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Autore: Ashla    26/07/2021    3 recensioni
AGGIORNAMENTO 29/12/2022:
Storia interattiva, iscrizioni aperte.
"Cappuccetto rosso", "Biancaneve e i sette nani", "Peter Pan e l'isola che non c'è"... no, troppo babbani.
E allora "lo stregone dal cuore peloso", "Baba Raba e il ceppo ghignante" o, ancora, "La fonte della buona sorte".
La lettura porta metaforicamente in un'altra realtà, diversa da quella reale.
Ma, quando sei in una delle più famose scuole di magia e stregoneria del mondo, non ti stupisci se aprendo un libro vieni catapultato in carne ed ossa in un altro mondo in cui i personaggi delle fiabe non sono poi così fantastici.
Hogwarts!Au
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Andiamocene, ora!»
All’urlo di Fujii Yuka il gruppo, tanto unito nella decisione di fuggire, si divise sulla scelta della direzione da seguire.
Kageyama Hikaru, che era stato mollato dallo sconosciuto non appena erano stati lanciati gli incantesimi, inciampò in avanti verso il gruppo e subito Kariya Masaki lo aiutò a stabilizzarsi prima di circondargli il polso con una mano incitandolo a seguirlo.
Corsero a destra e subito, dietro di loro, sentirono le rapide falcate dell’enorme lupo.
«State giù! Diffindo
I due chinarono il capo proprio mentre gli incantesimi di Shindou Takuto ed Ibuki Munemasa sfrecciavano sopra di loro andando a colpire un grosso albero poco dietro che con un sonoro crack crollò bloccando il passaggio.
«Andiamo! Non lo tratterrà a lungo!»
Alle parole di Shindou Takuto, il lupo, dietro di loro, ululò e saltò l’ostacolo.
«Direi proprio per niente!»
Kirino Ayame spinse in avanti Shindou Akiko e, senza smettere di correre, lanciò un incantesimo esplosivo alle sue spalle prontamente imitata da Kenma Aina e Tsurugi Kyōsuke.
«E io che pensavo che i vostri incontri fossero noiosi!»
Kariya Masaki lanciò una Fattura pungente verso l’inseguitore.
«Beh, di solito non sono così! Impedimenta
Urlò Matsukaze Tenma e il suo incantesimo si unì a quello di Akaashi Haruka che gli correva accanto.
«E non poteva essere un incontro normale? È chiedere troppo!?»
Esclamò Kariya Masaki cercando mentalmente un altro incantesimo da lanciare contro il lupo che, nel frattempo, aveva perso leggermente terreno a causa delle continue magie lanciategli contro e del fitto bosco.
«Perché tutte a me!?»
«Almeno tu non corri in vestito, Kariya-kun!»
Gridò infastidita Kirino Ayame prima di fare un incantesimo per far accorciare di almeno qualche centimetro il vestito, subito imitata da Kenma Aina e Shindou Akiko.
«E…e se ci dividessimo?»
Domandò Kageyama Hikaru lanciando una veloce occhiata alle spalle.
«No! Ci siamo già separati dal resto del gruppo! Non possiamo permetterci di dividerci ancora di più!»
Kenma Aina saltò una radice sporgente rimpiangendo silenziosamente di non aver con sé la propria scopa.
«Quell’affare ci raggiungerà presto!»
Neppure Matsukaze Tenma pareva tranquillo.
«Dobbiamo pensare a qualcosa!»
«E a cosa? Illuminaci, Shindou!»
«Magari puoi pensarci anche tu, Ibuki!»
«Ragazzi non litigate proprio ora! Se lo fate vi affratturo entrambi!»
Esclamò infastidita Kirino Ayame e Shindou Akiko annuì lanciando un veloce incantesimo dietro di sé che fece spuntare da terra le radici degli alberi.
«Qualunque cosa sia dobbiamo pensarla in fretta! Non possiamo continuare a correre all’infinito!»
Urlò Kenma Aina evitando per poco un ramo poi Akaashi Haruka le afferrò una mano, le lanciò un’occhiata trovandola concentrata.
«Ho un’idea».
 
