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Autore: Justice Gundam    31/07/2021    2 recensioni
Tre anni dopo la distruzione di Lucemon, i Leggendari Guerrieri saranno costretti a tornare in scena: numerosi Digimon ostili stanno infatti iniziando ad apparire nel Mondo Reale, e Takuya e i suoi compagni saranno costretti a scendere di nuovo in campo... ma che cos'è quella misteriosa organizzazione, la DATS, che sta cercando di tenere i Digimon sotto controllo? Chi è che sta dietro a questa invasione? Forse qualcuno, tra le file di una delle fazioni, sta complottando qualcosa di ancora più terrificante? I Leggendari Guerrieri, assieme a nuovi alleati e ai giovani agenti della DATS Masaru, Touma e Yoshino, dovranno venire a capo del mistero, prima che sia troppo tardi per entrambi i mondi! Riusciranno nella loro impresa? Quali incredibili segreti li attendono?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Digimon Frontier & Savers: Record of Digital Wars
Una fanfiction crossover (Digimon Frontier & Savers) scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 56 - Ad ognuno la sua prova

 

Kouichi era incredulo... e al tempo stesso terrorizzato. La figura da incubo continuava ad avanzare verso di lui, prendendosi il suo tempo. I numerosi occhi che si aprivano minacciosi sulla sua armatura fissavano il giovane Digiprescelto con bramosia... come se lo spirito corrotto non desiderasse altro che annientarlo e prendere il suo posto. Completare quello che aveva iniziato durante il suo primo drammatico viaggio nel Mondo Digitale.

Duskmon era lì, davanti a lui. Non c'era dubbio che fosse quella la prova che era stato chiamato a sostenere... e anche se la sua mente era in quel momento un turbinio di paura, Kouichi non potè che trovarlo logico.

Le parole di Duskmon riecheggiavano ancora nella mente del ragazzo, mentre il Digimon malvagio si avvicinava ancora. Ormai, li separavano soltanto pochi passi. "Che... cosa vorresti dire, Duskmon?" chiese il ragazzo, cercando di sembrare più sicuro di sè di quanto in realtà non fosse. "Spriti affini? Io... non sono affatto come te!"

Duskmon non rimase minimamente turbato. "Ne sei così sicuro?" chiese. Fece un altro passo e si fermò ad appena un metro di distanza dal ragazzo, che rabbrividì e cercò di fare un passo indietro... ma la paura gli teneva i piedi incollati al terreno. No, non era solo la paura... attorno allo spirito malvagio aleggiava una terribile aura di gelo e malignità, che costringeva il Digiprescelto a restare fermo dov'era, ipnotizzato.

"Pensaci bene, Kouichi." continuò Duskmon. La sua voce si era fatta all'improvviso più morbida e suadente, e Kouichi sentiva che la sua controparte stava cercando di conquistarsi almeno un po' della sua fiducia... o almeno farlo dubitare di quello che dava per assodato. "Quando Kouji e quelli che tu chiami tuoi compagni sono venuti qui a DigiWorld... non ti hanno forse lasciato indietro? Quel fratello a cui tieni tanto... ha fatto la sua vita senza di te, senza che tu fossi mai una presenza. Tu non sei mai stato importante per loro. E' stato soltanto un caso fortunato, che tu sia diventato un Guerriero Leggendario. Tu... ei sempre stato un estraneo nel tuo cosiddetto gruppo di amici."

Kouichi ascoltò senza dire nulla, cercando di pensare ad un modo per controbattere la retorica di Duskmon, che continuò imperterrito.

"Io... sono un Digimon il cui scopo era quello di diventare il nuovo Spirito dell'Oscurità." affermò. "Se tu avessi scelto di seguire il percorso che Lord Cherubimon aveva preparato per te, io avrei sostituito Loweemon come Digi-Spirit dell'Oscurità. Avrei dato un senso alla mia esistenza, come tu cercavi di dare un senso alla tua ricollegandoti con la famiglia che non avevi mai conosciuto."

Kouichi ebbe l'impressione che Duskmon si chinasse verso di lui, fissandolo negli occhi. "Hai capito cosa voglio dire, Kouichi? Entrambi noi siamo stati messi da parte. Volevamo solo trovare il nostro posto, la nostra ragione di esistere, che ci è stata ingiustamente negata. Sapendo questo... sei ancora convinto di volermi respingere? Per quanto noi abbiamo più cose in comune di quanto non credessi?"

Quello che Duskmon diceva aveva un po' di senso, Kouichi doveva ammetterlo. In un certo qual modo, era vero che per certi versi si assomigliavano molto. Entrambi erano stati, per così dire, lasciati indietro. A Kouichi era stata negata la possibilità di far parte di una famiglia, e fino al fatidico viaggio a DigiWorld, Kouji aveva vissuto la sua vita senza che Kouichi ne facesse parte. Non era del tutto sbagliato dire che la rivelazione di avere un fratello gemello era stata sconvolgente per Kouji.

E Duskmon... per quanto fosse un falso Digi-Spirit creato da Cherubimon quando quest'ultimo era ancora sotto l'influsso malefico di Lucemon, in fondo non aveva poi tanto di diverso da Agunimon, Lobomon... e sì, a questo punto tanto valeva fare anche questo nome, Loweemon. Evidentemente, dal suo punto di vista, Duskmon si era visto negare un posto assieme agli altri Spirits, e aveva perso il posto a cui apparteneva di diritto...

Sì, Kouichi poteva immaginare la frustrazione della sua controparte.

Ma... questo non voleva dire che Kouichi l'avrebbe lasciato fare. Il ragazzo si riscosse dal suo stato quasi ipnotico quando Duskmon fece un passo verso di lui, allungando una mano artigliata come per spronarlo ad avvicinarsi.

"Perchè rimanere a fianco di quegli stolti? Se tu dovessi scomparire, loro se la caverebbero ugualmente. Non è tra loro che troverai la tua strada, Kouichi. Unisciti a me, e prendiamoci il posto che ci spetta!" continuò Duskmon. La sua voce si stava facendo più forte, e Kouichi se la sentiva penetrare nella mente, minacciando di sopraffare ogni altra sensazione. Spaventato, il giovane Digiprescelto dell'Oscurità cercò di retrocedere, ma il falso Guerriero Leggendario riduceva sempre più la diistanza, la mano artigliata sempre tesa verso di lui in un gesto al tempo stesso compassionevole e minaccioso.

"Vieni, Kouichi. Abbandona quegli stolti. Abbraccia la tua vera natura." la voce innaturale di Duskmon riecheggiò nuovamente nella sala, sempre più tetra ed oppressiva.

