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Autore: orny81    21/07/2021    4 recensioni
Tutto il tempo
So che non è abbastanza
Se il cielo si apre
Ci deve essere un modo di tornare
Ad amare e solo amare
"Electrical storm " U2
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sei nella mia testa
Tutto il tempo
So che non è abbastanza
Se il cielo si apre
Ci deve essere un modo di tornare
Ad amare e solo amare
"Electrical storm"
U2
 
1
 
Seduta sul bordo del fiume, guarda l'orizzonte con sguardo triste. Nella sua mente si affollano tanti pensieri.
Si sente a disagio... Strana... 
Tocca la fronte con il palmo della mano destra. E' primavera, ma l'aria intorno a sè inizia ad essere calda. Slaccia il colletto della camicia... Si sente soffocare.
Di fronte a sè... l' acqua. 
Vorrebbe buttarsi... Sentire l'acqua su di sè. Sentire il corpo avvolto dall'acqua fresca, come una carezza...
Come le sue carezze...
Chiude gli occhi... ricorda...
Non può dimenticare cosa successe pochi giorni prima... Come non può dimenticare lo sguardo di lui, nei giorni a seguire.
Lo aveva visto lontano... Distante. Non ci aveva fatto caso a lui negli ultimi giorni. Il ritorno di Fersen dopo sette anni. La voglia di sentirsi donna, sotto il suo sguardo. Non ha mai pensato ad Andrè... In fondo lui è solo un amico... Un caro amico.
Come può non aver capito...
Accadde tutto quattro giorni prima... E non dimenticherà ma ciò che successe.
Tornava dal ballo alla reggia, non era il Colonnello delle guardie Reali di sua Maestà, ma una donna di raffinata eleganza.
Per una volta voleva provare a sentire cosa prova una donna... Una donna innamorata, persa dietro lo sguardo dello svedese. Un uomo meraviglioso ai suoi occhi, ingenui e pieni d'amore.
Non è andata come sperava... Il cuore in gola. L a delusione enorme per essere stata rifiutata da lui.
Si siede sul bordo della grande fontana, mentre l'acqua mossa dal vento, la tocca.
Non sente nemmeno dei passi arrivare verso di lei.
 
- Oscar... Dobbiamo tornare a casa.
 
Non vuole guardarlo... Si sente stupida. Lei la donna tutta d'un pezzo... La vergine di ghiaccio, come viene nominata a Versailles...
Vede una mano tesa di fronte a sè. Come fa a capire sempre ciò che prova lei... legge la sua anima prima che lo faccia lei su se stessa.
Non alza lo sguardo, ma avvicina la mano alla sua. Si alza e lentamente si avviano verso la carrozza.
Entra dentro... è sola. Lui guida i cavalli verso casa. L'accompagna davanti la porta della sua immensa dimora. La mano gentile che l'accompagna. Nessuno dei due parla... sente lo sguardo di lui sul suo viso.
Sente scendere sul viso delle gocce d'acqua... non sono più lacrime, ha smesso. 
 
- Oscar... conviene entrare, tra poco ci sarà il diluvio. Ti bagnerai...
 
Non dice una parola, lo lascia lì. 
Sale la lunga scalinata, entra dentro le sue stanze.
Sono poco illuminate... non importa, ha inizio un forte temporale. Lampi e fulmini illuminano il cielo. Inizia a spogliarsi, trovando una camicia da notte sul suo grande letto a baldacchino. La nonna... che donna. Le ha creato un abito facile da togliere, senza problemi... E pure la camicia pronta ad aspettarla. Lei si che le vuole bene.
Si avvicina alla finestra. Un fulmine squarcia il cielo illuminando tutto. Abbassa lo sguardo ed i suoi occhi trovano immediatamente la figura di Andrè... 
Uno dei cavalli, impaurito dal fulmine, scalcia come un forsennato. Andrè cerca di tenerlo tranquillo. E' in difficoltà.
Si gira verso gli stivali buttati a terra, li indossa. 
Corre per la grande scalinata... Andrè è in difficoltà, ha bisogno d'aiuto.
Apre la grande porta... Arriva...
L'acqua è forte ed impietosa.
Andrè sembra senza forze.
 
- Andrèèèè...
- Oscar... - Si gira sorpreso verso di lei- Vai viaaaaa... ti ammalerai, torna dentro.
- Nooo...
 
E' senza forze... i capelli lunghi e neri, sono liberi da costrizioni.
Il cavallo è arrabbiato... Indisponente.
Lei cerca di avvicinarsi... Vuole aiutarlo.
 
- Oscar... vai viaaaa!...
- Nooo!...
 
Andrè ormai quasi al limite, afferra le redini con forza, guarda negli occhi il cavallo.
 
- Ora basta...
 
Un pugno dritto... il cavallo rimane stordito.
Si calma... Si ferma.
Prende le redini e lo trascina dentro, nella scuderia.
Entra pure lei... 
Lui... sussurra qualcosa al cavallo, finalmente calmo.
 
- Mi hai fatto penare Julius... ma ora tutto è passato...
 
Prende una mela rossa, e la porge al cavallo, che entusiasta, accetta il frutto succoso.
Non fa caso a chi è dietro di lui, che l'osserva.
I capelli sciolti...lunghi e liberi. La camicia bagnata... i muscoli in evidenza. Da quando è così muscoloso Andrè?... 
Una fitta al basso ventre e le guance rosse... indecifrabile.
Un imprecazione...
 
- Dannazione...
 
Si avvicina a lui...
 
- Cosa è successo Andrè?...
- Ah... la mia mano, il pugno deve essere stato fortissimo...
 
Lei avvicina le sue mani alle sue.
Lui alza lo sguardo... Rimane folgorato da ciò che vede di fronte a sè.
Lei... di una bellezza disarmante. I capelli bagnati... le guance rosse come mele e la camicia bagnata... Non porta le fasce, ma i capelli la coprono, per sua fortuna.
Rimane estasiato da ciò che vede...
Lei è vicina... Troppo vicina.
 
- Aspetta...ti aiuto.
 
Lei alza lo sguardo... Occhi blu, che si perdono in un mare di verde intenso. Uno sguardo mai visto... Uno sguardo pieno di qualcosa che lei non riesce a capire.
Inaspettatamente, come attirati da qualcosa di più forte di loro. Le bocche si trovano... Si avvicinano...
Sono morbide e delicate... Calde e roventi poi...
Gli occhi si chiudono... Mani che si cercano... Bocche che vogliono saziarsi il più possibile...
Passano secondi... Minuti... Ma non si fermano...
Le lingue giocano... Le mani stringono stoffa pelle e capelli...
Fulmini lampi e saette... Fuori la natura esplode, dentro nella scuderia...Due corpi non riescono a staccarsi. 
Ad un tratto lui si sposta...
Si appoggia al recinto dietro di lui... Lei alla porta.
 
- Non possiamo... Oscar... Non possiamo...
 
Lei bellissima ai suoi occhi... Lo guarda intensamente. Apre la porta... Uscendo fuori...
Rimane ferma sotto la pioggia a guardare la porta della scuderia, alza lo sguardo verso il cielo. Appoggia la mano destra sulle labbra, accarezzandole.
 Non sono più gocce d'acqua... Ma lacrime che cadono giù....
Rientra in casa... Stordita...
Si abbandona sul letto...  Ha tolto la camicia bagnata, è nuda sul suo letto.
Si addormenta così... Senza sogni...
 
Continua...
 
Angolino Orny
Un abbraccio a chi legge... Ornella
   
 
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