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Autore: Justice Gundam    09/07/2021    1 recensioni
Storia ispirata al fangame "Pokemon Glazed". Heather Molinar e Shelly Citra, due giovanissime allenatrici di Pokemon, cominciano il loro viaggio attraverso il continente di Tunod, una regione piena di sorprese e scoperte, dove si troveranno ad affrontare non solo le otto Palestre della regione e la corsa al campionato di Pokemon, ma anche un pericoloso gruppo che cerca di impadronirsi di un potere con cui nessuno dovrebbe giocare. Molte avventure le aspettano, tra nuovi Pokemon, personaggi straordinari, e i loro primi passi sulla strada dell'amore. Seguito di "A World Reborn", si svolge contemporaneamente ad "XY Reload" e "Quest for Zeta and Omicron", spoiler minimi.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: The Glazed Challenge
Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 37 - Allenamenti a Spumarinia

oooooooooo

 

Monte Strato, la vetta più alta del continente di Tunod.

Vicino alla vetta, a più di quattromila metri sul livello del mare, dove le temperature precipitavano a livelli insostenibili per una persona normale e l'aria rarefatta rendeva ogni movimento una fatica terribile, alcuni degli uomini di fiducia del Team Fusione e i loro Pokemon attendevano conferma che l'ultima parte del loro progetto avesse avuto esito positivo. Levi e Cheri erano nel loro ufficio, una stanza scarsamente arredata e illuminata da alcune cupe luci artificiali appese al soffitto, in quel momento immersa in un inquietante silenzio interrotto soltanto dal ticchettio di un orologio, e dal suono ritmico, a malapena udibile, della penna che l'uomo stava picchiettando sulla scrivania.

Cheri mosse qualche passo in giro per la stanza e si fermò accanto ad una finestra, dalla quale si poteva vedere lo spettacolare e terrificante panorama delle vette immerse nei ghiacci perenni. In pochi luoghi al mondo più che da quelle parti si poteva vedere la sconfinata potenza della natura e il terrificante spettacolo di quelle condizioni estreme. La donna doveva ammettere che un simile panorama aveva il suo fascino. Vedere di cosa fosse capace la natura, e compararlo con le conquiste che l'umanità aveva fatto nel corso dei secoli... e che continuava a fare... lei trovava tutto questo molto intrigante. Le confermava la sua fiducia nelle capacità e nella forza dell'umanità e dei Pokemon, che fino a quel momento erano riusciti a sopravvivere in quasi tutte le condizioni in cui si fossero trovati. Annche lì, fuori da quelle finestre, c'erano dei Pokemon che chiamavano casa quelle vette ripide e quelle immense distese di ghiaccio e neve.

"Sei preoccupata, Cheri?" chiese Levi all'improvviso. La donna sbattè gli occhi in un'espressione di stupore, ma fece in modo che non si potessero leggere le emozioni sul suo viso quando si voltò verso il suo superiore. "Non devi esserlo. Henry sa quello che fa. Se sta ritardando nel fornire il suo rapporto, ci dev'essere un motivo comprensibile."

"Pensavo... e se non dovesse arrivarci, un rapporto?" chiese la donna. "Non voglio mettere in dubbio la competenza di Henry, nè la sua fedeltà alla causa. Ma non possiamo essere sicuri al cento per cento che tutto sia andato liscio. Il mondo è grande, e il destino è imprevedibile."

Levi si sfregò il mento, sul quale si vedeva appena un accenno di barba. "E' vero. Non si può escludere. Ma anche se fosse così, non è un elemento insostituibile del nostro progetto." affermò. "Abbiamo già dei piani alternativi da seguire nel caso succeda qualcosa che coinvolga Henry. Ma non credo sarà necessario. La sua chiamata dovrebbe arrivare da un momento all'altro."

Poco dopo che Levi ebbe pronunciato queste parole, come da copione, una finestra si aprì sullo schermo del portatile appoggiato sulla sua scrivania, e il comandante del Team Fusione annuì con approvazione quando vide che in effetti si trattava di una chiamata da parte di Henry. Con un rapido gesto della sua robusta mano, Levi afferrò il mouse e fece clic sull'icona di un telefono nell'angolo più in basso della finestra, e la chiamata si attivò, mostrando a schermo il volto di Henry. Aveva un'aria stanca e un po' provata, come se avesse appena fatto una corsa folle per sottrarsi a qualche calamità, ma i suoi occhi erano ancora colmi di decisione.

"Comandante... Levi..." disse il giovane comandante, cercando di riprendere fiato. Passato un istante, si ricompose e si riavviò i capelli con una mano, in modo da apparire un po' più presentabile. "Qui... qui parla Henry. Scusate... scusate il modo in cui mi presento. Abbiamo... incontrato delle difficoltà impreviste, lì a Geminia."

Levi corrugò la fronte, senza mostrare il minimo segno di empatia nei confronti del suo giovane sottoposto. Per quanto lo riguardava, l'unica cosa importante era che Henry avesse portato a termine la sua missione. "Difficoltà impreviste?" chiese severamente. "Ho bisogno di un rapporto su tali eventi, vice comandante Henry. Di cosa si trattava?"

Henry deglutì sonoramente. Questa era proprio la parte di cui gli seccava di più fare rapporto. "Ecco... temo di doverle comunicare che alcuni allenatori di Pokemon... un gruppo composto per lo più da ragazze un po' più giovani di me... è riuscito ad infiltrarsi nella nostra base, e ha mandato all'aria il nostro dispositivo per rubare energia alla diga di Spumarinia. Tuttavia, siamo riusciti a conservare l'energia che avevamo raccolto fino a quel momento... e ci auguriamo che sia sufficiente per il nostro prossimo obiettivo."

"Bene. E' quello che vedremo presto." disse Cheri con un cenno di assenso. Per quanto la riguardava, un piccolo successo era pur sempre un successo, e anche se forse ci sarebbe voluto più tempo per realizzare i loro scopi, l'importante era fare qualche passo avanti. "Se l'energia che abbiamo accumulato finora ci permetterà di raggiungere l'Adamasfera, allora dovremo considerare questa missione come pienamente riuscita. Raggiungi il solito posto e attendi ulteriori istruzioni. Il capo sarà da te entro breve."

Henri sospirò. Per qualche motivo, anche se si era impegnato così tanto proprio per quello... adesso l'idea di ricevere gli elogi del capo non gli suonava più tanto entusiasmante. "Certo... certamente, signorina Cheri, non mancherò. Spero che... anche voi sarete soddisfatti. Arrivederci."

