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Autore: Troi_ontheHellmouth    01/08/2021    2 recensioni
[Star Trek: Deep Space Nine]
Arriva il momento di alcuni cambiamenti nella vita dei nostri protagonisti. Si tratta del finale della mia serie su Ezri e Julian.
Genere: Family / Drama
Pairing: Julian Bashir / Ezri Dax
Genere: Drammatico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Deanna Troi, Ezri Dax, Julian Bashir, Kathryn Janeway
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The doctor and the counsellor'
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[Star Trek: Deep Space Nine]
Siamo arrivati al finale della mia serie di fanfiction su Deep Space Nine, ambientata dopo la conclusione del telefilm e incentrata in particolare su Ezri e Julian.
Questa mia serie si è svolta dal 2375-76 a 2381 ed è composta da 25 storie. Non mi aspettavo che sarebbe stata così lunga e ne sono contenta. Spero che il viaggio sia piaciuto anche a voi!
Questa storia si svolge a gennaio-febbraio 2381 e parla di alcuni cambiamenti nella vita dei nostri protagonisti.
Buona lettura.
 
Genere: Family / Drama
Pairing: Julian Bashir / Ezri Dax
 
Avversità
 
Il tenente comandante Nog era tornato su Deep Space Nine dalla USS Sutherland e aveva riassunto il ruolo di capo operazioni, lasciato vacante da O’Brien che era tornato sulla Terra con la propria famiglia.
Sulla USS Akorem Laan, da qualche mese, a ottobre 2380, Kira aveva dato alla luce Meru, la bambina sua e di Odo, ampliando la loro famiglia.
Dax aveva ricevuto un’allettante proposta dal Comando di Flotta: essere promossa capitano ed assumere il comando della USS Aventine, una nave stellare di classe Vesta con un equipaggio di 750 membri. Con molta sincerità, aveva risposto all’Ammiraglio Whatley che le sarebbe piaciuto accettare, ma che anche suo marito serviva su Deep Space Nine e non aveva intenzione di allontanarsi da lui e da loro figlio, per lei era importante che la sua famiglia rimanesse unita, seppure al costo di rinunciare ad un avanzamento di carriera. Dopo averle chiesto di ricordargli di cosa si occupasse suo marito, l’Ammiraglio la informò che sulla Aventine occorreva anche un ufficiale medico capo, autorizzandola a proporre lei stessa la cosa a Bashir, prima di fargli un’offerta formale.
Ezri ne aveva parlato con Julian e lui, dopo averle fatto complimenti a profusione, le aveva detto che non gli sarebbe dispiaciuto cambiare incarico per andare insieme a lei, anzi gli avrebbe fatto piacere vederla pienamente realizzata nella sezione comando, continuando ad avere vicino la propria famiglia. Bashir considerò che, probabilmente, a lui non sarebbe mai stato proposto di diventare capitano, per via del suo background genetico, e ad ogni modo non era molto interessato a diventarlo.


**
 
Ezri e Julian - quando ebbero la certezza delle offerte di incarico - ne parlarono con il capitano Sisko che, anche se comprensibilmente non entusiasta all’idea di perdere due dei suoi migliori ufficiali, fece loro le congratulazioni, anche se fece una battuta sul fatto di dover ringraziare il suo amico Charlie Whatley che lo stava privando di due ufficiali superiori in un colpo solo.
 
Qualche giorno dopo, la coppia decise di dire a Zano dell'imminente trasferimento.
Quando lo misero a letto, quella sera, Ezri propose a Julian: “Glielo diciamo adesso?”
 
“Ok.” Concordò lui.
 
Ezri si sedette sul letto, a fianco al figlio e gli sistemò la coperta.
“Zan ascolta, c'è una notizia.”
 
“Bella o brutta?” Chiese il bambino.
 
“Più che altro bella. Io sto per diventare capitano. Quindi tu, io e papà fra qualche settimana lasceremo la stazione e andremo a vivere su una nave stellare.”
 
“Non puoi fare il capitano qui?”
 
“No tesoro, qui c'è già Benjamin, non possono esserci due capitani. E quella nave invece non ha ancora un capitano e neanche un dottore.”
 
“Non voglio lasciare Jennifer e i miei compagni di scuola.”
 
“Resteremo in contatto con i Sisko, anche con gli altri se vorrai, e ti farai dei nuovi amici sulla nave stellare.”
 
Julian si sedette sull'altro lato del letto:
“Zano vedrai che ti piacerà, questa stazione è stata costruita dai Cardassiani, invece la nave è stata costruita dalla Flotta Stellare, quindi è nuovissima, accogliente e ci sono ponti ologrammi più avanzati di quanto si possa immaginare, con tanti programmi nuovi, anche per bambini. Vuoi sapere come si chiama la nave?”
 
Zano annuì vigorosamente, la curiosità evidente nei suoi occhi azzurri.
 
“USS Aventine. Il nome viene da una collina in Italia, sulla Terra, un posto che si chiama così dai tempi dell'Antica Roma.”
 
“Antica Roma, come il programma che usi tu papà?”
 
“Si, esatto.”
 
“E possiamo portare i nostri programmi quando andiamo lì?”
 
“Certo che possiamo, dirò a Quark di prepararli.”
 
“E Rixy e Kukalaka?” Chiese del kata, stringendo a sé l'orsacchiotto.
 
“Si, non si staccheranno da noi nemmeno un attimo mentre traslocheremo.”
 
“Va bene.”
 
“Allora, comincia a piacerti un po' di più il fatto che ci trasferiremo?”
 
“Si, voglio vedere la nave nuova.”
 
“La vedremo presto. Buonanotte tesoro.” Disse Ezri a Zano mentre gli accarezzava la fronte.
 
“Sogni d'oro.” Gli disse Julian.
 
“Buonanotte.” Rispose il bambino.
 
Ezri ordinò al computer lo spegnimento delle luci ed insieme a Julian uscì dalla camera.
 
