Per la prima volta in vita sua l’uomo dalla chioma arancione non sa che cosa fare: ha soccorso Pierre Veghner e la sua famiglia dopo il violento attacco di Dominique ai loro danni ma, a quanto pare pensa, non è arrivato in tempo per evitare un danno assai più grave: a terra c’è infatti una vistosa pozza di sangue, che tuttavia non può appartenere all’altro uomo che, senza nemmeno accorgersi della presenza del maggiordomo degli Hikari si limita a stringere una copertina che, con tutta probabilità, era destinata ad una culla. “ Lord Pierre…? “. Lo chiama l’uomo, mentre l’altro volge lo sguardo verso di lui per poi prendere parola.

“ Lo ha perso… “. Sentenzia solamente, mentre Dante gli si avvicina ponendogli una mano sulla spalla: in questo momento pensa, non sono un Hunter ed un vampiro, sono semplicemente due alleati che potrebbero darsi coraggio in un frangente disperato. “ … mia moglie, ha perso il bambino “. Sentenzia, mentre l’altro non può fare a meno di sgranare gli occhi: anche Pierre è ferito in più punti del corpo, alcune delle sue ferite sanguinano ancora ma quella a fargli più male pare essere quella interiore.

“ Come? Volete dire che Lady Joe era in attesa di un figlio? “. Chiede, mentre il rosso annuisce.

“ Si, lo era. Ma ora… “. Fa per alzarsi, non volendo mostrarsi debole di fronte all’altro uomo. Ma non appena prova ad alzarsi da terra, un dolore lancinante lo fa nuovamente cadere: è la ferita alla gamba, quella forse più grave di tutte le altre e della quale, per un momento, era arrivato a dimenticarsi, scordando ogni dolore fisico e sentendo solo quello mentale, incessante e martellante: sua moglie ha perduto il bimbo che portava in grembo perchè lui non è stato in grado di proteggerli! Vedendolo cadere rovinosamente a terra tuttavia, Dante gli pone una mano sul petto per farlo desistere.

“ State fermo: avete una brutta ferita alla gamba, se non la curiamo subito finirà per infettarsi e portare gravi conseguenze “. Fa, mentre osserva la profonda ferita data dal fendente di Dominique ai danni della gamba del capostipite della famiglia Veghner. Pierre fa per alzarsi nuovamente seppur il dolore sia davvero insopportabile, dolore misto a bruciore che, per un momento, lo fanno quasi gridare. “ State giù! “. Si impone un po' più deciso Dante, afferrando il proprio fazzoletto. Seppur riluttante Pierre si trova costretto ad obbedire, stringendo a sé quella copertina che, sicuramente, sarebbe stata destinata a quel figlio che purtroppo, non verrà mai alla luce. Dal canto suo Dante non proferisce parola: sa cosa debba provare Pierre, anche lui ha perduto un figlio in un modo tragico, il figlio che avrebbe avuto dalla sola donna che abbia mai amato: entrambi sono accomunati da una terribile perdita, pensa. Ma ora deve prendersi cura di quella brutta ferita, prima che si infetti e crei seri problemi: senza esitare inizia a pulirla, utilizzando quel fazzoletto perfettamente lindo e mentre l’altro non può fare a meno di fare una smorfia di dolore.

“ Fa male… “. Quasi grida, ma l’altro lo osserva qualche momento per poi prendere parola.

“ Non saremo nelle condizioni ottimali, ma devo pulirvi questa ferita: sopportate un po'. Siete o non siete un Hunter? Dovreste essere abituato a cose ben peggiori “. Fa, mentre prosegue nella pulizia di quella ferita, per poi guardare intensamente il rosso. “ Ora, farà davvero male. Sopportate più che potete “. Fa e, senza attendere la risposta di Pierre inizia ad usare il potere medico che gli è proprio, iniziando lentamente a rigenerare quella ferita. Tuttavia per il capostipite dei Veghner questo pare essere più doloroso del ricevere una lama di un coltello su quel punto stesso, ricevere un secondo fendente sarebbe forse stato meno doloroso del bruciore intenso che avverte non appena Dante attiva il proprio potere di guarigione. La ferita impiega un po' di tempo, ma pian piano la ferita scompare definitivamente lasciando un Pierre ansimante di dolore residuo, causato dal processo di guarigione appena attuato. “ State un po' meglio…? “. Chiede semplicemente il maggiordomo, mentre di riflesso l’altro lo guarda: è ovvio che non stia bene, emotivamente è distrutto.

“ Grazie… “. Sussurra semplicemente, grato che in quel momento il maggiordomo fosse presente. “ … per tutto “. Conclude poi, mentre Dante annuisce.

“ Sono sempre a vostra disposizione “. Fa, non osando tuttavia dare a Pierre quell’abbraccio di cui, forse, avrebbe bisogno per iniziare a guarire la sua ferita interiore.