"A dopo." disse laconico Levi. Henry interruppe la comunicazione, e il robusto comandante del Team Fusione annuì lentamente, per poi dare un'occhiata ad un foglio scarabocchiato che teneva sotto la scrivania. "Hm... sì, per adesso, i risultati che abbiamo ottenuto sono ampiamente entro limiti accettabili. Sarà comunque il caso di fare rapporto e assicurarci che non si verifichino disfunzioni."

"Finora, Henry ha fatto un ottimo lavoro. E' sempre stato motivato a realizzare i nostri scopi, in effetti." affermò Cheri, non senza un briciolo di preoccupazione malgrado il suo aspetto distaccato. "Tuttavi, credo che sarebbe meglio tenerlo d'occhio... e avvisare anche i nostri cosiddetti capi di fare lo stesso."

"Pensi che la sua fedeltà possa essere compromessa, Cheri?" chiese l'uomo, lo sguardo sempre fisso sui suoi documenti.

Cheri alzò le spalle. "Dico soltanto che nonostante tutto, Henry non è molto convinto della sua affiliazione al Team Fusione, e non credo sia molto d'accordo con lo scopo che noi abbiamo... presentato." rispose. "Ho l'impressione che potrebbe rivoltarsi contro di noi, se pensasse che le nostre azioni vanno oltre un certo limite."

"Capisco." affermò Levi con un cenno affermativo. "Allora, tutto quello che dobbiamo fare è trovare l'Adamasfera e la Splendisfera quanto prima. Fino a quel momento, sono convinto che Henry farà quello che vogliamo. Lui vuole mostrarsi utile... se non a noi, almeno alla sua famiglia. In ogni caso, per quanto competente, Henry non è indispensabile."

"No, però possiede delle informazioni che potrebbero compromettere i nostri piani." rispose Cheri. "E' meglio non sottovalutare questo elemento."

Levi si mise a riflettere per qualche istante, poi disse di sì con la testa. "Sì, riconosco che hai ragione. Meglio premunirsi, e stare attenti a quello che succederà." ammise. "La parte finale del nostro piano dovrà essere eseguita praticamente alla perfezione."

Cheri sospirò e guardò nuovamente fuori dalla finestra. Levi aveva ragione, il loro capo non sarebbe stato tenero con loro se avessero fallito proprio quando mancava così poco alla vittoria finale...

Mentre guardava nuovamente in direzione dei picchi innevati e coperti di ghiaccio, Cheri pensò che le circostanze della sua vita la stessero portando in posti veramente assurdi... del resto, era anche comprensibile, dato che il piano a cui stavano partecipando era quanto di più audace ed assurdo avesse mai sentito in vita sua. In fondo, non poteva lamentarsi, visto che si era ficcata in quell'affare di sua volontà...

 

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"Davvero un ottimo lavoro, ragazzi. Non credevo che foste così abili." disse l'Ufficiale Jenny, lo sguardo che passava in rassegna il gruppo di giovanissimi allenatori schierati davanti a lei. Il suo Arcanine abbaiò allegramente e annuì in direzione di Heather e del suo Shelgon. "Grazie a voi, siamo riusciti a venire a capo di questo mistero... anche se ci sono ancora molti elementi poco chiari del piano del Team Fusione, almeno con questo abbiamo fatto dei notevoli passi in avanti. Dovremo interrogare gli agenti che siamo riusciti ad arrestare, e cercare di farci dare qualche delucidazione da loro."

"Volbeat!" Il Volbeat di Shelly svolazzò allegramente attorno alla sua allenatrice e alzò una mano nell'imitazione di un saluto militare... mentre Shelly sospirava e si sfregava la nuca con fare imbarazzato. A volte il suo Volbeat sapeva essere parecchio fuori dalle righe...

"Era il minimo... sono una a cui non piace che qualche malfattore se ne vada in giro a fare quello che vogliono." rispose Heather. Con un gesto sicuro, la piccola domadraghi si riavviò il ricciolino ribelle. "E poi, in un modo o nell'altro, ci siamo ritrovati nel bel mezzo di questo macello, e dobbiamo venirne fuori."

"Non era esattamente quello che mi aspettavo, quando sono andata a prendere Chikorita dal laboratorio del Professor Salicio... ma visto che ormai siamo qui, dobbiamo cercare di andare fino in fondo." disse Chelle accarezzando la sua fedele Bayleef. "E poi, il nostro amico Cato qui presente... ci ha convinto che ne valeva la pena, visto che il premio sarà una battaglia per la Medaglia di Spumarinia!"

Cato ridacchiò imbarazzato. "Certo che hai un modo di dire le cose, Chelle..."

"Shelgon!" affermò il drago-crisalide che accompagnava sempre Heather. Neanche lui vedeva l'ora di mettersi alla prova nella Palestra di Flo.

"Beh, qualunque fosse il loro scopo... se non altro siete riusciti a mandare via quei furfanti dalla nostra bella città! Ci sapete fare, ragazzini!" rispose uno dei minatori che erano stati salvati dal covo del Team Fusione. "Perciò, se aveste mai bisogno di una mano, non esitate a chiedercela. E a questo proposito, credo che vi dobbiamo qualcosa come ricompensa!"

"Certamente..." disse l'Agente Jenny con un sorriso sicuro. La giovane agente si voltò verso uno scaffale vicino e prese qualcosa, per poi presentarle al gruppo di amici. "Ecco a voi! Un po' di fossili che vi potrebbero essere utili nel corso del vostro viaggio di allenamento! Ovviamente, ricordatevi che anche i Pokemon fossili sono esseri viventi e dotati di sentimenticome tutti gli altri, quindi fate in modo di trattarli con rispetto e di cercare di stringere un rapporto equo con loro."

La poliziotta dai capelli azzurri raggiunse i ragazzi sbalorditi e lusingati, e distribuì loro i fossili: Shelly fu la prima a ricevere il suo: un fossile che ricordava la zampa di un insetto che terminava con un lungo artiglio ricurvo, e che la piccola entomologa riconobbe subito come il fossile di un Anorith.

