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Autore: OrderMade96    18/06/2021    0 recensioni
Stiles cerca di parlare con Derek attraverso l'unico altro mezzo che conosce che non riguardi le parole e il linguaggio delle sopracciglia.
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Ogni capitolo è basato su un fake screenshot di chat che ho trovato su Pinterest e salvato perché mi ricordano troppo i personaggi. Così ho deciso di farne una raccolta. I capitoli avranno più o meno nesso tra loro, ma non tutti seguiranno la trama canonica. Sarà più un au in canon. E un pretesto per scrivere su di loro. Il rating potrebbe variare.
Genere: Angst, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Derek/Stiles, Il branco, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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IMPORTANTE LEGGETE
Come avvisato, questo capitolo conterrà del NSFW. E' abbastanza soft rispetto a quello che scrivo di solito, perciò reputo di non dover cambiare la classificazione da ARANCIONE a ROSSO, ma se pensate diversamente dopo averlo letto FATEMELO SAPERE PER FAVORE.


Capitolo 13


 

Derek è fermo immobile davanti alla grande vetrata del suo loft, lo sguardo perso sullo spicchio di Beacon Hills che è possibile vedere dalle finestre perennemente impolverate dell'edificio, rimuginando sulla propria vita.

Ora che Monroe è stata catturata e il mondo soprannaturale può dirsi al sicuro (almeno per il momento), sente già la mancanza di un obiettivo. 

Cosa dovrebbe fare d'ora in poi? 

Cercare un lavoro? 

Potrebbe aprire un'officina forse, è bravo con le macchine e se vendesse lo stabile in cui risiede avrebbe sufficienti fondi per avviare l'attività e permettersi un appartamento dignitoso in cui vivere. 

Oppure potrebbe accettare la proposta dello sceriffo e candidarsi come vice. 

Di certo non resterà con le mani in mano o rischierà di impazzire di noia entro pochi mesi. 

L'alternativa al trovare un impiego sarebbe fare le valigie e partire, come finirà per fare Peter. 

“Hai finito di struggerti senza senso?” Lo canzona apertamente il lupo mannaro più anziano, raggiungendolo alle spalle. 

“Vattene Peter.” Sbuffa Derek annoiato.

“Lo sto facendo.” Ricorda Peter tranquillamente. “Ma prima che vada lascia che ti dia un ultimo consiglio, caro nipote.” 

Derek rotea gli occhi. “Non voglio nessun consiglio. Tantomeno da te.”

“Credimi, lo so.” Deride suo zio per nulla offeso. “Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso.” Cita, battendogli una mano sulla spalla in segno di saluto prima di andarsene.

Nessuno ha intenzione di fermarlo dal partire, nonostante i rapporti tra Peter e il branco - Derek compreso - siano migliorati notevolmente nel corso degli anni. 

Derek torna a soppesare l’idea di seguire il suo esempio. 

Potrebbe andare in Europa, a trovare Isaac e Allison in Francia. Non ha mai visto Parigi, non che gli interessi particolarmente. Era Laura quella ossessionata dalla città degli innamorati e dalla nouvelle cuisine.

O magari potrebbe raggiungere Erika e Boyd in Nord America. Ha sentito che i suoi due ex beta hanno aperto una pasticceria nella piccola cittadina in cui si sono stabiliti dopo il diploma ed è curioso di provare i loro prodotti. Erika inoltre è in dolce attesa e quasi al termine della gravidanza. Non pensa che la ragazza disdegnerebbe una mano a gestire l’attività o il nascituro. 

Partire farebbe però nascere un nuovo dilemma. 

Sarebbe dovuto tornare prima o poi, soprattutto perchè non ha un altro posto in cui tornare. 

Derek sospira frustratamente, chiudendo gli occhi. 

Occupa una posizione stabile nel branco ora, Scott e il resto del gruppo sono diventati parte della sua famiglia e tiene a loro quanto tiene a sua sorella Cora. In città ormai lo conoscono quasi tutti e finisce spesso per scambiare saluti o due parole con la prima persona che conosce e incontra quando esce per fare la spesa, mettere benzina alla macchina o comprare nuovi vestiti. 

Insomma non è più l’emarginato sociale emotivamente stitico incapace di interagire con le persone e creare legami che era diventato dopo l’incendio, ma Beacon Hills non si sente come il posto in cui tornare per lui da molto tempo. 

L'unica persona per cui sarebbe sempre tornato indietro partirà a breve per Quantico e la sua nuova vita. 

