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Autore: IvanaAnkhese    14/06/2021    1 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction su Dragon Ball, in particolare su Freezer. Ho immaginato un futuro possibile per Freezer dopo gli avvenimenti del Torneo del Potere e del film su Broly. Per questa storia ho creato due miei OC, in perfetto stile Dragon Ball Multiverse, che avranno uno stretto legame con Freezer. Faranno la loro comparsa in questa storia anche Goku&co.
NOTA BENE: Ho deciso di essere fedele allo stile di Toriyama per quanto riguarda il metodo di scelta dei nomi dei personaggi. Quindi, per quanto riguarda la mia storia, ricordate che "Nebbia"fa riferimento a qualcosa che non si vede, che viene nascosto, quindi a qualcosa o a qualcuno avvolto nel mistero, invece "Sangria"si riferisce ovviamente all'omonima bevanda alcolica che va bevuta...fredda!
Spero vi piaccia, buona lettura!
Genere: Azione, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Freezer, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano giorni di forte tribolazione. Tutti aspettavano novità sulle condizioni del piccolo. Anche Freezer ! Anche se non l'avrebbe mai ammesso. 

Era in piedi davanti all'oblò, con le mani dietro la schiena, come al solito! Rifletteva. O forse meditava. Era un ricercato, e stava fuggendo. Aveva preso in ostaggio forse l'essere più potente di tutti gli Universi, e forse un'alleata di Lord Zeno. Eppure aveva il coltello dalla parte del manico: ora era lui che possedeva quel cucciolo...grazie a lui sarebbe diventato il più potente, nessuno avrebbe potuto nulla contro di lui. Inoltre era malato, e lui era l'unico che poteva salvarlo, e, proprio per questo, Nebbia non si sarebbe mai separata da lui, così non avrebbe potuto svelare i suoi piani malefici al Re del Tutto. Due individui potenti al prezzo di uno. L'Imperatore sogghignava soddisfatto: li aveva entrambi in pugno! Improvvisamente sentì alle sue spalle l'arrivo di Berryblue e di Kikono. Fremette: attendeva notizie. << Il bambino è stabile, mio signore. Non ci sono variazioni significative. >>, asserì Kikono. Di colpo il sorriso di Freezer scomparve dal suo volto. << Lei come sta? >>, chiese con voce sommessa, tradendo un po' di ansia e preoccupazione. Si riferiva a Nebbia. << Si è chiusa nella sua stanza. Ha detto di voler rimanere sola. >>, rispose Berryblue. L'Imperatore si irrigidì e digrignò i denti. << Vi avevo detto di prendervi cura di lei! >>, li ammonì con ira, senza neanche degnarli di uno sguardo. Kikono trasalì. Berryblue preferì non rispondere. A quel punto Freezer si voltò, e con passo svelto e atteggiamento tipico di chi non ne poteva più, si diresse verso la Medical Machine. Aveva deciso di fare una cosa. Non poteva più aspettare. D'altra parte lui era così: agiva d'impulso. A quella reazione Kikono svenne per la paura: avvertiva che di lì a poco sarebbe accaduto il peggio. C'erano alcuni soldati a controllare il piccolo. Quando la porta si aprì, essi si voltarono di scatto, e quando videro che si trattava del loro padrone, spalancarono gli occhi e rimasero a bocca aperta dallo spavento. Freezer si avvicinò alla capsula dov'era sistemato Snow, incrociando le braccia e mantenendo un'espressione corrucciata. Sembrava il Male fatto persona. I soldati temevano che potesse fare qualcosa al bambino! Tagoma, che era lì, tentò di fermarlo: << L-Lord Freezer, cosa...>>, ma quello lo interruppe: << Aprite subito questa capsula! >>, ordinò. << Mio signore, non è ancora pronto...la cura non è finita...>>, cercava di spiegare Tagoma, ma non ci fu verso. << APRITELA SUBITO! >>, tuonò l'Imperatore. La fecero aprire a metà, permettendo a Freezer di guardare meglio la creatura. La temperatura del piccolino sembrava essersi abbassata, e riposava beato con in bocca il tubo per l'ossigeno. << So che puoi farcela...Andiamo...Respira da solo! >>, e così dicendo Freezer gli levò il tubo dell'ossigeno. Tutti quelli che erano presenti tremarono. << Ma signore...così non respirerà...! >>, dicevano. Intanto l'Imperatore ghignava divertito: voleva mettere alla prova quell'esserino! Mentre il piccolo boccheggiava, lui continuava a spronarlo: << Su, coraggio...! >>. << Potente Freezer, è soltanto un bambino...! >>, lo supplicava Tagoma. << No! Non è un bambino qualunque. >>, rispose quello. << Ed è meglio che si abitui! >>, sibilò. Snow  cercava con tutte le sue forze di respirare, e si dimenava. A quel punto Freezer forse si rese conto. Forse provò pietà. Oppure pensò che era pur sempre un essere della sua stessa razza...un essere dalla forza straordinaria. Valeva la pena salvarlo! Così digrignò i denti, e sussurrò: << Un aiutino?? >>, poi avvicinò la sua mano al petto del piccolo, e, sorridendo, gli trasferì un po' della sua energia. Quello la assorbì tutta, poi tremò. << Lord Freezer, rifletta: cosa direbbe Nebbia?! >>, s'intromise Berryblue. Al solo sentire quel nome, Freezer sussultò. Poi il battito cardiaco del piccolo si stabilizzò, cosa che fu percepita dall'Imperatore, e riprese pian piano a respirare autonomamente. Freezer abbozzò un sorriso sghembo. Finalmente il peggio era passato. << Bene. >>, asserì. Era soddisfatto, e libero dalle preoccupazioni. << Potete continuare. Se avrà ancora bisogno di ossigeno non esitate a fornirglielo...ma credo che tra poco non avrà più bisogno di niente...! >>, e così dicendo abbandonò la sala, con l'eco della sua risata malefica.

