Princesa –Fabrizio De Andrè (143 parole)

Aveva un segreto, Sherlock. Ma, in realtà ne aveva talmente tanti da non riuscire a vedere l’orizzonte tra le verità e le bugie che si era costruito. Ma una, tra tutte, era la sua più preziosa. Perché il confine era reale, materiale, lo specchio del suo bagno, che divideva Sherlock dello specchio da quella donna che sentiva di essere, e non quell’uomo che sapeva di interpretare da una vita. E nella sua testa non c’era che Sharon, curve morbide e sinuose, come quelle della donna, desiderose di essere accolte tra le braccia forti di un uomo. E, da nudo, si copriva gli occhi, per non vedere ciò che aveva tra le gambe, per poter immaginare altro che rompesse quella barriera. Perché Sherlock non era un nome da donna, ma lui lo era, una femmina, sensuale, fiera, da farsi amare e pronta ad amare.

 
Freaks –Surf Curse (76 parole)

John aveva vissuto di incubi, vi era talmente abituato che, quando sognava si svegliava sorpreso. Specialmente se, sognando Sherlock che lo baciava, desiderava non svegliarsi mai più.
Quando decise di dirglielo, in una notte senza luna, Sherlock lo guardò per un attimo, poi lo baciò.
John gli sorrise, poi, dopo aver fatto l’amore, perché aveva gli occhi aperti, e non si sarebbe svegliato.
Forse era pazzo, ad amare un uomo come lui. Ma non lo erano tutti, in fondo?
 

Un medico –Fabrizio De Andrè (83 parole)

Era ciò che aveva sempre desiderato, curare le persone. Per sé stesso, perché i ciliegi tornassero in fiore. E non riusciva a fermarsi, neanche quando nessuno poteva pagarlo. E andava per le strade a curare anche i poveri, i zoppi, i malati di fame incapaci a pagare. Ma il dottore è soltanto un mestiere, e non poteva salvare tutti, specialmente chi ti disprezzava, chi ti prendeva per scemo.

E John andò in Afghanistan, perché ormai era un truffatore che nessuno voleva più pagare.

 
Exogenesis parte 3 –Muse (147 parole)

Hai deciso di guardarlo come fai con la tua musica. Lo accarezzi con lo sguardo come accarezzi le corde del tuo violino, lo tocchi con riverenza divina, come se si potesse rompere tra le tue braccia: forse è così, perché piange mentre lo abbracci. E la sinfonia della redenzione echeggia nel silenzio del perdono come una barca che, placida, torna al suo porto, nel posto dove appartiene.

“Ricominciamo tutto da capo” gli sussurri, e lui annuisce. Perché è quello che fa, ti fa battere il cuore anche senza parlare.

Perché vi meritate il nuovo inizio che entrambi avete cercato. E va bene tutto adesso, anche un abbraccio dove ci vorrebbe un bacio, anche una carezza dove ci vorrebbe amore, anche un cenno dove servirebbero delle parole.
Ma con John va tutto bene, ti dici. Perché potete iniziare di nuovo, e lo potrete fare all’infinito, finché starete insieme.
 

Un chimico –Fabrizio De Andrè  (103 parole)

Da piccolo ti piaceva immaginare l’idrogeno e l’ossigeno abbracciati per fare l’acqua. Da adulto capivi quanto tu fossi stato stupido. Loro non si sono scelti, erano predestinati a stare insieme, le loro strade erano costrette ad essere unite. Perché non potevi avere anche tu la certezza della tua strada? Perché non potevi guardare John e pensare che lo hai incontrato perché dovevate stare insieme? Perché voi uomini siete confusi e irregolari, perché rischiare l’errore invece di essere sicuri nello stare soli?

Sei morto in un esperimento sbagliato, solo, senza un volto a cui pensare. Perché la tua strada era destinata a rimanere solitaria.
 

The Swan –Carnevale degli Animali di Camille Saint-Saens (92 parole)

Non aveva mai pensato di ballare un lento col suo coinquilino: eppure eccoli, abbracciati, calmi nella loro vicinanza, che muovete i piedi debolmente per non spezzare l’armonia. Le tende tirate a fare ombra su quel momento segretissimo e silenzioso. Non dovevano fare altro che muoversi in sintonia, e guardarsi negli occhi, con i nasi in procinto di sfiorarsi, le mani sudate e nervose intrecciate tra loro.