"Wow, Shelly! Ti è capitato proprio il Pokemon fossile più adatto a te!" rispose Heather, mentre riceveva dall'agente Jenny un Fossilpiuma. Cato, Chelle e Percy ricevettero anche loro il loro fossile - rispettivamente, un Helixfossile, un Domofossile e un Fossilscudo. "Ora però si tratta di risvegliarli e di cominciare ad allenarli, immagino... dov'è che avete un laboratorio per i fossili, qui a Tunod?"

"Un laboratorio? Beh, ce n'è uno proprio in una delle città dove dovrete fermarvi per un'altra sfida in Palestra. La città di Costa Nord, dove dovrete affrontare Irene, esperta di Pokemon di tipo Ghiaccio." spiegò l'agente Jenny. Shelgon rabbrividì e si tirò indietro di un passo, un po' spaventato all'idea di dover affrontare una Palestra dedicata all'elemento che per tradizione era opposto ai Pokemon Drago. "E non è certo l'unica attrazione di Costa Nord! E' una delle nostre località sciistiche più rinomate!"

"Sciistiche? Forte, ho sempre desiderato provare a sciare! Chissà se ne avremo l'occasione!" Percy sembrò caricarsi di entusiasmo, e si ripromise di vedere fino in fondo cosa offrisse Costa Nord. Da come ne parlavano, doveva essere un luogo davvero pieno di cose da scoprire...

I minatori ridacchiarono brevemente, prima che il loro leader si rivolgesse a Cato. "Ah, a proposito, ragazzo... tua mamma è la Capopalestra di Spumarinia, vero?" chiese. Il ragazzino distolse immediatamente l'attenzione dal Fossilscudo che si stava rigirando tra le mani e rispose immediatamente.

"Ah! Ehm... certo! Mia mamma è la Capopalestra Flo... ed è stato anche per sua richiesta se siamo qui. Lei è... ehm... responsabile di controllare il buon funzionamento della centrale idroelettrica di Spumarinia."

"Certo, immagino." rispose l'uomo, annuendo con le mani sui fianchi. "Beh, adesso che avete mandato via il Team Fusione, possiamo riprendere i nostri lavori... e dì a tua mamma che la ringraziamo per il suo aiuto! Anche se... beh, credo che avrà il suo bel filo da torcere, davanti a dei giovanotti tanto determinati!"

L'uomo fece un cenno di intesa a Chelle, la cui Bayleef fece volteggiare la foglia sulla fronte e sfoderò un sorriso radioso. "Bay bayleef!"

"Heh... potete scommetterci! Per la mia Bayleef, questa Palestra di tipo Acqua sarà una passeggiata!" si vantò la ragazza dai capelli verdi. "Anche se... beh, non ho comunque intenzione di affidare la mia strategia ad un solo Pokemon! Ci sono alcuni Pokemon del mio gruppo che avrebbero bisogno di sgranchirsi un po'... in particolare il mio Wingull!"

"Buona fortuna con l'allenamento, allora!" rispose uno dei minatori. "Heh... certo che i giovani di oggi ne hanno, di fegato! Questi ragazzi hanno sistemato un branco di malfattori... mentre noi ci siamo solo fatti catturare, potrei aggiungere... e adesso non si tirano indietro all'idea di collezionare tutte le Medaglie di Tunod e partecipare al torneo annuale!"

"Hey, saremo anche giovani, ma abbiamo già le nostre ambizioni! E io e i miei Pokemon... siamo gente che sogna in grande, vero, Bayleef?" rispose prontamente Chelle. Immediatamente, Bayleef cominciò a sferrare fendenti con la foglia sulla sua fronte, producendosi in una serie di acrobazie che concluse con un attacco Profumino, sprigionando una nube di particelle rosa luccicanti.

Heather si avvicinò a Shelly e le mormorò nell'orecchio. "Quella Bayleef è tanto esibizionista quanto la sua allenatrice..." sussurrò.

La bambina dai capelli lavanda strizzò un occhio e storse il naso. "Sssh! Non è carino, Heather!" rispose Shelly, anche se privatamente era d'accordo con la sua migliore amica. Volbeat svolazzò a fianco di Shelly e tenne le braccia incrociate, annuendo con decisione.

"Bene... allora, vi auguro buona fortuna nel vostro incontro con Flo." affermò l'agente Jenny. Il suo Arcanine si sedette fieramente accanto a lei e annuì in direzione di Cato, che prese un breve respiro e disse di sì con la testa. Come figlio della Capopalestra, faceva indubbiamente il tifo per sua mamma, ma d'altra parte sperava che Heather e i suoi compagni dessero prova di sè e si conquistassero la loro Medaglia. Sicuramente, anche se avevano fatto un grosso favore a Spumarinia, Flo non era tipo da regalare loro la Medaglia senza che avessero dato prova di sè.

Una cosa era certa, pensò tra sè Cato, mentre guardava Chelle e Bayleef che facevano mostra del loro Fossile a Percy e a Quilava: non voleva perdersi questo scontro!

 

oooooooooo

 

"Sigh... non è andata molto bene, vero?" sospirò Jessie. I tre imbranati criminali, accompagnati ovviamente dai riluttanti Butch e Cassidy, si erano accampati nella foresta vicino a Geminia, nel tentativo di riorganizzarsi e pensare ad un altro piano. "Non abbiamo ancora scoperto nulla che ci possa essere utile sul Team Fusione, e non sappiamo neanche cosa vogliano e chi sia il loro capo... accidenti, e come se non bastasse abbiamo quella specie di orsacchiotto di peluche gigante che ci corre dietro!"

"Beh, guarda il lato positivo, Jessie... almeno si è affezionato a noi, e con la sua forza, quel Pokemon ci dà una mano. Sai che seccatura se cercasse di ostacolarci? Non credo che qualcuno dei nostri Pokemon sia in grado di tenergli testa." rispose Meowth. Ora che le acque si erano calmate, il felino parlante era in grado di pensare più lucidamente, e stava già facendosi venire qualche idea su come sfruttare a loro vantaggio gli inaspettati interventi di quel Pokemon dalla forza spropositata.

"A parte Mimikyu." disse Butch alzando le spalle.

Il Pokemon felino rabbrividì, i suoi occhi si spalancarono in una comica espressione di orrore, e la sua pelliccia si drizzò sulla schiena. "Ehm... sì... a parte Mimikyu, in effetti... ma se fosse possibile, vorrei tenermi quanto più lontano possibile da quello spauracchio!" esclamò Meowth. "Ad ogni modo... se riuscissimo a convincere quel Pokemon... Bewear, se non sbaglio... a darci una mano, allora saremmo a cavallo. Non credo che siano molti, gli allenatori di Tunod che possano affrontare un Pokemon così forte. E abbiamo un vantaggio dalla nostra parte: Bewear si è già affezionato a noi, quindi non dovrebbe volerci troppo per convincerlo."