Era passata qualche ora. Nebbia era seduta sul suo letto, e aveva la testa tra le mani. Si era chiusa in un profondo silenzio. Improvvisamente sentì la porta aprirsi. Nessuno fino a quel momento si era mai permesso di entrare nella sua stanza senza il suo consenso. Nessuno si era mai permesso di disturbarla. Cos'era successo?? Chi poteva essere?? Quando alzò lo sguardo, ebbe una risposta alle sue domande. Accompagnato da un paio di soldati, Freezer fece il suo ingresso nella stanza della ragazza. Com'era possibile??! Si era degnato di andarla a chiamare di persona!? << Il moccioso si è svegliato. Penso voglia te. >>, proferì calmo a testa bassa, con le braccia incrociate. Cercò di mantenere una certa freddezza: non gli andava di polemizzare di nuovo con lei. Nebbia schizzò dal letto, urtò Freezer, e corse alla Medical Machine. L'Imperatore sospirò stufo, alzando gli occhi al cielo. Non gli aveva neanche rivolto la parola. Non lo aveva neanche ringraziato! Come avrebbe fatto con lei?? Cioé, con entrambi??

Nei giorni successivi il bambino incominciava a stare sempre meglio, e qualche volta si divertiva a svolazzare per tutta l'astronave di Freezer. Intanto quest'ultimo meditava su come avrebbe potuto insegnargli a combattere, e su come avrebbe potuto appropriarsene per usarlo per i suoi scopi.  Doveva prima fare i conti con Nebbia, però. Pensava infatti che se il bambino fosse stato bene, di lei non ci sarebbe stato più il bisogno. Ma sbagliava.

