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Autore: Saruwatari_Asuka    09/06/2021    1 recensioni
"Kita Shinsuke è una persona meticolosa e abitudinaria. Ama l’organizzazione, tutto quello che fa lo ripete quasi ogni giorno, odia le novità e quando capitano ci mette il suo tempo ad abituarsi.
Quello che il capitano della Inarizaki non si sarebbe mai potuto aspettare era di dover aggiungere alla sua quotidianità una persona. Fissa.
Un compagno."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Atsumu Miya, Shinsuke Kita
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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QUOTIDIANITA’

 

 

Kita Shinsuke è una persona meticolosa e abitudinaria. Ama l’organizzazione, tutto quello che fa lo ripete quasi ogni giorno, odia le novità e quando capitano ci mette il suo tempo ad abituarsi.

A volte, quando capisce che è normale e inevitabile, riesce ad amalgamarlo con la sua vita quotidiana senza problemi, è una persona flessibile quanto basta.

Altre volte, però, quando si intacca il suo spazio personale, la fatica si fa sentire.

La giornata resta di ventiquattro ore e per qualsiasi novità deve trovare uno spazio nel suo tempo, nella sua giornata organizzata in maniera ordinata e perfetta.

Con questo non vuole dire di non essere pronto agli imprevisti, proprio la sua meticolosità gli consente di capire che non sono prevedibili e che possono sempre capitare. Questo non toglie il fatto che li detesta perché, semplicemente, ci sono cose che sa di dover fare ogni giorno; Mangiare a tutti i pasti, pulire, studiare, allenarsi. Queste sono cose a cui non rinuncia, e che sono fisse nelle sue giornate.

Ma trova sempre un po’ di tempo da passare con i suoi amici, se lo ritiene necessario.

Ai tempi delle superiori, amava allenarsi con loro, tornare a casa con Alan, parlare con Osamu e Suna.

Questo è perfettamente nella norma, per Kita Shinsuke, anche se adesso che non va più a scuola non sono sempre giornalieri.

Quello che il capitano della Inarizaki non si sarebbe mai potuto aspettare era di dover aggiungere alla sua quotidianità una persona. Fissa.

Un compagno.

Quando, il giorno del loro diploma, Atsumu Miya è venuto da lui, mai si sarebbe aspettato quello che ha fatto. Insomma, Miya è sempre stato un ragazzo carico di energie, sogni, voglia di fare, in totale opposizione a lui. Sa che lo stima e lo rispetta, forse perché è più grande, ma pensava che le cose si fermassero lì.

Invece, quel giorno Atsumu è venuto da lui, gli ha chiesto di parlare da solo dopo la cerimonia, e una volta lì gli si è dichiarato.

“Tu mi piaci. Non come amico, né come compagno di squadra né come capitano. Cioè, sia chiaro, anche in tutti questi modi. Ma intendo proprio come persona, come ragazzo.”

Così. Senza mezzi termini.

Tanto da lasciarlo interdetto, completamente spiazzato. Immobile. Un’immobilità che non ha certo impensierito il setter dell’Inarizaki che anzi ha colto, è il caso di dirlo, la palla al balzo.

Ben conoscendo la sua ingenuità, ha giustamente pensato di togliergli qualunque dubbio prendendogli il volto fra le mani e baciandolo.

Se per qualche motivo Shinsuke fosse stato ancora convinto di non aver capito, dopo quello non ha più potuto pensarlo.

Non solo l’ha baciato, ma ha anche preteso che schiudesse le labbra e gli ha infilato la lingua in bocca.

Kita non è mai stato abituato a stare al centro dell’attenzione, spesso non riesce neanche ad ottenere quello per cui tanto fatica perché nessuno lo nota. E ha sempre fatto male, questa cosa, anche se non lo dimostra.

Ma l’Inarizaki gli ha davvero dato le soddisfazioni più importanti della sua vita.

Una maglia, una squadra vera di cui è stato persino capitano, degli amici.

E Atsumu.

Che l’ha notato, lo ha ascoltato, apprezzato. E adesso lo ama.

Forse è per questo che, ancora muto e sbigottito, quel giorno le lacrime gli sono spuntate dagli occhi senza che riuscisse a controllarle, proprio come quando strinse a sé quella maglia col numero uno.

“Oh...no, hey, e adesso perché piangi?!” gli ha chiesto Atsumu, nel panico.

Non si è stupito tanto quel giorno di veder spuntare Suna e Osamu, da qualche parte dietro di loro.

“Che cosa hai fatto, Tsumu?”

“Niente! Ho fatto quello che mi hai consigliato tu, semmai è colpa tua!”

“Io non ti ho consigliato di saltargli addosso.”

“Non l’ho fatto!”

Suna, metti giù quel telefono!”

“Non ci penso nemmeno.”

Tsumu, chiedigli scusa!”

“Ma io non ho fatto niente!”

Kita ha riso, asciugandosi gli occhi ma continuando a fissare il pavimento, troppo imbarazzato per azzardarsi a guardare Atsumu dritto negli occhi, come avrebbe dovuto.

“Sono felice,” ha ammesso.

Era felice, e quando è felice qualcosa dentro di lui si scioglie e tutto quello che Kita si è sempre tenuto dentro finisce sempre per uscire allo scoperto, espresso da quelle lacrime.

“Co...come dici?” Atsumu all’improvviso è sembrato nervoso, guardandolo. “Non volevo spaventarti, prima, ma ti assicuro che dicevo la verità! Era l’ultima occasione in cui potevo dirtelo, prima del diploma, e quindi...”

“Anche io dico la verità. Sono felice.”

“Sì?”

“Sì,” ha annuito, “Davvero. Molto. Anche tu mi piaci, Tsumu.”

Il volto di Atsumu si è illuminato così tanto che Kita ha riso di nuovo, composto, lasciando che Miya lo stringesse a sé.

E da quel giorno ha dovuto trovare nella sua quotidianità anche spazio per Tsumu.

Ma, stranamente a come ha sempre pensato, non gli è mai pesato farlo. Non è stato difficile.

Semplicemente, per un anno ha fatto avanti e indietro fra i campi di riso della nonna e la scuola. Ha visto tutte le sue partite, spesso gli allenamenti, a volte si incontravano al termine di essi.

Ora, dopo un anno dal diploma di Tsumu, la sua quotidianità è cambiata in maniera repentina. Totale. Eppure, è un cambiamento che gli ha scaldato il cuore, stringendolo come un caldo abbraccio in una fredda notte invernale.

Kita Shinsuke odia ancora le novità improvvise e i cambiamenti drastici, ha le sue manie e ci sono cose a cui non sa e non vuole rinunciare. Ogni giorno.

Deve avere il suo regolare pasto a colazione, pranzo e cena, pulire tutti i giorni i sanitari e il luogo in cui vive, prendersi cura della propria salute. E di quella di Atsumu. Vuole i suoi baci, la mattina prima di colazione e la sera quando torna a casa.

Vuole Atsumu nella sua vita, tutti i giorni.

E ama la sua vita con Atsumu. Ogni giorno.

 

 

Angolino Autrice:

SALVE! A quanto pare atterro anche su Haikyuu, non so quanto possa essere una cosa positiva xD
Ho notato che questa coppia non è tanto popolare, io in verità amo Kita con tutti, cioè mettetelo con uno a caso della squadra e io lo amo. Amo Kita in generale.
E’ un pezzo di pane quel ragazzo, ha conquistato il mio cuore in un lampo!
Spero che questa storiella possa piacervi, anche solo un poco!
Un bacio grande, e grazie per aver letto!

Asu

   
 
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