Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: BALERION1    24/07/2021    1 recensioni
“E arrivato?” chiese lei.
Lui annui, poi aggiunse “Portalo qui.”.
“Sei sicuro che sarà all’altezza? Abbiamo usato espedienti più efficaci, che hanno fallito. Ed ora questo.”.
“Ho qui tutto ciò che mi occorre. Ed ho appena richiesto di avere…… il meglio.”. Rimarcò l’ultima frase, mentre tirava fuori la sfera incompleta per compiacerne di averla in suo possesso.
Uscì in volo dalla barriera del castello e si diresse dove le fu detto che l’avrebbe trovato. Nel mentre continuava a pensare cosa avrebbe potuto fare per loro. Era stato dipinto come un professionista, a detta del padrone “il meglio del meglio”. Tuttavia, lei non si capacitava di comprendere la logica e utilità di questa decisione.
Ci volle poco per arrivare, il punto in cui si era materializzato non era lontano. Quando fu abbastanza vicina da intravederlo, notò un curioso particolare: era tutto ROSSO.
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Infine dopo un'eternità, sono tornato con questa folle idea che avevo in mente da tanto tempo, spero di ricevere tanto interesse, gradimento, commento e di strapparvi qualche risata.😉
Genere: Avventura, Azione, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Naraku
Note: Cross-over, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Capitolo 3: Rosso di sera, citazione si spera
 
Non potevano crederci.
{Già! Chi lo avrebbe mai detto? A proposito, la parentesi graffa indica una breccia nella quarta parete. Tenetelo a mente ragazzi.}.
D’istinto, Inuyasha si frappose tra i suoi compagni e lo straniero, con gli artigli serrati e pronto a rispondere alla prima provocazione. Anche gli altri si misero sulla difensiva.
“Cos’hai a che fare con Naraku?!” chiese Miroku.
“Lunga storia.” rispose il tizio “Pero, mi spieghi che centra la rana col cattivo di Samurai Jack?”.
Sta volta fu Inuyasha a rispondere, esaurita la pazienza “Non te lo chiederemo una seconda volta! Se sei davvero in combutta con quel bastardo, ti conviene dire tutto quello che sai, prima che ti faccia a pezzi!”.
Quello non fu affatto intimidito, anzi. Inclino di poco la testa indietro, atteggiandosi con una risatina palesemente finta e poi disse “Se, reprovace chicco.”.
L’ultima goccia. Il ragazzo scattò furioso, per squarciarlo in due ad artigliate. Quello fece un grido sorpreso e poi schivò con una capriola laterale. E prima che Inuyasha gli fosse di nuovo addosso, il tizio alzò le mani in avanti gridando “UN MOMENTO!”.
“Senti, stiamo togliendo troppo spazio alla trama, perciò conviene passare al momento clou del capitolo. Vuoi Naraku? Ti dirò come arrivare da lui. Ma prima dovrai riuscire a stendermi in duello.”.
“E sia!” ringhiò il mezzo demone, mentre portava la mano alla spada.
“Si ma non qui.” s’intromise Miroku. Poi arrivò Sango ad assecondarlo “Ha ragione Inuyasha, qui è troppo pericoloso per lottare.”.
“La ragazza ha visto Dragon Ball.” commento il tizio “C’è un grande spazio aperto, fuori dal villaggio, dove potremo scannarci senza problemi. Dammi mezz’ora, e ci rivediamo lì.”.
“Perché aspettare? Facciamola finita ora!” sentenzio Inuyasha.
“Lo vedrai quando sarai là. E bada, mezz’ora, non prima. Niente spoiler. OK?!” gli intimò, puntandogli il dito contro.
Al ragazzo non restò che sottostare alle richieste dell’avversario, aggrottando la fronte per l’irritazione. Così quello si diresse verso la porta, mantenendo la stessa identica posa. E quando si trovò proprio in prossimità dell’uscita, si fermò e....
“STOP! BUONA LA PRIMA!” rivolgendosi a chi era ancora presente nella locanda, ed aveva assistito a tutto “Ottimo lavoro, personaggi di sottofondo senza identità. Una performance da Oscar. Bene, pausa caffè, ci rivediamo tra 10 minuti, o quando avranno inventato il caffè.”. Poi si voltò, ed uscì, lasciando tutti confusi, compresi il gruppo di amici, eccetto Inuyasha che era ancora molto irritato.