Ma il ragazzo, nonostante la paura, aveva tutta l'intenzione di opporsi. "No... no, non lo farò mai. Ti sbagli, Duskmon. Stai solo cercando di distorcere la realtà per convincermi a passare dalla tua parte." affermò Kouichi, prendendo il coraggio a due mani.

Duskmon non si mostrò sorpreso. "Immaginavo che avresti risposto così, Kouichi." affermò. "Il tuo desiderio di difendere i tuoi compagni è ammirevole, ma alla fine è destinato a fallire. Siete di fronte ad una guerra troppo grande perchè possiate sperare di vincerla."

"E cosa ne sai tu?" ribattè Kouichi. "Tu... non sei più esistito nel Mondo Digitale da quando sei stato sconfitto! Esisti soltanto nella mia mente!"

Per un attimo, il ragazzo ebbe l'impressione che il falso Guerriero Leggendario dell'Oscurità stesse facendo una calma, sommessa risata, che esprimeva condiscendenza per l'ingenuità di Kouichi. "Che sciocchezze. Dimostri di non conoscere l'oscurità bene come si addice al tuo ruolo, Kouichi." affermò. "L'oscurità opera in modi che non puoi immaginare, mio Digiprescelto. Ho osservato, invisibile ma presente, mentre tu e i tuoi compagni cercavate disperatamente di contrastare Lucemon. E ora che i vostri sforzi si sono rivelati vani con l'avvento di Kurata e dei suoi fedeli... siete ancora qui a correre frenetici dietro di lui, cercando disperatamente di fermare ciò che ormai è stato messo in moto."

Kouichi corrugò la fronte. Duskmon stava prendendo le cose alla lontana... c'era qualcosa che il Digi-Spirit corrotto sapeva, e non voleva rivelare. E stava dando ad intendere che la battaglia che stavano affrontando lì, in quel momento... non era altro che il preludio a qualcosa di ancora più grande e terribile!

"Di... di cosa stai parlando, Lucemon?" chiese il ragazzo, la cui sicurezza vacillò sensibilmente mentre cercava di sostenere lo sguardo inquietante del Digi-Spirit corrotto. Quest'ultimo, quasi beandosi di quello che sapeva, restò fermo al suo posto, la mano sempre estesa verso Kouichi, come se volesse invitarlo ad unirsi a lui se voleva sapere di più. "Che cosa è stato messo in moto?"

"Tutto è cominciato molto tempo fa, Kouichi. Più di quanto tu e i tuoi cosiddetti compagni possiate immaginare." affermò il Digi-Spirit corrotto. "Vieni con me, Kouichi. Non puoi sperare di vincere questa guerra. I tuoi compagni stanno cercando di gettare via le proprie vite in un'impresa impossibile. Se ti unissi nuovamente a me, avresti almeno la possibilità di salvarti tu stesso."

Kouichi serrò un pugno al proprio fianco. "Anche affrontare Lucemon sembrava un'impresa impossibile. Eppure i miei amici ce l'hanno fatta."

"E fino a quando durerà la vostra buona sorte?" Duskmon incalzò il ragazzo, deciso a non dargli tregua e abbattere tutte le sue barriere mentali. "Lucemon era soltanto un sintomo, non il male stesso. Non avete la più pallida idea di cosa vi aspetterebbe, anche se doveste in qualche modo vincere questa guerra."

"Non lo sapremo finchè non ci proveremo!" esclamò Kouichi. Finalmente, il ragazzo riuscì a raccogliere tutto il coraggio necessario, e tirò fuori il suo D-Tector, attivandolo con un gesto della mano. Con suo grande sollievo, anche in un luogo come quello, il codice digitale apparve e formò un anello di luce bianca attorno alla mano del ragazzo. "Non cederò mai alle tue manipolazioni, Duskmon. Combatterò con tutte le mie forze per impedirti di impossessarti di me!"

Duskmon non sembrò per nulla deluso o arrabbiato - anzi, Kouichi ebbe l'impressione che il Digi-Spirit corrotto fosse contento della sua reazione. "Dunque vorresti combattere, Kouichi? Per me non c'è problema." affermò. "Sappi soltanto che in questo momento non ci sono i tuoi cosiddetti amici. Dovrai affrontarmi con le tue sole forze. E tu, meglio di chiunque altro, dovresti conoscere la mia forza."

"Non importa. Ti affronterò. Farò quello che devo per difendere i miei amici e il Mondo Digitale." affermò.

"Non mi aspettavo nulla di diverso da te." sentenziò Duskmon, suonando quasi divertito. Kouichi attivò il suo Digivice e passò la mano luminosa su di esso, in modo da iniziare la trasformazione!

"SPIRIT... EVOLUTION!"

Il corpo di Kouichi venne avvolto dal codice digitale, e dopo qualche breve istante, il ragazzo riemerse, trasformato nel suo H-Spirit! I suoi occhi scintillarono brevemente di luce azzurra, mentre il guerriero in armatura nera si metteva in guardia e si preparava a sostenere uno scontro con la sua controparte malvagia.

"Loweemon!"

Duskmon fece un passo indietro e si mise in guardia a sua volta. Sollevò il braccio sinistro, e dalla "bocca" dell'armatura che proteggeva l'avambraccio emerse una minacciosa lama ondulata, avvolta da una tenue aura scarlatta che proiettava lampi di luce sanguigna sui muri di quello strano posto. Gli occhi sparsi sull'armatura di Duskmon sembrarono quasi brillare sinistramente, mentre i due Digimon si preparavano allo scontro...

"Mostrami la tua forza, Kouichi." lo incitò Duskmon. "Mostrami, come tu e i tuoi cosiddetti amici avete intenzione di affrontare la fine che si avvicina."

L'eroico Leggendario Guerriero dell'Oscurità fece un passo in avanti, tenendo alta la guardia. I due contendenti si stavano squadrando, in modo da prendere le misure l'uno dell'altro e preparsi allo scontro. Loweemon puntò un piede contro il pavimento di marmo nero, e piegò leggermente le ginocchia, pronto a scattare al momento giusto... ma non fece la prima mossa, cercando piuttosto di guadagnare un po' di tempo e farsi un'idea delle capacità del suo nemico.

Duskmon aveva già capito quale fosse la tattica di Kouichi, e lo anticipò. "Non vuoi attaccare, Kouichi? Prudente da parte tua." affermò. "Sfortunatamente, temo che non ti servirà a molto."