"Sì, ammetto che è una buona idea..." rispose James... per poi rabbrividire all'idea di cosa avrebbe potuto comportare farsi accompagnare da quella specie di peluche gigante un po' troppo affettuoso. "Ma... ehm... ecco... cosa succede se all'improvviso decide di abbracciarci o di coccolarci nel bel mezzo di una lotta di Pokemon? Avete idea di quanto sia forte quel Bewear, vero?"

"Non... non c'è bisogno di ricordarcelo..." rispose Jessie. La giovane donna deglutì nervosamente e cercò di pensare ad altro. "Ma... immagino che se questo vuol dire avere dalla nostra parte un Pokemon così forte, qualche seccatura ce la possiamo anche sobbarcare."

"Fai bene a chiamarla seccatura, perchè se non ci stiamo attenti, quel colosso ci fa secchi!" commentò Cassidy.

Meowth si schiarì la voce e richiamò l'attenzione su di sè. "Ehm... comunque, adesso se non altro la nostra strategia è chiara. Prima di fare qualsiasi altra mossa, cerchiamo di convincere quel gigante che accompagnarci è conveniente sia per lui che per noi. Ci farrà da guardia del corpo... e ci difenderà da tutti i guastafeste che cercheranno di ostacolarci! Se volete la mia, credo che una volta che Bewear sarà con noi, sarà tutto in discesa!"

Anche Butch e Cassidy dovettero ammettere che l'idea era buona... e in effetti, Cassidy doveva ammettere che provava un po' di invidia per il fatto che era stato Meowth a pensarci per primo e non lei. Chissà, forse se fosse riuscita ad assumersi un po' di merito per quell'idea, avrebbe fatto anche lei la suafigura di fronte al capo...

"Sì, ammetto che sarebbe una buona idea, e che quel Bewear sarebbe un alleato prezioso." riconobbe la bionda. "Tutto sta ad incontrarlo nel momento giusto e nel riuscire a parlargli prima che ci trasformi in tante polpette con i suoi abbracci..."

Meowth ghignò e incrociò le braccia davanti a sè, sicuro di avere pronta una soluzione. "Ooooh, lasciate fare a me! Il vostro Meowth ne sa una più del diavolo!" affermò. "Sappiamo già che Bewear viene a darci una mano quando stiamo per essere mandati in orbita, vero? Bene, allora... sarà proprio così che lo attireremo!"

"Ho come l'impressione che non sarà nè semplice... nè tantomeno indolore..." commentò James, evidentemente inquieto.

"Weezing..." disse rassegnato il suo Pokemon fluttuante.

 

oooooooooo

 

"Ottimo lavoro, ragazzi... direi che la nostra diga opera nuovamente al massimo dell'efficienza!"

Un breve coro di esclamazioni di gioia accolse le parole di Flo non appena gli operatori ebbero dato la conferma che, senza il Team Fusione e i suoi marchingegni a dare fastidio, la diga di Spumarinia aveva ripreso a funzionare correttamente, e il flusso di energia elettrica verso la città era tornato alla normalità. "Ottimo! Ora anche questa città potrà dormire sonni un po' più tranquilli!" esclamò Heather. "Però ancora non siamo sicuri di cosa voglia fare il Team Fusione, chi siano i capi, e perchè gli servisse l'energia che prelevavano da qui."

"E' vero... non possiamo ancora cantare vittoria, prima di capire esattamente quali siano i loro piani." affermò Cato. "Hai saputo qualcosa dalla Lega Pokemon di Tunod, mamma? Non ti hanno detto qualcosa?"

La donna in costume alzò le spalle con espressione di nonchalance. "Non sono stati molto loquaci. So per certo che il signor Nerone sta indagando, e ha potuto ipotizzare che il Team Fusione sta cercando le tre sfere legate ai tre Pokemon Drago della creazione del continente di Sinnoh. Ma cosa esattamente vogliano fare con quelle sfere... non ci è ancora dato saperlo." rispose. "Comunque, hanno intenzione di continuare le ricerche... e in effetti, quello che è accaduto nei pressi delle Paludi Granita diversi giorni fa ha dato a molti di che pensare."

Heather sospirò nervosamente. In effetti, avrebbe avuto voglia di raccontare quello che era successo a lei e a Shelly, le strane creature che aveva visto, e quel mondo parallelo che avevano brevemente visitato alla ricerca di quel Mudkip. Ma non era sicura di come avrebbe reagito Flo. Probabilmente avrebbe pensato che Heather aveva un po' troppa fantasia.

"Cercheremo di tenere d'occhio il Team Fusione." continuò Percy, accarezzando sulla testa il suo Quilava. Il Pokemon di Fuoco si accoccolò sul fianco del suo allenatore e poi disse di sì in direzione di Flo. "Anche se lei ci dice che la Lega di Tunod se ne occuperà, vorremmo comunque dare una mano."

"E sono sicura che il vostro aiuto sarà molto apprezzato." affermò Flo con un sorriso accomodante. "Detto questo... per adesso il problema della diga è stato sistemato."

Alla postazione computerizzata soltanto qualche metro più in là, un tecnico tirò una leva verso di sè, poi premette alcuni pulsanti su una tastiera e fece illuminare uno schermo davanti a sè. Dalla sua posizione, Heather vide un grafico che lei immaginò essere lo schema della diga, e vide che diverse barre cominciavano a muoversi sullo schermo. Considerato quello che Flo stava dicendo, evidentemente voleva dire che la centrale idroelettrica stava tornando al massimo della sua efficienza.

"Com'è il flusso di energia? Non ci sono altre anomalie?" chiese uno scienziato in camice bianco.

Il tecnico fece un cenno affermativo con la testa. "Nessuna anomalia, signore! L'emissione e la produzione di energia stanno tornando ai valori normali." rispose.

"Bene... direi quindi che questo problema è risolto!" rispose Flo con un sorriso soddisfatto. Raggiunse Cato e gli arruffò affettuosamente i capelli, con grande imbarazzo del giovane allenatore! "E grazie anche a te, tesoro! Hai fatto anche tu la tua parte!"

