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Autore: ilbilbo    30/06/2021    5 recensioni
Uno dei miei soliti sfoghi che non sono nemmeno riuscito a mettere sotto forma di poesia. Valore artistico: zero.
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho letto il messaggio di V.
È notte fonda.
Fonda e nera come un buco nero.
Un silenzio assordante sottolinea la mia solitudine.
La luce delle scale è accesa. La moglie, di sotto, vuole così. Vuole quella maledetta luce, che non fa che accentuare il buio dentro di me.
Solo, in mutande, sul letto. Senza pigiama, senza lenzuolo, senza niente di normale.
Freddo. Freddo nell'anima.
La paura non so cos'è. Non ho mai avuto paura in vita mia. Mai. Nemmeno quella volta che in Perù mi sbatterono in carcere. Nemmeno quella volta che da bambino l'auto si ribaltò in mezzo all'autostrada e io mi ritrovai coperto di sangue. O da grande, sulla Milano Venezia, un terribile maxi-tamponamento sull'asfalto viscido. Davanti macchine accartocciate, irriconoscibili, gente per terra, sangue. Nello specchietto retrovisore macchine come impazzite che si mettevano nelle posizioni più strane. Cofani che si aprivano, dietro di me, sportelli che saltavano. Rumori assordanti che non avrei voluto sentire. Un attimo prima correvo veloce, avevo fatto i fari a quello davanti. Una mano invisibile prese la mia macchina, la fece sgusciare fuori dalle morti e dalle distruzioni, mi ritrovai nella corsia d'emergenza senza neanche un graffio, nè alla macchina nè alle persone. A passo d'uomo uscii dall'inferno, percorsi alcuni chilometri cercando di non guardare.
Ecco, riprendere questo ricordo mi ha fatto bene.
Che cavolo di stupidaggine mi era saltata in mente, prima?
Buio, solo, freddo? Che scemo. Era solo un messaggio di V.
L'avevo letto poco prima di addormentarmi. Mi aveva fatto capire che l'amicizia, come l'amore, finisce.
Che male c'è? Tutto finisce. Forse anche l'anima finisce. Che male c'è?
Solo un piccolo cambiamento.
Tutti i giorni si cambia, ci si adatta, per sopravvivere, ci si fascia di compromessi. Che male c'è?
Ogni giorno cambio. Non sono mai lo stesso di ieri.
Le gioie e le felicità mi fanno cambiare in continuazione.
Stanotte il dolore e la delusione. Anche quelli fanno cambiare.
La faccia è sempre la stessa, anche se ogni giorno più vecchia, ma dentro siamo sempre diversi.
Ho finito di scrivere queste frasi insensate.
Tutta colpa di un messaggio di V.
Tutto così semplice: niente è per sempre.
Solo i ricordi ce li trasciniamo dietro fino alla morte, anche se cambiano un po' pure quelli.
Ma è tutto come prima.

Solo qualcosa di impalpabile in meno: un'amicizia, a cui avevo dedicato tutto me stesso.
Una sovrastruttura della mente umana.
Però ho ancora una bocca. Per mangiare, per parlare, per baciare.
Però ho ancora due gambe e due braccia. Per arrivare, solo, alla morte. Per tornare da chi mi ha creato.
Solo un amicizia in meno.
Tutto qui.
   
 
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