“È andata bene.” Disse Julian.
 
“Si, sei stato bravo con lui.”
 
“Anche tu.”
 
“È divertente che tu abbia menzionato il ponte ologrammi per convincere Zano, da piccola avevo una stanza olografica per giocare.”

“L'avevi a casa?”

“Si.”

“Bambina ricca fortunata.” Commentò Julian.

“Avrei rinunciato volentieri ai giocattoli costosi in cambio di più attenzioni da parte dei miei genitori.”

Julian le accarezzò una guancia, comprensivo.
“Mi dispiace, era solo una battuta la mia.”

“Potevo creare praticamente tutti i giocattoli e giochi esistenti, Janel era il guastafeste che me li toglieva solo per farmi dispetto e Norvo voleva sempre giocare con me. Dei, a volte avrei preferito essere figlia unica... anche se credo sarebbe stato anche peggio essere sola, data la scarsa presenza dei miei genitori.”

Julian annuì. “Io avrei voluto un fratello o una sorella, ma i miei non hanno voluto rischiare di avere un altro figlio con dei difetti genetici, come me.”

“Scusa se ho sollevato l'argomento, sono solo contenta di come ci occupiamo di nostro figlio.”

“Era uno dei miei più grandi timori, non essere un buon genitore.”

“Invece sei un genitore meraviglioso, lo sai...?”

“Ne ho avuto qualche riscontro.” Disse lui con modestia e aggiunse: “Anche tu lo sei.”
Ezri gli accarezzò i capelli vicino alle tempie, grata.
Julian cambiò repentinamente argomento:
“Lo sai che quando saremo sulla Aventine potrò esercitare le mie prerogative di ufficiale medico capo nei tuoi confronti anche se sarai capitano, non esiterò a sollevarti dall'incarico se necessario… per motivi medici.” Precisò lui, ma allusivo.

“Non oseresti.” Sorrise lei, mordendosi il labbro.

“No? Ma sarebbe per la tua salute e sicurezza… e per passare un po' di tempo insieme.”

“Secondo me ci proveresti gusto a comandarmi, ma tu provaci solamente e vedrai come te la farò pagare, nel privato.” Disse lei sorridendo ammiccante, mentre si spostavano in camera da letto, in privato.
 
Dopo qualche ora, anche loro andarono a dormire ma durante la notte Zano venne nella loro camera.
 
“Mamma, papà.” Disse salendo sul letto e sedendosi in mezzo a loro.
 
Ezri si svegliò e gli chiese: “Cosa c'è tesoro?”
 
“Ho sognato che tu e papà andavate sulla nave e mi lasciavate qui.”
 
“Tesoro non potremmo mai lasciarti, sei la persona più importante per noi. Per stanotte vuoi rimanere a dormire qui?”
 
“Si mamma.”
 
“Ok, vieni sotto la coperta. Però cerchiamo di non svegliare papà.”
 
Quando furono sistemati Zano le prese la mano e non la lasciò finché non si fu addormentato.
 
**
 
“Tesoro, che ne pensi?”
Chiese Julian ad Ezri, la mattina dopo, uscendo dal bagno ed indicandosi il volto.
 
“Che non hai avuto tempo per raderti da un paio di giorni?” Sorrise lei facendo una smorfia, chiedendoglielo.
 
“Dico sul serio Ezri, vorrei lasciarmi crescere la barba... Come mi sta?”
 
“Non so giudicare ancora, vediamo appena sarà cresciuta un altro po'. Comunque, se ti piace, fallo.”
 
“Non ti darà fastidio quando ti bacio o altro?”
 
“Non penso, ma non la porterai molto lunga, vero?”
 
“No, la terrò sempre abbastanza corta, se mi piacerà, oppure la taglierò di nuovo del tutto.”
 
“Ok.” Ezri gli accarezzò una guancia coperta dalla corta barbetta. “Punge un po'...”
 
“È troppo corta ancora, poi non pungerà più.”
 
“Va bene amore.”
Lei si avvicinò a dargli un bacio e distrattamente si chiese che sensazioni le avrebbe provocato la barba quando Julian le avesse baciato il corpo, in particolare le macchie. Si promise di chiederglielo ma in un altro momento, se ne avessero parlato adesso sicuramente sarebbero passati ai fatti ed avrebbero fatto tardi al lavoro. Il loro matrimonio era ancora connotato da molta passione.
“Adesso sveglio Zano.” Aggiunse Ezri.
 
Il piccolo stava ancora dormendo al centro del loro letto, lei aveva raccontato al marito il timore di Zano della notte precedente. Quando il bambino si svegliò era di nuovo tranquillo e a colazione chiese a sua madre:
“Anch'io avrò un simbionte?”
 
“Quando sarai più grande potrai decidere se candidarti al programma di iniziazione per diventare un ospite. Normalmente ci vuole molta preparazione e non tutti quelli che lo desiderano possono ricevere un simbionte, loro sono pochi rispetto ai Trill, capisci?”
 
“Si... per questo gli zii e i nonni Tigan non ne hanno?”
 
“Esatto. Sei proprio intelligente amore mio.”
Zano sorrise per il complimento.
“E poi ci sono alcuni Trill che non desiderano essere uniti.” Aggiunse Ezri e pensò: Come non lo desideravo io, anche se poi mi sono ricreduta.
 
Il bambino chiese:
“Ma i simbionti sono maschi o femmine?”
 
“Non hanno genere, si può dire che assumono di volta in volta quello dell'ospite.”
 
“Capito.” Disse Zano. Era evidente che fosse un bambino molto sveglio.
 
