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Autore: 8iside8    29/06/2021    0 recensioni
La battaglia contro Voldemort è conclusa da settimane e il mondo magico cerca di riprendersi e di piangere i suoi morti.
Harry e Ron devono iniziare il corso per diventare auror, mentre Ginny ed Hermione frequentano l'ultimo anno in una Hogwarts piena di ricordi dolorosi.
Per essere più vicini al Ministero, Harry e Ron vivono al numero 12 di Grimmauld Place. Qui fanno una scoperta sorprendente...
Ritroveranno i Malandrini e scopriranno un Sirius Black inedito...
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Sirius Black | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Dopo la II guerra magica/Pace
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Harry era entrato nella casa. Grimmauld Place era silenziosa. Il signor Weasley aveva tolto il sortilegio di Malocchio e ora non compariva più il Silente di polvere.  
Voleva darle una sistemata, rimettere a posto la casa e renderla splendente come un tempo. Aveva passato l'estate a casa dei Weasley, Molly non lo voleva lasciar andare, dopo un anno senza vederlo e la perdita di Fred, aveva bisogno di sentire la famiglia vicina. Harry si imbarazzava ancora a sentire che lei lo definiva un figlio. 
Aveva fatto una bellissima festa per il compleanno di Harry. Era venuto Kingsley, anche se era il Ministro della Magia ad interim aveva fatto di tutto per esserci. Hagrid era stato entusiasta. Hermione era tornata alla Tana dopo aver reso la memoria ai genitori. Si sarebbe trattenuta solo tre giorni, poi voleva recuperare il rapporto con madre e padre, ma il compleanno di Harry era da festeggiare.  
Ginny era uno splendore. Una guerriera e non una principessa in pericolo. Ora gioiva a vedere Harry tutti i giorni, senza temere che qualcosa di oscuro lo strappasse dai suoi baci.  
Harry stava molto con Ron e George. Nessuno voleva lasciarlo solo, la perdita di Fred avrebbe potuto ucciderlo.  
Bill e Charlie erano spesso alla Tana, tutti avevano bisogno di famiglia, ora che la quiete permetteva di piangere i morti e gioire dei vivi.  
Al compleanno di Harry vennero anche Neville con sua nonna e Luna col papà.  
Era stato commovente rivedere tutti, fuori da Hogwarts. Mai, mai Harry si era sentito così sereno, circondato da chi gli voleva bene.  
Il giorno dopo la battaglia di Hogwarts, Harry era andato a casa di Andromeda. Parlarono a lungo e piansero insieme. Ted, Ninfadora, Remus... Tutte morti da piangere. Parlarono del ruolo di Harry nella vita del piccolo Teddy. Fu davvero toccante. Il piccolo aveva cambiato il colore dei capelli almeno sei volte nelle due ore che Harry fu in casa loro.  
Ora, invece, era ancora nella grande casa vuota. Kreacher era a Hogwarts e non voleva appellarlo. Decise di andare in cucina e partire da lì.  
 
