Libri > Cinquanta sfumature di...
Segui la storia  |       
Autore: iced_swan    01/07/2021    8 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Spero ci sia ancora qualcuno a leggere! Volevo tranquillizzarvi… nonostante i ritardi, la storia verrà assolutamente completata! Beh, che dire di più? Visto quanto vi faccio attendere, vi lascio al capitolo… augurandomi che sia di vostro gradimento. Buona lettura!

 

CAPITOLO 34

POV ANASTASIA

 

“ Mi dispiace sovraccaricarti di dispiaceri, ma devi sapere tutto in vista di domani… ”

Sconvolta, ascolto le terrificanti parole di Christian.

‘ Non può essere vero! ’ penso distrutta mentre serro con disperazione la presa sulla maglietta di Christian, avvertendo sotto il palmo il suo cuore battere all’impazzata. Mi rifiuto di pensare che Teresa, si metterebbe in combutta con Jack per portarmi via il bambino.

‘ Non dovresti sorprendenti poi molto… ’ la voce della mia coscienza, mi ricorda ancora una volta le dolorose parole dette da quella che credevo essere mia sorella ‘ …se è arrivata a tradire la tua fiducia in quel modo, chissà cosa altro potrebbe escogitare pur di vederti soffrire! ’.

Scuoto impercettibilmente la testa e riapro gli occhi ( che non mi ero resa conto di aver chiuso ), ritornando a prestare la mia completa attenzione a Christian. È fermo ed attende una mia risposta… mi guarda dispiaciuto.

‘ Forza Steele… ’ mi dico per darmi una smossa ‘ …non far stare così Christian! Coraggio e buttati… cosa potrà mai dirti di peggio, di quello che ha confessato Teresa? ’ così, schiarendomi la gola gli domando “ Cosa ha scoperto il tuo collaboratore? ”.

Alle mie parole, si lascia sfuggire un sospiro accompagnato da un sorriso orgoglioso “ Quanto ammiro il tuo coraggio Anastasia! ” mormora, portandosi nuovamente la mia mano libera alle labbra, per baciarmi dolcemente il dorso “ Credimi quando ti dico, che non so se sarei in grado di reagire come te, se un mio familiare mi avesse riservato lo stesso trattamento che hai ricevuto da tua sorella! ”.

Col cuore gonfio d’amore, stringo le dita attorno alle sue e gli rispondo semplicemente “ Sono certa che avresti affrontato la situazione con molta razionalità ”.

“ Non credo sarei riuscito a mantenere la calma… ” sussurra aggrottando le sopracciglia “ …però grazie per la fiducia! ” scherza sorridendo brevemente, facendo sorridere inevitabilmente anche me “ Io avrò sempre fiducia in te Christian… sarà per sempre così! ” dico, pienamente convinta delle mie parole.

Infondo, in questi mesi mi ha dimostrato che uomo è!

E così restiamo entrambi in silenzio, guardandoci negli occhi… accantonando momentaneamente tutto il resto, godendoci semplicemente la vicinanza dei nostri corpi. È piacevole stare così… persi nella beatitudine della nostra vicinanza, dimentichi di tutto tranne che di noi stessi ‘ Sono stata veramente fortuna ’ penso, ammirando il suo bellissimo volto.

E guardandolo nelle sue iridi magnetiche, che mi restituiscono uno sguardo sereno, mi torna alla mente l’espressione che aveva pochi istinti fa... a differenza di ora, prima era molto teso!

‘ Stava per dirmi qualcosa di importante… come ho fatto a dimenticarlo? ’ rimugino dandomi della stupida ‘ Quando lo guardi, smetti di pensare razionalmente! ’ mi rammenta nuovamente la mia coscienza ‘ E ne sei pienamente consapevole ’.

Sospiro interiormente… ‘ Beh, ma adesso basta fare finta di nulla! ’.

E così, sempre tenendo i nostri sguardi incatenati, mi dico che tergiversare è inutile… ‘ Far finta di niente, non elimina di certo i problemi… anzi li ingrandisce ancora di più, fino a fargli sembrare ( alcune volte ) ancora più grandi di quanto sono in realtà! ’.

Quando, sotto il palmo della mano ancora posato sul suo torace, avverto il suo battito cardiaco ritornare nella norma, mi dico che è il momento per affrontare la discussione. Così, mi schiarisco la gola e con una determinazione risoluta gli sussurro “ Christian, adesso dimmi tutto quello che hai saputo ”.

Alla mia uscita sospira pesantemente… ‘ Forse, era convinto che mi fossi distratta a tal punto da essermi dimenticata del motivo della sua tensione ’.

Prendendomi alla sprovvista, mi lascia andare la mano e serrandomi nuovamente le braccia attorno alla vita, mormora con tono incerto “ Ok Anastasia… però, devi promettimi che prima di reagire in qualunque modo, mi farai finire di parlare ” si affretta a precisare, restando in attesa di una mia risposta.

‘ Cavolo… ’ penso scorgendo nei suoi occhi tutta la sua preoccupazione ‘ …ho davvero il forte sentore, che le sue rivelazioni mi faranno stare male! ’.

Prendo un bel respiro profondo… ‘ Ci siamo! ’ mi dico, pronta ad ascoltare e solo dopo il mio cenno positivo, inizia veramente a parlare “ Ti ho già detto, che avevo trovato sospetto l’atteggiamento di tua sorella e che avevo incaricato il mio migliore informatico di indagare… ” annuisco attenta, quando si ferma un secondo “ Sì, hai sospettato che ci fosse una correlazione tra la ricomparsa di Teresa e la richiesta di Jack ” mormoro tentennante.

“ Proprio così Anastasia… ”.

Con il fiato sospeso ascolto le sue parole, non credendo alle mie orecchie “ …speravo veramente di essermi fatto abbagliare dalla situazione, ma purtroppo ci avevo visto giusto… ” prima di proseguire mi stringe maggiormente a sé “ …abbiamo innanzitutto scoperto che si sono incontrati spesso! ”.

Mi anticipa sul tempo, visto che stavo per domandargli cosa ci fosse di strano “ Effettivamente, non è strano che due persone con un trascorso in comune s’incontrino… ” parla scandendo bene le parole “ …ma il mio collaboratore ha controllato i loro movimenti antecedenti a tutto questo… ed ha scoperto che non si vedevano da molto tempo ”.

Ammutolita resto in silenzio, mentre inizio ad avvertire una sgradevole sensazione alla bocca dello stomaco. Non posso crederci! Non vorrei ascoltare oltre, perché già adesso che non ha ancora detto nulla di sostanziale, incomincio a sentirmi sopraffatta.

Ma non ho il tempo materiale di dire nulla, che ricomincia “ A quel punto, ha incominciato a scavare più affondo ed è arrivato a molti messaggi ed e-mail compromettenti… ” sulle ultime parole tentenna bloccandosi.

Vedendolo in difficoltà, mi dico da sola che non posso ficcare la testa sotto la sabbia e far finta di non aver udito. Improvvisamente decisa a voler sapere tutto, gli afferro con decisione le braccia che mi stringono a lui e lo esorto a continuare “ Christian vai avanti ”.

