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Autore: Spensieratezza    29/07/2021    3 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Dean, Sam e i loro amici, erano riusciti a trovare un file audio della nuova presidentessa degli Stati Uniti e avevano scoperto una cosa sorprendente, un file compromettente tra la presidentessa e suo fratello.

Sam si era offerto quindi di presentarsi a lei, per informarla del fatto e cercare di convincerla a invocare la grazia per il loro amico Steve ed evitare la prigione agli altri amici.

Sam era andato al convegno pubblico all'aperto e mise un biglietto nella mano di Reynolds, quando gli strinse la mano.
 
In un lampo, gli addetti alla sicurezza lo presero e lo portarono via.
“È stato visto?”
“È stato portato via in fretta ma qualcuno può aver fatto delle foto.”
“Verifica in fretta, confisca le macchine fotografiche.”
 
Sam si ritrovò in una stanza, legato a una sedia e picchiato.
“Voglio parlare con il preside Reynolds.”
 
 “L’unica persona con cui potrai parlare, sono io. Ora, dimmi dove posso trovare Steve Burrows.”disse un uomo cinese che aveva tutta l’aria di essere uno dei capi.

Sam sorrise.

“È in un posto sicuro, un posto dove non riuscirai mai a trovarlo.”
 
L'uomo era pronto a usare le maniere forti, ma in quel momento qualcuno arrivò a interrompere il tutto.

La presidentessa era arrivata nella stanza del magazzino in cui c’era Sam.
“Andate via. Lasciatemi sola con il ragazzo.”
 
“Signora, con tutto il rispetto, questo soggetto è pericoloso e non..”
“Devo forse ripetermi? I suoi scagnozzi stanno fuori la porta. Se ne vada SUBITO.”
 
L'uomo annuì con riluttanza guardandola storto mentre usciva.

“Dunque, siamo da soli. Ho letto il suo biglietto, ovviamente non posso sapere di quale audio parla, ma dubito che  sia di qualche interesse per me.”
 
“Le restringerò il campo. Si tratta di una conversazione dopo il suo presunto omicidio, una conversazione che io fossi in lei, terrei in FAMIGLIA.”
La donna impallidì.

“Lo faccia portare qui.”
 
“No.” Sam scosse la testa sorridendo. “Può ascoltarla al telefono o direttamente in televisione. Decida lei.”
La donna accettò, quindi Sam chiamò Dean e chiese di far ascoltare l'audio.
 

“Tutto questo passerà più veloce dei tuoi vent’anni..”
 
“Il problema è che mi fa male non poterti vedere…dolce Carolyn..sdraiata sul letto..il tuo calore..le tue mani su di me..”
 
Carolyn abbassò di scatto il telefono.
Sam si leccò le labbra amareggiato.
 “Lui ha sofferto..?” chiese triste.
 
“Si è sparato alla testa e ha sparso il cervello per tutta la parete. Una cosa veloce e soprattutto una sua scelta. Ora tocca a lei fare la sua.”
 
 Carolyn annuì e si sedette vicino Sam, restò per un po' in silenzio e Sam gli diede il tempo di cui aveva bisogno, senza metterle fretta.

“Ho sempre messo il paese davanti a me stessa, e ho creduto che quello che stavo per fare sarebbe stato nobile, che sarei stata premiata..”
 
“E invece non è stato così..”
 
“Ma non vede che sono anch’io una pedina in questa storia? Il potere che si è impadronito del questo paese, è come un cancro dilagante e non si fermerà davanti a niente, è del tutto fuori dal mio controllo.”
 
“Come lo siamo noi.”
“Cosa vuole che faccia?"
“Mi tolga le manette.”
“Ma io non ho le chiavi..”
 
“ Se lo procuri e poi concederà la grazia presidenziale a Steve Burrows.”
 
“Cosa?? Ma io non posso farlo!!”
 
“Certo che può, è una cosa molto semplice, le verrà sottoposto un documento che poi inoltrerà al ministro della giustizia.”
“Va bene, va bene, le firmerò qualsiasi cosa.”
 