Vita di cui il lupo mannaro vorrebbe fare parte più di ogni altra cosa. Anche se non sa come trasmettere questo desiderio a parole. 

Lui e Stiles non hanno più discusso di ciò che è successo tra loro. 

Il bacio condiviso due anni prima è diventato un bel ricordo dimenticato nel fondo di in un cassetto. 

Derek non è nemmeno convinto che Stiles voglia discutere dei possibili sentimenti repressi coinvolti nel loro rapporto, nonostante il ragazzo sia single e non interessato a qualcuno al momento.

Ci sono stati dei segnali, piccoli input da parte di Stiles che lo hanno lasciato sperare.

Una battuta allusiva, un tocco di troppo, una piccola gentilezza inconscia. 

Ma per quanto Derek vorrebbe fare una mossa e porre fine al proprio tormento romantico, perchè l’unica cosa che desidera di più al mondo è avere il tanto meritato happy ending insieme all’uomo che ama dopo tutto ciò che hanno affrontato, c’è sempre qualcosa che lo convince a desistere. 

Ha lavorato duramente su se stesso e sugli spettri del proprio passato, ma alcune paure sono ancora saldamente radicate dentro di sé.

Come quella del rifiuto.

Cosa avrebbe dovuto fare di tutti questi sentimenti in quel caso? Sarebbe riuscito a mantenere la loro amicizia intatta in seguito? 

Esserci riuscito finora non è una sicurezza sufficiente da indurlo a rischiare.

Ma mettiamo per ipotesi che si fosse dichiarato e Stiles lo avesse voluto a sua volta. 

Se poi il ragazzo si fosse reso conto che Derek non era quello giusto? Che non può dargli ciò che vorrebbe da un compagno?

In quel caso il conseguente rifiuto sarebbe stato doppiamente devastante. 

Stiles è la sua ancora, ormai Derek lo ha accettato. 

È ciò che lo rende umano, la versione migliore di se stesso. 

Derek sa di essere egoista, ma non può perderlo. 

Ricorda ancora vividamente come si è sentito quando i Ghost-riders avevano preso Stiles. Il dolore dell’assenza che aveva sconvolto il suo lupo fino alla perdita di controllo.

L’idea di provare nuovamente un’esperienza simile lo terrorizza. 

Derek non è una persona che riesce ad accantonare facilmente sentimenti importanti quali l’amore. 

Lo dimostra la visione delle sue paure più profonde proiettata contro di lui dall’Anuk-Ité. 

Perciò si accontenta delle briciole e evita di aspirare al sole per paura di precipitare. 

Derek è un maestro nella dissimulazione dei propri sentimenti, continuerà a mentire a se stesso come ha sempre fatto. 

Il suono della vibrazione del cellulare distoglie il lupo mannaro dal loop dei propri pensieri. 

Apre whatsapp per controllare il messaggio ricevuto, non riuscendo a trattenere un piccolo sorriso. 

 

Da Stiles: Vuoi venire a cena? 

 

Derek impiega meno di mezzo secondo ad accettare. 

 

Da Derek: Ok. Sarò lì tra poco. 

 

Scrive rapidamente, reggendo già in mano la giaccia. 

 

Da Stiles: Fantastico! :D 

Da Stiles: Puoi passare in farmacia mentre vieni e prendermi qualcosa per il mal di testa? Ho finito tutte le medicine che avevo in casa. 

Da Derek: Non hai preso l’aspirina che era sul tavolo di Lydia? 

 

Domanda, preoccupato che il ragazzo non avesse notato il bicchiere e la scatola del medicinale quando si era svegliato o che qualcun altro li avesse spostati da dove lui li aveva lasciati. 

 

Da Stiles: Sapevo che eri stato tu, vecchio softie.

Da Stiles: Comunque, si l’ho fatto. Ma devo davvero aver esagerato con l’alcool e il dormire in posizioni strane, perchè il mal di testa sta continuando a tormentarmi anche dopo la lunga dormita che mi sono fatto una volta tornato a casa. 

Da Derek: Bevi molta acqua, aiuterà l’organismo a smaltire l’alcool più in fretta. 

Da Stiles: ‘K.

Da Stiles: *invia foto mentre beve e tiene un pollice in alto* 

Da Derek: *emoticon pollice in alto* 

Da Stiles: Sbrigati ad arrivare, ho fame. 

Da Derek: Non è molto gentile mettere fretta a un ospite, sai? 

 

Ribatte mentre scende dalla Camaro per entrare in farmacia a prendere le medicine per Stiles. 