Vedendomi determinata, prende un respiro profondo “ Ok Anastasia… ” ed al mio cenno affermativo, finalmente tira fuori tutte le novità “ …era tutto organizzato in modo tale da incastrarci… dovevamo apparire come persone non responsabili ” trattengo il respiro, sentendomi morire dentro “ Com-e? ” farfuglio sconvolta e sconcertata.

Quando riprende il discorso, io chiudo gli occhi sopraffatta dalle loro macchinazioni “ Nella richiesta d’affidamento esclusivo mossa da parte di Jack, la ragione cardine, era che non voleva che suo figlio stesse a contatto con persone che a suo parere, non sono idonee a crescere un bambino… ” mormora tra i denti “ …quindi, per avvalorare la sua tesi aveva escogitato con la complicità di tua sorella, un modo per farmi apparire non idoneo a stare vicino a Marco ”.

Appena capto le sue ultime parole, vengo sopraffatta da un’improvisa rabbia che mi fa rialzare di scatto le palpebre “ Come? ” domando questa volta con tono fermo.

Con qualche tentennamento, mi svela finalmente il loro piano “ Avevano ingaggiato un fotografo che aveva il compito di cogliere al volo qualunque interazione ambigua tra me e tua sorella… ” sussurra con voce disgustata, interrompendosi un secondo per poi continuare “ …il loro piano, era fondamentalmente quello di screditarci per avvantaggiare Jack nell’udienza di domani ”.

Serrando i molari, mi impongo di mantenere la calma e di far finire Christian.

“ Abbiamo tantissime e-mail come prova della loro congiura e possiamo usarle contro di lui in tribun… ” ma mentre sono in ascolto delle sue parole, ho una folgorazione. Se avevano programmato di incastrare Christian… allora quel giorno, doveva trattarsi veramente di una trappola!

Ed all’improvviso, mi tornano alla mente le sue parole di poco prima - Era tutto organizzato in modo tale da incastrarci… -.

‘ Non ci credo! ’ penso nera di rabbia, mentre Christian continua a spiegarmi tutti i loro sotterfugi ‘ Quindi, le sue parole dette con quella cattiveria gratuita, erano delle provocazioni per farmi reagire ’.

Volendo sapere se le mie conclusioni sono giuste, lo interrompo poggiandogli un dito sulle labbra “ Adesso dob… ” rimane immobile, guardandomi sorpreso. Sentire sotto il polpastrello la morbidezza della sua meravigliosa bocca, mi distrae per un istante.

‘ Ah, il suo sapore! ’ sogno quasi ad occhi aperti, prima di riprendermi e scuotere la testa ‘ Non è proprio il momento Anastasia! ’ mi dico da sola schiarendomi la gola, per poi domandare decisa “ Quindi… credi che tutte le sue azioni di quel giorno, servissero ad innescare una nostra reazione? ”.

Alla mia domanda annuisce e sciogliendo leggermente la presa attorno alla mia vita, si toglie il mio dito dalle labbra, ma non prima di averci lasciato sopra un bacio delicato “ Purtroppo ho le prove che quel giorno volevano innescare una reazione… ” mi rivolge uno sguardo dispiaciuto prima di concludere “ …e quando, non è riuscita a ‘ catturare  il mio interesse ’… ” fa virgolette con la mano libera “ …ha spostato tutte le sue attenzioni su di te, mettendo in scena tutto quel teatrino che conosciamo bene! ”.

‘ Non posso crederci! È stato veramente intenzionale! ’.

Con la pressione sanguigna alle stelle e divorata da una voglia matta di prendere a schiaffi quei due disgraziati, mi concentro sulle iridi di Christian… e dopo aver preso un profondo respiro, gli pongo la fatidica domanda “ Quindi… Teresa voleva che io l’aggredissi, in modo da sembrare una persona violenta… non è vero? ”.

“ Mi dispiace Anastasia… ” quando alla mia supposizione, ricevo in risposta un suo cenno affermativo seguito da uno sguardo distrutto, tutta la rabbia covata dall’inizio delle sue rivelazioni mi abbandona, lasciandomi senza respiro e distrutta “ …so per certo che se tu avessi reagito in malo modo nei confronti di tua sorella, ora saremmo in tutt’altra situazione ”.

Sotto shock, chiudo gli occhi e mi appoggio a lui… abbandonandomi completamente contro il suo torace. Respirando il suo odore, mi dico che è stata proprio una fortuna, che quel giorno non ho reagito scagliandomi contro Teresa.

“ Mi dispiace amore… ” mi mormora in un orecchio, circondandomi nuovamente tra le sue braccia “ …non volevo sovraccaricarti di preoccupazioni ma… ” scuoto la testa, scostandomi quel tanto per poterlo guardare “ No Christian… ” nego con decisione “ …hai fatto benissimo a dirmi tutto. Devo avere una chiara visuale della situazione, in modo da poter reagire nel modo più giusto! ”.

E mentre dico queste parole, dentro di me si scatena una battaglia.

Da una parte, c’è la mia razionalità… che mi dice di agire con calma e di ponderare bene le mie azioni. Poi, c’è la mia parte più istintiva… che salirebbe in macchina ed andrebbe sotto casa loro, per dargli una bella lezione.

‘ Ma così passeresti dalla parte del torto! ’ mi rammenta la mia coscienza, facendomi schiarire un po’ la mente ‘ No, non posso agire spinta dalla rabbia… farei solamente loro un favore… ’ respiro profondamente cercando di ragionare il più lucidamente possibile ‘ …però, forse potrei almeno dirgliene quattro per telefono! ’.

Ci penso su qualche istante e mi dico che sì, posso quantomeno sfogarmi per telefono!

Sto per alzarmi dalle gambe di Christian per attuare il mio piano, quando vengo presa alla sprovvista dalla voce di Christian.

“ A cosa pensi? ”  sobbalzo lievemente e sbatto velocemente le palpebre.

Ed improvvisamente mi accorgo che ero talmente persa tra i miei pensieri, che mi ero completamente estraniata. Quando lo metto nuovamente a fuoco, mi rendo conto che abbiamo cambiato posizione… mi ha lasciato la vita ed ora mi tiene per le spalle... il tutto, mentre mi osserva preoccupato.

‘ Anastasia, ma che cavolo combini? ’ mi dico sconvolta ‘ Restando catatonica, lo faccio impensierire e basta! ’.

Così, cercando di sorridere gli dico semplicemente “ Stavo riflettendo sul da farsi ” sospiro appoggiandomi alle sue braccia, per farmi tenere da lui “ E a quale conclusione sei arrivata? ” mi domanda dolcemente, scendendo ad accarezzarmi la schiena. Faccio una smorfia e mormoro contrita “ Ammetto, che ho pensato di andare a dargli una bella lezione… ”.

Strofinandomi piacevolmente le scapole con le mani, mi dice “ Capisco, e posso comprendere il tuo ‘ bisogno ’ Anastasia… ma così facendo… ” ma, non gli faccio neanche finire la frase che sussurro “ …così farei solamente loro un favore… lo so! ”.

All’udire il mio tono, mi bacia amorevolmente la fronte “ Resisti fino a domani… ” mormora tenendo le labbra contro la mia pelle “ …dopo che avremo vinto in tribunale, potrai fare come più ti aggrada ” annuisco sorridendo lievemente e ridacchio, quando aggiunge fintamente preoccupato “ Naturalmente niente di illegale! ”.