Era sera. Nebbia aveva insistito per una sosta. << E' impazzita??! Così ci farà scoprire! >>, sbraitava Freezer mentre si affrettava ad uscire dall'astronave e a raggiungere la ragazza fuori. "Dove sarà mai??!", si chiedeva mentre sorvolava e perlustrava ogni lato di quel pianeta disabitato sul quale erano atterrati. Stavano perdendo troppo tempo, quindi aveva deciso di andarli a prendere...o forse voleva dare loro fretta...o semplicemente voleva provocare Nebbia. Improvvisamente la vide. Si era accovacciata vicino a un ruscello, e si apprestava ad immergere il bambino nell'acqua. << Ah, eccovi! >>, esclamò con tono ispido non appena si avvicinò a loro. Non fece in tempo a dire altro, che Nebbia si sfilò una parte della sua tuta lasciando scoperta una spalla. Freezer strabuzzò gli occhi. Ora si spogliava anche davanti a lui??! Non comprendeva a pieno tutte le dinamiche del comportamento umano, o semplicemente ignorava determinati particolari...forse perchè odiava tutto ciò che riteneva inferiore a lui, e vedeva come debolezza determinati sentimenti. Eppure, a quello strano gesto di quella donna provò un certo imbarazzo, e forse addirittura arrossì.<< Ma cosa diavolo fai?? >>, borbottò in tono contrariato. << Potresti lasciarci un po' di privacy?? >>, rispose la ragazza un po' stizzita. << Tzk! >>, mugugnò lui girandosi di spalle e incrociando le braccia. Intanto Nebbia si immerse con il bambino in braccio in quella favolosa piscina naturale. Quel posto era incantevole! << Che sciocchezza! Non potevate farvi un bagno in astronave? Vedo che non apprezzi tutto ciò che ti ho offerto! E poi, non conosci questo pianeta: rischiate un'infezione batterica in queste acque! Ti ricordo che lui è ancora convalescente!! >>, la ammoniva sdegnato. << Ho controllato l'acqua: è sicura. Volevo farlo stare in un habitat naturale...Nella nostra stanza c'è la doccia, ed è difficoltoso lavarlo lì, e poi la sauna è troppo calda per lui, dopo quello che gli è successo...Ma cos'è?? Ora ti preoccupi per noi?? >>, lo pizzicò Nebbia. Freezer mugugnò di nuovo. Beh, una sorta di preoccupazione c'era stata, ma lei non l'aveva saputo, e lui non l'avrebbe ammesso. << Beh, il corpo della nostra razza può adeguarsi a qualunque temperatura e a qualsiasi luogo! >>, si pavoneggiò lui. << Che perdita di tempo! Vedi di non farci scoprire!! >>, continuò. << Ah, e ti ricordo che dobbiamo fare anche rifornimento di cibo! Voglio fargli mangiare qualcosa di qui: è stanco di nutrirsi delle schifezze che stanno sull'astronave! >>, rispose lei categorica. "Tzk! Colpa tua, che hai finito i nostri rifornimenti!", disse Freezer tra sè e sè. La pazienza non era proprio il suo forte! Finito il bagno, la ragazza si apprestò a cercare qualcosa da fargli mangiare. Freezer continuava a starsene in disparte, senza però staccare lo sguardo da loro. Che situazione buffa: quel mostriciattolo della sua razza stava talmente bene con Nebbia che entrambi sembravano parte integrante di quel paradiso naturale...l'unico intruso era lui. << Quale cibo preferite voi? >>, chiese la donna. Freezer rispose con atteggiamento superficiale: << Mmh...vedi i crostacei...! >>. La ragazza allora si chinò per raccogliere un granchio, e lo avvicinò alla bocca del piccolo, che lo mangiò con voracità. Stanco di quel bel quadretto, l'Imperatore del Male si avvicinò, e, con tono sprezzante, affermò: << Sai che tra poco lui non avrà più bisogno di te?? >>, ma Nebbia aveva deciso di non dargli tanto adito. Allora quello continuò: << E' grande abbastanza per imparare a combattere...e a distruggere! >>, sibilò Freezer, mentre i suoi occhi si infuocarono. A quel punto accadde qualcosa di inaspettato. A quelle parole il bimbo ridacchiò e dal suo dito partì un raggio laser che rigò la guancia di Freezer, dalla quale il sangue cominciò a scorrere veloce. Nebbia rimase esterrefatta, Freezer invece si fece immobile come una statua di ghiaccio. La situazione era precipitata in un attimo. Poi l'Imperatore abbozzò un ghigno, e con un dito ripulì il suo viso dal sangue. Aveva avuto quello che si meritava. << Credo che ora possiamo andare. >>, mormorò glaciale. Nebbia stette a guardarlo allontanarsi, senza proferir parola. Osservò Snow ancora meravigliata di quello che aveva appena fatto. Aveva voluto difenderla, o aveva semplicemente fatto un dispetto a Freezer?? Una cosa era certa: l'indole di quel bambino era chiara. Quei due non erano poi così diversi. Ma sarebbe diventato un mostro come Freezer??