Con uno scatto improvviso, troppo veloce perchè l'occhio umano potesse seguirlo, Duskmon fece la sua prima mossa e sferrò un fendente rapidissimo! Loweemon agì semplicemente per riflesso condizionato, e alzò un braccio in un riflesso condizionato per difendersi dall'attacco, che si scontrò con la protezione sulle braccia di Loweemon con un clangore assordante! Il vero Digi-Spirit dell'Oscurità vacillò sotto l'impeto del colpo, poi cercò in qualche modo di reagire, sferrando un pugno diretto al torace dell'avversario. Ma Duskmon dimostrò all'istante il perchè era stato un avversario così ostico per Takuya e i suoi compagni. Con uno scatto felino, il Digimon malvagio parò il colpo e fece un salto all'indietro, raggiungendo quasi il soffitto per poi sferrare un micidiale attacco contro il suo avversario.

"Dovrai fare di meglio, Kouichi, se vorrai sperare di vincere." esclamò Duskmon. "Deadly Gaze!"

Gli occhi sparsi sull'armatura di Duskmon si accesero all'unisono e scagliarono una raffica di raggi laser scarlatti che piovvero addosso a Loweemon, e lo H-Spirit dell'Oscurità cercò come poteva di schivare i colpi. Ma era un'impresa disperata. I laser erano troppo rapidi e troppo fitti perchè Loweemon potesse sperare di uscirne indenne, e diversi colpi lo raggiunsero ed esplosero sulla sua armatura, per poi scaraventarlo a terra con un grugnito di dolore, mentre Duskmon atterrava con l'agilità di un felino, e i suoi occhi scintillarono brevemente prima di tornare normali.

"Sei sempre convinto di voler combattere, Kouichi?" chiese Duskmon, anche se poteva già immaginare la risposta. Non aveva neanche completato la frase prima che Loweemon cominciasse a rialzarsi, e il guerriero-leone strinse i denti e si rimise in guardia. "Sì, immaginavo che sarebbe stata questa la tua risposta. In questo caso, credo che dovrò essere più persuasivo."

"Non importa quanto tu cerchi di farmi paura. Non mi piegherò mai." rispose Loweemon. Già stava cercando di trovare un altro punto da cui attaccare il suo avversario, o una strategia che gli permettesse di cogliere di sorpresa il suo avversario.

"Non ho fretta. Posso attendere. Il tempo e lo spazio sono concetti relativi in questo luogo." affermò la controparte malvagia di Loweemon. Pochi secondi dopo, Kouichi percepì qualcosa di strano... e cominciò a vedere delle strane crepe di colore verde fosforescente che si dipartivano da alcuni parti nei muri. In breve tempo, le crepe si diffusero e si ampliarono, come se qualcosa di invisibile stesse demolendo i muri... e dopo pochi istanti, l'intero santuario si spaccò in due, allorchè il tetto e la metà superiore della stanza si staccarono letteralmente da quella inferiore e presero il volo! Una folata di vento stranamente caldo investì Loweemon... e i due contendenti si ritrovarono improvvisamente sotto un cielo di un intenso colore blu, con delle fugaci nuvole rosse e grigie che si muovevano rapidamente attraverso di esso! Strisce di luce argentata  sfrecciavano sopra di loro, dando un aspetto ancora più strano a quel luogo innaturale.

"Sei sorpreso, Kouichi? Siamo in un luogo completamente diverso dal Mondo Digitale a cui sei abituato. Viste come questa... non sono certo una sorpresa in questo posto." commentò Duskmon, del tutto indifferente alla violenta folata di vento gelido che investì lui e Loweemon. "Bene... hai ancora intenzione di combattere, Kouichi?"

Loweemon si rimise in guardia. "Fino alla fine." affermò.

Duskmon non si aspettava nulla di meno. "Molto bene. Del resto, ammetto che sarei rimasto un po' deluso se il mio partner fosse una persona dalla volontà debole. Sei cresciuto molto dall'ultima volta, e me ne compiaccio."

"Risparmiati le lusinghe, Duskmon." rispose Loweemon. "Questo è uno scontro all'ultimo sangue."

Il Leggendario Guerriero dell'Oscurità potè giurare che la sua controparte maligna avesse sorriso. "Credimi, Kouichi. Le due cose non si escludono a vicenda."

 

oooooooooo

 

"Okay... adesso qualcuno potrebbe per favore spiegarmi che cavolo c'entra questo posto?" si chiese Sophie, in piedi su una pianura che sembrava estendersi all'infinito, sotto un cirlo che cambiava colore ad ogni istante, passando dal blu più intendo al grigio plumbeo, passando per dei colori che un cielo non avrebbe mai potuto avere. Man mano che il cielo cambiava tinta, proiettava sul terreno delle macchie di colore che si muovevano come dotate di volontà propria, e tingevano di strane sfumature l'erba alta fino alle ginocchia tra cui Sophie stava camminando.

"C'è qualcuno da queste parti?" chiese Sophie con un grugnito irritato. "Guardate che se è una prova, potete farmi le domande a cui devo rispondere senza tante complicazioni."

Nessuno rispose alla sua domanda, e la bambina castana pestò un piede a terra e si guardò attorno alla ricerca di un qualsiasi elemento con il quale orientarsi. La pianura era sconfinata e non c'era assolutamente nulla che potesse fare da riferimento... se non una montagna dal picco innevato che si innalzava all'orizzonte. Meglio che niente, si disse, e cominciò ad incamminarsi in quella direzione, nella speranza che lungo la strada avrebbe trovato qualcos'altro a farle da aiuto.

Sophie sentiva di aver perso la cognizione del tempo in quella distesa infinita di erba e colore. Le tinte che si susseguivano senza alcuna apparente logica le stavano facendo venire il mal di testa, e per quanto chiamasse, non rispondeva nessuno. Cominciando a provare un senso di paura, la ragazzina guardò verso il suo D-Tector, giusto per essere sicura che almeno il suo Digi-Spirit fosse disponibile ed utilizzabile. Si sentì almeno un po' sollevata quando vide che i Digi-Spirit del Legno erano ancora al loro posto.

Se non altro, poteva contare su di loro nel caso fosse stata aggredita da qualcuno. E se doveva essere sincera, avrebbe preferito un agguato a quella distesa infinita di erba e vento. Almeno avrebbe avuto la conferma che c'era qualcosa oltre a lei, in quel luogo assurdo. Se solo Baronmon fosse stato un po' più specifico riguardo la prova che avrebbero dovuto superare...