**
 
Dopo una festa che Benjamin Sisko organizzò per salutarli prima della loro partenza, i Bashir si trasferirono sulla Aventine, il cui precedente capitano era cessato dal servizio attivo per anzianità. Gli ufficiali e l'equipaggio accolsero bene Dax e Bashir, quest'ultimo iniziò a familiarizzare positivamente con il suo nuovo staff medico e ad Ezri fu utile avere già esperienza di comando, quella di Dax, oltre che la sua. Jadzia, infatti, aveva comandato in diverse occasioni la stazione DS9 e la Defiant.

Anche se pochi, oltre a Zano c'erano altri bambini a bordo, figli di membri della Flotta Stellare in servizio sulla nave. Dato che il bambino era piuttosto precoce per la sua età, dopo aver parlato con l'insegnante fu deciso che si sarebbe aggregato da subito alla classe di scuola che, come spesso accadeva in tali luoghi, includeva bambini di diverse età, di cui Zano era comunque il più piccolo.

La prima sera a bordo, nel loro alloggio, Ezri chiese ai suoi familiari come fosse andato il primo giorno sulla nuova nave ed entrambi risposero che era andato bene. Anche Ezri raccontò la sua giornata e Zano parlò degli altri bambini che aveva conosciuto a scuola.
Anche nei successivi giorni andò tutto bene, finché un giorno Zano uscì da scuola triste.

“Dottor Bashir, oggi Zano ha pianto in classe ma non mi ha voluto dire cosa è successo, neanche gli altri bambini hanno detto nulla al riguardo. Sono dispiaciuto per l'accaduto.” Disse il maestro Jenkins a Julian, quando passò a prendere Zano.

“Capisco, ci parlerò io, grazie.” Rispose il genitore.

Julian gli chiese come mai avesse pianto, ma il bambino non volle rispondere. Solo arrivati a casa il piccolo andò nella sua stanza e si mise a piangere.

“Zano, cosa c'è che non va? Hai litigato con qualche compagno di scuola?”

“No.”

“Vieni da papà.” Julian abbracciò il figlio che piangeva inconsolabile, chiedendosi quale potesse essere il motivo.

“Se mi racconti perché piangi forse ti posso aiutare.”
Zano scosse la testa.
“Vuoi parlarne con la mamma appena torna a casa?”

Zano ci pensò su un attimo e decise di parlarne con il papà.
“Mi hanno detto cose brutte.”

“Gli altri bambini?”

“Si, due bambini.”

“Raccontami.”


A scuola tutti avevano fatto un disegno della propria famiglia e Zano aveva incluso il kata Rixy ed anche Dax. Un compagno di classe, un bambino umano di qualche anno più grande di lui, di nome Edmond, gli aveva chiesto:
“Cos'è quello? Un animale?”

“Questo è Rixy, un kata.” Aveva risposto Zano.

“Un animale domestico?”

“Si.”

“E l'altro che animale è?”

“Non è un animale, è Dax, sta nella pancia di mamma.”

“Ma sembra un verme.”

“Non è un verme.”

“Invece si. Allora anche tu sei un po' verme, sei figlio di un verme!!” Disse ridendo ed indicandolo.

“È un simbionte.” Gli occhi di Zano si erano riempiti di lacrime.

“Zano è un verme! Zano è un verme!” Aveva canticchiato un altro bambino.


Il maestro era rientrato in classe e nessuno, neppure il piccolo Bashir, aveva voluto dirgli cosa fosse successo.

Dopo aver ascoltato, dispiaciuto, Julian gli disse:
“Zano quei due bambini sono stati cattivi, lo so, ma da quel che mi hai raccontato sicuramente non sanno cos’è un simbionte. Domani parlo con il maestro e gli chiedo di spiegarlo alla classe, ok?”

“Ok. E non mi diranno più quelle cose brutte?”

“No, non te le diranno più. Ma se dovesse succedere tu dimmelo, non devi vergognarti, sono loro che hanno sbagliato a prenderti in giro.”

“Ok papà.” Zano aveva smesso da un po' di singhiozzare.

“Adesso arriva mamma, dovremmo raccontare anche a lei cosa è successo.”

“No, non voglio.” Si rifiutò il bambino.

“Perché?”

“Se no piange anche lei.”


Julian pensò che fosse tenerissima la preoccupazione di Zano per i sentimenti di sua madre. Lui era indubbiamente molto dolce.
“Tesoro non preoccuparti, non piangerà, è giusto che lo sappia, ok?” Lo rassicurò.

“Va bene.”

“Dammi un bell'abbraccio.”

Zano abbracciò Julian, che dopodiché gli fece asciugare le lacrime e soffiare il naso, oltre che lavare il viso.
 
Ezri fu dispiaciuta di quanto affrontato quel giorno da suo figlio, ma si disse che poteva capitare che i bambini si facessero dispetti, per un motivo piuttosto che un altro. Anche lei rassicurò Zano e fu d’accordo con quanto suo marito aveva pensato di proporre all’insegnante.
 
Dopo che Bashir gli ebbe parlato, il maestro concordò sul fare una lezione sui Trill, spiegando delle due forme di vita senzienti che avevano origine sul loro mondo e le caratteristiche del pianeta. Fu una lezione tanto di geografia, tanto di antropologia e xenobiologia, naturalmente resa in termini semplici, comprensibili a tutti i bambini.

Uno dei due bambini al termine della lezione si scusò spontaneamente con Zano per averlo preso in giro. Mentre l'altro, Edmond, non lo fece.
 
**
 
L’accaduto sembrò essere superato ma, dopo qualche giorno, Edmond insultò di nuovo Zano a scuola.
Stavano facendo lezione sulle religioni e il maestro aveva dovuto allontanarsi un attimo. Il piccolo Bashir nel frattempo stava facendo delle domande a una compagna di classe Bajoriana, Yailre, che gli stava spiegando volentieri alcune cose della sua religione, di cui lui era curioso.
“Stai zitto tu! Sei figlio di un mostro.” Gli disse Edmond.

“Non è vero.”

“Lo prendi di nuovo in giro? Sua madre è unita a un simbionte, è normale per i Trill, lo abbiamo studiato.” Intervenne Yailre.