***
 
Nel frattempo, l’altro gruppo procedeva a zig zag nella foresta evitando gli incantesimi dello sconosciuto e dei suoi alleati, comparsi dal nulla, mentre ribattevano con i propri.
«Non dovevamo separarci!»
Esclamò Kirino Ranmaru, chinando il capo per evitare un lampo rosso, chiedendosi silenziosamente cosa sarebbe successo a sua sorella e al suo migliore amico scomparsi in direzione opposta: l’unica cosa che lo rincuorava era che erano insieme e, sperava, che lo sarebbero rimasti nonostante tutto.
«Non che fosse prevedibile!»
Urlò di rimando Kurosawa Ryuunosuke deviando un incantesimo che puntava verso Yamada Akane; la ragazza accennò ad un sorriso e lanciò una fattura senza smettere di correre.
«Dobbiamo seminarli! Petrificus
«Bombarda
Gli incantesimi di Sorano Aoi e Tsurugi Kotone colpirono gli inseguitori: qualcuno alle loro spalle imprecò.
Fujii Yuka esultò quando l’albero che aveva colpito cadde bloccando il percorso dietro di loro.
«Forza voi due!»
Esclamò Kirino Ranmaru, che guidava il gruppo insieme alla grifondoro, lanciando un’occhiata veloce a quelli che chiudevano la fila.
«Stiamo correndo da troppo tempo, non possiamo continuare così!»
Urlò di rimando Amemiya Taiyou.
In verità il ragazzo avrebbe potuto facilmente raggiungere l’inizio del gruppo ma non lo faceva per aiutare Sugawara Ayumi che negli ultimi minuti aveva cominciato a perdere terreno ansimando per lo sforzo fatto.
«Forza, Sugar-chan. Li stiamo per seminare, ultimo sforzo».
Kurosawa Ryuunosuke rallentò appena per affiancarsi agli amici e, prima di buttare giù un altro albero, sorrise incoraggiante alla compagna di casa che annuì poco convinta.
«Ehi, voi! Da questa parte!»
Il gruppo sussultò quando, qualche metro davanti a loro, un ragazzo dai capelli blu e le scarpe di un vivace color rosso saltò giù da un albero e, facendo loro cenno di seguirlo, corse via.
Gli amici si lanciarono un’occhiata confusa incerti sul da farsi e lo sconosciuto si girò a guardarli.
«Forza, seguitemi! Non vi farò del male!»
«Peggio di così non può andare…»
Sbottò Kirino Ranmaru prima di seguirlo subito imitato dagli altri.
Corsero tra gli alberi sempre più fitti, saltando radici, evitando rami fino a quando non sentirono più le urla alle loro spalle.
Il ragazzo che li guidava cominciò a rallentare fino a fermarsi davanti ad un grosso albero il cui fusto era ricoperto di muschio.
«Venite…»
Fece un passo indietro, toccando il tronco, e sparì.
Il gruppo si fermò incerto.
«Dai, muovetevi…potrebbero arrivare…»
La testa del ragazzo spuntò dal fusto, facendo fare un salto all’indietro a Kotone, prima di scomparire di nuovo.
Seppur incerto, il gruppo entrò ritrovandosi all’interno di un grande spazio circolare le cui pareti erano di legno.
«Benvenuti, mettetevi pure comodi».
Affermò lo sconosciuto con un lieve sorriso prima avviarsi a chiudere quella che pareva una porta bloccando il passaggio che avevano appena usato.
Sugawara Ayumi crollò in ginocchio a terra con una mano al petto respirando a singhiozzi.
Subito Amemiya le fu davanti e presale la mano con le proprie la portò sul proprio cuore.
«Calma, Suga-chan, calma…respira, ecco…»
Kurosawa Ryuunosuke li raggiunse e, chinandosi al fianco dell’amica, cominciò a carezzarle con cerchi concentrici la schiena mentre Amemiya continuava a parlarle tranquillamente.
Il resto del gruppo fissava la scena in silenzio.
«Che c’è? Se fate così non aiutate…»
Sbottò Kurosawa e subito tutti distolsero l’attenzione concentrando l’attenzione sullo sconosciuto che, ancora rivolto verso l’ingresso, borbottava sottovoce con la bacchetta in mano.
«Ecco, ora siamo al sicuro. Non ci troveranno tanto facilmente».
Annunciò qualche minuto dopo il ragazzo girandosi con un sorrisetto che nessuno ricambiò.
Yuka lo scrutò da capo a piedi incrociando le braccia al petto.
«Chi sei tu?»
«Ichihoshi Mitsuru, anche se i più qui mi conoscono come il Bian Coniglio».
Ichihoshi si diresse verso una dispensa, ignaro delle espressioni confuse del gruppo.
«Il Bianco che?»
«Il Bian Coniglio…è un personaggio di una storia babbana».
Spiegò Sorano Aoi rispondendo alla domanda di Kirino Ranmaru.
Ichihoshi, presa una boccetta, annuì e si diresse verso il trio inginocchiato per terra.
«Ecco tieni, ti farà stare meglio».