Inutile lamentarsene, decise infine Sophie, e dopo essersi fermata per un secondo a riprendere fiato, si rimise a posto i vestiti e riprese a camminare verso la montagna. Aveva ripreso il cammino soltanto da un minuto, quando finalmente il paesaggio sembrò interrompersi, ed ebbe l'impressione di vedere qualcosa di particolare all'orizzonte. Un albero di grandi dimensioni, forse un baobab, svettava in quella specie di prateria dai coloro febbrili, e sotto di esso sembrava trovarsi un accampamento - una piccola jeep era parcheggiata nelle vicinanze, e poco distante da essa si vedeva una tenda montata a regola d'arte, con accanto una sorta di fuoco da campo ormai spento, circondato da un cerchio di pietre. Alcuni strumenti da campeggio erano sparsi attorno al fuoco, apparentemente dimenticati. Per un attimo, Sophie rimase delusa - finalmente vedeva delle tracce di civiltà, e saltava fuori invece che l'accampamento era deserto?

Ma subito dopo, vide dei movimenti provenire dalla tenda... e vide una persona uscire, passandosi una mano sulla fronte per tergersi il sudore. Perchè fosse sudato, Sophie non lo immaginava - il clima, in quello strano posto, era stranamente piacevole... anzi, aveva addirittura l'impressione che facesse un po' freddo. Strano, per una savana... ma nel Mondo Digitale, in fondo, non era obbligatorio che il clima seguisse le stesse regole che sulla Terra.

E ora che Sophie si stava avvicinando di più, riusciva a vedere un po' meglio la persona che era uscita dalla tenda... e rimase sbalordita quando riconobbe suo padre! E subito dopo, appena dietro di lui, arrivarono anche sua madre e sua sorella Vivenne! Ma com'era possibile? Loro non dovevano essere nel Mondo Reale? E poi, del tutto ignari di quello che stava accadendo a DigiWorld? Come facevano ad essere lì? C'era decisamente qualcosa che non andava...

Detto questo, erano sicuramente la sua famiglia... e dopo un breve istante di esitazione, Sophie si diresse verso di loro e provò a chiamarli.

"Mamma! Papà!" esclamò, usando le mani a mò di megafono per farsi sentire meglio. "Vivienne! Sono qui! Sono io, Sophie! Cosa sta succedendo? Come mai siete qui a DigiWorld anche voi?"

Se i suoi genitori e la sorella avevano sentito, non lo diedero a vedere. Senza nemmeno voltarsi verso di lei, continuarono a raccogliere i loro strumenti e a riassettare il campo... e Sophie, pensando che non l'avessero sentita a causa della distanza, sospirò e fece per avvicinarsi ancora un po'...

La bambina cercò di alzare una gamba... e all'improvviso, sentì qualcosa che la strattonava e le impediva di muovere un passo! Emise una breve esclamazione di sorpresa e incespicò, evitandosi per un pelo di inciampare e finire faccia a terra... e quando si guardò la gamba per vedere cosa fosse successo, rimase sbalordita nel rendersi conto che la suola della sua scarpa era rimasta incollata al terreno! La ragazzina strinse i denti e cercò di liberarsi, ma la terra sotto il suo piede aveva assunto la consistenza del bitume... ed era diventata altrettanto appiccicosa! Sophie mormorò qualcosa tra i denti e cercò di alzare l'altro piede... ma anche questo era rimasto incollato, e la bambina agitò le braccia nel tentativo di mantenere l'equilibrio.

"Che... che cosa? Che diamine è questa roba?" esclamò Sophie. Si voltò rapidamente verso la sua famiglia, come per chiedere aiuto... ma ancora una volta, qualcosa di incredibile avvenne sotto i suoi occhi: il terreno sul quale si trovavano l'albero e l'accampamento cominciò a muoversi come una sorta di nastro trasportatore, e la sua famiglia cominciò ad allontanarsi da lei!

E la cosa più incredibile era... che non sembravano nemmeno accorgersi di quello che stava accadendo! I suoi genitori e Vivienne sembravano in trance, innaturalmente concentrati su quello che stavano facendo, al punto che non badavano minimamente a quello che gli stava attorno!

"Ma... ma che cavolo... Mamma! Papà, Vivienne! Accidenti, ma che vi prende? Che diavolo succede qui?" esclamò Sophie. Cercò di staccarsi da terra e correre dietro alla sua famiglia, ma le sue scarpe erano ancora incollate al pavimento, e la bambina strinse i denti mentre cercava freneticamente di liberarsi. "Ugh... maledizione! Ma che sta succedendo? Allora, qualcuno mi spiega in cosa consiste questa prova?"

Finalmente, il terreno sotto i suoi piedi si seccò... e la bambina riuscì a staccare le scarpe da terra, finendo così faccia a terra a causa dell'impeto! Emise una breve esclamazione di rabbia e dolore, e si alzò in ginocchio massaggiandosi il naso e guardando il punto dove si trovava la sua famiglia un attimo prima.

"Qui mi stanno prendendo in giro..." mormorò frustrata. "Tutto questo non ha senso. A meno che... tsk, ma certo, come ho fatto a non pensarci prima? Tutto questo è un'illusione, vero? Fa tutto parte di questa prova, vero? Quindi... e va bene, vediamo cosa riesco a fare..."

Sophie si alzò di scatto e si concentrò brevemente, creando un anello di codice digitale attorno alla propria mano. Con un gesto deciso, la bambina inserì il codice digitale nel suo D-Tector e cominciò a trasformarsi!

"SPIRIT... EVOLUTION!"

La ragazzina venne avvolta da una crisalide di luce e si trasformò nel giro di pochi istanti, per poi riergere da essa sotto forma del suo H-Spirit, una sorta di marionetta da teatro karakuri fatta di acciaio e legno, il cui volto era composto da un paio di puntini di luce verde che scintillavano all'interno di una fessura sulla sua testa a cupola. La sua bocca era rotonda, posta all'altezza delle ascelle, e sembrava che digrignasse i denti in continuazione, mentre i suoi arti erano tenuti assieme da giunture metalliche che gli conferivano un'andatura dinoccolata.

"ARBORMON!" esclamò, per poi mettersi in posa e sgranchirsi le braccia roteandole con destrezza. Lo H-Spirit del Legno si guardò attorno, ed ebbe l'impressione che i colori febbrili che invadevano il cielo e la terra si fossero in qualche modo stabilizzati... Forse era dovuto alla sua trasformazione? In effetti, ora che ci pensava, aveva senso, visto che lo scopo era proprio quello di insegnarle a dominare una nuova forma... ma Sophie aveva l'impressione che non sarebbe stato un problema così semplice da risolvere. Se lo fosse stato, probabilmente non avrebbe dovuto sottoporsi a questo strano test...

