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Autore: Giandra    06/07/2021    0 recensioni
❧ Tru/Jack
➥ post-ultimo episodio (2x06)
Gli era sempre riuscito più semplice nascondere confessioni e sentimenti dietro una facciata di sarcasmo e noncuranza e Tru aveva di lui un'idea così tremenda che non doveva neanche sforzarsi. Quella sera, però, sembrava tutto diverso. Era stato bello fare squadra con lei, così bello che... «Sai, potrebbe andare così, sempre così, tutte le volte»
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Harper, Tru Davies
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Enemies, rivals, friends?



«Jack»

Jack girò il capo lentamente, incurvando le sopracciglia. L'atmosfera calda e familiare di quella vigilia di Natale lo aveva... travolto. Sebbene fosse consapevole che due persone in quella stanza non fossero affatto alleate di Tru, come lei invece credeva, e che stessero solo aspettando il momento più adatto per metterla fuori gioco, erano comunque trascorsi molti, molti anni dall'ultimo Natale passato in compagnia di qualcuno—vivo, perlomeno, e che tale doveva rimanere. «Tru» le rispose, mentre lei lo squadrava con quello sguardo a metà tra il risentito e il dubbioso.

«Che ci fai qui?»

Jack si era seduto sulle scale del pianerottolo dove la sua rivale/amica/nemica viveva, sperando che nessuno si accorgesse della sua assenza, o forse dandolo per scontato. «Prima mi inviti a casa tua, ora cerchi di farmi da confidente. Ti sei presa una cotta per me, Davies?»

«Ti piacerebbe» ribatté lei, un mezzo sorriso che le appariva sul volto, scuotendo la testa in segno di disapprovazione.

Gli era sempre riuscito più semplice nascondere confessioni e sentimenti dietro una facciata di sarcasmo e noncuranza e Tru aveva di lui un'idea così tremenda che non doveva neanche sforzarsi. Quella sera, però, sembrava tutto diverso. Era stato bello fare squadra con lei, così bello che... «Sai, potrebbe andare così, sempre così, tutte le volte»

Tru si fece spazio su uno scalino accanto a lui e lo guardò scettica. «Cosa?»

«Quello che facciamo. Non mi fraintendere: la competizione è stimolante ed è sempre un piacere vederti perdere...»

«Il che è successo di rado»

«... ma» continuò lui, ignorando il suo prevedibile commento, «la verità è che tutto sarebbe più semplice e sopportabile se lo facessimo assieme»

«È un po' difficile, considerando che camminiamo su sentieri opposti» disse lei, ma non era arrabbiata, neanche scioccata per la sua proposta; avrebbe quasi azzardato a pensare che fosse dispiaciuta. «Se tu un giorno dovessi rinsavire, sai dove trovarmi» aggiunse.

«Vale lo stesso per te» le rispose con un piccolo ghigno.

Lei lo ricambiò, poi si alzò e fece per andarsene; prima di riaprire la porta d'ingresso, gli disse: «Non mi hai risposta. Che ci fai qui?»

«Prendo una boccata d'aria» le rispose lui senza voltarsi. Poteva sentire i suoi occhi fissi sul suo collo, ma non immaginava quale fosse la sua espressione.

«Sai, anche se solo per questa sera, siamo una squadra, Jack. Puoi dirmelo, se c'è qualcosa che non va»

Fu felice che lei non lo stesse guardando in faccia, perché sgranò gli occhi, stupito: non gli piaceva essere colto di sorpresa, neanche da una frase come quella. «Stavo solo pensando che, anche se sbagli nell'uso del tuo potere, forse stai giostrando la tua vita meglio di me». Era quello che le avrebbe voluto dire davvero, quella volta all'università, invece che farle la ramanzina: Complimenti, Tru. Complimenti perché hai degli amici che ti vogliono bene, un ragazzo che è pazzo di te e un fratello che ti ama. Complimenti perché hai qualcosa che ti fa andare avanti che non sia solo la maledizione—o il dono?—che ti costringe a salvare chi dovrebbe rassegnarsi a morire.

A differenza mia. Ma era stato più facile dirle che non sarebbe riuscita a conciliare i due mondi in cui viveva, le due realtà che doveva gestire, perché almeno se avesse avuto ragione, se l'avesse convinta, si sarebbe sentito meno solo.

«Sai, Jack...» Questa volta si girò verso di lei: la vide mordersi il labbro e guardarlo pensosa, come se stesse riflettendo a fondo su cosa dire e come dirlo. «Non ho cambiato idea su di te solo per una giornata passata a fare gli amiconi. Però, una cosa devo dirtela: quando non cerchi di mettermi i bastoni tra le ruote in tutti i modi, quando non mi pugnali alle spalle, quando non provi a darmi lezioni sull'universo e quando non mi dici bugie, è piuttosto... piacevole trascorrere del tempo con te»

Jack dovette necessariamente scoppiare a ridere. «Cioè, mai?»

Tru incurvò le labbra all'insù, divertita, poi annuì e rientrò in casa.

Forse non sarebbero mai stati alleati, ma qualsiasi fosse il rapporto che avevano Jack era intenzionato a preservarlo.

 

   
 
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