“Il mostro non è sua madre, è suo padre.”

“Ma se il dottor Bashir è umano, come te.” Fece notare la bambina.

“È geneticamente potenziato, come Khan Sing. Il nonno di mio padre è stato ucciso nelle guerre eugenetiche, per colpa di quelli come lui!” Insistette Edmond.

“Mio padre non è un mostro, mio padre non è cattivo…” Zano aveva le lacrime agli occhi.

“Non è normale, il suo DNA è diverso, e anche il tuo.”

“Non è vero!”

“Si che è vero.”

“No!” Zano spinse Edmond e lui lo spinse di rimando, facendolo cadere a terra. Zano Bashir non era mai stato violento, ma era rimasto molto ferito da quello che l’altro bambino gli aveva detto, tanto dal reagire spingendolo.

Il maestro rientrò in classe in quel momento: “Ehi ehi che succede qui, non si spinge. Vi siete fatti male?”
I bambini risposero di no.
“Tornate ai vostri posti, forza.”
Andarono a sedersi, controvoglia.

“Sentiamo, chi ha cominciato?”

“Zano mi ha spinto per primo!” Disse Edmond.

“Lui ha detto che mio padre è un mostro!”

“Perché hai detto questo, Edmond?”

“È geneticamente potenziato, tutto l'equipaggio lo sa.”

“Questo non ti giustifica a mancare di rispetto né a lui né a suo figlio.”
Edmond abbassò lo sguardo per il rimprovero. Il maestro si rivolse all’altro bambino:
“Zano non si deve usare la violenza, se non per difendersi. Non farlo più. Adesso chiedetevi scusa.”

“Va bene maestro, scusa Edmond.” Disse Zano.

“Scusa Zano.” Il bambino si scusò, riluttante.

“Quando studiamo le guerre eugenetiche?” Chiese il bambino umano e il maestro Jenkins rispose che non erano previste nel programma di quell’anno.
Edmond ne fu deluso, aveva sperato che quella lezione si svolgesse presto per dimostrare ai compagni di scuola di aver ragione sugli individui geneticamente potenziati.
 
**
 
Zano a casa raccontò ai genitori cosa fosse successo, non nascose neppure di aver spinto Edmond.

“Essere violenti in questi casi non risolve mai niente. Non farlo più, ok?”
Gli spiegò sua madre e Zano acconsentì ma disse: “Ma Edmond è stato cattivo con me.”
“Anche Edmond ha sbagliato a dirti quelle cose, è vero, ne parlerò con i suoi genitori.” Proseguì Ezri.
 
Il bambino si tranquillizzò e raccontò della lezione sulle religioni e della compagna di classe Bajoriana, facendo alcune domande.
 

“Si, Yailre segue la religione di Bajor, crede nei profeti. I Bajoriani sono un popolo per cui la religione è molto importante, per questo la insegnano da subito ai propri figli. Io e tuo padre abbiamo scelto di lasciarti libero di decidere, quando sarai più grande, se vorrai seguire una religione.” Spiegò Ezri al figlio.
 
“Come quando potrò decidere se voglio un simbionte.”
 
“Giusto, sarai tu a decidere se vorrai candidarti ad essere un ospite. Lo stesso vale per la religione, sei tu che deciderai se vorrai credere in qualche divinità della Terra, di Trill o qualunque altra.”

Quando lei e Julian uscirono dalla stanza del figlio, Ezri sospirò, preoccupata.

“Cosa c'è tesoro?” Le chiese Bashir.

“Zano non aveva mai avuto problemi su Deep Space Nine. Mi sento un po' in colpa, ci siamo trasferiti a causa mia.”

“Ezri, abbiamo deciso insieme di accettare questi incarichi, e per quanto riguarda i problemi di Zano, è solo colpa di un ragazzino non molto educato, non è qualcosa di generalizzato.”

“Si, dovrebbe risolversi abbastanza facilmente, lo so.”
 
**
 
Ezri decise di parlare con il padre di Edmond, il tenente Lacroix, un umano della sezione sicurezza, così il giorno seguente gli chiese di venire nella sua sala tattica.
Dopo che Ezri gli raccontò gli episodi accaduti fra i loro figli e gli chiese se potesse parlare lui stesso con Edmond al riguardo, l’ufficiale domandò:
“Posso parlare liberamente Capitano?”

“Dica pure.” Acconsentì lei. Era consapevole che in certi casi la franchezza fosse necessaria, anche nei confronti di un superiore, ma non immaginava ciò che Lacroix avrebbe detto.

“Io non sono a mio agio che mio figlio stia a contatto con un soggetto geneticamente modificato, non mi riferisco solo a Zano, ma anche al Dottor Bashir, in caso di visite mediche.”

“La sua obiezione è assurda ed esula dall’argomento di cui stiamo parlando, comunque Zano non ha subìto nessuna modifica genetica ed è un bambino buonissimo, per quanto riguarda il dottor Bashir è il medico più competente che abbia mai conosciuto in nove vite, dovrebbe essere lieto che la salute di suo figlio e di tutto l'equipaggio sia affidata a lui.”

“Con tutto il rispetto, parla così perché si tratta della sua famiglia. Ma non sappiamo che reazioni potrebbe avere Zano nei rapporti con gli altri a causa del proprio background genetico e, francamente, preferisco che le cure mediche mie e della mia famiglia siano affidate ad un altro dottore, uno che non abbia ricevuto vantaggi per superare l'accademia della Flotta Stellare e la scuola di medicina.”

“Si permette di esprimere in questo modo le sue convinzioni ristrette?”

“Ho chiesto di parlare francamente e lei ha acconsentito.”

“Se la situazione è questa, forse dovrebbe valutare l'idea di trasferirsi via dalla Aventine.”

“Nossignore. Non ho intenzione di trasferirmi, mi trovo bene qui.”

