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Autore: fenris    03/07/2021    2 recensioni
Sono passati circa tre anni dal ritorno a casa di Arthur Weasley. Conclusa la battaglia contro i Gargoyle e i loro alleati in Inghilterra, le forze di Camelot decidono di fortificare la loro rete di alleati per poter liberare tutta l'Eurasia dai demoni. Ma sotto la luce di Ar'tuu, nuove mostruose ombre si muovono per stritolare il crescente regno. Riuscirà la Vendetta di Morgause a portare a termine i suoi piani?
*Successivamente sono presenti anche una manciata di elementi da Warhammer e Darksiders.
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arthur Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Rifts chronicles '
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Il sud Africa era una delle poche zone rimaste libere nel continente nero. Gli incantatori africani e i pochi guerrieri rimasti combattevano assieme a vari D-Bee per far valere la loro libertà contro le forze più o meno demoniache che intendevano schiavizzarli. In primis i servitori del dio Seth, i Quattro cavalieri e i demoni dell'Impero della fenice.

 

Per quelle poche popolazioni che ancora resistevano, l'arrivo della popolazione magica dall'altra Terra era stata la manna dal cielo. I maghi di Uagadou avevano dato ai loro nuovi fratelli ogni loro conoscenza occulta prima di unirsi alla lotta, migliorando le potenzialità degli incantatori e psionici autoctoni, e anche quei babbani sopravvissuti per più di qualche mese avevano fatto il possibile per fermare o almeno rallentare l'avanzata di Rama- Set.

 

L'unico luogo veramente sicuro dell'Africa era l'Albero millenario nel Congo, il Padre albero, forse il più antico e grande esponente della propria specie sulla Terra dei Rifts. Lì i nobili pigmei erano riusciti a sopravvivere assieme ad altre razze che avevano fatto della foresta il loro inviolabile rifugio. Protetti dalle fronde degli alberi e dal potere del Padre albero, i guerrieri africani continuavano a resistere e a sperare in un aiuto dall'esterno o dai loro dei.

 

E un giorno come tanti altri finalmente dei visitatori da un'altra terra giunsero in un lampo di fuoco tra i rami del Padre albero. I cinque viaggiatori, trasportati dalla magia di Fanny in quel mistico luogo, caddero da un ramo all'altro, opportunatamente protetti dalle loro armature Mega- danno finchè finalmente non raggiunsero il terreno con un grande tonfo, mentre la loro accompagnatrice e mezzo di trasporto si posò sulle fronde dell'Albero millenario, nel nido che si era fatta con l'aiuto dei nativi.

 

“ State tutti bene?”, domandò un dolorante e ancora confuso Harry alla propria squadra. Degli amici di sempre erano presenti solo Theodore Nott e Luna Lovegood, che rispettivamente non volevano perdere l'occasione di guadagnare nuova gloria e vedere tante nuove creature magiche.

 

Ginny avrebbe voluto seguirli, ma siccome molti dei suoi poteri venivano dalla sua fede in Lugh, non erano certi su quanto avrebbero funzionato in una terra dove il dio non aveva alcuna influenza. Considerando poi che Arthur e molti altri dei combattenti più esperti avevano dubbi su quella missione e ci era voluto molto tempo a convincerli, non volevano mandare inutilmente troppe persone. Al tempo stesso però la possibilità di liberare l'Africa da uno dei suoi mali più terribili era una gesta troppo importante per rimandarla, specie se i Cavalieri fossero stati vicini a riunirsi.

 

Al posto della sacerdotessa erano dunque presenti Merek, uno dei primi Cernous a unirsi alla causa di Camelot, nonché cavaliere della corte( la presenza di almeno uno di loro era necessaria per una missione del genere), e Leisa, una Bio- maga Lemuriana.