Lo H-Spirit del Legno si guardò attorno e mosse le gambe per verificare che non restassero incollate al terreno come era successo un attimo prima. Per fortuna, sembrava che il problema non si sarebbe ripresentato, almeno per il momento. Adesso il terreno aveva un sentore più solido e sicuro, e non le sebrava più di camminare sul bitume.

"Vediamo un po'. Sicuramente questa strana visione voleva dirmi qualcosa..." disse tra sè Arbormon, mentre riprendeva il cammino. Per un attimo, con la coda dell'occhio, la Leggendaria Guerriera vide qualcuno che si muoveva al limite estremo del suo campo visivo... e si voltò di scatto, sicura di vedere di nuovo la sua famiglia. Ancora una volta, la sua impressione venne confermata... ma la sua famiglia scomparve un istante dopo, con grande frustrazione della Leggendaria Guerriera del Legno.

"E va bene... credo di capire che in qualche modo c'entri qualche problema che ho con la mia famiglia." disse tra sè Arbormon. Con un rapido scatto, la H-Spirit del Legno scattò verso il punto in cui era sicura di aver visto la sua famiglia e cercò qualcosa che potesse darle un indizio...

 

oooooooooo

 

Kaoru si sfregò gli occhi... e si azzardò ad aprirli, per vedere cosa fosse successo e dove si trovava in quel momento. Sapeva che avrebbe dovuto affrontare questa prova da sola, e che gli altri Leggendari Guerrieri non avrebbero potuto aiutarla... ma l'improvvisa realizzazione che questa volta era davvero da sola, e che non avrebbe avuto nè Junpei nè gli altri a darle una mano... le faceva capire finalmente quanto più alta fosse la posta in gioco e quanto importante per lei sarebbe stata.

"Dove... mi trovo?" si chiese. Per un attimo, vedendo i muri lisci che si elevavano attorno a lei, la ragazzina ebbe l'impressione di trovarsi in una sorta di labirinto semi-oscurato... ma dando un'occhiata più attenta, Kaoru si accorse che il posto in cui si trovava era ben diverso... e per certi versi più inquietante per la sua familiarità. Quelle pareti stranamente ornate con piccoli quadri, alcuni specchi e altri accessori... assomigliavano terribilmente alle pareti della sua casa! C'erano delle evidenti differenze, ma in qualche modo, la ragazzina aveva la sensazione di essere in una versione ampiamente modificata di un corridoio di casa sua!

"Questo posto... sembra casa mia! Ma... ma allora... perchè provo questa strana sensazione di oppressione?" si chiese. Allungò una mano per toccare la parete, ed ebbe la netta sensazione di toccare le pareti della sua casa. Il sentore era lo stesso, e anche la temperatura... e quella bizzarra sensazione di inquietudine che la accompagnava in quelle serate in cui lei e suo padre restavano da soli in casa, e sua madre era da qualche parte per quel "lavoro" di cui faceva spesso degli accenni, senza mai dire esattamente di cosa si trattava.

Kaoru prese un bel respiro e mormorò qualcosa tra sè per darsi coraggio. Poi, entrò con espressione guardinga nel corridoio e si guardò attorno in cerca di qualcosa che potesse aiutarla a capire in cosa consistesse quella prova. Se solo Baronmon le avesse detto cosa doveva fare...

"No, che sto dicendo? Baronmon-san aveva detto che... ognuna di queste prove è unica per ognuno di noi. Però... credo che dovrò ricorrere ai poteri di Ranamon, se vorrò avere la possibilità di uscire da qui. In fondo... dovrò pur capire come usare i miei poteri da Leggendaria Guerriera, giusto?"

Sentendosi un po' rassicurata dalla sua deduzione, la ragazzina attivò il suo D-Tector e si trasformò a sua volta.

"SPIRIT... EVOLUTION! RANAMON!"

Ranamon appoggiò i piedi a terra, sentendo che in qualche modo quella sensazione di oppressione e disagio si era affievolita... ma non era ancora scomparsa del tutto. Le appariva chiaro che in qualche modo, il Mondo Digitale... o le entità che stavano dietro quella prova... o chiunque altro... stava cercando di riprodurre le stesse sensazioni che l'avevano accompagnata in certi momenti difficili della sua vita.

"Papà... perchè la mamma è sempre così seria?"

"Tesoro... il suo lavoro è molto importante, lo sai. E' preoccupata perchè se non riesce a farlo bene, molte persone potrebbero subirne le conseguenze."

"Però... a volte ho l'impressione che noi siamo di troppo. Ieri si è arrabbiata con te, vero? Perchè tu le hai chiesto di prendersi un po' di tempo per lei..."

"Beh... aveva ragione lei, Kaoru-chan. E io ho sbagliato a chiederle di mettere da parte il suo lavoro per noi. Ricordati, cara... che la maamma lavora per noi, e non possiamo chiederle di sottrarre tempo ai suoi doveri. Sarebbe egoista da parte nostra."

Quelle voci che si susseguivano...

Ranamon non potè fare a meno di fermarsi ed ascoltarle. Era una conversazione che lei e suo padre avevano avuto tempo prima, riguardo il fatto che la sua mamma faceva spesso tardi, e quando tornava a casa era spesso irritabile ed intransigente. Il papà diceva sempre che dovevano lasciar perdere, che il lavoro della mamma era troppo importante, al punto che non poteva riservare del tempo per la famiglia.

Kaoru aveva capito cosa voleva dire suo padre... ma non riusciva ugualmente a rassegnarsi. Perchè il lavoro doveva portarle via la sua mamma? Non erano forse una famiglia? Perchè la mamma si comportava così, quando tutto quello che lei voleva era che fossero di nuovo una famiglia unita?

Era davvero così sbagliato richiedere un po' di attenzione?

Ranamon era così persa nei suoi pensieri che non si rese subito conto di cosa stesse accadendo. Si accorse che c'era qualcosa che non andava soltanto quando, muovendo un altro passo, appoggiò il piede su qualcosa di umido... e quando abbassò lo sguardo allarmata, si rese conto che stava camminando in una pozzanghera di acqua del colore del piombo, che era apparsa all'improvviso!

Con un'esclamazione di sorpresa, la Leggendaria Guerriera dell'Acqua fece un passo indietro, e guardò lo strano liquido che si stava espandendo sul terreno. Aveva davvero un aspetto strano ed inquietante... sembrava normale acqua al tatto, ma in qualche modo era più densa, più calda e aveva un sentore strano, come toccare una macchia di petrolio diluito. Ma in qualche modo, si stava diffondendo rapidamente, come una macchia che si muoveva da sola e si espandeva sempre di più!

