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Autore: Nanina_92    03/07/2021    1 recensioni
Emma e Ryan, entrambi figli d’arte. Lei lo considera un casinista irresponsabile e attaccabrighe. Lui è incuriosito dal suo talento di immedesimarsi fino in fondo in qualsiasi ruolo. Il destino decide di far incrociare le loro strade, facendoli partecipare entrambi ad una serie tv. Tra una battuta e l’altra, chissà che non scoppierà l’amore…
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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HEY, HEY, HEY. Sono tornata di nuovo da voi miei cari. Questa volta non è uno yaoi, ma una bella storiella romantica e pucciosa. Con i suoi alti e bassi ovviamente. Cose da dire? Nessuna in particolare, quindi vi lascio a questo primo capitolo, sperando che possa piacervi e perchè no portarvi a lasciare un commentino. Ma ora basta chiacchiere e vi lascio a conoscere i nuovi protagonisti di questa storia. Come sempre ci saranno vari POV. spero di non incasinarvi troppo.


(POV Emma)

“Emma ricorda, per essere una brava attrice, devi saper provare empatia per il tuo personaggio. Solo così potrai far arrivare i suoi sentimenti al cuore del pubblico.” È la frase che mio padre mi ripete da quando ero piccola, forse per questo mi sono appassionata alla recitazione, o forse perché mi piace essere qualcuno diverso da me. Questo, mi ha portata a frequentare il college per giovani attori o aspiranti. È appena suonata la campanella che mi sento chiamare.
-Emma, eccomi!- Mi volto sorridendo nel vedere la mia migliore amica che mi corre incontro abbracciandomi.
-Complimenti Linda, anche oggi sei riuscita ad arrivare giusto in tempo per l’inizio delle lezioni. Tieni, ecco i tuoi libri.- Riesco a dire appena si stacca dal mio collo.
-Grazie, sei un tesoro. Visto che serviva la copia delle chiavi del mio armadietto.- Sorride prendendo i libri, mentre ci dirigiamo a passo svelto alla nostra classe.
-Giusto, perché avevi già previsto che saresti stata una ritardataria cronica.- La richiamo con voce severa.
-Signorinella, con me non funziona il personaggio severo, mi adori troppo per arrabbiarti.- Mi tira per il braccio ridendo. Ha ragione, io e Linda ci siamo conosciute al primo anno di college, e da allora siamo diventate inseparabili. Le prime ore passano, e finalmente suona la campanella che segna l’inizio della pausa pranzo.

(POV Linda)

La prima mezza giornata abbiamo i corsi in comune quindi appena suona la campanella andiamo insieme alla mensa e ne approfitto per chiedere di suo padre.
-Dimmi un po’, come procedono le riprese per il nuovo film di tuo padre?- Chiedo mentre ci incamminiamo.
-L’ho sentito ieri sera, dice che Londra è stupenda, e che lui e Sophie stanno lavorando duramente dal primo giorno.- Risponde piena d’orgoglio.
-E la convivenza con il tuo adorato e bellissimo fratellastro?- Rido urtandola col gomito.
-Ridi, ridi. Per tua sfortuna io e Kyle, ci incrociamo poco per casa, abbiamo vite, orari e compagnie differenti.- Sospira sedendosi al tavolo.
-Insomma, non capisco perché non lo sopporti, infondo non ti ha fatto nulla di male quel ragazzo.- Mi lamento. “Ma dico, come si fa ad odiarlo è così…” I miei pensieri s’interrompono quando noto qualcuno di familiare.
-Non è vero che non…- Prova a ribattere, ma la interrompo.
-A proposito di bei ragazzi, c’è Ken seduto al tavolo vicino alla finestra.- Le faccio segno. Si volta automaticamente.

