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Autore: DennisCD    25/06/2021    0 recensioni
Qual'è lo scopo della vita? Che cosa significa vivere? Il protagonista è un ragazzo la cui vita sembra essere perfetta fino ad un avvenimento che sconvolgerà l'equilibrio mantenuto fino ad allora.Questa storia parlerà di un ragazzo che non ha memoria del suo nome e che scoprirà di avere un potere che solo in pochi possiedono , ma che lui ha in un modo unico.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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[2] All'aeroporto

Effettivamente io dopo che udii quel suono di cui si parlava ,tutta la gente fu "caricata" su un autobus molto particolare, esso era molto alto ed era completamente nero e siccome era privo di finestrini non riuscivo a capire di quanti piani fosse costituito e allora io fui costretto a salire e salendo capii che aveva 4 piani e ogni piano conteneva circa 80-90 persone.Feci un conto veloce e mi resi conto che poteva contenere circa 320-360 persone e di questi autobus strani ce n'erano tanti da poter riempire un ippodromo.Dopo qualche minuto che eravamo seduti su questi comodissimi sedili arrivarono 2 persone che erano vestite come delle guardie ma con dei pantaloni gialli quasi verdi;loro dissero ad ogniuno di noi passando vicino ad ogni persona :
[Guardie]:Per tutto il viaggio d'emergenza non ci si può alzare e  se qualcuno infrangerà questa regola verranno presi provvedimenti.Io chiesi loro una spiegazione di tutto ciò ma non ebbi alcuna risposta , anzi i 2 addetti rimasero fermi e impassibli alle mie domande continuando a sostare davanti all'uscita del bus.Dopo qualche secondo l'autobus partì e iniziai a provare a capirci qualcosa;dopo qualche .... ma effettivamente quanto tempo è passato? non riuscivo a capire da quanto ero seduto lì e afferrai il mio iTon 19 (un telefono) per controllare l'orario e mi ricordai che prima di salire mi è stato detto da uno dei passeggeri che per "sicurezza" dal momento che si sale su quel bus tutti gli oggetti elettronici e  neutronici (una tecnologia arrivata nel 2054) saranno disattivati temporaneamente grazie alla struttura neutronica del bus.Io a quel punto chiesi ad un passeggero la motivazione e lui mi disse:
[Passeggero]:Sono tenuto a sapere solo che è per la sicurezza pubblica.Non posso dirti altro mi spiace...
Da quel momento mi resi conto che al 100% c'era qualcosa di segreto che il governo stava cercando di nascondere e i miei dubbi continuarono ad aumentare.

DOPO UN PO' DI TEMPO...

