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Autore: Haruka_Lisbet_Tenou    28/06/2021    5 recensioni
Prima originale che scrivo in vita mia.
Un piccolo scorcio su una mattina speciale di due ragazzi che hanno imparato ad amarsi col tempo.
Questa storia partecipa a “A una parola da te - Challenge” indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Gold and Black


 
“Questa storia partecipa a “A una parola da te - Challenge” indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp”
prompt 30: “cos’hai lì dietro?”
prompt 33: “Sei l’unico vero amore della mia vita.”
One Shot: 1603 parole




Si erano conosciuti un anno fa e lui era completamente diverso da ora, non fu un caso il loro incontro, ma più un obbligo regale; Eliseo e Ariel erano i figli dei rispettivi Re delle loro nazioni e avevano il compito di rispettare e onorare un antico patto di pace tra esse.
Ariel fu un po' riluttante nell’accettare Eliseo come suo compagno all'inizio, sia perché si aspettava una donna e poi non pensava fosse così giovane quel ragazzo, Re Nicolaj fu abbastanza sbrigativo e veloce nel concedergli il figlio, quasi come se non lo volesse tra i piedi.
Eliseo era timido e impacciato e non era minimamente abituato ad avere contatto con altre persone che non fossero suo padre o quel bastardo del suo servitore personale. Quando il ragazzo vide Ariel per la prima volta rimase talmente colpito dalla sua bellezza che gli parve di vedere un angelo e non una persona come le altre e inevitabilmente se ne innamorò all’istante.
Prima di prendere parte ai festeggiamenti ebbero poco tempo per potersi parlare in privato, la scusa che fu usata per giustificare quell’immensa fretta fu estremamente stupida: avrebbero avuto una vita per conoscersi.
Re Nicolaj accelerò tutte le cerimonie del caso, non amava granchè suo figlio e non vedeva l’ora di liberarsene per sempre.
Eliseo questo lo sapeva bene, lo aveva capito all’età di soli cinque anni. Per allontanarsi dal padre e da quel posto avrebbe accettato persino il diavolo in persona, il suo unico desiderio era quello di andarsene.
I due ragazzi quasi non fecero in tempo a finire la cerimonia che furono fatti salire sulla carrozza che li avrebbe condotti alla loro nuova vita, dando al tutto un sapore di finzione e farsa che lasciava solo l'amaro in bocca, soprattutto ad Ariel che credeva fermamente nell'importanza di quel patto che era stato chiamato ad onorare. 


18 mesi dopo.
Fu un risveglio più dolce del solito quello che provò Eliseo quella mattina di maggio, i suoi lunghi capelli neri erano sparsi sul cuscino e alcune ciocche andavano a mescolarsi con quelle color oro del ragazzo che dormiva accanto a lui.
Per un lungo tempo non si mosse e rimase in completo silenzio a osservarlo, il petto dell’altro si muoveva in maniera dolce e leggera; ne era quasi ipnotizzato. 
Eliseo era felice, profondamente felice di aver trovato una persona come Ariel al suo fianco, in lui aveva trovato una persona amorevole e comprensiva e quelli che potevano sembrare difetti li aveva invece presi come semplici sfaccettature del suo carattere.
Fu colto alla sprovvista quando realizzò che ciò che provava per il suo compagno era un sentimento diverso da quello che aveva avuto fino a quell'istante, sì certo, sarebbero dovuti rimanere insieme per il resto della loro vita per quel patto che avevano l’obbligo di onorare, ma ora era diverso e se prima lo ammirava e cercava di ispirarsi a lui, adesso il sentimento che sentiva dentro gli scaldava il cuore e gli dava stranissime sensazioni che non aveva mai provato prima.
Lo sentì muoversi e vide il movimento del petto cambiare leggermente, Ariel si mosse leggero come sempre tra le lenzuola candide e morbide, si mise su un fianco rivolto verso Eliseo, un raggio di sole timido filtrava attraverso le tende illuminandolo in parte e mettendo in risalto i suoi capelli dorati e i suoi muscoli armoniosi seminascosti dalla stoffa.
Era così che Eliseo si innamorava di lui ogni giorno, guardandolo svegliarsi e vedendo il sorriso che gli dedicava ogni volta.
“‘Giorno…” aveva ancora gli occhi socchiusi e la voce impastata dal sonno.
“Buongiorno, tesoro.” il ragazzo si avvicinò e gli diede un bacio leggero a fior di labbra.
“Ancora a osservarmi, eh? Non ti stanchi mai...” con un braccio lo tirò a sè facendo scontrare dolcemente i loro corpi nudi, a quel contatto entrambi ebbero un brivido lungo la schiena che si andò a dipanare verso il basso ventre di entrambi. 
“Lo farò per sempre, non mi stancherò neanche da morto” Ely lo baciò di nuovo, questa volta un po' più intensamente di prima.
“Così suona inquietante però!” gli uscì una risata cristallina e leggera che invase tutta la stanza, ma senza risultare sgarbata o fastidiosa.
“Hai ragione, è inquietante così, però… Hai capito cosa intendo. Me lo lascerai fare?”
“Va bene, prometto che ti lascierò guardarmi dormire tutte le volte che vorrai.”
“Anche quando saremo morti?” chiese con la stessa impazienza che aveva un bambino quando voleva la sicurezza della promessa appena fatta. 
“Sì, prometto che te lo lascerò fare anche quando saremo morti.” Ariel rise di gusto questa volta, amava la sincerità e la purezza con cui il suo compagno gli esternava i sentimenti senza porsi alcun limite o freno.
“Eliseo…” con un movimento leggero e deciso fece stendere il ragazzo sulla schiena e senza pesargli troppo sul petto si stese sopra di lui “Tu mi lascerai far l’amore con te tutte le volte che lo desidero?” l’azzurro ghiaccio dei suoi occhi si scontrò con il grigio del cielo invernale degli occhi del ragazzo sotto di lui.
“Anche ogni minuto, se è ciò che desideri e ti rende felice.” le braccia del ragazzo dai capelli neri si andarono ad avvolgere intorno ai fianchi del suo compagno, andandolo a premere leggermente contro il suo corpo. 
Avevano ripreso a far l’amore come la notte prima, con una dolcezza e una lentezza che gli permetteva di godersi ogni istante e ogni tocco che si regalavano; l’unica regola che si erano dati consisteva nel rendersi felici a vicenda senza mai forzarsi in nulla. 