La farmacista, una ragazza dal viso dolce e profondi occhi azzurri lo saluta calorosamente al suo ingresso, provando da subito ad attaccar bottone ma Derek la ignora educatamente.

In pochi minuti è di nuovo in macchina, diretto a casa Stilinski.

 

Da Stiles: Non sei un ospite. Sei solo tu. 

 

Derek aggrotta le sopracciglia verso lo schermo del cellulare. 

 

Da Derek: ?

Da Derek: Che dovrebbe significare?

Da Stiles: Lascia perdere, sbrigati solo ad arrivare. 

Da Derek: Ci sto provando!

Da Stiles: *invia foto della cena in tavola* 

Da Stiles: Fallo per questo.

 

La foto ritrae un vassoio di alette di pollo, anelli di cipolla e patatine fritte con una serie di salse al loro fianco. 

Derek fissa l’immagine con l'acquolina in bocca.

 

Da Derek: Sei malvagio.

Da Stiles: *emoticon diavolo* 

Da Derek: Sarò lì in cinque minuti. 

 

Fedele alla propria parola, Derek si presenta alla porta esattamente in cinque minuti. 

“Finalmente!” Esclama con finto cipiglio Stiles quando gli apre la porta. “Forza entra prima che la cena si raffreddi.” Incita, facendogli largo. “Dove sono le mie medicine?” 

Derek per tutta risposta gli sbatte in fronte la scatola dei medicinali. 

“Cattivo lupo.” Brontola il ragazzo, scacciando il lupo mannaro con una mano come se fosse una mosca fastidiosa. 

Derek ghigna divertito, allontanandosi per sistemare la giacca sull’appendiabiti in corridoio. “Tuo padre non è a casa?” Domanda, non avvertendo la presenza di nessun altro nell’abitazione. 

“È in centrale. Il suo turno finirà tra qualche ora.” Spiega con disinvoltura Stiles, prendendo poi una pastiglia e un sorso d’acqua. “Ecco perchè possiamo permetterci tutto questo ben di dio.”  Aggiunge dopo aver deglutito.

“Quindi mi hai invitato per rendermi complice delle tue malefatte?” Chiede scherzosamente il lupo, sedendosi insieme a lui a tavola. 

Stiles ghigna maliziosamente. “Vuoi essere il mio partner in crime, ragazzone?” Dichiara, inzuppando una patatina nella maionese e mangiandola subito dopo, leccandosi un po’ di eccesso di salsa dal pollice con un movimento allusivo delle sopracciglia. 

Derek deglutisce pesantemente. “Non dirò di no a del pollo fritto.” Borbotta imbarazzato. 

“Così mi piaci.” Risponde l’altro soddisfatto, afferrando un’aletta di pollo.  

Derek segue il suo esempio, lasciando che Stiles lo trascini facilmente in una conversazione. 

“Quindi…” Stiles si pulisce la bocca col tovagliolo, interrompendo il proprio divagare. “Giovedì parto per Quantico.”

Derek si congela alle sue parole. “Lo so.” Risponde freddamente evitando il suo sguardo, cercando di trattenere le proprie emozioni.

“È l’unico commento che hai da fare?” Punzecchia l’altro, osservando attentamente le sue reazioni.

“Cosa dovrei dire?” Ribatte il lupo mannaro scontrosamente. 

“Non lo so, Derek. Qualcosa di un po’ più sentimentale, magari?” Esorta Stiles con uno sbuffo, appoggiando i gomiti sul tavolo. “Tipo che ti mancherò?” Suggerisce in quello che dovrebbe essere uno scherzo, venendo tradito dalla malinconia che si insinua nella sua voce. 

Quando Derek incontra finalmente il suo sguardo, gli occhi di Stiles sono velati di tristezza anche se si sta sforzando di sorridergli.

“Sai che mi mancherai.” Assicura, allungandosi sul tavolo per afferrargli una mano.

Stiles osserva le loro mani giunte, restando in silenzio per un lungo momento. “Sei sempre stato più loquace e propenso a condividere ciò che provi in situazioni di vita o di morte.” Commenta sarcasticamente. “O via messaggio.” Aggiunge in un ripensamento. 

Gli occhi di Stiles si spalancano improvvisamente nell’istante successivo. 

“Ho un’idea.” Dichiara, frugando con la mano libera nella tasca dei pantaloni, tirando fuori il cellulare.

“Che stai facendo?” Interroga Derek in confusione. Il suo telefono vibra un istante dopo. “Mi hai appena inviato un messaggio, stando seduto di fronte a me?” Domanda incredulo.

