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Autore: Nonmipiacenulla    21/07/2021    0 recensioni
Una società buia, oscura. Senza via di fuga o senza speranza. Solo pazzia e disperazione, definita pura normalità. Questa è l'essenza di Chris Land
Genere: Angst, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chef Hatchet, Chris McLean, Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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A Chris Land quando nascono i bambini vengono subito spediti in piccoli collegi sparsi per i quartieri del nostro piccolo Paese definibile dal mondo come micro-nazione. Già, perché Chris Land era composta effettivamente da meno di centocinquanta abitanti. Tornando al discorso di prima, i bambini che vivono nel nostro Paese, non possono uscire dal proprio collegio fino al compimento dei sedici anni e fino ad allora devono rimanere a studiare e vivere dentro l'opprimente dormitorio. Non c'era da lamentarsi, in fin dei conti si viveva bene: cibo per tutti, vestiti di ogni tipo. Lì si viveva da sballo.
Io facevo parte del terzo quartiere, il meno numeroso a quanto pare e probabilmente il più problematico. Ero una delle più grandi, ma tanto la differenza non c'era per quanto riguardava le lezioni. Erano sempre le stesse, ogni anno, ogni giorno. Era sempre noioso, però vorrei tanto tornare a quei giorni pieni di ingenuità...
Quel giorno era tutto tranquillo. Io come al solito ero stata tra gli ultimi a svegliarsi a causa delle urla di Taylor contro il piccolo Junior.
-Che succede qui?- A parlare fu Courtney.
Taylor corse da lei piangendo. -Vedi cosa mi ha fatto quello stupido di Junior! Era nuovo, me lo aveva inviato Kelly!
-Ancora con la storia di Kelly?- Disse Heather fulminandola con lo sguardo. -Quando ti accorgerai che Kelly non conosce neanche della tua esistenza voglio assistere al tuo pianto!
-Heather non ti ci mettere anche tu! E Gwen, so che sei sveglia, puoi fare qualcosa per far smettere a quel piccoletto di piangere?
-E perché dovrei essere proprio io a farlo smettere di piangere?- chiesi esasperata. -Perché Carrie è andata a fare colazione con Davin e tu sei la seconda preferita del bambino.
Sbuffai e mi alzai dal letto. -Devo imparare a dormire nella stanza dei maschi. Stare con voi mi sta facendo uscire di testa. Dai Junior, ti fa se andiamo da Carrie?
Il bambino, ancora scosso dalle urla di Taylor annuì velocemente con la testa e mi prese la mano. Ogni volta che lo faceva, mi rendeva felice. Il piccolo Junior, soffriva di mutismo selettivo e stare in una situazione del genere non faceva altro che peggiorare le sue condizioni. Con me ogni tanto parlava o diceva qualcosa, ma siccome il suo tono di voce era veramente basso, non riuscivo a capire praticamente nulla.
Mentre uscivamo dalla camera delle ragazze, da quella di fronte alla nostra uscirono Geoff e Rock, intenti in una gara a chi arriva per primo alla sala per fare colazione.
-Chi arriva per ultimo mangia gli scarti bambola!- Gridò Geoff, già distante di qualche metro. -Vi conviene sbrigarvi!
-Sai che me ne frega.
-Beh, allora sarai tu quella a mangiare la spazza- waah!- disse cadendo. -Auch, mi sono fatto male!
-Ben ti sta, fratello!- disse Junior facendogli la linguaccia.
Il biondo lo guardò stupido e si rialzò subito per andare verso lui. -Campione, allora parli?!- Junior si ammutolì subito e si nascose dietro di me. -Figo, allora dobbiamo festeggiare!
-Geoff, guarda, non è assolutamente il momento...
-Ma da Gwennie, perché non dovremmo gioire?
-Sai com'è? Taylor sta piangendo per colpa di quella scema di Heather, mentre Courtney fa la fastidiosa come al solito. E poi, non stavi facendo una gara con Rock?
-Cavolo, hai ragione! Quello si sarà mangiato già la mia portata!- Disse tirandosi uno schiaffo sulla testa. -Piccola, ti occupo il posto vicino al mio!- e dopo avermi dato un bacio sulla guancia scappò via. Quel gesto mi fece arrossire leggermente, ma a causa della mia pelle pallida si notava facilmente e Junior stesso se ne accorse.
-Tu e Geoff state insieme?- chiese il più piccolo.
-Non lo so.- dissi velocemente. -Devo ancora decidere.
-E dimmi un po', la sorellona Carrie sta con Davin?
-Non lo so. Non m'interessa degli altri.
Junior si limitò a dire solamente "ah" e poi non parlò più per tutto il tempo, camminando anche a testa bassa per evitare di incrociare lo sguardo con me. Arrivammo poi nella sala pranzo e Geoff e Rock stavano mangiando velocemente, mentre lì vicino c'erano per conto loro Laurie, Davin, Carrie e Lindsay che parlavano insieme, mentre Duncan stava appartato a guardare male gli altri.
-Ah! Gwen, ti ho tenuto il posto! Vieni prima che arrivino le altre!- Roteai gli occhi e andai vicino a lui, mentre Junior senza dire nulla andò leggermente vicino a Duncan. -Ma perché il piccoletto è andato da quello?
-E che vuoi che ne sappia. Ora vado a prendere una mela.
-Solo? Non vuoi una mega porzione di cereali?- Chiese questa volta Rock.
-Senti, preferisco qualcosa di naturale.
Andai verso la cucina, dove il maestro Chef che ci faceva da figura paterna, mi offrì una mela già sbucciata, ma neanche il tempo di tornare al mio posto Courteny ed io ci urtammo.
-Oddio, scusa Gwen!- disse rialzandosi (senza offrirmi una mano) e per andare verso Chef, schiacciò la mia mela.
