Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    15/06/2021    18 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cap 20: Una Biblioteca poco silenziosa

 
 
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Dopo l'incidente al Torneo, Elsa avrebbe passato volentieri tutto l'anno scolastico chiusa in quelle quattro mura della sua stanza. Uberta le aveva concesso qualche giorno di esonero dalle lezioni per riprendersi dalla prova, che si era dimostrata più dura del previsto e ne avrebbe anche approfittato volentieri se non fosse stato per il pensiero di sua sorella.
Anna non le credeva sul fatto di Hans, ne era troppo infatuata per poter pensare fosse solo un viscido bugiardo. 
Non aveva prove della sua colpevolezza, ma se davvero era stato lui a mettere quel veleno negli artigli del drago, doveva fare seriamente attenzione.
Sentiva di non essere al sicuro, e inoltre c'era la questione della sfida: l'unico indizio che aveva era una campana recuperata durante la prova. Nel corso della giornata aveva cercato di osservarla attentamente, cercando di scorgere qualche dettaglio, magari un'incisione particolare...Ma niente di importante. Sembrava un oggetto come tanti altri.
Aveva pensato che forse in Biblioteca avrebbe potuto trovare qualche indizio più utile, e anche se la voglia di uscire non era delle migliori, doveva andare contro il suo malumore: di sicuro la prossima sfida sarebbe stata perfino peggio della prima.
Mentre percorreva le scale, quel breve pensiero l'aveva fatta rabbrividire, cosa ci poteva essere di peggio nell'affrontare un drago?
Una volta entrata in Biblioteca, si prese qualche istante per poterla osservare meglio dato che in tutto quel tempo ad Hogwarts non aveva ancora avuto occasione di entrarvici con calma e c'era passata solo di sfuggita tra una lezione e l'altra.
Aveva sempre avuto un debole per quei luoghi: erano silenziosi, tranquilli e con pochi studenti, anche nelle giornate che sarebbero dovute essere più affollate. Quella di Hogwarts era piuttosto grande, ma mai come quella a Beauxbatons. 
Spesso Elsa ci passava le serate, quando gran parte degli studenti era ai dormitori, leggendo tutti i libri più interessanti che riusciva a trovare. 
La Biblioteca della sua scuola era molto antica e nascondeva dirittura dei passaggi segreti magici che cambiavano locazione ogni giorno. Elsa li aveva scoperti per puro caso  e li usava quando voleva allontanarsi senza essere obbligata a rimanere nella sua stanza.
Le mancava profondamente quella Biblioteca.
Mentre si lasciava trasportare da quei ricordi malinconici, aveva iniziato a controllare ogni scaffale nella speranza di scorgere qualche libro utile, e nella foga della ricerca però si imbatté nuovamente nella figura di Hans.
Elsa gli rivolse subito la sua espressione di disappunto. Ormai era stufa di trovarlo sempre attorno a lei, non le dava pace. 
D'altra parte, l'espressione di Hans sembrava tutt'altro che infastidita.
"Giornata in Biblioteca? Scommetto che stai cercando qualche indizio per la seconda prova."
La ragazza pensò che probabilmente un atteggiamento del genere avrebbe conquistato gran parte delle studentesse, sua sorella compresa. Indubbiamente Hans era un bel ragazzo, con un gran carisma ed ottimi voti: il candidato perfetto per il principe azzurro. 
Forse anche lei ci sarebbe cascata se non avesse questa costante sensazione di disagio.
Inarcò un sopracciglio "Vedo che sei sempre informato su quello che faccio."
"Sei sulla bocca di tutti. Ancora non ti ho fatto le congratulazioni per la sfida" le sorrise leggermente, avvicinandosi di un passo "Sei stata molto coraggiosa a salvare quella Grifondoro, un po' imprudente... Ma vedo che sei stata aiutata."
A quelle parole Elsa alzò subito la testa, riducendo gli occhi a due fessure "Che cosa vuoi?" scandì bene le parole, ormai era stufa di questo giochetto tra di loro.
Il breve sorriso del Corvonero sembrò sparire "Cosa intendi?"
"Lo sai. Che cosa vuoi, allora?" disse schietta "Smettila di fingere di non sapere nulla e stai lontano da mia sorella!" aveva alzato leggermente la voce questa volta, attirando in parte l'attenzione di qualche studente ancora in circolazione.