"Awww, mamma! Ma è proprio necessario trattarmi come se fossi un bambino di sei anni?" si lamentò Cato con una comica espressione imbarazzata, mentre Shelly ridacchiava tra i denti, ed Heather e Chelle avevano già rinunciato a trattenere gli sghignazzi!

Flo fece una breve risatina che la fece sembrare più giovane di quanto non fosse. "Awww, non sentirti imbarazzato!" disse la giovane madre, arruffandogli i capelli al punto tale che sembrava quasi che si fosse alzato dal lato solo in quel momento! Cato indietreggiò e cercò di sistemarsi i capelli, mentre Flo faceva una breve risata. "Lo sai che per me sarai sempre il mio cucciolo!"

"Mamma..." si lamentò Cato, diventando completamente rosso mentre i suoi quattro compagni e i loroPokemon si sbellicavano dalle risate!

"Hahahahaaa! La signora Flo ha usato Coccola! E' superefficace!" scherzò Chelle. "Hey, Heather, potresti usarla come strategia la prossima volta che tu e Cato vi affronterete!"

Nonostante Heather cercasse di mostrarsi seria e concentrata, neanche lei riuscì a resistere alla comicità di quel momento. "Heheheheee... me ne ricorderò! Sono sicura che questa volta vincerò io! E' una mossa vincente contro di lui!"

"Heather... hehehee... non dovresti... heheheee... prendere in giro il povero Cato..." Shelly cercò di redarguire la sua amica, ma l'effetto fu rovinato dal fatto che anche lei stava ridendo della battuta.

"Volbeat beat beat!" esclamò Volbeat.

Dopo qualche secondo, Flo si schiarì la voce e riprese il discorso. "Bene... ora che questo problema è risolto, credo che possiamo anche fissare una data per il nostro incontro in Palestra." disse, facendosi più seria. "IMmagino che voi sappiate già qual è la mia specialità, quindi non è il caso di perdere tempo a reiterarvela. Allora... quanto tempo pensate vi serva per prepare le vostre squadre?"

I ragazzi si consultarono brevemente, ritirandosi in un angolino per discutere... e finalmente Heather diede la risposta sulla quale si erano accordati. "Tra una settimana dovrebbe andare bene, signorina Flo!" rispose la bambina dai capelli fucsia. "Useremo questa settimana per prepararci, e quando ci incontreremo... vedrà che la lasceremo senza parole!"

"Ooooh, per essere così piccola sei molto sicura di te!" affermò Flo con un sorriso arguto. "Bene, bene... vedremo se saprai essere all'altezza delle tue parole! E sappi che io non faccio sconti! Per adesso... buon allenamento! E presentatevi alla mia Palestra il giorno stabilito, altrimenti... hehehee... altrimenti vi troverò! E vi metterò in un mare di guai!"

L'espressione di Flo si fece minacciosa... e un'aura di fiamme rosse si accese attorno al suo corpo, che era diventato completamente nero come se fosse stato composto di ombre, con l'unica eccezione degli occhi e della bocca sollevata in un ghigno! Alcuni Gastly svolazzarono brevemente attorno a lei e fecero delle facce minacciose prima di svanire nel nulla...

"Ehm... ho come l'impressione che sia meglio ascoltare quello che dice la signorina Flo..." affermò Shelly con una risatina nervosa. Il suo Volbeat si era già nascosto dietro di lei, sfregando tra loro le antenne in un'espressione di comico terrore!

"Quando mia mamma decide qualcosa... è meglio non contraddirla..." commentò Cato, mentre un grosso gocciolone di sudore gli scendeva dalla testa!       

 

oooooooooo

Un paio di giorni dopo, sulla spiaggia di Spumarinia...

"Win, wingull!" Con uno stridio acuto, il Wingull di Chelle si librò in cielo ed eseguì uno spettacolare avvitamento, poi si lanciò in picchiata e sferrò una raffica di colpi con le ali. L'assalto fu rapido e preciso, al punto che dalla spiaggia si levò una nube di sabbia che fluttuò brevemente tutt'attorno per qualche secondo prima di posarsi sul terreno. Poi, Wingull eseguì un attacco Agilità, sfrecciando rasoterra ad alta velocità per poi usare un attacco Tornado, avvolgendosi in un vortice di energia per poi scagliarlo verso il mare, dove si esaurì dopo aver percorso circa una decina di metri.

"Wow, bel colpo, Wingull!" esclamò Chelle, mentre raggiungeva in corsa il suo Pokemon Acqua/Volante. Bayleef teneva il passo dietro di lei, godendosi la giornata di sole e partecipando quanto più poteva all'allenamento del suo nuovo compagno di squadra. "ADesso però vediamo se riesci a schivare bene! Bayleef, sai cosa fare!"

"Leef!" La Pokemon d'Erba saltò quanto più in alto possibile e sferrò un fendente con la sua foglia, scagliando contro Wingull una raffica di foglie affilate che si diressero contro il Pokemon Gabbiano come uno sciame di vespe arrabbiate. Per fortuna, Wingull reagì con prontezza: con un rapido frullo di ali, Wingull eseguì un attacco Raffica che disperse le Foglielama e proseguì verso Bayleef. Quest'ultima balzò prontamente di lato all'ultimo momento e riuscì ad evitare il fendente di vento, che scavò una piccola buca nella sabbia. Poi, Wingull scese di quota e si posò sulla spalla di Chelle, che si congratulò con lui grattandolo sulla testa.

"Bel colpo, Wingull! Ma piuttosto che sulla potenza dei colpi, credo che dovremo concentrarci sull'evasione. Credo che come Pokemon tu sia molto più portato per evitare i colpi e rispondere al momento giusto, piuttosto che sferrare un attacco poderoso." spiegò Chelle. Bayleef raggiunse la sua allenatrice e fece un cenno con la testa, come per confermare quello che la sua allenatrice stava dicendo.

Il gabbiano bianco mosse il becco su e giù per dire che aveva capito... mentre poco più in là, anche Heather, Shelly, Percy e i loro Pokemon continuavano con i loro allenamenti. La piccola entomologa, in particolare, stava cercando di lavorare assieme al suo Wimpod per migliorare la sua resistenza ed ovviare al problema della sua paura, ma i risultati... non erano esattamente il massimo.

"Wi wimpooood!" esclamò il piccolo Pokemon isopode, per poi guizzare rapidamente dietro di lei non appena Skorupi l'aveva sfiorato con un attacco Missilspillo. Shelly guardò imbarazzata il Pokemon scorpione, che aprì le chele e scosse la testa come per dire che aveva cercato di trattenersi il più possibile...