*

-Smettila di chiamare Brandon così.- “Mamma mia anche oggi è stupendo.”
-E tu smettila di fissarlo.- Sorride divertita.
-Non lo fisso, anche perché non voglio problemi con Corinne.- Torno a guardare il mio piatto.
-Parli del diavolo, ed ecco che entra in scena la regina degli inferi.- Scoppiamo a ridere. Parliamo ancora per un po’ finché non sentiamo delle urla nella mensa e vediamo che due ragazzi stanno litigando mentre i loro amici cercano di dividerli.
-Scommetti che ancora una volta si tratta di Ryan. Quel ragazzo attacca briga con tutti.- Sussurra Linda.
-Probabile, ma sanno tutti che il preside non lo caccerà mai dal college, il padre è uno dei registi più importanti del paese, nonché il suo miglior benefattore.- Rispondo con tono basso.
-Il classico tipo, bello e dannato.- Sospira finendo il succo.
-Ma tu non avevi un debole per Kyle?- La punzecchio.
-Lui è decisamente in cima alla lista, ma credo che sia irraggiungibile per me.- Appoggia il mento sulle mani.
-E lo sarà ancora di più se non passi il semestre. Sarai anche la migliore del tuo corso, ma in quello regolare sei negata. Oggi passiamo in biblioteca.-
-Sei crudele Emma.- Fa finta di piangere.
-Anche se, ti prometto di andare a fare shopping dopo lo studio?- Le sorrido dolce. Scatta dalla sedia prendendo il suo vassoio in tutta fretta.
-Scusa, ma stai ancora qui seduta, forza sta per suonare la campanella.- Scoppio a ridere. Dopo le ultime ore di lezione e 4 ore abbondanti di studio, Linda mi guarda supplichevole.
-Ok, ti sei meritata uno shopping sfrenato.- Rido chiudendo i libri. In tutta risposta lei esulta. Passiamo altrettante ore in giro per negozi, e lei non perde occasione di comprare sia per sé, che per me. Alla fine ci fermiamo da Starbucks esauste.
-Ora mi sento decisamente meglio.- Si stiracchia per poi sorseggiare la sua bibita.
-Direi che ce lo siamo meritate.- Esclamo prendendo un sorso a mia volta. Parliamo di vari argomenti quando la sua espressione cambia improvvisamente.
-Che succede?- Le chiedo preoccupata.
-Barbie in arrivo!- Capisco immediatamente che si riferisce a Corinne. Per un momento il mio cuore perde un battito nella speranza che ci possa essere anche Brandon, ma mi riprendo subito.
-Non ci pensare, ignorala.- Neanche il tempo di finire la frase che Corinne si ferma davanti al nostro tavolo, con le amiche e boyfriends.
-Ma guarda chi abbiamo qui, la quattrocchi e il brutto anatroccolo.- Ci sorride altezzosa, mentre il resto del suo gruppetto se la ride.
-Vedo che anche oggi hai fatto scorta di acido.- Ribatte Linda. Le faccio segno di evitare di punzecchiarla.
-Corinne, come mai qui?- Le chiedo con tono calmo, cercando di evitare lo scontro. -anche se è estremamente difficile, per quanto è odiosa-
-Dovreste sapere che questo è il nostro posto.- Risponde in modo irritante.
-Mi sembra che ci siano altri posti, il locale è abbastanza grande, non vedo perché devi venire proprio qui.- Continuo infastidita. Mi si avvicina a poca distanza dal viso.
-Forse non ci siamo capite, questo è il mio posto, e voi dovete alzarvi e andarvene.- Prova ad intimidirmi, ma tengo lo sguardo fermo nel suo non mostrando segni di cedimento. A quanto pare la cosa la irritata parecchio, così finge di urtare il mio bicchiere versandomene il contenuto dritto sul maglioncino.
-Ops, sono desolata, non era mia intenzione.- Sorride beffarda.

*

-E chi ci crede, lo sanno tutti che sei un’arpia.- Perdo le staffe alzandomi in piedi. “Non dovevi metterti contro di me.” Penso ora stanca di farmi sempre da parte. Afferro le buste dei nostri vestiti e mi avvicino a Emma prendendola per il braccio.
-Ma che ti prende?- Mi chiede mentre me la tiro dietro verso il bagno.
-Vieni con me un momento.- Rispondo solo.
-Ecco brave, andate.- Ride trionfante Corinne, seguita dalla sua cerchia. Appena in bagno sbotto incazzata.
-Quella stronza, gliela faremo vedere, oh non ha idea con chi ha a che fare. Vuole la guerra, e guerra sia!- Entriamo in uno dei cubicoli iniziando a controllare il contenuto delle buste.
-Posso sapere che hai intenzione di fare?- Mi chiede confusa Emma.
-Spogliati!- Esclamo perentoria.
-Ma non serve, basta passare un po’ d’acqua e si toglie.- Cerca di dire.
-Forse non hai capito tesoro, ora le faremo vedere di che pasta siamo fatte. Adesso ti togli quella divisa e indossi questo bellissimo completo. Poi ci penso io al resto.- Esclamo non ammettendo repliche, e sembra capirlo perché fa come le ho detto. Appena vestita le sistemo trucco e capelli. Poi la guardo annuendo soddisfatta.
-Non per niente, sono la migliore del mio corso. E tu sei da mozzare il fiato! Ora…ascoltami bene, fai come se fosse una recita. Sei una ragazza sicura di te, un po’ come Corinne, ma meno stronza. Usciamo da questo bagno con passo sicuro. Sei uno schianto e lei si mangerà le mani.- Annuisce avendo capito finalmente cosa voglio fare. Le concedo qualche secondo per entrare nella parte. Quando riapre gli occhi, le sorrido compiaciuta.
-Andiamo tesoro, si va in scena.- Esco dal bagno prima di lei.
-Ehi, barbie!- Attiro l’attenzione di Corinne, la quale mi guarda perplessa e infastidita. Mi avvicino al loro tavolo.
-Sono sicura che tu conosca la storia del brutto anatroccolo. Sai alla fine diventava il più bello dei cigni.- Sorrido nel vedere la sua espressione confusa.