Hans si guardò attorno e le si avvicinò ancora di più, mimando con le mani di abbassare la voce "E tu smettila di attirare l'attenzione in questo modo" mentre lo diceva, fece per appoggiare una mano sulla sua spalla, forse per calmarla, ma come vide quel gesto Elsa si scostò subito.
Quell'atteggiamento lo fece sorridere leggermente "Oh Elsa, Elsa, Elsa..." disse sottovoce, guardandola negli occhi "Ti ho solo offerto la mia amicizia. A Milo l'hai concessa" si fermò, scrutando per qualche istante la sua espressione perplessa.
"Milo era diverso."
"Ed è morto."
Quella frase fu un'ennesimo colpo al cuore, l'espressione della ragazza si fece più dolorante e probabilmente se non fosse stata per la presenza fastidiosa di Hans, avrebbe pianto.
"Forse dovremo parlarne in privato." 
"O forse non dovremo parlarne affatto."
L'espressione di Hans si fece più curiosa "Tu pensi che io sia malvagio... Perché?"
"Sei stato tu a far del male a Moana. Io...Non so quali siano i tuoi piani, ma non mi avvicinerò a te!" non gli diede nemmeno il tempo di rispondere che subito riprese a parlare "Questo tuo interesse verso di me... Nasconde qualcosa. E io non voglio averci niente a che fare. Sono già pericolosa in queste condizioni..."
"Lo so" la sua espressione sembrò irrigidirsi "Per quanto ancora andrai avanti cosi? L'incidente di Milo potrebbe ricapitare..."
"Se solo fossi lasciata in pace io..."
"Credi davvero che sia questo il problema?"
"La tua presenza non mi aiuta!" soffiò "Ti diverte vedermi in questa situazione? E' negli interessi della tua famiglia?"
Hans sorrise amaramente "Non è tutto nero o bianco, Elsa." 
Lei lo fissò, incapace di controbattere. Così si limitò semplicemente a sorpassarlo, ma come faceva un passo in una direzione, anche Hans sembrava farlo nell'esatto momento, rimanendo così bloccati in questo bizzarro loop. Sarebbe stato anche un momento simpatico, magari da riderci su con un amico, se mai fossero stati effettivamente amici.
"Smettila!" gli intimò.
Il Corvonero la fissò con un sopracciglio inarcato "Guarda che sei tu che ti stai mettendo in mezzo." 
Le labbra di Elsa si incurvarono in un sorriso amaro "Oh certo. Vuoi farmi credere che non mi stavi seguendo nemmeno questa volta?"
Lui rise e si chinò leggermente verso di lei. A quel contatto così ravvicinato la ragazza indietreggiò appena, limitandosi per il momento a lanciargli un'occhiataccia.
"So che può sembrarti strano, ma avrei anche io da studiare" disse sottovoce.
Si scambiarono uno sguardo, in silenzio. Elsa avrebbe voluto dire qualcosa ma lui la precedette "Se non vuoi credermi, è un problema tuo." 
Dopo quell'imbarazzante silenzio tra i due, alla fine Hans decise di prendere l'iniziativa e si sporse di lato per permetterle così di andarsene.
"Con permesso" le sussurrò una volta abbastanza vicino.
Elsa gli lanciò un'occhiataccia che tuttavia non lo smosse di una virgola. Non sapeva a che gioco stesse giocando, ma se aveva pensato anche solo per un momento che con lei i suoi modi da gentiluomo potessero funzionare come con Anna, si sbagliava di grosso.




 
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Per Nick la Biblioteca non era mai stata una delle sue mete fisse. La trovava tremendamente noiosa, puzzava di vecchio e c'erano troppi libri. Odiava posti del genere. 
Le uniche volte che si era divertito in quel luogo furono quando lui, Jack, Tullio e Miguel organizzarono dei piccoli scherzetti da fare alla Bibliotecaria Yzma o alcuni studenti del primo anno.
Ma quel giorno si sentiva peggio che ad Azkaban: Doveva fare una ricerca con Tiana sul Bubotubero, per Erbologia. Normalmente a lui sarebbe andato bene anche un voto sulla media, senza troppe pretese... Non era mai stato un grande appassionato di quella materia dopotutto. Ma stare in coppia con Tiana significava solo una cosa: lavoro.
Dovevano prendere un bel voto, ma non uno qualsiasi: il migliore. 