"Rupi..."

"Va tutto bene, Skorupi... so che hai fatto quello che potevi." Shelly rassicurò Skorupi, poi si chinò verso Wimpod per rassicurarlo. "Hey, tutto... tutto a posto, Wimpod? Non ti sei fatto male, vero?"

"Pod..." affermò Wimpod, mentre muoveva le antenne con espressione imbarazzata. Non avrebbe voluto farsi vedere impaurito dalla sua allenatrice, ma era qualcosa di più forte di lui... come tutti quelli della sua specie, davanti ad un pericolo emergeva quella voce, quell'istinto primordiale che lo spingeva con tutte le sue forze a mettersi al sicuro. E non riusciva ad opporsi ai suoi istinti più basilari, non importa quanto cercasse di restare fermo e combattere.

"Ho l'impressione che ci vorrà un bel po' più di allenamento per fare di Wimpod un Pokemon da battaglia..." commentò Cato. Il ragazzo più grande si alzò dalla panchina dalla quale stava osservando gli allenamenti e si avvicinò al gruppo di Heather. "Forse... dovresti farlo abituare alle battaglie in maniera un po' più... graduale."

"E come può fare Shelly?" chiese Heather con un sospiro rabbioso. Il suo Vibrava emerse di colpo dal terreno sabbioso, mentre Noivern atterrava con un frullo d'ali, sollevando una nube di sabbia. "Credo che stia già cercando di far abituare Wimpod alle battaglie man mano... non capisco cos'altro doveva fare Skorupi per dare a Wimpod una possibilità!"

Cato si rese conto di non aver scelto bene le parole. Con un'espressione imbarazzata, il giovane storse il naso e si sfregò il mento, cercando di pensare a come avrebbe potuto rendere più chiari i concetti che voleva esprimere. "Ecco... non è proprio questo quello che volevo dire. Semplicemente, Wimpod è spaventato all'idea stessa di trovarsi in una battaglia, e il fatto che si stia allenando con un suo amico... non lo rassicura. Ricorda, questi Pokemon sono conosciuti per il loro carattere pauroso." affermò, spiegando cosa secondo lui fosse necessario modificare. "Perchè invece non provi a farlo allenare contro un... sacco di allenamento, per così dire? Qualcosa che non possa contrattaccarlo, in modo che Wimpod non si senta minacciato in alcun modo e possa... farsi le ossa."

"Tu dici?" si chiese Shelly. "Hmm... va bene, immagino che a questo punto, tanto valga tentare. Wimpod... forse è meglio se iniziamo con un allenamento un po' più tranquillo, giusto?"

"Pooood..." Il buffo crostaceo agitò le zampette e annuì, anche se era chiaramente un po' imbarazzato per il fatto che stava costringendo la sua allenatrice ad adattarsi ai suoi problemi. Si ripromise che avrebbe dovuto darsi ancora di più da fare, per cercare almeno di evolvere quanto prima e poter ripagare Shelly per la sua gentilezza.

"Okay... allora cercherò di procurarmi qualcosa che possa andare bene per gli allenamenti di Wimpod." disse Heather, per poi tergersi il sudore dalla fronte con il dorso della mano. "Piuttosto... state già pensando a quali Pokemon mandare in campo contro Flo? E' una Capopalestra di tipo Acqua, ma... è un tipo molto versatile, quindi temo che sapere questo non ci dia esattamente una mano."

Cato ridacchiò brevemente. "E se pensate che vi renderò le cose facili dicendo che Pokemon userà mia madre... temo di dovervi deludere."

"Ehm... grazie, Cato, ma non avevamo comunque intenzione di chiedertelo. Se dobbiamo gudagnarci una Medaglia, vorremmo farlo nella maniera corretta!" commentò Heather.

"E' per questo che io e Wingull ci stiamo allenando. Wingull potrà resistere agli attacchi del suo stesso tipo e contrattaccare con la sua velocità e con colpi di tipo Volante." disse Chelle. "E poi, ho sempre con me la mia cara Bayleef! Credo di essere abbastanza ben premunita per questo scontro... ma per non fare torti a nessuno, addestrerò anche gli altri miei Pokemon."

"Per me invece... la situazione è un po' brutta..." affermò Percy, mentre gettava un'occhiata a Quilava e Sandslash. "Due dei miei Pokemon sono poco adatti ad una Palestra di tipo Acqua. Furret e Marshtomp potrebbero certamente fare di meglio, ma... non ho un Pokemon con delle mosse superefficaci."

"Capisco... in effetti, questo potrebbe essere un problema." disse Chelle, facendosi più seria mentre si sfregava il mento. "Tutto quello che ti posso dire è che... forse ti conviene approfittare di questi momenti per cominciare ad addestrare un Pokemon che sia in grado di affrontare i Pokemon d'Acqua di Flo. E faresti meglio a fare in fretta... non hai molto tempo, dopotutto."

Percy disse rapidamente di sì con la testa, cercando di pensare a quali Pokemon si potessero trovare nelle acque circostanti Spumarinia. Aveva dato un'occhiata ad alcune guide, e sapeva che da quelle parti si potevano trovare dei Pokemon interessanti... ma sperava che ci sarebbe stato il tempo di catturarne uno e di addestrarlo a dovere prima della sfida in Palestra. Si rimproverò di non averci pensato prima... ma a quel punto, la cosa migliore da fare era cercare di rimediare come poteva.

"Okay... allora, ragazzi, io provo a dare un'occhiata in giro." affermò infine Percy, dopo essersi fatto un'idea di che tipo di Pokemon potesse essergli utile in questo frangente. "Voi continuate pure ad allenarvi... e io vi raggiungerò non appena avrò finito. Quilava, Sandslash... potete venire? Credo che avrò bisogno del vostro aiuto."

"Slash!" affermò il Pokemon simile ad un pangolino. Il fatto di essere evoluto diventato più forte aveva acuito il suo già notevole desiderio di combattere e dare prova di sè. I ragazzi salutarono il loro compagno, sperando che riuscisse a trovare un Pokemon interessante... ed Heather avanzò una proposta ai suoi compagni, in modo da rendere le cose più facili al ragazzo.

