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Autore: sunset_noise    30/08/2009    1 recensioni
Shannon strinse l'asciugamano striminzito intorno alla vita, prima di buttarsi a peso morto sul letto di un'albergo di cui non rivordava neanche il nome, e mettersi a fissare il soffitto. Avrebbe dovuto essere in un locale qualsiasi a prendersi la miglior sbronza della sua vita, avrebbe dovuto essere felice quella sera.
Genere: Introspettivo, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Automatic.
Fandom: RPF
Personaggi: Jared Leto & Shannon Leto, nominato Tomo Milicevic.
Pairing: Shomo ovviamente u_ù
Rating: PG 13
Timeline: La notte degli EMA (ma sinceramente non ricordo la data precisa XD)
Prompt: Un sogno fatto in vacanza.
Note: E' proprio il caso di dirlo, solo Beautiful Lies
Avvertenze: si fa riferimento ad una relazione omosessuale.
Dedica: a Giada.

Shannon strinse l'asciugamano striminzito intorno alla vita, prima di buttarsi a peso morto sul letto di un'albergo di cui non rivordava neanche il nome, e mettersi a fissare il soffitto. Avrebbe dovuto essere in un locale qualsiasi a prendersi la miglior sbronza della sua vita, avrebbe dovuto essere felice quella sera, "A Beautiful Lie" aveva vinto il premio "Rock Out" e sicuramente Jared se la stava spassando con una biondina random. Ma. Il suo 'ma' aveva capelli neri e baffi, suonava la chitarra nel suo gruppo. Tomo. Qualcosa era cambiato. Qualcosa che era palpabile nell'aria quando si ritrovavano da soli, seduti sul diano a giocare ai videogiochi. A Shannon non piaceva quello che non riusciva a spiegare. Il fruscio eccitante di una gonna contro i suoi pantaloni poteva essere riassunto con poche parole, ma uno sguardo di Tomo era indescivibile: profondo e intenso erano troppo poco per descriverlo. Quindi Shannon aveva tutte le ragioni del mondo per voler restare chiuso in camera, in completa solitudine a schiarirsi le idee. Si alzò per infilarsi i vestiti e qualcuno bussò alla porta. Decise di ignorare completamente i colpi alla porta che si facevano più frequenti.
"Shan, sono io" disse una voce fin troppo conosciuta. Soppesò l'idea di fingere di dormire. Poi si avvicino alla porta e l'aprì lasciando entrare suo fratello. Jared reggeva con una mano un vassoio con due bicchieri di vetro e con l'altra stava raccogliendo da terra una bottiglia di champagne.
"Visto che non avevi voglia di festeggiare alla grande ho pensato ad un festino privato" sorrise sedendosi a terra.
"Almeno tu ti saresti dovuto divertire stasera" rispose Shannon sedendosi accanto al fratello.
"Solidarietà fraterna" borbottò incominciando a versare il liquido ambrato nei due bicchieri "e poi ti conosco" aggiunse enigmatico.
Jared alzò il bicchiere mentre Shannon prendeva il suo.
"Ai 30 seconds to Mars"
"A noi"
"A te e Tomo"
Shannon tossì e abbassò lo sguardo vuotando il bicchiere d'un fiato.
"Ho detto qualcosa che non va?" sospirò Jared sfirando la mano di Shannon con la punta delle dita.
"No, è che è strano parlarne come se fosse normale"
"E' normale, Shan" gli spiegò l'altro come se non sapesse che due più due fa quattro.
Il fratello lo guardò vago, mentre Jared continuava "magari per te è strano, ma i comuni mortali a volte hanno paura dei cambiamenti. Hai solo il terrore che l'amicizia che hai costruito con Tomo sia distrutta. Ma fidati - aggiunse mentre poggiava la testa sulla sua spalla - andrà tutto bene"
Shannon mugolò un 'grazie' talmente a bassa voce che Jared potè tranquillamente far finta di non averlo sentito, poi affondò il viso nell'incavo del collo dell'altro mentre Shannon gli carezzava i capelli.
   
 
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