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Autore: Sian    07/07/2021    2 recensioni
Per il Takagi Day 2021.
Tratto dal testo:
In quel momento Sato si rese conto di ciò che provocava restare sotto ad un acquazzone monsonico, senza ombrello, e senza la possibilità di rifugiarsi altrove. Poteva osservare ogni parte del petto di Takagi: la camicia bianca che indossava per il loro appuntamento era completamente trasparente e attillata. Ed era dannatamente ancora più figo[...]
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Miwako Sato, Wataru Takagi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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WET shirt, HOT story short

«Fermo! È un ordine della polizia!» Sato puntò la pistola al ricercato per non farlo fuggire.

«Tsk! Tanto non puoi sparare, siete inutili voi sbirri!» Il ricercato estrasse anche lui una pistola, puntandola con estrema precisione alla poliziotta.

Sato rimase impassibile, nonostante stesse implorando mentalmente il suo compare di avvicinarsi immediatamente. -Takagi-kun, dai che è lì. Fermalo!

«Ti avviso. Sto per fare giustizia, mio figlio me ne sarà riconoscente. Morirai senza nemmeno accorgerti. È questo che meritano tutti gli sbirri!»

«Hmpf.» Qualcuno sbuffò da dietro al fuggitivo. «Io non credo proprio.» Gli diede una gomitata al centro delle scapole per fargli perdere la presa sulla pistola, questa cadde a terra. «Prova anche solo a sfiorarla e sei un uomo morto.» Poi gli afferrò con convinzione i polsi, portandoli verso l'alto e incrociandoli, bloccandogli così le braccia ed ogni via di scampo.

In quel momento Sato si rese conto di ciò che provocava restare sotto ad un acquazzone monsonico, senza ombrello, e senza la possibilità di rifugiarsi altrove. Poteva osservare ogni parte del petto di Takagi: la camicia bianca che indossava per il loro appuntamento era completamente trasparente e attillata. Ed era dannatamente ancora più figo, la pioggia aveva aiutato di certo ma avrebbe voluto bloccare il tempo solo per restare a fissarlo. Teneva in alto le forti braccia con fermezza, con una gamba bloccava il fuggitivo per impedirgli di provare a scappare.
Successivamente realizzò che pure i suoi vestiti erano tremendamente appiccicosi, probabilmente tanto trasparenti quanto quelli di lui.

Ma scacciò dalla mente quei pensieri. Aveva davanti un criminale, non era il momento per pensare a quanto Takagi fosse decisamente hot. Fece rapporto tramite l'auricolare, chiedendo i rinforzi ai colleghi in servizio. «L'abbiamo preso, siamo al parco Kiba, ingresso sud. Sbrigatevi.»
Questi arrivarono poco dopo. Loro muniti di impermeabile, ammanettarono il fuggitivo fradicio e lo scortarono alla centrale.

«Sato! Takagi! Vi aspettiamo in centrale per il rapporto di cattura.»

Entrambi si guardarono. Mai una volta che potessero godersi il loro appuntamento. «Certo! Indossiamo qualcosa di asciutto e arriviamo.»

Così si ritrovarono nuovamente da soli, come doveva essere dal principio. Sato porse a Takagi la pistola che avevano preso dalla macchina di lui per inseguire il fuggitivo appena usciti dal cinema. Il ragazzo inserì la sicura e scaricò l'arma sganciando il caricatore, per conservare la pistola tra la camicia e i pantaloni lungo il tragitto fino alla macchina.
«I tuoi vestiti... Mi dispiace che si siano inzuppati...» Takagi poteva osservare benissimo ogni curva del suo corpo, dalla sua canottiera lilla poteva vedere il reggiseno piuttosto elegante per l'appuntamento, oltre alle mutandine, anch'esse lilla, visibili tra gli strati della gonna in chiffon bianca. Takagi pensò di togliersi la giacca e metterla sulle spalle della sua ragazza: voleva proteggerla dalla pioggia ma soprattutto dagli sguardi indiscreti della, poca, gente al parco che tentava di ripararsi dalla pioggia. Nessun'altro poteva guardare il corpo della sua ragazza. Ma realizzò che non indossava la giacca poiché optò per un look da appuntamento elegante ma al tempo stesso semplice visto che l'incontro era al cinema.

