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Autore: NightWatcher96    13/06/2021    2 recensioni
Uno strano Villain colpisce Deku facendolo diventare un coniglio. Durante la sua cattura, tuttavia, trovano solo vestiti e polvere, il suo corpo completamente disintegrato. Come riporteranno Deku alla normalità? Fluff e Kacchan x Deku
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: All for One, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolo della Quirkless

Ebbene, eccomi con un uomo capitolo. A quanto pare ci troviamo a buon punto con la storia ma sapete, non è ancora finita. Il bello deve ancora arrivare. Colgo l'occasione per ringraziare chi mi segue, legge e lascia una recensione. Detto questo, Enjoy!!



 

Il ticchettio dell'acqua alla sua destra. Un alito di vento freddo che gli lisciava il viso. Una sensazione ferrosa che si insinuava sotto al naso e tirava i polsi. Segnali costanti alla sua sinistra. L'incoscienza senza dolore lo stava purtroppo abbandonando.

"Oh, ti sei svegliato" lo accolse melliflua una voce la cui persona era avvolta nelle tenebre. "Credevo che il narcotizzante fosse stato troppo per il tuo corpo".

C'era dell'evidente sarcasmo in quelle parole pronunciate con una felicità schizofrenica, un po' a ricordare Himiko Toga e la sua eccitazione per il sangue. No, a quanto pare non era stata una buona idea risvegliarsi.

Deku aveva ancora la vista annebbiata ma riuscì a scorgere delle luminescenze magenta, dei monitor e la costante nuvoletta di fiato caldo che si abbatteva sul vetro dinanzi a lui. Il suo cuore perse immediatamente un battito.

Era in una capsula, i polsi bloccati da catene che lo tenevano in piedi, era tornato un essere umano, la metà inferiore del corpo coperta da una tuta nera, i piedi nudi e all'incirca otto elettrodi posti sul suo petto, ombelico, gola e fronte.

Ricordava a frammenti ma era certo di essere stato rapito da quella brutta copia di Shoto. 

La figura che aveva parlato melliflua finalmente gli si avvicinò, accendendo una luce sul coperchio di ferro della capsula di Deku, rendendo tutto più nitido. 

Hunter-Kane gli era proprio vicino, con quel sorriso poco di buono, le mani stavolta infilate nelle tasche del suo soprabito, uno stuzzicadenti tra le labbra e gli occhiali alzati sulla fronte, le iridi scarlatte come l'Inferno. Annuiva piano come se fosse compiaciuto dai suoi stessi pensieri, da quello che aveva e che avrebbe fatto.

"E' inutile farsi prendere dal panico. Mi comprenderai che tra un paio di ore sarai in libertà, visto che non mi servirai più, Rabbit Hero".

Deku era furioso, perlopiù con se stesso perché non era riuscito a lottare e si era fatto rapire come un pivello. Paradossalmente gli ricordava molto la situazione di Kacchan, il suo rapimento e il senso di impotenza che l'aveva quasi fatto perdere le speranze. I suoi occhi brillavano di rabbia, i denti stretti sotto le labbra chiuse.

"Ah, proprio una bella espressione. Quelle che mi piacciono: i combattenti che poi diventano bambole vuote. Sacchi di carne senza alcuna coscienza" sogghignò il nemico, avvicinando una mano come se avesse voluto stringergli la mandibola per osservare bene i suoi lineamenti ancora delicati. "Il gusto che provo nello spezzare anche il più forte degli spiriti combattivi…" pronunciò con voce bassa, quasi letale. Emise un suono di soddisfazione dalle labbra. "… è impagabile, Izuku Midoriya".

Nel sentire il suo nome gli corse un brivido lungo la schiena, facendogli contrarre l'orecchio sinistro da Rabbit Hero. Deku sentiva il cuore martellargli ferocissimo nel petto, farsi strada quella che conosceva molto bene: la paura. Intuiva che di lì a poco quel Villain lo avrebbe torturato.

"Sai, è stata una manna dal cielo conoscerlo. Abbiamo due sogni molto importanti e vogliamo realizzarli. E per farlo ci occorre questo tuo Quirk che è abbastanza raro. Immagazzinare energia per poterla usare con il proprio corpo. E' inebriante" spiegò, tracciando una cigolante linea immaginaria con il dito sul vetro della capsula. "Hakai" chiamò, spostando solo lo sguardo verso sinistra.

