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Autore: ilbilbo    09/06/2021    2 recensioni
Cos'è l'alba? Quanto è lontana? In questa storia, i due protagonisti, travolti in un vortice di fatalità e passioni, riusciranno ad arrivarci?
L'abbiamo scritta in due come vedrete dal prologo. Se vi piace, recensite! Se non vi piace, recensite ancora di più! Grazie.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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X ~ LUCE

 


Vincent

Polimax è arrivato lo stesso giorno che l'ho chiamato, molto allegro ed esuberante come sempre, con un grande drone rosso fiammante quadrielica. Ha avvertito prima ancora di arrivare i burocrati del laboratorio: si parte immediatamente per il Giappone. Usa le mie parole: "Agosto sta per finire, dobbiamo fare in fretta se vogliamo riuscire vittoriosi". Non penso che capiscano di cosa stia parlando.
Solo in tre conosciamo il segreto, io, Kallen, e Lance, che è stato determinante per aiutarci a capire i due numeri: 12, di mezzogiorno, e 8, di agosto. Non so ancora quanto e cosa sappia Polimax, cerco di tenerlo sulle spine e parlo il meno possibile. E lui mostra il suo tipico comportamento di quando è nervoso: è affabile, scherza con tutti, offre tè e caffè a chiunque, sempre seguito dal suo emissario senza capelli. "Presto, presto, si parte per il Giappone". Grandi pacche sulla spalla anche a chi non conosce.
 Ai burocrati e ai rappresentanti del governo presenti al laboratorio non interessa l'orologio, vogliono solo non perderci di vista. Ci obbligano ad essere accompagnati da un giovane armato di tutto punto. "Garantirà la vostra incolumità", dicono. Polimax cerca di convincerli che non ne abbiamo bisogno, che ha provveduto di persona all'equipaggiamento, ma non è ascoltato.

All'ultimo momento, pochi attimi prima di partire, arriva Lance su una moto senza ruote, circondato da una nuvola di polvere. Si dirige deciso verso la guardia che ci ha assegnato il governo, la strattona, parla fitto con lui e con quelli che si avvicinano per capire cosa sta succedendo. Poi lascia il gruppetto e viene da noi. "Possiamo partire. Non sono mai stato nella terra dei miei avi, voglio vederla, la terra dei maestri d'arti marziali".

Lance proprio non me l'aspettavo. Osservo d'istinto Kallen e la vedo cambiare di colore. È più bianca del solito.
Ho sempre odiato i gatti per quel loro modo perverso di giocare con i topolini che catturano.
 
 

Kallen


All'inizio sembrava un noioso viaggio di trasferimento, in presenza di persone come Polimax con le quali sei obbligata a relazionare solo per buona educazione, con le quali non potrai mai essere sincera.
Vincent ha grandi aspettative per questo viaggio. Dice che per noi è l'inizio del rientro nel nostro mondo.
Poi compare Lance, vestito di nero come sempre.
Mi sento improvvisamente posseduta da una grande felicità.
Parla poco, generalmente per rispondere a domande dirette che gli fa Vincent. È impresa eroica cercare di capirlo. Ma io ho la certezza che sia qui per un'altra ragione, magari per stare insieme, in fondo la sua versione ufficiale è un po' ambigua. Dalle fessure degli occhi escono raggi di sole. A volte scottano la pelle, fanno male, a volte la riscaldano, avvolgenti, benefici. Provo a immaginare come potrebbe cambiare la mia vita con lui al mio fianco, nel mio mondo.
Nell'elegante salottino ricavato nel drone di Polimax c'è imbarazzo, si parla a monosillabi, ci si muove come in un campo minato. Polimax rompe il ghiaccio.
"Tutti noi abbiamo studiato che nel lontano 1945 gli Stati Uniti hanno sganciato due bombe atomiche sul Giappone, 'little boy' il 6 agosto e 'fat man' il 9 agosto, per obbligarlo alla resa. In realtà il programma prevedeva un totale di 15 bombe, di potenza man mano crescente, ognuna su una destinazione predesignata, fino allo sterminio dell'intera popolazione giapponese. La terza bomba venne costruita a Tinian, nelle isole Marianne, ed era pronta per essere lanciata il 19 agosto, senonchè il Giappone firmò la resa quattro giorni prima. La bomba, ormai difficile da smantellare, con sadica e prepotente freddezza, venne lanciata lo stesso. Solo il bersaglio venne modificato. Scelsero il punto più a nord di competenza giapponese, lo spopolato isolotto di Bentenjima, a un chilometro da Capo Soya. La geografia della zona venne completamente modificata. Il mare si ritirò, Capo Soya sparì, l'isola venne trasformata in una fossa al di sotto del livello del mare. Quella, signori, è la destinazione del nostro viaggio."
Le parole di Polimax sembrano cadere nel vuoto. Mi sento confusa, ho sonno, forse per via della levataccia stamattina.
Mi addormento. E sogno… Una luce accecante davanti agli occhi… Ma finalmente sento la felicità in me!

 
   
 
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