Perché Tiana era fatta cosi: voleva dare sempre il massimo in qualsiasi disciplina. Nick quasi si stupì quando gli disse che non aveva messo il suo nome nel Calice, considerando la sua mania di primeggiare in qualunque cosa; ma lei disse che era troppo impegnata con gli esami M.A.G.O. per potersi permettere altre distrazioni
Certo, perché per una come lei il Torneo Tremaghi era una distrazione, non una gabbia mortale.
"Ti prego Tia..."sbadigliò ancora assonnato "E' mattino."
"E' quasi ora di pranzo!" sbottò lei mentre sfogliava un libro. Lei e Nick avevano trovato un angolo della Biblioteca dove poter leggere in tutta tranquillità, ma questo lo aveva reso ancora più sonnolento. Non era abituato ad alzarsi presto e soprattutto a studiare così tanto in una mattinata.
"Avanti Nick. Datti una mossa!" Tiana gli schioccò le dita davanti agli occhi per svegliarlo e questa volta sembrò smuoverlo almeno un pochino. Sbadigliò un'ennesima volta e si stropicciò un occhio per tentare di rimanere sveglio. 
Poi li vide: Elsa ed Hans di nuovo insieme a parlare.
Di colpo ogni traccia di sonno sparì, Nick si sentì improvvisamente sveglio e cercò di prestare più attenzione possibile al labiale tra i due, cercando di carpire almeno qualcosina.
"Lo sai che sei inquietante?" esclamò una voce alle sue spalle.
Quando si voltò vide Jack sedersi accanto a lui, facendo un cenno a Tiana con la mano per salutarla, ma lei sembrava troppo impegnata con la ricerca per poter ricambiare.
"Lavoro lavoro lavoro..." ridacchiò "Non ti invidio. Io sono in coppia con Eugene."
La ragazza alzò di poco la testa per guardarlo "E dove sarebbe ora?" 
"Credo con Aladdin in cortile, non ama stare qui, lo sapete..."
Il sorrisetto della ragazza si allargò, mentre Nick aveva dato una veloce occhiata nei dintorni per controllare la presenza della Bibliotecaria. 
Eugene e Jack non erano mai andati particolarmente d'accordo con lei fin dal primo anno, ma mentre Jack sembrava non importargliene più di tanto, Eugene preferiva evitare quel posto. Quella donna lo inquietava, sarà stato il suo aspetto: alta, terribilmente magra, con una ragnatela di rughe, a detta sua, prova evidente che i dinosauri abitavano la Terra. 
Priva di empatia verso qualsiasi persona che non fosse se stessa. A Eugene metteva i brividi ogni volta che la incrociava. 
Nick sbuffò divertito, per poi tornare ad osservare con attenzione i due ragazzi. Vide Hans allontanarsi ed Elsa dirigersi verso un tavolo libero per rimettersi a studiare.
Jack lo imitò, appoggiando entrambi i gomiti sul tavolo.
"E' proprio carina, mmh?" disse a bassa voce con un sorrisetto.
Allora Nick distolse subito lo sguardo, fissando per la prima volta in quella mattinata il libro per la ricerca "Non capisco di chi tu stia parlando."
"Di Elsa Arendelle. La fissi in continuazione!" Jack gli batté una mano sulla schiena, senza smettere di sogghignare "Sai che è la gemella di Anna?"
"Ma sul serio?" il fulvo cercò di fingere l'espressione più stupita possibile "Credo di averlo intuito dalla somiglianza..."
Si domandò se Anna sapesse qualcosa, ma il suo interesse venne frainteso un'altra volta.
Jack ghignò e si mise a dondolare sulla sedia come un bambino "Allora senti questa: ho chiesto un po' in giro e so che è molto solitaria, sta sempre sulle sue."
"Se sapessero la verità..." si disse tra sé il fulvo.
"Ti sei scelto una ragazza complicata: non parla mai con nessuno ed è decisamente troppo alta per te."
A quell'ennesima battutina il breve sorriso di Nick si spense "Tu non capisci proprio nulla, Frost..." sospirò.
Voleva bene a quello zuccone, ma quando ci si metteva sapeva essere tremendamente irritante perfino con lui.
"Forse hai ragione..." non appena vide l'amico rilassare le spalle, sul volto si formò un sorrisetto beffardo "Ero convinto ti piacesse Hopps."
A quelle parole Nick si irrigidì di punto in bianco "E_eri... Cosa?" quasi si strozzò con la sua stessa saliva "La smetti di impicciarti dei miei affari?!"
Chiuse di botto il libro appena sfogliato e si sistemò nervosamente la cravatta al collo. Quel gesto lo ripeteva spesso quando era nervoso, anche i suoi amici ormai lo avevano capito.