La notte arrivò veloce. Nebbia era nel letto,  ed era sveglia a leggere un libro, e Snow dormiva tranquillo accanto a lei. La ragazza indossava una camicia da notte rosa, e aveva sciolto i suoi capelli biondi. Si accorse che si era fatto molto tardi, così mise via il libro, spense la luce della lampada sul comodino, e mise la testa sul cuscino. Qualcuno, però, comparve nella stanza, approfittando del buio. La figura pose i suoi occhi fiammeggianti prima su Nebbia, e poi sul bambino, e scoprì i denti in un inquietante sorriso. Erano incantevoli da guardare: lei, una donna dalla bellezza mozzafiato, e lui, un esserino dall'aura mostruosa, che dormivano insieme. Ma quella figura demoniaca finì per distruggere quell'atmosfera celestiale. Fortunatamente, prima che essa potesse rapire il piccolo, Nebbia accese la luce della lampada. Aveva percepito una presenza pericolosa. Purtroppo, però,  era già scomparsa. La ragazza intuì qualcosa, e come una "mamma chioccia", prese il bambino tra le sue braccia, lo strinse a sè, tirò le coperte e spense di nuovo la luce.

Il giorno seguente fu molto faticoso. I soldati di Freezer non si fermarono un attimo. L'Imperatore si trovava nella stanza principale, e rifletteva sul da farsi. Berryblue, che era con lui, percepì un'atmosfera di disagio, aggravata dal profondo silenzio in cui si era chiuso il suo padrone. Ad un certo punto ella rise sotto i baffi. A Freezer non sfuggì quel particolare. << Come va con loro, mio signore? >>, insinuò la sua schiava ironica. Quello si irrigidì: sapeva bene a chi si riferisse la sua assistente. Quella domanda aveva turbato la sua già labile tranquillità! Sorrise amaramente, e rispose come uno che stava per avere un attacco di nervi: << Una meraviglia, grazie, Berryblue...! >>. << Devo ricordarle quali sono le buone maniere, Lord Freezer?? >>, continuò quella. << Le conosco benissimo, grazie! >>, rispose lui stizzito. Quell'imbarazzante conversazione fu interrotta da uno starnuto. Freezer alzò lo sguardo, e vide Tagoma respirare affannosamente. << C'è qualche problema, Tagoma?? >>, chiese l'imperatore. Quello rabbrividì, e, per non turbarlo ulteriormente, gli rispose: << No, nulla, Lord Freezer! >>. Ma qualcosa c'era. Perchè Tagoma aveva la voce rauca. Alla sua risposta fece eco anche un colpo di tosse di qualche altro soldato.

Mentre Snow si divertiva a giocare con Kikono facendolo levitare, Nebbia si riposava in sala mensa, guardando i due da lontano. All'improvviso, una sorta di telefono di ultima generazione che le aveva dato Bulma si illuminò: qualcuno la stava chiamando. Le apparve l'immagine di Goku. << Nebbia! Finalmente! Come stai?? >>, le chiese il Saiyan. Oh, no. Non ci voleva. Nebbia non era affatto contenta. << Mmh...bene. >>, rispose. << Whis ha detto che te ne sei voluta andare tu...! Ha detto che hai fatto la tua scelta...non ci credo...! >>, continuava il Saiyan. Purtroppo Freezer passava di lì. Aggrottò le sopracciglia. Gli sembrava di aver sentito una voce a lui familiare! << Goku, mi dispiace, ora non posso parlare... >>, diceva Nebbia. A sentir pronunciare quel nome, Freezer percepì una strana forza crescere dentro di sè, irradiando il suo corpo di un'aura viola scuro, e i suoi occhi lampeggiarono. Avrebbe voluto distruggere tutto. Poi ebbe un mancamento. In quell'istante Nebbia avvertì qualcosa, ma fu distratta dal suo interlocutore: << Ti prego, dimmi che sei ancora dei nostri...! >>, la implorò Goku. A Freezer bastò sentire quella frase. Andò su tutte le furie. Lei parlava con lui. Come osava??! L'aveva accolta nella sua astronave, e ora lei lo tradiva??! Con lui, poi...con Goku...il suo acerrimo nemico??! Non sapeva se provasse più collera o delusione. Non si era mai sentito così. Era lei che lo stava usando e stava mentendo, o era quel maledetto Saiyan che la rivoleva come alleata?? Doveva correre ai ripari. Purtroppo si allontanò senza ascoltare la risposta di Nebbia: << Mi dispiace, Goku. Ora devo andare. Non chiamarmi mai più. >>, poi lei chiuse la telefonata.