Ma poi il campanello suonò, la luce entrò prepotente nell’appartamento, e il momento volò via, spaventato dalla possibilità di non essere più prezioso come un segreto.

 
Un problemino da sistemare –da Frozen I (98 parole)

“Qual è il problema, John?” chiese la signora Hudson.
“Non sono gay”
“C’è qualche aspetto da sistemare –lo ignorò- certo, è ingestibile, con i suoi esperimenti, ma in fondo ha un cuore. Cerca disperato un po’ di umanità, che hai tu. Siete perfetti”

“Signora Hudson –intervenne Sherlock- lui sta con Mary”

“Mi faccia il piacere Sherlock, deve andarsene, voi siete assolutamente perfetti!” batté le mani la signora.
Prima o poi lo avrebbero capito, e quando sarebbe successo avrebbe pianto tutte le sue lacrime. Sperava solo che sarebbe successo prima della sua morte. Voleva esserci assolutamente al loro matrimonio.

  
It’s been a long time –Louis Armstrong (98 parole)

John, deve essere uno scherzo. Lo hai visto con i tuoi occhi, è davanti a te, dopo tutto questo tempo. Cristo, due anni, cosa devi fare con lui? Picchiarlo forse, ma non ci riesci. Non riesci a muoverti, sei sotto shock.

Dio se ti era mancato, non puoi negarlo. Senti Mary che parla, lui che le risponde, e tu non ci vedi più e gli afferri il colletto di quella giacca da damerino. Lo odi per quello che ti ha fatto, lo ami perché è lui.

E allora lo baci, una, due volte, e poi una volta ancora.
 
 
Peace and love on the Planet Earth –da Steven Universe (84 parole)

Sherlock sta provando a insegnare la musica a Rosie, le ha comprato un piccolo violino, ma lei non riesce a capire cosa sia la musica: non ha sapore, né odore, non la può toccare o mangiare. E allora perché la fa sentire così bene, quando lo zio suona qualcosa? E allora cerca di imparare, qualsiasi cosa, qualsiasi nota.

Forse la musica non c’entra con la logica, ma con la pazzia. E lo pensa anche John che, guardandoli, si innamora di loro sempre di più.

 
Stray Heart –Green Day (131 parole)

Sapeva che avrebbe dovuto tenere il suo cuore a bada, ma quando si vide un buco nel petto capì che era finita. Lo cercò ovunque, provò a seguire la scia di sangue che lasciava incurante.

Lo cercò tra i suoi compagni di scuola, tra i suoi amici del rugby, ma davvero non lo trovava. Dove poteva essere andato?
All’improvviso un lampo di genio.

Quando lo trovò non poté fare a meno di piangere: il suo povero cuore martoriato si trovava tra i fiori di quella tomba. Lo sapeva, John, che da quando lui era morto niente sarebbe stato più lo stesso. Tutto quello che voleva lo voleva da lui, ma, semplicemente, non poteva averlo. Non più. Raccolse il suo cuore spezzato e, con il volto martoriato dalle lacrime, tornò a casa.


 
NdA. L’idea non è mia, l’ho presa da questa storia del 2014 di ScarsOpen:
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2898312&i=1
 
Inoltre devo fare delle delucidazioni:
la storia è inserita tra le drabble perché solo 3 su 10 sono flashfic, e ho preferito seguire la maggioranza
Storia 1. questa canzone parla di una donna transessuale. È stupenda, consiglio a tutti di ascoltarla. E tra John e Sherlock quest’ultimo sembrava il più “”adatto””
Storie 3 e 5: giuro che non è stato premeditato che mi uscissero queste due canzoni dallo stesso album di De Andrè e che sono scritte a pennello per John e Sherlock. Il fatto che è stata una casualità rende tutto più divertente.
Storia 8. Per chi è familiare con la Marvel sicuramente conosce questa canzone, il tema di Cap.
Storia 10. Non mi sono ispirata tanto alla canzone, quanto al video della canzone

Spero vi sia piaciuta, e se vi fa piacere lasciatemi qualche recensione!
-A