“E come pensa di risolvere la questione? È nella sua facoltà chiedere le cure di un altro medico dello staff, ma abbiamo una sola classe scolastica.”

“Avevo intenzione di comunicarglielo in maniera formale, ma posso anticiparglielo adesso a questo punto...”

“Dunque?” Ezri lo esortò a parlare.

“Ho contattato il Comando della Flotta Stellare ed ho sollevato la questione della presenza di soggetti geneticamente potenziati a bordo.”

“A quale scopo? E comunque, non è un segreto per la Flotta Stellare, ne sono già al corrente.”

“La mia richiesta è che siano loro a lasciare la nave, non io e la mia famiglia.”

“E ha ricevuto un qualche riscontro?”

“Non ancora.”

“E’ tutto. In libertà tenente.” Le parole di Ezri furono proferite con tale durezza che se avessero potuto disintegrarlo, lo avrebbero fatto. Sparisca dalla mia vista. Avrebbe voluto aggiungere.

Quando l'uomo lasciò la sala tattica del capitano, lei non riuscì a trattenersi dallo sbattere un pugno sulla scrivania. Non appena si fu ricomposta, si sedette e si mise in contatto con il Comando di Flotta: voleva andare a fondo alla questione. Non aveva mai pensato a un’obiezione del genere e le faceva tanta rabbia che i suoi cari venissero discriminati in tal modo, soprattutto per qualcosa di cui non avevano colpa.
La misero in comunicazione con il viceammiraglio Kathryn Janeway, che era al corrente e si stava occupando della richiesta di Lacroix.
Ezri introdusse l'argomento e Janeway la informò:

“Capitano Dax, le arriverà una comunicazione ufficiale a breve, ma posso anticiparle che un esperto in genetica sarà inviato sulla sua nave per valutare la situazione. Nonostante fossimo già a conoscenza della modifica genetica del dottor Bashir, è stato portato alla nostra attenzione il fatto che abbia avuto un figlio, il quale ha sicuramente ereditato alcuni dei suoi vantaggi genetici.”

“Ammiraglio, a causa di nostro figlio non c'è mai stato alcun tipo di problema e non ce ne sarà, non lo dico solo come madre e come capitano, ma anche come consigliere, mio figlio ha un’indole buona, come mio marito il cui risequenziamento genetico non ha causato effetti negativi, non diventerà mai un tiranno glielo assicuro.”

“E' meglio metterlo nero su bianco e risolvere la questione, anche per il futuro.”
 
“Cosa succederà in seguito alla valutazione di questo esperto?”
 
“Farà rapporto al Comando di Flotta ed un consiglio di tre ufficiali di alto rango prenderà una decisione in merito.”
 
“Capisco. Chi sarà l’esperto?”
 
“Il dottor Bruce Maddox, il quale sarà affiancato da uno psicologo che deve essere ancora incaricato, per questo non le è stata già data comunicazione ufficiale. Sono dispiaciuta per la questione capitano e, se avrò voce in capitolo, esprimerò parere favorevole affinché suo figlio venga lasciato in pace.”
 
“Grazie.”
 
Dopo un attimo di shock Ezri iniziò a cercare nel database riferimenti legali su casi analoghi a quello di suo figlio e quando trovò che in un caso simile, risalente ad un secolo prima, il figlio di due persone geneticamente potenziate era stato allontanato dai genitori, le crollò il mondo addosso.
Zano era solo un bambino, non aveva colpa riguardo alle sue origini e neppure Julian ne aveva, giurò a se stessa che non le avrebbero mai portato via suo figlio, lo avrebbe protetto a qualunque costo. Adesso avrebbe dovuto dare a Julian la notizia che le aveva dato Janeway e, per usare un eufemismo, non ne era per niente entusiasta, inoltre, lui si sarebbe sicuramente colpevolizzato.
 
Ne parlarono ed anche lui restò sorpreso. Non aveva mai creduto che il patrimonio genetico che Zano aveva ereditato da lui potesse rappresentare un problema, tantopiù perché era misto a quello di Ezri; al contrario, gli era capitato di pensare, e poi scartare la possibilità, che ci sarebbe stato il rischio di trasmettere dei difetti genetici ad un proprio figlio, ma non dei vantaggi che potessero metterne a repentaglio la libertà.
 
Un paio di giorni dopo, Dax riprese l’argomento, di cui avevano parlato piuttosto spesso:
“Julian vorrei dirti che, se la decisione dovesse essere inaccettabile per noi, io sarei disposta a tutto, Zano ha il diritto di vivere una vita normale, non deve crescere sotto osservazione in qualche laboratorio.”
 
“Sarebbe terribile, non voglio nemmeno pensarci, ma cosa proporresti di fare per evitarlo?”
 
“Potremmo andarcene, lasciare lo spazio della Federazione.”
 
“Rinunceresti alla tua vita qui? Alla tua carriera?”
 
“Si, per Zano si, come lo farei per te se fosse necessario. Devo sapere cosa ne pensi, se verresti con noi o no.”
 
“Ho riflettuto molto in questi giorni ed ero arrivato anch’io alla tua stessa conclusione, a quel punto dovremmo andarcene e diventeremmo dei fuorilegge qui, io sarei disposto a farlo, a lasciare tutto per il bene di Zano, ma fino ad adesso non sapevo come tu la pensassi. Il fatto che tu sia della stessa idea è un sollievo.”
 
“Anche per me, non so come sarei potuta riuscire ad andarmene senza di te. Non pensare che ti avrei lasciato a cuor leggero, sarebbe stato straziante, ma nostro figlio ha tutto il diritto di vivere libero e se non facciamo noi di tutto perché lo sia, chi lo farà?”
 
“Zano ha tutto il diritto di vivere libero... ma andando via saremo praticamente dei fuggitivi.”
 
“Andremo dove la giurisdizione della Federazione non arriva.”
 
“Anche Dax diventerebbe un fuorilegge.”
 
