Film > Captain America
Ricorda la storia  |       
Autore: Rosette_Carillon    16/07/2021    1 recensioni
[SPOILER Black Widow]
Marta lavora ancora per lo S.H.I.E.L.D, e vive nella New Avengers Facility. Perché, si sa, gli Avengers possono salvare il mondo ma, quando si tratta di gestire le proprie vite, non sono poi così efficienti.
La Vedova Nera ne è un chiaro esempio.
[Captain America, Knives Out, Black Widow]
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Natasha Romanoff, Steve Rogers
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Black and white photos'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo 1
Biancaneve
 
 
 
 






 
 
 
 
 
 
Tony Stark, da quando è diventato padre, è cambiato.
È un fatto ovvio, eppure Natasha fatica ancora a riconoscere l’Iron Man che ha conosciuto anni prima nell’uomo che ha davanti adesso.
L’uomo ha trascorso giorni chino sul suo tavolo da laboratorio, fra calcoli e programmi, per creare una nuova intelligenza artificiale.
Il risultato è stata D.A.N.A. Daughter, artificial, nanny, assistant.*
Pepper ha subito messo in chiaro che sarà lei in prima persona a occuparsi della crescita della bambina, e vuole -pretende- che Tony sia presente.
Dal canto suo, l’uomo ha già deciso che sarà il miglior padre dell’anno. Anzi, del secolo. A Morgan non mancherà mai l’amore di una famiglia. Lui sarà un padre perfetto.
Sarà sempre presente per sua figlia, le insegnerà tutto ciò che sa, la sosterrà in ogni momento, sarà sempre pronto ad ascoltarla e consigliarla.
Ma non sarà un padre invadente. Oh, no, lui sarà in grado di capire quando il suo aiuto sarà richiesto, sarà in grado di essere presente senza essere invadente.
Lui sarà un padre modello. Sarà il padre migliore che una bambina possa desiderare.
Natasha lo guarda intenerita da sopra le pagine del suo libro.
Davanti a lei c’è un Tony Stark diverso, che mai pensava avrebbe visto.
Il tempo, dopotutto, era passato per tutti, e le cose erano cambiate. Forse molti di quei cambiamenti erano dovuti anche al fin troppo recente scontro contro Thanos.
Se l’erano davvero vista brutta… la morte era stata così vicina che anche lei aveva avuto paura. Tanta paura. Aveva davvero temuto che quella volta non ce l’avrebbero fatta.
Per la prima volta si era veramente resa conto che c’erano ancora tante cose che voleva fare, e che la vita era, in fondo, veramente degna di essere vissuta.
Ha deciso che non vuole nemmeno immaginare un mondo in cui loro Avengers non erano riusciti nel loro compito.
Il suo presente è vivo, pieno di sfide ma anche di promesse, e lei vuole viverlo.
<< Oh, andiamo Capitano, questo lo conoscono tutti. >>
Natasha, curiosa, chiude il suo libro e si fa più attenta.
<< Io avevo vent’anni, Stark. Guardavo Betty Boop. >>
<< Bè, non posso dire di non essere d’accordo, ma Biancaneve la conoscono tutti. >>
Oh, she’ll neve find me here.
And if you let me stay, I can make the house work. I could wash, sew, swipe, cook…**
Oh, she’ll neve find me here
Quelle parole…
And if you let me stay
Quelle parole erano ancora incise nella sua mente. Nonostante gli anni, non le aveva dimenticate. Nonostante gli anni, ripeterle le veniva naturale.
I can make the house work.
The housework.
Dolore.
I could wash.
Uccidere.
Sew.
Terrore.
Swipe.
Obbedire.
Cook.
Sacrificio.
Dopo tutti quegli anni, quando pensava ormai di esserne uscita, quando pensava di essere libera.
Non vuole sentirle, non vuole ricordare. Non vuole ripetere.
Deve andarsene.
Deve andarsene.
Due esili braccia la afferrano per i gomiti e cercano di guidare il suo corpo in una direzione che non sa identificare.
Qualcuno chiama il suo nome, ma lei non riesce a rispondere. Si inginocchia per terra, una spalla contro il muro fresco, e cerca di respirare e riprendere il controllo. Sente una stretta alla mano che non riesce a ricambiare.
Si tratta di una minaccia? No. Si tratta di qualcuno non allenato, con scarsa forza fisica, qualcuno che potrebbe eliminare in – Marta!
Maledizione! È solo Marta.
La stanza rossa è un lontano ricordo, ormai è stata distrutta.
Un’altra voce la chiama, sente una presenza alle sue spalle che si avvicina, e il suo corpo si muove senza che lei se ne renda davvero conto.
Qualcuno urla e, quando i contorni del mondo sono nuovamente nitidi, si accorge di Visione a terra, che si tiene una mano premuta contro il volto.
Wanda è vicina a lui, e la guarda spaventata, poi c’è Marta che, incerta, si tiene a distanza.
Natasha si rende vagamente conto di essere in corridoio, appena fuori dal salotto.
Come è arrivata lì?
<< M-mi dispiace. I- io- >>
<< È stata colpa mia agente Romanoff, >> si scusa Visione << avrei dovuto prevedere una reazione simile da parte sua. Avrei dovuto lasciarle il suo spazio. >>
Si sono avvicinati anche Tony e Steve.
<< Nat? >> il capitano fa un passo nella sua direzione << va tutto bene? >>
<< Sì, >> mente, passandosi una mano sul volto. << Tornate a vedere i vostri cartoni animati, >> mormora allontanandosi.
Gli altri si scambiano degli sguardi incerti, poi Marta le va dietro.
<< Ho detto che sto bene, >> la ferma Natasha, rallentando il passo.
<< Ho sentito. >>
<< E allora perché sei qui? >>
<< Perché sappiamo entrambe che non è vero. >>
Natasha si ferma << Marta, >> inizia.
<< Non sono così ingenua come sembro. E hai lo stesso sguardo che ha Bucky quando ripensa al suo passato…di qualsiasi cosa si tratti, non sei costretta ad affrontarla da sola. >>
Lo sguardo della Vedova Nera diventa più duro e freddo, solo un momento, poi compaiono la stanchezza e la rassegnazione << non crede che si ci sia qualcuno in grado di capire. E poi, è un problema mio, solo io posso risolverlo. Non posso aspettarmi l’aiuto di nessuno. >>
Marta la guarda allontanarsi lungo il corridoio.
 
