161 - Casa
 


 
Michael si sistemò gli occhiali sul naso e rise, una risata sorniona, serena. “Sono felice che non hai perso il tuo pungente sarcasmo” Il turno in ambulanza era stato lungo. Sembrava che niente fosse cambiato, ma era solo la superficie.
Arianna sorrise, quella era la sua vita prima del non luogo? Amici, un lavoro che amava e a cui si dedicava con tutta se stessa? Osservando Michael avanzare davanti lei sentiva di esser stata legata a quel ragazzo un tempo, ma era un momento così lontano. Era successo prima, prima di cadere, di assumere il ruolo di Korov’ev.
Sentiva il suo volto di tenebra che dormiva con le unghie ben piantate dentro il suo cuore. Come aveva detto il Guardiano, Korov’ev era parte di lei, lo sarebbe sempre stato. Le sue ombre, i suoi denti aguzzi, i suoi denti di brace. E solo una persona al mondo sapeva della sua esistenza e l’aveva osservata senza alcun timore… Theseus… con le sue mille ferite, la sua anima spezzata. Solo lui la vedeva davvero.
Guardava Michael integro, saldo come una colonna. Con lui la vita sarebbe potuta semplice, forse felice?  
Avrebbe potuto ancora avere quella vita dopotutto, ma sentiva che in essa avrebbe dovuto di nuovo rinunciare a qualcosa, qualcosa che si era portata dietro dal non luogo, legato indissolubilmente a Theseus.  
“Allora vieni a cena con me stasera?”
La voce di Michael la ridestò. Ripensò alla mano di Theseus quella mattina, così vicina alla sua, le sue dita che la sfioravano appena. “Mi chiedevo se… volessi venire a vivere con me… Liam e Ivan si sposeranno, avranno bisogno del loro spazio… Pensavo che forse fosse il momento…”
L’aveva ritratta come se si fosse scottato e poi si era di nuovo chiuso nel suo guscio, scivolando tra le pagine del suo taccuino.
“Magari un’altra volta, ho già un impegno…” si sorprese a rispondere Arianna.
Michael fece spallucce e poi sorrise di nuovo “Con una persona speciale immagino, hai un’espressione così trasognata quando pensi a lui…”
Arianna sorrise, avrebbe voluto mostrare il suo semplice mondo a Theseus, forse lo avrebbe fatto, quando lui sarebbe stato pronto però.
 
 
Lo trovò seduto vicino al portone di casa, scribacchiava sul suo taccuino, da quando si era risvegliato se lo portava sempre dietro. Intravedeva il cerotto dallo scollo della maglia. Come se Theseus potesse percepire i suoi pensieri si massaggiò la spalla sinistra. La lama era andata così vicina al cuore, così vicina a recidere per sempre quella fragile vita. Arianna ricordava il terrore nei suoi occhi.
Gli si sedette accanto, l’aveva vista, l’aveva percepita.
“Come è stata la tua giornata?”
Arianna fece spallucce, la sua gamba appoggiata a quella di Theseus “Ho visto l’annuncio di un bell’appartamento, vuoi venire a vederlo con me?”
Theseus discostò lo sguardo dal suo blocchetto e sollevò i suoi grandi occhi scuri.
“Potremmo vederlo stasera, i proprietari mi hanno detto che hanno un po’ di tempo…”
Un sorriso apparve sul volto di Theseus, si appoggiò alla spalla di lei annuendo prima di tornare al suo quadernetto. Arianna si appoggiò alla sua testa mentre lui le mostrava quel che aveva scritto, parole, note, una nuova canzone. La calda voce di Theseus, i suoi esitanti momenti di contatto, era quella casa, per quello si era risvegliata.
 
 
Day 161 - Prompt - Insieme (10.06.2021)