«Oh... Beh. Non credo che tu te la stia passando meglio, Takagi-kun. La tua camicia è trasparente.» Sato lo guardò, la pioggia non accennava a fermarsi nemmeno un attimo. Fu rapita dall'osservare una goccia d'acqua caduta sui capelli di Takagi ancora più lisci ma sempre più bagnati e appiccicati al viso, questa scivolò lungo la fronte, percorrendo il naso in una caduta frettolosa, ritrovandosi poi bloccata nel suo sorriso in risposta alla ragazza.

«Ah! Se non ci sbrighiamo ad asciugarci prenderemo il raffreddore! Andiamo a casa mia, è più vicina.» Takagi una volta resosi conto di quanto fossero trasparenti i vestiti distolse lo sguardo, cercando di camminare evitando la pioggia quasi quanto cercava di evitare di guardarla. Un'impresa ovviamente impossibile. Evitare di guardarla, si intende.

Sato lo fermò prendendolo per mano.

Lui si voltò: «C'è qualcosa che non va?»

Scosse la testa per fargli sapere che andava tutto bene. La pioggia continuava a cadere incessantemente, inzuppando ancora di più i vestiti, i capelli; le lucide gocce d'acqua scivolavano sui visi di entrambi. Disse tra sé e sé, in un tentativo di risposta al suo uomo «Stavo pensando che potremmo continuare il nostro appuntamento...»

«Come?» Lo scrosciare della pioggia monsonica non aiutava di certo a sentire la voce della sua donna.

«No, no... Niente.» Lei pensava che fosse una sciocchezza ciò che aveva proposto, dovevano terminare il lavoro, anche se era la loro serata libera. «Speriamo perlomeno di avere una parcella per questa cattura del criminale...»

Takagi la guardò, un po' interrogativamente. L'aveva preso per mano perché era preoccupata per i soldi? Eppure gli era sembrato di sentire un'altra parte di discorso. «Ehi Sato... Grazie per il film di oggi!»
Si erano avvicinati. Nessuno dei due sembrava voler sciogliere le loro mani intrecciate tra loro.
Erano così uniti che nemmeno la pioggia torrenziale li fece correre a riparo: erano ancora al parco, forse qualche foglia dell'albero vicino li stava proteggendo, o forse accumulava talmente tanta acqua da rilasciare delle gocce d'acqua relativamente giganti, come delle bombe pronte ad esplodere lungo i loro visi.

«Sono contenta che ti sia piaciuto. Però nel libro tutte le scene thriller sono più belle, non credi, Takagi-kun?»

«Beh, il libro è sempre il libro. Alla fine hai vinto tu la gara a chi lo finiva in meno tempo. Dovrei pagare io i biglietti del cinema.»

Lei replicò: «Oh ma sentilo. Lasciami pagare qualcosa ogni tanto.»

«Mh.» Takagi si avvicinò ancora di più al viso di Sato. «Che ne dici di pagare per un bel bacio sotto la pioggia come in un perfetto film romantico?»

«Non mi piacciono i film romantici.» A quella risposta vide Takagi un po' interdetto. Sato realizzò che forse aveva risposto male al flirt del suo uomo; cercò di recuperare in qualche modo stando al gioco che Takagi aveva creato. «Ma ti posso dare 100 yen [circa 80 centesimi in euro] solo perché è il nostro film romantico.»

«Vale così poco il mio bacio?» Takagi le lasciò le mani definitivamente e indossò l'espressione di quando era finto offeso.

«Stupido!» Sato riprese le mani di Takagi tra le sue per poi appoggiarle sul petto di lui. Perché dire sulla sua camicia quando questa era inesistente, non sarebbe esatto. Si avvicinò di nuovo al suo viso, e lui la seguì.