Qualche ora piu tardi...
Eliseo era seduto sul letto con ancora l’asciugamano addosso perso nei suoi pensieri quando fu richiamato alla realtà dalla voce del suo compagno che si faceva sempre più chiara e vicina, Ariel l’osservò da lontano per qualche istante prima di avvicinarsi e sedersi accanto a lui.
“Ely, tutto a posto?” gli posò una mano sulla spalla, cercando di non spaventarlo.
“Oh… Sì certo, perdonami, mi ero perso nei miei pensieri.” Eliseo fece un leggero sorriso.
“A cosa pensavi di bello? Se posso saperlo ovviamente.” il ragazzo dai biondi capelli si accomodò meglio vicino a lui pronto ad ascoltare qualsiasi cosa avesse da dire.
“Pensavo a prima, a stanotte e a come siamo e sono cambiato in un anno e mezzo. A quanto io sia fortunato ad aver trovato una persona come te, non solo per onorare il patto, ma anche come compagno di vita… Sai, l’ho capito prima, mentre ti guardavo per l’ennesima volta…”
“Mh…” Ary stava per dire qualcosa quando Ely lo interruppe di nuovo.
“Ho capito di amarti sul serio, ogni volta che penso a te ho sempre sensazioni contrastanti, da un lato sento il mio corpo fremere come se si preparasse per qualcosa e dall’altra sento il cuore scaldarsi, sento una strana sensazione simile alla felicità e ciò mi rende davvero felice, come se fossi in un mondo a parte, dove tutto è perfetto. È strano da spiegare e non so di certo usare le parole adeguate per farlo, ma spero che tu mi capisca.” il ragazzo era rosso d’imbarazzo, parlare di sentimenti era sempre molto complicato per lui.
Ariel rimase in silenzio, aveva compreso che cosa volesse dirgli il ragazzo e ciò lo lasciò senza parole; si prese piu di qualche istante per soppesare bene il concetto espresso da Eliseo.
In perfetto silenzio si alzò e fece un leggero gesto con la mano al moro facendogli intendere di aspettarlo lì, andò veloce in cucina a prendere la piccola scatolina che aveva lasciato sul tavolo; una volta tornato in camera da letto si sedette di nuovo a fianco di Eliseo nascondendo qualcosa dietro la schiena.
“Ary, cos’hai lì dietro?” chiese curioso il ragazzo.
“Facciamo un gioco? sarà veloce e vinceremo entrambi promesso.” 
“Va bene, cosa devo fare?” chiese sorridendogli.
“È il gioco delle mani, scegli: destra o sinistra?” 
“Mh… Sinistra!” esclamò il ragazzo entusiasta e impaziente di vedere cosa aveva dietro la schiena.
Ariel si fece serio e dopo aver fatto passare qualche istante di suspence, decise di mostrare il pugno chiuso al ragazzo; non era così che si era immaginato quel momento, però gli andava bene ugualmente, l’importante non era la forma, ma il significato. 
“Ely… Al di là del patto che abbiamo deciso di onorare, al di là di ogni cosa possibile, io mi sono innamorato di te negli ultimi mesi… E voglio che tu sia l’unico vero amore della mia vita.” Ariel aprì la mano mostrandone il contenuto a un ragazzo che stava diventando sempre più color pomodoro per l’enorme emozione che stava provando in quel momento.
Eliseo non disse nulla, fece solo un gesto affermativo con la testa, prese l’anello dalla mano del suo compagno e lo osservò per qualche istante; notò che al suo interno c’era una sottilissima treccia color oro e nero.
“Li ho fatti io, rappresentano noi e il nostro continuo intrecciarsi, come se creassimo qualcosa di perpetuo…” Ariel stava iniziando a dubitare potesse piacergli una cosa simile, avrebbe voluto usare i loro stessi capelli per creare quella sottilissima treccia per renderli ancora più personali, ma gli parve troppo strana come cosa e preferì optare per dei sottili fili d'ottone. 
“Io… Io… Sì…” Eliseo non seppe che dire, aprì e chiuse la bocca più e più volte; non riusciva a mettere insieme le parole adatte per poter esprimere ciò che stava provando e optò per l’unica cosa che gli riusciva davvero bene.
Non aspettò altro tempo e si buttò ad abbracciare il suo compagno cadendo insieme sul letto e mescolando lacrime di gioia e baci a leggere risate.





Angolino del disagio:
Buongiorno a tutti, questa è la prima challenge a cui partecipo; l’ho vista per purissimo caso sul gruppo efp e ho voluto provare a partecipare.
So che non è uscita una cosa super bella, ma contate che l’ho scritta tra un impegno e l’altro; al momento questa fic mi serve da test per i pg che sto creando e che poi saranno i protagonisti di un qualcosa a tema sovrannaturale, non escludo di poter riutilizzare ciò che ho scritto qui per la futura storia che scriverò.

Spero vi sia piaciuta anche se corta, se avete qualcosa da chiedermi, una critica o qualsiasi altra cosa non esitate a scrivermi o lasciarmi una recensione, sarò felice di rispondere il prima possibile :) 

Haru
   
 
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