“Yep.” Conferma Stiles. “Ora assecondami.”

“Stiles…” Derek prova a protestare, ma le parole che lasciano la bocca dell’altro lo convincono a seguire qualsiasi cosa la sua mente acuta e incomprensibile abbia appena escogitato. 

“Ti fidi di me?” Chiede seriamente Stiles. 

Derek sospira, prendendo il cellulare per leggere il testo che Stiles gli ha inviato. 

 

Da Stiles: Allora… ti mancherò?

Da Derek: Terribilmente. 

Da Stiles: Sicuramente non ti mancheranno le mie chiacchiere infinite e i miei giri mentali senza nè capo nè coda. Avrai finalmente un po’ di pace.

 

Fin troppa pace. Pensa il lupo mannaro.

 

Da Derek: Inizierai a mandarmi una valanga di messaggi per compensare. 

 

O almeno Derek lo spera. 

Stiles ride divertito leggendo il messaggio. 

 

Da Stiles: Mi conosci bene. 

Da Derek: Fintanto che terrai conto del fuso orario, per me va bene. 

Da Derek: Mi rifiuto di rispondere a conversazioni senza senso nel cuore della notte. 

 

Stiles fa il gesto di una croce sul cuore, promettendo silenziosamente che lo farà.

 

Da Stiles: Quando hai lasciato Beacon Hills è stato uno dei giorni peggiori della mia vita.

 

Confessa il ragazzo, digitando frettolosamente con la mano libera mentre il pollice dell’altra traccia piccoli cerchi rassicuranti sul dorso della mano del lupo mannaro. Se si concentra, può sentire il battito del cuore di Derek sotto le dita accelerare leggermente mentre gli occhi del lupo leggono le parole che gli sta inviando. 

 

Da Stiles: A spaventarmi a morte era il pensiero di non sapere se ti avrei mai più rivisto. Quando hai iniziato a non rispondere a chiamate e messaggi, ho davvero temuto che le mie paure fossero divenute realtà. 

Da Derek: Mi dispiace. 

 

Derek abbassa lo sguardo, amareggiato.

Stiles si schiarisce la gola per persuaderlo ad alzare gli occhi. 

 

Da Stiles: È acqua passata, sourwolf. Togli quell’espressione mogia dal tuo viso. 

Da Derek: Ho sbagliato e tu hai sofferto per questo. 

Da Stiles: Esatto. Perciò voglio che tu sappia che sarò più intelligente di te e non farò lo stesso errore.

Da Stiles: Non sparirò, Derek. Lo prometto. 

 

Derek si lascia scappare un sospiro che non si era reso conto di trattenere, sollevato. 

 

Da Derek: Giovedì sarà uno dei giorni peggiori della mia vita.

 

Ammette sinceramente il lupo mannaro, stringendo la presa sulla mano del giovane. 

Stiles sorride dolcemente, un leggero rossore ad imporporare le sue guance. 

 

Da Stiles: Ok allora qual è stato il momento più felice della tua vita?

 

Prova a sdrammatizzare.

Derek esita con il dito a un soffio dallo schermo.

 

Da Derek: Quando mi hai baciato a tua volta. 

 

Risponde audacemente. 

Il minuto successivo a quando preme invia è una confusione di eventi.

C’è il calore della mano di Stiles che lascia la sua, il suono di una sedia che struscia sul pavimento e rapidi passi, poi due labbra morbide premono contro le sue, togliendogli il respiro. 

“Tu. Sei. Un. Idiota.” Rimprovera il ragazzo, ogni parola interrotta da un nuovo bacio. 

Derek sorride a fior di labbra, stordito e ebbro di felicità. “Dimmi qualcosa che non so.” Ribatte. 

Stiles accetta la sfida, sedendosi a cavalcioni su di lui. “Ti amo.” Pronuncia a un palmo dal suo viso, accarezzandogli le guance barbute con affetto. 

Derek ammutolisce, fissandolo a bocca aperta. 

“Il gatto ti ha mangiato la lingua?” Canzona il giovane. “Eppure non è la prima volta che me lo senti ammettere, no?” 

“L’ultima volta mi hai attaccato il telefono in faccia.” Ricorda leggermente infastidito il lupo mannaro. 

“Ehi, non ho mai detto di essere perfetto.” Ironizza l’altro. 

Derek rotea gli occhi al cielo. 

Non può credere a ciò che sta succedendo. Stiles gli ha appena detto di amarlo!

