[Titolo:
Dopo la battaglia]
[Autrice:
Dark Sirya]
[Pairing:
RyuxKen (specifico, per chi la vuol leggere in chiave yaoi)]
[Serie:
Street Fighter Victory]
[Capitoli:
Forse 1/1]
Dunque,
in questa fic farò un esperimento: ossia cercherò di
lasciare all'immaginazione la presenza o meno della coppia yaoi
RyuxKen. Perchè? Perchè voglio cercare di creare
situazioni ove vi sono solo accenni sfumati.
-Hadoken!-
Rabbioso
il grido scoppia all'interno della fortezza. Un fiume di energia
luminosa straripa violenta sullo spietato capo di Shadow law,
uccidendolo in una immane esplosione di sangue e energia
sfrigolante.
Ryu
per un istante guarda dinanzi a sè. Ha vinto!
Bison
è stato annientato!
Il
suo delirante sogno di gloria è stato distrutto!
L'umanità
è libera da questo incubo di tenebra e lacrime!
-C...
Ci sei riuscito Ryu... Sei... Sei straordinario...- balbetta una voce
sofferente, ma palpitante di gioia.
Il
giovane si volge e vede Ken che sta cercando di rialzarsi. Il dolore
lacera il suo corpo, eppure... Eppure cerca sempre di non farlo
preoccupare...
"Come
al tempio..." pensa il giapponese. Ricordava ancora quel
momento... Era impresso nella sua memoria con vivida forza...
Si
erano affrontati in un folle combattimento, senza accorgersi di
lottare l'uno contro l'altro, ingannati dal vano riflesso della loro
rabbia e solo per un caso erano ancora vivi...
Inizialmente
sembrava proprio lui, Ryu, il più danneggiato, tanto che Ken
lo sosteneva pure nel cammino verso la statuetta che gli sembrava
un'agonia... Poi...
Erano
rotolati sul duro pavimento di pietra come due pesi
morti...
Dapprima,
il dolore e lo stordimento gli avevano impedito di comprendere cosa
fosse accaduto, poi un lieve gemito aveva dissipato la
sofferenza...
E
l'angoscia più lacerante aveva devastato il suo cuore...
Ken
era a terra e un lacerante dolore frustava il suo corpo e solo la
forza di volontà gli impediva di gridare di dolore... Tuttavia
gemiti soffocati risuonavano dalle sue labbra serrate...
-Cosa
ti prende Ken? Stai bene, tutto bene? Ken!- aveva gridato
disperato.
Inizialmente
aveva cercato di negare il dolore che lo lacerava, poi gli aveva
detto la verità... Non riusciva a respirare bene per la
rottura di due costole... Probabilmente sentiva come dei pugnali
piantati nel torace...
Ma
non si era preoccupato delle sue costole. Gli aveva chiesto delle
condizioni del suo occhio, che era piombato nel buio della cecità
a causa dei calci ricevuti durante quel terribile
combattimento...
Rapidamente
si avvicina all'amico e lo abbraccia strettamente, senza tuttavia
fargli male.
-Grazie...
Grazie a te sono riuscito a batterlo. Mi hai dato la forza di non
arrendermi...- sussurra il giapponese e, d'improvviso, scoppia a
piangere.
-Ehi,
cosa ti prende? Non sei felice di avere sconfitto Bison?- domanda
Ken
passandogli le mani sui capelli scuri.
-Si,
ma vedi... Ho temuto sul serio che saresti morto... Quando sei
svenuto dopo l'attacco di Bison e non riuscivi a riprenderti, ho
sentito una angoscia grandissima dentro di me... Mi è sembrato
di morire.- singhiozza Ryu.
Un
lieve sorriso illumina il viso di Ken, che risponde:-Vuol dire che
non mi conosci bene. Hai pensato davvero che io avessi il desiderio
di lasciare un mondo ove c'è tanto da scoprire?-
-Ben
felice di non conoscerti bene, se questo vuol dire averti ancora con
me...- pigola il giapponese.
L'americano
non risponde e si limita a carezzargli i capelli scuri.
Un
tempo infinito si scioglie in questa immobilita priva di parole,
vibrante di un sentimento puro e sincero.
Poi
si staccano e Ken sorridendo mormora:-Asciugati quelle lacrime. Guile
e Chun Li ci staranno aspettando. Non sarebbe cortese farli
arrendere, non credi?-
Il
compagno annuisce e si terge con gesti nervosi le lacrime che rigano
le sue guance dalla pelle dai bronzei riflessi e, in seguito, fa
posare il braccio destro del compagno sulla sua spalla.
-Ehi,
so camminare. E poi sto benissimo- sorride l'americano.
-Sì,
tanto che zoppichi vistosamente. Non fingere di stare bene con me
Ken, ti prego. - afferma Ryu.
Una
luce dolce si accende negli occhi di giada dell'americano, che
risponde:-Non posso garantirti nulla, ma ci proverò. Odio
vederti preoccupato.-
-Ma
preferisco sapere cos'hai piuttosto che essere nell'incertezza.-
replica Ryu.
Ken,
colpito dall'affermazione dell'amico, non risponde.
-Vogliamo
andare?- chiede poi, quasi per interrompere il silenzio imbarazzante
che era sceso tra i due avvolgendoli in un pesante mantello di
pietra.
Ryu
annuisce e, insieme, si recano all'esterno della fortezza, pronti ad
affrontare un nuovo, luminoso giorno.
THE
END (O forse no?)