“Ne sono consapevole.”
 
“Anch'io avevo pensato che avremmo potuto fare questo, a mali estremi, ma ero molto combattuto all’idea di parlartene. Senza contare il senso di colpa che provo per aver messo Zano in questa situazione. Ti amo tanto Ezri.”
 
“Ti amo. Puoi parlarmi sempre di tutto e non devi sentirti in colpa, non avresti potuto fare niente.” Ricambiò lei, accarezzandogli una guancia.
 
“Veramente-”
 
“Lo so a cosa stai pensando. Non dire che avresti potuto modificare il patrimonio genetico di Zano, sarebbe stato sbagliato, e nostro figlio non sarebbe la persona che avrebbe dovuto essere. Avresti voluto ripetere ciò che hanno fatto i tuoi genitori?”
 
“Avrei potuto farlo prima ancora che nascesse. Ma… hai ragione, sarebbe stato ingiusto.”
 
“Preleverò i miei crediti dalla banca di Bolias. Ci serviranno se sceglieremo quella via.” Disse Ezri.
 
“Non credi che desterà dei sospetti?”
 
“Sono certa che la mia consulente finanziaria sappia mascherare una transazione.”
 
Quando si misero a letto, quella sera, Julian avvertì che Ezri fosse irrequieta, così l’abbracciò da dietro e la rassicurò:
“Andrà tutto bene vedrai, in ogni caso, faremo in modo che vada tutto bene.”
 
Lei annuì nel buio della stanza, ma lui si accorse comunque del gesto quando il mento di lei toccò il suo braccio, fermandosi lì subito dopo, in cerca di conforto. La sicurezza che aveva mostrato quando aveva parlato con Julian, non era poi così radicata in lei, temeva che sarebbe successo il peggio e che qualcosa potesse andare storto durante la loro fuga.
 
**
 
“Diario del capitano Ezri Tigan Dax, data stellare 58052.07:
il dottor Bruce Maddox - esperto in cibernetica e genetica - è atteso sulla Aventine su ordine del Comando della Flotta Stellare, per valutare la situazione di Zano J. Bashir, mio figlio. Farà delle indagini sugli eventuali potenziamenti genetici che il bambino abbia potuto ereditare da suo padre e ovviamente la questione mi tocca in maniera personale. Spero fortemente in un esito che non abbia ripercussioni sulla vita di mio figlio. Il comandante Maddox sarà affiancato da un consigliere, il comandante Deanna Troi della nave stellare Titan.”
 
**
 
Deanna Troi arrivò per prima sulla Aventine e fu accolta personalmente da Ezri e Julian. Si erano conosciuti quando era venuta su Deep Space Nine per aiutarli a superare gli strascichi di quanto accaduto con la Sezione 31. In questa occasione avrebbe fatto da consulente psicologa e la cosa rincuorava i genitori, sapevano che sarebbe stata imparziale e giusta. Inoltre, Deanna era incinta di pochi mesi e sicuramente avrebbe potuto comprendere meglio la loro preoccupazione.
 
“Congratulazioni.” Disse Ezri a Deanna, alla prima occasione.
 
“Grazie. Se è maschio io e Will vorremmo chiamarlo Thaddeus, se è femmina Kestra, come si chiamava mia sorella. Mentre Thaddeus è un nome tradizionale della famiglia Riker.”
 
“Che belli. Noi abbiamo deciso il nome di Zano solo quando è nato.”
 
Anche Maddox arrivò dopo qualche ora e volle subito mettersi a lavoro.
 
“Dovrò eseguire alcuni esami sul bambino.” Disse il dottor Maddox.
 
“Posso farli io, in fondo sono il suo medico da sempre.” Si offrì Bashir.
 
“Devo eseguirli io.” Obiettò lo scienziato.  
 
“Cosa le serve in particolare? In archivio c'è già tutta una serie di esami documentati.” Intervenne Dax, tentando di mediare.
 
“Devo ripeterli tutti, non posso attenermi a quelli già fatti dal dottor Bashir.”
 
“Perché mai? Vuole insinuare che i risultati non siano veritieri?” Chiese Julian, mentre Ezri cercava di dissuaderlo con lo sguardo.
 
“Io non l'ho detto. Ma non sarebbe la prima volta che lei mente in documenti ufficiali, per quanto riguarda il suo potenziamento genetico, s'intende.”
 
“Sono già stato giudicato per quello, i giudici federali hanno condonato le mie azioni e condannato mio padre, che ha scontato la pena.”
 
Ezri mise una mano sulla spalla di Julian per calmare la sua agitazione e disse:
“Non abbiamo nulla da nascondere, chiederei però di poter essere presenti alle analisi, per rassicurare Zano.”
 
“D’accordo.”
 
Portarono Zano in infermeria ed anche il consigliere Troi volle essere presente.
 
“Adesso il dottor Maddox ti visita, come ti abbiamo detto.” Disse Dax al piccolo.
 
“Sentirò dolore?”
 
“No, tranquillo, non sentirai nulla.” Gli disse Julian, rassicurandolo con dolcezza.
 
“Ok, ma ho paura.”
 
“Ci siamo noi, non devi aver paura, tutto andrà bene.” Gli disse Dax.
 
“Come pensavo.” Mormorò Maddox, dopo aver consultato gli esiti degli esami, e si allontanò verso il laboratorio che gli era stato temporaneamente messo a disposizione per lavorare.
 
“Che ci dice di Maddox? Lo conosce già?” Chiese Bashir a Troi.
 
“Si, purtroppo è molto intransigente e fermo sulle proprie idee, non è la prima volta che ho a che fare con lui. Molti anni fa ha provato a smantellare e studiare il tenente comandante Data, un androide, uno degli amici più cari miei e di mio marito, fu avviato un giudizio che alla fine terminò in favore di Data.”
 
“Ho conosciuto Data, è una persona davvero straordinaria.” Disse Bashir.
 