 

Il primo dei due era, come i suoi simili, una lucertola umanoide alta circa due metri e mezzo. Aveva scaglie dal colore dorato, tratto molto raro nella sua specie, ed era ricoperto da un'armatura ambientale mentre tra le mani teneva un'asta tecnomagica. I Cernous erano stati in passato praticamente dei banditi magici, e di certo lo erano ancora. Morek, non era esente da questo e spesso si dimostrava un po' avido, ma la sua astuzia e le sue abilità avevano salvate molte vite durante l'ultima guerra e lo avrebbero fatto anche ora.

 

La ragazza invece, venuta a Camelot per una sorta di scambio culturale col resto dell'alleanza, aveva un'aspetto esotico, simile a quello dei popoli polinesiani. Aveva lunghi capelli neri, raccolti in una treccia, e un viso rotondo con un naso un po' a patata, ma la pelle andava sull'azzurrino.

 

La sua corazza, finemente decorata, era costruita con coralli e altri microorganismi manipolati da lei stessa, e alla vita teneva due coltelli fatti con un simile materiale.

 

“ Mi sembra di sì. Spero che il comitato di benvenuto ci ritenga altrettanto in forma.”, commentò Nott, indicando la folla venuta ad accoglierli su notifica di miss Tarn. Il popolo dei pigmei, accompagnato da D-Bee d'ogni razza, che rivolgevano loro sguardi cordiali.

 

La maggior parte era vestita con abiti ricavati dalle foglie o corteccia dell'Albero millenario, e mescolavano una manciata di armi Mega-danno avanzate con lancie e coltelli costruiti con osso o corno, provenienti da chissà quale creatura.

 

A guidare la gente c'era un uomo vestito come un Rain maker, con un largo poncho decorato con simboli tribali e due pesanti orecchini d'oro. Aveva uno sguardo gentile decorato da una lunga barba grigia e al suo fianco vi era quello che sembrava un grosso primate dalla postura eretta e lo sguardo piuttosto intelligente, armato con una mazza runica.

 

“ Benvenuti, amici. Io sono Kurasu Sareh, ex preside di Uagadou e ora capo di questa piccola comunità. Miss Tarn ci aveva informato del vostro possibile arrivo e sarà un piacere avervi come nostri onorati ospiti.”, si presentò l'incantatore, inchinandosi davanti ai cinque eroi di Camelot, che ricambiarono cortesemente.

 

 

 

“ E'... un piacere conoscervi, mr. Sareh... ma quanti siete? Emh, scusi, non mi sono mai abituato al teletrasporto di alcun genere.”, disse Harry un po' imbarazzato e ancora un po' rintronato dal viaggio, facendosi guidare dal preside attraverso quel mare di persone.

 

“ Immagino, anche noi tendiamo a non spostarci molto visto la situazione recente. Forse, se Silente fosse ancora vivo, avrebbe trovato un modo per rivitalizzare la vecchia Comunità magica internazionale e avremmo più metodi per muoverci.”, scherzò Kurasu, portando i cinque avventurieri nella sua tenda, una grande struttura quadrata tenuta insieme da ossa e decorata con vari simboli magici, mentre all'interno diversi amuleti penzolavano.

 

 

Il Rain maker offrì loro un misto di frutta e cacciagione, con una manciata di insetti . Per fortuna i ragazzi, che non erano nuovi alla fame dopo la guerra contro i Gargoyle, in cui avevano dovuto mangiare qualsiasi cosa capitasse quando era disponibile, non si fecero problemi a consumare anche l'ultima parte del pasto senza offendere il loro gentile ospite.

 

“ Cossssa sssta ssssuccedendo, dunque? I vossstri nemici ssssono cossssì vicini?”, domandò Merek, mangiando con gusto la sua ciotola di larve miste a radici, che scesero nella gola dell'uomo rettile con un piccolo tonfo. L'espressione gioviale di Kurasu si fece più triste e picchiò nervosamente a terra il suo bastone

 

“ La nostra Africa è in guerra con sé stessa da anni, forse a causa degli stessi Cavalieri. La sete di potere di Rama- set si fa sempre più grande e il Padre albero non potrà proteggerci in eterno- disse Kurasu, alzando la mano per far apparire una grande mappa olografica del continente, sulla quale la loro locazione era un luminoso punto verde- sappiamo che Morte, così come miss Tarn, si trova in Egitto, aspettando i suoi fratelli presso le piramidi. Se essi sono in procinto di raggiungerlo, per noi è la fine.”, continuò l'uomo, indicando un punto rosso in Egitto, facendo deglutire i suoi commensali.