≪Harry!≫ la voce di Ron veniva dall'ingresso.  
≪Sono in cucina!≫ gli urlò di rimando, mentre con un colpo di bacchetta rendeva la dispensa un po' meno polverosa. Hermione avrebbe saputo renderla perfetta, ma era partita per Hogwarts il giorno prima. Era stato regalato l'anno a chi aveva partecipato alla battaglia di Hogwarts, ma Hermione era... Beh, Hermione! Quindi l'avrebbe rivista a Natale, per la pausa dalle lezioni.  
Ron posò sul grande tavolo una borsa di stoffa logora, ma pulita.  
≪Mamma ha paura che tu muoia di fame! Mi ha dato tanta di quella roba da mettere in dispensa che credo scoppierà!≫ disse il rosso.  
≪Come mai sei qui? Stai facendo il fattorino?≫ rise Harry.  
≪No,≫ Ron lo guardava serio ≪non voglio lasciarti in questa enorme casa, da solo, a intristirti. Ti aiuterò a sistemare tutto.≫ 
Avevano una settimana prima che iniziasse il corso per Auror e quello era tutto il tempo che avevano per sistemare la casa. Harry non voleva viverci per sempre, ma era un posto comodo, vicino al Ministero e a Diagon Alley, quindi da lì poteva arrivare nei luoghi che preferiva. Solo se doveva andare alla Tana era costretto a Materializzarsi, ma preferiva non farlo proprio.  
La cucina era solo impolverata, il resto della casa aveva avuto una bella bonifica quando quel posto era il quartier generale dell'Ordine della Fenice, ma c'erano ancora delle camere chiuse e quella di Sirius non era di certo in ordine. Harry non l'aveva mai riordinata dopo che aveva trovato la foto strappata in cui lui da piccolo girava sulla sua scopa giocattolo e la lettera di sua madre a Sirius.  
Harry e Ron avendo deciso che se ne sarebbero occupati l'ultimo giorno prima dell'inizio dell'addestramento. 
Entrarono nella camera, stanchi di pulire e disinfestare da sei giorni e si misero di buona lena a riordinare tutto. Ron era divertito dalle foto babbane che erano in giro per le pareti della camera. Non capiva a cosa servisse una foto se stava ferma. Harry gli spiegò che per vedere le immagini in movimento, i Babbani facevano delle videoregistrazioni e che così nascevano anche i film e quelle cose. Tentennava il capo pieno di capelli rossi e spalancava gli occhi con fare allucinato. Harry sorrideva dell'incredulità dell'amico e riprese a spostare le cose dal pavimento a delle scatole che dividevano la spazzatura dai ricordi.  
Quando furono carichi in entrambi gli scatoloni, li portarono giù, passando davanti alle teste degli elfi. Ron li guardava sempre con disgusto, ma il naso di un elfo si impigliò nei capelli di Ron, che si agitò come un'anguilla, buttando le mani a caso come se ci fosse un ragno peloso sopra la sua testa. Harry scoppiò a ridere e posò il suo scatolone per aiutarlo, ma l'amico non riusciva a contenersi e per fermarlo fu necessario strattonarlo. In un momento Ron fu a terra, lo scatolone aveva sparso il suo contenuto sul tappeto consunto e la testa dell'elfo era rotolata via.  
≪Era solo la testa di... Beh del nonno di Kreacher!≫ Harry cercava di trattenere le risate.  
≪Maledette teste di elfo!≫ gnolò Ron.  
A Harry morì la risata sulle labbra. Per terra, probabilmente erano nascoste dalla testa dell'elfo, c'erano una dozzina di fiale che contenevano una sostanza viscosa e argentea che Harry conosceva molto bene. Erano ricordi.  
Ron seguì lo sguardo dell'amico e le vide a sua volta.  
≪Harry... Quelli sono...≫ sussurrò.  
L'altro annuì e si chinò a raccoglierle e le fissò, mentre riposavano sul palmo della sua mano.  
≪Secondo te, di chi sono?≫ chiese Ron.  
≪Non lo so.≫ rispose Harry ≪Forse di Sirius o di sua madre. Magari di Regulus. Bisognerebbe vederli per saperlo.≫ 
Mise in tasca le fiale e raccolsero tutto il contenuto della scatola che Ron aveva rovesciato e le portarono giù. Una volta in cucina Harry posò sul tavolo le tre boccette di vetro e le guardò attentamente. Sembravano limpidi, intatti. Doveva vederli, ma come? Un'energia che non provava da tanto lo permeò. Era come la sensazione che accompagnava una partita di quidditch, adrenalina, forse il solo avere uno scopo. Aveva già un obiettivo: diventate Auror. Era la cosa che desiderava più al mondo. Tuttavia lo sapeva. Lui aveva scelto la carriera di Auror, tra le altre ragioni, perché gli garantiva adrenalina. Decise di parlare con Ginny, per chiederle un parere.  
Dopo cena, prese penna, inchiostro e pergamena e scrisse alla fidanzata, che avrebbe condiviso l'ultimo anno a Hogwarts con Hermione.  
 
Cara Ginny,  
come va l'inizio della scuola? Spero che siate partiti bene, perché so che molti studenti sono ancora sotto shock dopo la guerra.  
Nel fare le pulizie a Grimmauld Place, abbiamo trovato dodici fiale che contengono certamente dei ricordi, ma non sappiamo di chi siano. Potrebbero essere di Sirius quanto di sua madre. Cosa dovrei fare? Vederli o rimetterli dov'erano?  
Mi manchi, Ginny. Mi manchi davvero tanto, non so come farò a non vederti tutti i giorni per quasi un anno.  
Ti amo,  
tuo Harry.  
 
Chiuse la lettera con cura e le diede un bacio leggero. Da quando la guerra era finita aveva deciso di cambiare atteggiamento, dando ai sentimenti la giusta importanza. Sapeva cosa voleva dalla vita ed era ciò che non aveva mai avuto completamente: una famiglia e la voleva con la sola persona che avesse mai davvero amato. Un giorno le avrebbe chiesto di sposarlo, ma doveva attendere il momento giusto, forse alla fine dell'anno a Hogwarts.  
Mise la lettera alla zampetta di Leotordo e gli disse di portarlo a Hogwarts a Ginny. Nel farlo sospirò, guardando con una sensazione strana le fiale con i ricordi.  
   
 
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