Gli butto le braccia al collo e respiro il suo profumo, per poi sussurrare piena d’amore “ Ti amo Christian Grey… grazie per essere un uomo così straordinario! ” in risposta, mi stringe forte e mi risponde “ Anche io ti amo Anastasia e grazie a te, per essere entrata nella mia vita, permettendomi di comprendere il vero significato della mia esistenza! ”.

Con gli occhi pieni di lacrime, intensifico il nostro abbraccio e mi godo la vicinanza dei nostri corpi.

‘ Aspetta un solo giorno e poi vedrai… ’.

 

Il giorno seguente – Aula del Tribunale, 10.00 del mattino

 

Mi aggiusto il fiocco della camicetta con fare nervoso.

Respiro profondamente, nel tentativo di calmarmi… il padre di Christian, si gira verso di me alla mia destra e mi sorride rassicurante “ Andrà tutto bene Anastasia ” dice prima di tornare a sistemare gli incartamenti per l’udienza “ Vedrai che presto finirà tutto… e che questa mattina, potrai veramente mettere una pietra sopra a tutta questa situazione! ”.

Annuisco “ Grazie… ho piena fiducia in te e Christian! ”.

Dopo un altro sorriso, riprende a prepararsi ed io il secondo seguente, mi giro all’indietro per incontrare lo sguardo di Christian.

Io sono seduta in prima linea con difianco Carrick dalla parte della difesa, mentre Jack è con il suo avvocato. Non appena sono rivolta verso il mio compagno, noto l’entrata di mia madre e Bob… mi salutano con fare incoraggiante, prima di accomodarsi al fianco di Christian.

Una volta seduti, rivolgo la mia attenzione a lui e non appena lo guardo, mi sento meglio. I suoi occhi hanno il potere di calmarmi… riescono ad infondermi fiducia, ed in questo momento è essenziale che io appaia sicura di me! Dopo un suo cenno d’incoraggiamento, a cui rispondo a mia volta con un assenso, lancio uno sguardo furtivo alla controparte.

Anche il mio ex marito ha qualcuno ad accompagnarlo… i suoi genitori!

Quando sono entrata in compagnia di Christian e prima che potessimo raggiungere Carrick, si sono alzati tutti impettiti e ci hanno raggiunti…

 

INIZIO FLASHBACK

Li osservo sorpresa dalla loro presenza ‘ Che ci sono venuti a fare? Non chiamano mai per sapere di Marco! ’ mi chiedo studiando i loro sguardi… Mhmm… sono sul piede di guerra!

Decido di essere educata e quindi li saluto “ Jenny… Mark ”.

Loro due, mi scoccano delle occhiatacce di fuoco e quella che è stata mia suocera, mi apostrofa così “ Anastasia, vedo che hai puntato in alto questa volta… ” dice indicando la figura di Christian al mio fianco “ …ma non importa chi fai entrare nel tuo letto, oggi perderai e noi finalmente potremo vedere nostro nipote! ”.

Trattengo il respiro e resto pietrificata per un secondo, dando modo anche al marito di parlare “ Nostro figlio otterrà facilmente la custodia del bambino e stasera Marco sarà con noi! ”.

Al mio fianco, avverto l’irrigidimento di Christian… non ci posso credere!

Ma come si permettono?

Afferro la mano di Christian e lo tranquillizzo tramite la mia stretta… dopo di che, fronteggio i genitori di Jack “ Io ho provato ad essere educata, ma a quanto pare non è possibile con voi! ” esordisco dura per poi continuare “ Prima di tutto… se adesso sono felice, non devo dicerto rendervene conto a voi! Ricordiamoci che è stato vostro figlio a rovinare la nostra famiglia… ” man mano che parlo, le loro espressioni s’induriscono sempre di più “ …punto secondo, io non vi ho mai impedito di vedere Marco… siete voi, ad esservi completamente disinteressati di vostro nipote! ”.

Faccio un passo verso di loro e concludo “ E terzo… ” scandisco bene le mie parole “ …vostro figlio, non c’è la farà mai a portarmi via il mio bambino!”.

FINE FLASHBACK

 

“ Anastasia sta entrando il giudice! ” la voce di Carrick mi riporta al presente, strappandomi al ricordo di quelle brutte parole.

Distogliendo lo sguardo dalla loro parte mi giro appena in tempo, per vedere l’entrata in aula del giudice. Ci alziamo tutti in piedi, fino a quando non ci fa segno di accomodarci “ Allora… vediamo un po’… ”.

Tesa come una corda di violino, osservo il giudice studiare gli incartamenti dell’udienza. Sbircio l’espressione di Carrick e quando lo vedo sorridere, mi rilasso leggermente ‘ È un buon segno se sorride, no? ’.

La voce del giudice mi fa tornare a guardare davanti a me “ Richiesta d’affidamento esclusivo, da parte del padre del minore in questione… ” esordisce guardando per la prima volta dalla nostra parte, e partendo da Jack “ …lei Signor Hyde, attualmente disoccupato, attesta che suo figlio sta vivendo in un ambiente non idoneo ad un bambino e vorrebbe quindi la custodia del minore ” s’interrompe per un secondo, prima di domandare “ È corretto, avvocato Danton? ”.

L’uomo chiamato in causa, celere si alza in piedi e risponde “ Sì Vostro Onore… il mio assistito è fortemente preoccupato e vuole preservare la sicurezza del figlio. E questo, può farlo solo allontanandolo dall’ambiente nel quale sta vivendo, ed avendo la piena patria potestà! ”.

“ E come potrebbe mantenere il figlio da disoccupato? ” incalza il giudice, facendo tentennare per un secondo l’avvocato Danton, che però subito si appresta a dire “ Il mio assistito è alla ricerca di una nuova occupazione e per quanto riguarda la situazione finanziaria, i suoi genitori lo aiuteranno sino alla sua completa indipendenza… ” spiega indicando i miei ex suoceri, per poi aggiungere velocemente “ …ma quello che ci preme maggiormente, è il benessere del bambino e solo vivendo con il mio assistito può essere tale! ” serro i denti con rabbia ‘ Ma come si permette? Se non fosse stato per le mie insistenze, non avrebbe visto Marco se non 2 volte all’anno! ’.

Ma poi immediatamente mi dico di rilassarmi… ricordando bene il consiglio che mi ha dato Carrick poco prima che iniziasse il dibattimento…

<< Ascolta Anastasia, la nostra controparte cercherà sicuramente di istigare una tua reazione. Ma è essenziale che tu non ti faccia provare… il giudice studierà le vostre espressioni e valuterà tutte le vostre reazioni! Ricorda, il suo scopo è assicurarsi che Marco stia con il genitore più idoneo! >>

Prendo un respiro profondo e torno a concentrarmi, proprio quando il giudice dice “ Allontanarlo dal suo ambiente e preservare la sicurezza del minore, dice avvocato Danton? ” corruga le sopracciglia e riprende in mano le carte. Pochi secondi dopo, si rivolge a noi “ La Signora Steele invece, leggo qui… ” inizia a leggere con attenzione e continua “ …ex marines dell’esercito americano, lavoro fisso con uno stipendio più che sufficiente a prendersi cura di un bambino… e qui noto… che nella precedente causa di divorzio, l’affido è stato assegnato a lei Signora… ” alza lo sguardo dalle carte e si rivolge a Carrick “ …naturalmente la sua assistita rigetta la richiesta del Signor Hyde, dico bene avvocato Grey? ”.

