Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Allen Glassred    06/07/2021    1 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Russia, città di Mosca. Anno 1594.

E' passato un pò di tempo da quando Vladislav e Viktor hanno parlato della gravidanza di Christine: il biondo non ha forzato il fratello a fare nulla, tuttavia pare essere riuscito a farlo un pò riflettere sul da farsi. Quel giorno palazzo Meekhiv è in fermento: sono infatti diverse ore che la contessa, giunta al termine della gravidanza, è entrata in travaglio. Il suo piccolo sta per venire alla luce, eppure Viktor non ha il coraggio di assistere, è una cosa più forte di lui. Rimane seduto su una delle poltrone del salone, in attesa che qualcuno gli venga a dare notizie sulla moglie e sul piccolo. Con lui c'è la piccola Natasha. Stringe a sè la figlia, senza tuttavia dire una parola. La piccola lo guarda incuriosita, e forse aspettandosi un bacio o una carezza. ma nulla di ciò giunge, e questo pare rabbuiarla un pò. Ma non dice nulla e si limita a stringere la giacca di suo padre, che non fa che pensare e ripensare alle parole che gli ha detto Vladislav, qualche mese prima.

Felitsya entra nella stanza della sua signora, che pare essere piuttosto provata. Stà riposando a letto ed è un pò pallida in viso. La tata sorride, e le porge delicatamente un neonato che teneva tra le braccia. " Signora, è un maschio ". Fa la domestica, che ha aiutato Christine nel suo difficile parto. Lo deve ammettere, stavolta ha davvero avuto paura di perderla: ha avuto notevoli complicazioni nel dare alla luce il suo quartogenito, ma alla fine eccolo li, bello come un angioletto. La contessa prende il bimbo dagli occhi blu tra le braccia e gli bacia la fronte, per poi stringerlo forte a sè. La tata pare visibilmente commossa, e le mette una mano sulla spalla. " Siete sicura di non volere che cresca qui, con voi e con sua sorella? ". Chiede. Christine pare riflettere, ma in fine annuisce tentando di cacciare via le lacrime che stavano nuovamente sgorgando dai suoi occhi.

" E' la cosa giusta da fare, Felitsya: mio marito non vuole crescerlo qui, non vuole che abbia contatti con Natasha. Vuole tenerli il più lontano possibile, ed io non posso fare altro che accettare la sua decisione, anche se mi spezza il cuore ". Sussurra, cullando il suo piccolo ben consapevole che potrebbe essere l'ultima volta che accade. Piange nuovamente, il dolore di quella decisione la devasta, e la domestica se ne accorge. Le mette una mano sulla spalla, sconcertata: credeva che almeno in ultimo il suo signore avrebbe cambiato idea, capendo la sofferenza della moglie. ma a quanto sembra, per ora non pare essere così.

" Gli volete dare almeno un nome, prima che lo affidi a qualche altra famiglia? ". Chiede, mentre la sua signora annuisce, tentando di reprimere le lacrime: non vuole certo farsi vedere piangere di fronte alla domestica, anche se oramai pare che il danno sia fatto.

" Adrian. Si chiamerà Adrian... ". Passa il piccolo alla donna di fronte a sè, dopo avergli baciato ancora una volta la fronte ed essersi voltata dall'altro lato per non mostrare le lacrime che sta piangendo. Felitsya sente a sua volta le lacrime pungerle gli occhi, dopo aver preso il piccolo in braccio: vedere una mandre costretta ad abbandonare la sua creatura è straziante anche per lei, non osa immaginare cosa stia provando la contessa in quel momento. Il bimbo, sentendosi allontanare dalla madre scoppia in lacrime. La tata guarda ancora una volta Christine, poi tenta vanamente di calmare il piccolo Adrian.