 

“ Sono alle piramidi? Come possiamo arrivare fin lì in tempo utile?” , domandò uno sgomento Harry.

 

Certo, era riuscito a guidare la propria squadra nella missione precedente in una versione della Britannia infestata da mostri, ma attraversare un territorio più grande del doppio e attualmente governato da un impero privo di scrupoli era un'impresa anni luce, assumendo che il mantello e la pietra avrebbero effettivamente aiutato a sconfiggere Morte.

 

“ Di certo non potrete passare per l'impero, sarebbe un suicidio anche con un esercito di Rah- men e altri servitori del pantheon egizio al vostro fianco. L'unico modo per raggiungere l'Egitto senza attirare l'attenzione di Rama- set è arrivare in Etiopia e da lì proseguire lungo la costa. Lì non ci sono ancora forze coese e volando su Fanny non dovreste essere notati. Abbiamo già preso contatti affinchè abbiate guida e protezione.”, spiegò pertanto Keresu, spostando le dita lungo la mappa da lui creata, creando una linea colorata equivalente a un percorso sicuro.

 

“ E se invece ci trovassero? Dovremmo combattere fino all'Egitto.”, domandò Theodore, preoccupato di dover combattere orde di coccodrilli umanoidi o chissà quale altro abominio servisse le forze più malvagie del continente nero. Keresu sospirò, non gli piaceva certo mandare dei ragazzi a fare il lavoro che avrebbero dovuto fare lui o altri avventurieri ben più esperti, ma la sua presenza era richiesta a casa e non c'era nessun altro a cui avrebbe potuto affidarsi.

 

“ Abbiamo preparato talismani per voi affinchè Seth o chi per lui non si accorga della vostra presenza, ma non fatevi troppo affidamento. Ora andate, amici miei. Grande è il fardello sulle vostre spalle e grande la gloria che vi attende. Fate del vostro meglio, come so che avete fatto nella vostra patria.”.

 

“ La ringraziamo molto, mister Sareh. Come possiamo ripagarla?”, domandò Luna con tono grato.

 

“ Beh, ci sarebbe una cosa, se il giovane Potter è d'accordo.”, disse il mago, puntando un'avido sguardo sull'anello di Harry.

 

La mattina dopo i cinque guerrieri di Camelot partirono sul dorso di Fanny, salutando Kurasu, in lacrime dopo una notte passata a discutere con lo spirito dell'amato figlio. Il cammino della squadra inglese fino in Egitto non sarebbe stato facile, ma quando mai qualcosa lo era sulla Terra dei Rifts?

 

*****

 

Altro giorno, altri cento e più chilometri nella neve attraversati di buona lena da Morrigan. Ar'tuu stesso era alla guida e fischiettava mentre fiocchi di neve cadevano sul finestrino in una nevicata che prometteva di diventare presto una dura tempesta.

 

Alcuni giorni prima la spedizione aveva incrociato una spedizione di mezzi volanti da Sovietski. Sebbene diffidenti nel vedere Ner'He, i soldati russi si erano dimostrati generosi nel fornire loro informazioni e avevano promesso di avvertire il governo del loro arrivo, cui i viaggiatori avevano risposto coi loro migliori auguri per un ritorno a casa.

 

In quel momento Ron, Krum e Ner'He stavano giocando a carte nel salottino del camion, giocandosi una manciata di crediti e munizioni.

 

“ Le carte oggi ti arridono, mio bluastro amico.”, scherzò Ron, buttando a terra una coppia di due contro la scala reale massima del compagno, che teneva davanti a sé una piccola montagna di E- clip mentre i suoi due amici erano stati quasi svaligiati.