Mentre pensavo a varie teorie su cosa stesse succedendo sentii l'autobus che si fermò per qualche minuto e poi dopo altri minuti (non so quanti) ci fecero scendere tutti e ci trovammo in un areoporto.In quel momento le mie domande su tutto ciò aumentarono(per esempio : "Dove siamo?") ,ma fortunatamente almeno una risposta riuscii ad ottenerla ,cioè che il telefono accendendosi mi comunicò l'orario durante l'accensione e mi rivelò che erano le 13:15 a New York.Io pensando mi ricordai che quando eravamo partiti da NY avevo preso in mano il telefono per l'orario ed erano le 13:10,quindi tutto il viaggio era durato solo 5 minuti,eppure lì dentro sembrava che erano passate 1 o 2 ore .Allora per prima cosa cercai di capire dove mi trovavo e in quel momento iniziai ad addentrarmi dentro l'areoporto e leggendo un cartello finalmente capii dov'ero;ero .... nel posto dove meno mi sarei aspettato di trovarmi.... : in Italia , precisamente all'areoporto di Milano.Dopo la rivelazione da una parte mi sentii molto irrequieto,non tanto perchè ero arrivato in un areoporto italiano con un autobus in 5 min da NY ,ma per il fatto che ero proprio in Italia, il mio paese.Poi decisi di dirigermi verso casa per cercare di fare chiarezza sulla situazione.Dopodichè pensai che se avessi detto la notizia delle radiazioni "RadiT" a uno straniero al di fuori di New York,mi sarebbe successo di sicuro qualcosa che mi avrebbe impedito di dirlo siccome tutte le persone che lo sapevano erano terrorizzati dalla sola idea di parlarne.In quel momento passò una ragazza credo di crica 20 anni che non mi sembrava di NY e le dissi la notizia,in quel momento ebbi molta paura perchè non sapevo che cosa potesse succedermi e dopo qualche istante non successe proprio nulla,la mia ansia iniziò a scendere e io mi guardai intorno nell'attesa della risposta della ragazza e mi rispose dicendo :
[Ragazza]:"E come mai la notizia non la sa nessuno ma tu sei riuscito a dirmela?".
[io]:"Ehm...pensavo che mi sarebbe successo qualcosa nel dirlo ma non è successo niente di quello che mi aspettavo".
[Ragazza]:"Ahaha tu sei un pò strano sai , se devi dire certe cose ad una sconosciuta cerca di essere più convincente".
In quel momento rimasi un pò perplesso ma non solo per il fatto che non mi credeva ,ma anche perchè era la prima persona che mi considerava uno strano.Allora io le chiesi :
[io]:"Come ti chiami?".
[Ragazza]:"Mi chiamo Alessia e tu?".
la ragazza era abbastanza bassa e aveva i capelli corti, lisci e  biondi , un fisico sportivo e degli occhi azzurri.Era vestita molto bene ed aveva un sorriso perfetto.
[io]:"Ok Alessia ora ti mostrerò una prova che quello che dico è vero".
Presi il telefono e le mostrai una foto scattata a New York oggi alle 13:04 , e il momento in cui gliela mostrai era alle 13:23 di NY cioè le 20:23 italiane.
[Alessia]:"Aspetta fammi calcolare...Hai ragione! sei davvero arrivato qui dopo soli 5 minuti e allora penso che anche la storia delle radiazioni e del bus siano vere!".
Lei cambiò l'espressione facciale, forse un pò perchè ci aveva creduto e si era spaventata , oppure perchè mi aveva preso per uno fuori di testa.
[Alessia]:"Ora ho bisogno un attimo di sedermi perchè non mi sento troppo bene , devo ancora realizzare questa cosa assurda..".
Dopo questa sua frase capii che non mi credeva e che per non mettermi a disagio è stata "al gioco", comunque Io la aiutai e poi dopo vari minuti iniziammo a parlare di varie cose e teorie riguardanti la notizia e mi disse:
[Alessia]:"Scusami ma ora devo proprio tornare a casa ,abito a Milano se vuoi ci scambiamo i numeri e ci vediamo un altro giorno per riparlarne ok?".
[io]:"Ok va bene ora effettivamente devo tornare a casa anch'io , allora alla prossima e mi raccomando non dirlo mai a nessuno per sicurezza."
[Alessia]:"V-va bene , ma come ti salvo sul telefono?"
La risposta non arrivò, siccome ero già corso via.
[Alessia]:"Mah, che strano quello".
Dopo esserci salutati mi chiesi se le conseguenze di ciò che ho fatto sarebbero mai arrivate nel tempo,ma subito dopo feci un sospiro e mi rilassai un pò pensando positivamente.Erano ormai le 23 ed ero troppo stanco ,avendo in testa tutte quelle domande necessitai di un posto dove poter riflettere con calma e pensare a tutti i miei quesiti cercando di capirci qualcosa e magari riuscire anche a rispondere a qualche domanda da solo.Trovandomi all'areoporto di milano ero molto vicino a casa mia ,siccome io vivo effettivamente a Milano.
Uscendo dall'areoporto presi un taxi che mi portò a casa e nel viaggio di ritorno mi arrivò un messaggio su Thatsapp ed era della mia ragazza in risposta al mio precedente messaggio dove le dicevo che ero appena tornato perchè mi ero annoiato (non potevo di certo dirle subito la storia dovevo prima risolverla per evitare di metterla in problemi a caso).Verso quasi la mezzanotte arrivai davanti alla mia casa e appena scesi dal taxi pagai il tassista e notai qualcosa di strano vicino alla finestra della stanza dove di solito dormiamo io e la mia ragazza,allora mi avvicinai al palazzo per vedere meglio che cosa era e quello che vidi 
era .... sangue.

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