Dalla sua ombra si innalzò il nemico che aveva assunto le sembianze di Shoto. 

"Procediamo all'estrazione. E se andrà tutto secondo i calcoli del nostro amico riusciremo in grandi cose. Prepara ossigeno e Anmoniumu.  Ce ne servirà un bel po'. Il soggetto è alto un metro e sessantaquattro, per quarantotto chili di peso. Il suo Quirk digita semplicemente A-02".

"Hai, senpai!" rispose mellifluo l'altro, infilando una mano nella sua forma, toccando probabilmente sotto al cuore. Si udì un nauseante rumore di ossa che scricchiolavano e per poco Deku non vomitò. "Ecco qui! Tre fiale come deciso!" commentò con fin troppa allegra stridula, mostrando effettivamente tre piccole fiale contenente quel liquido trasparente. Poi si rivolse a Deku. "Ah, non vedo l'ora di vederti esplodere il mille pezzi!".

"Non esploderà. Perlomeno, eviteremo che succede. A operazione terminata, potrai giocarci" evidenziò freddamente Hunter-Kane. 

Pigiò un bottone sulla console di bottoni bianchi posta alla base della capsula di Deku e improvvisamente da due bocchettoni sotto ai piedi di quest'ultimo iniziò a fuoriuscire del gas azzurrato freddissimo. 

"Azoto..!" espirò Deku, cercando di muoversi in qualche modo.

"No, è ammoniaca. Disciolta con una pare del mio sangue, ossigeno e portandolo a una temperatura di -377 gradi si otterrà una reazione elettrica simile alle tempeste di Giove e il freddo di Saturno. Non te l'hanno spiegata la chimica, ragazzo?" spiegò Hunter-Kane, mentre posizionava le tre fiale nell'alloggiamento sotto a una piccola intercapedine accanto ai bottoni. Iniziarono a svuotarsi in contemporanea.

"Le fiale contengono Anmoniumu. Questa volta è un miscuglio di quanto detto prima con una soluzione di aceto e una minima parte del tuo sangue e del tuo DNA. E' incredibile quanto la scienza possa essere meravigliosa!".

"Non morirai ancora, ma sentirai tanto, tantissimo, dolore!" esclamò felicissimo Hakai, battendo il pugno sul vetro. 

Deku sentiva solo freddo e i polmoni iniziare a fargli molto male. Il suo corpo stava raffreddandosi a un ritmo allarmante, la pelle da rosa a bianca, ricoprendosi da un sottile strato di ghiaccio.

"Manca poco" commentò Hunter-Kane. "Eccolo!".

Il corpo di Deku si illuminò di una luce bianchissima, dapprima verdastra poi scarlatta. Iniziò a dibattersi furiosamente, il dolore pulsava in ogni centimetro della sua pelle, le lacrime agli occhi, il sangue che sgorgava dalla sua bocca e le sue orecchie da Rabbit Hero. Macchie nere danzavano intorno ai suoi occhi, era forse la morte?

Scariche elettriche turbinarono intorno al suo corpo. Deku lanciò un urlo agonizzante, strappando le catene ai fermi delle manette che portava ai polsi, potendo riabbassare finalmente le mani bianche e in parte cianotiche. Preso da un momento di follia iniziò a colpire ripetutamente il vetro della capsula senza però incrinarla.

"E' un vetro adatto per queste cose, ragazzo. Non riuscirai mai a romperlo" evidenzio atono Hunter-Kane.

Le iridi di Deku erano ormai bianche, la coscienza lo aveva abbandonato. Era il momento di rubargli il Quirk. Hunter-Kane aprì la capsula, facendo fuoriuscire il gas che andò a disperdersi in pochi secondi: lo afferrò per i capelli cristallizzati trascinandolo verso una piattaforma di metallo sul pavimento. Con il piede pigiò un bottone e quest'ultima si alzò fino a diventare un tavolo di freddo metallo.

"E' morto?" domandò speranzoso Hakai.

"No. E' privo di coscienza. Perfetto".

Afferrò un bisturi, tagliando appena sotto la clavicola fino allo sterno. Il sangue prese a colare, a contatto con il gelido corpo si levò una nebbiolina densa e bianca. Intaccò lo sterno e raggiunse il cuore, con incredibile bravura. Il cuore pulsava lentamente, come se di lì a poco si sarebbe fermato.