" Tesoro, sta buono... non piangere ". Tenta, ma tutto sembra essere inutile. Improvvisamente, un'altra voce fa sussultare l'anziana domestica: non si era certo accorta della presenza di qualcun altro, troppo presa dal piccolo. Quella stessa persona che, dopo essere rimasto ad osservare la scena in silenzio, ha in fine preso una decisione.

" Adrian Petrov Meekhiv, questo sarà il suo nome. Erede della fortuna dei Meekhiv, e di tutto ciò che comporta ". Christine smette di piangere come se le fosse stato ordinato, ma ancora non si volta. Felitsya rimane sconcertata, ma si riprende prima di far finire il bimbo a terra.

" Si... signore? ". Chiede, vedendo chi è entrato nella stanza: Viktor, il suo signore. Senza rispondere alla donna, lui guarda la moglie poi il piccolo tra le braccia della tata.

" Felitsya, dai il bambino a sua madre e ritirati ". Le ordina, mentre Christine si volta verso di lui con aria sorpresa. Felitsya obbedisce e le passa il bimbo, che pur essendo tra le braccia della madre non sembra comunque calmarsi e smettere di piangere.

" credevo che non lo volessi con noi... ". Sussurra solamente la contessa, ricordando bene la reazione di suo marito quando gli disse di aspettare Adrian e nei mesi a venire. Suo marito rimane in silenzio qualche istante, per poi sedersi accanto a lei.

" Ed era così, non volevo nemmeno vedere questo bambino ". Ammette, mentre lei abbassa lo sguardo continuando a cullare il figlio.

" Cosa ti ha fatto cambiare idea, allora? ". Gli chiede sua moglie, mentre lui guarda ancora una volta madre e figlio.

" Ammetto che Vladislav mi ha fatto una bella lavata di capo, qualche mese fa: ha saputo comprendermi, ma mi ha fatto capire anche il male enorme che ti stavo facendo con il mio atteggiamento. Mi ha parlato di come ti sei sentita, e mi dispiace di non essermene accorto. Potrai mai perdonarmi? ". Le chiede, mentre lei annuisce.

" E come potrei non perdonarti? Ti amo più della mia stessa vita, ed è per questo che sono stata così male: temevo che fosse la fine del nostro matrimonio, di disgustarti per il fatto che un altro uomo mi abbia posseduta, seppur contro la mia volontà ". Spiega, mentre lui le accarezza dolcemente i capelli.

" Ma c'è anche un'altra ragione, un'altra cosa mi ha fatto cambiare opinione sul bambino ". Ammette, mentre lei lo guarda in attesa che prosegua la frase. Lui la guarda intensamente, ed i loro occhi si incontrano. " Tu ". Ammette, mentre lei proprio non riesce a capire e lo guarda stranita. " Tu ed il mio amore, quello che provo per te. Sai, hai ragione tu dopo tutto: non ha deciso lui di venire al mondo in un modo così brutale. Come so che una creatura nata da te non potrà mai diventare un mostro, per alcuna ragione al mondo ". Prosegue il discorso, riuscendo ad accarezzare il visino del bimbo. " Non lo abbandonerai. Il piccolo ha bisogno di sua madre, sarebbe disumano costringerti a fare una cosa del genere ". Conclude, mentre lei piange di gioia, commossa da quelle parole e soprattutto da quel grande gesto d'amore.

" E di suo padre ". Lo guarda, mentre lui ricambia senza dire niente. " Viktor, io ti amo. Non mi importa di chi sia il sangue che scorre nelle vene di Adrian, nè quale sia lo strano destino che gli è stato predetto. Per me... ". Fa una pausa, come a cercare le giuste parole. "... per me, il suo solo padre sei tu. Abbiamo perso Igor in un modo terribile, e prima di lui il nostro Viktor. Ora la vita ci sta regalando un'altra occasione, non buttiamola al vento: permettiamo ad Adrian di vivere una vita normale, con una vera famiglia... ". Ma lui la interrompe, annuendo e prendendo in braccio il piccolo. Il bimbo si calma subito, non appena si sente prendere in braccio da suo padre. E Viktor finalmente comprende ciò che intendeva dirgli Vladislav: appena stringe quella vreatura tra le braccia lo sente subito come suo figlio, avverte un legame con lui molto profondo, un affetto che non credeva di poter mai provare per lui.

