la testa accanto alle sue cosce, sfoderando un sorrisetto. “Ho detto, ‘però la carne giovane ti piace’.”
Subito dopo, sentì un dolore pungente proprio al centro della fronte. Jiang Cheng gli aveva appena dato uno schicchiricotto* fra le sopracciglia, facendolo scattare a sedere con un guaito. “Eddai!
Il ragazzo si massaggiò con la punta delle dita il punto colpito, che ancora pizzicava, sfoggiando una smorfia infastidita. Di sfuggita colse un microscopico dettaglio. “Cosa ridi?” Sbuffò, lanciandogli un’occhiataccia, ma le labbra dell’uomo erano già tornate distese con serietà.
“Non stavo ridendo.”
“Mh-mh... Mi hai fatto male, sai?” Si imbronciò per fare scena, gonfiando leggermente le guance, fissando gli occhi vivaci in quelli profondi dell’altro.
Per un secondo, quando lo vide muoversi, Lan JingYi pensò che quello gli stesse per tirare una testata e chiuse istintivamente gli occhi. Invece il suo cuore mancò un battito quando sentì posarsi un bacio leggero e appena ruvido sul punto che gli dava noia. Ora però il pizzicore si era spostato sugli zigomi.
“Dovresti imparare a tenere la bocca chiusa...” Il rimprovero perse un po’ di slancio, quando Jiang Cheng notò il colore sulle guance di Lan JingYi. Sbuffò, incapace di continuare la frase. Avere quei punti deboli lo infastidiva.
Lan JingYi si sporse per inseguirlo, approfittando di quell’attimo di pensiero, incontrando la sua bocca in un tocco morbido a cui l’altro non si sottrasse.
Se la tengo così va meglio?” Abbozzò un sorriso che aveva una punta di provocazione, intrecciando le proprie dita esili con quelle più nodose accanto a sé.
Jiang Cheng pensò a quanto fosse goffo quel tentativo di seduzione, ma lo inseguì ugualmente quando si lasciò cadere di nuovo sul materasso.
 
Percorse con l’indice le linee sul palmo ruvido che accoglieva la sua mano. “Jiang Cheng?”
“Cosa?”
Lan JingYi soffocò uno sbuffo divertito. La gentilezza nella voce non era esattamente il suo forte. “Andiamo a cena fuori, quando torni da Xian?”
Gli attimi di silenzio dell’uomo gli diedero speranza, come la sua risposta. Si avvicinò di più a lui, più ospitale della vestaglia che aveva abbandonato da qualche parte.
“Vediamo...”
 



 
 
 
 
* So che è toscano, in italiano credo si chiami ‘schicchera’ ma non ne ero sicura. Ad ogni modo è quel colpetto tirato con il medio che è stato trattenuto dal pollice.


________________
Note dell’Autrice
Ma salve!
Aaaaah non avete idea di quanto mi sia mancato pubblicare! E tornare per fare gli auguri a _Valchiria_ mi pareva l’occasione perfetta.
Il fatto che io sia tornata con una crackpair è un mero fatto secondario, ma ehi, la carne è debole, e la mia penna pure. Ad ogni modo, come si può evincere, sono adulti e consenzienti. Certo, l’age gap qui è importante, ma l’età è solo un numero se la relazione è sana. Ah già, il titolo significa ‘tresca’.
Comunque, “ogni promessa è debito”, quindi, come promesso, apro le danze.
I prompt erano quest'immagine, che mi ha ispirata a primissima vista appena mi è comparsa davanti agli occhi, e 'lenzuola sfatte'.
Volevo metterci qualcosa di problematico, ma allo stesso tempo anche qualcosa di dolce che non fosse totalmente OOC, e spero di essere riuscita in entrambi gli intenti, considerando che sono due personaggi che maneggio raramente. Fatemi sapere cosa ne pensate voi!
 
Non saprei che altro aggiungere, quindi passo direttamente ai saluti!
La prima oggi è Val, a cui questa fic è dedicata e spero anche gradita. Ti sono grata l’amicizia, la follia e le passioni che condividiamo ogni giorno, my dear soulmate, e continuo a ringraziare il giorno in cui hai aperto quella NieLan. Grazie di cuore del tuo affetto, e ancora tanti auguri ♥
Come di consueto, vorrei anche ringraziare la mia sweet beta, che nonostante la laurea imminente ha trovato il tempo di leggermi, correggermi, e non criticarmi neanche in modo particolare.
Non posso poi non ringraziare le mie DiscepolinE, insostituibili Deb e Lilith, che spero continueranno a leggermi nonostante questa crack e la XueYao dell’altro giorno, ahahah!
Infine, non per importanza, grazie a chiunque abbia letto fino a qui. Vi aspetto per gli insulti qui sotto, e li accetto volentieri tutti, non preoccupatevi, sono cosciente che andrò all’Inferno per certi pairing. E a chiunque voglia invece seguirmi, vi tengo la porta aperta e aspetto anche voi qua sotto per sapere la vostra opinione :3
 
Un bacissimo people, ci si legge spero presto! <3


Athelyè ~ 
   
 
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