"Nessuno sa che i possessori di Quirk hanno un'aorta che è diametralmente più piccola rispetto a chi non ce l'ha. Questo ragazzo era precedentemente un Quirkless. Basterà iniettargli l'Amnoniumi e il suo Quirk verrà completamente drenato" spiegò Hunter-Kane, puntando poi un dito verso l'oscurità. "Hakai, prendimi l'Aspiratore. Ora che il suo Quirk verrà condensato, sarà il momento giusto".

Una lacrima colò lungo la guancia di Deku…

 

Quante ore erano passate? Quanti giorni? 

La disperazione era capace di manipolare subdolamente la mente anche del più impavido. Guardare quegli schermi, uomini della polizia e Pro Hero cercare di non far trapelare la sparizione di un altro studente della U.A richiedeva attenzione e dedizione. Soprattutto con gli sciacalli delle varie reti di notiziari che avevano fiuto per queste cose. 

Sentì una mano appoggiargli sulla spalla.

"Bakugo Shonen, calmati. Troveremo Midoriya Shonen".

Katsuki si tese sotto alla sua mano tiepida: il suo cuore batteva all'impazzata e aveva il respiro corto. Per un attimo gli tornò in mente l'asfissiante sensazione che Deku l'avesse sconfitto durante la prima prova con la bomba con Ochako e Tenya nell'edificio destinato alle prove degli studenti del corso A.

Deglutì un paio di volte, tentando di riacquistare mente e sangue freddo e di riportare il suo respiro alla normalità. Ora riusciva a vedere il viso preoccupato di Todoroki che lo stava osservando mentre era in piedi accanto ad Endeavor seduto a uno dei monitor, fra uno dei suoi sottoposti e un ufficiale di polizia.

Ah, giusto. Erano andati nella sala controllo dell'agenzia dell'attuale Number One Hero subito dopo aver dato l'allarme che Deku era scomparso. Il biondo buttò un'occhiata a un orologio elettronico incastonato su un pilastro alla sua sinistra: i led rossi segnavano le quattro e trenta del mattino. Erano passate circa tre ore oramai. E la pressione di non fare in tempo, di non sapere dove fosse il suo Rabbit Hero lo mandava in bestia. 

"Non lo abbiamo ancora trovato" ammise Shoto, come se avesse voluto ugualmente scusarsi. 

Quando Katsuki aveva frettolosamente raccontato di aver visto la sua copia portarsi via Deku chissà dove non aveva potuto far a meno di sentirsi un debole oltre che in colpa. Ben presto, aveva pensato di mettere in mostra la sua razionalità mentre aiutava Katsuki a dare l'allarme ai professori, il primo sicuramente All Might, per poi ritrovarsi con Mirko, la cui rabbia modellava negativamente il suo bel faccino e Hawks, altrettanto preoccupato di questa misfatta.

"Midoriya Shonen conta molto per te" sorrise All Might, senza smettere di fissare le cartine geografiche sulla moltitudine di monitor. 

"E' un amico di infanzia" mormorò con innaturale dolcezza il biondo, abbassando lo sguardo. Strinse i pugni, poi volse occhi fiammeggianti all'altro. "Non mi arrenderò fino a quando non l'avrò trovato".

"E' questo lo spirito, Bakugo Shonen. Midoriya ha sempre valorizzato molto il tuo lato protettivo. Questo fa di te un Hero determinato, pronto a sacrificarsi per il bene degli altri".

In altre circostanze Katsuki avrebbe risposto con parole taglienti, guadagnandosi una ramanzina per il suo linguaggio scurrile, invece si limitò a ringraziarlo con un cenno del capo.

-Deku…- pensò, nuovamente rammaricato. -Dove sei? Dove ti hanno portato? Che cosa ti hanno fatto?-.

"Se questo Hunter-Kane è un tipo che non ama essere al centro dell'attenzione non è in superficie che dovremmo cercare" azzardò improvvisamente la sexy Mirko. Si guadagnò l'attenzione di tutti, compreso Katsuki che le sembrò ravvivare l'ardente speranza dentro il suo cuore. "Midoriya e Bakugo lo hanno già affrontato in ospedale, molto probabilmente una parte di noi dovrebbe tornare lì, l'altra iniziare a pensare di cercare dove non batte la luce del sole".

"Intende dire nel sottosuolo?" prese voce Tsuyu, che insieme a Ochako, Momo, Eijiro e Fumikage erano gli unici della U.A, che avevano anche partecipato allo stage per il salvataggio di Eri contro Overhaul avevano avuto il permesso di venire.