Perfino Tiana, dapprima concentrata sulla ricerca, dovette soffocare una risata per la battuta. Jack le diede man forte unendosi alla risata e questo lo fece arrossire ancora di più.
"Dai, lo sai che mi piace stuzzicare anche te. Di rado ti piace qualcuno, ne voglio approfittare!" sussurrò mentre gli dava una leggera gomitata al braccio "Con Judy non lo posso fare, mi trasformerebbe in un furetto."
"E farebbe bene!" rispose schietto "Siete diventati amici voi due."
L'altro alzò svogliatamente il capo, guardando qualche scaffale poco più distante da loro "Geloso?"
Avvertì lo sguardo pungente di Nick "Sai Jack, se non hai niente di intelligente da dire... Stai zitto" disse con un mezzo sorrisetto.
L'amico fece finta di nulla e si chinò leggermente all'indietro per rivolgersi a Tiana "Intanto è arrossito, guardalo!"
"Smettila!" urlò. Venendo poi zittito dalla Bibliotecaria, si accorse che l'urlo aveva attirato anche l'attenzione di Elsa, in fondo al tavolo e questo lo fece innervosire ancora di più. Jack si limitò a farle un cenno amichevole con la mano, comportandosi come se nulla fosse, mentre Nick avrebbe solo voluto sprofondare.
Dannazione a lui. Certe volte si domandava se avesse fatto bene a diventare suo amico.




 
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"Sei tu Elsa Arendelle?"
L'interessata alzò di poco il capo, ponendo fine alla sua lettura. Davanti a lei vide una ragazzina dai capelli biondo cenere, piuttosto piccola, sarà stata del primo o secondo anno al massimo e dalla divisa che indossava la riconosceva come una Tassorosso. Una parte di lei in parte era curiosa pensare a quale casa sarebbe potuta finire se avesse frequentato Hogwarts invece che Beauxbatons. Magari sarebbe finita in Grifondoro come la sorella.
La ragazzina non fece cenno di muoversi, si era limitata a fissarla con i suoi grandi occhi azzurri. Iniziando quasi a sembrarle inquietante.
"E...Tu sei..?"
"Ryley" rispose piano "Sei Elsa Arendelle, giusto?"
Forse stava diventando troppo paranoica, ma l'atteggiamento di quella strana ragazzina sembrava bizzarro, diverso da tutti gli altri bambini che aveva visto in giro per il castello. "Questo è per te!" le consegnò sul tavolo una busta di carta, sorridendole timidamente "Te lo manda tua sorella Anna, un segno di pace per il vostro litigio."
Elsa batté le palpebre stupita. Quella breve tensione di poco fa sembrò placarsi non appena sentì il nome di sua sorella. 
"Un segno di pace?" ripeté confusa.
La bambina si strinse nelle spalle, indicando col capo la busta "E' un regalo per risistemare le cose. Dice che puoi indossarlo al Ballo del Ceppo se vuoi."
"Oh..."
Si lasciò sfuggire un lieve sospiro.  Aveva completamente rimosso l'inconveniente del ballo.
Lo avrebbe volentieri evitato se non fosse obbligata a partecipare, essendo uno dei Campioni in gara.
"...Ti ringrazio."
"Ora devo andare" la ragazzina la fissò per un'altra manciata di secondi, dopo di ché le sorrise ancora e si allontanò, facendole un piccolo cenno con la mano. Elsa la seguì con lo sguardo finché non la vide lasciare del tutto la Biblioteca, fece poi per guardare con più attenzione la busta di carta, era sigillata con un pezzo di scotch, non le fu difficile aprirla e, tenendo sempre i suoi guanti per non dover rischiare di congelarla, tirò fuori una stupenda collana, costituita da un rubino rosso fuoco incastonato in un supporto d'argento sagomato a forma di fiamma. Anche la catenina che permetteva di mettere al collo il gioiello era in argento e composta da decine di anelli piccolissimi.
Quasi le dispiacque l'idea di poterla indossare e rischiare di rovinarla. Non era mai stata appassionata di gioielli, non avendo mai avuto occasioni particolari per poterli indossare, ma di sicuro questo l'avrebbe conservato. Anna aveva avuto davvero un bel gesto nei suoi confronti, perfino troppo buono, considerando che per anni non si erano potute vedere e di certo non per volere suo.