"Cato... so che non possiamo esattamente chiederti favori..." disse la piccola domadraghi. "Ma... se è possibile chiedere a tua mamma se può affrontare prima me e Shelly, in modo da dare a Cato un po' più di tempo per allenare i suoi Pokemon..."

"Ecco... te ne saremmo molto grate!" concluse Shelly.

Il ragazzo sembrò pensarci su un momento, ma lo faceva più che altro per prenderle un po' in giro e tenerle sulle spine. "Hmm... sarebbe contrario ai miei principi come allenatore e figlio di una Capopalestra, tuttavia... immagino che, dal momento che il vostro aiuto è stato fondamentale per vincere il Team Fusione a Geminia, credo che almeno per voi posso fare un'eccezione!" affermò, per poi ridere brevemente. "E va bene. Credo che si possa fare. Ovviamente, questo vuol dire che il vostro amichetto dovrà essere in piena forma, quando si presenterà per la sfida. Mia mamma non fa sconti in una battaglia di Pokemon!"

"Grazie, Cato!" rispose Heather con gratitudine, e il suo Vibrava spiegò le ali maestosamente. "Credo proprio che Percy saprà fare buon uso del tempo che gli concederete."

 

oooooooooo

 

Furret si lanciò agilmente tra gli scogli e corse a zig-zag, sollevando due baffi d'acqua attorno a sè mentre si divertiva a scattare sulla battigia. Il veloce Pokemon furetto rotolò su un fianco e si produsse in un Ricciolscudo seguito rapidamente da un Rotolamento, trasformandosi in una palla che sfrecciò sul pelo dell'acqua per qualche istante... prima che il suo momento si esaurisse, e il Pokemon finì faccia a terra in acqua! Con la pelliccia grondante, Furret tornò sulla spiaggia, dove Percy lo stava aspettando con espressione vagamente esasperata, come se volesse chiedergli cosa esattamente avesse in mente.

"So che l'attacco Rotolamento può essere molto utile, Furret. Soprattutto se lo usi assieme a Ricciolscudo. Ma non credo che possa essere usato per galleggiare sull'acqua tanto a lungo." commentò il ragazzino dai capelli neri e rossi. "Penso invece che faresti meglio ad affidarti alla velocità e alla prontezza di riflessi per affrontare i Pokemon di Flo. E comunque... cerchiamo di trovare un Pokemon che possa aiutarci contro di lei, da queste parti. Furret, pensi di vedere qualcosa di particolare?"

"Fuuuurret..." rispose il buffo Pokemon furetto, scuotendo la testa dispiaciuto. Percy alzò le spalle per dirgli di non farsene un problema, poi continuò a guardarsi attorno, alla ricerca di qualcosa di interessante. Detto questo, doveva ammettere che quello non era esattamente il posto più indicato per andare a caccia di Pokemon selvatici. Dopotutto, non erano stati loro gli unici a pensare di andare a fare un giro in spiaggia... e poco più lontano, una distesa di bagnanti e villeggiatori si stava godendo la giornata di sole, distesi sui lettini o tra le onde. Bambini, ragazzi e adulti che chiaramente stavano facendo un gran chiasso. Percy non poteva certo dare torto ai Pokemon di quel luogo se non volevo farsi disturbare da quella confusione.

"Credo... che sia meglio andare a cercare da un'altra parte, amico mio." disse il ragazzo, mentre andava a recuperare il suo Furret, che cercava in qualche modo di ripulirsi la pelliccia dalla salsedine. Percy lo raccolse e lo asciugò come poteva, poi i due compagni si diressero verso una zona un po' più isolata della costa - una spiaggetta sassosa dove le alghe avevano formato una sorta di tappetino erboso tra la terra e il mare. Non era certo un posto che attirava i turisti quanto una soffice spiaggia erbosa, quindi Percy sperò che avrebbe avuto miglior fortuna nel cercare nuovi Pokemon.

"Okay... Furret, resta vicino a me." disse Percy. "Adesso proviamo a fare un po' di allenamento... e credo che sia il caso di chiamare anche Sandslash. So che essendo un tipo Terra non è una buona idea chiamarlo a combattere contro dei Pokemon Acqua, ma... chissà, forse possiamo pensare a qualche idea interessante!"

"Furret?" chiese Furret, curioso di sapere a cosa stesse pensando il suo allenatore. Percy prese una Pokeball e la aprì, facendo uscire il bellicoso Pokemon pangolino, che sferrò un paio di colpi davanti a sè con i suoi artigli e restò in attesa. Il ragazzo riusciva quasi a percepire l'eccitazione che proveniva da Sandslash, e non poteva certo dargli torto. Avrebbe potuto essere un'occasione per mostrare al suo allenatore la sua abilità e la forza che gli era venuta dall'evoluzione.

Quello, e c'era anche la prospettiva di uno scontro impegnativo.

"Sandslash!" esclamò Sandslash, in piedi sulle zampe posteriori con gli artigli conserti sul petto.

Percy annuì, contento di vedere che i suoi Pokemon erano in forma. "Okay, ragazzi... credo proprio che ci sarà da darsi da fare. Adesso... avrei bisogno di cercare un Pokemon che si possa unire al nostro gruppo per lo scontro con Flo. Vi lascio qui per un po' ad allenarvi... ma cercare di non strafare e di non farvi male, okay? Io torno tra... un quarto d'ora, al massimo."

"Slash?" chiese Sandslash. Gli stava venendo il sospetto - peraltro, completamente corretto - che Percy stesse cercando di catturare qualche altro Pokemon, e per quanto da una parte comprendesse le motivazioni del suo allenatore, dall'altra non poteva fare a meno di sentirsi un po' messo da parte, proprio adesso che era finalmente diventato più forte. Il Pokemon pangolino si ripromise di impegnarsi quanto più possibile e rendersi utile durante la sfida con Flo.

I due Pokemon si misero l'uno davanti all'altro e cominciarono a fare degli esercizi di riscaldamento, e il loro allenatore fece un cenno affermativo con la testa per poi incamminarsi lungo la costa, in direzione degli scogli che si estendevano verso il mare aperto. Il giovane allenatore era come sempre accompagnato dal suo Quilava, che si guardava attorno e di tanto in tanto prendeva un bel respiro per riempirsi i polmoni dell'aria profumata di salsedine. Il Pokemon Fuoco fiutò attorno a sè, alla ricerca dell'odore di un Pokemon che potesse essere interessante... ma gli odori che sentiva non gli erano familiari, e il Pokemon furetto rimase indeciso. Forse era meglio seguire il suo allenatore ed affidarsi alla sua esperienza.