*

In quel momento esco dal bagno avvicinandomi con passo sicuro a Linda. Non posso non notare la sua espressione incredula, come anche quella di Brandon seduto accanto. “Ricorda, sicura di te.”
-Ora va molto meglio, che dici vogliamo andare, stare qui mi ha stancata.- Mi rivolgo a Linda.
-Certo, solo un momento. Sai Corinne, devo ringraziarti, le hai dato l’occasione di sfoggiare quest’outfit da paura, la divisa non le rende onore.- La salutiamo con la mano e usciamo entrambe ridendo tra noi. Torniamo ognuna a casa propria soddisfatte. Apro la porta ancora sorridente, ricordando il volto sorpreso di Brandon al vedermi.
-Sono tornata!- Esclamo, ma mi rendo conto che la casa è vuota. “Beh, non è una novità, anche stasera sola.” Sospiro andando verso la mia stanza. “Vada per una doccia veloce e poi cerco di studiare.” Dopo la doccia scendo in cucina per preparare qualcosa ma vengo interrotta dal telefono.
-Pronto?
“Ehi tesoro, disturbo?” La voce allegra di mio padre mi fa sorridere.
-Certo che no papà. Che si dice, come procedono le riprese?.- Mi siedo sullo sgabello.
“Bene, se non fosse per il mal tempo di oggi che non ci ha permesso di registrare.”
-E Sophie che dice?-
“Diciamo che l’ha presa con filosofia, abbiamo approfittato per fare un giro tra i negozi di Piccadilly Circus.” Sorride.
“…sì cara, è Emma! Piccola, te la passo, prima che mi stacchi un braccio a furia di tirare.” Ride divertito, facendo ridere anche me.
“Emma, non stare a sentire a tuo padre, allora che mi racconti di bello? So che a lezione ti hanno dato una parte da imparare come compito a casa.”
-Si, la prof di teatro ha deciso di assegnarci delle parti per vedere cosa sappiamo fare, quindi ora mi tocca imparare la mia in soli 3 giorni.- Sospiro pensando a ciò che mi aspetta.
“Suvvia tesoro, sono sicura che sarai all’altezza, e svolgerai questo compito a pieni voti, ne hai la capacità.”
-Ti ringrazio per la fiducia Sophie.-
“Un’ultima cosa prima di lasciarti andare a studiare, quel teppistello di mio figlio spero non ti stia dando problemi.”
-A dir la verità, ci incrociamo poco per casa, “per non dire mai.” Abbiamo orari diversi, e poi è molto impegnato col lavoro. So che deve partecipare a dei programmi per pubblicizzare il suo prossimo film, che uscirà a breve. Anche se, mi pare che oggi dovrebbe tornare.-
“Ho capito, mi raccomando badate a voi e cercate di non litigare. Ricorda, sia io che tuo padre, siamo molto orgogliosi di voi due.”
-Lo so, riferirò il messaggio anche a Kyle, mi raccomando rendete un successo questo film, e tornate presto a casa.- La saluto e chiudo la chiamata, pronta per entrare nella mia parte.
-Dunque vediamo un po’ che mi ha dato la Myers, devo interpretare…una dichiarazione d’amore.- Guardo il foglio con cipiglio.
-Eh adesso…chi diavolo mai si è dichiarato.- Sbuffo gettando il foglio sul bancone della cucina. Lascio tutto lì per prepararmi qualcosa da mangiare, decido all’ultimo momento di cucinare un po’ in più, nel caso Kyle dovesse tornare prima a casa. Alla fine a stomaco pieno, vado nella mia stanza iniziando a camminare avanti e indietro con la musica ad alto volume nelle orecchie, pensando al da farsi per il compito.

(POV Kyle)