"Brava, Froppy. E' esattamente ciò che stavo dicendo" sorrise Mirko, poggiandole una mano sul binocolo che generalmente completava il suo costume verde da rana. "Potrebbero esserci utili i Quirk di voi altri studenti. La situazione qui è grave, bisogna agire con una cerca coalizione e soprattutto determinazione. Chiunque voglia farsi indietro lo può fare".

Nessuno alzò una mano, nessuno si fece avanti.

-Midoriya ha amici che gli vogliono bene- pensò rincuorato All Might.

Improvvisamente un agente della polizia si fece avanti, camminando con un'andatura strana, come se fosse stato ubriaco. Aveva un ghigno strano sul volto e armeggiava con un bisturi fra le dita della mano destra. 

"Ehi, tu! A riposo soldato!" fermò un altro.

Quello che ottenne fu un doloroso colpo alla spalla, facendolo collassare immediatamente in terra in una già agonizzante macchia scarlatta. Questo bastò a far destare ognuno in quel laboratorio operativo segreto.

"Io so dove si trova" mormorò l'uomo, leccando il sangue sul bisturi. 

Ochako aveva la sensazione di deja-vu, quei movimenti e parole le ricordavano qualcosa di estremamente familiare. E dopo qualche istante i suoi pensieri furono confermati.

"Io so dove si trova il mio Izuku!" continuò, mentre il suo corpo iniziava a sciogliersi in una forma biancastra, rivelando il corpo di una ragazza per giunta nuda, con i capelli biondi e un'espressione eccitata quanto folle. "Tomura Shigaraki sa dove si trova e lo anche io. Vi ci posso portare!".

"Himiko Toga!" esclamò Ochako, furiosa. "Che cosa vuoi? Come sei entrata qui?!".

"Ah, Ochako-chan, lo sai che quando c'è di mezzo io mio Izuku non c'è nulla che mi possa fermare. E tu sei sempre più carina, più innamorata vero?".

Uravity avvampò di rabbia, sgomento e amore. Sì, amava Izuku, era così carino. Non si accorse dello sguardo di shock con il quale la fissò Katsuki. C'era la possibilità che Deku ricambiasse i sentimenti di Faccia Tonda? No… lui la vedeva solo un'amica: era abitudine che arrossisce e si impacciasse dinanzi a ogni ragazza, perfino con gli adulti. E poi avevano fatto sesso.

Il suo sgomento mutò poi in ghigno. Deku era oramai suo e di nessun altro. Faccia Tonda aveva perso in partenza.

"Tu vuoi uccidere Izuku!" si aggregò anche Tsuyu, anche sei molto in ansia per quella situazione.

"No, Tsu-chan. Non voglio ucciderlo! Voglio solo vederlo ricoperto di ferite e di sangue! Vi ci porterò da Hunter-Kane, anche perché ha dei piani un po' troppo folli".

"Endeavor, che vuoi fare?" chiese Hawks, mentre le guardie tentavano di accerchiare Toga che continuava a ridere e a farfugliare le sue macabre idee su Izuku sanguinante. "Possiamo fidarci di lei?".

Il focoso non rispose, guardò prima lui, poi suoi figlio Shoto e infine la giovane Uravity. 

"Lo faremo per questa volta" pronunciò quest'ultima. "Ma non possiamo abbassare la guardia!".

"E sia" concluse Endeavor, rivolgendosi alla bionda. "Tu. Portaci al covo del nemico. Ma ti terremo d'occhio, non dimenticarlo!".

Il sorriso che ricevettero fece accapponare la pelle…

 

 

Ehi, ragazzo! Ma che diavolo fai? Devi combattere. Lo hai promesso a tutti noi, non puoi tirarti indietro!

 

Dischiuse gli occhi verdi, era in un mondo di oscurità e l'unica luce che vedeva era quella del suo corpo. La metà inferiore completamente scomparsa, anche la bocca. Poteva solo muovere una mano e sbattere gli occhi. Dinanzi non c'era niente, neanche alle spalle. Quella voce un po' burbera ma carica di speranza da dov'era arrivata.

 

Lo so che sei stanco, ma se ti arrendi lui vincerà e non possiamo proprio permettercelo! Rubarti il Quirk sarà impossibile se sarai tu a mantenere il cuore impavido e la volontà d'acciaio!