“Molto gentile, ma sappiamo che non basta.”
“Insomma, cosa vuole? Che vi accompagni anche all’aeroporto?
 
“Non sono un ingenuo, non mi fido di documenti così facili da perdere, voglio che in diretta televisiva scagioni Steve Burrows e i miei amici, il sottoscritto e mio fratello!”
 
“Ma…ma lei è pazzo! Non è così che si fanno queste cose, ci sono delle procedure da rispettare.“
“LA GRAZIA. IN DIRETTA TELEVISIVA. ADESSO!!” gridò Sam.
 
Carolyn si tirò indietro i capelli.

“E…e una volta che avrò fatto come dite, chi mi assicura che non divulgherete comunque il nastro?”
Sam sorrise.
 
“Nessuno, dovrà soltanto fidarsi della mia parola.”
 
 
La presidentessa uscì dalla stanza e venne avvicinata dal capo della Compagnia.
 
"Signora..."

"Fuori dai piedi. Ho qualcosa da comunicare!"

“Voglio solo ricordarla che Sam Winchester non è l’unico a essere a conoscenza dei suoi segreti. Non la trattengo oltre.”
 
Carolyn impallidì.

*

Caroline Reynolds stava andando a parlare con il pubblico, ma a sorpresa, un altro uomo, si appropriò del palco al suo posto.
 
"GUARDATE!" gridò Steve, indicando ai suoi amici Vergil che stava salendo sul palco al posto del presidente.

"No! Ma è pazzo?? Lo uccideranno!!" disse Steve.

“Che cosa diavolo ci fa quel traditore sul palco?? Perchè respira ancora??? disse un altro uomo.
“Non lo so, ma sta per parlare alla stampa.”
 
“Buongiorno, cari concittadini. Oggi non sarà il presidente Reynolds a parlare. bensì io. Mi perdonerete, spero, questa incursione del tutto inaspettata, ma convenite con me, che la verità non è in ritardo, né in anticipo e viene prima di tutto.”
 
Ci fu un silenzio momentaneo e un mormorio incuriosito coinvolse la folla.

“Prima delle bugie, prima degli intrighi, del successo, del potere, prima anche della MORTE. “
“Che diavolo pensa di fare?” chiese uno degli uomini della Reynold.
 
“Anzi, la morte se potesse si VERGOGNEREBBE di voi e di quello che la Compagnia e lo stesso presidente Reynolds hanno fatto a Steve Burrows, una condanna a morte per un omicidio che non ha commesso visto che il presunto morto si è suicidato da solo in una camera d’albergo non più tardi di due settimane fa.
 
“Quell’uomo è un pazzo, sparategli, non permettetegli di dire una sola parola.”
 
“Dice delle cose molto gravi, ha delle prove di cosa sta dicendo?” gli chiese una giornalista.
“Certamente, avrei un audio e avrei anche dalla mia, la ragione di un Angelo.
I suoi occhi divennero rossi e con le mani fece alzare un cumulo di polvere e sassolini.
 
La folla fece un verso terrorizzato.
“La prego,. la smetta con questi trucchi,. sta spaventando la gente.” Disse la giornalista.
 
“Tu osi dire a me di smetterla? Quando neanche MIO PADRE è riuscito a zittirmi? Sciocca!!”
Un nuvolone coprì il cielo, oscurandolo, molte crepe si alzarono dal terreno e molta gente cadde per terra.
“Chi è lei?” chiese un altro uomo.
 
“IO SONO LUCE E BUIO, PRINCIPIO E FINE, il mio nome è un nome che è stato temuto e odiato e sfruttato per istigare il MALE, il mio nome significa LUCE ma per lungo tempo è stato visto come oscurità, io sono LUCIFERO.”
 
Le sue ali divennero azzurre e terrificanti e poi gialle dorate, Sam si strinse forte a Dean mentre il vento alzava le loro giacche.
 