" Te l'ho detto, io ti amo. Quindi amo anche questo piccolino, perchè è una parte di te. Crescerà come mio figlio, al pari di Natasha e dei nostri futuri figli ". Conclude, mentre lei accarezza dolcemente il figlio. Nascosta dietro la porta, Felitsya ha osservato la scena. Si asciuga le lacrime di commozione, prima di trovarsi di fronte ad un'altra persona. Le mette i brividi con il solo sguardo, deve ammetterlo.

" Voi... cosa volete? ". Chiede, con un pizzico di rabbia. L'altra persona la guarda male, ma in seguito ghigna.

" Come? Non lo sai? Voglio prendermi mio figlio ". La tata scuote il capo, alterata.

" Il bambino ha già un padre! Stategli lontano, Lukas. Lo dico per il bene di tutti ". Sussurra, cercando di essere quanto più calma può. Lui non pare ascoltarla, e la spinge da un lato. Quando sta per entrare tuttavia, si trova di fronte il suo " rivale ": Viktor. Ha percepito la sua presenza, evidentemente. " Signore... ". Mormora Felitsya, notando che il suo signore sta tenendo in braccio Adrian.

" Lascia perdere, Felitsya. Sono sicuro che Lukas se ne stava andando: non vuole certo turbare sua sorella o mio figlio, che si è appena addormentato ". Calca sulla parola mio, come a voler far capire che ha accettato il bambino come parte della sua famiglia. Questo però, non fa altro che provocare la risata di Lukas, il vero padre di quella creatura e fratello gemello di Christine.

" Certo, certo... giocate pure alla famiglia felice, finchè durerà ". Conclude, per poi guardare con odio Felitsya e girarsi per andare altrove. La domestica affianca Viktor, che ha mantenuto il sangue freddo in tutto quel tempo.

" Signore... erano minacce? ". Chiede, mentre lui fa cenno di no.

" Dimentica le sue parole, Felitsya. Dimenticale ". Fa, per poi tornare dalla moglie. La domestica non riesce a capire bene il senso di quelle parole, ma una cosa è certa: non può scordare la minaccia che Lukas ha fatto. Dopo pochi minuti viene raggiunta da Alice, che non ha potuto fare a meno di assistere alla scena.

" Cosa voleva quel meschino di Lukas da voi? ". Chiede, mentre la donna sospira pesantemente.

" Ha minacciato mylord, ma lui non pare voler dare peso alla cosa. In questo momento è in camera con la signora, e con il loro piccolo ". Sorride, mentre Alice la guarda, esterefatta e contenta.

" Volete dire che lo ha accetatto come suo? Che Christine non sarà costretta ad abbandonarlo? ". Chiede, e l'altra annuisce mentre la dama la abbraccia, commossa.

" Oh, sono così felice! Alla fine, il loro amore ha vinto su tutto ". Commenta, ed inevitabilmente il suo pensiero va al suo amato Boris: ah, se solo anche il loro amore avesse vinto su tutto! Anche se per loro, la parola fine non è ancora stata scritta.


Ciao a tutti! Ed ecco finalmente il nuovo capitolo, che ne dite? Viktor ha finalmente deciso cosa fare: ha accettato con sè il piccolo Adrian, volendolo crescere con sua figlia e con la moglie, non costringendola così ad abbandonarlo. Ma Lukas pare non essere dello stesso avviso, cosa starà mai tramando? Creerà nuovamente scompiglio? Aspetto come sempre pareri, mentre io vado a scrivere il nuovo capitolo! Baci
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Allen Glassred