“Beh, ha dovuto lottare per essere considerato tale agli occhi della legge, un individuo con i propri diritti, come forma di vita senziente.” Disse Troi.
 
“Maddox è uno scienziato, per definizione dovrebbe essere aperto ad aver confutate delle sue teorie.” Osservò Dax.
 
“Faremo di tutto per far in modo che si renda conto di sbagliarsi su Zano.” Disse la Betazoide, poi si avvicinò al bambino, da cui si erano allontanati un attimo, e gli disse: “Adesso faremo dei test, sono proprio come dei giochi, vuoi farli con me Zano?”
 
“Si, ok.”
 
Lo avrebbe sottoposto a dei test psicologici, anche se aveva già conosciuto il bambino ed era abbastanza sicura che non potesse diventare in alcun modo una minaccia.
 
**
 
Dopo qualche giorno e varie analisi e test, Maddox chiamò i Bashir in laboratorio e li fece accomodare davanti alla sua scrivania. Vicino a lui c’era il consigliere Troi, con cui si era già consultato.
 
L’esperto parlò: “Dagli esami risulta che Zano ha quoziente intellettivo, capacità motorie e coordinazione occhio-mano superiori alla media. Inoltre, nella sua fisiologia è presente il nervo simbiotico.”
 
“Fin da quando è nato ho inserito nel suo file medico che ha il nervo simbiotico, mentre gli altri aspetti non li avevo mai analizzati con esami specifici.” Confermò Bashir.
 
“Quindi per lui sarebbe possibile unirsi ad un simbionte.” Continuò Maddox.
 
Non la pose come una domanda ma Ezri rispose:
“Si, anche se su Trill i simbionti sono pochi rispetto agli umanoidi, solo una piccola percentuale dei richiedenti viene scelto per riceverne uno.”
 
“E come viene scelto?”
 
“Affronta test di abilità, intelligenza e caratteriali, valutazioni psicologiche… Se si viene ammessi, il programma di iniziazione è un percorso che dura anni.” Rispose Ezri.
 
“Esattamente, quindi Zano avrebbe dei vantaggi nel superare la selezione da parte della Commissione Simbiosi, grazie alle sue abilità fisiche e mentali, che sono evidentemente già superiori a quelle dei bambini della sua età, anche ibridi Trill-Umani. Se si unisse ad un simbionte, ciò lo renderebbe un individuo pericoloso.”
 
Intervenne Deanna: “I test psicologici non hanno rilevato nulla di anomalo, e nessuna velleità di grandezza o superiorità.”
 
“Cionondimeno, non sappiamo come potrebbe reagire dopo l’unione simbiotica; come le caratteristiche, abilità e ricordi di numerose altre vite potrebbero influenzarlo.” Insistette Maddox.
 
“Questo non possiamo saperlo.” Ammise Troi.
 
“È tutto.” Disse l'esperto.
 
“Come? E quindi qual è il suo giudizio…? Il giudizio di entrambi?” Si corresse Ezri, anche se sapeva già che quello di Deanna era positivo per loro.
 
“Sottoporremo il tutto a un consiglio di ufficiali di alto grado nominato dalla Flotta Stellare, saranno loro a decidere.”
 
“Ma qual è la sua conclusione?” Insistette Bashir.
 
“Niente più di quello che vi ho detto.”
Maddox si congedò ed uscì dalla stanza.
 
I timori di Dax e Bashir non si erano placati, ma perlomeno i due esperti non avevano parlato di allontanare il bambino da loro, anche se avrebbe potuto essere il consiglio a tirare in ballo l’allontanamento, basandosi sul precedente legale che anche Ezri aveva trovato. Deanna cercò di rassicurarli ed anche lei li salutò, da li a poco avrebbe lasciato la nave e anche Maddox lo avrebbe fatto, con diversa destinazione. I due la ringraziarono, ma rimanevano ancora preoccupati.
 
**
 
Seppero, con qualche giorno di anticipo rispetto allo svolgimento del giudizio, che il consiglio nominato dalla Flotta Stellare per esaminare il caso era composto dagli ammiragli Bennett, Janeway e Nechayev.
Bennett era un Judge Advocate General della Flotta, era stato lui nel 2373 a decidere che Julian Bashir potesse rimanere nella Flotta Stellare e mantenere la sua abilitazione all’esercizio della professione medica. Janeway aveva già espresso la sua solidarietà quando aveva parlato con Ezri ed aveva una formazione scientifica, oltre che una grande sensibilità. L’ammiraglio Nechayev, invece, era conosciuta per il suo carattere duro e intransigente.
 
Il giudizio si tenne in subspazio, anche se i Bashir erano stati disponibili ad andare sulla Terra, al quartier generale della Flotta Stellare.
 
Il bambino non conosceva la situazione, ma aveva intuito qualcosa e si era accorto che i suoi genitori fossero preoccupati. Prima che avviassero la comunicazione con gli ammiragli aveva detto a mamma e papà:
“Non voglio che siete tristi.”
 
“Sei molto dolce Zano.” Rispose Ezri.
 
“Vi voglio tanto bene.”
 
“Anche noi, tanto.”
Disse Julian e gli arruffò i capelli, che erano dello stesso colore dei suoi, facendolo sorridere, e gli chiese di andare nella sua stanza. Poi prese per mano Ezri e si collegarono in subspazio.
 
Bennett conduceva la riunione. A un certo punto della quale gli ammiragli vollero parlare con Zano per farsi un'idea personalmente della sua indole, così Ezri andò a chiamarlo e gli fecero qualche domanda.
Anche gli ammiragli concordarono di evitare che Zano rimanesse presente e potesse capire la motivazione dello svolgimento del giudizio, infatti, dopo che ci ebbero parlato, Bashir poté riaccompagnarlo in cameretta a giocare.
Dopo poco, gli ammiragli aggiornarono la riunione per consultarsi e prendere una decisione. Ezri e Julian vissero quall'attesa con apprensione.
 