Per lungo tempo, ho visto questo mondo INVECCHIARE, ho visto il male proliferare nella Terra, ho visto tutto questo da lontano, uomini che predicavano la religione senza sapere di cosa parlavano, raccontare e inventare storie che sono andate perdute nella pioggia.”
 
Lucifero pianse e le sue lacrime erano azzurre. I capelli di Alan divennero lunghi e biondi, una cascata di riccioli d’oro, il suo corpo si trasformò in quello di un altro.
 
Un lungo temporale scosse il cielo come se lo stesse squarciando.
 
“Il vostro CAPO stava per ingannarvi, stava per raccontarvi di essere malata di un grave MALE, per non ammettere la sua grande colpa. È stata ricattata da un’associazione, la Compagnia, che ha imposto un grave imbroglio ai danni di un uomo innocente, l’invenzione di un omicidio mai commesso per coprire valanghe e montagne di debiti di una carcassa di un uomo corrotto e debole. Normalmente me ne fregherei di queste beghe terrene ma devo un favore a degli uomini che sono stati gentili con me e che hanno fatto ciò che nessun altro ha mai fatto in tutta la mia lunga ESISTENZA.. forse lo faccio anche per un figlio che non ho mai avuto e che desidero che sia orgoglioso di suo padre… a chiunque della Compagnia stia ascoltando le mie parole, non c’è posto dove possiate nascondervi, io sono un ANGELO, ho preso momentaneamente possesso di quest’ uomo, ma presto io e i miei FRATELLI vi troveremo e cominceremo a riaggiustare questo mondo.”
 
Una luce abbagliante, coprì a tutti la visuale e Lucifero uscì dal corpo di Vergil. Quando la luce svanì, non c'era traccia dell'uomo che diceva essere Lucifero. Scoppiò un caos, mentre Vergil scappava a perdifiato, non visto, seminato dalla folla.
 
Quando fece per prendere un taxi, Cedric lo chiamò.
“Vergil! Vergil, ti prego, aspetta!”
 
Vergil lo guardò sbalordito. Chiaramente era l'ultima persona che si aspettava di trovare lì.

“Tornatene a casa, Cedric.”
“Ti prego, solo un minuto.”
“Dimmi che cosa vuoi e poi vattene. “
 
“Sei ancora posseduto da Lucifer?”
“No!”
 
“Hai detto delle cose meravigliose, sei stato molto coraggioso.”
“Quello che hai sentito, non erano parole mie..adesso levati di mezzo..”
 
“Sono sicuro che in parte eri tu. Volevo dirti che..sei stato molto coraggioso e che io ti AMMIRO. L'ho sempre fatto.”

Per qualche secondo, sembrò che Vergil non sapeva cosa dire.

“Bene, adesso l’hai detto, c’è altro?
“Sì.”
“Dunque?”
 
“Sono stato sempre più bravo ad agire che a parlare.”
Gli diede un bacio mozzafiato a coppa con le mani.
 
Vergil rimase talmente scioccato che non sapeva che dire, per qualche attimo lunghissimo, a Cedric sembrò di vedere i suoi occhi luccicare. Felicità o tristezza? Voleva chiederglielo, ma..
 
“Io..devo andare.” Disse, entrando in taxi e lasciando lì il suo vecchio amico come un baccalà.
 
Uhhh…mi aveva detto Dean, di lavorare sul potere dell’Amore, ma forse ho creduto troppo all’ideologia che l’amore non ha sesso. L’amore è il sentimento dei patetici, dicevo una volta e alla fine ci sono cascato con tutte le scarpe, credendo che bastasse un bacio, a trattenere qualcuno. E va beh, devi saper perdere, mio caro Cedric. Con eleganza, mi raccomando. Sorridendo.
 
 
“Cedric?? Ma dov’eri finito? Qui dobbiamo andarcene perché sta andando tutto a puttane!! “ gridava Dean dalla strada, affacciandosi dal finestrino.
“la fine del mondo..sì, sta arrivando.”
 