Il ragazzo si chinò accanto a Amemiya e passò la boccetta a Sugawara che, nonostante tutto, riuscì a lanciargli un’occhiata sospettosa.
«Oh, andiamo…scommetto che sei in Serpeverde…così diffidente, ma se avessi voluto morti vi avrei lasciati lì, no?»
«M…morti!?»
Squittì Kotone mentre Ayumi, dopo un attimo d’esitazione, annuiva a fatica.
Il ragazzo sorrise leggermente e, una volta aperta, le fece annusare il contenuto.
«Ok, forse non morti ma di sicuro non sani e salvi».
«Allora dobbiamo andare! Ci siamo separati da dei nostri amici!»
Ichihoshi scosse piano il capo alle parole di Sorano Aoi.
«Ora come ora rischiereste solo di farvi prendere».
«Fantastico…allora restiamo qui e aspettiamo che i nostri amici vengano catturati».
Esclamò ironico Kurosawa Ryuunosuke lanciando un’occhiataccia al loro salvatore.
«Io non…»
«Hai detto questo, non negarlo! Forse a te non frega dei nostri amici ma a noi no».
Ichihoshi, al tono sempre più alto dell’altro, si ritrasse alzando le mani arrendendosi.
«Kurosawa-san, calmati per favore».
Al tono dolce di Yamada Akane, il serpeverde si calmò non dopo, però, aver lanciato un’ultima occhiataccia al ragazzo che deglutì nervoso.
«Bene…quindi…dove siamo?»
Domandò Sugawara Ayumi annuendo con un sorriso quando Tsurugi Kotone le chiese se stesse meglio.
«Ottima domanda…cos’è questo posto?»
Aggiunse Kirino Ranmaru che, nel frattempo, aveva fatto il giro della stanza circolare.
«Questo è uno dei miei rifugi, un buon incantesimo d’espansione e uno di disillusione e il gioco è fatto…»
«Uno dei rifugi?»
Domandò Yuka sedendosi a terra con le gambe incrociate.
«Esatto, ne ho un po' dovunque…quelli continuano a cercarmi».
«Perché non sei un brigante, vero?»
Sorano Aoi parve spaventata all’idea e, senza pensarci, afferrò la mano di Kotone che boccheggiò arrossendo a quel contatto inaspettato.
«Assolutamente no. Sono…ero uno studente di Hogwarts come voi solo che sono qui da più tempo e quelli mi danno la caccia perché non…sono d’accordo con loro? È difficile da spiegare così ma vi assicuro che non sono un malintenzionato».
«Bene, signor non sono un malintenzionato, spiegaci cos’è questo qui e perché siamo…qui…stavamo leggendo tranquillamente un libro e poi puff…ci siamo ritrovati in questo luogo sconosciuto».
Alle parole di Yuka il ragazzo annuì e fece per parlare ma ci ripensò.
«Aspettate…almeno posso sapere come vi chiamate? Poi vi spiegherò tutto…»
«Sia mai che ci spieghi qualcosa senza sapere i nostri nomi, eh…le priorità…»
Sbuffò Kurosawa Ryuunosuke ma si presentò lo stesso seppur visibilmente contrariato.
«Comunque che carino…tieni a Shindou-san».
Gli sussurrò Amemiya Taiyou nell’orecchio, mentre gli altri si presentavano, guadagnandosi così uno sguardo truce da parte dell’amico mentre Sugawara Ayumi sorrideva divertita.
«Bene, grazie. Ora, per rispondere alla domanda di Yuka-san, siamo in una sorta di mondo parallelo? Se devo dire non l’ho capito bene neanche io ma so che il libro è la sola chiave per accedervi e che è molto difficile uscirvi, soprattutto se il libro è chiuso. Non è chiuso il libro, vero?»
Il gruppetto batté le palpebre confuso poi tutti si voltarono a guardare Ayumi che si limitò a far spallucce: lei lo aveva aperto ma non sapeva cosa era successo dopo, l’unica loro speranza era che, essendo nella Stanza delle Necessità, nessuno lo trovasse tanto in fretta da, eventualmente, chiuderlo.
«Capito. Comunque…questo posto…è abitato dai personaggi delle storie babbane, anche qui non ho ben capito perché…»
«Utile…»
Sbuffò Kurosawa Ryuunosuke guadagnandosi una piccola gomitata sul fianco da Sugawara Ayumi.
«Scusate, come vi ho detto sono uno studente capitato qui proprio come voi. Vi posso dire quel che ho capito. Fatto sta che arrivando qui quasi andiamo a sostituire, interpretare, dei personaggi delle storie babbane».
«Studente? Sembri avere la nostra età ma non ti abbiamo mai visto…Da quanto sei qui?»
«Vedi, Amemiya-san, qui il tempo scorre in maniera diversa. Non so quanto tempo sia passato nel nostro mondo…comunque non è importante».
«Se lo dici tu…dopo ci ritorniamo ma prima…quelli che ci inseguono sono tanto cattivi?»
«Più o meno, Kirino-san. La verità è che sono studenti del mio tempo attratti dalla promessa di…»
Ichihoshi si interruppe mordendosi il labbro inferiore.
 
