Film > La Maschera di Ferro
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Autore: lmpaoli94    09/06/2021    0 recensioni
Il sole splendeva sul Regno di Francia cercando di dimenticare le terribili vicissitudini che la corona ha dovuto sopportare ancora cercando di nascondere la sua reale faccia ad un popolo che soffriva tutto questo.
Filippo era riuscito a risollevare la sorti di un Regno ormai prossimo alla decadenza, dove tutto è rimandato fino al momento in cui i suoi figli e i suoi nipoti saranno mandati alla morte per il fatto che il potere assoluto è il male del mondo, tra schiavitù e ingiustizie.
Tra libertà e morte.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Filippo / Il prigioniero nella maschera di ferro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Anno 1689

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che cent’anni dopo la fine di una monarchia maledetta dal suo potere sarebbe stata la rinascita del sangue.
Gli occhi di un giovane Re cercando di carpire i desideri dei nobili, erano un dannato pretesto per trasformarsi come loro, senza riuscire davvero ad essere sé stesso.
Gli anni della sua prigionia l’avevano segnato per sempre e pensare che ritrovata la libertà poteva essere tutto più facile.
Filippo era bello, ricco e aveva tutto quello che poteva desiderare.
Ma era davvero così? Cosa gli poteva mancare?


Non riusciva ad uscire dai suoi palazzi del potere a causa dei troppi timori dove i nobili che lo circondavano potessero parlar male di lui.
Ormai era giunto ad un’età in cui la sua dinastia aveva assoluto bisogno di un erede, ma Filippo non aveva nessuna intenzione di sposarsi con nessuno.
Che cosa sarebbe successo se tutto ciò un giorno di questi sarebbe potuto accadere?
La Francia non avrebbe avuto nessun tipo di futuro, senza dimenticare recriminazioni e sensi di colpa che l’avrebbero colpito anche dopo la morte.
Ma il suo futuro non era Versailles o altri palazzi del potere.
Aveva bisogno di ritrovarsi, lontano da quel mondo. Lontano dalla sua vita.
< Mio Signore. >
Sua madre, dal cuore grande e dall’intelligenza raffinata, soffriva nel vedere suo figlio così depresso e senza voglia di vivere.
< Madre > mormorò il Re inchinandosi al suo cospetto < Sono felice di vedervi. >
< Mio Re, potete vedermi ogni volta che lo desiderate. >
< Madre, vi prego di chiamarmi semplicemente Filippo. Non ho bisogno di tutte queste riverenze. >
< Ma voi Siete il Re, figliolo. L’unico e solo. >
< Fino a più di venti anni fa’ non era affatto così. >
< Non parliamo di quel periodo buio. Adesso ci siamo lasciati tutto alle spalle e siamo riusciti a ricominciare una nuova vita felice e serena. >
< La serenità non è un luogo in cui posso rifugiarmi, madre. Ho bisogno della mia libertà, senza pensare alla corona e a guidare un popolo che non ho mai visto con questi anni. >
La madre di Filippo avrebbe fatto di tutto per aiutare il suo stesso figlio, ma non riusciva a comprendere i suoi reali problemi.
< Filippo, puoi vedere il popolo ogni qualvolta che lo desideri > gli confessò sua madre con tono sorridente < Ma dovete capire che potrebbe essere molto pericoloso eporvi a quella gente. Loro non comprendono la vita dei nobili. Per loro siamo solo maledetti dalla ricchezza. >
< E non è forse così, madre? >
< Tesoro mio, quello che Dio ci ha donato è il frutto di una guida su questa vita terrena in cui non possiamo sottrarci. Noi cerchiamo di fare il bene del nostro popolo, senza dimenticare i propositi di una famiglia e della nostra supremazia. >
< Madre, non vi rendete conto che facciamo solo il nostro bene comune senza pensare a quelli più bisognosi di noi? Non vi potete immaginare che il popolo sta soffrendo anche adesso? Ed io dovrei vivere felice qui nel mio Palazzo? Non è così che la mia mente ragiona, madre. Presto il popolo si ribellerà alla nostra vita. A quello che abbiamo sottratto loro per il nostro benessere. E sarà lì che la nostra maledizione avrà avuto il suo apice compito, senza che i nostri figli dei nostri figli possano fare nulla. Perché un giorno come questi, finirà tutto. E noi moriremo e ne dovremmo rispondere al giudizio universale… E’ questo quello che volete, madre? >
Anna d’Austria, che non voleva comprendere le preoccupazioni del figlio, gli suggerì di fare una bella passeggiata all’aria aperta per dimenticarsi di tali timori che non sarebbero mai giunti alla vera luce del sole.
< La vostra mente ha bisogno di distrazioni, Filippo. Magari una donna potrebbe essere un toccasana per voi. >
< So che volete vedermi sposato al più presto, ma non posso essere felice con una donna che non mi merita minimamente. >
< Se solo voi vi lasciaste andare, Filippo… >
< Adesso basta, madre. Vi prego > mormorò l’uomo con voce perentoria < Non avrei mai immaginato che voi non mi avreste mai capito sul serio. >
< Ma io vi capisco, Filippo. È solo che mi preoccupo molto per voi. >
> Credo che la mia vita abbia bisogno di una scelta definitiva che ai vostri occhi potrebbe essere molto dolorosa… Ma non sarò oggi che sceglierò. Presto saprete davvero che cosa riserverà il mio futuro. >
< Filippo, per l’amor del cielo… >
< Adesso madre potete andare. Magari più tardi mi farò una bella passeggiata in questi giardini sconfinati che non prevedono una fine… Ma adesso ho bisogno di stare da solo. >
Non riuscendo a contraddire in nessun modo il suo stesso figlio, toccò a sua madre cercare di cambiare suo figlio a sua immagine e somiglianza, cercando di fargli dimenticare quei propositi che dentro stavano distruggendo la sua anima e i suoi desideri più recogniti.


Durante una notte d’estate, il sonno di Filippo fu disturbato da una sorpresa irriverente che lo scosse nel profondo dell’animo, facendogli ricredere che al mondo non c’era posto più sicuro per rimanere in solitaria e pensare a quello che sarebbero stati i suoi ultimi anni.
> E voi chi siete? > domandò spaventato appena si ritrovò dinanzi ad una donna completamente nuda.
< Mi chiamo Jolie, mio Re. Sono qui per deliziare il vostro sonno e tenervi un po’ di compagnia. >
< IO non ho bisogno di compagnia! > tuonò il Re < hi vi ha fatto entrare?! >
< E’ un segreto, mio Signore. Non posso dirvelo, altrimenti verrei rinchiusa e condannata. >
< Verrete uccisa lo stesso se non vi decidete a parlare! >
Avvicinandosi al Re per far fronte alla sua protezione, la giovane donna cercò di deliziarlo con baci e carezze che per quell’uomo era tutto sconosciuto.
> Non riuscite a rilassarvi in nessun modo, mio Signore? >
< La vostra presenza potrebbe essere dannosa per me. >
< MI dispiace, ma non sono affatto d’accordo con voi. >
Spogliandolo delle sue vesti mentre Filippo rimaneva inerme al suo tocco, il Re stava per assaporare quei piaceri della vita che in prigione non aveva mai potuto desiderare e immaginare.
In quel momento s sentiva diverso, come se la sua paura potesse scomparire improvvisamente proprio com’era arrivata.
E i tocchi di quella donna furono talmente insistenti e soffocanti che il Re si sentiva come appagato, mentre la notte era ancora lunga e piena di piaceri.
   
 
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