Dean, Sam e i ragazzi si trovavano in una casa che di lì a poco sarebbe esplosa, dovevano scappare, fare in fretta, ma l’agente dei servizi segreti che era venuto a dare loro la caccia, Vergil Mahone, non era a conoscenza della tragedia che sarebbe scoppiata letteralmente di lì a poco.

“Spostati. Voglio solo Polinsky. Mi interessa solo lui al momento, non avrò pace finchè non glielo avrò fatta pagare!”
" Non capisci? Lascia perdere Polinsky! Devi andartene via da qui subito!"

 “Dov’è quello sporco vigliacco di Polinsky? Ho un conto in sospeso con lui.” diceva invece Mahone guardandosi intorno.

“Non pensare a Polinsky..questa casa...”
“Alan…se non vieni subito, ti sbatto fuori a calci!! “ era la voce di Dean dal piano terra.
Vergil sorrise, guardando Alan in faccia.

“Che diavolo di problema hai, Scoffield? Vuoi morire?? Non sei tu il mio bersaglio ma se insisti..” disse puntandogli la pistola contro.
“Sei un idiota, questo posto sta per esplodere. C’è una bomba e se resti qui, farai una brutta fine.” Disse Alan.
Vergil lo guardò stralunato.

“Commovente. Non riesci proprio ad inventarti di meglio?  Tu e i tuoi amici vi sentite in trappola? Ora visto che ci tieni tanto a stare qui con me, diventerai il mio ostaggio. Cammina lentamente verso di me e molla la pistola."

Alan digrignò i denti e esplose di rabbia.

“MALEDIZIONE, HO FINITO CON LE BUONE MANIERE!” Lo prese per il colletto e lo fece volare fuori dalla finestra aperta al primo piano. Mahone fece un volo altissimo e andò a scontrarsi contro il materassone che avevano messo come atterraggio. Il contraccolpo lo fece volare di nuovo contro l'erba. Dopo aver fatto volare Mahone, Alan si buttò a sua volta sul materasso e anche lui cadde ruzzoloni a terra. Una volta averlo sgonfiato e reso tascabile, Steve prese per mano Alan, prima che potessero correre via però., Bruce diede una sculacciata al ragazzo, quindi scapparono.

Vergil sdraiato sull’erba del giardino, guardò la casa esplodere a bocca aperta.
“Hai bisogno di aiuto, Vergil?” gli disse un ometto nano con gli occhiali e un sorriso inquietante.

“Stammi lontano!!” disse subito lui alzandosi. “Sto bene.”
Possibile che quel ragazzo…abbia voluto salvarmi? Perché?