“Come pensi sia andata?” Chiese Julian.
 
“Non lo so, non si sono sbilanciati molto... spero bene. Tu che ne pensi?”
 
“Mi sono sembrati possibilisti, non intransigenti come Maddox.”
 
“Quando hanno tirato in ballo la possibilità di portarci via Zano stavo per andare nel panico.”
 
“Mi sono preoccupato anch'io, ma era solo un'ipotesi. E poi quel caso era diverso, entrambi i genitori avevano modifiche genetiche.” Considerò Julian.
 
Quando li riconvocarono, dopo un paio d'ore, Bennett prese la parola.
“Abbiamo analizzato in maniera approfondita la questione e, sebbene non tutti concordassimo sulla decisione, alla fine abbiamo raggiunto un accordo. Abbiamo deciso che Zano potrà rimanere con voi, non vi sarà portato via.”
I genitori tirarono un sospiro sollievo.
“Ma" Continuò Bennett "non gli sarà consentito di unirsi ad un simbionte.”
 
“Ma ammiragli...” Ezri tentò di protestare. Julian le strinse la mano che era nella sua.
 
“La nostra decisione è stata presa e non è suscettibile di modifiche. Riceverete la trascrizione del verdetto.”
 
Gli ammiragli si accomiatarono e la comunicazione fu chiusa.
 
“Sicuramente c'è stato lo zampino di Nechayev!” Sbottò Ezri.
 
“Già, ma è comunque una vittoria quella che abbiamo ottenuto.”
 
“Una vittoria? Non credo proprio!” Dax sorrise amaramente e Julian abbassò lo sguardo, si sentiva ancora in colpa per tutto l’accaduto, nonostante le rassicurazioni di Ezri.
“A questo punto è stato un bene che non abbiamo deciso di avere altri figli.” Disse lei.
 
 
“Ezri... perché dici questo? Ritieni così incompleta una vita senza simbionte? Non me lo sarei aspettato.”
 
“Non è questo, ritengo incompleta una vita un cui non si è liberi di fare le proprie scelte, come quella se essere uniti o no.”
 
“Per il momento abbiamo già ottenuto che non ci portino via Zano, in futuro la decisione sull'unione potrebbe cambiare, potremmo chiedere di riesaminarla.”
 
Ezri rifletté qualche momento e gli disse: “Hai ragione… ti chiedo scusa.”
 
“Non devi, comprendo il tuo disappunto.”
 
“Non è rivolto a te, lo sai.”
 
Bashir annuì e lei lo condusse per mano in camera di Zano, dove si abbracciarono tutti e tre. Anche il piccolo notò il sollievo dei genitori, e ne fu felice.
 
Seppure non avessero ottenuto il risultato maggiormente sperato, sarebbero rimasti insieme e in futuro avrebbero potuto fare ricorso contro la decisione presa.
 
 
**
 
Il tenente Lacroix, saputa la decisione del Comando di Flotta, decise di chiedere un trasferimento che Ezri concesse di buon grado; se fosse rimasto, inevitabilmente ci sarebbe stato sempre dell’attrito fra di loro. Tutto tornò tranquillo sulla Aventine che proseguì con le proprie missioni. Il capitano Dax si dimostrò un ottimo ufficiale di comando e Bashir praticò come sempre le sue cure e ricerche mediche e assunse anche il ruolo di secondo ufficiale. Zano era ben voluto da tutti, nessun altro a bordo condivideva le idee distorte di Lacroix.
Dopo qualche mese, Sisko raccontò loro che si sarebbe trasferito su Bajor con la sua famiglia, nel terreno che aveva comprato ed in cui aveva fatto costruire una casa.
La stazione venne così affidata al comando di Ro - promossa comandante - con Nog primo ufficiale, inoltre vi era stato assegnato un nuovo consigliere e la dottoressa Girani era diventata ufficiale medico capo.

Tutti gli ufficiali superiori che avevano servito su Deep Space Nine avevano creato dei forti legami fra loro e, anche se guardando con nostalgia a tutte le esperienze che avevano vissuto sulla stazione, affrontavano con entusiasmo un nuovo capitolo delle loro vite insieme ai propri cari, con la certezza che i legami creati non si sarebbero mai dissolti.
 
FINE
 
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Un ringraziamento particolare va a Lita_85 che mi ha seguita e supportata fino alla fine.
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Se volete leggere tutta la serie di fanfiction, di cui questa è il finale, ecco in ordine quali sono le storie:
1. Il bicchiere della staffa - luglio 2375
2. Trying - dicembre 2375
3. La felicità non è così lontana - gennaio-febbraio 2376
3-4. Scratching an itch - marzo 2376
4. Disequilibrio - aprile 2376
5. Discorsi a cuore aperto - maggio 2376
6. Qualcosa di inatteso - giugno 2376
7. Fly me to the Moon - luglio-settembre 2376
8. Possibilità e chiarimenti - ottobre 2376-febbraio 2377
9. Blue Moon - maggio-ottobre 2377
10. Arrivi e riapparizioni - dicembre 2377-febbraio 2378
11. Legami di famiglia - aprile 2378
12. Ritrovarsi - giugno 2378
13. Non recar danno - giugno-luglio 2378
14. Frammenti di memoria - ottobre-novembre 2378
15. Conseguenze - novembre-dicembre 2378
16. Linguaggio universale - gennaio-febbraio 2379
17. Nella tua mente - marzo-aprile 2379
18. All of me - maggio 2379
19. Vicinanza - agosto 2379
20. Alla deriva - cap.1 e 2 - settembre 2379
21. Saper dire ti amo - ottobre 2379
22. Passato e presente - gennaio 2380
23. Dentro di sé - marzo 2380
24. Affinità - giugno 2380
25. Avversità - gennaio-febbraio 2381
 
   
 
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