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Autore: Little_GirlMoon005    28/06/2021    0 recensioni
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'' (...) Li', rannicchiato contro la carcassa, vi era un cucciolo di lupo, tremante,
dal pelo sporco, e con grandi ed intensi occhi gialli.
Occhi che ora fissavano il Cavaliere con timore (...) ''
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Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Cavaliere Artorias, Sif, Il Grande Lupo Grigio
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Di un lupo e un cavaliere
Oltre i confini più remoti di Lordran vi erano i Regni Settentrionali, le cui terre erano perennemente avvolte da ghiaccio e neve. Durante una gelida sera, un Cavaliere di Gwyn si ritrovò in mezzo a quella meraviglia invernale.
Artorias, il Cavaliere Lupo, emise un sospiro stanco mentre posava spadone e scudo contro un alto albero. Aveva camminato da ore e col calar della notte l'unica sua preoccupazione era quella di trovare un rifugio dove passare la notte. Scrutando l'orizzonte tutto ciò che riusciva ad intravedere erano le fitte foreste delle montagne.

Rabbrividì quando una brezza lo colse all'improvviso, pungendogli le ossa. Si strinse di più nel suo mantello blu, nonostante non fosse abbastanza spesso da ripararlo dal freddo. Alzando gli occhi al cielo intravide un'aura che dipingeva il cielo in vivide sfumature di verde e arancione e gli venne da sorridere. La natura non smetteva mai di sorprenderlo. Trovava la sua semplicità e la sua sottile bellezza molto più affascinanti di qualsiasi cosa l'uomo o il Divino potesse costruire. Cercò di orientarsi tenendosi il sole che tramontava sulla destra, si rimise spadone e scudo sulla schiena e s'incamminò nuovamente.

Era stato inviato giorni prima nei Regni Settentrionali per dare la caccia ad un gruppo di Spettri Oscuri. Una volta compiuto il suo dovere si affrettò a tornare a casa prima che potesse arrivare, da un momento all'altro, una violenta tempesta di neve. Aveva chiesto informazioni persino a un commerciante di passaggio, un bizzarro uomo calvo che nonostante le gentili parole aveva un qualcosa di sospetto. Artorias non ci fece caso e continuò nel suo cammino, lasciandosi le montagne alle spalle.

Si fermò nuovamente per riposare in una caverna che decise di sfruttare come rifugio, quando un odore pungente attirò la sua attenzione. Il tanfo di un cadavere lasciato a marcire. Sguainando lo spadone ne cercò la fonte, pregando che non fosse un povero sfortunato viaggiatore. L'odore lo condusse su una piccola collinetta con quella che pareva una tana scavata nel fianco dove giaceva, senza vita sulla neve, un enorme lupo. Delle frecce conficcate nelle costole facevano intendere che era stato vittima di un possibile cacciatore.

''Povera creatura...'' sospirò il Cavaliere inginocchiandosi davanti alla bestia. Stava per posare una lieve carezza quando un movimento da dietro il cadavere attirò l'attenzione di Artorias. Vide una piccola palla di pelo grigia nascondendosi alla sua vista, il Cavaliere ripose lo spadone e fece il giro dall'altra parte. Li', rannicchiato contro la carcassa, vi era un cucciolo di lupo, tremante, dal pelo sporco, e con grandi ed intensi occhi gialli. Occhi che ora fissavano il Cavaliere con timore. ''Ehi ehi, piccoletto...'' sussurrò Artorias mentre si inginocchiava lentamente per non spaventarlo. Quando tentò di accarezzarlo, il cucciolo gli ringhiò contro e gli morse debolmente la mano protetta dal guanto.

''Va tutto bene piccoletto, non voglio farti del male.'' disse il Cavaliere con sorriso e tono rassicurante. Il cucciolo per tutta risposta indietreggiò, per quanto lo spazio lo permettesse, come se qualcosa lo infastidisse. ''Ah, forse... senti l'odore di quei miserabili Spettri Oscuri, vero?'' intuì forse il Cavaliere mentre rimuoveva il guanto. Allungò quindi la mano ora nuda e permise al cucciolo di annusarlo. Dopo pochi istanti il piccoletto parve finalmente tranquillizzarsi, i tremolii sparirono e si mise seduto osservandolo ora con curiosità. ''Mm, vediamo... forse questi... '' borbottò il Cavaliere mentre frugava nella propria borsa. ''Ti potrebbero piacere!'' e cacciò una sacca dove conteneva della carne secca. Gli occhi del cucciolo brillarono alla vista del cibo, e Artorias ne prese un pezzo porgendoglielo gentilmente.