 

Sembrava molto più forte stavolta. Deku cercò ancora con lo sguardo ma ancora non vide nulla.

 

Se dovessero sottrarti l'One for All tutto sarà perso. Lo capisci questo, vero? Ti abbiamo affidato un Quirk di estrema importanza. Devi proteggerlo, proteggere tutti. Non è ancora il momento, non riusciresti a usare i nostri altri Quirk, ma tieni duro. Combatteremo insieme a te!

 

Deku sentì un calore al centro del petto, poi una luce lo avvolse in un'esplosione silenziosa che durò un frangente prima di un dolore insopportabile in tutto il corpo. 

 

"Cavolo, non ho mai visto nulla di più incredibile!" esclamò Hakai, visibilmente stupito. "Senpai, il drenaggio non sta funzionando!".

Hunter-Kane era altrettanto allibito, sul tavolo Deku continuava ad esercitare il suo potere, nonostante la ferita al petto sanguinasse copiosamente e i suoi occhi fossero privi di coscienza. Si dibatteva ferocemente, rischiando di far saltare i fermi ai polsi e alle caviglie. 

"La sua potenza sta aumentando!" mormorò preoccupato. "Allora lo farò io!".

Si avvicinò al petto tranciato, la sua lingua improvvisamente si allungò di circa quindici centimetri, dei lunghi e aguzzi denti crebbero dalle gengive, dandogli un inquietante aspetto da vampiro. Iniziò avidamente a succhiare il sangue, sentendo un sapore vagamente dolciastro e a tratti forte. Il sapore dell'One for All era qualcosa di sublime, mai provato in altre vittime.

Il corpo di Deku prese ad agitarsi con maggior fervore, scosso dal dolore. Le scariche elettriche iniziavano, tuttavia, a essere meno presenti, meno intense. 

 

Resisti, ragazzo! Resisti!

 

La forza lo stava abbandonando. Non riusciva a combattere, quel nemico era così forte e il suo corpo stava cedendo, afflitto dal dolore sovrumano. Era troppo quello che poteva tollerare.

 

Ti stiamo aiutando! Resisti! Non perdere l'One for All!

 

Sul corpo di Hunter-Kane si manifestarono delle linee scarlatte fluorescenti, simbolo dell'One for All. Ci era riuscito, si sentiva incredibilmente potente, forte, avrebbe potuto schiacciare qualunque nemico. 

 

RAGAZZO!

 

"One for All… cento per cento!".

I fermi letteralmente esplosero, i capelli di Deku erano chiarissimi, come con Eri, gli occhi privi di iridi che irradiavano ancora potere, la pelle di un rosa più intenso, il potere che fuoriusciva più forte. Caricò un pugno, avrebbe combattuto fino alla fine! Quella voce gli aveva dato un coraggio da leoni, non poteva tirarsi indietro. Scaricò il colpo, si levò un'incredibile onda d'urto che fece esplodere capsule, fiale e i lucernari magenta al soffitto. Hakai urlò, disintegrandosi in seguito alla fortissima caloria dell'energia, come una bomba atomica, Hunter-Kane fu sbalzato via, schiantandosi contro dei pilastri e venendo schiacciato dai detriti.

Deku calciò via il soffitto e nonostante fosse come praticamente addormentato scappò via con il potere che sembrava scorrere liberamente nel suo corpo.

 

"Signore!".

Endeavor si voltò immediatamente verso uno degli ufficiali di polizia che era incredulo nel fissare un punto luminoso sulla cartina geografica sullo schermo. 

"Abbiamo trovato un segnale, viene dall'estrema periferia nord, dove prima vi era la metropolitana. Abbiamo appena registrato un terremoto intenso e un crollo! Bisogna intervenire!".

Katsuki guardò Shoto e poi All Might. Terremoti non se ne verificavano nella città con un alto grado di intensità e pericolosità, a meno che..

"Potrebbe essere..?" espirò All Might.

"…Deku?" completò Katsuki. "Dobbiamo andare a vedere! Potrebbe essere lì!" esclamò, correndo verso l'uscita ma si fermò un attimo, senza guardarsi indietro. "Non ci serve più il tuo aiuto, vai a dire al tuo capo che si faccia fottere!".

Toga allargò un sorriso. Faceva solo parte del piano del suo Capo. Era solo felice di poter giocare e di poter vedere il suo Izuku...

  
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