Difianco a me Carrick si alza in piedi per prendere parola “ Assolutamente Vostro Onore… ” posa la penna che aveva tra le dita, poggiandola sui fogli davanti a sé “ …la mia assistita difende i suoi diritti di unico genitore con la patria potestà e diffida la controparte per calunnia… ” s’interrompe per scandire bene le prossime parole “ …la Signora Steele ha sempre provveduto più che egregiamente al mantenimento del figlio, non ricevendo nessun tipo di aiuto da parte dell’ex marito… ” un rumore lo interrompe, facendoci voltare tutti verso l’altra parte dell’aula.

È stato Jack, che in uno scatto di ira ha tirato un pugno sul tavolo “ Signor Hyde, la pregherei di non interrompere il dibattimento… ” dice tetro il giudice “ …continui pure avvocato Grey ”.

“ Grazie Vostro Onore… come stavo giustappunto dicendo, la Signora Steele ha sempre provveduto lei al mantenimento del bambino ed sempre stata lei, ad organizzare incontri tra il qui presente Signor Hyde ed il figlio… in modo da preservare il loro rapporto… ”.

Io resto in silenzio… a testa alta con lo sguardo fisso sul giudice, mentre ascolto ammirata l’abilità del mio futuro suocero “ …e per concludere… ”.

 

POV CHRISTIAN

 

“ …vorrei sottolineare, che tutto questo sembra più una ripicca del Signor Hyde nei confronti della mia assistita, che una genuina mossa dettata dalla preoccupazione per il proprio figlio! ”.

“ Obbiezione Vostro Onore, come può l’avvocato Grey supporre se le intenzioni del mio assistito siano oneste oppure no? ” interviene la controparte di mio padre.

‘ Oh Hyde… ti sei scavato la fossa da solo ’ penso ghignante, mentre dalla mia posizione vedo la sua postura tesa… forse incomincia a capire che ha sbagliato a citare in giudizio Anastasia ‘ Ma ormai è troppo tardi per fare marcia indietro verme! ’.

“ Accolta… ” dice il giudice prima di rivolgersi a papà “ …avvocato, sa bene che le supposizioni non reggono in questa aula ”.

“ Vostro Onore, le mie non sono affatto solo supposizioni… ho prove che attestano la veridicità delle mie parole! ”.

“ Obbiezione Vostro Onore… ” Danton tenta di obbiettare, ma Carrick lo incalza ed aggiunge velocemente “ Posso dimostrare facilmente, quello che ho appena affermato Vostro Onore! ”.

‘ È fenomenale ’ penso sentendomi orgoglioso di lui, mentre dalla mia destra mi giunge il sussurro di Carla “ Tuo padre è davvero bravo Christian! ” in risposta le sorrido a mo di ringraziamento, per poi rivolgere la mia totale attenzione sulla figura di Anastasia.

Quando siamo entrati in aula, siamo stati raggiunti dai suoi ex suoceri.

Sentire, con quanta cattiveria le hanno parlato e sapere che ignorano completamente l’esistenza di Marco, mi ha fatto serrare lo stomaco dalla rabbia. Come possono dei nonni, disinteressarsi così del proprio nipote?

“ Respinta… ” la voce del giudice mi risveglia dai miei pensieri “ …avvocato Grey, esponga allora queste prove ”.

“ Sì Vostro Onore… ” e così dicendo recupera dal tavolo dei documenti e si avvicina al banco centrale, dove risiede il giudice, allungandogli i fogli. Non appena ha le mani libere, torna verso di noi, posizionandosi difianco ad Anastasia “ …come può vedere, quelli sono solo alcuni dei tanti messaggi intercorsi tra i due… ” da un paio di secondi al giudice di visionare le riproduzioni delle conversazioni e poi continua “ …converrà con me, che è sempre stata la mia assistita a scongiurare l’ex marito di incontrare il figlio… ”.

“ Obiezione Vostro Onore! ”.

“ Respinta ” afferma battendo il martelletto, mentre gira un foglio e continua a leggere le conversazioni.

Anastasia si volta velocemente verso di me, in cerca di un mio segnale che arriva immediatamente, accompagnato anche da un sorriso fiducioso ‘ Andrà tutto bene! ’ le dico con lo sguardo. Lei annuisce, per poi tornare dritta.

Finalmente il giudice rialza gli occhi dai documenti “ Alla luce di quanto emerso… ” inizia a dire rivolgendosi a mio padre “ …la pregerei di argomentare la sua affermazione di poco prima! ”.

Sospiro di sollievo ed al coltempo soghigno, vedendo Hyde tendersi “ Vostro Onore… ” tenta di obbiettare il suo difensore, ma il giudice lo interrompe “ Respinta! ”.

“ Subito Vostro Onore… ” prende parola Carrick “ …come ho affermato poco prima… a noi pare trattarsi più di una ripicca nei confronti della Signora Steele, che di una reale preoccupazione genitoriale… e questo perché, proprio nella citazione in giudizio per l’affido esclusivo di Marco Hyde Steele si cita testualmente… che la nuova frequentazione della mia assistita, non sia una persona idonea a stare vicino ad un bambino ” la controparte interviene prendendo la palla al balzo “ Vostro Onore, è diritto del mio assistito preoccuparsi delle persone frequentate dal figlio! ”.

“ Accolta… ha ragione avvocato Grey, è un suo diritto in quanto genitore ”.

“ Certamente Vostro Onore… ” risponde fermamente Carrick, non scomponendosi minimamente “ …ma è altresì vero, che il Signor Hyde è stato licenziato proprio dal nuovo compagno della mia assistita… per appropriazione indebita di fondi aziendali e furto! ”.

Sobbalzo preso alla sprovvista ‘ L’ha tirato fuori adesso? ’ mi domando stupito, non credendo che volesse citarlo proprio oggi. Avevamo parlato di fargli causa in un secondo momento… chissà perché ha cambiato idea!

“ È vero Christian? ” mi giunge il mormorio di Bob, che sporgendosi su una Carla stupefatta, aspetta una mia risposta. Annuisco solamente, ricevendo come risposta un “ Non ci posso credere! ”.

Anche Anastasia si gira di scatto a guardare mio padre… poi si volta nella mia direzione, chiedendomi con lo sguardo come mai abbia deciso di tirare fuori adesso la questione del furto alla SIP. Non sapendo cosa abbia in mente papà, mi limito ad una alzata di spalle.

“ Ma che caz… ” impreca Hyde, facendo voltare tutti verso di lui “ Silenzio in aula ” impartisce il giudice mentre l’avvocato Danton si affretta a controbattere “ Obiezione Vostro Onore… l’avvocato della difesa non può diffamare così il mio assistito! ”.

Dalla mia posizione, avendo una perfetta visuale della controparte di Anastasia, vedo chiaramente che Hyde sta guardando il suo avvocato in una maniera strana… quasi spaventato. Soghigno, pregustando già quanto sta per accedere ‘ Non ha detto nulla sul piccolo problema che ha con me! ’.