Era passata un'altra giornata. Era notte fonda. Nebbia era esausta. Snow però sembrava non aver ancora intenzione di fermarsi: era pieno di energie! Per farlo stare buono, la ragazza gli mise prontamente il biberon in bocca. Improvvisamente, Freezer si materializzò nella loro stanza. << Allora non ti è chiaro: lui non ha bisogno di te! >>, sibilò. << E a te non è chiaro che devi bussare! >>, gli rispose lei a tono. << Beh non vedo quale sia il problema visto che ieri ti sei quasi letteralmente spogliata davanti a me! >>, le rispose lui stizzito. << DIMMI LA VERITA', AVANTI: HAI PARLATO CON LUI! COSA MI NASCONDI?? COME TI PERMETTI DI NEGOZIARE CON LUI DOPO TUTTO QUELLO CHE IO HO FATTO PER TE??! INGRATA! >>, le parlò con tono accusatorio. << Cosa??! Ora origli anche le mie telefonate??! Senti, se non mi vuoi dire perchè ce l'hai con Goku, a me va benissimo, basta che stanotte tu mi lasci dormire tranquilla! >>, gli rispose Nebbia. A quelle parole Freezer sussultò: evidentemente lei aveva capito che la scorsa notte lui si era teletrasportato nella sua stanza di nascosto! Poi la ragazza tornò ad occuparsi del piccolo. Era rimasto di stucco, poi, non soddisfatto della risposta della ragazza, tornò a provocarla: << Gli esseri come noi non hanno bisogno di una madre! Probabilmente quando crescerà ti ucciderà. Lui è uguale a me! >>. << Ne sei così sicuro?? >>, lo pizzicò Nebbia. << Certo...percepisco la sua energia! >>, sibilò lui con un sorriso malefico. Snow li interruppe scoppiando a piangere. Il suo pianto fece tremare i vetri dell'astronave. Nebbia e Freezer si guardarono. L'Imperatore non volle peggiorare la situazione, e si placò. La ragazza sospirò di nuovo, e  piazzò di nuovo il biberon davanti al viso del bambino. << Credo che abbia mangiato abbastanza! >>, commentò Freezer. << Assolutamente no! E poi voglio che dorma! Oggi si è stancato molto! >>, asserì Nebbia quasi in preda a un esaurimento nervoso. << Ma io non lo vedo per niente stanco! Sei stanco?? >>, si rivolse lui al bambino. Snow agitò le mani e la sua coda come una frusta, ridacchiando allegro. Ovviamente era un no. << Perchè dovrebbe essere stanco?? >>, la istigò Freezer. << Ohh...forse perchè stamattina ha stordito i tuoi soldati solo per giocare??! >>, gli specificò Nebbia. Freezer rimase piacevolmente sorpreso, poi rispose: << Ahh, beh, allora non conosci bene quelli come me...! >> La ragazza alzò gli occhi al cielo. Poi Freezer continuò: << Dovrebbe incominciare ad allenarsi... >>. A quel punto Nebbia gli disse esasperata: << E' vero...è una bella idea! Allora perchè non te lo porti fuori, così fate quello che volete, e mi lasciate dormire in pace?? >>, e così gli piazzò il pargolo tra le braccia, lo cacciò dalla stanza e chiuse la porta. << AHH SONO LIBERA! >>, esclamò. Com'era bello riprendersi i propri spazi! Così si infilò nel letto, posò la testa sul cuscino e si addormentò serena. Freezer rimase sbigottito per quella reazione, poi guardò sorpreso il piccolino che ricambiò quello sguardo, e ghignò divertito: << Dai, su, divertiamoci un po' insieme, ti va?? >>. Poi si girò di nuovo verso la porta chiusa della stanza di Nebbia, e riferendosi a lei, con una strana luce negli occhi e il suo solito sorrisetto malefico, proferì quasi tra sè e sè: << Forse non ti è chiaro: tu sei mia! >>.





Ciao a tutti! Rieccomi!! Piaciuto il capitolo?? Cosa pensate che accadrà a Freezer nel prossimo?? E al suo esercito?? Finalmente vedrete la pericolosità di Snow! Io non sto più nella pelle...e voi??


   
 
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