Ranamon cominciò ad allarmarsi sul serio. Indietreggiò e creò tra le mani una sfera d'acqua che scagliò con precisione contro lo strano liquido, sperando forse di diluirlo. Ma il suo tentativo si rivelò del tutto inutile - l'acqua plumbea assorbì l'attacco di Ranamon e cominciò ad espandersi con ancora maggiore rapidità, minacciando di allagare l'intero corridoio di quello strano labirinto.

"Oh... oh... oh no, che faccio? Dove... dove posso andare? Forse... forse posso attraversare questa pozzanghera e andare dalla parte opposta?" si chiese. Ma già ad una prima occhiata si accorse che le possibilità erano scarse. Il liquido misterioso aveva già creato una pozza abbastanza grande da rendere impossibile saltare oltre. Il soffitto era troppo basso in ogni caso, e correre sui muri per raggiungere l'altra sponda... quella era una cosa che si poteva fare soltanto nei film, vero?

Ranamon cercò di pensare a qualcos'altro... ma a quel punto, l'acqua aveva già raggiunto le sue caviglie, e la guerriera dell'Acqua alzò allarmata le ginocchia, temendo che quel liquido potesse essere pericoloso per lei. Con sua grande sorpresa, constatò che la sostanza scivolava su di lei senza lasciare traccia di sè... e quando provò di nuovo ad immergere i piedi, sentì di affondare nel liquido senza alcuna resistenza. Che razza di trucco era mai quello, e cosa voleva significare?

"Non so dove sono... e non so che cosa vorrebbe rappresentare questa prova." disse tra sè Ranamon, camminando con attenzione nell'acqua plumbea. "Ma... devo continuare, no? Devo scoprire cosa devo fare... e fare del mio meglio per fare questa cosa!"

Ranamon storse il naso mentre avanzava in quello strano liquido, sperando che questa sarebbe stata la strada giusta per superare la prova...

 

oooooooooo

 

Shinya non si era trovato in un posto molto migliore rispetto alle ragazze. Quando aveva aperto gli occhi e si era guardato attorno, si era reso conto di trovarsi in una sorta di caverna... o almeno, questa era la migliore approssimazione che riusciva a fare di quel luogo buio ed opprimente. Il pavimento era solido, se non altro... difficile dire esattamente di cosa si trattasse, al momento che era avvolto da una nebbia talmente fitta che non si riusciva a vedere nulla dal ginocchio in giù. Il resto del luogo non era molto più edificante, con quelle ombre appena definite che scivolavano avanti e indietro ai limiti del campo visivo del nuovo Digiprescelto, e la tmperatura era scesa al punto da fargli provare un brivido quando soffiava un vento debole ma gelido che gli penetrava nelle ossa.

"Allora... questo che posto è? Dove sono andato a finire?" si chiese il ragazzino, mentre si guardava attorno per cercare di trovare un qualsiasi elemento che gli consentisse di orientarsi. Ma non si riusciva a distinguere quasi nulla... soltanto un'oscurità avvinghiata da una innaturale foschia dai colori tetri - blu spento, verde scuro e qualche traccia di rosso purpureo.

Shinya deglutì e cercò di tenere a freno l'apprensione mentre si incamminava verso una direzione a caso - non c'erano punti di riferimento, quindi una direzione andava bene come un'altra...

"Che... che posto è questo? Qualcuno mi può spiegare cosa devo fare?" esclamò Shinya, alzando gli occhi verso il cielo - o almeno, quella coltre di nuvole nere che poteva assomigliare ad un cielo - e rivolgendosi a chiunque potesse essere in ascolto. Non era convinto che qualcuno gli avrebbe risposto, ma sperava almeno che arrivasse un'indicazione, un segno, qualsiasi cosa gli potesse confermare che stva andando nella direzione giusta.

Invece niente.

Shinya sospirò e si lasciò cascare le braccia, per poi riprendere a guardarsi attorno nel tentativo di capire cosa avrebbe dovuto fare. "Sì, d'accordo che si tratta di una prova o cose di questo genere... ma mi darebbe una mano se potessi almeno sapere cosa devo fare o dove devo andare!" esclamò. A quel punto, tuttavia, non avrebbe ottenuto nulla a lamentarsi. Tanto valeva scegliere una direzione e restare su quella finchè non fosse successo qualcosa.

Stava camminando già da un minuto, senza ancora notare alcuna differenza nel paesaggio che si estendeva davanti a lui... quando si fermò di colpo, con la netta impressione di aver visto qualcosa in lontananza. Gli era sembrato che una delle ombre si fosse staccata dallo sfondo e avesse cominciato ad avanzare verso di lui, fissandolo minacciosamente... ma doveva essere una sua impressione, vero? Quel posto tetro avrebbe giocato dei brutti scherzi a chiunque...

Sicuramente era stata solo un'illusione ottica...

E invece no. Shinya riuscì a muovere soltanto due passi prima che l'imponente figura di pura oscurità avanzasse di nuovo, occupando quasi tutto il suo campo visivo! Shinya singultò per lo spavento, poi fece qualche passo indietro per mettersi al sicuro e cercare di farsi un'idea di chi lo stava minacciando!

Era una figura imponente e minacciosa, un guerriero muscoloso fatto di metallo e alto almeno tre metri, la cui pelle sembrava bronzo che in qualche modo restava elastico e flessibile come autentica epidermide. Indossava un elmo di rame in stile romano, con un paio di spallacci e schinieri dello stesso materiale, una sorta di gonnellino di stoffa rossa sul quale erano incisa delle complesse rune dorate, e un paio di alti sandali dorati, e sotto il suo pennacchio, i suoi occhi ardevano come se fossero stati fatti di metallo liquido! L'espressione sul suo volto era stoica e al tempo stesso severa... e dava l'impressione di un guerriero rotto a tutte le battaglie! Un paio di enormi spade era riposto in due foderi legati alla sua schiena, e le loro else svettavano sul dorso del possente guerriero, quasi a volergli dare un aspetto ancora più impressionante.

Shinya si mise sulla difensiva e osservò con tensione il guerriero di bronzo che avanzava verso di lui. Ad ogni suo passo, la nebbia che copriva quella parte di terreno si diradava per un attimo, permettendo quasi di vedere cosa ci fosse sotto prima che la nebbia tornasse ad inghiottirlo. Il giovane Digiprescelto degli Spirits della Terra non aveva dubbi... quel mostro era indubbiamente la prova da superare!