-Grazie, ma io non mangio il purea di mele.- dissi sarcastica, ma l'altra non mi ascoltò.
-Oh maestro Chef! è terribile! Guardi Duncan cosa sta facendo!
Effettivamente, dove si trovava Duncan, c'era tutto il nostro gruppo ammassato. Corremmo subito da lui e lo spettacolo non fu per niente bello.
-DUCNAN, COSA STAI CERCANDO DI FARE?- Urlò l'uomo, prendendo per il colletto il bambino.
Duncan sorrise e disse. -Questo pidocchio mi stava dando fastidio, quindi gli ho dato una lezioncina!
Il piccolo Junior, che era stato salvato da un pugno sul naso, stava tremando tra le braccia di Carrie. -Duncan, sei veramente cattivo. Non stava dando fastidio!
-Oh, sì invece. Mi stava imitando e nessuno qui imita Duncan.
-TU, OGGI PASSERAI MATTINA E POMERIGGIO NELLA CELLA DI RIEDUCAZIONE.
Tutti sussultarono a quella parola, Duncan compreso. Nessuno c'era mai andato, era come una leggenda metropolitana, mi dispiaceva tantissimo per lui. Poi guardai di nuovo verso Junior, era traumatizzato.
La colazione fu totalmente silenziosa, finché Chef non rientrò in cucina, chiamandoci per la lezione del giorno. Quella volta toccò all'ennesima lezione sulla perfezione del mento di Chris. L'avrò sentita almeno undici volte, ogni anno. Quel Chris iniziava a darmi sui nervi e tal volta mi faceva paura. Certe volte, per quanto veniva celebrato in tv mi sembrava come se fosse una divinità. Era sicuramente qualcuno di grandioso.
Arrivò poi la sera e quella notte, come promesso la mattina, decisi di dormire nella camera dei maschi, dato che Geoff mi offrì anche di dormire con lui abbracciati, per proteggermi da Duncan. Il ragazzo tornò e aveva con sé un diario e senza dire nulla si mise sul proprio letto a leggerlo, sembrava veramente preso da ciò che c'era scritto, ma aveva uno sguardo terrorizzato. Dopo un po', quando tutti stavano già dormendo (al contrario mio, che non riuscivo ancora a dormire) uscì dalla camera e notai delle lacrime ai suoi occhi.
Preoccupata, decisi di seguirlo. Era effettivamente vero, stava vicino ad una finestra. Piangeva. Lo raggiunsi e gli misi una mano sulla spalla.
-Chi sei?- Disse incazzato. -Oh, ciao. Sei tu.
-Ti ho visto piangere prima. C'entra qualcosa con la cella di rieducazione?
-Nah- disse grattandosi il braccio. -Quella era solo noiosa.
-Allora quel diario?
Duncan mi tappò la bocca. -Non lo nominare. L'ho preso di nascosto, è di Chef!
-Veramente? E cosa dice?- Chiesi curiosa. -Qualcosa per fargli qualche scherzo?- ghignai, già immaginando me, lui e Geoff fare dei dispetti al nostro insegante.
Duncan scosse la testa. -Gwen, non ti posso dire nulla, ma stare qui è pericoloso per noi. Per il resto della conversazione, sussurriamo, va bene?- Annuii, facendogli capire di andare avanti e lui si avvicinò al mio orecchio. -Big brother is watching us. Qualcosa mi dice che siamo in pericolo, ci stanno plasmando per vivere in una società del tutto diversa da quella che ci immaginiamo. Mi farò spedire più spesso lì, ci sono una cinquantina di diari di Chef risalenti tutti a quindici anni fa, cioè da quando è stata fondata la dittatura di Chris. Dobbiamo stare attenti.
Non sapevo cosa intendesse dire Duncan. Mi faceva paura, ero terrorizzata e non sapevo se crederci o meno, ma dalla sua espressione mi fidai.
Ad un certo punto, si aprì la porta della camera delle ragazze da dove uscì la piccola Lindsay.
-Gwenda! Ecco dov'eri finita!
Sussultai. -Ciao Lindsay, stavo parlando con Duncan della camera di rieducazione. Sai com'è! Se in futuro dovessi andarci anche io, sarò preparata!- ridacchiai. La bionda mi guardò confusa.
-Mi accompagneresti in bagno, non mi ricordo dove si trova.- chiese.
Ridacchiai e poi salutai Duncan, per accompagnare la mia amica.
Da quella volta, tutto sembrò cambiare. Duncan era diventato più amichevole, soprattutto con me e Geoff, ma lo vedevo diverso. Era disturbato. Però mi aveva promesso che avrebbe scoperto altro. Si fece spedire più volte in cella ed era diventato un passatempo prendere in giro Chef.
Passarono anni e finalmente arrivò il giorno del passaggio. Eravamo tutti cresciuti ed io fingevo di aver dimenticato totalmente il discorso che feci con Duncan, ma in realtà non era così. Ero sicura che lui avesse in mente qualcosa di grande, di enorme.
-Piccola, gli altri ci stanno aspettando in sala- disse Geoff, lasciandomi un bacio sulle labbra. -Da oggi, vivremo la nostra vita al meglio. Sai Chef mi ha detto che come regalo di promozione ci darà una casa gratis tutta per noi!
Io sorrisi e ricambiai il bacio di prima.
Vivere con Geoff sarebbe stato un sogno.
Ma era l'inizio del grande incubo.








/SPAZIO AUTRICE!
Ehii, ciao! Spero apprezziate questa storia. Tranquilli, ci saranno praticamente tutti i personaggi. Tempo al tempo, ho in mente un sacco di cose belle <3
   
 
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