Con un dito sfiorò la gemma incastonata al centro della collana, pensando probabilmente a quanto sarebbe potuto costare un oggetto del genere. 
La afferrò con entrambe la mani e fece per mettersela al collo, tuttavia poco prima di farlo esitò. Un velo di tristezza pervase nel suo sguardo, pensando di non meritarsi così tanto affetto da parte sua, non dopo tutto quello che stava succedendo. Senza contare il fatto di averla evitata per così tanti anni. 
Le voleva un bene immenso, ma sentiva di non meritarsi una sorella del genere.
"Elsa!" sentendosi chiamare ancora voltò nuovamente il capo, accorgendosi dell'arrivo furente di tre ragazze dai lunghi capelli biondi, in apparenza molto simili tra di loro, si diversificavano solo per il colore dei fermagli. Le riconobbe immediatamente: erano tre gemelle che frequentavano il settimo anno nella sua stessa scuola. 
I genitori avevano avuto la divertente idea di chiamarle perfino con dei nomi molto simili tra loro, precisamente: Claudette, che aveva un fermaglio di colore rosso, Laurette col fermaglio giallo mentre Paulette di colore verde. 
Non provava una particolare simpatia per loro, erano delle ragazze molto superficiali ed altezzose, da quello che ricordava non si erano quasi mai rivolte la parola.
Subito cacciò la collana dentro la busta per evitare si potesse rovinare, avvertendosi addosso lo sguardo pungente delle tre ragazze.
"Spero che tu sia soddisfatta di te stessa!" disse seccata Paulette con le braccia incrociate. A breve anche le altre fecero lo stesso e ad Elsa venne quasi da ridere per come quelle tre sembrassero così sincronizzate anche nei gesti.
Fortunatamente lei e sua sorella non agivano mai in quel modo, o sarebbe impazzita.
Laurette che stava al centro si sporse di più verso di lei e batté con la mano sul tavolo "Non ci provare nemmeno!"
Lei le guardò confusa "A fare cosa?"
"Ad invitare Derek al ballo!" rispose Claudette "Solo perché sei la Campionessa non credere di avere il via libera sul figlio della preside!"
Elsa rimase qualche istante in silenzio, metabolizzando tra sé le teorie che si erano immaginate quelle tre pazze. 
Perché avrebbe dovuto invitare Derek al ballo? Nemmeno lo conosceva così bene.
Era uno dei ragazzi più popolari nella sua scuola, ma anche nel suo caso, poteva contare sulle dita della mano i momenti in cui si erano scambiati due parole.
"Io non voglio invitarlo, se è questo che vi preoccupa."
Gli sguardi furenti delle tre ragazze non cessarono un solo istante.
"Bugiarda!" soffiò indispettita Paulette "Sappiamo tutte come funziona, lo inviterai per far bella figura con tutti!"
"Non riesci proprio a non stare al centro dell'attenzione eh?" commentò aspramente Laurette "Tu e la tua stupida mania di protagonismo!" 
Claudette annuì in sostegno "Noi non siamo come gli altri, non ci incanti con la tua prova. Sappiamo che hai truccato il Calice."
A quel punto Elsa si limitò a sospirare e se non fosse stata così presa da ben altro, probabilmente avrebbe anche avuto il piacere di ribattere.
Ma non le sembrava il momento di discutere per un ragazzo.
Cercò di raccogliere più velocemente possibile i suoi libri, nella speranza di sviarsela da quella spiacevole situazione "Sentite, non mi sembra il momento adesso." 
Ma Paulette le si parò davanti con fare minaccioso "Avrai ingannato anche tu il Calice come quella Grifondoro!"
Le altre due la affiancarono, annuendo di rimando.
"Non ho ingannato nessuno" si limitò a dire Elsa.
"Certo che lo hai fatto!" insistette Paulette "Altrimenti perché avrebbe scelto te e non uno come Derek? Non sei poi così in gamba, lui è il migliore della scuola."
"Ed è così bello!" continuò sognante Claudette "Proprio come quel Gaston! Perché non è stato scelto lui invece che quella ragazza?!"
In tutta risposta Elsa si era limitata ad alzare seccata gli occhi al cielo, ma le parole successive la fecero alterare.
"Probabilmente eri stanca di non essere notata e..."
"Non ho mai voluto che qualcuno mi notasse!" sbottò "Specie da persone come voi!"
Quella risposta fu eccessiva quel tanto basta da lasciare le tre ragazze senza parole. Probabilmente non si aspettavano un simile reazione da parte sua.