***
 
Kirino Ayame correva nella nebbia stando attenta a non perdere di vista la luce rossa che le indicava la strada da seguire.
Accanto a lei i fratelli Shindou si guardavano nervosamente alle spalle cercando di sentire i rumori della bestia che li stava inseguendo.
«L’abbiamo seminata?»
«Per ora sembrerebbe di sì, Matsukaze-kun».
Disse Kenma Aina che apriva la fila tenendo la bacchetta bene alzata per segnalare agli altri la sua posizione mentre, accanto a lei, Akaashi Haruka utilizzava la magia per spazzare via temporaneamente la nebbia che aveva creato lei stessa poco prima e che, in quel momento, mantenevano Ibuki Munemasa, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke e Kageyama Hikaru, equamente sparsi ai lati del gruppo per aumentare il più possibile il muro grigio che rendeva più difficoltosa la loro individuazione.
«Speriamo…possiamo rallentare un attimo?»
Domandò Akiko boccheggiando: lei, come gli altri non occupati a guidare il gruppo o a creare la nebbia, continuavano a lanciare incantesimi che potessero mascherare il loro odore in modo da confondere la bestia ma, la ragazza, cominciava ad essere stanca per la combinazione di sforzo fisico e magico.
Kenma e Akaashi si lanciarono un’occhiata prima di guardarsi alle spalle cercando di cogliere eventuali rumori; Akaashi annuì.
«Solo un pochino».
Il gruppo rallentò appena e Kageyama Hikaru ne approfittò per andare in fondo alla fila a ringraziare dell’aiuto Kariya Masaki che si limitò a sbuffare facendo spallucce prima di tirare una fattura mucovolante contro ad un albero vicino e, successivamente, ad uno molto più lontano alla sua destra.
«Dico sul serio, se non mi avessi afferrato e trascinato via sarei rimasto immobile…non stavo capendo più niente».
Kariya borbottò qualcosa e Kageyama gli lanciò un’occhiata confusa non avendo capito.
«Cosa?»
«Niente…»
«Dai lo so che hai detto qualcosa».
«Non ha importanza».
Kageyama Hikaru sospirò e lo guardò ancora intenzionato a capire cosa avesse detto l’altro.
«Perché fai così? Intendo dire io…oh!»
Il ragazzo, troppo concentrato sull’amico, inciampò su una radice e finì per terra.
Kariya Masaki avanzò di qualche metro prima di venir chiamato dall’altro e, sbuffando, si fermò voltandosi a guardarlo.
«Vuoi anche dei pasticcini e un thè? Quale cosa del c’è un lupo gigante che ci insegue non ti è chiara?»
«Non l’ho fatto a posta, sono inciampato…»
Kageyama si rialzò afferrando la bacchetta sfuggitagli di mano nella caduta.
«Possiamo andare? Prima di perdere gli altri…»
Kariya Masaki si girò riprendendo a correre ma, neanche tre passi dopo si fermò, la nebbia fitta li circondava e non c’era nessuna luce rossa ad indicare loro dove si trovavano gli altri.
Il serpeverde si lasciò sfuggire un’imprecazione mentre Kageyama Hikaru si fermava al suo fianco guardando davanti a sé con gli occhi sgranati-
«Dove sono gli altri?»
«Non lo so…»
«Che facciamo?»
Kariya Masaki si lanciò una veloce occhiata alle spalle: di certo non potevano stare lì o prima o poi il loro inseguitore li avrebbe trovati.
«Proseguiamo dritti, se siamo veloci li possiamo raggiungere».
Kageyama Hikaru annuì e i due partirono fianco a fianco cercando l’altro gruppo che, nel frattempo, procedeva ignaro della scomparsa dei due ragazzi.
«Dobbiamo trovare un nascondiglio per riposarci».
Disse Ibuki Munemasa dopo aver lanciato un’occhiata a Shindou Akiko che cominciava a rallentare.
«Già, secondo me, con tutti questi cambi di direzione, lo abbiamo seminato».
Affermò Kirino Ayame dandosi una veloce occhiata alle spalle.
«Fermi!»
Per poco, al comando di Akaashi Haruka, la ragazza non travolse Shindou Takuto.
Il gruppo si fermò avanzando poi piano piano fino a raggiungere Akaashi e Kenma che guardavano davanti a loro.
La strada si interrompeva bruscamente in un burrone e molti metri più in sotto si poteva intravedere, nell’ormai crepuscolo, un torrente.
«Miseria…che facciamo?»
Domandò Matsukaze Tenma sporgendosi appena per guardare in basso.
«Credo che l’unica cosa che possiamo fare sia seguirne il corso e sperare di trovare un modo per oltrepassarlo».
Rispose Kenma Aina guardandosi intorno.
Kirino Ayame annuì e guardò i presenti, sbiancò.
«C’è un problema…dove sono Kariya e Kageyama-kun?»
A quelle parole tutti si guardarono prima di lanciare un’occhiata alle loro spalle nella speranza di vederli arrivare.
Non successe nulla.
Ibuki e Tsurugi si lasciarono scappare un’imprecazione mentre Shindou Akiko, con gli occhi verdi sgranati, si portava le mani alle labbra.
«Li…li hanno catturati?»
«Non credo…li avremmo sentiti, no?»
La risposta per Kirino Ayame di Kenma Aina diventò a sua volta una domanda.
«L’ultima volta che li ho visti erano insieme e stavano parlottando sottovoce…»
«Allora speriamo che siano rimasti insieme, Shindou…»
Disse Ibuki Munemasa cercando d’ignorare come Shindou Akiko tremasse accanto a lui.
«Dobbiamo cercarli».
Alle parole di Matsukaze Tenma, Akaashi Haruka scosse affranta il capo.
«Rischiamo di venir catturati noi però».
Sbottò Tsurugi Kyosuke dando voce ai pensieri della corvonero che abbassò lo sguardo mordicchiandosi l’interno guancia.
«Allora cos…»
Dei crack interruppero Kenma Aina e nessuno parlò più, guardandosi nervosamente intorno: tutti avevano fatto il corso di Materializzazione e Smaterializzazione e quei rumore parevano proprio qualcuno, anzi più persone, che si materializzavano.
Una scintilla rossa attirò l’attenzione di Shindou Takuto che fece appena in tempo a deviare un incantesimo che venne, però, seguito da molti altri.
Il gruppo cominciò a deviare le magie lanciate loro contro senza però capire chi li stava attaccando né dove fosse, anzi…fossero perché era chiaro che erano più di uno.
«Dobbiamo andarcene, sono troppi!»
Le parole di Matsukaze Tenma furono seguite da un rombo e subito il terreno sotto i suoi piedi venne a mancare.
Il gruppo urlando precipitò verso il torrente.
 