''Ah, avevi fame eh?'' Artorias sorrise vedendolo come scondinzolava felice ad ogni pezzo che gli donava. ''In effetti sembri troppo giovane per cacciare da solo...'' disse tra se' mentre il cucciolo si leccava il muso. Probabilmente il cadavere di quel grande lupo era la madre, e il piccoletto era rimasto nascosto per tutto questo tempo. Sfruttando i pezzetti di carne, Artorias condusse gentilmente il cucciolo fuori dalla tana portandolo nel suo accampamento. Non sopportava l'idea di lasciarlo da solo con i possibili nemici o cacciatori che poteva incontrare. Accese un fuoco per la notte con vecchi ramoscelli e preparò il sacco a pelo per dormire, lo spadone poggiato di fianco per essere a portata di mano in caso di pericolo.

Una volta steso vide il cucciolo avvicinarsi a lui infilandosi tra il suo braccio destro e il suo fianco, poggiando il muso sulla sua spalla. Artorias non potè fare a meno di sorridere, questo piccoletto era davvero adorabile. ''Probabilmente dovrei portarti con me, mm? Sei troppo piccolo per rimanere solo...!'' alzò una mano e, dopo un attimo di esitazione, diede delle dolci carezze sulla testa del cucciolo. E a giudicare dal modo in cui scodinzolava pareva apprezzare. Il cuore del Cavaliere si sciolse per come quei occhioni lo stessero fissando.

Nemmeno la sua volontà di ferro avrebbe resistito a tale dolcezza.
''Dovrei darti un nome...'' pensò ad alta voce. ''Come vorresti chiamarti, piccoletto?'' il cucciolo rispose con un mugugno battendo la coda contro la sua armatura. ''Mm, vediamo... che ne dici di... Sif? Ti piace?'' il piccoletto scodinzolò con più vigore e allungò il muso iniziando a leccare il viso del Cavaliere. ''Ah! Mi sembra un si!'' egli rise mentre il piccoletto, Sif, si strofinava gioiosamente contro il viso di Artorias. ''E va bene, ti chiamerò Sif!''







Artorias era finalmente tornato ad Anor Londo con il piccolo Sif nascosto dietro la sua schiena nel suo manto blu, e per questo stava cominciando ad affrettare il passo. Sarebbe arrivato nelle sue camere per nascondere li' il piccoletto, lontano da occhi indiscreti, e avrebbe dato rapporto a Lord Gwyn. Era quasi arrivato quando venne fermato dal suo Capitano. ''Artorias!'' Ornstein l'Ammazzadraghi lo accolse con un sorriso, la lancia sempre a portata di mano. ''Finalmente sei tornato, com'è andata la missione?''

''Ah, Capitano...! E' andata bene, gli Spettri Oscuri sono stati eliminati. Ho solo preso una strada sbagliata sulla via del ritorno!'' rispose Artorias, cercando di rimanere tranquillo nonostante cominciasse a sentire Sif dimenarsi sotto il suo mantello. Voleva solo andare nelle sue camere il più velocemente possibile. Se fosse stato scoperto si sarebbe cacciato nei guai. Gli animali non erano ammessi a Palazzo e già aveva avuto dei richiami perche' aveva tentato di nascondere altri randagi.

''Un po' me lo aspettavo,'' rispose l'ammazzadraghi. ''Lord Gwyn e' assente, quindi dovrai fare rapporto al mio Principe.''
''Ah, bene! Allora vado subito.''
''Oh no. Non ce ne bisogno, perchè sta per arrivare proprio qui.''
Artorias si innervosì ancora di più e, proprio come aveva detto Ornstein, sbucò da un angolo anche il Primogenito, giovane e bello come il Sole. ''Sir Artorias! Bentornato, felice di vederti incolume. Presumo che tu abbia compiuto il tuo dovere egregiamente!'' esclamò con un sorriso caloroso sul viso affiancandosi al suo fidato cavaliere.