                                                                                   §
 
Quella notte, la Vedova Nera non riesce a prendere sonno.
Era convinta di essere riuscita a fare pace col suo passato, ma evidentemente aveva solo ingannato sé stessa.
Ora che non c’era più nessun Thanos che minacciava il mondo, era come essere nuovamente in Norvegia, sola con sé stessa.
Dopo la guerra civile, con gli Avengers separati, si era allontanata perché convinta che fosse finita lì. In America sembrava non esserci più nulla per lei, ora anche le sorti dello S.H.I.E.L.D. erano incerte.
Stark e il capitano erano testardi, ma lei li aveva giudicati male. I due l’avevano stupita quando avevano ripreso a collaborare. Meglio così, però: sarebbe potuta andare molto peggio se quei due testoni avessero continuato a litigare come bambini.
E poi, modestamente, era anche merito suo se gli Avengers erano nuovamente uniti: non era certo tornata indietro per nulla.
Era stata sola per così tanto tempo da convincersi che, ormai, per lei fosse naturale come respirae.  Eppure qualcosa era cambiato.
In Norvegia si era sentita quasi schiacciata da quella solitudine.
Ora, nella sua stanza alla New Avengers Facility, con gli Avengers nuovamente uniti, si sentiva nuovamente in quel modo. Aveva quasi l’impressione di non essere nemmeno lì.
Sentiva freddo attorno a sé.
Aveva…aveva disperatamente bisogno di una certezza, di un punto fermo nella sua vita.
Apre il cassetto del comodino accanto al letto.
Erano davvero poche le cose che, in tutti quegli anni, non erano cambiate. Forse era solo una. Forse l’unica cosa reale, costante, che non l’aveva mai abbandonata, era il dolore inflittole dalla Stanza Rossa.
Durante la notte si agita, e il giorno dopo è un fastidioso dolore a svegliarla. Quando la piccola chiave fa scattare la serratura, il metallo libera il polso e rivela un segno rosso.
Natasha si massaggia la pelle e sospira.
 
 
 
 


 
 
NOTE.
*Ok, lo so, come nome non è il massimo. Non sono brava con gli acronimi e questa è l’unica cosa che mi è venuta in mente.
**La citazione di ‘Biancaneve’ è presa dalla serie tv ‘Agent Carter’, dove viene mostrato che la Stanza Rossa usava i cartoni animati per indottrinare le bambine.
In generale, come capitolo forse è un po' caotico, spero comunque che sia stato almeno interessante.
Grazie a chi a letto :)




 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Captain America / Vai alla pagina dell'autore: Rosette_Carillon