“ Vostro Onore, ho qui tutte le prove necessarie per accertare che il Signor Jack Hyde ha derubato una società e che quindi… ” tratteniamo tutti quanti il respiro in attesa della sua conclusione “ …il vero ed unico motivo, che lo ha spinto a richiedere la custodia del figlio, è solo ed unicamente la vendetta. E rappresentando anche il Signor Grey, accusiamo Jack Hyde di tali reati! ”.

Appena finito di parlare, recupera celere altri documenti dal tavolo e li porta al giudice. Davanti a me, Anastasia segue attentamente tutti i movimenti di mio padre, non perdendolo di vista neanche quando si siede nuovamente al suo fianco.

Restiamo tutti ( o quasi ) in religioso silenzio, aspettando il giudice… Jack Hyde invece, infierisce a voce non propriamente bassa contro il suo avvocato, accusandolo di non saper fare il suo lavoro… ‘ Se Danton avesse saputo quello che ha combinato alla SIP, non credo avrebbe accettato il mandato ’ rimugino studiando la postura dell’avvocato ‘ Quando ha letto che ero implicato anche io nella causa, avrà pensato che poteva guadagnare un po’ di pubblicità, vincendo oggi… ’ sospiro sconvolto ‘ …ma purtroppo ha fatto male i conti… e papà non ha neanche tirato fuori tutta la questione Teresa! ’.

Sposto lo sguardo sui banchi subito dietro e noto immediatamente il cambiamento nell’atteggiamento dei suoi genitori… se fino a poco fa erano seduti tutti impettiti, ora si sono fatti silenziosi e hanno lo sguardo basso.

‘ Ben li sta… meritano di provare un po’ di vergogna per come hanno trattato Anastasia ’.

Il battere del martelletto, mi fa riportare l’attenzione sul giudice che avendo finito di visionare i vari documenti, adesso è pronto a dare il suo responso.

Vedendo mio padre alzarsi in piedi, seguiamo tutti il suo esempio “ Alla luce di quanto emerso… dichiaro nulla la richiesta di affido da parte del Signor Jack Hyde e dichiaro che la Signora Anastasia Steele, sarà l’unico genitore con la patria potestà! ” al mio fianco Carla e Bob, esultano elettrizzati per le parole del giudice… mentre io, col cuore in gola osservo la figura della mia Anastasia iniziare a tremare. Sto quasi per raggiungerla ed abbracciarla, quando il giudice continua “ Signor Hyde… lei è accusato di appropriazione indebita dei fondi aziendali e furto ai danni della SIP… ” sento dal mio posto che Hyde trattiene il fiato “ …le consiglio di iniziare a preparare la sua difesa… ” e lasciandolo sbalordito, batte nuovamente il martelletto e decreta “ …la seduta è tolta ” e così dicendo esce dall’aula di tribunale.

Guardiamo immobili, Jack abbandonare l’aula insieme alla sua famiglia… fino a quando Anastasia con uno slancio, abbraccia mio padre ringraziandolo con voce tremante “ Gr-azie Carr-ick ”. Le braccia di papà la circondano di rimando stringendola forte a sé “ Ti avevo detto che sarebbe andata bene tesoro ” le mormora rassicurante, alzando lo sguardo ad incontrare il mio.

Gli sorrido felice, prima di venire travolto dall’abbraccio di Carla.

 

***

 

“ Come stai tesoro? ” domando teneramente alla mia donna intenta a sbaciucchiarsi Marco. Alla mia domanda, alza lo sguardo su di me per un secondo e mi sorride “ Adesso sto bene Christian… non mi sembra ancora vero che è finita! ”.

Allungando un braccio sullo schienale del divano, le cingo una spalla, avvolgendo contemporaneamente anche il piccolino che si bea delle coccole della madre abbarricato addosso a lei “ Lo so Anastasia… ” le mormoro a bassa voce, per non rovinare l’atmosfera che ci avvolge “ …ma è davvero finita! ”.

‘ È finita… ’ mi dico soddisfatto ‘ …Jack Hyde, non sarà più un suo problema per un bel po’ di tempo! ’ e guardandoli stretti l’uno all’altro penso ‘ Adesso dovrà vedersela con me… e per lui non sarà affatto una passeggiata ’.

Quando papà ha messo alla luce le sue malefatte, non avevo compreso il motivo dietro le sue azioni…   

 

INIZIO FLASHBACK

Appena Anastasia scioglie l’abbraccio con Carrick, viene letteralmente assalita da sua madre e dal suo patrigno. Sorrido, vedendola ridere e piangere di gioia allo stesso tempo… ‘ Mi sa che dovrò aspettare un pochino per stringerla! ’.

E così, mi avvicino a mio padre che nel frattempo si è messo a riordinare i documenti “ Papà… ” lo chiamo facendolo girare “ …sei stato formidabile! ” e cogliendolo un po’ alla sprovvista lo abbraccio “ Grazie per quanto hai fatto… ” gli mormoro improvvisamente commosso “ …ha significato tantissimo per me ed Anastasia! ”.

Mi restituisce con vigore l’abbraccio e mi dice semplicemente “ Ormai Anastasia e Marco, fanno parte della nostra famiglia figliolo… ” le sue parole mi riempiono il cuore di gioia “ …e poi, vedendo quanto li ami come potevo fare finta di nulla! ”.

Emozionato mi scosto per poterlo guardare negli occhi e gli dico “ Grazie comunque papà ”.

Anche i suoi occhi diventano lucidi e così per stemperare l’emozione, mi batte una mano sulla spalla “ Non c’è di che figliolo ”. Dopo un cenno d’intesa si scosta del tutto da me e torna a sistemare i documenti dell’udienza.

Lancio uno sguardo dietro di me e vedendo che Anastasia, è ancora impegnata con la madre, decido di cogliere al volo l’occasione… mi accosto nuovamente a Carrick e gli faccio la domanda che mi assilla da prima “ Papà, perché hai nominato oggi la questione del furto alla SIP? ”.

Lui, si blocca e rialza lo sguardo su di me “ Ho semplicemente colto un’occasione quando mi si è presentata Christian… ” non capendo perché abbia cambiato schema d’attacco, gli chiedo “ Ok, ma avevamo concordato che fosse meglio dividere le due questioni ”.

“ Lo so, ma quando ho menzionato la ripicca personale di Hyde, ho colto nello sguardo del giudice un segnale che non potevo ignorare… ” mi spiega accorato “ …e poi, usando questa storia come aggravante nel prossimo processo, la sua condanna dovrebbe essere ancora più dura! ”.

‘ Cavolo è proprio fenomenale ’ annuisco alla mia lode silenziosa, facendo appena in tempo a dirgli “ Ho capito papà… ” che vengo travolto da dietro, dalla stretta entusiasta di Anastasia “ Oh Christian ” esclama fuori di sé dalla gioia.

Felice di poterla stringere, dimentico tutto quello che stavo dicendo e svelto mi volto nella sua stretta per abbracciarla a mia volta “ Amore mio… ” sussurro passandole le braccia attorno ed issandola un po’ su “ …te l’avevo detto che sarebbe andata bene no? ”.