25 minuti dopo
Nel momento d’attesa, i ragazzi erano rimasti alla locanda, intenti a rimuginare sulle mille domande che avevano in testa. Chi è quel tizio? Cosa centra con Naraku? Forse è stato inviato da lui? E se è così, com’è riuscito a portare nel loro mondo, una persona proveniente da quello di Kagome?
Le risposte non dovevano attendere ancora. Mancavano ormai pochi minuti, ed intanto si resero conto che di fuori iniziava ad esserci movimento. La gente usciva in massa, dirigendosi fuori dal villaggio. Quando chiesero spiegazioni, gli dissero che la voce sul duello si era sparsa in fretta e, a quanto pare, lo straniero aveva invitato tutti ad assistere, con la promessa di un ricco compenso. Cosa strana. A Inuyasha pareva solo l’ennesima buffonata di quel pagliaccio.
Ad ogni modo, era il momento. Anche i ragazzi si avviarono verso lo spazio aperto, fuori dal villaggio, ma ancor prima di aver superato le case, videro un’enorme sagoma proprio nel posto da raggiungere. Si trattava di un gigantesco stadio sportivo. Tutte le persone erano assembrate fuori dai cancelli, e guardavano la gigantesca struttura completamente stupiti. Più di tutti Kagome, che era rimasta a bocca spalancata e paralizzata dall’incredulità.
“Ti conviene chiudere, prima che gli alieni ti entrino in bocca, facendoti cariare i denti.” parlò una voce familiare, alla sua sinistra. Ed infatti era lui.
Dopo ancora qualche secondo d’incredulità generale, i ragazzi capirono perché aveva chiesto mezz’ora. Poi Kagome chiese come avesse fatto, e quello rispose “Extreme Makeover, cara. Vedete quante cose utili può insegnare la TV.”.
A Inuyasha la cosa non piaceva troppo “Che significa tutto questo?!”.
Quello semplicemente disse “È triste ammetterlo ma: sono l’unico personaggio del mio universo che preferisce essere pagato in attenzioni invece che contanti. Quindi perché darcele di santa ragione senza pubblico, quando ne abbiano uno a pochi passi?”. Al che tirò fuori un telecomando e un microfono, con cui aprì i cancelli ed invitò la folla ad entrare, parlando tramite gli altoparlanti.
Anche l’interno era quello di un campo da football, l’unica differenza erano le porte a Y con dei cartelloni attaccati nel centro: su quello di destra c’era una gigantografia di Inuyasha, mentre sull’altro un cerchio rosso, diviso da una linea verticale, con interno nero e due occhi bianchi.
I ragazzi, assieme al resto delle persone, si sedettero sugli spalti laterali di sinistra, mentre il tizio e Inuyasha, scendevano verso il centro del campo. Sul posto, i due sfidanti si misero l’uno di fronte all’altro, distanti almeno 4 metri.
Lo straniero tirò fuori qualcosa dal poncho e lo lanciò al ragazzo, dicendogli di metterselo all’orecchio. Lo fece, ma non si fidava per nulla. Per sua fortuna, era solo un microfono auricolare collegato agli altoparlanti.
“Bene gente!” cominciò a parlare il tizio, riferito al pubblico “Siamo in diretta da…. qualche parte, alla copia scala 1 a 1 del Mosaic Stadium di Regina, Saskatchewan, per assistere al duello, in questo capitolo della fan fiction. Da un lato abbiamo, lo sfidante: l’uomo canide, Inuyasha!”.
Per quanto fosse bizzarra la situazione, i ragazzi non persero l’occasione per fare il tifo al loro compagno. Addirittura, Kagome pensava che avrebbe potuto anche cimentarsi come cheerleader, assieme a Sango e Kirara, se solo avesse avuto il vestito adatto.
“E al lato opposto, il campione, punta di diamante della squadra di casa, il mitico…”. Inspiegabilmente, quello si fermò e rimase per qualche secondo senza dire una parola, poi…
“A proposito, non mi sono ancora presentato. Potresti per favore voltarti solo un secondo, devo prima fare una cosa e mi vergogno un pochino quando mi guardano.”.
Inuyasha non ne poteva più delle sue buffonate, ma lo fece lo stesso, seppur ulteriormente irritato, con il ringraziamento di quell’altro. A sua insaputa, il tizio si stava levando poncho e cappello, per poi mettersi un completo giacca e cravatta, interamente bianchi, e una maschera di carta con il volto di un umo anziano e di colore. Naturalmente, questo non valeva per le altre persone, che stavano a guardarlo dubbiose. Finito, fece un cenno, e il ragazzo si voltò. E appena lo vide, quello aprì le braccia e disse, con tanto di musica angelica “Bruce…
IO SONO DIO.”.
E subito dopo, dalle spalle di Inuyasha, c’era Jim Carrey che gridava “Bingo! Yahtzee! È questa la risposta finale? La nostra indagine dice: Dio! Bing, bing, bing, bing, bing!”.
Reazione: silenzio di tomba. Semplicemente restavano tutti a guardare senza avere la benché minima idea di cosa volesse dire. Deluso, il tizio si afflosciò in avanti, e mentre sbuffava disse “Lo sapevo: dovevo vestirmi da Chuck Norris. Va be. Grazie comunque per il cameo Jim!”.
“È stato un piacere. Grazie per il Grand Canyon e buona fortuna per l’apocalisse.” rispose l’attore, prima di allontanarsi.
“La seconda di sicuro.”.
Alla fine accadde l’inevitabile: Inuyasha scoppiò di rabbia “ADESSO BASTA! IO TI DISTRUGGO!”.
 