 

“ Eh, qualche spirito benigno avrà messo gli occhi su di me.”, disse il guerriero, che nella coda teneva alcuni assi di riserva. Hermione, seduta a leggere poco lontano, se ne accorse e li fece apparire con un gesto nelle mani di Ron, che rivolse a Ner'He un doppio dito medio, imitato da Krum. Il Blucie non sembrava minimamente pentito.

 

“ Ehi, Viktor, dove siamo al momento?”, chiese dunque Shay, volando attorno allo Sterminatore con la sua navicella.

 

“ Qui ci avviciniamo ai territori del capoguerra Burgasov, bisogna stare attenti. Non è tipo da uccidere a vista, ma può comunque darci alcuni problemi.”, disse il bulgaro, ripensando al suo ultimo incontro con le forze del feudatario.

 

Burgasov, detto ' l'orso di Mosca', era uno dei feudatari più aggressivi e spietati, sebbene non fosse neanche lontanamente sanguinario come Orloff e Solokov. Era un guerriero fatto e finito, che nonostante la sua grama reputazione aveva tenuto al riparo i suoi territori da orde di Gargoyle e demoni, guadagnandosi il rispetto e la lealtà dei propri uomini.

 

Viktor l'aveva aiutato a contrastare una piccola avanzata di demoni quando era stato al suo servizio per un breve periodo, ma preferiva non tentare la sorte con la propria vita o quella dei suoi datori di lavoro.

 

“ Pensate di voler incontrare anche questo Capoguerra?”, domandò Ron al suo re, che scosse la testa.

 

“ Non per il momento. E' un guerriero valoroso, ma anche un po' troppo guerrafondaio per i miei gusti. Aspetteremo di avere più appoggio appoggio per giudicare la sua reazione. Per il momento intendo dirigermi direttamente al campo di lady Romanoff e da lì a Sovietski. Possibilmente non visti.”.

 

“ Buona idea.”, disse Shay, seduta sulla spalla di Hermione, cui venne in mente un'altra domanda, di cui più volte aveva discusso col re e coi suoi fidati collaboratori.

 

“ A proposito, vostra maestà, siete ancora dell'idea di reinstituire il Wizengamot al vostro ritorno?”, domandò curiosa la Viandante delle Ley Lines, al chè Ar'Tuu si grattò pensoso la barba in cerca di una degna risposta.

 

“ Sono dell'idea di reinstituire un sistema civico e la capacità del popolo di influire sulla gestione dello stato. L'antica Inghilterra era una monarchia costituzionale e penso di dover dare esempio e fiducia ai miei sudditi ridando loro l'occasione di governarsi in piccola parte. E per fortuna il vostro arrivo da un mondo tanto simile al nostro passato ci ha dato diversi codici civici su cui possiamo basarci per creare un sistema adatto, che si rifaccia sia alla società magica che a quella babbana.”.

 

“ Possibilmente più competente del Ministero della magia. I miei genitori scherzano spesso dicendo che l'unico motivo per cui i Mangiamorte hanno davvero servito Voldemort è perchè volevano un organo burocratico attualmente funzionante invece dello scherzo che c'era all'epoca..”, disse Ron, scatenando una piccola risata generale. Una volta calmatosi Ar'Tuu riprese il suo discorso.

 

“ Già. Intendo cominciare qui e poi riuscire a creare una buona legislazione per la nostra alleanza. In particolare riguardo il trattamento del popolo. ”, spiegò il re, che aveva fatto dell'equo trattamento di umani e D- Bee un fondamento della sua politica. E sebbene rispettasse molto l'imperatore del Giappone e i guerrieri russi, non aveva intenzione di permettere al loro trattamento delle creature non umane di continuare. Il sovrano orientale, superato in voti dalla maggior parte degli alleati, stava lentamente allargando i diritti degli eta, la classe sociale che includeva la maggior parte dei D-Bee e alcuni umani di rango incredibilmente basso. Probabilmente presto sarebbero diventati un tutt'uno col ceto dei lavoratori.