Dovrebbe rispondergli, fargli sapere che anche lui prova lo stesso, ma le parole sembrano bloccate in gola. 

Nasconde il viso contro il collo del ragazzo, armeggiando con le braccia dietro la sua schiena.

“Che stai facendo?” Sbuffa contrariato Stiles.

Il suono di una notifica attira la sua attenzione. 

Derek muove le sopracciglia, indicando con un cenno della testa il cellulare abbandonato sul tavolo. 

“Seriamente?” Stiles lo squadra incredulo e Derek emette un ringhio in risposta.

“Okok ricevuto. Ora guardo.” Tranquillizza, afferrando il cellulare.

Ciò che legge non è assolutamente qualcosa che si aspetta.

 

Da Derek: Anche io ti amo. 

Da Derek: Voglio dirtelo, ho voluto dirtelo per molto tempo, ma non riesco a convincere la bocca a collaborare. 

Da Derek: Merda, finirai per ridere sicuramente. 

 

Stiles lo abbraccia, ridendo a crepapelle come un deficiente proprio come Derek si aspettava. “Dovrai dirmelo ad alta voce prima o poi, Der. Non possiamo continuare a comunicare via messaggio per sempre.” Esige bonariamente, accarezzandogli i capelli corvini.

Derek borbotta un assenso contro la sua gola, concorde. 

Il lupo mannaro chiude gli occhi e inspira profondamente, cullato dall’odore di felicità che addolcisce il profumo del ragazzo stretto tra le sue braccia. 

Incantato dal profumo invitante di Stiles, cede all’impulso di assaggiare la pelle punteggiata di nei della sua gola, curioso di scoprire se ha un sapore buono tanto quanto il suo profumo. Apre le labbra, lasciando scivolare la lingua lungo la pelle pallida, tracciando una scia umida fino ad un punto particolarmente attraente sotto la mascella, mordicchiando la carne tenera che trova con i denti. 

“Mhm… Mio padre non tornerà prima di due ore.” Informa allusivamente Stiles ansimando nel suo orecchio, muovendo il bacino sperimentalmente contro di lui.

Derek gli afferra i fianchi possessivamente, ringhiando per l’attrito. 

Il suo cazzo nei jeans sta iniziando a interessarsi alla situazione. 

“Oh merda. Fallo ancora.” Incita il ragazzo. 

Derek non se lo lascia ripetere due volte, ringhiando sonoramente mentre lo strattona fermamente contro la propria erezione in crescita, sollevando i fianchi per incontrare i suoi movimenti. 

Il suo lupo ulula di gioia nel petto, felice di accontentare le necessità del proprio compagno. 

Le loro bocche si incontrano in uno sciatto bacio avido e bisognoso, mentre le mani vagano in un percorso esplorativo sotto la rispettiva maglietta dell'altro. 

“Letto.” Geme senza fiato Stiles quando Derek inizia a stuzzicare un capezzolo tra il pollice e l'indice. “La nostra prima volta dovrebbe essere in un letto.”

Derek annuisce, sollevandolo facilmente di peso per portarlo al piano di sopra. 

I vestiti vengono gettati alla rinfusa dove capita, il piumone lanciato ai piedi del letto per fare spazio ai loro corpi sudati e ansimanti. 

Derek traccia una scia di baci lungo il busto di Stiles, scendendo lentamente tra le gambe del giovane con l'intento di assaggiare un altro dei sapori del giovane su cui si è spesso interrogato. 

Il ragazzo richiama la sua attenzione, tirandogli leggermente i capelli. "Amico, vorrei davvero che tu mi facessi un pompino. Ma non durerò a lungo così." Ammette imbarazzato. 

Derek si ferma, sedendosi sulle ginocchia. 

"Cosa vuoi?" Domanda massaggiandogli le cosce. 

Stiles si umetta le labbra. "Voglio che tu mi scopi." Dichiara, scivolando con lo sguardo lungo gli addominali del lupo mannaro, seguendo la scia di peli scuri fino al pene eretto e gocciolante. "Fammi sentire che mi vuoi davvero, Der." Sfida quasi. 

Derek sorride predatorio. "Occhio a ciò che desideri." Avvisa, afferrando il lubrificante. 

Stiles aveva erroneamente pensato che il sesso con Derek sarebbe stato un insieme di spinte selvagge accompagnato da occasionali grugniti e gemiti soffocati. Invece scopre che Derek è particolarmente loquace e vocale a letto. 