"Vediamo un po'... che Pokemon d'Acqua vivono nel mare di Spumarinia?" si chiese il ragazzo dai capelli bicolore, per poi consultare il suo Pokedex. Sullo schermo apparvero immediatamente le immagini di diversi Pokemon, ma i primi che vide erano davvero comuni e poco interessanti. Tentacool, Goldeen, Shellder...

Un momento, e quello che cos'era?

Mantyke... un Pokemon abbastanza interessante e molto resistente agli attacchi speciali. A condizione che non fossero attacchi di tipo Elettro.

Qwilfish... un Pokemon di tipo Acqua/Veleno specializzato nel seminare trappole sul campo di battaglia.

E poi, c'erano altri Pokemon che potevano essere delle buone aggiunte alla sua squadra... ma al momento non riusciva a sceglierne uno in particolare. L'idea era di trovarne uno che fosse in grado di resistere bene agli attacchi dei Pokemon d'Acqua di Flo, e che avesse anche qualche opzione per sferrare degli attacchi seri.

"Quilava?" esclamò all'improvviso Quilava, notando che c'era qualcosa dietro gli scogli più vicini. Un movimento improvviso attirò ulteriormente la sua attenzione, e il Pokemon di Fuoco fece un cenno al suo allenatore e gli indicò lo scoglio più vicino.

"Hm? Che succede, Quilava?" chiese il ragazzo, distogliendo la sua attenzione dal Pokedex. Si accorse subito che qualcosa si stava muovendo dietro le formazioni rocciose, e si incamminò verso gli scogli, mentre Quilava si acquattava sul terreno sabbioso e si preparava nel caso ci fosse stato qualche pericolo. "C'è... qualcosa là dietro, dici? Stai attento, potrebbe essere qualsiasi cosa."

Quilava disse di sì con la testa, e il ragazzo si fermò ad appena un paio di metri dagli scogli, abbastanza da poter dare un'occhiata senza esporsi ad eccessivi rischi. Girò attorno alla roccia con circospezione... e rimase stupito quando vide che dietro di essa stava cercando di nascondersi uno strano Pokemon, simile ad un pesce rotondo lungo circa mezzo metro, tutto coperto di squame azzurre, e con quelle che sembravano essere due lunghe antenne luminose sopra la testa. I suoi occhi erano relativamente grandi, di colore giallo e le pupille a forma di croce... e guardandolo un po' meglio, Percy si accorse con stupore che quelle che sembravano due antenne erano in realtà un paio di code che terminavano ciascuna con un vistoso organo luminoso, simile a quello di una rana pescatrice. L'espressione dello strano Pokemon pesce era di insicurezza e spavento, mentre alzava lo sguardo verso Percy.

"Un... un Pokemon che non ho mai visto prima..." sussurrò il ragazzo, allarmato per la salute del Pokemon. La creaturina non sembrava passarsela troppo bene, e il giovane allenatore diede un'occhiata al suo Pokedex per avere dei chiarimenti.

"Chinchou, il Pokemon Pescatore. Tipo Acqua/Elettro. Chinchou libera una carica elettrica positiva e negativa dalle due antenne per intontire la preda. Il Pokémon usa le sue luci elettriche per scambiare segnali coi suoi simili. Le due antenne di Chinchou contengono cellule che generano un'elettricità incredibile, tanto forte da farlo vibrare tutto."

"Beh... questo sì che è un Pokemon che non si vede spesso. Credevo che i Chinchou fossero rari, da queste parti." disse Percy. Si avvicinò al pesciolino elettrico, stando bene attento a non entrare in acqua - il Chinchou avrebbe potuto benissimo sfruttare l'elevata conducibilità dell'acqua per dargli una scossa - e lo guardò con circospezione. Da quella distanza, il Pokemon Acqua/Elettro non dava l'impressione di essere ferito, soltanto esausto, e Percy si chiese quanto a lungo doveva aver nuotato per stancarsi fino a quel punto.

Dopo alcuni minuti passati a riprendere fiato, Chinchou tirò finalmente un sospiro di sollievo e si guardò attorno. La prima cosa che vide fu la spiagga rocciosa davanti a sè, e questo sembrò rassicurarlo in qualche modo. Tuttavia, il fatto che subito dopo si accorse di Percy e Quilava in piedi vicino alla battigia gli fece sospettare di essere di nuovo in pericolo... e mentre il ragazzo dai capelli bicolore alzava una mano per salutarlo, Chinchou drizzò le sue code elettrificate e le puntò contro lui e Quilava. Immediatamente, il Pokemon di Fuoco drizzò la pelliccia in un atteggiamento di minaccia, e Percy alzò le mani davanti a sè per dire che non aveva intenzione di fargli del male.

"Va... va tutto bene, Chinchou!" disse Percy, con un sorriso un po' nervoso. "Ti avevamo visto su quello scoglio, e abbiamo pensato che fossi in difficoltà. Che... che sta succedendo?"

Il pesce elettrico non rispose subito, sospettoso com'era, e in Quilava si rafforzò l'ipotesi che Chinchou fosse sfuggito a qualche grave pericolo. Si chiese cosa avesse spinto quel piccolo Pokemon a fare un viaggio così lungo e difficile...

Finalmente, Chinchou sembrò decidere che non aveva nulla da perdere a fidarsi di Percy e Quilava, e diede la sua risposta. "Chin... chinchou! Chou..."

"Quil?" chiese Quilava, i ciuffi di pelliccia che si drizzavano come le fiamme di una torcia in miniatura. Quando Percy guardò incuriosito in direzione del suo starter, Quilava corrugò la fronte e gli riferì quello che aveva detto il Pokemon Acqua/Elettro. "Qui qui quilava!"

Percy sbattè gli occhi con evidente preoccupazione. "Come dici, Quilava? Un'infestazione?"                                        

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Questo capitolo è un po' più breve degli altri, e me ne dispiace. Sinceramente, non sono riuscito a farlo durare più a lungo. Sono convinto che il prossimo sarà più lungo, visto che i nostri dovranno scoprire cosa intende quel Chinchou quando parla di un'infestazione... Farò del mio meglio per scrivere il prossimo capitolo il prima possibile, senza trascurare le storie che ho già in corso.

A presto, e se potete, scrivetemi una recensione! :)

 

 

 

 

 

 

 

  
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