Unirono le labbra in un bacio travolgente, appassionato. Era ciò che entrambi desideravano di più in quel momento, incuranti di essere in un luogo pubblico, incuranti di essere totalmente fradici dalla testa ai piedi. D'altronde sentire scivolare addosso tutta quell'acqua era persino piacevole. Certamente non faceva caldo, era come se la temperatura estiva si fosse ispirata allo sbocciare dei primi fiori sotto la neve.
I loro movimenti, i loro baci, erano tramessi da impulsi elettrici: lui la prese saldamente da una gamba e la sollevò da terra stringendola a sé dalla schiena. Lei di risposta portò le mani dietro al collo di lui passando pollice e indice sulle orecchie.
Si mescolarono, proprio come le gocce di pioggia che inondavano i loro visi e li rendevano totalmente liquidi, in un bacio bagnato; in un bacio che sapeva di un raggio di sole in una tempesta.

«Miwako...» Il fiato era venuto a meno, si vide costretto a lasciarla scendere e toccare il terreno con i propri piedi.

«Wataru-kun...» Lei, come anche lui, avrebbe voluto continuare, ma stava cominciando a sentire i brividi del freddo che quella pioggia gli stava procurando. Si avvicinò nuovamente al corpo di lui, per cercare calore: il viso era ancora più caldo. Appoggiò fronte contro fronte, per guardarsi ancora negli occhi in ricerca di altri baci, di altri momenti passati in sua compagnia.

Lui la abbracciò, si era accorto dei brividi di freddo, voleva scaldarla solamente con il suo corpo, ma sapeva che questo sarebbe stato impossibile fintanto che sarebbero rimasti lì. Le passò una mano tra i capelli bagnati e poi le diede un bacio sulla fronte. Le sorrise, e lei gli rispose con uno dei suoi sorrisi che più adorava.




Note Autrice: (avvertenze: non leggete se non volete rovinarvi il mood fluffoso che avete in corso per quanto sono cutie Takagi e Sato.)

Il cuore mi diceva: "Sian, continua questa fan fiction. Sian falla salire a rating rosso."
Ma il cervello mi diceva: "No Sian, è meglio il fluff. Sian lascia tutto sotto inteso."
Ma la mano che sta scrivendo le note mi dice: "Sian, io so che volevi scrivere una scena finale comica per rovinare tutta l'atmosfera romantica. Beh ecco il finale fuori storia. Può essere accaduto, come può non essere accaduto."

Sato: Takagi-kun... svegliati...
Takagi: mhnm...
Sato: Takagi, ci siamo dimenticati-
Takagi: COSA no non è possibile.
Sato: ...di andare in centrale a fare il rapporto di cattura.
Takagi: ...AH. Ci siamo dimenticati solo quello... Menomale.
Sato: Eh? Che cosa pensavi scusami?
Takagi: Eh? Niente, niente!


Ok, chiedo umilmente perdono a tutti i miei lettori. Anche il finale fuori storia deve rispettare il rating arancione.
Spero vi sia piaciuta questa breve one-shot!
E recuperatevi l'episodio filler 471 numerazione giapponese "bomba a bordo", non potete perdervi questa perla di episodio con Takagi tremendamente figo in camicia. Non c'è che dire, i produttori degli episodi filler amano Takagi u.u D'altronde il nostro perfect boy è nato dalle loro mani <3

Quindi...


❤ Buon Takagi Day ❤


Sono così contenta che questo giorno arrivi ogni anno!
L'anno scorso, oltre alle troppe fanfiction per il Takagi Day, avevo comprato una torta in pasticcieria e ci avevo fatto stampare sopra Takagi. La pasticcera ancora oggi crede che era il compleanno del mio fidanzato.
E quest'anno invece ho fatto direttamente coming out nel mio negozio esponendo una bellissima vetrina per Takagi. La troverete su instagram con il tag "takagiday". Sono pazza? Forse, ma non abbastanza.

Basta, non vi tedio più con le mie solite storie da 4 soldi. Grazie a tutti per aver letto, lasciatemi la vostra opinione con una recensione!
Ringrazio le mie Miwataru shippers preferite perché senza di loro e i loro edit con Takagi in camicia, questa fan fiction non sarebbe mai esistita. (ce l'ho fatta anche io a creare qualcosa! dopo 2 mesi ma dettagli...)

A presto,
Sian

   
 
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