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Autore: Karmi    21/07/2021    0 recensioni
Quando muore un giocattolo?
Quando smette di parlare, di muoversi, di amare?
Quando non è più in grado di prendersi cura del suo bambino?
Ve lo siete mai chiesto?
No?
Be’, nemmeno Woody se l’era mai chiesto.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Andy, Woody
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando muore un giocattolo?


Quando muore un giocattolo?

Quando smette di parlare, di muoversi, di amare?

Quando non è più in grado di prendersi cura del suo bambino?

Ve lo siete mai chiesto?

No?

Be’, nemmeno Woody se l’era mai chiesto.

 

Woody era uno sceriffo molto impegnato; ogni attimo della sua esistenza era dedicato al lavoro più nobile di un giocattolo: rendere felice un bambino. E nel bene e nel male, di bambini lui ne aveva incontrati tanti.

Il primo e, in cuor suo, il più importante era stato Andy. Quante avventure avevano vissuto insieme, quante volte avevano salvato Bo Peep dalle grinfie di dottor Prosciutto, quanti universi avevano percorso insieme, anche con l’aiuto dell’incredibile Buzz Lightyear. Di tanto in tanto aveva giocato anche con Molly, la sorellina minore di Andy, e aveva capito che l’ora del té era qualcosa di molto più serio e difficile di quanto non potesse sembrare. Soprattutto quando uno sceriffo, un astronauta e una patata erano costretti a indossare un vestitino e rispettare le buone maniere.

Bei tempi, quelli con Andy. Forse i migliori.

Poi c’era stata Bonnie, la piccola Bonnie, la fantasiosa Bonnie. E bisognava avere tanta fantasia per creare nuovi amici dal nulla con… be’, spazzatura. Forky ne era la prova vivente: un giocattolo nato dalle mani della bambina stessa. E che giocattolo, cavolo! Un po’ problematico, ma chi non lo era quando arrivava per la prima volta nelle mani di un bambino? Dobbiamo per caso ricordare come era Buzz all’inizio (e non solo)?

Con Bonnie e Forky, Woody aveva passato piacevoli momenti, e aveva dovuto accettare una verità dolorosa. Non era più IL giocattolo, ma un giocattolo. Non era più il preferito e non era più nella posizione di dover badare gli altri della sua stessa specie.

E infatti, Bonnie era stata la sua ultima bambina.

Oh, questo non voleva dire che aveva smesso di rendere felici i bimbi. Anzi, con la sua cara Bo Peep aveva fatto in modo che ogni piccolo umano avesse il suo migliore amico. Solo, non era più il migliore amico di qualcuno. E, sinceramente, andava bene così.

Col tempo, Woody aveva capito che avrebbe sempre paragonato il suo nuovo padroncino con Andy. Perché Andy era speciale, perché Andy era fantastico.

Perché Andy era il suo bambino.

E quindi?

Quando muoiono i giocattoli?

Be’, Woody non se l’era mai chiesto, nemmeno quando si trovò nelle braccia gracili di una persona troppo vecchia per essere considerata un bambino e troppo vecchia per essere considerata un adulto.

 

Ah, quanti anni erano passati dal loro addio? Quanti anni erano passati da quando aveva chiesto a Bonnie di prendersi cura di Woody?

Woody non ricordava. I giocattoli non avevano una concezione ben definita del tempo. Non invecchiavano, loro. Si consumavano, si riempivano di graffi e strappi, ma non invecchiavano. Seppur rovinato, il loro aspetto rimaneva lo stesso.

La stessa cosa non si poteva dire degli umani, vero?

Eppure Woody l’aveva riconosciuto subito.

Aveva riconosciuto Andy subito quando l’aveva visto, e aveva capito cosa voleva dire provare un sentimento agrodolce. La felicità nell’incontrare il suo bambino era scemata quando si era reso conto delle sue condizioni.

Era arrivato da Andy grazie a un bambino.

Negli ultimi anni, la banda dello sceriffo e della pastorella si erano stabiliti in un ospedale, decidendo di portare gioia ai bimbi con pochi capelli e con la carnagione pallida e giallastra. Erano decisi a restare fino a quando la sala giochi per i piccoli umani non avesse ricevuto nuovi compagni.

Woody si trovava nella sala d’attesa del reparto di pediatria quando era stato preso da delle mani piccole e portato via. Be Poop gli aveva lanciato un’occhiata preoccupata, ma lui le aveva fatto un occhiolino e si era lasciato trasportare via. Anche se erano passati tanti anni da quando era uscito dalla propria scatola, non aveva perso il suo carismatico fascino: i cowboy non passavano mai di moda nella fantasia dei bambini.

Il bimbo aveva attraversato diversi corridoi, cambiando un paio di volte reparto ed entrando finalmente in una stanza per pazienti dopo una ventina di minuti. Woody non aveva idea di quale fosse, tuttavia sapeva che non era un posto solitamente frequentato dai tipi come loro. I grandi non avevano bisogno dei giocattoli per consolarsi.

Tuttavia, Woody dovette ricredersi nel momento stesso in cui sentì le parole del bimbo.

-Nonno, nonno Andy! Ho trovato un giocattolo come quello che mi hai mostrato nelle foto! - aveva esclamato il bimbo, ricevendo un’occhiata di rimprovero dalla madre.

Un anziano signore dai capelli grigi si era girato nel letto, portando la sua attenzione verso il nipote.

Poi un’espressione stanca si era dipinta sul volto del vecchio.

-… Sceriffo Woody... -aveva gracchiato la sua voce, allunganfo il flebile braccio. Il bimbo gli passò velocemente il pupazzo.

La mano rugosa lo prese con una dolcezza che spezzò il cuore di Woody.

Andy. Oh, Andy. Cosa ti era successo?

Andy lo aveva fissato per un po’. Poi, senza dire una parola, se le era messo sotto braccio.

Negli occhi azzurri brillavano delle lacrime.

Da quel momento, Woody non aveva più abbandonato il fianco del suo primo bambino. Nemmeno quando le infermiere gli avevano detto che era meglio posarlo sul comodino. Nemmeno quando Be Poop era venuta a riprenderlo in piena notte. Nemmeno quando erano soli e lui poteva muoversi.

Era rimasto tra le sue braccia, ad ascoltare il respiro debole di Andy, ad osservarlo mentre la vita spirava lentamente dal suo corpo, a giocare quando si svegliava di soprassalto nel bel mezzo della notte e cercava di calmarsi.

Andy stava morendo. Woody lo sapeva e aveva paura. Cos’avrebbe fatto quando Andy non ci sarebbe stato più? Quello non era come quando era stato affidato a Bonnie. All’epoca, nonostante avesse sofferto, sapeva che una parte di lui sarebbe rimasta insieme a Andy. Era normale, in fondo.

Ma adesso?

Woody aveva paura, eppure nemmeno per un attimo dubito sul da farsi.

E così, fino all’ultimo, rimase al suo fianco.

Perché Andy era il bambino di Woody.

E Woody era il giocattolo di Andy.

E sempre così sarebbe stato.

Per un infinità e oltre.

 

Quando muore un giocattolo?

Be’, un giocattolo muore quando ha finito di svolgere il suo nobile ruolo.

Un giocattolo muore quando non è più in grado di rendere felice il suo bambino, poiché non ce n’è più bisogno.

   
 
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