Lo scopa esattamente come Stiles vorrebbe, duramente e con passione, ingabbiandolo contro il materasso, sussurrandogli una serie quasi infinita di lodi. 

“Stiles… io…” Balbetta Derek, rallentando le proprie spinte, cercando di trattenere l’orgasmo. 

“Forza Der, lasciati andare.” Sprona Stiles masturbandosi furiosamente, altrettanto vicino a venire. 

La vista di Stiles che si prende cura di se stesso, mentre il suo cazzo scivola facilmente all’interno dello stretto anello di muscoli arrossati dell'ingresso del ragazzo, è sufficiente a spingere Derek oltre il bordo. 

Il lupo mannaro si china per baciarlo, riversandosi dentro di lui con un roco gemito appagato. 

Stiles lo segue immediatamente, la vista si annebbia per alcuni secondi mentre schizza i loro petti col proprio sperma. 

Entrambi cadono sulle lenzuola completamente esausti e appagati. 

Derek lo trascina tra le braccia, avvinghiandosi a lui come una piovra, emettendo piccoli borbotti felici simili a fusa.

"Ti amo." Scivola facilmente dalle labbra del lupo ora. 

Stiles lo fissa intontito, sorridendo raggiante. 

"Bene. Ora conosco un altro modo per farti parlare dei tuoi sentimenti. Decisamente più piacevole che rischiare la vita e più redditizio per entrambi che metterti un cellulare in mano." 

Derek lo zittisce stringendolo contro il petto. 

"Sta zitto." Ordina amorevolmente. 

Stiles sorride, decidendo di ascoltarlo per una volta. 

Ci sono ancora molti dettagli da definire riguardo la loro relazione, i sentimenti e i buoni propositi sono appena sufficienti a gettare le basi, ma è fiducioso che riusciranno a farla funzionare. 

Ha la mezza idea di chiedere a Derek di seguirlo a Quantico e provare ad entrare nella task force soprannaturale di cui farà parte. 

Più tardi lo sceriffo li trova addormentati nel letto, fortunatamente entrambi indossando un pigiama. 

Noah scatta una foto con il cellulare, inviandola nel gruppo Whatsapp del branco. 

 

Da Erika: FINALMENTE!!!

Da Scott: CONGRATULAZIONI *emoticon coriandoli*

Da Malia: *emoticon faccina con sguardo al cielo* Era ora.

Da Isacc: Ci hanno messo solo quattro fottuti anni di tensione sessuale per risolvere la loro merda. 

Da Boyd: Meglio tardi che mai. 

Da Allison: Auguri ragazzi~ Propongo Parigi per la luna di miele ;)

Da Liam: ???

Da Mason: Aspettiamo gli inviti al matrimonio. 

Da Corey: *emoticons di arcobaleni*

Da Theo: Quindi Derek è il cucchiaino?

Da Parrish: Vorrei dire di essere sorpreso… ma lo abbiamo visto arrivare tutti. 

Da Lydia: Non amo prendermi il merito delle cose, ma stavolta è totalmente merito mio. Potete ringraziarmi più tardi.

Da Peter: Mi dispiace contraddirti mia cara, ma sono abbastanza sicuro che il merito del lieto evento sia il mio. 

Da Isaac: Chi ha aggiunto il vecchio sociopatico alla chat? 

Da Malia: Non lo so. È semplicemente apparso un giorno. 

 

[Lydia Martin ha rimosso Peter Hale dal gruppo.]

 

Da Lydia: Dicevamo? 

 

Lo sceriffo sorride, scuotendo la testa con affetto. 

Al mattino, quando Stiles apre gli occhi, trova una lunga sequenza di messaggi riguardante le diverse ipotesi partorite da ogni membro del branco su come lui e Derek abbiano finito per risolvere i loro problemi. Alcune davvero molto variopinte nei dettagli. 

"PAPÀ!!!" Geme pietosamente ad alta voce, nascondendo la testa sotto il cuscino come uno struzzo. 

Al suo fianco Derek grugnisce, ancora bellamente addormentato, ignaro di tutto.






Note dell'autrice: Qualcuno ha finalmente risolto i proprio problemi :) C'è voluto un po' ma siamo alla fine (forse). Ho in programma di scrivere un altro capitolo per una scena che vorrei davvero scrivere su questo pseudo AU. 
E chi lo sa, magari finito a scrivere altre scemenze basate su queste imm di messaggi di testo che trovo in giro. Perciò è tutto un corso d'opera. Ma per ora, spero che Texting sia stato un compagno valido per passare il tempo <3 
Alla prossima! 
 
   
 
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