Finalmente si torna a casa, oddio quel branco di matti non mi volava far più andare via. Ma al momento sento l’urgenza di parlare con Emma, per sapere se le serve aiuto con quella stronzetta.
-Sono a casa!- Esclamo entrando. Mi guardo attorno non ricevendo risposta. “Strano, credevo fosse tornata prima, devo essermi sbagliato.” Mi dirigo in cucina sperando di trovarla lì. Ma non c’è. Sul forno trovo un post-it. “Ti ho preparato qualcosa da mangiare in caso avessi fame.”
-Ma che gentile la mia sorellina, ha cucinato anche per me.- Sorrido felice del pensiero. “In effetti ho un certo languorino.” Appena finisco di mangiare e mi accingo a pulire il mio piatto la sento scendere e venire in cucina. Sussulta appena mi vede.
-Oddio sei tu. Non ti ho sentito, quando sei tornato?- Domanda dopo essersi ripresa dallo spavento. Mi scappa una piccola risata.
-Ciao anche a te. Comunque sono rientrato da poco. Grazie per la cena.- Sorrido indicandole il piatto lavato.
-Di nulla.- Prende il bicchiere dalla credenza per poi versarsi l’acqua.
-Allora io torno su.- Fa per andarsene. A quanto pare non è ancora abituata alla mia presenza, ma vorrei riuscire ad instaurare un legame dopotutto ora facciamo parte della stessa famiglia. “Anzi io di mio già la considero mia sorella.”
-Sai, ti ho vista oggi!- Esclamo sperando di farla restare e magari parlare.
-Intendo al centro commerciale, da Starbucks!- Continuo per farle capire a cosa mi riferisco.
-Parli di quella patetica scena con Corinne. E poi che ci facevi lì, non stavi a lavoro?- Sospira appoggiandosi alla parete.
-Ho finito prima e mi sono concesso uno svago prima di tornare a casa. Però non capisco come mai non le rispondi a tono subito.- La guardo preoccupato.
-Semplice, perché non voglio problemi. Se ti metti contro di lei apertamente dopo non ti darà tregua.- Sospira di nuovo.
-Ok, ma poi lo avete fatto, anzi non mi aspettavo proprio quella trasformazione.- Esclamo davvero sorpreso al ricordo di come è cambiata uscendo dal bagno.
-Non mi ci far pensare, mi sono lasciata condizionare da Linda, non ho idea di cosa porterà quel gesto.- Risponde portandosi la mano sulla fronte. “Ah brava Linda! Oltre che bella hai anche un bel caratterino.” Penso.
-Innanzitutto, l’avete freddata sul posto. E poi devo ammettere che quel cambio mi ha stupito, hai talento, sono sicuro che diventerai una grande attrice.- Mi complimento.
-Ti ringrazio.- Risponde arrossendo leggermente.
-Ora è meglio che vada su, ho un po’ di cose da studiare.- Sorride.
-Va bene, non ti disturbo, ma se vuoi una mano, non esitare a chiedere.- Sorrido di rimando.

*

“È la prima volta che parliamo così tanto, e che mi fa anche un complimento.” Penso sorpresa. Stavo per voltarmi poi mi fermo pensando. “Forse, posso approfittare di questo momento per chiedergli un consiglio.”
-Kyle, posso chiederti una cosa?- Domando un po’ titubante.
-Certo, mi sembra di avertelo appena detto.- Mi guarda in attesa.
-Ecco, tu hai girato molti film…tra cui anche molte scene romantiche…- Mi fermo non sapendo come continuare, fino ad ora non mi ero mai azzardata a chiedergli niente.
-Beh si, vuoi sapere qualcosa in particolare?- “Meglio buttar fuori subito la domanda, prima che ci ripensi.”
-Si, quando devi fare una dichiarazione d’amore, come fai a farla sembrare vera?- Chiedo arrossendo. Fa per pensare grattandosi dietro la nuca.
-L’unico consiglio che saprei darti e pensare alla persona che ti piace. Pensa che gli stai dichiarando il tuo amore, dovrebbe essere più semplice.- Risponde sorridendomi.
-Credo sia più facile a dirsi che a farsi.- Rispondo sconfortata.
-Perché c’è qualcuno che ti piace…o perché non c’è?- Chiede dubbioso. Arrossisco nuovamente pensando di essere stata beccata.
-No, non c’è!- Esclamo agitata facendolo ridere.
-Ok, come non detto. Comunque, mi dispiace non esserti ulteriormente d’aiuto.- Mi guarda dispiaciuto.
-Tranquillo, ti ringrazio del consiglio, chissà che non potrà essermi d’aiuto in un futuro. Ora però salgo che vedo un po’ come districarmi.- Lo saluto con la mano ed esco dalla cucina. Torno in camera decisamente sorpresa da questa piacevole, ma alquanto strana chiacchierata. Noto nuovamente il foglio sul letto e mi ritorna in mente il compito.
-Per stasera preferisco non pensarci, domani dirò alla Myers di cambiarmi il ruolo.- Decido di andare a dormire, per evitare ulteriori pensieri.


Angolo autrice

E il primo capitolo è andato. Da qui ci sono i primi 3 protagonisti, nel prossimo entrerà in scena anche il quarto...per ora che ve ne pare? Curiosi di sapere come procederà? Spero di si...e con ciò un grazie a chi è arrivato a leggere fin qui. Ci risentiamo al prossimo capitolo.
Baci, baci.
Nanina. <3
   
 
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