''Vostra grazia,'' Artorias accennò un lieve inchino. ''invero la missione e' andata a buon fine, se permettete più tardi vi farò un resoconto più accurato!'' mentre parlava non si accorse di Sif che si era mosso fino a far sbucare la testa da sotto il manto, fissando il Principe e l'Ammazzadraghi davanti a se'. Il Primogenito rise di gusto mentre il Cavaliere di fianco a se' sospirava quasi esasperato. Fu allora che Artorias si rise conto di essere stato beccato. ''No! No Sif!'' goffamente cercò di nasconderlo nuovamente, ma ormai il danno era fatto.

''Ah, Artorias, non hai detto che avevi un piccolo ospite con te!'' esclamò il Primogenito. ''Fa' vedere Artorias, sembra adorabile!'' Con un sospiro Artorias liberò Sif dal mantello e il Principe lo prese tra le braccia. Sif per tutta risposta scodinzolò felice iniziando a leccargli il viso. ''Ah, è proprio una creatura bellissima. Quasi quasi potrei convincere mio padre a chiudere un occhio, questa volta.'' 
A quelle parole l'ammazzadraghi volse lo sguardo stupito verso il suo Principe. ''Mio Signore, fa sul serio? E' una bestia selvaggia, forse anche pericolosa una volta cresciuta, non può rimanere qui!'' esclamò evidentemente contrariato. E Sif, come se avesse capito le sue parole, strinse i denti ringhiando violentemente contro l'Ammazzadraghi.

''Ornstein, attento alle parole. Probabilmente capiscono molto di più di quanto credi.'' rispose semplicemente il Principe calmando la creatura con delle carezze. Il cavaliere dorato sbuffò per tutta risposta. ''Artorias, dacci solo un momento...'' disse il Primogenito mentre porgeva Sif tra le braccia del Cavaliere lupo, poi prese l'ammazzadraghi in disparte. Artorias non sentì cosa si stessero dicendo, ma ad un certo punto vide Ornstein volgere lo sguardo verso di lui, poi guardò il suo Principe e annuì. I due si avvicinarono nuovamente al Cavaliere Lupo, e fu Ornstein a prendere parola.

''Abbiamo... deciso che il lupo... uh, com'è che l'hai chiamato?''
''Sif.''
Ornstein fece una smorfia chiaramente infastidita. ''Si, giusto... che Sif può rimanere qui. Ad una sola condizione, te ne devi assumere la più totale responsabilità. Addestralo, se ci riesci. Stiamo parlando di un cucciolo per ora, ma diventerà una bestia feroce e riconosco che può essere un vantaggio per noi. Ma se torce un solo capello ai miei uomini non esiterò ad abbatterlo personalmente.''
L'ultima frase fece scorrere un brivido freddo lungo la schiena del Cavaliere Lupo, ma subito rispose ''Si Capitano, quello che volete.''

L'Ammazzadraghi fece un cenno col capo e questa volta, rivolgendosi direttamente il piccolo lupo, disse, ''Vedi di non metterti a tuo agio, bestiolina. Sei solo una risorsa, un vantaggio.'' ignorò il ringhio minaccioso che Sif gli emise contro. ''Ora, con permesso... ritorno dai miei uomini.'' fece un inchino verso il suo principe prima di allontanarsi.

Artorias sospirò stringendo teneramente il cucciolo tra le braccia. ''Sapevo che Ornstein non ne sarebbe stato felice, però... non mi aspettavo una tale freddezza.'' disse in un sussurro e Sif, come se percepisse il disagio del cavaliere, mugugnò muovendo il muso verso il suo viso. Sentì una mano del Primogenito sulla propria spalla.
''Dagli un po' di tempo e vedrai che persino Ornstein inizierà ad affezionarsi, anche se non lo ammetterebbe mai se dovesse succedere.'' disse con un sorriso rassicurante. ''Lo spero, vostra grazia.''

Artorias guardò Sif nei suoi occhioni, che subito l'avevano conquistato facendo vacillare anche il suo animo di ferro per la prima volta. Artorias non lo sapeva ancora, ma da quel momento sarebbe iniziata una lunga amicizia tra lui e quel piccolo lupo grigio. Di un Cavaliere e di un fedele Lupo che avrebbero combattuto insieme, attraverso mille e più pericoli, e che si sarebbero protetti a vicenda anche a costo della loro stessa vita.






  
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