“Spiacente,. Amico, ma è già arrivata e passata e non adesso. Ma si può sapere che ti prende?” chiese Sam, trascinandolo in macchina.
“Io..ho visto Vergil.”
 
“Hai visto mio fratello??? Cosa ti ha detto? Perché non lo hai trattenuto?” chiese Alan di scatto.
“Buono, tesoro.” Disse Steve.
 
“Io..ho provato come dicevate voi, con il potere dell’amore.”
Sam e Dean si guardarono.
“E com’è andata?” chiese Dean.
 
“Non molto bene.” disse lui rabbuiandosi.
“Ehi, questa è la MIA frase. “ disse Dean.
 
“Buono, Dean, credo che Cedric abbia appena avuto una delusione. Che stai aspettando, Bruce? Non siamo qui per fare pettegolezzi, metti in moto.” Disse Sam.
“Ehm, sì, capo.”
 
“Ti ha chiamato capo.” Disse Dean sorridendo, mordicchiandogli lì orecchio.
 
“Suona bene, potrei abituarmi.” Disse Sam.
 
 
Sulla cima di una montagna, Gabriel, Castiel e Balthazar e Jack, erano uniti in cerchio e si stavano tenendo per mano, formando un cono di luce così intenso, come il big bang.
 
Un umano assisteva alla scena, da un po’, vedeva la fatica che stavano facendo gli angeli e si avvicinò a loro.
“Fatemi dare una mano.” Disse Adam.
 
“No, vattene su quella roccia laggiù..” disse Gabe.
“Gabe ha ragione. Adam, tu sei umano..non..”
Adam gli accarezzò la schiena.
 
“Sono umano, ma il potere dell’amore è qualcosa che esula dall’appartenenza delle razze. Lasciami dare il mio contribuito. Ti prego.”
 
Jack perplesso gli prese la mano, Adam chiuse gli occhi e dell’energia si sprigionò anche da lui. Azzurra come un fuoco fatuo fiammante.
“Oh mio dio..è favoloso.” Disse Balthazar. “
“Com’è possibile?" chiese Jack.
 
“Jack…gli stai donando la tua energia..Adam la sta facendo fluire attraverso il vostro..amore?” chiese basito.
I due ragazzi distolsero lo sguardo imbarazzati ma si strinsero la mano più forte.
 
La luce sollevava un corpo, quando infine cessò, il corpo di Lucifer cadde tra le loro braccia.
 
Gli angeli si strinsero attorno a lui come dei fratelli che abbracciarono il loro fratello.
Jack si fece da parte per lasciare il loro momento, ma poi gli angeli si separarono e lo spinsero gentilmente a lui.
 
Padre e figlio si strinsero in una abbraccio toccante e dolcissimo.
“Quanto speravo di rivederti.” Disse Jack. Aveva la voce tenera di un fanciullo e ad Adam si strinse il cuore.
“Figlio mio.”
 
 
 
 
















Note dell'autrice:  fiuuuu ragazzi, pensavo che non sarei più riuscita ad aggiornare xd non so quanto può essere credibile e realistico l'arrivo di Lucifer, ma io me lo sono immaginato così questo capitolo, non ci posso fare niente xd il dialogo di Sam con la Reynolds è preso da PRISON BREAK, ho preferito non cambiarlo. Confermo che in Prison è proprio così, la Reynolds andava con il fratello xd all'inizio volevo fare che andasse con un uomo sposato, ma poi ho preferito lasciare la cosa invariata! Non è semplice per Sam e Dean ricattare una donna che gli ricorda il loro rapporto, ma anche loro convengono alla fine di non avere nulla in comune con questi, e che sono le persone a fare la differenza, non il fatto che hanno lo stesso sangue

Credo che il prossimo capitolo sarà l'ultimo della saga dei ragazzi amici di Alan, non ne poso più, è durata fin troppo e voglio tornare a parlare solo di Sam e Dean, quindi nel prossimo cerco di chiudere tutte le cose lasciate in sospeso xd
   
 
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