“Avanti Bruce, tu non sfiderai il Signore Di…” prima che potesse terminare la frase, il ragazzo gli tirò un pugno in faccia, così forte da scaraventarlo per 3 metri e mezzo, finendo con le gambe all’aria. Quello si tirò su malconcio e tenendosi le mani sul naso. “Non ci credo, hai davvero tirato un pugno all’onnipotente? E va bene, basta stronzate! Cuciniamoci questo cazzo di chimichanga!”.
Da dietro la schiena tirò fuori uno strano oggetto, che poi prese con entrambe le mani {Questo ho sempre desiderato farlo.}.
Era un morpher, dalla prima serie dei Power Rangers, con al centro lo stesso simbolo circolare del cartellone. Lo tese con le braccia in avanti, gridando la formula
“MASSIMO SFORZO!”.
La sua figura svanì in un intenso, ma breve, bagliore rosso, che fece alzare un gran polverone. Poi riprese a parlare dagli altoparlanti. “Mi chiamano “Merc with a mouth”, Il mercenario chiacchierone.”.
La polvere si assestò, rivelando la figura di un uomo, illuminata di spalle da un riflettore. Era coperto, dalla testa ai piedi, con una tuta di spandex rosso e nero. Le katane appese sulla schiena, e due enormi pistole sui fianchi. Infine la maschera, che copriva completamente il volto, compresi gli occhi, nascosti da una patina bianca.
“Mi chiamo Pool, DEADPOOL!”. Poi partì una musica rap, con tanto di luci da discoteca, che lui si mise a canticchiare e ballare.
CAPTAIN DEADPOOL (NHA, JUST DEADPOOL)
Merc with a mouth
One foot in the grave
But i’m still alive
Try to kill me, I’ll just revive
Then i’ll put another bullet right between your eyes.”.
La verità e che non c’era nessuna musica di sottofondo, come il riflettore di spalle, solo nella sua immaginazione. Quindi lui stava ballando e canticchiando da solo. Cosa che fece ulteriormente confondere i presenti, ed innervosire Inuyasha. A un certo punto, lui si accorse che era tutto finto, interruppe il balletto, tutto spaesato e commentò “Non stavo sognando di essere Keanu Reeves in Dracula, vero?”.
Inuyasha scattò di nuovo, svelto come una saetta, per dargli un altro pugno in faccia, anche più forte di prima. Quello rimase immobile, come intontito, ma ad appena un centimetro di distanza, fece una contromossa e fu lui, sta volta, a tirare un pugno al ragazzo. Non era così forte, quanto bastava per farlo arretrare un poco. Fu davvero una vera sorpresa. Dagli spalti si alzò un sussulto generale. Anche Inuyasha restò sconcertato, mentre si toccava la guancia.
“Adesso siamo pari.” commentò il mercenario, mentre si passava il dito sul naso in segno di scherno, per poi assumere una posizione da combattimento stile Kung Fu.
Kagome e gli altri cominciarono ad avere uno strano senso d’inquietudine. Quel tizio, che fino ad ora si era comportato come un pagliaccio pazzo squinternato, ora cominciava a mostrare il suo vero lato… {Oscuro? Sul serio, stai citando Star Wars? Qui l’unico che può fare citazioni sono io, ok capo?! Lo so che stravedi per la saga, pero un po’ di contegno. D'accordo, per sta volta te la do buona, solo perché è pur sempre una frase mitica, della saga più figa dell’universo.}.
 
{Quanto a voi, amici lettori (si sta volta scrivo io le note dell’autore), vi abbiamo fregati di nuovo. Doveva esserci un po’ più di action in questo capitolo, ma alla fine è venuto troppo lungo, un'altra volta. Quindi vi aspetto al prossimo. Saluti, il vostro signor Pool di quartiere 😉😘.}.
   
 
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