"Sei... un Digimon che è qui per testarmi, eh?" esclamò impulsivamente Shinya. "Ma se credi di farmi paura, ti sbagli di grosso! Fatti sotto! Ti darò una lezione che non ti scordi più!"

Anche Shinya ripetè la stessa mossa che avevano fatto Kouichi, Sophie e Kaoru avevano fatto prima - evocò un anello di Digi-Code che avvolse la sua mano destra, e la passò sul suo D-Tector, in modo da invocare il potere degli Spirits della Terra e cominciare la sua trasformazione!

"SPIRIT... EVOLUTION! GRUMBLEMON!"

Il primo dei Guerrieri Leggendari corrotti che Takuya e il suo gruppo avevano affrontato a suo tempo apparve davanti al mostro di metallo e sbattè furiosamente i pugni tra loro, provocado un suono simile al rombo di un tuono mentre si metteva in guardia!

"Eccomi qui, brutto mostro! Fammi vedere di che pasta sei fatto!" esclamò Grumblemon. Per un attimo, il guerriero metallico restò fermo al suo posto, e i suoi occhi scintillanti si strinsero come se stesse cercando di capire cosa stesse facendo Grumblemon... Poi, alzò le braccia muscolose e sfoderò le sue enormi spade dai foderi posti sul suo dorso, per poi eseguire una serie di fendenti a mezz'aria. Entrambi i contendenti si studiarono per qualche istante...

E Grumblemon scattò all'attacco per primo, lanciando un grido di battaglia e vibrando un poderoso cazzotto che raggiunse l'avversario al volto con un clangore agghiacciante! Il guerriero di metallo venne scaraventato indietro, ma riuscì in qualche modo a restare in piedi e incrociò le spade davanti a sè. Fece sbattere le lame tra loro, per incitare Grumblemon a farsi avanti...

"Heh, vedo che sei un tipo tosto!" affermò Grumblemon. "Sfortunatamente per te, io lo sono di più... e adesso te lo dimostrerò!"

 

oooooooooo

 

Mercurymon emise un grugnito di dolore quando il misterioso Digimon senza nome che aveva davanti gli sferrò un colpo che lo lasciò stordito per un istante e lo fece barcollare. Il Leggendario Guerriero del Metallo riuscì a rimettersi in guardia, e alzò lo scudo davanti a sè per proteggersi mentre accorciava appena un po' le distanze.

"Non perdi tempo in troppe presentazioni, eh?" chiese con espressione calma ma decisa. Davanti a lui, torreggiava una creatura imponene che ricordava molto una sorta di mostruosa statua di pietra animata, scolpita nella forma di un terrificante animale simile ad una muscolosa tigre con otto zampe, che indossava delle spesse piastre di armatura sulle spalle e sui quarti posteriori, e la cui coda terminava con una grossa sfera d'acciaio piena di punte, come  una gigantesca mazza ferrata.

"E va bene. Visto che ti piace fare il gioco pesante, ti accontento subito!" esclamò il Leggendario Guerriero del Metallo. Con un gesto della mano, Mercurymon creò diverse immagini illusorie di sè stesso che si sparsero immediatamente attorno a lui, in modo da confondere le idee all'avversario. Il fare aggressivo della bestia di pietra venne immediatamente smorzato, e la creatura si guardò attorno per cercare di intuire quale fosse quella giusta. Questo diede a Mercurymon tutto il tempo di cui aveva bisogno per elaborare al volo una strategia.

"Allora... se cerco di attaccarlo adesso, anche se è in difficoltà per le mie illusioni, mi stritolerà. Devo cercare di essere cauto." si diss. Per fortuna, riflettè tra sè il Digiprescelto, la trasformazione sembrava avergli conferito anche le abilità tattiche del Digi-Spirit del Metallo, e con un gesto della mano, Mercurymon creò qualche altra immagine illusoria di sè stesso e la mandò all'attacco. La bestia di pietra scattò su per l'improvvisa paura e sferrò un fendente con i suoi artigli anteriori, per poi girare su sè stessa e sferrare un potente colpo di coda. Due delle immagini residue vennero colpite e mandate in frantumi, ma le altre riuscirono a fiancheggiare il mostruoso Digimon felino e costringerlo a voltarsi freneticamente nel tentativo di evitare i loro attacchi. Il mostro di pietra riuscì a scattare via, difendendosi da una minaccia che in realtà vedeva soltanto lui. Le altre immagini illusorie seguirono il loro creatore mentre questo si ritirava, lasciando dietro di sè una scia di illusioni che restarono visibili giusto quel breve istante di tempo necessario ad attirare l'avversario in una trappola. La tigre di pietra continuò a colpire l'aria nel tentativo di abbattere le immagini illusorie di Mercurymon, che scomparirono solo dopo alcuni colpi a vuoto... poi, iniziò ad inseguire il suo avversario principale, seguendo le immagini residue che  si era lasciato dietro.

"Sembra che quel Digimon, di qualunque cosa si tratti, non sia troppo sveglio." disse tra sè Mercurymon, mentre si guardava intorno per cercare un elemento del paesaggio che avrebbe potuto sfruttare a suo vantaggio. Purtroppo, non vide nulla che potesse aiutarlo in quel senso. Il paesaggio era poco più che un'immensa spelonca oscurata, e il terreno era sempre coperto da quella strana nebbia che gli impediva di vedere dove metteva i piedi.

Un momento...

Ma certo! Perchè non provare così?

Mercurymon usò uno degli specchi montati sulle sue braccia per assicurarsi che il Digimon nemico non fosse in vista, poi creò altre due immagini illusorie di sè stesso e si gettò prono per terra, acquattandosi in modo che la nebbia che aleggiava a livello del suolo lo nascondesse per la maggior parte. Con un po' di fortuna, quella bestiaccia di pietra non lo avrebbe visto, e lui avrebbe potuto sferrare un attacco a sorpresa...

 

oooooooooo

 

Grumblemon ringhiò rabbiosamente mentre colpiva con un pugno un'altra immagine illusoria che rappresentava il guerriero di metallo contro cui si stava misurando. Dopo un buon inizio, il Digi-Spirit della Terra si era trovato in difficoltà... quel misterioso Digimon spadaccino si era dimostrato molto più astuto di quanto Grumblemon non immaginasse, e adesso stava creando delle illusioni che facevano credere a Grumblemon che il suo avversario fosse da tutt'altra parte. Adesso Grumblemon si era ritrovato a non potersi fidare più dei suoi occhi, e si stava imponendo di prestare attenzione ad ogni cosa, in modo da non farsi prendere alla sprovvista dall'avversario.