"Avrei voluto scegliesse lui, ma non l'ha fatto" poco prima di andarsene, si voltò seccata verso di loro, guardandole così freddamente da farle indietreggiare "Se vi foste guardate di più attorno, avreste notato che Derek ha già in mente chi invitare al ballo, e non sono io" accennò poi un lieve sorrisetto "O voi" infine si allontanò.
Sapeva di averle provocate con quel commento, ma non era riuscita a resistere.
Derek non lo conosceva granché, ma frequentavano molti corsi assieme e non aveva potuto fare a meno di notare quanto complice fosse con una ragazza della sua stessa scuola, Odette Swan. Di sicuro se doveva invitare qualcuno, era piuttosto sicura che la scelta sarebbe ricaduta su di lei.
Non si voltò nemmeno per salutarle, si limitò ad affrettare il passo a testa alta, lasciando le tre ragazze da sole a boccheggiare qualche commento poco carino nei suoi confronti.
"Che antipatica!" disse Laurette accigliata. 
"Bugiarda e antipatica!" sibilò Paulette.
"Davvero!" annuì l'altra gemella a fianco. Una volta abbassato lo sguardo notò la busta sul tavolo. Elsa doveva essersela dimenticata per via della discussione. 
Afferrò con noncuranza la busta e ne controllò l'interno, illuminandosi non appena vide la collana.
"Ma... Ma è un gioiello bellissimo!"
Le altre due sorelle fecero per prendere la busta ma Claudette si scostò da loro. 
"Dai, fammelo vedere!" disse Paulette, battendo un piede. 
"No fallo provare a me!" urlò Laurette "Con questa collana Derek mi noterà di sicuro!"
"L'ho trovato prima io e tocca a me provarlo!" esclamò Claudette mentre tirava fuori la collana dalla busta.




In quello stesso momento Elsa si stava rendendo conto di essersi dimenticata del regalo di Anna sul tavolo. Subito affrettò nuovamente il passo per tornare indietro, nella speranza che quelle tre vipere non lo avessero rubato. 
Mai si sarebbe aspettata un risvolto simile. Proprio quando mise di nuovo piede nella Biblioteca, sentì un urlo agghiacciante perforarle i timpani e non fece nemmeno in tempo rendersi conto di cosa stesse succedendo che davanti a lei, a pochi metri di distanza, vide una delle tre gemelle completamente avvolta dalle fiamme.





 
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NOTE AUTRICE:
Salve gente ❤❤❤
Come sempre, ringrazio tantissimo voi lettori e lettrici che continuate a leggere questa storia infinita. Appena posso risponderò alle recensioni che mi sono lasciata indietro, scusate se ogni tanto vi arrivano risposte in ritardo e a manetta, ma vi leggo comunque sempre con grande piacere e sono felice che vi continui ad interessare. A voi che recensite o anche a chi legge silenziosamente, vedere che comunque questa storia riesce ad intrattenervi non può che darmi soddisfazione!
Ma partiamo ora su questo capitolo, qui la maggior parte della partecipazione va ad Elsa, e finalmente ricompare anche Hans, per la gioia di molti XD

Spero che il resto vi sia piaciuto, ci tenevo proprio a farlo finire con questo piccola sorpresina.
Ci leggiamo al prossimo aggiornamento!


 
Personaggi elencati: 
  • _Riley è la ragazzina del film "Inside Out", uno dei miei Pixar preferiti.
  • _Claudette, Paulette e Laurette sarebbero le ragazze che sbavano dietro a Gaston nel film "La Bella e la Bestia": qui ho voluto un po' modificare e fare che invece corrono dietro a Derek, visto che le ho messe come studentesse di Beauxbatons, ho pensato che il figlio della preside fosse il più papabile per loro. Anche se comunque Gaston mica è passato inosservato. Nel film appaiono pochissimo e si riesce solo ad intuire quanto siano solo superficiali, così ho voluto ricalcare un po' questo tratto, dando però un pizzico di personalità in più (e rendendole odiose in questo caso) con Elsa.
  • _Odette è la protagonista femminile del film "L'incantesimo del Lago".
  • Yzma è la villain del film "Le Follie dell'Imperatore". Purtroppo viene solo citata, però alla fine volevo tanto inserire lei o Kronk nella storia, e sebbene ce la vedrei anche come insegnante di pozioni, qui ho preferito lasciarla Bibliotecaria.




~Un abbraccio~
  
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