In risposta annuisce con vigore “ Sì, è vero ” e così dicendo mi coinvolge in un bacio capace di trasmettermi tutte le sue sensazioni.

FINE FLASHBACK

 

Sbatto le palpebre, per tornare al presente e godermi la paradisiaca visione sotto i miei occhi. Non posso che gioire, nel vederli stretti intenti a farsi le coccole… le lacrime di felicità versate oggi da Anastasia sono una giusta conclusione di una brutta vicenda.

Ed a proposito di capitoli chiusi… appena siamo usciti dal tribunale ed aver lasciato i nostri familiari, Anastasia si è fermata in mezzo al marciapiede, a pochi passi da Jason che pazientemente ci attendeva e mi ha detto…

<< Christian… adesso ho bisogno di fare una cosa che rimando da ieri sera. Ed ora che la questione Jack è chiusa, sento la necessità di mettere veramente una pietra sopra a tutto >>

Inutile dire, che ho immediatamente compreso quello che intendeva… e così, prendendola per mano l’ho condotta verso la macchina facendola salire a bordo, facendo al coltempo segno a Jason di aspettare un attimo.

 

INIZIO FLASHBACK

Chiudo la portiera dietro di me e mi volto a guardare Anastasia.

È seduta con in volto uno sguardo serio, completamente diverso dall’espressione sollevata che aveva fino a pochi istanti fa. Scivolo sul sedile avvicinandomi maggiormente al suo corpo “ Amore sei sicura di volerlo fare adesso? ”.

In risposta, sospira profondamente ed alzando lo sguardo su di me, fa scontrare i miei occhi grigi nei suoi azzurro cielo “ Sì Christian… ” afferma convinta “ …voglio concludere questa faccenda una volta per tutte… con la consapevolezza, che quando riabbraccerò Marco oggi pomeriggio dopo che saremmo andati a prenderlo a scuola, saprò che è davvero finita! ”.

Vedendola così motivata, le sorrido orgoglioso “ Va bene Anastasia… ” e mentre recupera il suo cellulare dalla borsa, aggiungo “ …vuoi un po’ di praivacy? ”.

Nega con fermezza, afferrandomi una mano “ No Christian, stai qui con me ”. Alle sue parole, rafforzo la presa attorno alle sue dita ed annuisco semplicemente, mentre la osservo prendere un respiro profondo e comporre un numero.

Visto che siamo praticamente attaccati, sento chiaramente la voce di sua sorella quando risponde < A cosa devo il piacere della tua chiamata Anastasia? >. Al solo risentire il suo tono spregiudicato, mi si chiude lo stomaco… preoccupato, studio l’espressione della mia compagna trovandola sorprendentemente calma e composta ' Come cavolo fa? ' mi chiedo, ammirandone la stoicità.

“ Non è assolutamente un piacere risentirti Teresa! ” inizia a parlare tenendo lo sguardo puntato dinanzi a sé “ Avrei fatto volentieri a meno di questa telefonata, ma aimè… ” s’interrompe per scandire bene le sue prossime parole “ …sentivo una necessità quasi viscerale di chiamarti ”.

< Wow sorellona… ne sono lusingata! > scherza ridacchiando odiosamente.

La stretta s’intensifica “ Purtroppo per te, non è nulla di buono… ” continua tetra, cercando nel mio sguardo un supporto. Le restituisco con l’espressione tutto il coraggio possibile, mentre riprende “ …ti volevo avvertire che Jack ha perso… ” dall’altro lato del telefono cala il silenzio, facendo ghignare Anastasia “ …e dato quanto ti sei data da fare per aiutarlo, ho ritenuto opportuno avvertirti! ”.

< Non capi-sco di che p-arli! > balbetta finalmente conscia di quanto accaduto “ Ah no Teresa? ” domanda retorica “ Ma come? Ti sei impegnata così tanto per attirare l’attenzione di Christian e per farmi arrabbiare quel giorno? ”.

< No-n so d-i co-sa… > tenta inutilmente di dire, quando Anastasia la incalza finalmente adirata “ Senti bella… non ho né il tempo, né la voglia di stare qui a sentirti balbettare. Quindi adesso mi ascolterai bene… ” l’altra cerca di ribattere, ma la mia guerriera non glielo permette “ …da questo momento, non cercare mai più di metterti in contatto con me. Dimenticati di avere una sorella… ”.

La ascolto ammirandone la fermezza, scoprendo un altro lato del suo carattere. Infondo è la prima volta, che la vedo in un atteggiamento così duro… ‘ È magnifica! ’ gongolo, orgoglioso della sua forza.

“ …e se mai dovessi tentare di avvicinarti nuovamente alla mia famiglia, ti farò pentire di tutto quello che mi hai fatto! ” e così dicendo le sbatte il telefono in faccia, tornando a guardarmi.

“ Mi sento molto meglio ora! ”.

FINE FLASHBACK

 

Ascoltarla parlare con la sorella mi ha rattristito tanto… perché in quell’istante, ho pensato alla fortuna che ho io ad avere due fratelli leali ed amorevoli. Ma poi mi sono tornate alla mente le parole di mio padre… 

<< Ormai Anastasia e Marco, fanno parte della nostra famiglia figliolo >>

“ Amore mio ” il sussurro Anastasia, mi risveglia dalle mie riflessioni giusto in tempo per vedere Marco baciare la guancia della sua mamma.

Sorrido, accantonando qualunque altro pensiero e serrando la stretta su di loro, li guardo con il cuore colmo d’amore. È da quando siamo rientrati che non lo molla un secondo… appena abbiamo messo piede fuori dalla macchina, Marco che ci stava già aspettando fuori dalla scuola con una maestra, si è letteralmente lanciato tra le braccia spalancate della madre, facendosi quasi soffocare dai baci di Anastasia.

E così eccoci qua… ebri di felicità, seduti tutti e tre sul mio divano all’Escala, con Anastasia che si stringe tra le braccia il corpicino del figlio e respira a pieni polmoni il suo odore.

‘ Sono veramente molto fortunato ’ sospiro sollevato ed innamorato, attirando involontariamente l’attenzione della mia bellissima compagna “ Tutto bene? ”.

In risposta, sorrido teneramente ed accarezzo la testolina di Marco “ Stavo semplicemente pensando che sono davvero un uomo fortunato ”. Il sorriso che mi regala come risposta, mi fa aumentare i battiti “ Siamo noi ad essere fortunati… ” dice prima di rivolgersi al bambino “ …non è vero amore della mamma? ”.

Il piccolo, chiamato in causa rialza la testolina dal protetto riparo dato dal seno della madre ed annuisce entusiasta “ Sìììì mamma… ” la sua vocina squillante mi riscalda il cuore “ …Clistian è blavo! ”.

“ Grazie piccoletto ” dico scompigliandogli i capelli, sapendo bene che non gli piace… ed infatti si dimena ed urla “ Noooooo Clistiannnnnnn ” cercando di allontanarmi le mani dalla sua capigliatura. Io ed Anastasia scoppiamo a ridere, vedendo con quanta caparbietà cerca con le sue manine di afferrarmi le mie “ Mammaaaa ”.

