QUOTIDIANITA’
Kita Shinsuke è una persona meticolosa
e abitudinaria. Ama l’organizzazione, tutto quello che fa lo ripete quasi ogni
giorno, odia le novità e quando capitano ci mette il suo tempo ad abituarsi.
A volte, quando capisce che è normale e
inevitabile, riesce ad amalgamarlo con la sua vita quotidiana senza problemi, è
una persona flessibile quanto basta.
Altre volte, però, quando si intacca il
suo spazio personale, la fatica si fa sentire.
La giornata resta di ventiquattro ore e
per qualsiasi novità deve trovare uno spazio nel suo tempo, nella sua giornata
organizzata in maniera ordinata e perfetta.
Con questo non vuole dire di non essere
pronto agli imprevisti, proprio la sua meticolosità gli consente di capire che
non sono prevedibili e che possono sempre capitare. Questo non toglie il fatto
che li detesta perché, semplicemente, ci sono cose che sa di dover fare ogni
giorno; Mangiare a tutti i pasti, pulire, studiare, allenarsi. Queste sono cose
a cui non rinuncia, e che sono fisse nelle sue giornate.
Ma trova sempre un po’ di tempo da
passare con i suoi amici, se lo ritiene necessario.
Ai tempi delle superiori, amava
allenarsi con loro, tornare a casa con Alan, parlare con Osamu
e Suna.
Questo è perfettamente nella norma, per
Kita Shinsuke, anche se
adesso che non va più a scuola non sono sempre giornalieri.
Quello che il capitano della Inarizaki non si sarebbe mai potuto aspettare era di dover
aggiungere alla sua quotidianità una persona. Fissa.
Un compagno.
Quando, il giorno del loro diploma, Atsumu Miya è venuto da lui, mai
si sarebbe aspettato quello che ha fatto. Insomma, Miya
è sempre stato un ragazzo carico di energie, sogni, voglia di fare, in totale
opposizione a lui. Sa che lo stima e lo rispetta, forse perché è più grande, ma
pensava che le cose si fermassero lì.
Invece, quel giorno Atsumu
è venuto da lui, gli ha chiesto di parlare da solo dopo la cerimonia, e una
volta lì gli si è dichiarato.
“Tu mi piaci. Non come amico, né come
compagno di squadra né come capitano. Cioè, sia chiaro, anche in tutti questi
modi. Ma intendo proprio come persona, come ragazzo.”
Così. Senza mezzi termini.
Tanto da lasciarlo interdetto,
completamente spiazzato. Immobile. Un’immobilità che non ha certo impensierito
il setter dell’Inarizaki che anzi ha colto, è il caso
di dirlo, la palla al balzo.
Ben conoscendo la sua ingenuità, ha
giustamente pensato di togliergli qualunque dubbio prendendogli il volto fra le
mani e baciandolo.
Se per qualche motivo Shinsuke fosse stato ancora convinto di non aver capito,
dopo quello non ha più potuto pensarlo.
Non solo l’ha baciato, ma ha anche
preteso che schiudesse le labbra e gli ha infilato la lingua in bocca.
Kita non è mai stato abituato a stare al centro dell’attenzione,
spesso non riesce neanche ad ottenere quello per cui tanto fatica perché
nessuno lo nota. E ha sempre fatto male, questa cosa, anche se non lo dimostra.
Ma l’Inarizaki
gli ha davvero dato le soddisfazioni più importanti della sua vita.
Una maglia, una squadra vera di cui è
stato persino capitano, degli amici.
E Atsumu.
Che l’ha notato, lo ha ascoltato,
apprezzato. E adesso lo ama.
Forse è per questo che, ancora muto e
sbigottito, quel giorno le lacrime gli sono spuntate dagli occhi senza che
riuscisse a controllarle, proprio come quando strinse a sé quella maglia col
numero uno.
“Oh...no, hey,
e adesso perché piangi?!” gli ha chiesto Atsumu, nel
panico.
Non si è stupito tanto quel giorno di
veder spuntare Suna e Osamu,
da qualche parte dietro di loro.
“Che cosa hai fatto, Tsumu?”
“Niente! Ho fatto quello che mi hai
consigliato tu, semmai è colpa tua!”
“Io non ti ho consigliato di saltargli
addosso.”
“Non l’ho fatto!”
“Suna, metti
giù quel telefono!”
“Non ci penso nemmeno.”
“Tsumu,
chiedigli scusa!”
“Ma io non ho fatto niente!”
Kita ha riso, asciugandosi gli occhi ma continuando a fissare il
pavimento, troppo imbarazzato per azzardarsi a guardare Atsumu
dritto negli occhi, come avrebbe dovuto.
“Sono felice,” ha ammesso.
Era felice, e quando è felice qualcosa
dentro di lui si scioglie e tutto quello che Kita si
è sempre tenuto dentro finisce sempre per uscire allo scoperto, espresso da
quelle lacrime.
“Co...come dici?” Atsumu
all’improvviso è sembrato nervoso, guardandolo. “Non volevo spaventarti, prima,
ma ti assicuro che dicevo la verità! Era l’ultima occasione in cui potevo
dirtelo, prima del diploma, e quindi...”
“Anche io dico la verità. Sono felice.”
“Sì?”
“Sì,” ha annuito, “Davvero. Molto.
Anche tu mi piaci, Tsumu.”
Il volto di Atsumu
si è illuminato così tanto che Kita ha riso di nuovo,
composto, lasciando che Miya lo stringesse a sé.
E da quel giorno ha dovuto trovare
nella sua quotidianità anche spazio per Tsumu.
Ma, stranamente a come ha sempre
pensato, non gli è mai pesato farlo. Non è stato difficile.
Semplicemente, per un anno ha fatto
avanti e indietro fra i campi di riso della nonna e la scuola. Ha visto tutte
le sue partite, spesso gli allenamenti, a volte si incontravano al termine di
essi.
Ora, dopo un anno dal diploma di Tsumu, la sua quotidianità è cambiata in maniera repentina.
Totale. Eppure, è un cambiamento che gli ha scaldato il cuore, stringendolo
come un caldo abbraccio in una fredda notte invernale.
Kita Shinsuke odia ancora le novità
improvvise e i cambiamenti drastici, ha le sue manie e ci sono cose a cui non
sa e non vuole rinunciare. Ogni giorno.
Deve avere il suo regolare pasto a
colazione, pranzo e cena, pulire tutti i giorni i sanitari e il luogo in cui
vive, prendersi cura della propria salute. E di quella di Atsumu.
Vuole i suoi baci, la mattina prima di colazione e la sera quando torna a casa.
Vuole Atsumu
nella sua vita, tutti i giorni.
E ama la sua vita con Atsumu. Ogni giorno.
Angolino Autrice:
SALVE! A quanto pare atterro anche su Haikyuu,
non so quanto possa essere una cosa positiva xD
Ho notato che questa coppia non è tanto popolare, io in verità amo Kita con tutti, cioè mettetelo con uno a caso della squadra
e io lo amo. Amo Kita in generale.
E’ un pezzo di pane quel ragazzo, ha conquistato il mio cuore in un lampo!
Spero che questa storiella possa piacervi, anche solo un poco!
Un bacio grande, e grazie per aver letto!
Asu