Altre due copie del guerriero metallico si avvicinarono con rapidità a Grumblemon, e il Digimon scansò abilmente il primo fendente, poi tornò indietro e colpì il primo avversario alla spalla con un pugno ben assestato, mandandolo in frantumi. Il secondo riuscì a colpire il Guerriero della Terra con un calcio all'addome... che passò attraverso il suo corpo ma riuscì ugualmente a causargli una fitta di dolore!

"Aaaargh! Maledizione... e va bene! Prendi questo! Seismic Sledge!" esclamò lo H-Spirit della Terra. Un gigantesco maglio di roccia apparve nelle mani di Grumblemon, che sferrò un poderoso attacco e infranse l'altra immagine illusoria. Guardò nella direzione in cui il guerriero d'acciaio era scomparso, e vide che altre immagini illusorie si erano piazzate tra lui e il suo bersaglio. Grumblemon afferrò con decisione la sua arma e si avvicinò rapidamente, convinto che avrebbe superato quella prova senza difficoltà. "Hah! Se questo è tutto quello che quel Digimon sa fare, non ci saranno problemi! Fatti sotto, bestione di metallo! Adesso ti trasformo in una lattina rotta!"

 

oooooooooo

 

Se Mercurymon avesse avuto un'espressione, si sarebbe non poco adombrato nel vedere che il Digimon di pietra non si era lasciato intimorire dalla quantità di immagini illusorie che si era lasciato dietro. Tuttavia, il mostro sembrava non essersi accorto che il Leggendario Guerriero del Metallo era ancora nascosto nella nebbia, e stava ancora aspettando il momento giusto per farsi avanti ed attaccare. Non appena il suo avversario fosse stato nella posizione giusta...

"Devo solo stare attento che quel gattino troppo cresciuto non mi veda. Ma non mi sembra che sia in grado di vedere in questa specie di nebbia..." riflettè tra sè. "Okay, aspettiamo un attimo e vediamo cosa fa..."

Il felino di pietra si lanciò contro un altro Mercurymon illusorio e lo distrusse con un rapido e poderoso colpo di coda, poi si avvicinò ancora, affrontando uno alla volta i Mercurymon illusori che gli andavano incontro... e il vero Mercurymon si spostò lentamente, in modo da poter prendere l'avversario su un fianco al momento giusto...

 

oooooooooo

 

"Shadow Lance!" esclamò Loweemon, creando una crepitante lancia di pura energia oscura e scagliandola contro Duskmon, che evitò il colpo con estrema facilità. Il falso Digi-Spirit dell'Oscurità passò quindi all'offensiva, sfoderando due spade di metallo rosso dall'armatura sui polsi e scattando verso il suo avversario, che riuscì appena in tempo a parare il colpo. Finalmente, Loweemon riuscì a cogliere un istante in cui Duskmon non era in guardia, e colpì la sua controparte malvagia con un doppio calcio al torace, costringendolo ad allontanarsi. Con un balzo acrobatico, Duskmon atterrò in piedi e tornò all'attacco.

"Lunar Plasma!"

Duskmon falciò l'aria con le sue spade e creò una sorta di falce di luna rossa, per poi scagliarsi di nuovo contro Loweemon, questa volta con ancora più decisione! Un poderoso fendente fece barcollare il Digi-Spirit eroico, che si sentì improvvisamente più debole, mentre Duskmon dava l'impressione di essere stato rinvigorito da quella mossa! Tuttavia Loweemon riuscì a riprendersi prima di quanto la sua controparte avesse previsto - e Duskmon tradì un'espressione di sorpresa nel vedere Loweemon che si alzava in piedi e creava una enorme sfera di energia dorata nel suo pettorale a forma di testa di leone.

"Non ho ancora finito, Duskmon! Eldritch Meteor!"

Loweemon lanciò un grido di battaglia e scagliò la sfera di energia crepitante con tutte le sue forze. Duskmon, colto alla sprovvista, non fu in grado di difendersi in tempo, e venne colpito in pieno dall'attacco, che lo scaraventò a terra e lo trascinò fin quasi al bordo dell'isola fluttuante sulla quale stavano combattendo. Loweemon cercò di continuare l'attacco, scagliando altri colpi simili contro la sua controparte malvagia... ma Duskmon riuscì a riprendersi in tempo ed evitò il colpo rotolando da un lato e buttandosi giù dall'isola, verso il vuoto.

Per un attimo, Loweemon restò sbalordito dalla mossa apparentemente suicida del suo avversario... prima di ricordarsi, con suo grande dispiacere, che anche Duskmon aveva una forma B-Spirit.

"DUSKMON... SLIDE SHINKA..."

Soltanto un secondo dopo, una mostruosità alata spiccò il volo e si librò nell'aria innaturale di quello strano posto - una creatura terrificante simile ad una sorta di avvoltoio infernale, il corpo scheletrico ricoperto da una robusta corazza purpurea con una testa dalla fauci a becco crudelmente affilate, un paio di ali dalle piume nere con la punta tinta di un inquietante rosso sangue. Un paio di lunghi artigli ornavano le zampe della creatura, e una lunga coda purpurea che sembrava composta da innumerevoli frammenti d'osso incollati tra loro guizzava in aria come una frusta. A rendere la visione ancora più terrificante erano i tre occhi gialli che squadravano famelici Loweemon, e la cresta di aculei gialli che spiccava dietro la schiena di quella mostruosità.

"... VELGEMON!"

Loweemon fece due passi indietro e strinse i denti, ricordando fin troppo bene quanto distruttiva fosse la forma Beast della sua controparte malvagia. Il Digimon alato, da parte sua, abbassò lo sguardo verso lo H-Spirit dell'Oscurità, e sul suo volto animalesco apparve quello che a Loweemon sembrava un ghigno da predatore!

"Non male, Kouichi." affermò Velgemon. La sua voce si era fatta più stridente ed aspra, ma mantenava ancora quell'accento di distacco e superiorità. "Ho l'impressione che sarà un combattimento molto più stimolante di quanto avessi immaginato."

Loweemon fece un passo indietro e si preparò mentalmente ad eseguire a sua volta una Slide Evolution. La battaglia si stava facendo più ardua, e il giovane Digiprescelto non poteva permettersi di essere sconfitto...

 

oooooooooo              

                                 

CONTINUA...

 

  

 

                

 

  
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