Divertito mi tiro indietro ed alzo le braccia in aria “ Ok ok… ”.

Soddisfatto di aver ‘ vinto ’ mi fa una linguaccia, prima di cercare nuovamente riparo tra le braccia di una Anastasia divertita, che lo accoglie guardandomi innamorata. Sospiro ebro d’amore ‘ Ah, quello sguardo mi fa impazzire! Cosa le farei! ’.

Sentendo il cavallo dei pantaloni tendersi e diventare stretto, mi scrollo di dosso certi pensieri e focalizzandomi sul visino compiaciuto del piccolino riesco nel mio intento “ Sei davvero un monello ” dico fingendomi serio.

Anastasia mi sorride aspettando la reazione del figlio che non tarda ad arrivare.

Infatti, si gira a guardarmi e tutto impettito mi risponde “ Io blavo! ”. Cercando di controllare la mimica facciale, incrocio le braccia al petto “ Non è vero! ” dico, mentre lei tenta di controllarsi e non ridere “ Sììììì… io blavo! ”.

In difficoltà, distolgo lo sguardo e continuo la mia recita “ No ”.

“ Sììì ”.

“ No ”.

“ Sììì ”.

“ No ”.

A questo punto chiede l’aiuto di Anastasia “ Mammaaaa? ”.

Non reggendo più il gioco, li cingo entrambi tra le mie braccia “ Venite qua amori miei! ”. La mia mossa, fa gridare divertito il piccolino che di riflesso serra le manine attorno al mio braccio destro.

Anastasia invece, si limita a guardarci intenerita mentre noi due ci stuzzichiamo ancora un po’.

 

***

 

È ormai scesa la sera ed io guidando a velocità moderata, sto riportando la mia ‘ famiglia ’ a casa.

Stiamo tornando dall’ospedale, dopo aver passato un paio d’ore in visita alla piccola Ava. È stato bellissimo vedere Marco vicino ad un neonato… quando, appena entrati nella camera di Katherine, il piccolo ha adocchiato la culletta posizionata difianco al letto, gli si è immediatamente avvicinato.

Sporgendosi, cercava di guardare l’interno della culla ma senza riuscirci.

Così mi sono portato alle sue spalle e l’ho sollevato agilmente, permettendogli di vedere la neonata. La curiosità con cui ammirava la piccolina, mi ha fatto ben sperare per l’immediato futuro. Ora più che mai, anelo di costruire una famiglia con loro e non vedo l’ora di incominciare.

Mentre avevo tra le braccia il suo corpicino, mi si è accostata anche Anastasia per ammirare anche lei la meraviglia dormiente… e così siamo rimasti tutti e tre incantati, fino a quando Marco non ha detto di volere anche lui un bambino in casa.

Io mi sono quasi strozzato con la saliva, posando il piccolo a terra… invece Anastasia, è diventata di mille sfumature di rosso… il tutto naturalmente, sotto lo sguardo divertito di Elliot.

E così eccomi qua, in macchina a riflettere sulle parole dette da un bambino di 4 anni che amo come se fosse mio figlio. Forse per il bambino è ancora un po’ presto… però… sospiro profondamente e lancio un’occhiata ad Anastasia.

È persa tra i suoi pensieri.

‘ Coraggio Grey! ’ mi incito da solo per trovare il coraggio “ Ci ha davvero preso alla sprovvista con la frase sul bambino, eh? ” sussurro a bassa voce, tentando di intavolare il discorso. Lei sobbalza sul sedile del passeggero e si volta di scatto verso di me “ Come? ”.

Riformulo la frase, incrociando mentalmente le dita per portarmi fortuna “ Marco quando eravamo all’ospedale, ha detto quella frase sul bambino… ” porto brevemente lo sguardo su di lei, trovandola intenta a guardarmi tutta concentrata.

“ Si hai ragione… ” mormora guardando il sedile posteriore sul quale il piccolo dorme nel suo seggiolino “ …mi ha colto alla sprovvista. È la prima volta che manifesta questo desiderio… ” aggiunge in un soffio e mi sembra di scorgere un lieve rossore sulle sue gote nel buio dell’abitacolo.

Allora decido di calcare la mano “ Può essere… perché ci vede sempre insieme… e magari dico, vedendo Katherine ed Elliot, ha collegato le due cose ” la lancio li così, come se nulla fosse aspettando una sua reazione.

Resta per un secondo in silenzio… mentre io dentro di me, mi domando se non abbia esasperato un po’ troppo. Sto per dire qualcosa, quando mi sorprende dicendo “ Può essere Christian… ” trattengo il fiato ascoltandola “ …è sempre stato un bambino molto sensibile ”.

Mi schiarisco la voce ‘ Ok, adesso o mai più ’… con mani tremanti, accosto momentaneamente l’auto sul ciglio della strada e svelto mi volto verso di lei “ Anastasia… ”  le afferro con impeto le mani e me le porto alle labbra “ …so benissimo che avevamo detto più in là… ” parlo baciandole le nocche “ …e sono d’accordo con quanto avevamo preventivato ”.

“ Christian… ”.

“ Shhhh… ” soffio sulla sua pelle di seta “ …ma stavo pensando… ” ingoio la saliva e mi butto nel vuoto “ …che se è vero, che parlare di avere un figlio adesso è davvero prematuro… forse, non lo è per andare a vivere insieme… ” la mano a contatto la mia bocca inizia a tremarle e la sento trattenere il respiro.

Non ricevendo risposta e credendo di aver affrettato le cose, mi lancio in un discorso un po’ fuori di testa “ …sono consapevole, che si tratta di un grande passo per voi… e che soprattutto, ci sono da tenere in conto delle esigenze di Marco. Ma in questi ultimi mesi dormite per lo più da me ed io, adoro condividere i miei spazi con voi… ”.

“ Sì… ” esclama all’improvviso, interrompendo il mio sproloquio e stupendomi continua con voce incrinata “ …sì Christian… sì! Se devo dirti la verità… ” scosta la mano dalle mie labbra per afferrare con ardore le mie “ …non sapevo come tirare fuori il discorso, ma morivo dalla voglia di proportelo! ”.  

Alla sua frase, il fiato mi si blocca proprio in gola… non ci credo ha detto di sì!

 

***

 

Sdraiato nel mio letto, fisso con insistenza ed ancora incredulo il soffitto.

Non riesco ancora a capacitarmi di quanto è avvenuto meno di una mezz’ora fa. Dopo aver udito le sue parole, le sono praticamente ‘ saltato addosso ’… appropriandomi della sua bocca. E tra un bacio e l’altro, ci siamo sussurrati frasi d’amore.

‘ Come sono stato sciocco! ’ mi rimprovero maledicendomi per la mia esitazione. La mia titubanza nel proporle di trasferirsi in pianta stabile da me, le ha fatto nascere dei dubbi inutili che si potevano benissimo evitare.

Sospiro “ Grey, sei davvero un gran figlio di puttana fortunato… ” mi dico a bassa voce “ …dovevi tirare fuori gli attributi e non farla aspettare tanto! ”.

Beh, quello che è fatto è fatto… l’importante è che si trasferiscano da me!