***
 
«Dalla promessa di?»
Domandò, con voce a mala pena udibile, Tsurugi Kotone, sempre più preoccupata per il fratello e gli amici dispersi.
Ichihoshi Mitsuru esitò guardando i ragazzi che, intorno a lui, ricambiarono lo sguardo con aria d’attesa.
Sospirò.
«Lei…ecco…di Morgana…»
 
 
 
Bloopers:
Ricordando che Akaashi Haruka è nel gruppo inseguito dal lupo e non nel gruppo che viene salvato da Ichihoshi Mitsuru.
 
«Il Bian Coniglio…è un personaggio di una storia babbana».
Spiegò Akaashi Haruka rispondendo alla domanda di Kirino Ranmaru.
[…]
«…» Risposta di Akaashi Haruka in risposta ad una frase di Ichihoshi Mitsuru che non metto per non “spoilerare” la sua battuta (che se mi ricordo la inserirò nei prossimi capitoli)
= Akaashi Haruka ha il dono di smaterializzarsi da un gruppo all’altro

 
 
 
Angolo dell’autrice
Hello! I’m here…again!
Che dire? Ormai è il terzo aggiornamento in una settimana e ho esaurito le cose da dire XD
Oltre che…finalmente Shindou è fuori dai piedi e il nostro Ryuu potrà conquistare la sua bella in pace (di fatti è felicissimo di sta cosa ma non può darlo troppo a vedere sapete…causa pericoli).
E niente, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Lascio le immagini del ragazzo dello scorso capitolo e di Ichihoshi così vi potete fare un’idea (ricordo che sono comunque personaggi di IE, solo della nuova serie...e se c'è qualche fan della nuova serie...no non sono matta, spiegherò tutto più in là quindi nel frattempo relax su storie/nomi/ecc...)!
Spero di riuscire ad aggiornare anche al mare o, almeno, di scrivere tanto in modo da pubblicare con ritmi decenti quando tornerò.
Ciao!
Aiko
   
 
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