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Autore: nomeutente149    05/06/2021    3 recensioni
La piccola kwami la osservava intenerita, mentre per l'ennesima volta, la vedeva con la medesima espressione sconsolata in volto "Marinette, è una bella cosa"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note: Ero parecchio indecisa se pubblicarla o meno, sono un lettrice incallita fin da piccola e spesso ho anche scritto storie per conto mio mai pubblicate, poiché tendo a sminuirmi, però mi sono detta che tanto non avevo nulla da perdere e che comunque al massimo ne avrei ricavato solo critiche costruttive (che sono sempre ben accette! Non sono il tipo di persona che si offende, anzi).
L'ho scritta più o meno nel periodo della festa della mamma, mi sono chiesta come avrebbero reagito questi due ad una gravidanza inaspettata ed'è uscita fuori questa cosa qui. Non sono abituata a scrivere oneshot ma vi giuro, mi sono impegnata a farsì che non sembrasse una cosa affrettata. Spero vi piaccia.
 
-Imprevisti-


Eccola di nuovo, anche sul... quinto? Era il quinto? Quanti ne aveva fatti negli ultimi venti minuti? Guardò le varie scatole sparse sul pavimento del bagno; no, era il decimo.
La piccola kwami la osservava intenerita, mentre per l'ennesima volta, la vedeva con la medesima espressione sconsolata in volto "Marinette, è una bella cosa" le sussurrò, lei abbozzò un piccolo sorriso mentre metteva tutti i test di gravidanza  -eccetto uno-  dentro una scatola, intantoché le altre finivano dritte nel secchiello della spazzatura posizionato sotto il lavabo, poi si tirò su avvicinandosi pian piano alla porta del bagno, poggiò la mano sopra la maniglia ma non la tirò giù, al contrario, si raggomitolò di nuovo sul pavimento poggiando la testa sulle propria ginocchia. 
Tikki le si parò davanti, poggiandole una zampetta sopra la testa, prendendo ad accarezzarle i capelli corvini, Marinette l'attirò a sé stringendola alla ricerca disperata di conforto. 
"Voglio la mamma, Tikki" mormorò la ragazza "Se vuoi dico ad Adrien di chiamarla" le disse la kwami cercando in tutti i modi di darle più conforto possibile; in quel momento non riusciva a decifrare i sentimenti della sua portatrice.
" No, non voglio che si senta messo da parte, se chiamo mia madre e non lui ci rimarrà male" asserì Marinette tirando su la testa per stabilire un contatto visivo con la kwami, quest'ultima le sorrise sarcastica "Marinette... lo sai che ti ama, sono sicura che se gli e lo chiedo non esiterà un secondo a scendere per chiamarla" la corvina riabbassò lo sguardo visibilmente indecisa, poi guardò di nuovo Tikki "Voglio dirlo prima a lui" dissè in un sussurrò. La kwami si scostò da lei "Allora alzati ed esci da questo bagno!" la incoraggiò, Marinette si sforzò di sorriderle, si asciugò gli occhi dalle lacrime e senza alzarsi dal pavimento aprì la porta, dopo pochi secondi la testa bionda di Adrien fece capolino:
"Scusami se ti ho fatto aspettare tanto" Esclamò la ragazza, Adrien si girò verso la sua direzione "Mi hai fatto preoccupare, Stai bene?" le chiese chiudendosi la porta alle spalle e abbassandosi alla sua altezza, Marinette annuì, per poi indicare il test che lei aveva tenuto fuori, il biondo lo prese tra le mani "Incinta  2+3" lesse a mente, guardò Marinette, poi di nuovo il test e di nuovo Marinette, prima che la ragazza potesse dire qualsiasi cosa lui la strinse a se "Sono così felice, ne ero sicuro" le sussurrò mentre la teneva tra le sue braccia.
Marinette era abbastanza stupita dalla reazione del ragazzo, gli cinse le braccia intorno al petto, stringendosi a lui e inebriandosi del suo profumo mentre le lacrime riprendevano a scendere copiose sul suo volto; Adrien se ne accorse. 
" Marinette..." le tirò su il viso, facendo incrociare i suoi occhi verdi in quelli azzurri di lei, quegli occhi che tanto amava, in quel momento erano pieni di lacrime "ma tu lo vuoi questo bambino?" chiese, cercando di essere il più delicato possibile, poi continuò "Se tu non lo vuoi io lo accetto, non devi preoccuparti, te hai appena compiuto vent'anni, è normale se non te la senti. Quando ci saremo sistemati potremo riparl-"
"Adrien" lo interruppe lei "Io lo voglio" Adrien la guardò confuso, ma anche sollevato: "allora perché piangi?" le domandò asciugandole le guance con i pollici, lei abbassò gli occhi, prendendo poi le mani del ragazzo tra le sue "Un bambino è una responsabilità immensa ed io stessa non mi sento ancora matura, ho solo paura di non potergli dare il meglio" rispose onestamente "è successo tutto molto in fretta, ma non voglio abortire" ammise subito dopo, Adrien le baciò la fronte, per poi appoggiare la sua contro quella di lei "Per quanto difficile sarà - perché lo sarà, non prendiamoci in giro dicendo che sarà una passeggiata - non sarai mai sola, ci sarò io con te. Non devi avere paura di nulla. Sarai una madre meravigliosa, il nostro bambino ti amerà da impazzire; ne sono sicuro." Marinette si ristrinse a lui "Grazie" sussurrò, Adrien sorrise intenerito, carezzandole i capelli " Ma di cosa?" 
"per essere semplicemente te" pensò Marinette. 

Emma Agreste -o "piccolo cucciolo di insetto" come verrà soprannominata in futuro da Adrien-, nacque in un piovoso pomeriggio di primavera. Diverse ore prima della sua nasciata, Marinette iniziò a realizzare cosa stava realmente per accadere: il nuovo viaggio che lei ed Adrien stavano ufficialmente per intraprendere stava per avere inizio, i primi sorrisi, le prime parole, i primi passi incerti della loro bambina che mano a mano, con il tempo, sarebbero diventati più sicuri... Osservò la sua pancia circondata dal tracciato, beandosi del battito cardiaco che si sentiva in sottofondo, sarebbe stata l'ultima volta che lo avrebbe sentito attraverso il macchinario, dopo quel giorno, le sarebbe bastato poggiare la testa sul petto della sua bambina.
   
 
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