‘ Non vedo l’ora ’ penso mentre attendo il suo ritorno. Non appena arrivati nel parcheggio sotterraneo dell’Escala, abbiamo recuperato Marco dal seggiolino e siamo saliti con l’ascensore. Volevo aiutarla con Marco, ma lentamente mi si è avvicinata e sussurrandomi in un orecchio, mi ha detto di aspettarla in camera da letto.

Rabbrividisco, sentendomi pervadere il corpo da brividi d’eccitazione.

‘ Mhmm, pregusto già tutto quello che accadrà tra poco! ’ penso eccitato, proprio mentre sento lo scricchiolare della porta. Mi tiro a sedere, usando i muscoli delle braccia e la visione che mi si para d’innanzi, mi secca la gola e mi fa tendere dolorosamente l’inguine.

È una Dea… la mia Dea!

Indossa una vestaglia semitrasparente nera, con al disotto un completino intimo nero di pizzo coordinato “ Signore… ” soffio sentendo la salivazione azzerarsi “ …sei una visione ”. All’udire il mio sussurro, mi sorride ammiccante “ Sono felice che ti piaccia amore! ” dice ancheggiando sensualmente verso di me.

Quando è ormai a pochi passi dal letto matrimoniale, mi sposto verso il bordo del materasso, non potendo resistere oltre alla tentazione di stringerla fra le mie braccia e toccarla… ma non appena poggio un piede sul pavimento freddo, mi blocca sul posto “ Fermo tesoro… ” il suo ordine ha il potere di immobilizzarmi “ …lascia fare a me stasera ”.

Con la bocca asciutta, mi limito ad annuire imbambolato stringendo con le mani il copriletto… sensualmente, divora il divario che ci separa e chinandosi su di me, appoggia le sue mani sulle mie spalle con l’intento di spingermi all’indietro.

Docilmente, mi lascio andare seguendo le sue istruzioni silenziose… godendomi il suo tocco, che mentre si rialza mi percorre il corpo “ Dio… ” gemo quando passa le unghie sugli addominali, arrivando al bordo dei miei boxer tesi “ Ma guarda chi si è svegliato! ” rabbrividisco nel momento in cui accarezza con i polpastrelli il mio inguine “ Anastasia… ti preg… ”.

Facendomi sospirare, scende a toccarmi l’interno coscia “ Shhh… ” sussurra non dandomi modo di parlare “ …sai Christian… ” mi dice accostando le sue gambe alle mie e risalendo con le dita sul bordo dei miei boxer “ …stavo pensando ad una cosa! ”.

Sospiro, cercando di concentrarmi sulle sue parole… ma è difficile se non impossibile, quando si mette a giocare con la stoffa tesa che mi copre le parti intime “ Mhmm ” gemo facendola sorridere “ Amo vederti così arrendevole tra le mie mani tesoro… ” mormora, baciandomi i muscoli tesi dello stomaco “ …sei in mio potere ” conclude mordicchiandomi la pelle già sensibile di suo.

Alzo leggermente la testa dal materasso per poterla guardare “ Sono completamente tuo Anastasia… ” mi sorride radiosa e riprende a giocare con la stoffa “ …interamente tuo! ”.

“ Come io sono tua Christian… completamente… ” mi faccio forza con le braccia per tirarmi leggermente su e poter ammirare la sua opera “ Felice di sentirtelo dire, amore mio! ” ammicca afferrando finalmente il bordo e trascinarlo verso il basso “ Oh sììì ” sospiro di sollievo sentendomi molto più libero.

Una volta che il mio intimo giace abbandonato sul pavimento, riprende il suo discorso “ Stavo dicendo… che ho pensato ad una cosa molto interessante, che credo proprio ti piacerà… ” poggia le ginocchia accanto le mie ed agilmente sale sulle mie gambe “ …anche se è vero, che è troppo presto per avere un bambino… ” inizia farsi scivolare dalle spalle la vestaglia, e quando rimane solamente con la biancheria, si appoggia proprio sulla mia virilità “ …possiamo sempre fare le prove generali… ” sussurra iniziando a strusciarsi vogliosamente, creando un attrito tra i nostri sessi che mi manda il sangue al cervello “ …non credi? ”.

“ Dio… ” butto per un secondo la testa all’indietro e chiudo gli occhi, godendomi appieno la frizione tra il mio sesso nudo e la sua intimità coperta da un misero pezzo di stoffa. Dopo pochi istanti, rialzo le palpebre e con impeto le afferro i fianchi, aumentando i nostri movimenti, così da mimare un amplesso “ Oh sììì… ” geme artigliandomi i pettorali “ …continua amore! ”

Facendomi forza sugli addominali, mi tiro a sedere… e con un movimento fulmineo, la giro di schiena schiacciandola sotto il mio corpo eccitato, privandola contemporaneamente delle mutandine di pizzo.

Le strappo anche il reggiseno, lasciandola interamente vulnerabile al mio sguardo affamato. Le catturo le labbra, mordendo e succhiando “ Mhmm… ” sussurra artigliandomi le spalle tese, facendomi sospirare di piacere.

Scostandomi leggermente le mormoro sensualmente “ Devo ammettere che il tuo programma mi interessa molto… ” alza il viso per venirmi in contro “ Christian… ” geme, pregandomi di avere di più.

E così l’accontento, entrandole dentro con forza “ …mi piace davvero tanto! ” concludo iniziando ad amarla con passione, abbandonandomi completamente alle sensazioni.

“ CHRISTIAN! ”.

 

POV ELENA  

 

Digrigno i denti e sbatto un pugno sul tavolo di vetro del salotto “ Maledetto Christian Grey! ”.

Respiro affannosamente e mi raddrizzo, riportando i capelli all’indietro. Serro nella mano le fotografie che lo ritraggono insieme a quella sgualdrina e lancio un urlo di rabbia.

“ Mia cara… ” il sussurro che mi giunge dalle spalle mi fa irrigidire “ …anche se ti arrabbi in questo modo, non risolverai nulla! ”.

Mi giro di scatto, ritrovandomelo proprio dietro “ Link… ”.

Mi passa un dito sulla guancia, facendomi rabbrividire “ Dobbiamo puntare dove possiamo fare più male… ” mi alza il mento “ …abbiamo capito che Grey è innamorato di quella puttana… ” ghigna lascivo “ …e lei ama suo figlio! Quindi… ” lascia in sospeso la frase, restando in attesa che concluda io “ …quindi, facendo del male al bambino… facciamo male alla madre e di conseguenza a lui! ”.

Annuisce maligno e sussurra tetro “ Bravissima tesoro… ” mi lascia andare il mento ed allontanandosi dice “ …visto quanto vi siete divertiti insieme alle mie spalle… ” s’interrompe, per fare una smorfia schifata “ …ora, non è forse giunto il momento che io abbia prenda un compenso? ”.

E così dicendo, si allontana ghignando “ Fallo Elena… e non deludermi di nuovo! ”.

Lo guardo voltare l’angolo e sparire dalla mia vista… ‘ Maledetto Christian! ’ ed imprecando silenziosamente, recupero il telefono e digito il numero.

< Signora >.

“ Dobbiamo agire con più determinazione questa volta… un altro errore non è contemplato! ”.

< Ricevuto Signora >.

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cinquanta sfumature di... / Vai alla pagina dell'autore: iced_swan