Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: __aris__    22/07/2021    2 recensioni
Raccolta di flashfic dedicate alla coppia TyrionxSansa ambientate in un futuro dove gli Estranei sono stati sconfitti ed Aegon Targaryen siede sul trono di spade. In un tempo di pace potranno il lupo e il leone riconciliarsi?
-- prima storia su GOT che scrivo. premessa: in questa storia Grande Inverno è stata completamente distrutta dalla battaglia con il Re della Notte che è stato ucciso da Jon (visto che la decisione su chi dovesse ucciderlo è stata presa un po' a caso, solo per farci dire "non l'avrei mai detto", la ignoro) che è stato poi eletto nuovo re dei sette regni.
spero che vi piaccia e che mi lasciate un commento.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sansa Stark, Tyrion Lannister
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lentamente Sansa abbassa le mani sul tavolo rivelando il viso. Vorrebbe dire di aver pianto per Shae, ma non sarebbe stato completamene vero.
Spesso aveva pensato a Shae chiedendosi cosa le fosse successo dopo la sua fuga da Approdo del Re, ma stentava a credere che fosse sopravvissuta a Cercei, al morbo grigio o alla guerra. Se era stata fortunata aveva attraversato il Mare Stretto, ma anche in quel caso sarebbe riuscita a sopravvivere?
Quindi non aveva pianto per Shae, non oggi almeno.
Il pensiero che forse Tyrion e Shae fossero stati amanti non la turbava minimamente. Molti anni prima forse si sarebbe sentita umiliata per questo, o magari sarebbe semplicemente stata contenta che un’altra donna si occupasse di quel genere di necessità, fin tanto che ciò avrebbe impedito a un Lannister di toccarla. Ma quei giorni erano lontani e Sansa era certa che se Tyrion non le aveva mai chiesto, o imposto, di consumare il loro matrimonio non era sicuramente per mancanza di lussuria.
Il problema era come fosse morta, o meglio che fosse stato proprio Tyrion a ucciderla. Perché nei suoi ricordi Tyrion era sempre stato una persona giusta, una delle poche persone gentili che aveva incontrato a Approdo del Re. Sapeva che poteva essere una persona vendicativa e che aveva ucciso, ma era stato per in battaglia o per legittima difesa. Non era un amante della violenza, come Joffery o Ramsey. Era stata la consapevolezza che quell’uomo esisteva solo nei suoi ricordi e che anche Tyrion poteva uccidere a sangue freddo ad averla fatta piangere.
Cos’è successi a Tysha?
Tyrion guarda Sansa dal letto. Vorrebbe alzarsi, è sicuro che in qualche farsetto ci sia una fiasca con del vino, ma sa anche che in quel momento non gli reggerebbero le ginocchia. “Chiesi a mio padre se sapeva che fine avesse fatto e lui mi disse che era andata dove vanno le puttane.”
E voi lo avete ucciso?
Con una freccia al linguine, senza dire nemmeno una parola di commiato. “Lo avevo avvisato di non chiamare ancora mia moglie puttana.” La voce di Tyrion è quasi un sussurro, le sue mani hanno stretto le coperte di broccato fino a rendere le nocche bianche, il viso assomiglia più che mai a un gargoyle, i suoi occhi brillano di odio e tristezza assieme. Di rimpianto nemmeno l’ombra.
Probabilmente il mondo era un posto migliore senza Tywin, eppure Sansa non può che chiedersi quali cicatrici possa aver lasciato il suo assassinio a Tyrion. Ricorda ancora l’ultimo sguardo che le aveva dato suo padre, appena un attimo prima di essere decapitato, e mentirebbe se non ammettesse che è ancora capace di svegliarla in piena notte. Nonostante non sia stata lei a impugnare la spada o a dare l’ordine di giustiziarlo. Come poteva ricordare Tyrion? “E l’avete trovata?
Quando Tysha lasciò Catel Granito aveva talmente tante monete che a stento riusciva a tenerle tra le mani, più che a sufficienza per ricostruirsi una vita lontano dai Lannister. “A Essos Tysha era un’ossessione. L’ho cercata ovunque andassi ma non l’ho mai trovata.” Tyrion trova il coraggio di alzare lo sguardo fino a Sansa che lo ascolta senza parlare. Le mani intrecciate sul tavolo, l’espressione di attesa e gli occhi attenti fissi sul suo viso. Avrebbe voluto sapere cosa stessa pensando, se lo ritenesse un mostro, ma Sansa era sempre stata brava nel celare le sue emozioni. “Il giorno di imbarcarmi per Roccia del Drago dovetti accettare che Tysha era morta o che non voleva essere trovata.” E quello fu il giorno in cui l’unico suo scopo fu ridurre i Sette Regni in cenere.
 
 
                 


      
 
 
 
NOTE DELL’AUTRICE: caro Lettore, non so nemmeno quanti mesi sono che non aggiorno questa storia, e mi spiace molto per l’attesa. A mia discolpa posso dire che continuo a trovare questi capitoli molto difficili da scrivere. Non faarti ingannare dalla lunghezza limitata, perché ho mangiato sassi nel tentativo di immaginare come Tyrion (uno intelligente e non la macchietta che abbiamo visto nella serie) racconterebbe la ricerca di Tysha a Essos.
Non so se sia riuscita a rimanere IC, lo spero tanto.
Spero che il risultato dei mie sforzi ti sia piaciuto e ti prego di lasciare una recensione una recensione, che mi sarebbe di grande aiuto.

                 




      
 
   
 
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