 

 

D'altronde già l'idea di partecipare alla liberazione dell'Eurasia era semplicemente troppo ghiotta per farsi prendere dall'orgoglio e rinunciare a tale gloria. Per di più il Geofronte, come gesto di fiducia, aveva mandato una buona schiera di artisti marziali e piloti che avevano aiutato non poco a ridurre le dimensioni delle zone in Giappone occupate dai demoni. Avevano persino combattuto fianco a fianco dei samurai nel respingere un'assalto dello shogunato di Otomo, un'altra fazione dell'arcipelago asiatico che pur condividendo il livello tecnologico della Repubblica del Giappone, era quanto di più lontano possibile dai suoi ideali e aveva serbato a lungo mire di conquiste sui territori rivali.

 

Questo rendeva ancora più imbarazzante l'aiuto che i giapponesi avrebbero dato alla Cina, considerando i precedenti della seconda guerra mondiale. Tornando però al punto, gli stati che avevano già preso parte all'alleanza stavano modificando alcune loro regole e abitudini, pur mantenendo quasi del tutto la loro struttura politica e sociale.

 

Così, discutendo di una cosa e l'altra, il gruppo proseguì il suo cammino. Purtroppo non aveva idea che tra gli alberi più lontani, al riparo dai sensori di Morrigan, qualcuno li stesse osservando. Una piccola squadra di ricognitori ben armati osservava il tragitto del camper corazzato.

 

“ Signore, gli abbiamo trovati. Ordini?”, domandò il capo di quel gruppo di spie, premendo l'impianto audio che teneva nell'orecchio, da cui partì una voce metallica e ben più fredda del vento dell'Europa orientale. La stessa voce che fin troppi D-Bee innocenti avevano ascoltato nei loro ultimi momenti di vita.

 

“ Attaccateli al vallo e distruggeteli. Niente testimoni.”, ordinò secco Orloff.

                                                                                                                             *****

Salve a tutti, spero che il capitolo sia  di vostro gradimento. Doveva contenere inizialmente anche una particina su Percy, ma penso sia meglio riservarla più avanti per il vivo dell'azione. A questo riguardo, è molto raro per me fare capitoli che non contengano scontri veri e propri, ma voglio cercare di fare un paio di scene più tranquille prima che arrivi un botto d'adrenalina a Camelot che vi ricompenserà dal non aver visto la battaglia di Loch Ness. Per qualsiasi consiglio, specie sul come utilizzare il terreno africano o russo, sono a vostra disposizione. Spero di trovarvi anche su Sangue di Re( scritta con un'amica sull'account evil65) e su altre mie storie.

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Pantheon Egizio: Attualmente diviso in due, una guidata da Set e l'altra da Ra.

Rah-men: Possenti uomini gatto al servizio di Ra, dotati di minori abilità psioniche e amanti degli impianti bionici. Sono in costante guerra con una razza di coccodrilli umanoidi al servizio di Set.

Rain Maker: Incantatori africani che come suggerisce il nome creano la pioggia per i loro connazionali, ma in Rifts posseggono anche un buon arsenale di incantesimi( allargato qui grazie all'arrivo dei maghi di Harry Potter, che hanno anche dato aiuto agli psionici per ampliare le loro abilità) e altri rituali, tra cui uno che permette loro di trasformarsi in fulmini.

Shogunato di Otomo: Stato giapponese che sopravvisse ai secoli bui accanto all'Impero e che fu la principale potenza tecnologica dell'arcipelago fino al salto temporale della Repubblica del Giappone. Praticamente governati dall'azienda H-Brand, in canon stanno pianificando un attacco all'Impero, in questo caso pianificato grazie all'appartenenza del suddetto all'alleanza transcontinentale( per cui mi servirebbe un nome, se avete consigli a riguardo: Fronte per la liberazione dell'Eurasia, Unione di Camelot, Bastione per umani e D- Bee?)

  
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